PROPOSTA DI DELIBERA DI GIUNTA DEL N.98

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1 Assessorato: Ufficio: IV SETTORE PROPOSTA DI DELIBERA DI GIUNTA DEL N.98 Oggetto: VARIANTE PARZIALE AL P.R.G.- AI SENSI DELL'ART.15 COMMA 5 L.R. 34/92 - ALLE N.T.A. DEL P.R.G. PER L'ART. 13/4 "A4 EDIFICI E COMPLESSI STORICI". ADOZIONE. ============================================================== PARERI PREVISTO DAL T.U.E.L 18 AGOSTO 2000, N.267 E DALLO STATUTO COMUNALE

2 IL CONSIGLIO COMUNALE Premesso che: - la Seconda Variante Generale al PRG del Comune di Montemarciano, in adeguamento agli indirizzi e prescrizioni del P.P.A.R. e tuttora vigente, è stata adottata con Deliberazione di Consiglio Comunale n.29 del 05/03/1995 ed approvata con Deliberazione di Consiglio Provinciale n.254 del 22/12/1998 (BUR n.11 del 11/02/1999); - l art. 13/4 delle N.T.A. del P.R.G. relativo alle zone A4 Edifici e Complessi storici individua le zone A4 quali zone di recupero dove è possibile intervenire con attuazione edilizia diretta solo per gli interventi fino al restauro e risanamento conservativo; per interventi diversi (ristrutturazione, ampliamenti, ecc.) è necessaria l elaborazione di uno specifico Piano di Recupero; - tra le destinazioni d uso attualmente previste nelle zone A4 si evidenzia in particolare la destinazione d uso servizi collettivi di interesse locale e generale : tale destinazione si presta a molteplici ed indefinite interpretazioni, apparendo comprensiva di numerosi servizi che si ritengono di interesse per la comunità sia a livello delle singole località che a livello generale per tutta la collettività comunale; Ritenuto che, pur mantenendo inalterato l impianto normativo dell art. 13/4 delle N.T.A. vigenti, nonché le destinazioni già previste per tali zone A4 dal P.R.G., appare opportuno evidenziare la possibilità che tra i servizi collettivi di interesse locale e generale siano comprese anche le attività ricettive alberghiere ed extraalberghiere; Evidenziato che la consapevolezza di tale suddetta possibilità è venuta maturandosi gradatamente ed allo stato attuale appare consolidata, anche alla luce della numerosa giurisprudenza in materia che individua le strutture alberghiere come di interesse collettivo; Considerato che all Amministrazione Comunale appare altresì opportuno esplicitare nelle norme tecniche di attuazione dello strumento urbanistico comunale, la suddetta interpretazione al fine di rendere più trasparente e di immediata lettura la norma tecnica in oggetto e favorire l attività turistica sul territorio comunale; Dato atto che l ufficio urbanistica ha predisposto un apposito elaborato denominato Documento Unico contenente la Relazione Illustrativa ed il Raffronto tra le N.T.A. vigenti e in variante; Alla luce delle suddette considerazioni si propone di esplicitare l art. 13/4 delle N.T.A. del P.R.G. nel seguente modo:

3 Art. 13/4 (attuale) A4 Edifici e Complessi storici Tutte le zone A4 sono zone di recupero. Tipi d intervento previsti: Sono consentiti solo manutenzione ordinaria, restauro e risanamento conservativo, demolizione (senza ricostruzione) solo delle superfetazioni incongrue rispetto all impianto originario. Eventuali diversi interventi (ristrutturazione, ampliamenti, ecc.) potranno essere valutati, edificio per edificio, solo a seguito della redazione ed approvazione di un apposito piano di recupero di iniziativa pubblica e/o privata. Il piano di recupero dovrà riguardare tutta la zona A4, oppure stralci di queste per tipi di edifici interessati (ad esempio, ville, chiese, volumi industriali dismessi). Basandosi su puntuali e complete analisi storicoarchitettoniche degli edifici, con particolare riferimento ai censimenti previsti dall art.40 comma 8, lett a), d) delle N.T.A. del P.P.A.R., lo stesso piano di recupero con apposita normativa definirà e regolamenterà le specifiche categorie di intervento consentite per ogni edificio, individuerà e quantificherà gli eventuali ampliamenti, nonché le possibilità di demolizione di parti con o senza possibilità di ricostruzione delle stesse. Destinazioni d uso: (chiese) attività di culto, servizi collettivi di interesse locale e generale; (ville, palazzi e complessi rurali) residenze urbane e rurali, residenze temporanee per iniziative didattiche, stazioni agrituristiche, servizi collettivi di interesse generale e locale; Per Villa Bufarini (Colle Sereno) destinazione d uso: servizi collettivi di interesse generale (Sede municipale) e culturale. Art. 13/4 (modificato) A4 Edifici e Complessi storici Tutte le zone A4 sono zone di recupero. Tipi d intervento previsti: Sono consentiti solo manutenzione ordinaria, restauro e risanamento conservativo, demolizione (senza ricostruzione) solo delle superfetazioni incongrue rispetto all impianto originario. Eventuali diversi interventi (ristrutturazione, ampliamenti, ecc.) potranno essere valutati, edificio per edificio, solo a seguito della redazione ed approvazione di un apposito piano di recupero di iniziativa pubblica e/o privata. Il piano di recupero dovrà riguardare tutta la zona A4, oppure stralci di queste per tipi di edifici interessati (ad esempio, ville, chiese, volumi industriali dismessi). Basandosi su puntuali e complete analisi storicoarchitettoniche degli edifici, con particolare riferimento ai censimenti previsti dall art.40 comma 8, lett a), d) delle N.T.A. del P.P.A.R., lo stesso piano di recupero con apposita normativa definirà e regolamenterà le specifiche categorie di intervento consentite per ogni edificio, individuerà e quantificherà gli eventuali ampliamenti, nonché le possibilità di demolizione di parti con o senza possibilità di ricostruzione delle stesse. Destinazioni d uso: (chiese) attività di culto, servizi collettivi di interesse locale e generale; (ville, palazzi e complessi rurali) residenze urbane e rurali, residenze temporanee per iniziative didattiche, stazioni agrituristiche, servizi collettivi di interesse generale e locale; Per Villa Bufarini (Colle Sereno) destinazione d uso: servizi collettivi di interesse generale (Sede municipale) e culturale.

4 Strumenti d intervento: concessioni, autorizzazioni edilizie, piani di recupero in caso di ristrutturazioni e ampliamenti. Per i parchi e le essenze arboree presenti, ogni eventuale intervento nell impianto esistente o ampliamento dovrà essere corredato da uno studio approfondito seguendo le indicazioni della relazione botanico vegetazionale (Allegata al Piano) con l eventuale utilizzo di specie arboree desunte dall elenco allegato alle N.T.A.; inoltre tali interventi dovranno essere approvati dalla C.E.C. Nei servizi collettivi di interesse locale e generale sono comprese anche le attività ricettive alberghiere ed extra-alberghiere. Strumenti d intervento: concessioni, autorizzazioni edilizie, piani di recupero in caso di ristrutturazioni e ampliamenti. Per i parchi e le essenze arboree presenti, ogni eventuale intervento nell impianto esistente o ampliamento dovrà essere corredato da uno studio approfondito seguendo le indicazioni della relazione botanico vegetazionale (Allegata al Piano) con l eventuale utilizzo di specie arboree desunte dall elenco allegato alle N.T.A.; inoltre tali interventi dovranno essere approvati dalla C.E.C. Ritenuto che la variante in parola ricada nella fattispecie di cui all art. 15 comma 5 della L.R. n. 34/1992, che dispone che le varianti al P.R.G. che non incidono sul suo dimensionamento globale e non comportano modificazioni alle destinazioni d uso delle aree, alle N.T.A. del Piano, alla distribuzione dei carichi insediativi ed alla dotazione degli standards di cui al D.M. n. 1444/1968 da osservarsi in ciascuna zona di cui al comma 3 della stessa legge, sono approvati in via definitiva dal Consiglio Comunale, ai sensi dell art. 30 della citata L.R.34/92; Considerato che la variante in oggetto è esclusa dalla procedura di Valutazione Ambientale Strategica come previsto dalla D.G.R. n del 21/12/2010 al paragrafo 1.3 punto 8 lettera d), così come esplicitato dalla Provincia di Ancona quale autorità competente con nota prot. n del 26/02/2015, ns. prot. n.2580 del 26/02/2015; Vista la L.R. n. 34 del 5 agosto 1992 e successive modifiche e integrazioni; Vista la L.R. n. 6/07 e la D.G.R. n del 21/12/2010; Preso atto del parere espresso dalla competente Commissione Consiliare, nella seduta del.; Visto il parere favorevole di regolarita' tecnica attestante la regolarita' e la correttezza dell'azione amministrativa ai sensi dell'art comma 1- e art. 147 /bis, comma 1, T.U.E.L. 18 agosto 2000, n. 267, sulla proposta di deliberazione in oggetto, il cui testo corrisponde a quello della proposta stessa, fatte salve le eventuali modifiche apportate dall'organo deliberante;

5 Preso atto che sul presente atto non è necessario il parere di regolarità contabile, in quanto il presente atto non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell Ente; Ravvisata infine la necessità di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile, considerato la particolare rilevanza degli interessi urbanistici e pertanto l'esistenza di accelerazione delle procedure di formazione degli strumenti urbanistici così da garantire il più possibile una piena e anticipata vigenza delle scelte di pianificazione urbanistica; Con voti.. D E L I B E R A 1. Di adottare la variante parziale al vigente Piano Regolatore Comunale in adeguamento agli indirizzi del P.P.A.R., relativa alle N.T.A. del P.R.G. per l art.13/4 zone A4 Edifici e Complessi storici - per le motivazioni citate in premessa e come di seguito indicato: Art. 13/4 - A4 Edifici e Complessi storici Tutte le zone A4 sono zone di recupero. Tipi d intervento previsti: Sono consentiti solo manutenzione ordinaria, restauro e risanamento conservativo, demolizione (senza ricostruzione) solo delle superfetazioni incongrue rispetto all impianto originario. Eventuali diversi interventi (ristrutturazione, ampliamenti, ecc.) potranno essere valutati, edificio per edificio, solo a seguito della redazione ed approvazione di un apposito piano di recupero di iniziativa pubblica e/o privata. Il piano di recupero dovrà riguardare tutta la zona A4, oppure stralci di queste per tipi di edifici interessati (ad esempio, ville, chiese, volumi industriali dismessi). Basandosi su puntuali e complete analisi storicoarchitettoniche degli edifici, con particolare riferimento ai censimenti previsti dall art.40 comma 8, lett a), d) delle N.T.A. del P.P.A.R., lo stesso piano di recupero con apposita normativa definirà e regolamenterà le specifiche categorie di intervento consentite per ogni edificio, individuerà e quantificherà gli eventuali ampliamenti, nonché le possibilità di demolizione di parti con o senza possibilità di ricostruzione delle stesse. Destinazioni d uso: (chiese) attività di culto, servizi collettivi di interesse locale e generale; (ville, palazzi e complessi rurali) residenze urbane e rurali, residenze temporanee per iniziative didattiche, stazioni agrituristiche, servizi collettivi di interesse generale e locale; Per Villa Bufarini (Colle Sereno) destinazione d uso: servizi collettivi di interesse generale (Sede municipale) e culturale. Nei servizi collettivi di interesse locale e generale sono comprese anche le attività ricettive alberghiere ed extra-alberghiere. Strumenti d intervento: concessioni, autorizzazioni edilizie, piani di recupero in caso di ristrutturazioni e ampliamenti.

6 Per i parchi e le essenze arboree presenti, ogni eventuale intervento nell impianto esistente o ampliamento dovrà essere corredato da uno studio approfondito seguendo le indicazioni della relazione botanico vegetazionale (Allegata al Piano) con l eventuale utilizzo di specie arboree desunte dall elenco allegato alle N.T.A.; inoltre tali interventi dovranno essere approvati dalla C.E.C. 2. Di dare atto che la variante parziale in parola viene adottata con le procedure di cui all art. 15, comma 5, ed art. 30 della L.R. n. 34/1992 e successive modifiche e integrazioni; 3. Di prendere atto che, ai sensi dell art.30 della L.R.34/92 e s.m.e i., la presente Variante sarà depositata presso la segreteria del Comune per trenta giorni consecutivi; durante tale periodo chiunque potrà prendere visione e presentare, entro i successivi trenta giorni, opposizioni e osservazioni; 4. Di dare atto che, dell avvenuto deposito sarà data comunicazione mediante avviso pubblicato all Albo Comunale, sul Sito Istituzionale dell Ente e mediante affissione di manifesti; 5. Di prendere atto che, ai sensi dell'art. 30 della L.R. 5 Agosto 1992, n.34 e s.m. e i., contestualmente al deposito presso la sede municipale, la presente deliberazione munita dei suoi elaborati verrà trasmessa alla Provincia di Ancona per la formulazione delle osservazioni di competenza; 6. Di dare atto che, in base al vigente Regolamento sul procedimento amministrativo, il procedimento di cui al presente atto è assegnato al IV Settore operativo. 7. Di dichiarare con separata votazione, con voti.. espressi in modo palese per alzata di mano, la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4^ comma, del D. Lgs. n 267/2000, T.U. delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, considerato la particolare rilevanza degli interessi urbanistici e pertanto l'esistenza di accelerazione delle procedure di formazione degli strumenti urbanistici così da garantire il più possibile una piena e anticipata vigenza delle scelte di pianificazione urbanistica. MCB/

Variante parziale al P.R.G. - ai sensi dell art.15 comma 5 L.R. 34/92 - alle N.T.A. del P.R.G. per l art.13/4 A4 Edifici e Complessi storici -

Variante parziale al P.R.G. - ai sensi dell art.15 comma 5 L.R. 34/92 - alle N.T.A. del P.R.G. per l art.13/4 A4 Edifici e Complessi storici - Comune di Montemarciano Provincia di Ancona Variante parziale al P.R.G. - ai sensi dell art.15 comma 5 L.R. 34/92 - alle N.T.A. del P.R.G. per l art.13/4 A4 Edifici e Complessi storici - DOCUMENTO UNICO

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