Variante parziale al P.R.G. - ai sensi dell art.15 comma 5 L.R. 34/92 - alle N.T.A. del P.R.G. per l art.13/4 A4 Edifici e Complessi storici -

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1 Comune di Montemarciano Provincia di Ancona Variante parziale al P.R.G. - ai sensi dell art.15 comma 5 L.R. 34/92 - alle N.T.A. del P.R.G. per l art.13/4 A4 Edifici e Complessi storici - DOCUMENTO UNICO Data febbraio 2015

2 RELAZIONE ILLUSTRATIVA Premessa La Seconda Variante Generale al PRG del Comune di Montemarciano, in adeguamento agli indirizzi e prescrizioni del P.P.A.R. e tuttora vigente, è stata adottata con Deliberazione di Consiglio Comunale n.29 del 05/03/1995 ed approvata con Deliberazione di Consiglio Provinciale n.254 del 22/12/1998 (BUR n.11 del 11/02/1999). L adeguamento al P.P.A.R. ha comportato il recepimento della normativa paesisticoambientale regionale all interno del P.R.G. comunale per ogni categoria costitutiva del paesaggio. L oggetto della presente Variante, ai sensi dell art.15 comma 5 della L.R. 34/92, riguarda la specificazione dell art. 13/4 delle N.T.A. del P.R.G. relativo alle zone A4 Edifici e Complessi storici Tali zone A4 sono le aree che comprendono gli edifici e manufatti storici del territorio comunale considerati ancora vitali, permanenze di un passato non prossimo che mantengono senso e valore per la collettività. Tali zone sono state individuate recependo l art.40 delle N.T.A. del P.P.A.R. Le zone A4 individuate dal P.R.G. sono: Villa Colle Sereno Montemarciano Capoluogo - (TAV. D1); Villa Ascoli Montemarciano Capoluogo - (TAV. D1); Villa Marotti Montemarciano Capoluogo - (TAV. D1); Villa Marzocchi Marina - (TAV. D2); Mandracchio Marina - (TAV. D2); Villa Fonti Ponte del Trave - (TAV. D3); Santuario della Madonna dei Lumi e Collegiata Alberici - (TAV. D1). (stralci cartografici in allegato) Le zone A4, nel vigente P.R.G., non incidono sul dimensionamento globale di piano. Tutte le zone A4 sono zone di recupero dove è possibile intervenire con attuazione edilizia diretta solo per gli interventi fino al restauro e risanamento conservativo. Per interventi diversi (ristrutturazione, ampliamenti, ecc.) è necessaria l elaborazione di uno specifico Piano di Recupero. Tra le destinazioni d uso attualmente previste si evidenzia in particolare la destinazione d uso servizi collettivi di interesse locale e generale : tale destinazione si presta a molteplici ed indefinite interpretazioni apparendo comprensiva di numerosi servizi che si ritengono di interesse per la comunità sia a livello delle singole località che a livello generale per tutta la collettività comunale.

3 Obiettivi e contenuti L obiettivo della presente Variante è quello di specificare e rendere esplicito un servizio quale l attività ricettiva alberghiera ed extra-alberghiera. Infatti, pur mantenendo inalterato l impianto normativo dell art. 13/4 delle N.T.A. vigenti, nonché le destinazioni già previste per tali zone A4 dal P.R.G., si vuole ulteriormente evidenziare la possibilità che tra i servizi collettivi di interesse locale e generale siano comprese anche le attività ricettive alberghiere ed extra-alberghiere. La consapevolezza di tale suddetta possibilità è venuta maturandosi gradatamente ed allo stato attuale appare consolidata, anche alla luce della numerosa giurisprudenza in materia. Infatti, particolarmente negli ultimi anni, il Consiglio di Stato ha più volte evidenziato che l attività alberghiera ben può essere qualificata come attività volta a soddisfare interessi pubblici locali, in relazione alle esigenze di sviluppo dell attività turistica o anche che per edificio di interesse pubblico deve intendersi ogni manufatto edilizio idoneo, per caratteristiche intrinseche o per destinazione funzionale, a soddisfare interessi di rilevanza pubblica, potendo in tale categoria ricomprendersi anche una struttura alberghiera. Pertanto all Amministrazione Comunale appare opportuno esplicitare nelle norme tecniche di attuazione dello strumento urbanistico comunale, la suddetta interpretazione al fine di rendere più trasparente e di immediata lettura la norma tecnica in oggetto e favorire l attività turistica sul territorio comunale. La modalità individuata della procedura di Variante ai sensi dell art.15 comma 5 della L.R. 34/92 appare adeguata in quanto la variante in oggetto non incide sul dimensionamento globale, non comporta modificazioni alle destinazioni d uso delle aree, alle norme tecniche di attuazione del piano, alla distribuzione dei carichi insediativi ed alla dotazione degli standards di cui al decreto ministeriale 1444/1968.

4 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE RAFFRONTO PRG VIGENTE E VARIANTE ART.15 COMMA 5 DELLA L.R. 34/92 Alla luce delle suddette considerazioni si propone di esplicitare l art. 13/4 delle N.T.A. del P.R.G. nel seguente modo: Art. 13/4 (attuale) A4 Edifici e Complessi storici Tutte le zone A4 sono zone di recupero. Tipi d intervento previsti: Sono consentiti solo manutenzione ordinaria, restauro e risanamento conservativo, demolizione (senza ricostruzione) solo delle superfetazioni incongrue rispetto all impianto originario. Eventuali diversi interventi (ristrutturazione, ampliamenti, ecc.) potranno essere valutati, edificio per edificio, solo a seguito della redazione ed approvazione di un apposito piano di recupero di iniziativa pubblica e/o privata. Il piano di recupero dovrà riguardare tutta la zona A4, oppure stralci di queste per tipi di edifici interessati (ad esempio, ville, chiese, volumi industriali dismessi). Basandosi su puntuali e complete analisi storico-architettoniche degli edifici, con particolare riferimento ai censimenti previsti dall art.40 comma 8, lett a), d) delle N.T.A. del P.P.A.R., lo stesso piano di recupero con apposita normativa definirà e regolamenterà le specifiche categorie di intervento consentite per ogni edificio, individuerà e quantificherà gli eventuali ampliamenti, nonché le possibilità di demolizione di parti con o senza possibilità di ricostruzione delle stesse. Destinazioni d uso: (chiese) attività di culto, servizi collettivi di interesse locale e generale; (ville, palazzi e complessi rurali) residenze urbane e rurali, residenze temporanee per iniziative didattiche, stazioni agrituristiche, servizi collettivi di interesse generale e locale; Per Villa Art. 13/4 (modificato) A4 Edifici e Complessi storici Tutte le zone A4 sono zone di recupero. Tipi d intervento previsti: Sono consentiti solo manutenzione ordinaria, restauro e risanamento conservativo, demolizione (senza ricostruzione) solo delle superfetazioni incongrue rispetto all impianto originario. Eventuali diversi interventi (ristrutturazione, ampliamenti, ecc.) potranno essere valutati, edificio per edificio, solo a seguito della redazione ed approvazione di un apposito piano di recupero di iniziativa pubblica e/o privata. Il piano di recupero dovrà riguardare tutta la zona A4, oppure stralci di queste per tipi di edifici interessati (ad esempio, ville, chiese, volumi industriali dismessi). Basandosi su puntuali e complete analisi storico-architettoniche degli edifici, con particolare riferimento ai censimenti previsti dall art.40 comma 8, lett a), d) delle N.T.A. del P.P.A.R., lo stesso piano di recupero con apposita normativa definirà e regolamenterà le specifiche categorie di intervento consentite per ogni edificio, individuerà e quantificherà gli eventuali ampliamenti, nonché le possibilità di demolizione di parti con o senza possibilità di ricostruzione delle stesse. Destinazioni d uso: (chiese) attività di culto, servizi collettivi di interesse locale e generale; (ville, palazzi e complessi rurali) residenze urbane e rurali, residenze temporanee per iniziative didattiche, stazioni agrituristiche, servizi collettivi di interesse generale e locale; Per Villa

5 Bufarini (Colle Sereno) destinazione d uso: servizi collettivi di interesse generale (Sede municipale) e culturale. Strumenti d intervento: concessioni, autorizzazioni edilizie, piani di recupero in caso di ristrutturazioni e ampliamenti. Per i parchi e le essenze arboree presenti, ogni eventuale intervento nell impianto esistente o ampliamento dovrà essere corredato da uno studio approfondito seguendo le indicazioni della relazione botanico vegetazionale (Allegata al Piano) con l eventuale utilizzo di specie arboree desunte dall elenco allegato alle N.T.A.; inoltre tali interventi dovranno essere approvati dalla C.E.C. Bufarini (Colle Sereno) destinazione d uso: servizi collettivi di interesse generale (Sede municipale) e culturale. Nei servizi collettivi di interesse locale e generale sono comprese anche le attività ricettive alberghiere ed extraalberghiere. Strumenti d intervento: concessioni, autorizzazioni edilizie, piani di recupero in caso di ristrutturazioni e ampliamenti. Per i parchi e le essenze arboree presenti, ogni eventuale intervento nell impianto esistente o ampliamento dovrà essere corredato da uno studio approfondito seguendo le indicazioni della relazione botanico vegetazionale (Allegata al Piano) con l eventuale utilizzo di specie arboree desunte dall elenco allegato alle N.T.A.; inoltre tali interventi dovranno essere approvati dalla C.E.C.

6 ALLEGATI CARTOGRAFICI: Zona A4 Mandracchio località Marina - (TAV. D2) Zona A4 Villa Marzocchi località Marina - (TAV. D2)

7 Zona A4 Santuario Madonna dei Lumi località Alberici - (TAV. D1) Zona A4 Villa Fonti località Ponte del Trave - (TAV. D3)

8 Zona A4 Villa Marotti località Montemarciano capoluogo Zona A4 Villa Ascoli località Montemarciano capoluogo - (TAV. D1)

9 Zona A4 Villa Colle Sereno località Montemarciano capoluogo - (TAV. D1)

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