NTA - STATO DI FATTO NTA - STATO DI PROGETTO
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- Veronica Lombardi
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1 NTA - STATO DI FATTO NTA - STATO DI PROGETTO Art DEROGHE ALLE PRESENTI NORME Deroghe alle presenti norme sono ammissibili nei limiti e nella forma stabiliti dall art. 41 quater, L. 17/8/1942 n. 1150, dell art. 3, L. 21/12/1955 n. 1357, della L. R. 5/8/1992 n. 34, nonché dell art. 6 del R.E.C. Le Norme di Legge citate nei successivi articoli si intendono sostituite da quelle che nel frattempo hanno regolamentato la materia. Art ZONE DESTINATE ALLA VIABILITA E RELATIVE AREE DI RISPETTO Le zone destinate alla viabilità comprendono: a) le strade; b) le aree di rispetto stradale. L indicazione grafica delle strade e dei nodi stradali ha valore di massima fino alla redazione del progetto esecutivo. Modifiche ai tracciati di P.R.G. che non travalichino l ambito delle originarie fasce di rispetto, non costituiscono variante allo strumento urbanistico vigente. Nella realizzazione di nuove strade extraurbane e nella modifica del tracciato di quelle esistenti dovrà essere seguita la procedura progettuale della verifica di compatibilità ambientale come previsto dal P.P.A.R., artt. 63 bis e ter, trattandosi di interventi di rilevante trasformazione del territorio, ad eccezione delle opere che risultino di modesta entità ai sensi dell art. 45 dello stesso P.P.A.R. Per la classificazione delle strade, la determinazione delle relative fasce di rispetto e gli interventi in esse ammessi o vietati vale quanto stabilito e prescritto da D.L.vo 30/4/1992 n. 285 e dal D.P.R. 16/12/1992 n. 95 e successive integrazioni e modifiche. Negli elaborati di P.R.G. sono evidenziate e classificate le strade extraurbane, escluse quelle vicinali, e sono delimitati i centri abitati così come previsto e prescritto dal nuovo Codice della Strada e regolamenti relativi. Le strade ciclabili devono avere sezione multipla di mt. 0,80, con un minimo di mt. 1,60; le strade pedonali, così come i marciapiedi, devono avere sezione minima di mt. 1,20. Le strade urbane di quartiere di cui all art. 3 comma 3 lett. E del D.Lgs. n. 285 del 30/4/1992, le strade ciclabili e pedonali possono essere realizzate in qualsiasi parte del territorio comunale a prescindere dalla destinazione d uso tramite semplice delibera di Consiglio Comunale. 1
2 Art ZONE DI ESPANSIONE C1 La destinazione d uso è quella prevista dall art delle presenti norme. Il P.R.G. sia attua per intervento urbanistico preventivo applicando gli indici e le prescrizioni seguenti: - sml (superficie minima di lottizazione) = area omogenea individuata dalle tavole del P.R.G.; - it (indice territoriale) = 1,3 mc/mq; - parcheggi = vedi art. 62, Titolo XII del R.E.C.; - distanze = vedi art. 61, Titolo XII del R.E.C.; - p (numero di piani) = 3 compreso il sottotetto se abitabile; - altezza massima misurata al colmo = mt 12,00; - lotto minimo = mq 650; - rc (rapporto di copertura) = 30%; - S2 (aree per opere di urbanizzazione primaria e secondaria, con esclusione degli spazi destinati a sede viaria) = 18 mq/100mc oltre alla dotazione aggiuntiva di verde pubblico di cui all art. 21 comma 4 della L.R. n.- 34/1992 pari a mq 3 per abitante da insediare. - Parcheggi mq. 5/100 mc compresi nella S2. Sono vietate le coperture piane. Art ZONE P.E.E.P. 1 E2 La destinazione d uso è quella per edilizia residenziale economica e popolare. Il P.R.G. si attua per intervento urbanistico preventivo applicando gli indici e le prescrizioni seguenti: P.E.E.P. 1 In tali zone si applicano gli indici e le prescrizioni del piano urbanistico preventivo vigente. P.E.E.P. 2 - if (indice di fabbricabilità fondiaria) = 3,0 mc/mq; - altezza massima misurata al colmo = mt 12,00; - rc (rapporto di copertura) = 30%; - p (numero di piani) = 3; - tipologia edilizia libera con copertura a padiglione o a falde. In tali zone valgono altresì le presenti norme: - smi (superficie minima d intervento) = area continua individuata dalle tavole di P.R.G. - parcheggi = vedi art. 62, Titolo XII del R.E.C.; - distanze = vedi art. 61, Titolo XII del R.E.C.; - S2 (aree per opere di urbanizzazione primaria e secondaria, con esclusione degli spazi destinati a sede viaria) = 18 mq/100mc oltre alla dotazione aggiuntiva di verde pubblico di cui all art. 21 comma 4 della L.R. n.- 34/1992 pari a mq 3 per abitante da insediare. - Parcheggi mq. 5/100 mc compresi nella S2. - 2
3 Art ZONE PRODUTTIVE INDUSTRIALI E ARTIGIANALI DI COMPLETAMENTO D1 In tali zone possono essere realizzati solo edifici ad uso produttivo ed industriale. Sono esclusi impianti o manufatti per l esercizio di attività insalubri o nocive. Il P.R.G. si attua per intervento edilizio diretto applicando i seguenti indici: - smi (superficie minima di intervento) = mq ; - rc (rapporto di copertura) = 0,65 mq/mq; - parcheggi = vedi art. 62, Titolo XII sdel R.E.C.; - distanze = vedi art. 5, Legge 64/1974. E consentito destinare un massimo di mq 130 della superficie utile ad alloggio, per il titolare o personale addetto alla sorveglianza per ogni unità produttiva. Il rilascio della concessione per interventi di nuove costruzioni, ristrutturazioni, ampliamenti e demolizioni e ricostruzioni è subordinato alla messa a dimora, nelle aree di pertinenza dell intervento di piante d alto fusto possibilmente a rapido accrescimento, tipiche della zona nel rapporto di una pianta ogni 25 mq di area scoperta non edificabile. Art ZONE PRODUTTIVE INDUSTRIALI ARTIGIANALI E COMMERCIALI DI COMPLETAMENTO D1 In tali zone le destinazioni consentite sono: a) Attività industriali e Artigianali; b) Attività Tecniche e Attività Amministrative di Impianti; c) Attività professionali, Palestre con o senza centri benessere. Non sono consentiti insediamenti di Barbierie parrucchiere e centri benesseri autonomi; d) Attività Commerciali di dettaglio non alimentari a basso impatto, di superficie di vendita compresa tra mq. 151,00 e mq ,00, (medie strutture) come definiti dall art. 5 comma 1 lettere a e b della L.R. n. 26/1999, come modificata dalla L.R. n. 19/2002; e) Depositi e Magazzini. Sono esclusi gli Edifici di Culto, gli Ospedali e quanto altro non rientrante nelle destinazioni sopra indicate. In tali zone possono essere realizzati solo edifici ad uso produttivo ed industriale. Sono inoltre esclusi impianti o manufatti per l esercizio di attività insalubri o nocive. Il P.R.G. si attua per intervento edilizio diretto applicando i seguenti indici: - smi (superficie minima di intervento) = mq ; - rc (rapporto di copertura) = 0,65 mq/mq; - parcheggi = vedi art. 62, Titolo XII sdel R.E.C - distanze = vedi art. 5, Legge 64/1974. E consentito destinare un massimo di mq 130 della superficie utile ad alloggio, per il titolare o personale addetto alla sorveglianza per ogni unità produttiva. Il rilascio della concessione per interventi di nuove costruzioni, ristrutturazioni, ampliamenti e demolizioni e ricostruzioni è subordinato alla messa a dimora, nelle aree di pertinenza dell intervento di piante ad alto fusto possibilmente a rapido accrescimento, tipiche della zona nel rapporto di una pianta ogni 25 mq di area scoperta non edificabile. 3
4 Art ZONE PRODUTTIVE INDUSTRIALI E ARTIGIANALI DI COMPLETAMENTO D2 Art ZONE PRODUTTIVE INDUSTRIALI ARTIGIANALI E COMMERCIALI DI COMPLETAMENTO D2 In tali zone le destinazioni consentite sono: f) Attività industriali e Artigianali; g) Attività Tecniche e Attività Amministrative di Impianti; h) Attività professionali, Palestre con o senza centri benessere. Non sono consentiti insediamenti di Barbierie parrucchiere e centri benesseri autonomi; i) Attività Commerciali di dettaglio non alimentari a basso impatto, di superficie di vendita compresa tra mq. 151,00 e mq ,00, (medie strutture) come definiti dall art. 5 comma 1 lettere a e b della L.R. n. 26/1999, come modificata dalla L.R. n. 19/2002; j) Depositi e Magazzini. Sono esclusi gli Edifici di Culto, gli Ospedali e quanto altro non rientrante nelle destinazioni sopra indicate. In tali zone possono essere realizzati solo edifici ad uso produttivo ed industriale. Sono inoltre esclusi impianti o manufatti per l esercizio di attività insalubri o nocive. Il P.R.G. si attua per intervento edilizio diretto applicando gli indici e le prescrizioni previste dal P.d.L.vigente. E consentito destinare un massimo di mq 130 della superficie utile ad alloggio, per il titolare o personale addetto alla sorveglianza per ogni unità produttiva. Il rilascio della concessione per interventi di nuove costruzioni, ristrutturazioni, ampliamenti e demolizioni e ricostruzioni è subordinato alla messa a dimora, nelle aree di pertinenza dell intervento di piante ad alto fusto possibilmente a rapido accrescimento, tipiche della zona nel rapporto di una pianta ogni 25 mq di area scoperta non edificabile. 4
5 Art ZONE PRODUTTIVE INDUSTRIALI ARTIGIANALI E COMMERCIALI DI ESPANSIONE D3 In tali zone le destinazioni consentite sono: k) Attività industriali e Artigianali; l) Attività Tecniche e Attività Amministrative di Impianti; m) Attività professionali, Palestre con o senza centri benessere. Non sono consentiti insediamenti di Barbierie parrucchiere e centri benesseri autonomi; n) Attività Commerciali di dettaglio non alimentari a basso impatto, di superficie di vendita compresa tra mq. 151,00 e mq ,00, (medie strutture) come definiti dall art. 5 comma 1 lettere a e b della L.R. n. 26/1999, come modificata dalla L.R. n. 19/2002; o) Depositi e Magazzini. Sono esclusi gli Edifici di Culto, gli Ospedali e quanto altro non rientrante nelle destinazioni sopra indicate. In tali zone possono essere realizzati solo edifici ad uso produttivo ed industriale. Sono inoltre esclusi impianti o manufatti per l esercizio di attività insalubri o nocive. Il P.R.G. si attua per intervento urbanistico preventivo applicando le prescrizioni e gli indici seguenti: - smi (superficie minima di intervento) = area continua individuata sulle tavole di P.R.G. da apposita campitura; - rc (rapporto di copertura) = 0,65 mq/mq; - parcheggi = vedi art. 62, Titolo XII sdel R.E.C - S2 (aree per opere di urbanizzazione secondaria) = 10% della superficie territoriale; - distanza minima dai confini = mt 6,00; - altezza massima = mt 10,50; - lotto minimo = mq per tipologie isolate, mq 800 per tipologie a schiera. Il rilascio della concessione è subordinata alla messa a dimora, nelle aree oggetto di intervento, nonché nelle aree verdi di lottizzazione, di piante d alto fusto, possibilmente a rapido accrescimento tipiche della zona, nel rapporto di una pianta ogni mq 100 di superficie fondiaria. 5
6 Art ZONE COMMERCIALI DI COMPLETAMENTO D4 Tali zone sono destinate all esercizio di attività commerciali e ad attività artigianali ad esse connesse e complementari. E ammesso anche l uso residenziale, direzionale e per attività di servizio e ristoro di parte della superficie edificabile. E rigorosamente vietato l inserimento di attività nocive di qualsiasi genere e natura. Il Piano si attua tramite progetto unitario di cui all art.2.02 con previsioni planivolumetriche comprensive anche della sistemazione finale dell area secondo i seguenti indici e prescrizioni: - smi (superficie minima d intervento) = mq 1.500; - volumi abitativi e per uffici = massimo 25% del volume complessivo; - altezza massima = mt 10,50; - parcheggi = vedi art.62, Titolo XII del R.E.C.; - distanze = vedi art.61, Titolo XII del R.E.C.; - if (indice di fabbricabilità fondiaria) = 2,5 mc/mq. L area di intervento nelle sue fasce perimetrali dovrà essere piantumata e rinverdita con essenze autoctone di alto fusto e non. Art ZONE COMMERCIALI DI COMPLETAMENTO D4 Tali zone sono destinate all esercizio di attività commerciali e ad attività artigianali ad esse connesse e complementari. E ammesso anche l uso residenziale, direzionale e per attività di servizio e ristoro di parte della superficie edificabile. E rigorosamente vietato l inserimento di attività nocive di qualsiasi genere e natura. Il Piano si attua tramite progetto unitario di cui all art.2.02 con previsioni planivolumetriche comprensive anche della sistemazione finale dell area secondo i seguenti indici e prescrizioni: - smi (superficie minima d intervento) = mq 1.500; - volumi abitativi e per uffici = massimo 25% del volume complessivo; - altezza massima = mt 10,50; - parcheggi = vedi art.62, Titolo XII del R.E.C.; - distanze = vedi art.61, Titolo XII del R.E.C.; - if (indice di fabbricabilità fondiaria) = 2,5 mc/mq. L area di intervento nelle sue fasce perimetrali dovrà essere piantumata e rinverdita con essenze autoctone di alto fusto e non. 6
7 Art ZONE COMMERCIALI DI NUOVO IMPIANTO D5 Tali zone sono destinate ad attività direzionali e commerciali. Il P.R.G. si attua per intervento urbanistico preventivo applicando le prescrizioni e gli indici seguenti: - it (indice di fabbricabilità territoriale) = 1,5 mc/mq; - p (numero di piani) = 2; - distanze = vedi art.61, Titolo XII del R.E.C.; - rc (rapporto di copertura) = 50% della superficie territoriale; - parcheggi = vedi art.62, Titolo XII del R.E.C. Sono richieste le opere di urbanizzazione primaria e secondaria a norma della legislazione vigente. I parcheggi e le aree di pertinenza non edificate devono essere adeguatamente piantumate e rinverdite con essenze autoctone di alto fusto nella misura di una pianta ogni mq 100 di superficie. 7
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