APPUNTI. L im itazione del dente naturale con resine composite



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APPUNTI L im itazione del dente naturale con resine composite Dott. Mauro Cattaruzza La realizzazione estetica di un restauro in composito è essenzialmente imitazione del dente naturale. Non è possibile imitare un oggetto se non si conosce attentamente il suo aspetto, la sua struttura e la sua natura fisica.l osservazione dell anatom ia dentale,nella form a e nel colore,nella struttura e nell istologia,definisce ilnaturale presupposto ad ognitecnica di stratificazione e alla scelta stessa dei materiali. Non è possibile, inoltre, riprodurre esteticamente un dente naturale con un dato materiale, se non si conosce anche in modo adeguato il materiale stesso. Il composito è colore e materia, e dalla conoscenza del colore, e quindi della luce, della materia e delle loro correlazioni nasce un utilizzo corretto e consapevole del materiale stesso, prima di qualsiasi stratificazione. La frequente inattendibilità dei materiali compositi ci spinge sempre necessariamente ad una verifica clinica e spesso ad una loro personale riqualificazione, non solo in funzione del colore, ma anche in relazione alla loro maggiore o minore traslucenza, in quanto la percezione del colore è fortemente influenzata dalla materia che lo sostiene e dalla sua particolare interazione con la luce. L operatore deve acquisire,attraverso l analisidelcom posito,una propria conoscenza e consapevolezza del materiale in uso, poiché solo la conoscenza fatta esperienza produce la predicibilità del risultato. Estetica e percezione del bello L ordine è una condizione necessaria, benché non sufficiente dell eccellenza estetica (R udolf Arnheim). Sono disposizioni dette tutte ordinate quando sia possibile a chi le osservi o le ascolti coglierne la struttura generale. (Rudolf Arnheim). L ordine percettivo è la m anifestazione di un ordine interno o di un ordine funzionale (R udolf Arnheim). L a percezione estetica del bello si fonda sulla percezione di un ordine strutturale e funzionale. La riproduzione estetica di ciò che naturalmente nella sua forma non può disgiungersi dalla funzione coincide nell im itazione della natura stessa nel suo preciso ordine strutturale.

L a form a può essere ordinata eppure traviante quando la sua struttura non corrisponde all ordine che rappresenta (Rudolf Arnheim). Q uando m anchi la corrispondenza tra l ordine interno e quello esterno, si produce un urto fra di essi, vale a dire si introduce un elemento di disordine (Rudolf Arnheim). La forma e il colore di un restauro estetico devono ricondursi ad un unico e univoco ordine interno. S truttura non significa null altro che questo: che ci si aspetta che si verifichino certe sequenze di elementi. L a percezione del non-bello nasce dalla forte dissonanza tra ciò che appare e ciò che ci aspettiamo di vedere. L anatom ia è l ordine strutturale e funzionale. L anatom ia è ciò che ci aspettiam o di vedere. L a visibilità dell anatom ia dentale, nella sovrapposizione di sm alto e dentina, attraverso la percezione della profondità e della trasparenza delle forme e dei colori, è uno degli aspetti più im portanti della stratificazione estetica, poiché fondam ento della visibilità di quell ordine strutturale su cui si fonda la percezione del bello. L im itazione della natura è il presupposto della percezione estetica del bello. L osservazione è il principio dell im itazione. L aspetto estetico di un dente è il prodotto del suo ordine anatom ico, della sua struttura interna. Anatomia e istologia La dentina appare nella sua totalità opaca. Lo smalto ha una struttura ottica complessa, che modifica il suo grado di trasparenza e opacità in funzione del suo spessore, della sua struttura prism atica e dell orientam ento dei prism i. Più lo smalto è poroso, più appare riflettente e opaco. Più la sua struttura è compatta e ordinata, più appare traslucido. Lo smalto si differenzia in gradi di trasparenza-opacità. Distinguiamo uno smalto trasparente, tralucente, opalescente e opaco. Il colore del dente è determinato quasi interamente dalle proprietà della dentina. Lo smalto contribuisce alla determinazione del colore del dente attraverso la diffusione della luce, in relazione al suo spessore e al suo grado di riflessione (opacità) e trasmissione (trasparenza) della luce. La dentina è cromatica e possiede una sua tinta, croma e valore. Lo smalto è acromatico e si distingue per variazioni di luminosità (valore).

Lo smalto in quanto acromatico non modifica la tinta del dente. La tinta del dente rimane sempre quella della dentina. Lo smalto diminuisce il croma della dentina proporzionalmente al suo grado di opacità e al suo spessore. Lo smalto abbassa il valore della dentina proporzionalmente al suo grado di trasparenza e al suo spessore. Lo smalto innalza il valore della dentina attraverso la sua capacità di riflettere la luce, cioè in relazione alla sua opacità. Lo smalto, di qualunque natura esso, non può modificare il croma indipendentemente dal valore e, viceversa, il valore indipendentemente dal croma. Il colore del dente non è il colore della dentina, né quello dello smalto, ma la sintesi sottrattivi di entram bi, l uno sovrapposto all altro. Il colore La tinta è il nome del colore. Il croma è la saturazione del colore. Il valore è la luminosità del colore, o quantità di grigio. Il sistema sottrattivo del colore è il sistema che regola le miscele tra i pigmenti nella pittura, e quindi anche nella stratificazione dei compositi e dei colori abbinati. Nel sistema sottrattivo i colori primari sono il giallo, magenta e ciano. Sono colori secondari (cioè prodotti dalla miscela di due prim ari) l arancione, il verde e il viola. Sono colori complementari quei due colori, un primario e un secondario, la cui miscela da il nero (o grigio, in relazione alla saturazione dei rispettivi complementari). I complementari sono importantissimi nella miscela dei colori, poiché consentono di abbassare il valore ad un dato colore. Terziari sono quei colori dati dalla miscela di un secondario e di un primario. Nella ruota cromatica stabiliscono la tinta intermedia tra due colori: il giallo-arancione, tra il giallo e l arancione, l arancione-rosso, tra l arancione e il rosso, etc. La dominante è il colore prevalente in una data miscela di colori. Il marrone neutro e il grigio complesso non presentano alcuna dominante. La luce Il metamerismo è il fenomeno per cui un oggetto viene percepito di diverso colore in funzione del colore della luce che lo illumina.

Solo una luce bianca (5000 Kelvin) consente di vedere un oggetto, e quindi anche un dente o un restauro in composito, del suo colore reale. Il rilevam ento del colore nell am biente di lavoro odontoiatrico deve avvenire in condizioni di luce prossime a 5000 K. Il colore è la percezione della luce riflessa da un oggetto. L interazione della luce con la m ateria coinvolge sensibilm ente la percezione del colore. T rasparenza: la luce viene trasm essa interam ente attraverso l oggetto. S i vede chiaram ente al di là dell oggetto stesso. Traslucenza: prevale la trasmissione della luce, ma esistono fenomeni di riflessione o assorbimento, che rendono l oggetto, al di là del m ezzo tralucente, visibile, m a dai contorni sfum ati. O palescenza: prevale la riflessione e l assorbim ento della luce sulla trasm issione. A l di là dell oggetto si vedono luci e om bre, m a la figura perde il dettaglio della fo rma. O pacità: non vi è alcuna form a di trasm issione. N on si vede al di là dell oggetto. L a superficie e la form a dell oggetto m odificano la riflessione della luce e quindi la percezione del colore. Materia e colore Il composito è materia e colore. Il colore è opacità. Più un materiale traslucido è colorato, più risulta opaco. Un materiale trasparente, o comunque con un grado significativo di traslucenza, aumentando di spessore diminuisce di valore. Un materiale traslucido colorato, aumentando di spessore, aumenta di croma, aumenta di opacità e diminuisce di valore. Un materiale opaco, o tendenzialmente opaco, aumentando di spessore, mantiene inalterato il croma e il valore. La sovrapposizione di due materiali traslucidi determina per sintesi sottrattiva la miscela dei due colori (velatura). Quanto più un materiale è traslucido, tanto più il suo colore sarà influenzato dal colore del fondo su cui esso è posto. L opacità e il crom a di un m ateriale traslucido è direttam ente proporzionale al suo spessore. Il valore di un materiale traslucido è inversamente proporzionale al suo spessore.

La trasparenza di un materiale traslucido è inversamente proporzionale al suo spessore. Il composito per definizione non è mai né assolutamente trasparente, né assolutamente opaco, per cui la sua trasparenza, traslucenza, opalescenza, opacità, croma e valore sono sempre influenzati dal suo spessore. Il colore del composito è influenzato dal colore intrinseco al materiale stesso (preparazione industriale), dalla traslucenza-opacità della materia, dallo spessore, dal fondo su cui il composito viene stratificato, dalla superficie e dalla forma data al restauro. Bisello Nella maggior parte dei casi la visibilità dei margini di un restauro dipende da una errata scelta del materiale composito, che non considera la variazione di spessore del materiale sul bisello marginale e quindi la relativa variazione di croma e di opacità. P iù il bisello è sottile, m aggiore deve essere il crom a e l opacità del com posito applicato su l margine stesso. Il rilevamento del colore S olo l identificazione della tinta, del crom a e del valore perm ette di riprodurre o m odificare un colore. Rilevamento del colore. SINTESI: identifica sul campionario il colore del dente così come esso appare. Rappresenta un modello di imitazione del dente in tutte le fasi operative sotto diga. Rilevamento del colore. ANALISI: individua le caratteristiche anatomiche (spessore), cromatiche (tinta, croma e valore) e ottiche (traslucenza e opacità) di smalto e dentina, l una indipendentem ente dall altra, così che la com binazione di entram bi dia origine al colore rappresentato nella sua sintesi. In altri term ini, individua il colore scom posto nell anatom ia dentale. L identificazione delle caratteristiche anatomiche e cromatiche di smalto e dentina porta direttamente alla scelta di materiali compositi corrispondenti. U na corretta riproduzione del colore attraverso l im piego di m ateriali com positi si fonda su: -comprensione del colore rilevato per tinta-croma-valore; -identificazione di uno o piu cam pioni che fungano da modello di sintesi del colore osservato; -scomposizione anatomica del colore in smalto e dentina (analisi del colore); -conoscenza del composito utilizzato (riqualificazione); -conoscenza delle leggi che regolano il comportamento del colore e della luce nella materia, cioè nel composito.

La riqualificazione del com posito. S pesso l operatore interpreta i propri insuccessi com e un errore im putabile interam ente a se stesso. Questo è vero solo in parte. E frequente osservare una scarsa corrispondenza di colore tra il materiale composito e il medesimo campione della scala colore corrispondente al colore riportato nom inalm ente nella confezione. E necessario analizzare il com posito in uso preparando dei campioni di 1mm e 2 mm, osservandoli su di un fondo bianco e su di una griglia di colore nero, così da valutarne la corrispondenza di colore con la rispettiva scala Vita e il grado di traslucenza o di opacità. In questo m odo l operatore riq ualifica il m ateriale secondo il proprio personale e obbiettivo giudizio, facendone esperienza e memoria delle caratteristiche estetiche osservate. L osservazione su cam pioni di diverso spessore della variabilità crom atica e della variazione di opacità o traslucenza del composito permette un utilizzo clinico del composito consapevole non solo del colore scelto, ma anche della sua mutevolezza in funzione dello spessore dettato dalla profondità cavitaria e dalla particolare stratificazione adottata. La forma La forma è un primo importante attributo della stratificazione anatomica. Il dente ha una forma definita. O, meglio, finita. L a stratificazione estetica del com posito può svilupparsi solo che all interno dell anatom ia dentale cioè in uno spazio e in uno spessore finito, predeterminato dalla forma anatomica e dalla preparazione cavitaria. Il com posito è influenzato nel crom a, nel valore e nell opacità dal suo S P E S S O R E, e quindi dalla FORMA data al restauro, oltre che dalla profondità della preparazione cavitaria. U n errore di form a (spessore) diviene un errore di crom a, di valore, di opacita o traslucenza. U n errore di forma diventa un errore di colore. L anatom ia guida la stratificazione del com posito. L osservazione attenta e consapevole dell anatom ia e della form a dentale è il prim o fondam entale insegnamento sulla stratificazione anatomica del composito. Stratificazione Il colore del dente nasce nella dentina. Tinta, croma e valore devono essere fissati nella stratificazione dentinale attraverso dentine opache, dentine intensive, dentine traslucide o colori di superficie. Lo smalto è acromatico: lo smalto è luce. Sovrapponendo uno smalto alla dentina, non è possibile modificare il valore della dentina indipendentemente dal croma e viceversa, quanto più per tale scopo tendiamo ad aumentare lo

spessore dello smalto. E sem pre consigliabile scegliere il colore della dentina in m odo preciso, così da non dover lasciare alla stratificazione dello smalto il compito di correggere drasticamente sia il croma che il valore. Meno smalto utilizziamo, più è facile e predicabile ottenere il colore voluto. Lo smalto modifica in modo acromatico il croma e il valore della dentina. la tinta non cambia. Uno smalto acromatico riduce il croma della dentina proporzionalm ente al suo grado di opacita e riduce il valore della dentina proporzionalmente al suo grado di trasparenza. Possiamo abbassare il valore della dentina, utilizzando uno smalto trasparente o tralucido, se si accetta una contemporanea riduzione di croma; Possiamo ridurre il croma della dentina, attraverso uno smalto traslucido o opalescente, se si accetta un contemporaneo calo di valore, dovuto alla traslucenza stessa del materiale. N on e m ai possibile aum entare il valore della dentina se non opacizzando il colore della dentina stessa e, quindi, riducendone drasticamente il croma. Uno smalto traslucido colorato o una dentina traslucida possono aumentare il croma della dentina sottostante, proporzionalmente al loro spessore, tuttavia diminuendone il valore proporzionalmente al loro grado di trasparenza. Smalti colorati e dentine traslucide possono modificare per sintesi sottrattiva anche la tinta della dentina, oltre che il croma e il valore, in funzione della loro trasparenza. Solo un materiale opaco consente variazioni immediate di tinta croma e valore attraverso l opacizzazione del substrato. Non esiste un composito che sia traslucido e alto di valore, in quanto la sua stessa traslucenza porta ad un calo di valore. Non esiste un composito alto di valore che non sia al tempo stesso anche proporzionalmente opaco. E invece possibile che un com posito sia basso di valore e opaco quando il valore è intrinseco al colore e non alla materia DENTINA OPACA da la necessaria opacità al corpo dentinale consente riem pim enti di spessore e volum e senza importanti variazioni di valore fornisce al colore del dente tinta, crom a e valore consente la m odellazione di fini digitazioni dentinali al terzo incisale senza una sensibile perdita di colore e opacità DENTINA TRASLUCIDA permette variazioni di tinta, croma e valore per velatura, se stratificata al di sopra della dentina opaca. aiuta la dentina ad avvicinarsi alle caratteristiche di traslucenza dello smalto

consente di non utilizzare uno sm alto là dove la percezione dello smalto è debole e poco significativa DENTINA INTENSIVA si tratta di una dentina fortem ente crom atica, oltre il m assim o grado di croma presente nella corrispondente scala colore consente di ottenere in poco spessore forti saturazioni di colore altrim enti non raggiungibili da com positi codificati all interno della scala stessa. può essere assim ilata al colore dentinale di denti m olto crom atici, o, talora, alla dentina cervicale. è fondam entalm ente una dentina opaca. SM ALTO G IU STO E quello sm alto che, in un dato spessore, per opacità, traslucenza e valore, consente di ottenere da una data dentina il colore corrispondente al campione della relativa scala colore. E lo sm alto proprio di una determ inata dentina. SM ALTI EFFETTO V engono stratificati in abbinam ento allo sm alto giusto per creare particolari effetti di trasparenza, opalescenza, opacità e colore. P ossono essere N E U T R I (acrom atici) o C O L O R A T I. Si suddividono, inoltre, in TRASPARENTE, TRASLUCENTE, OPALESCENTE E OPACO. SMALTI TRASLUCIDI COLORATI N ella dom inante di colore della dentina (giallo, arancione, rosso) consentono di dare traslucenza alla dentina senza perdere croma in modo significativo. Portano comunque ad un calo di valore. U no sm alto traslucido colorato, stratificato al di sopra di una dentina opaca, il più delle volte è assim ilabile all utilizzo di una dentina traslucida. PIGMENTI FLUIDI C onsentono di ottenere m asse dentina e m asse sm alto individuali. P erm ettono di riprodurre tutte quelle caratterizzazioni di colore che il dente assume nel tempo in superficie e nei solchi anatomici. P erm ettono di riprodurre fini particolari anatom ici, altrim enti non realizzabili con masse di composito.

Profondità e trasparenza La profondità di un colore si manifesta sotto forma di contrasto chiaroscurale, di freddo-caldo, di qualità e di quantità (Itten) La forma modella la luce quanto il chiaroscuro modella la forma. E il contrasto che determ ina la trasparenza (B.S pina)