CODICE ETICO 1. PREMESSA



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CODICE ETICO 1. PREMESSA 1.1.L Istituto Universitario di Studi Europei (di seguito l Istituto ) è un'associazione senza scopo di lucro che ha ottenuto dalla Regione Piemonte l'iscrizione nel registro regionale delle persone giuridiche. Attualmente i suoi soci sono enti pubblici e privati e personalità del mondo accademico e professionale 1.2. La fondazione dell Istituto risale al 30 luglio 1952 in occasione di una riunione nell abitazione del Prof. Paolo Greco, ordinario di diritto commerciale all Università di Torino. Il progetto potè allora concretizzarsi grazie alle sinergie tra l'università di Torino, il Comune e la Provincia che furono i primi enti promotori. Durante la riunione del 30 luglio vennero fissati gli scopi dell Istituto: la ricerca e l insegnamento nei campi riguardanti l Europa nel suo insieme e, per mezzo di essi, la preparazione di esperti e di quadri della vita internazionale. Queste finalità verranno successivamente ufficializzate nel testo del primo statuto e confermate nelle successive versioni. 1.3. Infatti, in base all art. 3 dell attuale Statuto, l Istituto ha per scopo la ricerca scientifica e la formazione nel campo dell integrazione europea e dei rapporti internazionali e, attraverso tale attività, la preparazione di esperti e funzionari della vita internazionale; la promozione e la valorizzazione, anche attraverso il collegamento con organismi europei ed internazionali, di iniziative di enti pubblici, privati, organizzazioni sindacali e di categoria, istituti ed enti culturali e di ricerca nell ambito della collaborazione europea e dei rapporti internazionali. 1.4. L Istituto: organizza corsi, giornate di formazione e convegni coordina ricerche cura la pubblicazione di volumi e bollettini d'informazione dispone di una biblioteca e di un centro di documentazione sulle organizzazioni internazionali e in particolare, quale Centro di Documentazione ufficiale dell Unione europea fin dal 1952, svolge un importante attività d'informazione. 1.5. Per l'insegnamento l Istituto si avvale dell'esperienza di professori ed esperti di varie nazionalità, di funzionari delle organizzazioni internazionali, di professionisti e di rappresentanti del mondo finanziario e imprenditoriale. 1.6. Per la gestione e il coordinamento delle proprie attività, l Istituto si avvale di personale qualificato e di collaboratori, che a diverso titolo contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi dell Istituto. 1.7. Dal punto di vista istituzionale, sono organi dell Istituto: a) l Assemblea degli associati; b) il Consiglio di Gestione; c) il Presidente; d) il Consiglio Direttivo; e) il Comitato Scientifico; f) il Revisore dei Conti.

1.8. I valori ispiratori e fondamentali sui quali si basa l attività dell Istituto sono - la collaborazione sia a livello locale che internazionale fra soggetti interessati allo sviluppo ed alla valorizzazione di solidi legami culturali e umani; - la disponibilità a mettere a servizio di studenti, professori, ricercatori e cittadini il proprio patrimonio di conoscenze e di acquisizioni con l unica finalità dell arricchimento e dello sviluppo della coscienza europea ed internazionale; - la professionalità, la lealtà e la trasparenza, sia nei rapporti interni, tra tutti coloro che a diverso titolo contribuiscono allo svolgimento delle attività di formazione e informazione, sia nei confronti delle categorie esterne che vengano in contatto con l Istituto. 2. PRINCIPI GENERALI 2.1. Il presente documento ha lo scopo di illustrare all interno dell organizzazione e all esterno i valori e i principi fondamentali che guidano l attività dell Istituto. Esso si propone di orientare i comportamenti individuali allo scopo di confermare l immagine di correttezza, il prestigio e la buona reputazione che sono da sempre fondamentali nella realtà dell Istituto. 2.2. In tutte le sue attività, l Istituto è impegnato ad agire in modo corretto e trasparente, con comportamenti caratterizzati da diligenza, lealtà, senso di responsabilità e buona fede. 2.3. I principi e le disposizioni del presente Codice etico (in seguito Codice ) costituiscono specificazioni esemplificative degli obblighi generali di cui al punto precedente. 2.4. I principi e le disposizioni del Codice sono vincolanti per gli organi direttivi, per tutte le persone legate da rapporti di lavoro subordinato ( Dipendenti ) e per tutti coloro che operano per l Istituto, quale che sia il rapporto che li lega allo stesso ( Collaboratori ). Organi direttivi, Dipendenti e Collaboratori sono di seguito definiti congiuntamente Destinatari. 2.5. Il Codice è un documento approvato dal Consiglio Direttivo dell Istituto ed è soggetto a revisione o modifica da parte dello stesso Consiglio in seduta congiunta con l Assemblea dei Soci (vedi anche punti 8.1 e 8.2.). 2.6. Il Codice è portato a conoscenza di tutti i destinatari con le modalità più appropriate ed è anche consultabile nel sito internet dell Istituto da cui è liberamente scaricabile. 3. DESTINATARI 3.1 L Istituto riconosce che le risorse umane costituiscono un fattore di fondamentale importanza per il proprio sviluppo. La gestione delle risorse umane è fondata sul rispetto della personalità e professionalità di ciascuna di esse nel quadro generale della normativa vigente. Nell assegnazione degli incarichi, l Istituto si impegna ad evitare ogni forma di discriminazione sulla base di razza, sesso, età, nazionalità, religione e convinzioni personali.

3.2. Responsabilità: ciascun Destinatario svolge la propria attività lavorativa e le proprie prestazioni con diligenza, efficienza e correttezza, utilizzando al meglio gli strumenti e il tempo a sua disposizione ed assumendo le responsabilità connesse agli adempimenti. 3.3. Correttezza: tutte le azioni svolte da ciascuno dei Destinatari sono ispirate alla legittimità sotto l aspetto formale e sostanziale nonché alla correttezza. I Destinatari non utilizzano a fini personali informazioni, beni e attrezzature di cui dispongono nello svolgimento della propria funzione o incarico. L Istituto inoltre non tollera alcun tipo di corruzione nei confronti di pubblici ufficiali o di altri soggetti e si impegna al rispetto dei più elevati standard di integrità e onestà in tutti i rapporti all interno e all esterno. 3.4. Riservatezza: i Destinatari assicurano la massima riservatezza relativamente a notizie, informazioni e dati costituenti il patrimonio aziendale o inerenti all attività dell Istituto, nel rispetto delle disposizioni di legge e delle procedure interne. Gli obblighi di riservatezza e confidenzialità permangono anche dopo la cessazione del rapporto di lavoro o di collaborazione. L Istituto garantisce la tutela dei dati personali comunque conosciuti nell ambito della propria attività e si impegna al rispetto delle leggi specifiche in materia. 3.5 Conflitto d interessi: tutti i dipendenti e gli altri soggetti destinatari sono tenuti ad agire nel migliore interesse dell Istituto senza considerazione per il profitto personale. Qualsiasi situazione che generi o costituisca un possibile conflitto d interesse deve essere segnalata tempestivamente ai responsabili dell Istituto. 3.6. Ambiente di lavoro: l Istituto si adopera per mantenere un ambiente di lavoro decoroso, dove la dignità di ciascuno è rispettata. In particolare l Istituto considera assolutamente inaccettabile qualsiasi tipo di molestia connesso alla razza, al sesso o altre caratteristiche personali che abbiano lo scopo e l effetto di violare la dignità della persona. Inoltre, in considerazione delle norme di sicurezza e tutela dell ambiente di lavoro, è fatto divieto a Dipendenti e visitatori di fumare nei locali dell Istituto. 3.7. Rapporti con i dipendenti: l Istituto provvede alla più ampia diffusione del Codice presso i dipendenti ai quali viene richiesto di osservare, per quanto di loro competenza, le prescrizioni in esso contenute e di promuoverne la conoscenza presso i dipendenti neoassunti nonché presso i terzi interessati dall applicazione del Codice con i quali vengano in contatto per ragioni del loro ufficio. I dipendenti sono tenuti altresì a segnalare all Organismo di vigilanza (vedi al successivo punto 7.1.) ogni violazione del Codice di cui vengano a conoscenza. 3.8 Pari opportunità: l Istituto si impegna ad offrire pari opportunità nel lavoro e nell avanzamento professionale a tutti i dipendenti, evitando ogni forma di discriminazione per razza, sesso, età, nazionalità, religione e convinzioni personali. 3.9. Rapporti con i collaboratori e i consulenti: l Istituto procede all individuazione ed alla selezione dei collaboratori e dei consulenti con assoluta imparzialità, autonomia e indipendenza di giudizio. Comportamenti contrari ai principi espressi nel presente Codice possono essere considerati inadempimento ai doveri di correttezza e buona fede nell esecuzione del contratto, motivo di lesione del rapporto fiduciario e giusta causa di risoluzione dei rapporti contrattuali.

4. PRINCIPI NEI RAPPORTI CON TERZI 4.1. L Istituto, i suoi dipendenti e collaboratori sono tenuti a mantenere e sviluppare i propri rapporti con tutte le categorie di soggetti interessati agendo in buona fede, con lealtà, correttezza, trasparenza e con il dovuto rispetto per i valori fondamentali dell Istituto. Inoltre, tutti i dipendenti dell Istituto devono informare adeguatamente i soggetti terzi sugli impegni e gli obblighi previsti dal Codice, esigendone il rispetto ed adottando le opportune iniziative in caso di mancato adempimento da parte di terzi dell obbligo di conformarsi alle norme del Codice. 4.2. Rapporti con le istituzioni pubbliche: nei rapporti con le istituzioni pubbliche l Istituto e per conto di esso ogni amministratore, dipendente, collaboratore o consulente deve essere trasparente e non deve cercare di influenzare impropriamente le decisioni dell istituzione interessata, al fine di ottenerne il compimento di atti non conformi o contrari ai doveri di ufficio, in particolare offrendo, promettendo, ricevendo o anche solo chiedendo doni, denaro, favori o utilità di qualunque genere. 4.3. Rapporti con utenti, partecipanti ai corsi e ricercatori: nello svolgimento delle proprie attività l Istituto orienta il proprio comportamento sulla base dei principi di correttezza, disponibilità e professionalità espressi dal presente Codice. In particolare il personale dipendente, i collaboratori e i consulenti sono invitati ad offrire assistenza ed un servizio professionale di alta qualità a quanti si rivolgono all Istituto per ricevere informazioni, consultare documentazione o per assistere a programmi di formazione. 4.4. Rapporti con i fornitori: i dipendenti sono tenuti a selezionare i fornitori secondo metodi adeguati e oggettivi prendendo in considerazione oltre che qualità, costi e servizi offerti, anche i valori enunciati dal presente Codice. I dipendenti sono altresì invitati a instaurare e mantenere con i fornitori rapporti stabili, trasparenti e di cooperazione. 4.5. Comunicazioni e informazioni non pubbliche, relative alle attività dell Istituto devono avvenire da parte dei dipendenti, nel rispetto delle disposizioni ricevute e se, del caso, previa autorizzazione da parte dei responsabili a ciò preposti. 5. PRINCIPI NELLE ATTIVITA CONTABILI E DI TRATTAMENTO DEI DATI 5.1. La trasparenza contabile si fonda sulla veridicità, accuratezza, completezza e affidabilità della documentazione dei fatti gestionali e delle relative registrazioni. Per ogni operazione è conservata agli atti un adeguata documentazione di supporto dell attività svolta, in modo da consentire l agevole registrazione contabile, l individuazione dei diversi livelli di responsabilità, nonché la ricostruzione accurata dell operazione. I Destinatari che venissero a conoscenza di omissioni, falsificazioni, alterazioni o trascuratezze nell informativa o nella documentazione di supporto sono tenuti a riferire all Organismo di vigilanza competente (vedi successivo punto 7.1) 5.2. I dipendenti e i collaboratori sono tenuti ad agire con trasparenza verso amministratori e professionisti incaricati della revisione contabile, prestando a questi la massima collaborazione nello svolgimento delle rispettive attività di verifica.

5.3. L Istituto si impegna a tutelare la riservatezza e la confidenzialità delle informazioni e dei dati, relative a dipendenti, collaboratori e a terzi, raccolti in ragione o in occasione dello svolgimento dell attività lavorativa ed ogni dipendente o collaboratore è tenuto a conformarsi a tali principi. 6. SALUTE, SICUREZZA, AMBIENTE 6.1. Nell ambito della propria attività l Istituto si ispira al principio di tutela e salvaguardia dell ambiente e persegue l obiettivo di garantire la salute e la sicurezza dei Destinatari, mediante le iniziative opportune a tale fine. 6.2.I dipendenti e i collaboratori sono stati informati delle principali norme comportamentali da adottarsi sul luogo di lavoro, in particolare gli obblighi e i divieti richiamati dalla cartellonistica presente in Istituto e dai manuali d uso delle macchine, nonché la dislocazione delle uscite d emergenza, degli estintori e delle luci di emergenza 6.3. Il personale dell Istituto è tenuto a informare utenti della biblioteca, partecipanti ai corsi e visitatori delle principali norme comportamentali da adottarsi nei locali dell Istituto, ai fini di tutelare la sicurezza di ognuno. 6.4. Dipendenti e collaboratori sono responsabili della buona gestione di salute, sicurezza e ambiente e si impegnano altresì a non porre gli altri dipendenti o soggetti terzi di fronte a rischi inutili che possano provocare danni alla loro salute o incolumità fisica. 7. SISTEMI DI CONTROLLO E ORGANI DI VIGILANZA 7.1. Sulla base delle disposizioni previste dall art. 6 del D.Lgs. 231/2001, i compiti di vigilanza sono affidati, attraverso opportune deleghe dagli organi statutari ad un organo di vigilanza che soddisfi ai requisiti di competenza, onorabilità e indipendenza e che provveda a: - vigilare sul rispetto del Codice, gestendo anche gli aspetti legati alla conoscenza e all applicazione dello stesso, - vigilare sul rispetto del sistema di gestione aziendale, - segnalare al Consiglio Direttivo eventuali violazioni o la necessità di modifiche o aggiornamenti del Codice. In considerazione delle piccole dimensioni dell ente, tale organo potrà anche essere monopersonale. 8. ADOZIONE, EFFICACIA E MODIFICHE 8.1. Il presente Codice è stato adottato nei suoi principi sostanziali con delibera del Consiglio Direttivo riunito in seduta congiunta con l Assemblea dei Soci in data 7 aprile 2008 e con efficacia immediata successiva al suo perfezionamento. 8.2. L inosservanza dei principi e la violazione degli obblighi previsti dal presente Codice rientrano fra i casi contemplati dal sistema sanzionatorio adottato dall Istituto coerentemente con le norme di legge e contrattuali.

8.3. Ogni aggiornamento, modifica o revisione del presente Codice deve essere approvata con le stesse modalità di cui al punto precedente. Ogni variazione e/o integrazione approvata verrà diffusa tempestivamente ai Destinatari e ai soggetti coinvolti.