Stima anticipata della dinamica di alcuni aggregati economici in Trentino - Anno 2007

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20 giugno 2008 Statistiche in breve Economia a cura di Cristina Mirabella e Rosa Lippolis Stima anticipata della dinamica di alcuni aggregati economici in Trentino - Anno 2007 Il Servizio Statistica presenta la stima della dinamica dei principali aggregati economici per il Trentino per l anno 2007, analogamente a quanto realizza l ISTAT per le ripartizioni territoriali. Tali informazioni, diffuse in anticipo rispetto ai tempi tradizionali di rilascio, costituiscono un analisi territoriale preliminare delle serie ufficiali di contabilità nazionale prodotte dall ISTAT. Gli aggregati presi in considerazione sono: il valore aggiunto, il prodotto interno lordo (PIL), i consumi finali interni, gli investimenti e l interscambio commerciale. Il miglioramento della tempestività nel rilascio delle stime provinciali è uno degli obiettivi del Servizio Statistica ed è stato possibile grazie ai diversi progetti intrapresi in collaborazione con l Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana (IRPET). L operazione di stima è stata condotta attraverso l applicazione di tutte le informazioni a carattere congiunturale relative all anno 2007, e disponibili nei primi mesi del 2008, alla tavola intersettoriale dell economia trentina, all interno della quale i dati sulle dinamiche più recenti hanno potuto trovare una loro coerenza e adattabilità attraverso la procedura di bilanciamento dei conti delle risorse e degli impieghi. Relativamente ai dati di consuntivo, informazioni più dettagliate relative al periodo 2000-2006 sono state diffuse negli scorsi mesi dall ISTAT, sebbene le stime 2005 siano ancora provvisorie e quelle del 2006 siano a carattere preliminare. Per la fine dell anno ISTAT provvederà a rilasciare dei dati preliminari per le province autonome e per le regioni italiane dei medesimi aggregati relativi al 2007.

I principali risultati Nel 2007 la congiuntura economica provinciale si dimostra sostanzialmente positiva, con una crescita superiore sia al dato registrato a livello nazionale, che al dato stimato per la ripartizione Nord Est. Il prodotto interno lordo (PIL) cresce infatti in termini reali del 2%, contro l 1,5% dell Italia e l 1,8% del Nord Est. Grafico 1 - Dinamica del PIL a confronto nelle principali ripartizioni geografiche Italia 1,5 Sud e Isole 0,9 Centro 1,7 Nord Ovest 1,5 Nord Est 1,8 Trentino 2,0 La crescita del PIL locale è la risultanza di dinamiche positive di tutte le componenti interne della domanda: la spesa per investimenti da parte delle imprese trentine torna infatti a crescere in modo vivace, così come la spesa della Pubblica amministrazione; in linea con la crescita nazionale si conferma invece la domanda interna destinata ai consumi dei residenti e dei turisti. (Tavola 1). Il contributo del commercio interregionale alla formazione delle risorse risulta sempre abbastanza consistente. Nel corso del 2007 si contrae leggermente il saldo della domanda di importazioni rispetto alle esportazioni (-1,9%), mentre rimane stabile il saldo della bilancia commerciale con l estero: l export delle imprese trentine cresce infatti in modo analogo agli acquisti fuori confine. 2

Tavola 1 - Conto Risorse ed Impieghi della provincia di Trento Anno 2007 (variazioni percentuali rispetto all anno precedente) Variazioni 2006-2007 nominali reali Prodotto interno lordo 4,3 2,0 Importazioni interregionali 3,9 1,1 Importazioni estere 6,0 3,7 Totale risorse 4,4 1,9 Consumi finali interni 3,7 1,5 - consumi interni dei residenti 3,8 1,6 - consumi interni dei non residenti 3,3 1,2 Consumi della P.A. e delle ISP 2,6 1,9 Investimenti fissi lordi 5,4 2,4 Variazione delle scorte (*) *** *** Esportazioni interregionali 4,9 1,4 Esportazioni estere 6,0 3,6 Totale impieghi 4,4 1,9 (*) La variazione dell'aggregato non viene indicata per la scarsa significatività dei valori assunti dalla variabile in questione L analisi dei contributi alla crescita del PIL delle singole voci del conto risorse ed impieghi (Tabella 2) mostra in modo evidente che tutte le componenti della domanda mostrano segni positivi. In tal senso, determinante appare il ruolo che i consumi finali interni hanno avuto nello spiegare la variazione reale del PIL: oltre il 60% del risultato finale è infatti da attribuire alla performance fortemente positiva dei consumi, in particolare della componente legata alle spese dei residenti che, dopo anni di stagnazione, hanno ritrovato nuovo slancio e una rinnovata vivacità. Anche la spesa pubblica sembra mostrare segni di ripresa, contribuendo in maniera positiva alla crescita del PIL. Più contenuto appare il contributo della spesa dei non residenti, segno di una più contratta capacità di spesa dei turisti. Continuando rispetto agli elementi positivi, da segnalare l ottimo contributo derivato dagli investimenti provinciali che contribuiscono alla crescita del PIL per oltre il 32% della sua variazione complessiva. 3

Praticamente nullo risulta invece il saldo del contributo tra esportazioni ed importazioni interregionali ed interscambio estero. Tavola 2 - Contributo alla crescita del PIL della provincia di Trento Anno 2007 Punti percentuali Importazioni interregionali -0,5 Importazioni estere -0,6 Consumi finali interni 0,8 - consumi interni dei residenti 0,6 - consumi interni dei non residenti 0,2 Consumi della P.A. e delle ISP 0,4 Investimenti fissi lordi 0,6 Variazione delle scorte 0,0 Esportazioni interregionali 0,5 Esportazioni estere 0,6 L andamento del valore aggiunto settoriale Al risultato economico positivo della provincia di Trento contribuisce soprattutto il settore dei servizi (+3,3%), in specie i servizi market (+3,9%). Buoni comunque i risultati anche degli altri comparti: l agricoltura guadagna un +1,3%, l industria in senso stretto fa segnare un eccellente +1,6% e i servizi non market un +1,4%. In controtendenza appare il solo comparto edile che registra un lieve calo (-0,7%), dovuto principalmente al forte effetto del deflatore dei prezzi che riduce sensibilmente la performance positiva fatta segnare a livello nominale. (Tavola 3). La minore vivacità del comparto edile non deve destare particolare preoccupazione, ma può essere interpretata come un fatto quasi fisiologico dovuto all esaurimento dell apporto positivo del piano provinciale straordinario delle opere pubbliche. 4

Riprende a crescere, seppur in modo più contenuto, anche il comparto pubblico, rappresentato in questa macro-aggregazione dal valore aggiunto prodotto dalla P.A., dalla sanità e dal comparto dell istruzione (+1,4%). Tavola 3 Valore aggiunto ai prezzi base della provincia di Trento Anno 2007 (variazioni percentuali rispetto all anno precedente) Variazioni 2006-2007 nominali reali Agricoltura, silvicoltura e pesca 1,5 1,3 Industria in senso stretto 4,6 1,6 Costruzioni 4,0-0,7 Servizi market 6,2 3,9 Servizi non market 2,5 1,4 Totale valore aggiunto 5,0 2,6 Il risultato delle dinamiche sperimentate a livello provinciale permette al Trentino di primeggiare nel tasso di crescita del valore aggiunto dei servizi, sia rispetto al trend fatto segnare a livello nazionale, che rispetto alla crescita della ripartizione Nord Est (Grafico 2). Meno brillante appare il confronto per l industria, condizionata in provincia dalla contrazione dell edilizia, mentre può considerarsi buono il risultato per il comparto agricolo, a fronte di un dato estremamente positivo fatto segnare dal Nord Est e da una crescita nulla stimata a livello nazionale. Grafico 2 Variazioni percentuali del valore aggiunto macro settoriale a confronto Anno 2007 Servizi 1,8 2,2 3,3 1,0 Industria 0,8 1,3 Agricoltura, silvicoltura e pesca 0,0 1,3 3,6 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 Trentino Nord Est Italia 5

Il commercio estero ed interregionale Come si è detto, il contributo alla crescita del PIL rappresentato dagli scambi commerciali con le altre economie è risultato praticamente nullo. La crescita delle esportazioni interregionali ed estere è stata infatti esattamente compensata dalla domanda locale di beni e servizi extra-provinciali ed esteri. Anche il commercio internazionale si conferma in termini nominali sostanzialmente stabile, mantenendo invariato, e intorno all 1,3%, il rapporto tra il saldo import-export e il PIL. Il livello di internazionalizzazione, misurato dal rapporto export/pil (Grafico 4) si conferma sempre intorno al 18%, su livelli inferiori ai parametri nazionali e della ripartizione Nord Est. Grafico 3 Saldo del commercio interregionale sul PIL Anni 2006 e 2007 Saldo import - export interregionale su PIL 2007 6,2% Saldo import - export interregionale su PIL 2006 6,6% 0,0% 1,0% 2,0% 3,0% 4,0% 5,0% 6,0% 7,0% 8,0% 9,0% 10,0% Grafico 4 Livello di internazionalizzazione 2007 confronto Trento, Italia e Nord Est Export estero su PIL - Nord Est (*) 33,6% Export estero su PIL - Italia 29,2% Export estero su PIL - Trentino 17,8% 0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0% 35,0% (*) L indicatore per il Nord Est fa riferimento ai dati 2006 6