Materiale didattico validato da: Gestione emergenze



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Transcript:

Gestione emergenze 1. Piano di emergenza 2. Misure di prevenzione 3. Misure di Protezione 4. Estintori e fuochi 5. Evacuazione dai locali 6. Controlli periodici Rev. 1 ott. 2009 Situazioni di emergenza slide 1 di 48

Piano di emergenza Rev. 1 ott. 2009 Situazioni di emergenza slide 2 di 48

Piano di Emergenza Procedure operative Responsabili gestione emergenze Squadre di intervento Equipaggiamento di emergenza Primo soccorso sanitario Planimetrie esodo Presidi antincendio Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 3 di 26

Procedure Chi telefona al 115, 113, 112 o 118 Chi decide l ordine di evacuazione Chi e come diffonde l ordine di evacuazione Chi controlla le operazioni di evacuazioni Chi interrompe l erogazione dell energia elettrica, gas e il funzionamento delle centrali termiche Chi controlla l efficienza dei sistemi antincendio Chi verifica la praticabilità del sistema d esodo Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 4 di 26

Procedure Chi ha il compito di guidare i lavoratori e il pubblico verso la zona di raccolta Chi esce per ultimo dopo aver controllato che nessuno sia rimasto dentro Chi aiuta i disabili a raggiungere il punto di raccolta Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 5 di 26

Black-out In caso di assenza di energia elettrica: Rassicurare le persone presenti Informarsi sulle cause del black-out Adoperarsi per la risoluzione rapida del problema Attivare le procedure di evacuazione se le cause sono riconducibili all incendio Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 6 di 26

Livelli di rischio delle attività produttive Attività a rischio di incendio elevato Attività a rischio di incendio medio Attività a rischio di incendio basso Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 7 di 26

Misure di esercizio generali manutenzione impianti e dispositivi di sicurezza registro dei controlli organizzazione servizio lotta antincendio piano di emergenza e evacuazione Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 8 di 26

Individuazione del rischio incendio Individuazione di ogni pericolo di incendio individuazione dei lavoratori o di altre persone presenti nel luogo di lavoro ed esposte al rischio eliminazione o riduzione dei pericoli di incendio valutazione del rischio residuo verifica dell adeguatezza delle misure esistenti Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 9 di 26

Metodologie di intervento prevenzione incendi misure di esercizio protezione prevenzione attiva passiva Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 10 di 26

Misure di prevenzione Rev. 1 ott. 2009 Situazioni di emergenza slide 11 di 48

Riduzione delle cause di incendio Deposito e manipolazione non idonea di sostanze infiammabili e combustibili Accumulo di rifiuti:carta o altro materiale combustibile Negligenza nell uso di fiamme libere o generatori calore Inadeguata pulizia aree di lavoro e scarsa manutenzione delle apparecchiature Impianti elettrici o utilizzatori difettosi, sovraccaricati, lasciati sotto tensione Ostruzione della ventilazione degli apparecchi Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 12 di 26

Misure di prevenzione Affissione ai piani di planimetrie con indicati: a) percorsi d esodo, punti di raccolta b) ubicazione idranti, estintori c) istruzioni di sicurezza d) nominativi e recapiti addetti alle emergenze Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 13 di 26

Misure di prevenzione Controllo praticabilità vie d esodo Controllo segnaletica illuminazione di emergenza Eliminazione materiali infiammabili nei locali non consentiti Addestramento periodico uso attrezzature antincendio Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 14 di 26

Obblighi dei lavoratori Rispettare il divieto di fumo degli ambienti Non ostruire i percorsi d esodod Tenere chiuse le porte tagliafuoco Non rimuovere, ostacolare i presidi antincendio e la segnaletica di emergenza Segnalare guasti, malfunzionamenti, principi di incendio Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 15 di 26

Obblighi dei lavoratori Durante la normale attività lavorativa segnalano: Danneggiamento delle attrezzature antincendio Presenza di materiali in deposito lungo le vie di fuga Rispettare e far rispettare gli eventuali divieti di fumare Usare i DPI, se previsti Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 16 di 26

Comportamenti in caso di emergenza Interrompere le attività lavorative Non attardarsi a recuperare oggetti personali Seguire le indicazioni degli addetti emergenze Percorrere le vie d esodo senza correre Non utilizzare gli ascensori Raggiungere il punto di raccolta Queste misure devono costituire oggetto di informazione ai lavoratori Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 17 di 26

Misure di protezione Rev. 1 ott. 2009 Situazioni di emergenza slide 18 di 48

Obblighi dei lavoratori Durante il periodo di emergenza devono: Attuare le procedure di evacuazione senza creare panico o intralciando l operato delle squadre di soccorso Astenersi dall intraprendere un operazione di soccorso senza esserne in grado compromettendo la propria e/o altrui sicurezza Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 19 di 26

Planimetria d esodo PLANIMETRIA D ESODO Responsabili di piano Responsabile Sicurezza Rossi Mario cellulare ufficio 335 777777 40895413 Addetto Antincendio Bruni Paolo cellulare ufficio 335 999999 40291578 Addetto Evacuazione Bianchi Paolo cellulare ufficio 335 444444 40856168 Addetto Soccorso Verdi Antonio cellulare ufficio 335 222222 40238456 Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 20 di 26

Segnaletica SEGNALI DI SOCCORSO SEGNALI ANTINCENDIO Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 21 di 26

Segnaletica SEGNALI DI DIVIETO SEGNALI DI PRESCRIZIONE SEGNALI DI AVVERTIMENTO Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 22 di 26

Definizioni Sistema di vie di uscita: percorso senza ostacoli al deflusso che consente alle persone che occupano un edificio o locale di raggiungere un luogo sicuro Luogo sicuro: Spazio scoperto o compartimento antincendio avente caratteristiche idonee a ricevere e a ricevere un predeterminato numero di persone Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 23 di 26

Definizioni Spazio calmo: luogo sicuro comunicante con una via di esodo od in essa inserito; non deve essere di intralcio alle vie di esodo e deve avere caratteristiche tali da garantire la permanenza di persone con ridotte capacità motorie in attesa dei soccorsi Compartimentazione:parte di un edificio delimitata da elementi costruttivi di resistenza al fuoco predeterminata e organizzata per rispondere alle esigenze della prevenzione incendi Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 24 di 26

Definizioni Resistenza al fuoco: attitudine di un elemento da costruzione a conservare per un tempo prestabilito la stabilità (R), la tenuta (E), l isolamento termico (I). REI 30, 60, 90, 120, 240 Reazione al fuoco: Grado di partecipazione di un materiale combustibile al fuoco al quale è sottoposto Classe 0 incombustibile Classe 1 combustibile Classe 2 combustibile Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 25 di 26

La protezione passiva: modulo di uscita Modulo di uscita: larghezza di un uscita necessaria a l deflusso di un dato numero di persone pari a 60 centimetri. Viene conteggiata in relazione al numero massimo ipotizzabile di persone presenti. L = A/50 x 0,6 minimo 0,8 metri L altezza minima di un uscita è pari a 2 metri Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 26 di 26

Criteri generali La lunghezza massima del percorso per raggiungere la più vicina uscita di piano è pari a 45-60 metri (basso rischio) I percorsi di uscita unidirezionali devono essere evitati le vie di uscita e le uscite di piano devono essere sempre disponibili per l uso e tenute libere da ostruzioni Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 27 di 26

Numero e larghezza delle scale Se le scale servono un solo piano la loro larghezza deve essere pari a quella dell uscita di piano Se la scala serve più piani allora: L = A*/50 X 0,60 Possono essere serviti da una sola scala gli edifici che siano a basso o a medio rischio di incendio ove h 24 metri Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 28 di 26

Porte lungo le vie di uscita Tutte le porte devono aprirsi, preferibilmente, nel verso dell esodo Devono essere dotate di dispositivo di autochiusura Le porte devono aprirsi a semplice spinta dall interno Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 29 di 26

Porte lungo le vie di uscita nel caso di porte lungo le vie di passaggio, queste possono essere tenute aperte purché siano dotate di dispositivi di autochiusura le vie di uscita devono essere segnalate mediante apposita cartellonistica Tutte le vie di uscita devono essere adeguatamente illuminate Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 30 di 26

Sistemi di rilevazione e allarme Centrale di controllo e allarme Rivelatori Pulsanti di allarmi Allarmi Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 31 di 26

Misure operative Nel caso di piccoli ambienti l allarme può essere dato a voce Negli altri casi vengono impiegati strumenti sonori Procedure di allarme in una fase o in due fasi Rivelazione automatica dell incendio Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 32 di 26

Estintori e classi dei fuochi Rev. 1 ott. 2009 Situazioni di emergenza slide 33 di 48

Estintori Gli estintori devono essere in numero adeguato e comunque non meno di uno per piano Gli estintori devono essere ubicati lungo le vie di uscita e non devono ostacolare il deflusso delle persone Gli estintori devono essere di tipo omologato e controllati ogni sei mesi Devono essere agganciati alle pareti ad un altezza della maniglia di 1 metro Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 34 di 26

Classi dei fuochi CLASSE A: fuochi di materie solide la cui combustione normalmente avviene con produzione di braci (es.carta, legno) CLASSE B: fuochi di liquidi o di solidi che si possono liquefare (es. benzina, vernici) CLASSE C: fuochi gas (metano, cloro) A B C Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 35 di 26

Classi dei fuochi CLASSE D: fuochi di metalli (magnesio, potassio, fosforo, sodio) D CLASSE E: fuochi di natura elettrica E Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 36 di 26

Estinzione degli incendi Mezzi di estinzione mobili: estintori Schiuma Sprinkler (automatico) Polvere Halon (o sostituti ecologici) CO2 Mezzi estintori fissi Idranti, naspi (manuali) Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 37 di 26

Estinzione degli incendi Acqua Schiuma CO2 Polvere Halon A B Poco efficace C D E Danneggia i materiali Inquinante Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 38 di 26

Targhetta tipo estintore designazione del tipo classi di fuoco istruzioni per l uso pericoli di utilizzazione approvazione ministeriale generalità commerciali Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 39 di 26

Importante! In caso di incendio dare l allarme e lasciare intervenire gli esperti (addetti alle emergenze) Non gettare acqua su apparecchi elettrici Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 40 di 26

Estinzione degli incendi Dirigere il getto alla base della fiamma Non agire controvento Non posizionarsi frontalmente Non dirigere il getto direttamente sulla superficie dei liquidi infiammati Non propagare le fiamme Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 41 di 26

Esodo dai locali Rev. 1 ott. 2009 Situazioni di emergenza slide 42 di 48

L addetto all evacuazione dei locali Durante la normale attività lavorativa: Controlla periodicamente le uscite di sicurezza e le vie di fuga affinché risultino libere E a conoscenza della presenza di eventuali persone portatrici di handicap o di un elevato numero di visitatori esterni Ravvisa qualsiasi anomalia che possa compromettere il buon esito delle procedure di evacuazione, avvisando tempestivamente il responsabile per riportare le condizioni alla normalità Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 43 di 26

L addetto all evacuazione dei locali Durante il periodo di emergenza: Indirizza con calma e tranquillità tutte le persone presenti verso le uscite di sicurezza indicando loro il punto di ritrovo esterno Controlla tutti i locali, bagni compresi, per accertarsi della presenza di persone non ancora sfollate chiudendo tutte le porte rimaste aperte Si porta al punto di ritrovo per iniziare la conta Comunica eventuali persone disperse all addetto al coordinamento Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 44 di 26

Prove d esodo È buona prassi effettuare almeno una prova d esodo all anno e registrarne i risultati in un verbale Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 45 di 26

Controlli periodici Rev. 1 ott. 2009 Situazioni di emergenza slide 46 di 48

Registro dei controlli Il responsabile dell attività o un suo incaricato deve registrare i controlli e gli interventi di manutenzione sui seguenti impianti e attrezzature, finalizzati alla sicurezza antincendio: Sistema di allarme ed impianti di rivelazione e segnalazione automatica degli incendi Attrezzature e impianti di spegnimento Impianti elettrici di sicurezza Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 47 di 26

Registro dei controlli Porte ed elementi di chiusura per i quali richiesto il requisito di resistenza al fuoco Riunione e addestramento antincendio ed esercitazione di evacuazione con i relativi esiti Controllo delle aree a rischio specifico e osservanza delle limitazioni i carichi di incendio nei vari ambienti dell attività Rev. 2 ottobre 2009 Situazioni di emergenza slide 48 di 26