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Relazione di cura o impedimento di cura? Fiducia o imposizione? Relazione di cura o impedimento di cura? Fiducia o imposizione? Paolo Marchionni Medico legale Vice Presidente Nazionale Scienza e Vita Marco Maltoni Direttore Unità Cure Palliative Forlì Casa di Riposo Maria Bambina, Padova, 05/04/2019 ACOS Veneto Domande Desiderio di un incremento dei «livelli di libertà» e di autonomia del cittadino/paziente? Se il razionale della legge nasce dalla necessità di «proteggere» il più debole dei due soggetti della alleanza terapeutica, esiste comunque il rischio di introduzione di livelli di rigidità e a partire da una contrattualistica «sfiducia»? Se l autonomia delle persone fragili risente degli atteggiamenti personali e organizzativi esterni, come continuare a garantire una libertà non condizionata da pressioni sociali, sia in chi desidera, sia in chi non desidera effettuare le DAT? Le possibilità della notte Marco Venturino, Mondadori, 2010 Ha dolore? Sente male?... Quanto dolore ha? Due, cinque? Otto? Un sistema perfetto. Ma era la faccia che non c entrava niente. Gli chiedevano: Ha dolore? con quella faccia che sembrava dire: Sta piovendo? quando il dolore esplodeva era un emergenza, un esondazione, un terremoto, una catastrofe. Era un emergenza, ca, una necessità totale, assoluta, immediata. Altro che adesso facciamo qualcosina Caso clinico Palliative pain management: when both pain and suffering hurt (Strasser F, Walker P, Bruera E J Palliat Care. 2005 Summer;21(2):69-79) Una signora di mezza età era pienamente consapevole dello stato di avanzamento della propria neoplasia gastrica, che le provocava uno stato di occlusione intestinale per la carcinosi peritoneale. La paziente era indecisa se effettuare un ulteriore tentativo di chemioterapia come suggerito dall oncologo e fortemente desiderato dai familiari o se proseguire con sole cure palliative, come voleva.. Unità della persona e relazione in atto 1

Etica femminista Ruolo del curante le relazioni dovrebbero essere sostenute affinché l espressione dell autogoverno sia possibile (Christman J, Ethic Theory Moral Prac 2014; 17: 369-382) Autonomia individuale Fornire competenza e conoscenza medica Autonomia relazionale Fornire competenza e conoscenza medica, ingaggiarsi con la esperienza emozionale del decisore, offrire supporto nel processo decisionale 9 Dignity therapy: a novel psychotherapeutic intervention for patients near the end-of-life (Chochinov, JCO, 2005) Intervento psicoterapeutico breve e mirato a fare riemergere il senso di valore della persona Valutazione pre-post intervento: -76% accresciuto senso di dignità -68% accresciuto senso di significato -81% ha riferito utilità e aiuto alla famiglia -misure di sofferenza (p=.023) e depressione (p=.05) ridotte Dignity and the eye of the beholder (JCO, 2004) 5 HOSPICE: luogo di vita, assistenza, ricerca e formazione con l obiettivo di favorire la naturalità della vita e della morte 12 2

Lo sguardo di cura Lo sguardo di cura Bisogno di significato nel vivere il presente Bisogno di compagnia nel presente Assenza di senso e solitudine sono i due fattori che portano l uomo 14 a disperare, a non aspettarsi più nulla di utile e di bello per sé Hospice fiorentino, gennaio 2019 Association between clinician factors and a patient s wish to hasten death: terminally ill cancer patients and their doctors (Kelly BJ, Psychosomatics, 2004) Desiderio di anticipare la morte correlato significativamente con: Paziente: percezione di essere peso per gli altri; depressione; bassa coesione familiare Medico: volontà del medico di assistere il paziente nell accelerare la morte; basso training in psicologia; incapacità del medico a far fronte al livello emozionale del paziente Regional Review Committees Euthanasia. Annual report, 2017. The Hague: Regional Review Committees Euthanasia 2002 2017: + 250% (2017: 18 al giorno) 6.250.000 abitanti nel 2018 Stima in Italia per 180 al giorno: 65.700 all anno 3

Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento Legge 219 del 22/12/2017 Art. 1: Consenso informato Art. 2: Terapia del dolore, divieto di ostinazione irragionevole nelle cure e dignità nella fase finale della vita Art. 3 : Minori e incapaci Art. 4: Disposizioni anticipate di trattamento Art. 5: Pianificazione condivisa delle cure Art. 6: Norma transitoria Art. 7: Clausola di invarianza finanziaria Art. 8: Relazione alle Camere 20 Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento Legge 219 del 22/12/2017 Relazione di cura che si basa sul Consenso Informato o Consenso Informato che si basa sulla relazione di cura Art. 1: Consenso informato Comma 1: nessun trattamento sanitario iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata Comma 2: Relazione di cura e fiducia..che si basa sul CI.. Comma 3: diritto a essere informati (non «dovere») Comma 5: nutrizione artificiale e idratazione artificiale: sempre e comunque trattamenti sanitari Rifiuto iniziale e revoca successiva..esattamente la stessa cosa.. 21 Comma 8: Il tempo della comunicazione tra medico e paziente costituisce tempo di cura 22 Art. 2: Terapia del dolore, divieto di ostinazione irragionevole delle cure e dignità della fase finale della vita Eutanasia e suicidio assistito dal medico: il documento della Task Force Etica dell EAPC (Palliat Med 2003; 17: 97-101) Comma 1: sempre alleviare le sofferenze..anche in caso di rifiuto o revoca del trattamento sanitario Comma 2: prognosi infausta a breve termine o in imminenza di morte astenersi da ostinazione irragionevole e in presenza di sintomi refrattari sedazione palliativa profonda continua Intenzione Procedura Sedazione palliativa Sollievo da sofferenza intollerabile Uso di farmaco sedativo per controllo di sintomo refrattario Eutanasia Morte del paziente Somministrazione di farmaco letale Risultato Sollievo dal distress Morte immediata 23 4

Palliative sedation therapy does not hasten death: results from a prospective multicenter study (Maltoni M, Ann Oncol 2009 Jul;20(7):1163-9) Art. 4: Disposizioni Anticipate di Trattamento Comma 1. Ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di un'eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e dopo avere acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle sue scelte, può, attraverso le DAT, esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari. Indica altresì una persona di sua fiducia, di seguito denominata «fiduciario», che ne faccia le veci e la rappresenti 26 Art. 4: Disposizioni Anticipate di Trattamento Art. 4: Disposizioni Anticipate di Trattamento Comma 5: il medico è tenuto al rispetto delle DAT, le quali possono essere disattese, in tutto o in parte, dal medico stesso, in accordo con il fiduciario, qualora esse appaiano palesemente incongrue o non corrispondenti alla condizione clinica attuale del paziente ovvero sussistano terapie non prevedibili all'atto della sottoscrizione, capaci di offrire concrete possibilità di miglioramento delle condizioni di vita. Comma 6: come redigerle Comma 7: nelle medesime forme modalità di rinnovo, modifica, revoca Ruolo del MMG Differenze con la Convenzione di Oviedo Mancata previsione di obbligo di aggiornamento In una patologia «cronica» a pousse, chi e quando decide quando iniziare a seguire le DAT? E davvero «possibile» redigere DAT che prevedano le situazioni di acuzie? 28 Art. 5: Pianificazione Condivisa delle Cure Callahan D. On feeding the dying. Hasting Center New York, 1983 Oct;13(5): 22. Comma 1: Nella relazione tra paziente e medico di cui all'articolo 1, comma 2, rispetto all'evolversi delle conseguenze di una patologia cronica e invalidante o caratterizzata da inarrestabile evoluzione con prognosi infausta può essere realizzata una pianificazione delle cure condivisa tra il paziente e il medico Il rifiuto della nutrizione può diventare, nel lungo termine, il solo modo efficace per assicurarsi che un largo numero di pazienti biologicamente resistenti venga effettivamente a morte la disidratazione potrebbe diventare a ragione il «non trattamento» di elezione Anziano fragile 29 5

La morte moderna C-H Wijkmark, Iperborea, 2008 Deve tornare ad essere naturale morire quando il periodo attivo è passato. Dobbiamo risolvere il problema con gli anziani, non contro di loro. campagna di informazione..soluzione finale che noi del Fater vorremmo definire con la ben nota formula dell obbligo volontario Un cambiamento proposto a degli interlocutori Passaggio da «insopportabilità della sofferenza e della dipendenza» a possibilità di «maturazione personale dentro una vita dipendente» Metodo: comunicare esperienza, che possa suscitare interrogativo perché questa persona ammalata vive così la sua malattia? perché questo familiare assiste così il suo congiunto ammalato? perché questo medico vive così il suo rapporto di cura? Comunicare con degli «interlocutori»: dignità civile di un dialogo tra chi pondera maggiori le ombre e chi maggiori le luci 31 Grazie per l attenzione 6