Consenso informato, appropriatezza, limitazione delle cure. Luciano Orsi Dipartimento Cure Palliative, Mantova
|
|
- Cristoforo Lanza
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Consenso informato, appropriatezza, limitazione delle cure Luciano Orsi Dipartimento Cure Palliative, Mantova
2 Morte prevedibile, attesa Processo del morire gestito: Scelte etiche Scelte cliniche quando morire come morire dove morire
3 BEST INTEREST DECISIONI ETICHE CONSENSO INFORMATO AL TRATTAMENTO IN SIMULTANEOUS CARE: RIMODULAZIONE TERAPEUTICA (PROSECUZIONE O INTERRUZIONE) PIANFICAZIONE ANTICIPATA DELLE CURE DIRETTIVE ANTICIPATE GIUDIZIO SOSTITUTIVO
4 Informazione e consenso progressivo in cure palliative: un processo evolutivo condiviso 4
5 Consenso informato nelle Cure Palliative Autodeterminazione Pregressa informazione di precedenti/attuali curanti Variabile disponibilità del malato a decidere Progressione di consapevolezza diagnosi e prognosi Rispetto dei tempi e modi del malato Offerta di informazioni Imposizione di informazioni 5
6 Progressività del consenso in CP Consenso alla presa in carico in CP Comunicazione della diagnosi Comunicazione della prognosi Pianificazione anticipata delle cure Conversazioni di fine vita 6
7 Consapevolezza pur corretta informazionecomunicazione!! richiede tempi di «metabolizzazione» delle info. un evento puntiforme è un processo evolutivo instabile è una narrazione individuale 7
8 La verità puntuale burocratica La comunicazione continua in ambiente di verità 8
9 Difficoltà specifiche in CP l interposizione dei familiari nella veste di interlocutori privilegiati o esclusivi degli operatori l incertezza circa la volontà del malato di essere informato e coinvolto nelle scelte sulle cure la pregressa disinformazione la frequente inidoneità psico-fisica del malato a manifestare la sua volontà in relazione ai trattamenti eticamente più problematici. 9
10 L informazione in Cure Palliative La corretta informazione al paziente è quindi alla base della creazione del Progetto Individuale di Assistenza che deve realizzarsi attraverso la condivisione del percorso di cura 10
11 Quindi... L informazione non può identificarsi con la consapevolezza certa e piena di diagnosi e prognosi, questo ancora di più per le patologie croniche non oncologiche nelle quali l evoluzione clinica e quindi prognostica è spesso incerta. Questo tipo di consapevolezza non può essere considerato quasi come un prerequisito per l attivazione della presa in carico in un percorso palliativo. 11
12 Obiettivi del consenso Se il consenso standard viene applicato in modo rigido al malato in fase terminale, invece di promuovere un autodeterminazione desiderata e consapevole, finisce per imporre un autodeterminazione impersonale e non gradita. 12
13 Obiettivi del consenso Questo consenso progressivo dovrebbe essere sufficiente per garantire la tutela dell autodeterminazione, che è il principio su cui si fondano il consenso informato e la pianificazione anticipata delle cure, senza imporre ex-abrupto ed ab-initio un gold standard di consenso informato, tradizionalmente ideato e modellato su condizioni di non terminalità. 13
14 Contenuti del "consenso alla presa in carico palliativa Proporre obiettivi condivisi, individuati con una attenta anamnesi, anche biografica e definiti con l ascolto attivo dei bisogni e delle aspirazioni del malato. La condivisione degli obiettivi di cura è fondamentale per orientare il malato fra le alternative terapeutiche ed orientare l azione dell èquipe curante sulle sue preferenze/volontà, specie in relazione alle scelte di fine vita (luogo di morte, sedazione palliativa, VI, VNI, NA, Dialisi, ICD ). 14
15 Obiettivi della comunicazione Con questi presupposti, un assistenza palliativa deve orientarsi verso una costante offerta, implicita e/o esplicita, di comunicazione e di informazione sulla diagnosi e sulla prognosi. L obiettivo di tale offerta comunicativa è di permettere al malato di raggiungere quella consapevolezza che lui stesso vuole e può raggiungere, nei tempi e nei modi da lui desiderati, attraverso la creazione condivisa di una intimità relazionale. 15
16 Il tempo della comunicazione I contenuti di questa comunicazione possono essere tutti espressi fin dal primo contatto oppure, più frequentemente, necessitare di più tempo, anche attraverso incontri ripetuti. Ma fin dal primo incontro deve iniziare un percorso di comunicazione progressiva che proseguirà per tutto il tempo dell assistenza, senza soluzione di continuità (con tutte le figure dell équipe!!!). 16
17 Pianificazione Anticipata delle Cure L obiettivo della informazione e della comunicazione è la formulazione della Pianificazione Anticipata delle Cure (PAC), intesa come condivisione delle scelte terapeutiche e assistenziali che in ogni momento caratterizzano il percorso di cura, in particolare, ma non solo, riguardo alle scelte di fine vita. 17
18 La documentazione Questa modalità di raccolta del consenso, è prevista nell articolo 26 del nuovo Codice di Deontologia Medica del 2014 che riguarda la documentazione della cartella clinica: Il medico registra il decorso clinico assistenziale nel suo contestuale manifestarsi o nell eventuale Pianificazione Anticipata delle Cure nel caso di paziente con malattia progressiva. 18
19 Domanda sorprendente Bisogni del malato Indicatori clinici
20 Fare? non fare? fare altro? 2 binari: Appropriatezza clinica Liceità etica CHI GUIDA IL CONVOGLIO?
21 STATEMENTS ETICI CHE HANNO ISPIRATO IL DOCUMENTO SIAARTI-SICP-ecc. Statement # 1 E doveroso, nel prendersi cura del malato, rispettare la sua volontà Statement # 2 Le decisioni si basano sulla prognosi e sulle volontà attuali o pregresse del malato ed includono il malato, la famiglia, e il team curante in un processo condiviso di pianificazione anticipata delle cure. Statement # 3 La pianificazione anticipata delle cure dovrà tener conto dei principi di autodeterminazione, beneficialità/non maleficialità e giustizia; quest ultima va intesa non solo verso il singolo ma anche verso la collettività in termini di una corretta allocazione delle risorse.
22 PAZIENTE MENTALMENTE CAPACE (competent) CHI DECIDE? CONSENSO INFORMATO PIANIFICAZIONE ANTICIPATA CURE DIRETTIVE ANTICIPATE PAZIENTE NON COMPETENT O CHE NON VUOLE SAPERE/DECIDERE GIUDIZIO SOSTITUTIVO BEST INTEREST
23 Processo decisionale e principi etici Maggio 2014
24
25 ETICA PRINCIPIALISTA AUTONOMIA: rispetto per l autodeterminazione del paziente BENEFICIALITÀ: fare il bene del paziente NON MALEFICIALITÀ: non fare il male del paziente GIUSTIZIA (ACCESSO E DISTRIBUTIVA): equo accesso ai servizi sanitari e promozione di un equa distribuzione delle (limitate) risorse.
26 CRITERIO di PROPORZIONALITA in base a: TRATTAMENTO PROPORZIONATO/SPROPORZIONATO (ORDINARIO/STRAORDINARIO) probabilità di successo aumento della quantità di vita aumento della qualità di vita oneri (fisici, psichici, economici) Nel dubbio: trial time limited rivalutazione
27 A QUALI TRATTAMENTI SI PUO PORRE UN LIMITE? Rianimazione cardio-polmonare Ventilazione artificiale Vasopressori e inotropi Terapie sostitutive renali Idratazione e nutrizione artificiale Interventi chirurgici Emotrasfusioni Chemio radio-terapia, ecc.
28 Limitazione trattamenti (forgoing): non inizio - sospensione (withholding - withdrawing) Eticamente equivalenti Eticamente doverose Non definibili come pratiche eutanasiche o come abbandono terapeutico Documento SIAARTI ; EAPC Ethics Task Force
29 Definizione di EUTANASIA: Uccisione intenzionale, attuata dal medico o altra persona mediante somministrazione di farmaci, di una persona mentalmente capace che ne fa richiesta volontaria. EAPC Ethics Task Force Pall Med. 2003, Doc. Comitato Nazionale Bioetica 1995
30 Autodeterminazione e proporzionalità Il malato competent può rifiutare un trattamento proporzionato Il malato non ha diritto ad un trattamento sproporzionato Un trattamento sproporzionato non va né offerto né praticato Esplorare le aree grigie.. ascolto.chiedere condividere Pianificazione anticipata delle cure!!!
31 Codice deontologico infermieristico 2009 Articolo 36 L infermiere assiste la persona, qualunque sia la sua condizione clinica e fino al termine della vita, riconoscendo l importanza della palliazione e del conforto ambientale, fisico, psicologico, relazionale, spirituale. Articolo 37 L infermiere tutela la volontà dell assistito di porre dei limiti agli interventi che non siano proporzionati alla sua condizione clinica e coerenti con la concezione da lui espressa della qualità della vita
32
33
Alla fine della vita: chi decide? L orizzonte del medico. Luciano Orsi Dipartimento Cure Palliative, Mantova
Alla fine della vita: chi decide? L orizzonte del medico Luciano Orsi Dipartimento Cure Palliative, Mantova MALATTIE CRONICO- DEGENERATIVA Gestione delle fasi avanzate e terminali QdV QdM FASI DI AGGRAVAMENTO
DettagliCompetenze infermieristiche in Cure Palliative
Competenze infermieristiche in Cure Palliative Dott.ssa Anna Maria Marzi Responsabile Casa Madonna dell Uliveto Reggio Emilia COMPETENZE INFERMIERISTICHE IN CURE PALLIATIVE L infermiere palliativista è
DettagliLuciano Orsi Dipartimento Cure Palliative, Mantova
La sfida etica e deontologica nei percorsi di cura alla fine della vita in RSA Luciano Orsi Dipartimento Cure Palliative, Mantova MALATTIA CRONICO- DEGENERATIVA FASI DI AGGRAVAMENTO ATTESE E PREVEDIBILI
DettagliCorso Deontologia Laurea Infermiere 3 anno POLICLINICO Umberto 1 Corso A Prima lezione Professoressa julita sansoni Giulia Marchetti e Simona Capozza
Corso Deontologia Laurea Infermiere 3 anno POLICLINICO Umberto 1 Corso A Prima lezione Professoressa julita sansoni Giulia Marchetti e Simona Capozza Obiettivi generali del corso Approcci alla Deontologiae
DettagliSCELTE DI FINE VITA RENZO PEGORARO
SCELTE DI FINE VITA RENZO PEGORARO Fondazione Lanza - Padova FIRENZE, 28.11.2008 CONDIZIONE DELL ANZIANO (NON AUTOSUFFICIENTE) Fragilità e vulnerabilità Dipendenza Decadimento organico e multipatologie
DettagliL infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale
L infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale Franca Savia Coordinatore Infermieristico SOC Oncologia ASL VCO Torino 9 Giugno 2016 Domodossola Verbania
DettagliCAREGIVER DAY 2015: PRENDERSI CURA ED ESSERE CURATI
SABATO 30 MAGGIO, AUDITORIUM BIBLIOTECA LOIRA, CARPI CAREGIVER DAY 2015: PRENDERSI CURA ED ESSERE CURATI COMUNICAZIONE MEDICO- PAZIENTE Gabriele Greco 1 RELAZIONE E COMUNICAZIONE CON IL PAZIENTE e non
DettagliLA COLPA PROFESSIONALE DELL INFERMIERE ALLA LUCE DEL CODICE DEONTOLOGICO IPASVI ANGELA SEGANTINI
LA COLPA PROFESSIONALE DELL INFERMIERE ALLA LUCE DEL CODICE DEONTOLOGICO IPASVI ANGELA SEGANTINI LA DEONTOLOGIA Etimologia : dal greco deon : necessita, convenienza deontos : dovere DISCORSO SUL DOVERE
DettagliLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: IL MODELLO PAI
LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: IL MODELLO PAI GIAMPIETRO GASPARINI U O C Oncologia Medica A.C.O. San Filippo Neri Roma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA:OBIETTIVI Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimento
DettagliASL PROVINCIA DI VARESE UNA VISIONE DI SISTEMA SULL INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA NELLA NOSTRA PROVINCIA. 29 giugno 2011
ASL PROVINCIA DI VARESE 29 giugno 2011 UNA VISIONE DI SISTEMA SULL INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA NELLA NOSTRA PROVINCIA 1 PRINCIPALI PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI RELATIVI ALL INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA
DettagliAntonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche. antonellamrt@gmail.
Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche antonellamrt@gmail.com 1 Il counseling inteso come scienza che: guida l individuo
DettagliMEDICAL FUTILITY ALLA FINE DEL A VITA: COME PRENDERSI CURA QUANDO NON SI PUÒ PIÙ CURARE?
MEDICAL FUTILITY ALLA FINE DEL A VITA: COME PRENDERSI CURA QUANDO NON SI PUÒ PIÙ CURARE? Gian Antonio Dei Tos MD, MA Medico Bioeticista Vicepresidente Comitato per la Bioetica Regione Veneto Presidente
DettagliIl trattamento del dolore del rachide lombare. Dradi Umberta
Il trattamento del dolore del rachide lombare Dradi Umberta San Marino 28 settembre 2013 Dolore Il dolore è un esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata ad un danno tessutale reale o potenziale
DettagliRelatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA
Procedura di dimissione ed ammissione protetta e continuità delle cure a domicilio. Asl n.2 di Olbia Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA La dimissione
DettagliLe Cure Palliative erogate in Rete
Le Cure Palliative erogate in Rete La normativa nazionale e regionale Codigoro - 29 settembre 2012 Mauro Manfredini Focus sulla Rete No Terapia del dolore No Cure Palliative Pediatriche LEGGE n. 39 26
DettagliContinuitàterapeutica Ospedale -Territorio. Dr Riundi Romeo MMG
Continuitàterapeutica Ospedale -Territorio Dr Riundi Romeo MMG Continuitàterapeutica Ospedale Territorio come espressione di un nodo della più complessa rete ospedale- territorio L odierna missione della
DettagliL équipe dell assistenza domiciliare
Corso di Formazione Specialis9ca (Mala9 Terminali) per Assisten9 Familiari L équipe dell assistenza domiciliare Barbara Rizzi Medico Pallia+vista, Dire2ore Scien+fico Associazione VIDAS 7 febbraio 2015
DettagliAssistere sul territorio: una esperienza oncologica
Assistere sul territorio: una esperienza oncologica PNEUMOLOGIA 2016 Milano, 16 giugno 2016 Ornella Gottardi Dipartimento oncologico Multimedica Summary - Dimensione del problema - Cancro come malattia
DettagliApproccio relazionale al paziente cronico-terminale
106 a Conferenza Permanente dei Presidenti dei CLM in Medicina e Chirurgia Aula Magna del Palazzo del Bo. Via 8 Febbraio, 2 35122 Padova FORUM: Etica della Docenza LABORATORIO 3 ETICA DELLE RELAZIONI INTERPERSONALI
DettagliLa responsabilità professionale nel lavoro in équipe
La responsabilità professionale nel lavoro in équipe La responsabilità professionale nell assistenza domiciliare nelle cure palliative ASL MONZA 16-10-09 - a cura di S. Fucci - giurista e bioeticista -
DettagliETICA DELLE DECISIONI NELLA CURA AL MALATO INGUARIBILE RAZIONALE DEL MODULO
ETICA DELLE DECISIONI NELLA CURA AL MALATO INGUARIBILE RAZIONALE DEL MODULO La società contemporanea propone scenari caratterizzati da una larga presenza di malati inguaribili, con gradi diversi di gravità
Dettagli7 Incontro: LUNEDI 23 MAGGIO ORE 17.00-19.00 TAVOLA ROTONDA MMG, SIMONA CODEVILLA, BONIZELLA BIAGIOLI: QUALE LUOGO DI CURA ALLA FINE DELLA VITA?
7 Incontro: LUNEDI 23 MAGGIO ORE 17.00-19.00 TAVOLA ROTONDA MMG, SIMONA CODEVILLA, BONIZELLA BIAGIOLI: QUALE LUOGO DI CURA ALLA FINE DELLA VITA? IL DOMICILIO, L HOSPICE, L RSA, L OSPEDALE La RETE Cure
DettagliIL PERCORSO ORTOGERIATRICO
Direzione Infermieristica e Tecnica IL PERCORSO ORTOGERIATRICO Bologna, 26 novembre 2010 Sandra Nocciolini Coordinatore Infermieristico U.O. Ortopedia Traumatologia LA FRATTURA DI FEMORE IN ETA SUPERIORE
DettagliLe basi legislative delle Cure Palliative
Le basi legislative delle Cure Palliative L esperienza francese da 10 anni sino ad oggi Dott. Marco A. Gambirasio Responsabile Equipe Mobile de Soins Palliatifs CHU de Rouen Un po di storia 1842 Jeanne
DettagliLa Rete delle Cure Palliative
La Rete delle Cure Palliative Sperimentazione di un Progetto Assistenziale nel NCP di Codigoro - Punto CA di Codigoro e Lagosanto - per i Pazienti oncologici nelle Fasi di Responsività alle terapie specifiche,
DettagliMarco Vicentini, Psy.D. http://www.marcovicentini.it/didattica. Centro Camilliano di Formazione v. 2015.11
Marco Vicentini, Psy.D. http://www.marcovicentini.it/didattica Centro Camilliano di Formazione v. 2015.11 Delegate to an Alternate Service Providers Inviare un cliente/paziente ad un collega Risultati:
DettagliIl trattamento a domicilio per le persone HIV a Roma
MISERICORDIA A DOMICILIO Roma, 17 maggio 2016 Il trattamento a domicilio per le persone HIV a Roma Specificità e criticità in una realtà in continua evoluzione Centro di Coordinamento Trattamenti a Domicilio
DettagliAspetti psicologici ed emotivi dell infertilità!
Aspetti psicologici ed emotivi dell infertilità! L infertilità è una vera e propria patologia che può avere importanti ripercussioni psicologiche ed emotive sia sui singoli individui che sulle coppie.
DettagliFACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA
FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di Laurea in Infermieristica PRESENTAZIONE L infermiere è il professionista della salute responsabile dell assistenza infermieristica e come tale svolge funzioni di
DettagliAntonella Moretti Clinica Reumatologica Università Politecnica delle Marche - Ancona
I Accoglienza II Compilazione cartella infermieristica III Attivazione percorsi assistenziali IV Valutazione clinica narrative based V Attività specialistiche VI visita infermieristica VII Monitororaggio
DettagliQUAVIO CORSO PER VOLONTARI. Incontriamo la vita DOTT. MARCO BROGI LEGISLAZIONE RIGUARDANTE LA MEDICINA PALLIATIVA. Siena, 14 marzo 2016
QUAVIO CORSO PER VOLONTARI Incontriamo la vita DOTT. MARCO BROGI LEGISLAZIONE RIGUARDANTE LA MEDICINA PALLIATIVA Siena, 14 marzo 2016 LEGGE 38 / 2010 Nel 2010 è stata emanata la Legge 15 marzo 2010, n.
DettagliLa gestione del paziente diabetico dalla dimissione ospedaliera alla presa in carico da parte del Servizio Diabetologico: aspetti infermieristici
LA COMPLESSITA' ASSISTENZIALE DELLA PERSONA CON DIABETE IN OSPEDALE E SUL TERRITORIO: UN UPDATE SULLE PIU' RECENTI ACQUISIZIONI DI GOVERNO CLINICO E GESTIONE DELLA TERAPIA. Cento 28 maggio 2016 La gestione
DettagliIl dolore in Pronto Soccorso
Il dolore in Pronto Soccorso Dott. M. Pesenti Campagnoni Stop al dolore inutile Aosta, 26 maggio La letteratura sul dolore in PS Presente in circa il 60% dei malati Nel 50% dei malati è il motivo principale
DettagliLA CONTINUITA ASSISTENZIALE PEDIATRICA. Vincenzo Abagnale Infermiere Coordinatore U.O. Rianimazione Azienda Ospedaliero-Universitaria A.
LA CONTINUITA ASSISTENZIALE PEDIATRICA Vincenzo Abagnale Infermiere Coordinatore U.O. Rianimazione Azienda Ospedaliero-Universitaria A.Meyer Firenze A CASA CON LA TRACHEOSTOMIA COME? QUANDO? IL PERCORSO
DettagliVirginia Henderson cenni storici
Virginia Henderson cenni storici 1897:nasce a Kansas City. 1921:si diploma alla Army School of Nursing. 1926:acquisisce il Bachelor of Science e il Master of Arts in istruzione infermieristica alla Columbia
DettagliDELIBERAZIONE N. 14/2016 ADOTTATA IN DATA 14/01/2016 IL DIRETTORE GENERALE
DELIBERAZIONE N. 14/2016 ADOTTATA IN DATA 14/01/2016 OGGETTO: Contratto con la Fondazione per la ricerca Ospedale Maggiore di Bergamo per l affidamento delle attività necessarie all attivazione della rete
DettagliIl ruolo dell infermiere nella gestione del paziente con dolore cronico.competenze e responsabilita. Infermiera territoriale Paola Borlengo
Il ruolo dell infermiere nella gestione del paziente con dolore cronico.competenze e responsabilita Infermiera territoriale Paola Borlengo Obiettivi Fornire un assistenza adeguata al pz con dolore cronico
DettagliL infermiere e gli esami strumentali: prospettive in reumatologia
L infermiere e gli esami strumentali: prospettive in reumatologia Glauco Gubinelli Antonella Moretti Clinica Reumatologica Università Politecnica delle Marche Ospedale C.Urbani - Jesi An glauco.gubinelli@sanita.marche.it
DettagliLa Rete dei Servizi. Coordinatore Infermieristico dr.ssa Adriana Mazzocchetti RSA Città Sant Angelo AUSL PESCARA
La Rete dei Servizi Coordinatore Infermieristico dr.ssa Adriana Mazzocchetti RSA Città Sant Angelo AUSL PESCARA Residenze Sanitarie Assistenziali La RSA è una struttura extraospedaliera finalizzata a fornire
DettagliF ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE
F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome CAVALLARO DANIELA Indirizzo VIA XXIV MAGGIO, 3E/1 LENDINARA (RO) Telefono 0425.600361 Fax E-mail Nazionalità Italiana Data di nascita
DettagliCURE DOMICILIARI E NUOVE TECNOLOGIE La tranquillità dell assistenza ospedaliera a casa propria. Fornaca Domicare
CURE DOMICILIARI E NUOVE TECNOLOGIE La tranquillità dell assistenza ospedaliera a casa propria. Fornaca Domicare Quali sono gli obiettivi dell assistenza domiciliare? Mantenere la persona assistita presso
DettagliLa comunicazione con i familiari
A.O.Monaldi 16-23 novembre2005 La comunicazione con i familiari Barbara Leone Coordinamento Prelievi d Organo Regione Campania DONAZIONE e TRAPIANTO SANITA POPOLAZIONE INFORMAZIONE IO DONO TU DONI EGLI
Dettagli- alterazione di uno o più parametri vitali (tale da comportare l attribuzione di un codice di primo riscontro giallo o rosso)
5. Istruzione operativa a. Rifiuto trasporto o gestione dell evento da parte del MSB o gestione dell evento da parte del MSI o gestione dell evento da parte del MSA b. Rifiuto prestazione sanitaria c.
Dettaglil inserimento del paziente in dialisi peritoneale: esperienza del centro di Piacenza Paola Chiappini
Il predialisi come presupposto fondamentale per l inserimento del paziente in dialisi peritoneale: esperienza del centro di Piacenza Paola Chiappini PROCESSO INIZIALE 1998 Paziente con IRC Medico curante
DettagliSupporto e cure palliative in oncologia; la centralità degli aspetti qualitativi della cura.
Supporto e cure palliative in oncologia; la centralità degli aspetti qualitativi della cura. Dr.ssa Elena Bandieri Referente Formazione Aziendale in Cure palliative Usl Modena 18, Dicembre, 2010 Hotel
DettagliIstituto Comprensivo Alba Adriatica Via Duca D Aosta, 13 64011 Alba Adriatica (TE) a.s. 2014-15 Dirigente Scolastico: Prof.ssa SABRINA DEL GAONE
Progettazione delle Attività di Continuità e Istituto Comprensivo Alba Adriatica Via Duca D Aosta, 13 64011 Alba Adriatica (TE) a.s. 2014-15 Dirigente Scolastico: Prof.ssa SABRINA DEL GAONE Referente Continuità:
DettagliRuolo e responsabilità degli infermieri nell'inserimento degli operatori di supporto nelle equipe assistenziali
Ruolo e responsabilità degli infermieri nell'inserimento degli operatori di supporto nelle equipe assistenziali 7 8 Ottobre - Brescia Giuseppina Giavazzi Dal 1940 ad oggi. 73 anni di storia RSA: (Residenza
DettagliTRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON
TRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON SINTESI ED ADATTAMENTO DEL SECONDO CAPITOLO: IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO E IL PROGETTO
DettagliNasce il nuovo Codice Deontologico degli infermieri italiani
Nasce il nuovo Codice Deontologico degli infermieri italiani Il 17 gennaio il Consiglio nazionale della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi ha approvato il nuovo Codice Dentologico degli infermieri
DettagliASSISTENZA PERIOPERATORIA
ASSISTENZA PERIOPERATORIA Fattori che influiscono sull assistenza La malattia e la risposta Intervento chirurgico Aspetti sociali e personali Interventi dei medici e infermieri FATTORE UMANO TIPI DI INTERVENTI
DettagliCure palliative nelle malattie non oncologiche
Cure palliative nelle malattie non oncologiche Andrea Semplicini Dipartimento di Medicina Università di Padova Legge 15 marzo 2010, n. 38 Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla
DettagliPATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA
PATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA Il Patto di Accoglienza è un documento destinato all integrazione degli alunni disabili all interno del nostro Istituto. Contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti
DettagliCarta dei Servizi. degli ISTITUTI PENITENZIARI
Carta dei Servizi degli ISTITUTI PENITENZIARI Carta dei Servizi degli ISTITUTI PENITENZIARI Questo opuscolo vuole essere per l utenza un mezzo per fornire informazioni in merito alle modalità di gestione
DettagliQuestionario AUDIT CIVICO livello 3 Cure Primarie Modulo A (per la Direzione Sanitaria di Distretto)
Questionario AUDIT CIVICO livello 3 Cure Primarie Modulo A (per la Direzione Sanitaria di Distretto) Azienda Sanitaria:. Distretto:... Data:... AUDIT CIVICO L Audit civico prevede la trattazione di quattro
DettagliLa comunità di tipo familiare per minori. Tutela, accoglienza, protezione e cura
La comunità di tipo familiare per minori Tutela, accoglienza, protezione e cura La normativa delle strutture residenziali di accoglienza per minori DECRETO 21 maggio 2001, n. 308 Requisiti minimi strutturali
DettagliL appropriatezza dei servizi sanitari e l opzione per la non autosufficienza di fronte ai tagli di risorse finanziarie
Genova, 23 ottobre 2012 Anziani e disabili: per un approccio riabilitativo alla non autosufficienza L appropriatezza dei servizi sanitari e l opzione per la non autosufficienza di fronte ai tagli di risorse
DettagliAntonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche.
Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche antonellamrt@gmail.com 1 negli USA vengono introdotti i DRG con l obiettivo di
DettagliUn approccio ai dilemmi etici nell infermieristica. Dott.ssa F. Lazzari Como, 27 febbraio
Un approccio ai dilemmi etici nell infermieristica. 1 Un approccio ai dilemmi etici nell infermieristica 1. Perché è importante scegliere un approccio metodologico ai dilemmi etici? 2. Le motivazioni alla
DettagliCure Domiciliari Integrate: sperimentazione fra vincoli ed opportunità negli interventi riabilitativi
8 Happening del terzo settore AGRIGENTO, 8-9 NOVEMBRE 2007 Palacongressi AGRIGENTO-Villaggio Mosè Cure Domiciliari Integrate: sperimentazione fra vincoli ed opportunità negli interventi riabilitativi fisioterapista
Dettagli10 Congresso Nazionale SIMIT Sardegna, La Maddalena - 5 ottobre L attività del Gruppo di Studio SIMIT Cure Palliative in Malattie Infettive
10 Congresso Nazionale SIMIT Sardegna, La Maddalena - 5 ottobre 2011 L attività del Gruppo di Studio SIMIT Cure Palliative in Malattie Infettive Fabrizio Palmieri (Coordinatore), Massimo Fantoni, Agostino
DettagliGUARDANDO AL NEFROPATICO ASSISTENZA INFERMIERISTICA SUL TERRITORIO
GUARDANDO AL NEFROPATICO ASSISTENZA INFERMIERISTICA SUL TERRITORIO BRESCIA 17/18 Marzo 2016 Edda Porteri Coord. Inf. ASST Spedali Civili Il percorso del paziente non termina al momento della dimissione
DettagliTriage: aspetti etici e medico-legale nell assegnazione dei codici. S.Ten. Med. CRI - Giampietro Rupolo V Centro di mobilitazione Verona
Triage: aspetti etici e medico-legale nell assegnazione dei codici S.Ten. Med. CRI - Giampietro Rupolo V Centro di mobilitazione Verona Triage - definizione Sistema di categorizzazione dei pazienti o per
DettagliIl consenso informato in odontoiatria
Il consenso informato in odontoiatria Avv. Antonio Serpetti Convegno 19 novembre 2010 LA RESPONSABILITA DELL ODONTOIATRA profili giuridici medico-legali ed assicurativi Aula Magna - Dipartimento di Medicina
DettagliDisegni sperimentali
Disegni sperimentali Argomenti della lezione Disegni sperimentali Disegni quasi sperimentali Disegni pre sperimentali Veri esperimenti Lo sperimentatore ha un controllo completo sull intero protocollo
DettagliA. O. SAN GERARDO DI MONZA
A. O. SAN GERARDO DI MONZA Il Dipartimento Infermieristico Tecnico Riabilitativo Aziendale DITRA Mission e vision Anna Maria RAIMONDI 13 novembre 2007 1 A. O. SAN GERARDO DI MONZA PRESIDI OSPEDALIERI PRESIDIO
DettagliI ruoli per l integrazione La cogestione dei programmi
Laboratorio sull organizzazione per programmi centrati sul destinatario. Emilia Romagna Canada: un confronto I ruoli per l integrazione La cogestione dei programmi Barbara Curcio Rubertini Katia Prati
Dettaglipronto soccorso ostetrico www.clinicasantanna.ch
pronto soccorso ostetrico www.clinicasantanna.ch Il pronto soccorso di ostetricia (PSO) è il reparto dedicato alle donne che presentano problemi urgenti in gravidanza ed è situato all interno dell area
DettagliIdentificare le principali responsabilità dell'infermiere nella prevenzione e riconoscere i fattori di rischio.
ANNO 1 SEMESTRE I Corso Integrato Infermieristica in prevenzione e assistenza alla famiglia e alla collettività I CFU TOTALI 6 Settori scientifico-disciplinari MED/45 Scienze infermieristiche generali,
DettagliIl Responsabile del Servizio Dr. Vincenzo Rizzotto
REGIONE SICILIANA AZIENDA U.S.L. 6 PALERMO DIREZIONE SANITARIA Servizio di Assistenza Infermieristica ed Ostetrica 90141 Palermo Via G. Cusmano, 24 tel. 091-7032070/2251 fax 091-7032054 e-mail serv.infermieristico@ausl6palermo.org
DettagliREGIONE TOSCANA REGIONE TOSCANA. Requisiti. Requisiti. Assistenza domiciliare erogata da operatori individuali Assistente familiare
REGIONE TOSCANA REGIONE TOSCANA Requisiti Requisiti Assistenza domiciliare erogata da operatori individuali Assistente familiare (sezione B.R.AF) Assistenza domiciliare erogata da operatori individuali
DettagliPROGETTO FRUTTA SNACK. Progetto di educazione al gusto, alla salute e al benessere rivolto ai bambini delle scuole dell infanzia del Comune di Genova
DIREZIONE POLITICHE EDUCATIVE PROGETTO FRUTTA SNACK Progetto di educazione al gusto, alla salute e al benessere rivolto ai bambini delle scuole dell infanzia del Comune di Genova PROGETTO FRUTTA SNACK
DettagliCARDIONCOLOGIA 2015 1 WORKSHOP DI FORMAZIONE INTERDISCIPLINARE MALATTIE CARDIOVASCOLARI E PAZIENTE ONCOLOGICO
1/5 CARDIONCOLOGIA 2015 1 WORKSHOP DI FORMAZIONE INTERDISCIPLINARE MALATTIE CARDIOVASCOLARI E PAZIENTE ONCOLOGICO Bari, 18 19 Dicembre 2015 Aula Magna IRCCS Istituto Oncologico G. Paolo II PRESIDENTE Stefano
Dettagliterapeutici e medicina d iniziativa
Percorsi diagnostico-terapeutici terapeutici e medicina d iniziativa Gavino Maciocco Dipartimento di Sanità Pubblica. Università di Firenze. gavino.maciocco@unifi.it International Conference on Primary
DettagliSanità elettronica per il cittadino: ticketweb Liguria
Regione Liguria Sanità per il cittadino: ticketweb Liguria Genova, 16 Dicembre 2009 Maria Franca Tomassi Il Contesto Il Sistema Informativo Regionale Integrato per lo sviluppo della società dell informazione
DettagliPREVENIRE IL DIABETE: dalla ricerca all'educazione terapeutica. Candidata: Marilena Piardi
PREVENIRE IL DIABETE: dalla ricerca all'educazione terapeutica Candidata: Marilena Piardi INTRODUZIONE Le malattie croniche costituiscono circa l 80% di tutte le patologie e 70% dei costi diretti della
DettagliFORMATO EUROPEO INFORMAZIONI PERSONALI. Valenti Donato. ESPERIENZA LAVORATIVA. Nome Indirizzo. Telefono Fax
FORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Valenti Donato VIA APRICA 19 23030 TEGLIO SO Telefono 0342 735057 Fax E-mail valentid@inwind.it Nazionalità Italiana Data di
DettagliUNITÀ OPERATIVA LABORATORIO ANALISI DIPARTIMENTO SERVIZI
UNITÀ OPERATIVA LABORATORIO ANALISI DIPARTIMENTO SERVIZI 1/5 Attività I Laboratori Analisi afferiscono al Dipartimento Servizi dell Azienda USL di Bologna. Essi rispondono a tutte le richieste di esami
DettagliTerza Conferenza Nazionale sulla Formazione Continua in Medicina. Cernobbio 17/18 Ottobre 2011
Terza Conferenza Nazionale sulla Formazione Continua in Medicina Cernobbio 17/18 Ottobre 2011 Cernobbio 2009 : Progressione del sistema ECM Accreditamento dei Provider La Formazione a distanza (FAD) Le
DettagliTerapie integrate in Psichiatria: modelli e attivitàa confronto
Terapie integrate in Psichiatria: modelli e attivitàa confronto Punti di eccellenza, punti di criticità Dr.ssa P.Bergamasco S.C. PSICHIATRIA AOU MAGGIORE DELLA CARITA NOVARA CRITICITA OBIETTIVO FORMAZIONE
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 dicembre 2014, n. 2833. Appropriatezza Prescrittiva della Terapia Antiaggregante/Anticoagulante
5042 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 21 dell 11 02 2015 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 dicembre 2014, n. 2833 Appropriatezza Prescrittiva della Terapia Antiaggregante Anticoagulante
Dettagli1ª Giornata delle buone prassi per l integrazione delle conoscenze e competenze del Ministero della Salute (Attuazione Legge 38/2010)
21 novembre 2013 1ª Giornata delle buone prassi per l integrazione delle conoscenze e competenze del Ministero della Salute (Attuazione Legge 38/2010) CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE 2013 AI SENSI DELLA LEGGE
DettagliCentro di Formazione ANPAS ER Percorsi Formativi
Centro di Formazione ANPAS ER Percorsi Formativi Marzo 2012 Delibera Num.44 del 26/01/2009 Requisiti specifici per l accreditamento. Il percorso formativo DEVE essere acquisito esclusivamente da ASL della
DettagliGlauco Gubinelli Infermiere Professionale Università Politecnica delle Marche. glauco.gubinelli@libero.it
Glauco Gubinelli Infermiere Professionale Università Politecnica delle Marche glauco.gubinelli@libero.it La clinimetria nella pratica clinica reumatologica ha acquisito nel tempo un ruolo sempre più importante
DettagliProposta Formativa Corsi di Aggiornamento Professionale/Formazione Permanente LA REVISIONE DEI PROCESSI DI CURA IN TERAPIA INTENSIVA
Scopo e campo d applicazione Lo scopo del corso è orientato allo sviluppo continuo professionale, attraverso l aggiornamento degli strumenti operativi attualmente in uso in Terapia Intensiva. Il corso
DettagliLa nostra sfida per il 2016
Corso per OPERATORE SOCIO SANITARIO SPECIALIZZATO (O.S.S.S.) 400 ore TITOLO OPERATORE SOCIO SANITARIO CON FORMAZIONE COMPLEMENTARE IN ASSISTENZA SANITARIA (OSSS) DESTINATARI Il corso è rivolto a tutti
DettagliFac simile ATTO COSTITUTIVO DELLA FORMA ASSOCIATIVA MEDICINA IN ASSOCIAZIONE
Fac simile ATTO COSTITUTIVO DELLA FORMA ASSOCIATIVA MEDICINA IN ASSOCIAZIONE I sottoscritti medici di medicina generale (o medici di continuità assistenziale, o medici pediatri di libera scelta): 1 -.
DettagliDIRITTI. e DOVERI. del MALATO GUIDA PER L UTENTE. www.istituto-besta.it
DIRITTI e DOVERI del MALATO GUIDA PER L UTENTE www.istituto-besta.it DIRITTI Il paziente ha diritto a Qualità delle cure Ricevere le cure più efficaci e di provata validità grazie a conoscenze scientifiche
DettagliGlobal Assessment of Functioning Scale (GAF)
Verona, 16-27 novembre 2009 Progetto GET UP Valutare il funzionamento globale: Global Assessment of Functioning Scale (GAF) Verona, 16-27 novembre 2009 Progetto GET UP Global Assessment of Functioning
DettagliI Disturbi Del Comportamento Alimentare: terapie, difficoltà al trattamento e questioni bioetiche
I Disturbi Del Comportamento Alimentare: terapie, difficoltà al trattamento e questioni bioetiche Percorso di cura nei pazienti DCA a Ville Turina Amione: Una riabilitazione Dott.ssa Barbara Nicotra Medico
DettagliPROGETTO ALLIEVI STRANIERI ARTICOLO 3
PROGETTO ALLIEVI STRANIERI ARTICOLO 3 PREMESSARTI L educazione inclusiva è un processo continuo che mira ad offrire educazione di qualità per tutti rispettendo diversità, differenti bisogni ed abilità,
DettagliEHR: Electronic Health Record Cartella Clinica (Elettronica) Non esiste specifica definizione normativa Esistono norme per la sua gestione (compilazio
EHR: Electronic Health Record Cartella Clinica (Elettronica) Non esiste specifica definizione normativa Esistono norme per la sua gestione (compilazione, custodia..) La cartella clinica é il diario del
Dettagli5 Il giudizio sul bilancio di Gianluca Alparone
di Gianluca Alparone 5.1 Premessa Redatto il progetto di bilancio a cura dell organo amministrativo, tutte le società per azioni e le società a responsabilità limitata che superano i limiti parametrici
DettagliIstituzioni e Territori
Istituzioni e Territori Obiettivo Ristrutturare l attuale offerta dei servizi ICT a supporto dell Area Lavoro, Impresa e Sviluppo Economico attraverso la realizzazione di un quadro organico di interventi
DettagliInizio percorso: la diagnosi e le indagini di stadiazione. Rita Reggiani CPSI
Evento residenziale LE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DEL COLON RETTO DATE Ed. 1: 5-12 maggio 2014 Ed. 2: 9-16 giugno 2014 Inizio percorso: la diagnosi e le
DettagliSERVIZIO TOSSICODIPENDENZE
SERVIZIO TOSSICODIPENDENZE Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche 1/6 Premessa Il Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche è la struttura aziendale che ha come finalità la promozione
DettagliPROPOSTE RIORGANIZZATIVE DEI CENTRI DIURNI DISABILI
PROPOSTE RIORGANIZZATIVE DEI CENTRI DIURNI DISABILI Il personale attualmente in dotazione presso i CDD di Sesto San Giovanni è costituito da: 14 educatori a 36 ore; 1 educatore a 30 ore; 1 educatore a
DettagliPDTA VIRTUOSI NEI DISTRETTI VENETI. Cure Palliative. Dott. C. De Chirico Coordinatore Nucleo Aziendale di Cure Palliative ULSS n 7
PDTA VIRTUOSI NEI DISTRETTI VENETI Cure Palliative Dott. C. De Chirico Coordinatore Nucleo Aziendale di Cure Palliative ULSS n 7 Mission Aiutare le persone a vivere l ultima parte della propria vita nel
DettagliPROPOSTE FORMATIVE settembre dicembre 2015
ASSOCIAZIONE FABIO SASSI - RICERCA E FORMAZIONE Fabio Sassi Ricerca e formazione (FSRF) è la sezione dedicata alla realizzazione di uno degli scopi statutari dell Associazione Fabio Sassi ONLUS: la diffusione
DettagliFEDERAZIONE NAZIONALE DEGLI ORDINI DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI
FEDERAZIONE NAZIONALE DEGLI ORDINI DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DOCUMENTO DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLA FNOMCeO SULLE D.A.T. Il Consiglio Nazionale della Federazione Nazionale Ordini dei Medici
DettagliASPETTI ETICI E LEGALI
GRUPPO DI STUDIO S.I.G.G. LE CURE NELLA FASE TERMINALE DELLA VITA ASPETTI ETICI E LEGALI RENZO PEGORARO Fondazione Lanza Padova Rovereto, 16.10.2009 CONDIZIONE DELL ANZIANO (NON AUTOSUFFICIENTE) Fragilità
Dettagli