Regolamento interno del Centro Scolastico per le Industrie Artistiche (CSIA) di Lugano (del 27 agosto 2010, modificato il 10 giugno 2014)



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Regolamento interno del Centro Scolastico per le Industrie Artistiche (CSIA) di Lugano (del 27 agosto 2010, modificato il 10 giugno 2014) Visti: - la Legge federale sulla formazione professionale del 13 dicembre 2002 e la relativa Ordinanza sulla formazione professionale del 19 novembre 2003; - la Legge della Scuola del 1 febbraio 1990; - la Legge sull orientamento scolastico e professionale e sulla formazione professionale e continua (Lorform) del 4 febbraio 1998 e il relativo Regolamento di applicazione del 1. aprile 2008; - la Legge sulle scuole professionali del 2 ottobre 1996; - l Ordinanza sulla maturità professionale (OMPr) del 24 giugno 2009; - i Programmi quadro d insegnamento per le preparazioni alle maturità professionali; - l Ordinanza sulla formazione professionale di base di Creatore di tessuti del 26 maggio 2010 e il relativo piano di formazione; - l Ordinanza sulla formazione professionale di base di Grafico del 10 agosto 2009 e il relativo piano di formazione; - l Ordinanza sulla formazione professionale di base di Decoratore 3D del 13 agosto 2009 e il relativo piano di formazione; - l Ordinanza sulla formazione professionale di base di Disegnatore del 28 settembre 2009 e il relativo piano di formazione; - l Ordinanza sulla formazione professionale di base di Tecnologo tessile (design) del 6 dicembre 2006 e il relativo piano di formazione; - l Ordinanza sulla formazione professionale di base di Pittore di scenari del 26 aprile 1993; - il Regolamento concernente il riconoscimento dei certificati rilasciati dalle SCG (CDPE) del 12 giugno 2003; - le Direttive per l applicazione del regolamento CDPE, del 22 gennaio 2004; - il Piano quadro d insegnamento per le scuole di cultura generale (SCG); - il Regolamento del Centro scolastico per le industrie artistiche (CSIA) di Lugano del 13 aprile 2010, modificato il 10 giugno 2014; - il Regolamento della Scuola specializzata superiore di arte applicata del 13.10.2009; altre leggi federali e cantonali in materia di formazione e insegnamento professionali applicabili; - la Risoluzione governativa n. 1339 del 18 marzo 2014; - la Decisione del DECS n. 205 del 6 settembre 2013; - la Decisione della DFP n. 560.14.175 del 30 giugno 2014; ritenuto che le denominazioni personali e professionali usate nel presente regolamento s intendono al maschile e al femminile; Capitolo 1 Generalità Campo d applicazione Art. 1 Il presente regolamento interno si applica al Centro scolastico per le industrie artistiche di Lugano, in seguito CSIA. Scuola di arte applicata e Scuola professionale, artigianale e industriale (SPAI) Art. 2 Il CSIA è l istituto cantonale preposto alla formazione a tempo pieno e duale nelle arti applicate. Nella Scuola di arte applicata (in seguito SAA) in particolare il CSIA propone dei percorsi per il conseguimento dell Attestato federale di capacità (in seguito AFC) nelle seguenti professioni: Disegnatore con indirizzo architettura d interni, Grafico, Decoratore 3D, Pittore di scenari, Creatore di tessuti, Tecnologo tessile (designer). Le professioni elencate, il cui elenco non è esaustivo, costituiscono le specifiche Sezioni professionali (di seguito Sezioni). La SAA è strutturata nelle seguenti Aree: Design tecnico, Design grafico e promozionale, Design di scena, Design tessile. Percorso di SCA Art. 3 Il CSIA propone nell ambito della Scuola cantonale d arte (in seguito SCA) un percorso di formazione organizzato in un triennio di cultura generale, secondo il modello di una scuola specializzata (SS), seguito da un quarto anno per il conseguimento di una maturità specializzata (MS) nel campo della arti visive. Scuola specializzata superiore di arte applicata Art. 4 1 Il CSIA forma a tempo pieno allievi nel percorso di Scuola specializzata superiore di arti applicate (SSS_AA). I curricula e l organizzazione della SSS_AA sono descritti nello specifico Regolamento del 13.10.2009. 2 Il CSIA forma titolari di una Maturità non di indirizzo artistico, in collaborazione con la SUPSI-DACD. Il corso è denominato Corso propedeutico. Le condizioni specifiche del corso sono definite nel relativo regolamento approvato il 25 agosto 2011. 1

Capitolo 2 Organizzazione interna Organizzazione, qualità e sicurezza Art. 5 Organizzazione, qualità e sicurezza sono definite nel Manuale di gestione della scuola, allestito secondo le norme ISO 9001. Consigli di Sezione, della SSS_AA e della SCA Art. 6 In aggiunta agli organi di conduzione previsti dalle leggi scolastiche, il CSIA contempla: a) i Consigli, costituiti dai rispettivi docenti, di: - Sezione - uno per ogni tirocinio o gruppo di tirocini affini; - SSS_AA; - SCA; - Maturità professionale artistica (in seguito MPA); - Corso propedeutico (in seguito CP); b) i Capisezione e i Responsabili della SSS_AA, della SCA, della MPA e del CP. c) i collaboratori di Direzione, che rappresentano le Aree culturale, artistica e professionale. Capitolo 3 Consiglio di Direzione Composizione Art. 34 Lsc, designazione e riunioni Art. 7 1 Il Consiglio di Direzione è composto: a) dal direttore; b) dai vicedirettori; c) da tre collaboratori di Direzione in rappresentanza delle Aree culturale, artistica e professionale, designati per un biennio dal Collegio dei docenti e la cui designazione è ratificata dal Consiglio di Stato. 2 I diversi Responsabili e i Capisezione, su invito della Direzione, possono partecipare alle riunioni del Consiglio di Direzione. 3 Il Consiglio di Direzione si riunisce di regola almeno una volta la settimana. 4 Di ogni seduta è tenuto un verbale. Capitolo 4 Collegio docenti Riunioni Art. 27-3 RaLsc Art. 8 Il Collegio docenti (di seguito Collegio) si riunisce in via ordinaria due volte l anno:entro la fine di agosto ed entro la fine di giugno. Convocazione e partecipazione Art. 9 1 Il Collegio è convocato dal presidente con una comunicazione personale scritta, almeno 10 giorni prima della data fissata per la riunione. 2 Eventuali assenze devono essere giustificate per iscritto al presidente. Partecipazione delle PIF Art. 10 I rappresentanti delle persone in formazione (in seguito PIF), designati dall assemblea degli studenti, possono partecipare al Collegio. Delibere e verbali Art. 11 1 Il Collegio può deliberare solo se è presente la maggioranza assoluta dei membri. 2 A richiesta anche di un solo membro, le elezioni vengono effettuate a scrutinio segreto. 3 Copia del verbale del Collegio è affissa all albo. 2

Capitolo 5 Consigli di Sezione, SSS_AA, SCA, corso per professionisti qualificati, corso propedeutico Convocazione Art. 12 1 I Consigli di classe per Sezioni, SSS_AA, SCA e per i diversi corsi sono convocati e presieduti dal Docente di classe o dai rispettivi Responsabili. Si riuniscono, fuori dall orario delle lezioni, ogni volta se ne presenti la necessità; in particolare quando ne è fatta richiesta da parte di 1/5 dei suoi membri al Caposezione, rispettivamente al Responsabile. 2 La partecipazione alle riunioni è obbligatoria per tutti i docenti che insegnano nelle specifiche classi. Compiti Art. 13 I Consigli di Sezione, SSS_AA, SCA e dei corsi: a) coordinano i programmi d insegnamento; b) esaminano e valutano i programmi d insegnamento messi in consultazione; c) propongono al Consiglio di Direzione l acquisto di attrezzature e materiali didattici professionali. Capitolo 6 Consiglio di classe Convocazione e partecipazione Art. 14 1 I Consigli di classe sono di regola convocati dal Docente di classe almeno una volta ogni semestre. Possono essere convocati, secondo necessità, dal Direttore, dal Consiglio di direzione, dal Caposezione, rispettivamente dal Responsabile. 2 Le riunioni hanno luogo fuori dall orario delle lezioni. 3 La partecipazione alle riunioni è obbligatoria per tutti i docenti della classe. Capitolo 7 Capisezione e Responsabili di SSS_AA, SCA, corso per professionisti qualificati, corso propedeutico Designazione e onere Art. 15 1 Sono designati dal Consiglio di Direzione sulla base di concorsi interni. 2 Secondo il fabbisogno della scuola i suddetti incarichi sono affidati in ordine prioritario: a) ai docenti nominati; b) ai docenti incaricati a orario completo; c) ai docenti incaricati a orario parziale. 3 Ogni Caposezione o Responsabile è preposto, di regola, a una singola sezione, ritenuto un minimo complessivo di 20 allievi. Compiti educativo-sociali Art. 16 1 I Capisezione e i Responsabili: a) sovrintendono ai programmi di insegnamento nei rispettivi ambiti; b) seguono l attività scolastica di ogni allievo durante tutto l anno scolastico; c) collaborano con il docente di classe e il docente mediatore nei seguenti compiti: sostenere gli allievi che hanno problemi scolastici o personali, curare il rapporto tra i docenti e gli allievi delle loro classi, per risolvere i casi di indisciplina, per raccogliere le valutazioni dei colleghi sul profitto e concordare i giudizi sul comportamento e la diligenza degli allievi. d) convocano il Consiglio di classe o interpellano il Consiglio di Direzione quando se ne presenta la necessità; e) nei casi di particolare difficoltà scolastica, tramite il Docente di classe, raccolgono i giudizi dei colleghi e li trasmettono tempestivamente alla Direzione, ai genitori e, eventualmente, ai datori di lavoro; 2 Tengono sempre aggiornata la Direzione. 3

Compiti amministrativi Art. 17 1 I Capisezione e i Responsabili: a) verificano l idoneità dei programmi d insegnamento (attraverso gli obiettivi d insegnamento) e la loro applicazione; b) presiedono le riunioni di sezione e assicurano la redazione del verbale per la Direzione; c) coordinano i progetti professionali e scolastici; d) preparano e curano l organizzazione del progetto didattico interdisciplinare (PDI) di Maturità professionale; e) collaborano con i Responsabili di area per valutare gli obiettivi d insegnamento; f) controllano che nel corso del 1 mese scolastico gli studenti abbiano ricevuto gli obiettivi d insegnamento; g) segnalano alla Direzione i casi critici di assenze delle PIF, in base alle segnalazioni dei docenti di classe; h) propongono al Consiglio di Direzione, entro la fine di aprile, eventuali modifiche nei programmi formativi e accertano la disponibilità dei posti di formazione nei loro rispettivi ambiti di competenza (numero programmato di allievi) per l anno successivo; i) pianificano l acquisto del materiale didattico; j) elaborano un rapporto annuale sull andamento della sezione per la Direzione; k) curano i contatti con le imprese per la formazione obbligatoria degli allievi in azienda (stage) e ne controllano lo svolgimento segnalando immediatamente alla Direzione eventuali problemi. 2 Per l esercizio delle suddette funzioni è attribuito un onere settimanale commisurato al numero degli allievi. Capitolo 8 Docente di classe Assegnazione Art. 18 1 A ogni classe il Consiglio di Direzione assegna un Docente di classe. 2 In casi eccezionali allo stesso docente possono essere assegnate fino a tre docenze di classe. 3 Per lo svolgimento della funzione di Docente di classe il Consiglio di Direzione attribuisce un onere settimanale secondo le direttive cantonali. Compiti educativo-sociali e amministrativi Art. 19 Il Docente di classe opera nel rispetto delle direttive cantonali. In particolare, riferendo al capo sezione o al responsabile, svolge le attività seguenti: a) segue l attività scolastica di ogni allievo della classe durante tutto l anno scolastico; b) verifica regolarmente che le assenze delle PIF siano registrate e giustificate, segnalando al Caposezione i casi critici; c) è a disposizione degli allievi che hanno problemi scolastici o personali; d) cura il rapporto tra i docenti e gli allievi della classe e collabora alla soluzione dei problemi; e) cura il rapporto con le famiglie; f) in casi disciplinari, sentite le giustificazioni dell allievo interessato e il parere dei colleghi, il Docente di classe, con il sostegno dei Capisezione, o i Responsabili, possono interpellare i genitori. Se l allievo è in formazione duale, l ispettore di tirocinio deve essere avvisato e coinvolto. In casi particolarmente gravi richiedono l intervento della Direzione. Capitolo 9 Docente mediatore Compiti Art. 20 1 Nella sede operano uno o più Docenti mediatori con il compito di sostenere gli lievi in difficoltà. 2 I compiti specifici dei Docenti mediatori sono contemplati nelle relative direttive cantonali e della Divisione della formazione professionale (in seguito DFP). 3 I Docenti mediatori tengono contatti particolarmente stretti con i Capisezione, i Responsabili e i Docenti di classe. 4 Per lo svolgimento della funzione di Docente mediatore sono attribuite ore in base alle direttive cantonali. Il Consiglio di Direzione può assegnare ore aggiuntive, attingendo dal monte ore di sede. 4

Capitolo 10 Vigilanza SSS_AA. Commissione di vigilanza Art. 21 L Ufficio della formazione industriale, agraria, artigianale e artistica designa una commissione di vigilanza, di nove membri al massimo, comprendente rappresentanti delle associazioni professionali o di categoria che vigila sull organizzazione, gli obiettivi e i contenuti della formazione della SAA e della Capitolo 11 Condizioni d ammissione Scuola d arte applicata SAA e SCA Casi particolari di ammissione alla SAA Posti di formazione SCA Art. 22 1 L ammissione al primo anno di una delle quattro Aree di design della SAA o al primo anno della SCA è determinata dal risultato dell esame di graduatoria. I candidati con i migliori risultati, nell ordine dettato dalla graduatoria e ottemperando alle condizioni elencate ai cpv. 2 e 3 di questo articolo, sceglieranno l area e la professione più consona alle loro attitudini. 2 L ammissione alla SAA è subordinata al possesso della Licenza di Scuola media con diritto d iscrizione alle scuole medie superiori oppure della Licenza della scuola media con al massimo un insufficienza, non inferiore al 3, e la media del 4,5 nelle materie obbligatorie (italiano, inglese, tedesco, matematica, scienze, geografia, storia, educazione fisica, opzione capacità espressive e tecniche) ridotta di un decimo di punto per ogni corso attitudinale frequentato. 3 Eventuali posti in un area della SAA ancora disponibili, dopo che i candidati con le condizioni indicate ai capoversi precedenti hanno operato la loro scelta, possono essere assegnati a titolo eccezionale dalla Direzione, la quale può ammettere un candidato che ha ottenuto un posto nella graduatoria dell esame attitudinale artistico tra i primi cento classificati. 4 Per l ammissione al primo anno delle Sezioni professionali della SAA e del Liceo artistico sono disponibili, di regola, i seguenti posti: a) Area del Design tecnico: Disegnatori indirizzo architettura d interni 12 posti; b) Area Design grafico e promozionale: Grafico 22 posti e Decoratore 3D 12 posti; c) Area Design di scena: Pittori di scenari 8 posti; d) Area Design Tessile:Tecnologi tessili (designer) e Tessitori-Creatori di tessuti 22 posti; e) Liceo artistico: 22 posti. La Direzione è autorizzata a piccole modifiche del numero dei posti disponibili nel primo anno delle diverse sezioni professionali, sulla scorta del numero complessivo degli allievi in formazione nelle Aree interessate. 5 L ammissione alla SCA dei candidati che si sono presentati all esame di graduatoria, e nel rispetto della graduatoria, è subordinata al possesso della Licenza di Scuola media con la menzione Può accedere alle scuole medio superiori senza esami di ammissione. 6 Nel caso in cui dovessero rimanere posti di formazione disponibili dopo aver ammesso tutti i candidati appartenenti alle categorie indicate al cpv. 5, coloro che non dispongono dei requisiti richiesti, ma sono in graduatoria (cpv. 1), sottostanno a un esame sostitutivo organizzato dalla direzione. 7 L esame sostitutivo comprende prove scritte in lingua italiana, lingua tedesca e matematica. Esso è superato quando la media dei risultati ottenuti nelle prove è almeno del 4, con al massimo un insufficienza non inferiore al 3. Per tutti i candidati che avranno superato l esame seguirà un colloquio individuale. Per i posti ancora disponibili fa stato la nota dell esame sostitutivo. In caso di parità, fa stato la posizione nella graduatoria dell esame attitudinale per le arti applicate. Capitolo 12 Condizioni di promozione ed esclusione Scuola d arte applicata SAA SCA Classificazioni *A + (B+C) / 2 Art. 23 1 Le valutazioni sono assegnate alla fine di ogni semestre e sono espresse con le note in uso nelle scuole obbligatorie; possono essere assegnati i mezzi punti. 2 Le materie, come ai piani di studio e ai modelli di pagelle allegati, sono raggruppate come segue: 5

a) Materie culturali o di Maturità professionale artistica (A); b) Materie professionali (B); c) Strumenti professionali (C); d) Materie facoltative. 3 Il Consiglio di classe assegna collegialmente le note di condotta e di applicazione. 4 La media generale risulta dalla media di A e B+C* al termine del semestre. Le note di condotta e di applicazione, di educazione fisica e quelle delle materie facoltative non sono considerate per il calcolo della media generale. 5 Se un docente non assegna una nota semestrale deve motivarlo per scritto. Mancando la nota semestrale, il docente deve accertare che l allievo abbia recuperato la materia di quel semestre, per poter assegnare la nota nel semestre successivo. 6 Se la nota del secondo semestre non può essere assegnata, la persona in formazione risulta non promossa. 7 Se un docente assegna una nota inferiore al 3, deve motivarla per scritto. 8 Se un docente assegna una nota superiore o uguale al 4, nonostante l allievo abbia superato il limite di tolleranza per le assenze (15%), la sua valutazione deve essere motivata per scritto. Promozione al primo anno SAA con Maturità professionale artistica integrata Promozione agli anni successivi SAA con Maturità professionale artistica integrata Art. 24 1 Tutte le PIF frequentano il ciclo di MPA. La promozione dal primo anno SAA avviene per tutte le professioni rispettando le seguenti condizioni rilevate al termine dell anno scolastico: a) la media delle note di tutte le materie di Maturità professionale sia almeno del 4.0; vi siano al massimo 2 note insufficienti e lo scarto delle note insufficienti per arrivare al 4.0 non superi complessivamente 2.0 punti. Chi non soddisfa le suddette condizioni è promosso nel percorso di Maturità professionale in via provvisoria, tuttavia una sola volta nel corso dell'intera formazione; b) la media delle Materie professionali (B) e degli Strumenti professionali (C) sia almeno del 4,0 e in questo gruppo di materie vi sia al massimo una nota insufficiente non inferiore al 3.0; per essere promossa all anno successivo ogni PIF deve risultare promossa in questo gruppo di materie; c) la media generale sia almeno del 4.0 calcolata nel rispetto dell art, 23 cpv. 4; d) la PIF abbia frequentato almeno l'85% di ogni singola materia prevista nel piano degli studi. 2 La PIF al primo anno, promossa in via provvisoria nel percorso della MPA, prosegue di regola la formazione in questo ciclo di studi. In casi eccezionali, è data facoltà di richiedere la prosecuzione della formazione nel ciclo di studio senza maturità professionale, presentando la richiesta alla Direzione scolastica, che sottoporrà il caso alla DFP per decisione. 3 La PIF al primo anno, non promossa nelle Materie professionali (B) e negli Strumenti professionali (C), indicate al cpv 1b, o che interrompe la frequenza scolastica ritirandosi, non può, di regola, ripetere l anno o continuare la formazione nella SAA. È data facoltà al Consiglio di classe di valutare e proporre casi singoli all attenzione della Direzione scolastica che sottoporrà il caso alla DFP per decisione. 4 La PIF promossa al termine del primo anno di formazione e che chiedesse l ammissione in un altra sezione potrà essere ammessa al secondo anno a condizione che vi siano posti a disposizione. Nel caso di più candidati, per l ammissione fa stato la media generale più alta, calcolata sulla base delle materie dei gruppi A, B e C come all art. 23 cpv. 2 e 4. Art. 25 1 La promozione alla fine del secondo, del terzo anno e del quarto anno nella SAA si ottiene se cumulativamente: a) la media delle note di tutte le materie di Maturità professionale sia almeno del 4.0; vi siano al massimo 2 note insufficienti e lo scarto delle note insufficienti per arrivare al 4.0 non superi complessivamente 2.0 punti; b) la media delle Materie professionali (B) e degli Strumenti professionali (C) sia almeno del 4,0; in questo gruppo di materie vi sia al massimo 1 nota insufficiente, non inferiore al 3; per essere promossa all anno successivo ogni PIF deve risultare promossa in questo gruppo di materie; c) la media generale sia almeno del 4.0 calcolata nel rispetto dell art, 23 cpv. 4; d) la PIF abbia frequentato almeno l'85% di ogni singola materia prevista nel piano degli studi. 2 Chi non soddisfa le condizioni indicate al cpv. 1, al termine dell anno scolastico è promosso nel percorso di Maturità professionale in via provvisoria, tuttavia una sola volta nel corso dell intera formazione. 6

3 La PIF che non risultasse promossa per la seconda volta nel ciclo di MPA alle condizioni del cpv. 1, ma che ottempera alle condizioni di promozione nel ciclo di AFC (cpv. 1b), è esclusa dal percorso formativo di MPA e prosegue la formazione nel ciclo AFC. Promozione agli anni successivi SAA senza Maturità professionale artistica integrata Art. 26 Per le PIF che continuano la formazione professionale nel ciclo AFC, la promozione si ottiene se, cumulativamente: a) la media delle note di tutte le Materie culturali sia almeno del 4.0; b) la media delle Materie professionali (B) e degli Strumenti professionali (C) sia almeno del 4.0; in questo gruppo di materie vi sia al massimo 1 nota insufficiente, non inferiore al 3; per essere promossa all anno successivo ogni PIF deve risultare promossa in questo gruppo di materie; c) la media generale sia almeno del 4.0 calcolata nel rispetto dell art, 23 cpv. 4; d) la PIF abbia frequentato almeno l'85% di ogni singola materia prevista nel piano degli studi. Esclusione dalla SAA Art. 27 Gli allievi non promossi o ritiratisi negli anni successivi al primo anno di formazione, possono ripetere l anno scolastico tuttavia una sola volta nell intero percorso formativo. Promozione alla SCA Art. 28 1 La promozione nel triennio della SCA si ottiene se la media generale è uguale o superiore a 4.0; vi sono al massimo 2 note insufficienti, non inferiori al 3.0. 2 Gli allievi della SCA che non ottemperano alle condizioni di promozione possono ripetere l anno scolastico ma solo una volta nel corso dell intero percorso formativo. Piani di studio della Scuola d arte applicata e della SCA Art. 29 Il piano degli studi e i modelli delle pagelle sono allegati al presente regolamento. Capitolo 13 Misure disciplinari Assenze e sanzioni alla SAA e alla SCA Art. 30 1 Tutte le assenze devono essere giustificate tramite l apposita scheda, entro 3 giorni dal rientro a scuola; per assenze superiori a 14 giorni è richiesto il certificato medico, secondo le direttive del Medico cantonale. 2 Quando un allievo prevede un assenza dalle lezioni o una partenza anticipata deve richiedere l autorizzazione in Direzione. 3 Sono considerate assenze tutti i ritardi all inizio delle lezioni (pause e cambiamenti d aula compresi). Fino a 10 minuti è segnata come assenza la durata effettiva del ritardo, per ritardi superiori l assenza segnata è di un ora-lezione. Reiterati ritardi comportano un assenza arbitraria. I ritardi influiscono sulla nota di condotta. 4 Le assenze saranno ritenute arbitrarie: - se non giustificate sulla schedina assenze entro il termine previsto; - se non sarà fornita una giustificazione plausibile; la Direzione e/o il Caposezione potranno, nei casi dubbi, richiedere una motivazione scritta, firmata dal rappresentante legale. 5 In caso d assenze arbitrarie, la nota di condotta è insufficiente per il semestre nel quale sono state registrate. Comportamenti scorretti e sanzioni Art. 31 1 Comportamenti manifestamente scorretti rispetto alle regole della buona condotta sono valutati dal Consiglio di classe che dà preavviso alla Direzione in merito alle misure da adottare. Sono in particolare considerati comportamenti scorretti: a) fumare all interno del perimetro scolastico; b) usare il cellulare all interno dello stabile durante le ore di lezione; c) usare radio, lettori mp3 o altri mezzi d ascolto durante le ore di lezione, senza il consenso del docente; d) l uso inappropriato del materiale didattico e scolastico; e)un comportamento e un abbigliamento non consoni all ambito professionale dove si opera. 2 Nei casi d indisciplina grave la Direzione, dopo aver ascoltato l interessato, può adottare le seguenti sanzioni: a) ammonimento con comunicazione scritta alla persona in formazione, al suo rappresentante legale e al datore di lavoro; b) sospensione dalla scuola fino a 10 giorni, con comunicazione scritta alla persona in formazione, al suo rappresentante legale e al datore di lavoro e alla DFP. La sanzione può consistere in un lavoro di utilità a favore di istituzioni scolastiche, sociali o di cura; 7

c) la proposta di rescissione del contratto di tirocinio con esclusione dall istituto, inoltrata per decisione alla DFP. 3 L adozione di una sanzione disciplinare implica un congruo abbassamento della nota di condotta. Danni, vandalismi e sanzioni Art. 32 1 Docenti e personale amministrativo sono tenuti a segnalare alla Direzione gli autori di danni o vandalismi; alla Direzione incombe l obbligo di ascoltare la persona segnalata. 2 Provata l effettiva responsabilità, il colpevole è tenuto a risarcire il danno. 3 Docenti e personale amministrativo sono tenuti a denunciare alla Direzione gli autori d atti gravi puniti dal codice penale, come lesioni, furti, spaccio di stupefacenti. 4 Il Consiglio di Direzione prende i provvedimenti del caso, compresi quelli atti a ottenere il risarcimento del danno, oppure decide di assegnare al responsabile compiti di ripristino, dove possibile, o di pulizia sotto la sorveglianza di un responsabile. Capitolo 14 Visite di studio Definizione Art. 33 1 Sono considerate visite di studio tutte le attività scolastiche con scopi didattici che i docenti svolgono con le loro classi al di fuori dell area del CSIA, quali visite a esposizioni, laboratori, cantieri, stabilimenti. Queste visite sono organizzate e documentate dai docenti e sono autorizzate dalla Direzione. 2 Sono considerate di corta durata le visite di studio che durano da 1 a 4 ore; esse devono essere comunicate e approvate con un congruo anticipo alla Direzione. Partecipazione ed accompagnatori Art. 34 1 La partecipazione alle visite è obbligatoria. 2 Le visite possono essere organizzate solo se può essere garantita la presenza di almeno 3/4 della classe. 3 Di regola, gli accompagnatori sono: a) fino a 25 allievi, al massimo 2 docenti; b) fino a 50 allievi, al massimo 3 docenti; c) oltre 50 allievi, al massimo 4 docenti. 4 Le classi miste vengono, di regola, accompagnate da una docente e da un docente. 5 Per le visite di durata superiore a 1 giorno, la classe o i gruppi di classi devono essere accompagnati da almeno 2 docenti. Organizzazione e autorizzazione Art. 35 1 L organizzazione delle visite è affidata ad un docente responsabile. 2 Il docente responsabile ha il compito di coordinamento. 3 Egli inoltra la domanda d autorizzazione con destinazione, scopi didattici e costi alla Direzione, rispettando le seguenti scadenze: a) per le visite di studio di un 1 giorno, almeno 2 settimane prima della data prevista; b) per le visite di studio da 2 a 5 giorni, almeno 2 mesi prima della data prevista. 4 Nel caso b) il docente responsabile, ottenuto il benestare della Direzione, consegna a ciascun allievo partecipante una richiesta d autorizzazione scritta che deve essere firmata dal rappresentante legale. Il versamento della quota di partecipazione da parte dell allievo deve essere effettuato, di regola, 1 mese prima dell uscita stessa. Programma e conteggi Art. 36 1 Per visite di 2-5 giorni il docente responsabile consegna alla Direzione, 3 settimane prima della partenza, un programma dettagliato, comprendente: a) elenco dei partecipanti; b) autorizzazione del rappresentante legale e del datore di lavoro; c) itinerario; d) orario di partenza e d arrivo; e) recapiti. 2 Alla fine delle visite di 2-5 giorni, il docente responsabile consegna alla Direzione una breve relazione e il conteggio delle spese sugli appositi formulari. 8

Quote e spese Art. 37 1 Il docente responsabile è tenuto ad assicurare l incasso delle quote di partecipazione. 2 Le spese per le visite di studio devono essere contenute entro lo stretto necessario, in modo da permettere la partecipazione di tutti gli allievi. Auto private Art. 38 1 L uso di auto private, in occasione delle visite di studio, è vietato. 2 La Direzione può concedere deroghe; in questo caso il docente responsabile deve procurarsi l autorizzazione scritta dei genitori degli allievi o dei loro rappresentanti legali. Assenze Art.39 Gli allievi che, per motivi indipendenti da malattia o infortunio, non partecipano alle visite con la loro classe devono recarsi a scuola, dove svolgeranno un lavoro concordato con i docenti responsabili. Rimborsi Art. 40 Le spese sopportate dai docenti in occasione di visite di studio sono rimborsate in modo proporzionale in base ai regolamenti cantonali in vigore. Capitolo 15 Disposizioni finali Art. 41 Il presente regolamento interno è approvato dalla Divisione della formazione professionale con decisione n. 560.14.175 del 30 giugno 2014. Per le persone che hanno iniziato la loro formazione prima del 1. settembre 2014 rimangono in vigore le precedenti disposizioni. Lugano, 10 giugno 2014 9