CONTABILIZZAZIONE TERMOREGOLAZIONE & RIPARTIZIONE SPESE OBBLIGHI LEGISLATIVI PER IL PIEMONTE E LO STATO ITALIANO 1
LEGISLAZIONE: DALL EUROPA AL PIEMONTE EUROPA Direttiva 27/2012/UE del 25 Ottobre 2012 La presente direttiva stabilisce un quadro comune di misure per la promozione dell'efficienza energetica nell'unione Europea al fine di garantire il conseguimento dell'obiettivo principale dell'unione relativo all'efficienza energetica del 20% entro il 2020 e di gettare le basi per ulteriori miglioramenti dell'efficienza energetica al di là di tale data. ITALIA Decreto legislativo 4 Luglio 2014 n 102 Il presente decreto, in attuazione della direttiva 2012/27/UE stabilisce un quadro di misure per la promozione e il miglioramento dell'efficienza energetica che concorrono al conseguimento dell'obiettivo nazionale di risparmio energetico PIEMONTE Legge Regionale 11 Gennaio 2007 n 98-1247 Disposizioni in materia di rendimento energetico nell edilizia. Stralcio di Piano per il riscaldamento ambientale e il condizionamento. DELIBERAZIONE GIUNTA REGIONALE 4 Agosto 2014 n 41-231 Installazione definitiva del sistema di termoregolazione e contabilizzazione del calore per singole unità abitative entro il 3 1. 1 2. 2 0 1 6 2
DECRETO LEGISLATIVO 4 Luglio 2014 n 102 Favorire l efficienza energetica attraverso il contenimento del consumo energetico negli edifici pubblici, privati e aziendali E N T R ATA IN V I G O R E : 19 Luglio 2014 O B B L I G H I per il condominio con riscaldamento centralizzato Art. 9 comma 5 lettera C e D: - Obbligo di installazione dei sistemi di contabilizzazione entro il 31/12/2016 su tutto il territorio nazionale; - Obbligo di ripartizione delle spese in relazione ai reali consumi di energia termica utile applicando la UNI 10200:2013. S A N Z I O N I per il condominio con riscaldamento centralizzato Art. 16 comma 7 e 8: - Da 500 euro a 2500 euro le singole unità immobiliari che non provvedono all installazione di un sistema di termoregolazione e contabilizzazione ENTRO 31/12/2016; - Da 500 euro a 2500 euro per il condominio centralizzato o servito dal teleriscaldamento che non ripartisce le spese di riscaldamento secondo norma UNI 10200:2013, entro la seconda stagione di riscaldamento dopo l installazione della contabilizzazione. NOTA BENE: Si ricorda che alla contabilizzazione va associata la termoregolazione. 3
DECRETO LEGISLATIVO 4 Luglio 2014 n 102 T E S TO DEL D E C R E TO : Art. 9 comma 5 Per favorire il contenimento dei consumi energetici attraverso la contabilizzazione dei consumi individuali e la suddivisione delle spese in base ai consumi effettivi di ciascun centro di consumo individuale: c) nei casi in cui l'uso di contatori individuali non sia tecnicamente possibile o non sia efficiente in termini di costi, per la misura del riscaldamento si ricorre all'installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore individuali per misurare il consumo di calore in corrispondenza a ciascun radiatore posto all'interno delle unita' immobiliari dei condomini o degli edifici polifunzionali, secondo quanto previsto dalla norma UNI EN 834, con esclusione di quelli situati negli spazi comuni degli edifici, salvo che l'installazione di tali sistemi risulti essere non efficiente in termini di costi con riferimento alla metodologia indicata nella norma UNI EN 15459. In tali casi sono presi in considerazione metodi alternativi efficienti in termini di costi per la misurazione del consumo di calore. Il cliente finale puo' affidare la gestione del servizio di termoregolazione e contabilizzazione del calore ad altro operatore diverso dall'impresa di fornitura, secondo modalita' stabilite dall'autorita' per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico, ferma restando la necessita' di garantire la continuita' nella misurazione del dato; d) quando i condomini sono alimentati dal teleriscaldamento o teleraffreddamento o da sistemi comuni di riscaldamento o raffreddamento, per la corretta suddivisione delle spese connesse al consumo di calore per il riscaldamento degli appartamenti e delle aree comuni, qualora le scale e i corridoi siano dotati di radiatori, e all'uso di acqua calda per il fabbisogno domestico, se prodotta in modo centralizzato, l'importo complessivo deve essere suddiviso in relazione agli effettivi prelievi volontari di energia termica utile e ai costi generali per la manutenzione dell'impianto, secondo quanto previsto dalla norma tecnica UNI 10200 e successivi aggiornamenti. E' fatta salva la possibilita', per la prima stagione termica successiva all'installazione dei dispositivi di cui al presente comma, che la suddivisione si determini in base ai soli millesimi di proprieta'. 4
CONSEGUENZE DALL ENTRATA IN VIGORE DEL D.Lgs 4 Luglio 2014 n 102 Installazione dei sistemi di termoregolazione e contabilizzazione entro il 31.12.2016 per tutti i condomini centralizzati che ad oggi non li hanno installati; Obbligo del calcolo dei riparti spese secondo norma UNI 10200:2013 per stabilire la quota di consumo involontario (fissa) e quota di consumo volontario (variabile) e calcolo dei fabbisogni di energia termica utile delle singole unità immobiliari; Sono NULLE tutte le assemblee che hanno deliberato riparti spese senza l adozione delle norme UNI 10200:2013 e risultano impugnabili in qualunque momento anche successivo a 30 giorni dalla delibera; Non sono validi riparti spese con quota fissa e variabile decisi con sistemi aleatori; Non sono validi riparti delle spese con l applicazione di eventuali coefficienti correttivi; In caso di morosità il credito diventa inesigibile se non si applicano i criteri previsti dal D.Lgs 4 Luglio 2014 n 102. 5
DELIBERA DELLA GIUNTA REGIONALE 4 agosto 2014, n 41-231 O B B L I G H I comunicazione dell avvenuta installazione del sistema di termoregolazione e contabilizzazione del calore. IL D E C R E TO R I P O R TA : Lo stesso punto 1.4.17, (della d.g.r. 46-11968) al fine di avere contezza e di poter monitorare l effettiva realizzazione di detti interventi indica altresì che: a seguito della realizzazione degli interventi finalizzati a consentire la termoregolazione e la contabilizzazione del calore il responsabile dell impianto è tenuto ad inviarne apposita comunicazione al Comune. Nei casi di impossibilità tecnica i medesimi dovranno essere giustificati mediante perizia asseverata da parte di un tecnico abilitato, da inoltrarsi al Comune a cura del responsabile dell impianto P R O C E D U R A DI C O M U N I C A Z I O N E : 1) Installazione del sistema di termoregolazione e contabilizzazione del calore; 2) Redazione da parte del responsabile dell impianto del documento che riporti l avvenuta installazione del sistema di termoregolazione e contabilizzazione del calore; 3) Invio della documentazione all ufficio tecnico del comune in cui è inserito il fabbricato. 6
IN QUALE CASO RIENTRA IL VOSTRO CONDOMINIO? NOTA BENE Il vostro edificio non sarà sanzionabile solo nel caso in cui coesista un sistema di regolazione, un sistema di contabilizzazione e si ripartiscano le spese di riscaldamento secondo la norma UNI -10200:2013 CASO III CASO IV CASO II CASO 1 SI regolazione SI regolazione NO regolazione SI regolazione SI contabilizzazione SI contabilizzazione NO contabilizzazione NO riparto spese secondo UNI-10200 SANZIONABILE Dal 31/12/2016: 2500 /cad. Unità abitativa NO contabilizzazione NO riparto spese secondo UNI-10200 SANZIONABILE Dal 31/12/2016: 2500 /cad. Unità abitativa NO riparto spese secondo UNI-10200 SANZIONABILE Dalla 2 stagione di riscaldamento successiva all installazione dei sistemi di contabilizzazione: 2500 per il condominio SI riparto spese secondo UNI-10200 A NORMA NO SANZIONI 7
RIPARTIZIONE SPESE A NORMA DI LEGGE? CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE SECONDO LA NORMA UNI 10200:2013 CONSUMO INVOLONTARIO (quota fissa) CONSUMO VOLONTARIO (quota variabile) Ripartita secondo i millesimi di FABBISOGNO ENERGETICO (edificio allo stato di costruzione) Ripartita secondo le LETTURE DEI RIPARTITORI 8
RIPARTIZIONE SPESE A NORMA DI LEGGE? N E W RIPARTITORE CONSUMI ENERGETICI 9
IERI, prima del D.Lgs 4 Luglio 2014, n. 102 Confronto IMPIANTO CENTRALIZZATO Spesa per Gestione: Spesa per combustibile: 4000 10000 TOTALE: 14.000 Ripartizione secondo i m 3 riscaldati Appartamento 1 Appartamento 2 Appartamento 3 Appartamento 4 Appartamento 5 Appartamento 6 Appartamento 7 Appartamento 8 Appartamento 9 Appartamento 10 Si pagava NON A CONSUMO ma a volumetria 10
OGGI, prima del D.Lgs 4 Luglio 2014, n. 102 Confronto IMPIANTO SEMI-AUTONOMO Rif-UNI TS 10200:2013 Spesa gestione: Spesa combustibile: 4000 10000 TOTALE: 14.000 CONSUMO INVOLONTARIO (es.20%) Spese per Gestione: 4.000 Spesa per Combustibile: 2.000 (dovuta a perdite distribuzione) CONSUMO + = VOLONTARIO SPESA TOTALE (es.80%) Spesa per Combustibile: 8.000 (dovuta a calore dei radiatori) PERDITE PER DISTRIBUZIONE RIPARTITORE Si paga in base ai MILLESIMI di fabbisogno dei singoli appartamenti (edificio allo stato di costruzione) Si paga dalla lettura del RIPARTITORE 11
I NUOVI MILLESIMI DEL RISCALDAMENTO Consumo involontario PERDITE PER DISTRIBUZIONE Nuova tabella millesimi N O T A B E N E : I consumi involontari sono strettamente legati alle perdite di distribuzione dell impianto. Ogni appartamento pagherà la sua quota involontaria in base ai millesimi di fabbisogno dei singoli appartamenti. Per la determinazione della percentuale attribuita al consumo involontario, L EDIFICIO VIENE CONSIDERATO ALLA SITUAZIONE ORIGINARIA, quindi non incideranno eventuali miglioramenti effettuati nelle singole unità immobiliari, come: la sostituzione dei serramenti, l isolamento delle pareti verso l esterno, ecc. 12
SISTEMA DI TERMOREGOLAZIONE E CONTABILIZZAZIONE, VANTAGGI!!! Gestione personalizzata del riscaldamento a livello di unità abitativa + Maggiore uniformità delle temperature tra le varie parti dell edificio + Valorizzazione degli apporti termici gratuiti (irraggiamento solare, fonti di calore endogene, ecc.) + Maggior risparmio di combustibile, quindi minori costi = MINORI COSTI DI RISCALDAMENTO Nota: i valori in percentuale dei risparmi sono stati ottenuti dalla tesi Contabilizzazione del calore e sistemi di termoregolazione, svolta presso il dipartimento di energia del Politecnico di Torino 16/10/2014. Lo studio è stato eseguito su 39 edifici nei quali lo Studio Spogler ha eseguito una diagnosi energetica. RISPARMIO DEL 20% 13
COSA FARE NEL VOSTRO CONDOMINIO DIAGNOSI ENERGETICA UNI 10200 LINEE GUIDA PIEMONTE STEP 1 STEP 2 STEP 3 STEP 4 STEP 5 STEP 6 STEP 7 Sopralluogo nel condominio Fase di calcolo + Calcolo dei fabbisogni energetici + Attribuzione classe energetica Definizione quota fissa e variabile e tabella millesimi di fabbisogno Studio della criticità dell edificio Proposta degli interventi migliorativi, definizione dei tempi di ritorno, costi benefici Presentazione dei risultati in assemblea Rilascio APE Attestato di Prestazione Energetica dell intero edificio } } } REGIONE 14