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M.I.U.R. Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Istituto Tecnico Tecnologico Leonardo da Vinci Via A.Volta 01100 Viterbo 0761/309657 vttf010008@istruzione.it Viterbo, 14/12/2018 Prot. n.5272/18 AL COLLEGIO DEI DOCENTI E P.C. AL CONSIGLIO D ISTITUTO AI GENITORI AGLI ALUNNI AL PERSONALE ATA ATTI ALBO OGGETTO: ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 (triennio 2018-2021) IL DIRIGENTE SCOLASTICO - VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015 (d ora in poi: Legge), recante la Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti ; - PRESO ATTO che l art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che: 1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa (d ora in poi: Piano); 2) il piano deve essere elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico; 3) il piano è approvato dal Consiglio d Istituto;

4) esso viene sottoposto alla verifica dell USR per accertarne la compatibilità con i limiti d organico assegnato e, all esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR; 5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola; - ACCERTATA la consistenza della popolazione scolastica; - CONSIDERATA la struttura dell Istituto, articolata in un unico plesso; - TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e degli studenti; - TENUTO IN CONSIDERAZIONE il PTOF del triennio 2015-2018; - SENTITA la DSGA relativamente alle scelte di gestione, amministrazione ed organizzazione del lavoro, come peraltro declinate nella Direttiva impartita in data 02/10/2018; - TENUTO CONTO delle risorse professionali, strumentali e finanziarie di cui l istituzione dispone, nonché delle esperienze professionali maturate nel corso degli anni; - CONSIDERATI i compiti affidati al Dirigente Scolastico dall art.25 D.Lvo 165/2001 e dalla Legge 107/2015 (c.78 e segg.); - RICHIAMATE le norme a tutela della libertà di insegnamento dei docenti e quelle relative alle competenze degli OO.CC.; EMANA ai sensi dell art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, il seguente Atto d indirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione (triennio 2018-2021) Come premessa generale, va detto che il Piano triennale dell Offerta formativa sarà orientato all innalzamento dei livelli di istruzione e delle competenze degli studenti, nel rispetto dei tempi e degli stili di apprendimento. L azione dell istituzione scolastica è espressione dell autonomia della comunità professionale e territoriale, valorizza il contributo di tutte le sue componenti, è orientata all inclusione e alla valorizzazione delle differenze. Il metodo di lavoro sarà improntato a collaborazione e partecipazione, nel rispetto della libertà di insegnamento, delle competenze degli organi collegiali e delle istanze degli alunni e delle famiglie. Si ritiene fondamentale una chiara definizione delle priorità condivise all interno della comunità scolastica e la previsione di momenti comunicativi atti a renderle note anche all esterno, coinvolgendo nel progetto formativo il territorio e i portatori di interesse.

Indicazioni fondamentali: Il Collegio dei docenti è invitato a considerare: lo sviluppo di competenze di cittadinanza, in particolare il sostegno all assunzione di responsabilità e autodeterminazione; la previsione di strategie orientate all inclusione degli studenti con disabilità nel gruppo dei pari e per sostenere gli studenti stranieri di recente immigrazione, per il potenziamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari, per l individuazione dei talenti, il potenziamento delle eccellenze e l adozione di iniziative educative e didattiche secondo quanto indicato dalle Linee Guida sui B.E.S (L.n.170/2010). Si ritiene importante prevedere progettazioni che favoriscano alleanze tra docenti curricolari, di sostegno, tutor, famiglie, enti locali, associazioni; l organizzazione di un ambiente di apprendimento che consenta riflessione e capacità critica, partecipazione, cooperazione e creatività, in particolare attraverso: - la diffusione di metodologie didattiche attive (apprendimento per problem solving, ricerca, esplorazione e scoperta), individualizzate e personalizzate che valorizzino stili e modalità affettive e cognitive individuali; - la promozione di situazioni di apprendimento collaborativo (aiuto reciproco, apprendimento cooperativo e fra pari, lavoro in gruppo, realizzazione di progetti e ricerche come attività ordinaria della classe) e approcci meta cognitivi (modi di apprendere individuali, autovalutazione e miglioramento, consapevolezza, autonomia di studio); l attenzione allo sviluppo di un clima di apprendimento positivo anche mediante la condivisione di regole di comportamento, con l adozione di specifiche strategie per la promozione delle competenze sociali; il raccordo tra attività di ampliamento dell offerta formativa e il curricolo di istituto, con la chiara individuazione di obiettivi, abilità/competenze; La progettazione di segmenti del curricolo e la realizzazione di attività in continuità tra docenti di ordini e gradi di scuola precedenti; la previsione di attività di monitoraggio e di momenti di riflessione sullo sviluppo delle attività previste, per introdurre piste di miglioramento, migliorando i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio; l opportunità di attivare scambi culturali con i Paesi europei ed extraeuropei e di promuovere la mobilità transnazionale degli studenti;

Si ritiene comunque essenziale che il Collegio sia articolato in strutture di riferimento (es. dipartimenti disciplinari e trasversali) per il coordinamento, la progettazione didattica e la realizzazione di programmazioni periodiche comuni per ambiti disciplinari e/o classi parallele Punti focali: 1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il conseguente Piano di miglioramento di cui all art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno costituire parte integrante del Piano; 2) Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, si terrà conto dei risultati delle rilevazioni INVALSI relative agli anni scorsi; 3) Le proposte ed i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e degli studenti di cui tener conto nella formulazione del Piano sono i seguenti: elaborazione di proposte didattico- formative rapportate alle esigenze e alle peculiarità del territorio; sviluppo dell imprenditorialità e dei percorsi di alternanza scuola-lavoro; sviluppo delle attività di continuità e orientamento post diploma; sviluppo delle competenze digitali; collaborazione e inserimento in iniziative di ambito socio-culturale e artistico; elaborazione di una progettualità aperta ai valori di cittadinanza, legalità, internazionalizzazione, integrazione, pari opportunità, inclusività, salute e sicurezza; organizzazione di ambienti di apprendimento che consentano riflessione e capacità critica, partecipazione e cooperazione. 4) Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell art.1 della Legge: commi 1-4 (finalità della legge e compiti delle scuole): Attuazione dell autonomia scolastica e partecipazione degli Organi collegiali; diritto al successo formativo per tutti gli studenti; flessibilità didattico-organizzativa. commi 5-7 e 14 (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell organico dell autonomia, potenziamento dell offerta e obiettivi formativi prioritari): si terrà conto in particolare delle seguenti priorità: Disponibilità di risorse adeguate; risultanze del RAV; richieste del territorio e dell utenza; assunzione di una mission coerente sul territorio.

per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali si dovrà tenere presente che: occorre programmare il pieno utilizzo dei laboratori; completare e aggiornare la loro dotazione didattico-strumentale; esaminare l eventuale necessità di nuovi spazi per la didattica laboratoriale. per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio di riferimento è così definito: Posti comuni n.102; Posti di sostegno n.9 (classi di concorso come da organico vigente). per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell offerta formativa il fabbisogno sarà definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano, entro un limite massimo di 7-8 unità; nell ambito dei posti di potenziamento sarà accantonato preliminarmente un posto di docente della classe di concorso A046 per l esonero del primo collaboratore del dirigente; nell ambito delle scelte di organizzazione, dovrà essere prevista la figura del coordinatore di classe; dovrà essere prevista la costituzione del Comitato tecnico-scientifico di cui ai DPR 87-88/2010 ed indicata la struttura ritenuta più funzionale per lo stesso; per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, il fabbisogno è così definito: DSGA n.1 Assistenti amministrativi n.7 Assistenti tecnici n.9 Collaboratori scolastici n.13 commi 10 e 12 (iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario e definizione delle risorse occorrenti): Potranno essere stipulati accordi con la ASL, la C.R.I., le associazioni culturali e di volontariato per la formazione degli studenti; mentre per il personale docente e ATA (corsi di base e aggiornamenti periodici, anche secondo quanto emerso nelle rispettive assemblee), saranno utili le proposte rese note periodicamente dal RSPP di istituto, da realizzare, secondo criteri di

economicità, in rete con le scuole del territorio. Le necessarie risorse economiche saranno attinte dal bilancio annuale. commi 15-16 (educazione alle pari opportunità, prevenzione della violenza di genere): Si svilupperanno iniziative formative in materia di pari opportunità, di contrasto alle discriminazioni, al bullismo ed al cyberbullismo (incontri, seminari, proiezioni, manifestazioni e giornate dedicate). commi 28-29 e 31-32 (insegnamenti opzionali, percorsi formativi ed iniziative d orientamento, valorizzazione del merito scolastico e dei talenti, individuazione di docenti coordinatori, individuazione di modalità di orientamento idonee al superamento delle difficoltà degli alunni stranieri): Potranno essere inseriti insegnamenti opzionali nel secondo biennio e nell ultimo anno utilizzando la quota di autonomia e gli spazi di flessibilità. Le iniziative di orientamento continueranno ad essere attuate secondo le consuete modalità, in raccordo con il territorio (Università, ITS; Forze Armate; Aziende, Imprese, Camera di Commercio, Collegi professionali). Per la valorizzazione del merito scolastico si prevedono corsi di potenziamento, borse di studio, partecipazione a concorsi e gare nazionali. E inoltre prevedibile, se necessario, un certo numero di ore di rinforzo nella conoscenza dell Italiano per gli studenti di recente immigrazione, anche mediante il ricorso a moduli collocati in orario curriculare. commi 33-43 (alternanza scuola-lavoro): E ormai divenuta parte integrante dell offerta formativa in ottemperanza alle disposizioni di legge. Le linee guida possono fornire utili indicazioni organizzative e operative, anche in considerazione dell elevato monte ore triennale, sebbene se ne prospetti una riduzione. Per quanto possibile, sarà data precedenza alle aziende operanti sul territorio ed in settori connessi con gli indirizzi di studio. Al fine di meglio valutare la ricaduta di tale attività sul percorso formativo, potrà essere inserita nel Piano una progettazione delle diverse modalità attuative e dei contenuti formativi attesi dalla permanenza in azienda. Devono inoltre essere previsti momenti di formazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nei limiti delle risorse disponibili, mediante l organizzazione di corsi rivolti agli studenti, inseriti nei percorsi di alternanza ed effettuati secondo quanto disposto dal D.lvo 81/08 commi 56-61 (piano nazionale scuola digitale, didattica laboratoriale):

Le azioni volte allo sviluppo di competenze digitali e alla costruzione di ambienti di apprendimento inclusivi saranno rilevanti per la progettazione delle diverse azioni formative. comma 124 (formazione in servizio docenti): Il Collegio dovrà definire aree per la formazione professionale permanente che siano coerenti con i bisogni emersi dai processi di autovalutazione e miglioramento, dalla lettura dei dati di contesto, con particolare attenzione alla vocazione dell Istituto e alle aree di innovazione che si vogliono perseguire. La formazione potrà articolarsi in forme differenziate a seconda dei destinatari (docenti neoassunti, gruppi di miglioramento, docenti impegnati nello sviluppo delle Tic, nei processi di inclusione e integrazione, in innovazioni curriculari, figure sensibili impegnate sui temi della sicurezza e della prevenzione). Strategia formativa privilegiata sarà da ritenere la ricerca-azione. La scuola aderirà alle iniziative di formazione in rete (ambito territoriale poli formativi) per far fronte a esigenze specifiche, sviluppare un confronto culturale e di pratiche, produrre materiali, favorire economie di scala. Saranno valorizzati il ruolo delle associazioni professionali e disciplinari, la collaborazione con le Università, il contributo di enti locali, fondazioni e istituti di ricerca. Trattandosi di attività permanenti e strutturali connesse alla funzione, volte al mantenimento e miglioramento di elevati standard professionali, dovrà essere individuata e misurata la ricaduta attesa delle diverse iniziative formative nell attività ordinaria della scuola. 5) I criteri generali per la programmazione educativa, per la programmazione e l'attuazione delle attività curriculari ed extrascolastiche, già definiti nei precedenti anni scolastici che risultino coerenti con le indicazioni di cui ai precedenti punti 1 e 2 potranno essere inseriti nel Piano; in particolare si ritiene di dovere insistere sui seguenti punti: - fornire agli allievi una solida preparazione in termini di conoscenze, competenze e abilità - potenziare le conoscenze di base in Italiano e Matematica - sostenere la consapevolezza e il feedback dell apprendimento - educare alla legalità e alla partecipazione democratica - sviluppare l attitudine al confronto, al lavoro di gruppo e all aggiornamento - sviluppare la conoscenza delle lingue e delle nuove tecnologie 6) I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare i docenti dell organico del potenziamento devono fare esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e

definendo l area disciplinare coinvolta. Si terrà conto del fatto che l organico di potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui progetti l intera quota disponibile. 7) Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza / assenza di fenomeni, qualità o comportamenti. 8) Monitoraggio e valutazione: - Le azioni di monitoraggio sulla realizzazione delle attività previste nel Piano Triennale dell Offerta formativa sono ritenute essenziali per adeguare la progettazione e per introdurre eventuali interventi correttivi. - La valutazione degli alunni, che deve essere trasparente e tempestiva (D.lgs. 122/09, art. 1), ha valore sia formativo che amministrativo ed è uno strumento essenziale di articolazione delle azioni didattiche e di supporto all orientamento personale dell allievo. - Indirizzi orientativi per l attività di progettazione della valutazione degli alunni: definizione di criteri comuni di valutazione per ambiti/discipline; costruzione di prove comuni per classi parallele e definizione di criteri comuni di correzione; inserimento accanto alle prove tradizionali, di strumenti diversificati per la valutazione degli studenti, coerenti con la certificazione di competenza e atti alla rilevazione anche di condotte cognitive ed affettivo-motivazionali; progettazione di interventi didattici specifici, in esito alla valutazione degli studenti, tali da costruire una forte relazione tra le attività di programmazione e quelle valutative. I risultati della valutazione degli studenti saranno utilizzati in modo sistematico per ri-orientare la programmazione e progettare interventi didattici mirati. 9) Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale a ciò designata, eventualmente affiancata da uno specifico gruppo di lavoro, entro il 19 dicembre 2018, per essere portato all esame del Collegio dei Docenti nella seduta del 20 dicembre 2018, che è fin d ora fissata a tal fine. Il Dirigente Scolastico Prof. Luca Damiani