IL DIRIGENTE SCOLASTICO. la Legge n. 59 del 1997, che ha introdotto l autonomia delle istituzioni scolastiche e la dirigenza;

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CONSIDERATO TENUTO CONTO che per una concreta ed effettiva realizzazione del piano è necessario l apporto di ogni componente della comunità scolastica e quindi diventa prioritaria la condivisione di un offerta integrata in cui la scuola coordina e promuove occasioni di collaborazione e coprogettazione con le diverse componenti; delle proposte e dei pareri formulati nel corso degli anni dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organi collegiali; il Piano Triennale dell Offerta Formativa del triennio 2016/2019; TENUTO CONTO delle risultanze del processo di autovalutazione dell istituto esplicitate nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) e del Piano di Miglioramento (PdM) elaborati dall Istituto; il Decreto Legislativo 62 / 2017 Valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed Esami di Stato ; il Decreto Legislativo 65 / 2017 Sistema integrato di educazione e di istruzione 0-6 ; il Decreto Legislativo 66 / 2017 Inclusione scolastica studenti con disabilità ; la Nota Miur, prot. n. 3645 del 1/03/2018 - Trasmissione del documento di lavoro Indicazioni nazionali e nuovi scenari ; TENUTO CONTO la Nota Miur, prot. n. 1143 del 17/05/2018 L'autonomia scolastica quale fondamento per il successo formativo di ognuno ; il documento di lavoro L autonomia scolastica per il successo formativo, elaborato dal gruppo di lavoro istituito con D.D. n479 del 24 maggio 2017; il documento la Raccomandazione del Consiglio relativa alle competenze chiave per l'apprendimento permanente adottato dal Consiglio dell Unione Europea nella seduta del 23/05/2018; delle proposte e dei pareri formulati dagli Enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e degli studenti; EMANA ai sensi dell art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, il seguente 2

Atto d Indirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione Il Piano Triennale dell Offerta Formativa va inteso non solo quale documento costitutivo dell identità culturale della nostra Istituzione Scolastica, ma programma in sé esaustivo e coerente di strutturazione del curricolo, di attività, di logistica organizzativa, di impostazione metodologicodidattica, di utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane, con cui l Istituzione Scolastica intende perseguire gli obiettivi dichiarati nell esercizio di funzioni che sono comuni a tutte le istituzioni scolastiche in quanto tali, ma al contempo la caratterizzano e la distinguono nelle sue peculiarità. Finalità: Fornire un educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti (Obiettivo 4, Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile). In conformità con quanto sopra esposto e nell esercizio della sua discrezionalità tecnica, il Collegio Docenti dovrà elaborare il Piano dell Offerta Formativa per il triennio che decorre dall anno scolastico 2019-2020. Ai fini dell elaborazione del documento, il Dirigente Scolastico fornisce le seguenti indicazioni, invitando a far riferimento al patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l immagine del nostro Istituto. 1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) ed il conseguente piano di miglioramento di cui all art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n. 80 dovranno costituire parte integrante del Piano; 2) Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, si terrà conto dei seguenti aspetti: esigenze degli studenti diversamente abili; esigenze degli studenti con Bisogni Educativi Speciali; esigenze degli studenti con particolare talento che rendono opportuno l avvio di attività di potenziamento; 3) Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell art.1 della Legge commi 1-4 (finalità della legge e compiti delle scuole): dare piena attuazione all autonomia delle istituzioni scolastiche per garantire agli studenti il diritto al successo formativo; prevenire e recuperare l abbandono e la dispersione scolastica; contrastare le diseguaglianze. commi 5-7 e 14 (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell organico dell autonomia, potenziamento dell offerta e obiettivi formativi prioritari): si terrà conto in particolare delle seguenti priorità: favorire la didattica per competenze, impostando un curricolo che si ponga come obiettivo il conseguimento di competenze e non solo di conoscenze; 3

superare la dimensione trasmissiva dell insegnamento e modificare l impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea; monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi DSA non ancora certificati / BES / dispersione); aumentare la consapevolezza dei processi di apprendimento e partecipazione alla vita scolastica e rendere più oggettiva e condivisa la valutazione; sistematizzare e monitorare le attività di orientamento al fine di migliorare il successo formativo degli studenti. per ciò che concerne attrezzature ed infrastrutture materiali occorrerà tenere presente che: è necessario adeguare la rete LAN per l utilizzo del registro elettronico, strumento particolarmente utile per le comunicazioni tra scuola e famiglia. Inoltre risulta necessario incrementare quanto più possibile la tecnologia a supporto della didattica. Si potranno così sviluppare e migliorare notevolmente servizi come l E-Learning, la gestione dei contenuti digitali, le lezioni con LIM e la comunicazione scuola-famiglia, ottenendo un processo di miglioramento del know-how tecnologico dei docenti e degli studenti; per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio di riferimento è definito come da allegato (all.1), dati che risultano dall organico dell anno in corso al momento dell approvazione del Piano, distinti per classi di concorso; per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell offerta formativa il fabbisogno sarà definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano, entro un limite di unità così utilizzate in ordine di priorità: nell ambito dei posti di potenziamento sarà accantonato preliminarmente un posto di Docente di scuola primaria, per ore 12, per il semiesonero del Collaboratore del Dirigente; nell ambito delle scelte di organizzazione, dovrà essere previste la figura del Coordinatore di classe; dovrà essere prevista l istituzione di dipartimenti per aree disciplinari e la funzione di Coordinatore di dipartimento; progettazione partecipazione a bandi per reperimento risorse; per ciò che concerne i posti del Personale amministrativo, tecnico ed ausiliario il fabbisogno è definito come da allegato (all.2 - dati che fanno riferimento all anno in corso); 4

commi 10 e 12 (iniziative di formazione rivolte ai docenti per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario e definizione delle risorse occorrenti): dovranno essere previste iniziative di formazione per il Personale docente ed amministrativo, tecnico e ausiliario per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, utilizzando le offerte che il territorio e le istituzioni organizzano; occorre promuovere comportamenti corretti e improntati al migliore mantenimento dell esistente da parte degli studenti; occorre promuovere la cultura della sicurezza, attraverso la formazione, l informazione e attraverso la partecipazione a specifici progetti; occorre promuovere la cultura delle sicurezza anche a livello digitale, nel rispetto delle normative di tutela della privacy, secondo il recente Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection Regulation). commi 15-16 (educazione alle pari opportunità, prevenzione della violenza di genere) si svilupperanno iniziative formative in materia di pari opportunità, di contrasto alle discriminazioni, al bullismo ed al cyber bullismo, il rispetto delle diversità. commi 28-29 e 31-32 (insegnamenti opzionali, percorsi formativi ed iniziative d orientamento, valorizzazione del merito scolastico e dei talenti, individuazione di docenti coordinatori, individuazione di modalità di orientamento idonee al superamento delle difficoltà degli alunni stranieri) dovranno proseguire le modalità di valorizzazione delle competenze in particolare nelle lingue straniere; le uscite didattiche ed i viaggi di istruzione dovranno avere un forte carattere formativo. commi 56-61 (piano nazionale scuola digitale, didattica laboratoriale): dovrà essere incrementata la didattica attiva e laboratoriale per sviluppare e incrementare le competenze digitali degli studenti. Il Piano Nazionale della Scuola Digitale dovrà inoltre potenziare, sviluppare le competenze nei settori tecnico amministrativi ai fini della dematerializzazione, semplificazione di tutta l attività dell istituto in supporto all azione didattica. comma 124 (formazione in servizio docenti): in attesa delle linee guida ministeriali, il piano di formazione per i docenti in servizio si ritiene debba prevedere le seguenti: - la valutazione degli apprendimenti; - didattica attiva laboratoriale (cooperative learning, flipped classroom, ecc.); - individualizzazione dell apprendimento tramite le tecnologie; - capacità relazionali e comunicative; 5

- autoformazione, attraverso la messa in comune di buone pratiche; - sicurezza; Inoltre: o l elevato numero di studenti con BES presenti in istituto rende necessaria la formazione dei docenti su questa materia al fine di migliorare l efficacia della didattica specifica per queste tipologie di studenti; Relativamente al personale ATA: o l informatizzazione del lavoro, l evoluzione delle normative in materia di Gestione amministrativa e contabile, Albo Pretorio online, Amministrazione Trasparente e di dematerializzazione, richiedono, soprattutto per il personale amministrativo, un costante e regolare aggiornamento su tali materie. 4) i criteri generali per la programmazione educativa, per la programmazione e l attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, già definiti nei precedenti anni scolastici dal POF di quei medesimi anni, che risultino coerenti con le indicazioni di cui ai precedenti punti 1 e 2 potranno essere inseriti nel Piano; in particolare si ritiene di dovere inserire i seguenti punti: applicazione dei principi di trasparenza e tempestività previsti dal DPR 122/2009 e s.m.i.nella valutazione riferita al percorso personalizzato dell alunno, in cui le procedure valutative costituiscano sostegno all apprendimento e all autostima e non elemento a sè stante; modalità di comunicazione e coinvolgimento delle famiglie funzionale alla crescita culturale, umana e psicologica degli studenti; sostegno alle reti di collaborazione con realtà esterne all istituto (Istituzioni, Enti, Associazioni, ecc.) per incrementare il tasso di apertura ed integrazione col territorio; coordinamento delle attività didattiche per l attivazione del curricolo verticale e di modelli di valutazione comuni; analisi degli esiti degli studenti attuate tramite strumenti di valutazione comuni per disciplina, basati su modalità oggettive e trasparenti. 5) I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell organico del potenziamento devono fare esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e definendo l area disciplinare coinvolta. 6) Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell arco del triennio di riferimento, gli indicatori 6

quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza / assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza. 7) Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale a ciò designata, per essere portata all esame del Collegio dei Docenti. Il Collegio docenti è tenuto ad una attenta analisi del presente atto di indirizzo, in modo da assumere deliberazioni che favoriscano la correttezza, l efficacia, l efficienza, l imparzialità e la trasparenza richiesta alle pubbliche amministrazioni. Si precisa che il presente atto d indirizzo potrà essere oggetto di revisione, modifica o integrazione. Consapevole dell impegno che l elaborazione del PTOF comporta per il Collegio Docenti, il dirigente scolastico ringrazia per la competente e fattiva collaborazione ed auspica che con professionalità matura e consapevole si possa lavorare insieme per il miglioramento dell Istituto. Il presente Atto costituisce, per norma, atto tipico della gestione dell'istituzione scolastica in regime di autonomia ed è: - acquisito agli atti della scuola; - pubblicato sul sito web; - reso noto ai competenti Organi collegiali. Il DIRIGENTE SCOLASTICO reggente Prof.ssa Claudia Torta 7