UNITÀ COMITATO SCIENTIFICO E FORO CONSULTIVO Parma, 4 gennaio 2010 EFSA/SGC/M/2009/296/RES/FIN Verbale 7 A RIUNIONE DEL GRUPPO DIRETTIVO PER LA COOPERAZIONE DUBLINO (IRLANDA), 16 OTTOBRE 2009 Presidente: Bernhard Berger, capo dell unità Cooperazione scientifica, Autorità europea per la sicurezza alimentare. MEMBRI DEL FORO CONSULTIVO Repubblica ceca Danimarca Malta Ungheria Irlanda Paesi Bassi Repubblica slovacca Svezia Regno Unito Commissione europea Vaclav Stejskal Arne Büchert Flavia Zammit Arpad Ambrus Alan Reilly Evert Schouten Zuzana Bírošová Leif Busk Alison Gleadle Jeannie Vergnettes MEMBRI DEL COMITATO SCIENTIFICO Vicepresidente Ada Knaap Vicepresidente David Lovell Autorità europea per la sicurezza alimentare - Largo N. Palli 5/a, I - 43100 Parma Tel: (+39) 0521 036 111 Fax: (+39) 0521 036 110 info@efsa.europa.eu www.efsa.europa.eu
Stefano Cappé Ermanno Cavalli Miriam Jacobs Elena Marani Jeffrey Moon Torben Nilsson PERSONALE DELL EFSA 1 BENVENUTO E APERTURA DELLA RIUNIONE Bernhard Berger dichiara aperta la seduta, dà il benvenuto ai membri ed esprime le sue congratulazioni ad Alan Reilly in occasione del decimo anniversario dell autorità per la sicurezza alimentare dell Irlanda. Viene notificata la ricezione delle scuse di Hubert Deluyker, Djien Liem e Vittorio Silano. Viene dato il benvenuto a David Lovell, che partecipa alla sua prima riunione in qualità di vicepresidente del Comitato scientifico. Bernhard Berger osserva che il verbale dell ultima riunione è stato approvato con procedura scritta e distribuito ai membri. 2 ADOZIONE DELL ORDINE DEL GIORNO Bernhard Berger propone che il punto 5 (ulteriori proposte su nuove attività) e il punto 6 (rafforzamento della cooperazione: pianificazione a medio termine) siano discussi insieme. La proposta è accettata e l ordine del giorno viene approvato senza ulteriori modifiche. 3 AGGIORNAMENTO SUL GRUPPO DI LAVORO ESCO: ISOFLAVONI Miriam Jacobs presenta una panoramica esaustiva delle attività del gruppo di lavoro ESCO sugli isoflavoni, segnalando alcune delle difficoltà, tra cui, la mole di lavoro inaspettata e i problemi di individuazione delle competenze adeguate necessarie per completare il lavoro. Miriam Jacobs propone al gruppo di posticipare la scadenza per la presentazione della relazione al settembre 2010. 2 / 5
Il gruppo direttivo per la cooperazione (SGC) accoglie positivamente i dettagli forniti sul lavoro del gruppo e sui meccanismi coinvolti e sostiene il proseguimento del lavoro come pianificato. La Svezia osserva che l approccio sistematico assunto sul lavoro non è quello tipico per un gruppo di lavoro ESCO e sostiene i mezzi proposti per il completamento dell opera. I Paesi Bassi osservano che il mandato ha sottovalutato la mole di lavoro implicata e che è indispensabile l apporto di ulteriori competenze. Suggeriscono inoltre che sarebbe auspicabile fornire risultati provvisori in anticipo. Miriam Jacobs rileva che uno dei possibili risultati provvisori potrebbe essere una banca dati degli isoflavoni; tuttavia suggerisce che altri aspetti del lavoro rimangano riservati fino a quando l opera non sia stata completata. La Danimarca richiede un chiarimento sulle modalità di individuazione delle competenze aggiuntive. Miriam Jacobs riferisce che è in corso una ricerca presso esperti conosciuti ma che, qualora non fosse possibile individuare le competenze necessarie, verrebbe trasmessa un ulteriore richiesta agli Stati membri tramite il foro consultivo. In risposta alle domande del gruppo, Miriam Jacobs afferma che gran parte del lavoro riguarda l assunzione da parte di lattanti attraverso i rispettivi alimenti e che non si intendeva intraprendere alcuna analisi dei dati o metanalisi, quanto piuttosto fare affidamento sul lavoro già completato. Non è stata condotta una valutazione del rischio completa, solo una valutazione della pericolosità. Il progresso del lavoro viene accolto positivamente e l SGC concorda una proroga fino al settembre 2010 per il completamento, pur rimanendo nell ambito dei termini di riferimento del mandato. L SGC esprime il proprio sostegno all individuazione di esperti aggiuntivi e conviene che l EFSA dovrebbe cercare innanzitutto di assumere altri esperti utilizzando le procedure in essere al suo interno per tale scopo, prima di inviare un ulteriore richiesta di assistenza agli Stati membri. Il presidente chiarisce inoltre che la relazione del gruppo di lavoro sarà alla base di eventuali decisioni del direttore esecutivo dell EFSA in merito a qualsiasi attività supplementare in quest area. 4 ARMONIZZAZIONE DEGLI APPROCCI ALLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO: AGGIORNAMENTO SULLA RACCOLTA DATI Stefano Cappé presenta un aggiornamento sul progetto di classificazione degli alimenti, indicando i vari sistemi di classificazione differenti e incompatibili che corrispondono ai diversi scopi e illustrando le iniziative passate e attuali nell ambito dell UE e a livello internazionale per cercare di pervenire a un sistema di classificazione armonizzato. 3 / 5
L SGC concorda sull importanza del compito, ma comprende le difficoltà insite nella ricerca di un sistema armonizzato, in considerazione degli scopi (quali dati su zoonosi, residui di pesticidi e consumo di alimenti) per i quali sono stati sviluppati i diversi sistemi. Il gruppo rileva altresì che è in corso una serie di altre iniziative con il coinvolgimento dell ESTAT e dell OMS e che è importante non duplicare tali sforzi e coordinare le attività, laddove possibile. Stefano Cappé ribadisce che il lavoro intrapreso è stato quello di condurre un analisi dei sistemi esistenti con l intenzione di cercare e trovare un mezzo di accesso ai dati dai sistemi per un ampia varietà di usi. Il gruppo osserva che finché il gruppo di lavoro non si è riunito e non ha avviato i lavori è stato difficile fornire maggiori dettagli sul sistema di classificazione degli alimenti che deve essere sviluppato. Inoltre il gruppo rileva che il convegno dell EFSA sulla classificazione degli alimenti, pianificato per il 2010, fornirà sostegno aggiuntivo al progetto. Il gruppo considera il lavoro proposto ambizioso ma importante ed evidenzia la necessità di coordinamento con altre iniziative simili, come quelle dell ESTAT e dell OMS. Bernhard Berger chiarisce altresì che qualsiasi modifica significativa apportata al mandato richiederebbe l accordo del comitato scientifico e del foro consultivo. GRUPPO DI LAVORO SULLE TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE Ermanno Cavalli presenta una sintesi delle recenti attività del gruppo di lavoro sulle tecnologie dell informazione in materia di condivisione dei dati, indicando quale obiettivo principale la possibilità per gli Stati membri di accedere elettronicamente ai dati dell EFSA. L Irlanda osserva che il lavoro si svolge in parallelo a quanto viene tentato a livello nazionale e riconosce le difficoltà insite nel compito. L SGC rileva che il compito di riferire i dati agli Stati membri è stato accolto come un iniziativa positiva, nonostante le sfide presentate, e auspica che il progetto compia ulteriori passi avanti. 5 ULTERIORI PROPOSTE PER NUOVE ATTIVITÀ E RAFFORZAMENTO DELLA COOPERAZIONE: PIANIFICAZIONE A MEDIO TERMINE Bernhard Berger apre la discussione sul rafforzamento della cooperazione facendo riferimento al documento intitolato Moving Ahead, che è stato presentato in occasione della riunione foro consultivo, dove è stato concordato il proseguimento del dibattito con l SGC, ed evidenzia che l obiettivo globale delle discussioni è quello di individuare modalità per una migliore condivisione della mole di lavoro, date le risorse a disposizione. 4 / 5
Durante il dibattito, per numerosi Stati membri emergono con evidenza probabili difficoltà di condivisione delle informazioni su risorse e piani di lavoro. Si riconosce che gli Stati membri hanno organizzato le proprie attività di valutazione del rischio in modi differenti e che strutture organizzative diverse non consentono necessariamente di suddividere le informazioni sulle attività di valutazione del rischio al livello richiesto. Inoltre si osserva che gli Stati membri più piccoli fanno maggiore affidamento su un approccio collaborativo per ottimizzare le esperienze e i risultati a livello qualitativo, ma sono stati in grado di sviluppare aree di competenza di nicchia. L SGC rileva l esistenza di numerosi esempi di raggruppamento delle competenze, soprattutto, in maniera significativa, da parte degli Stati membri che forniscono sostegno al sistema europeo di valutazione del rischio inviando esperti alle riunioni presso l EFSA, e che sono in corso di sviluppo strumenti di supporto alla collaborazione quali le sovvenzioni e i bandi di gara di cui all articolo 36 e la piattaforma per lo scambio d informazioni (IEP). L SGC auspica di proseguire il dibattito coinvolgendo un maggior numero di Stati membri, in particolare i paesi più grandi. Per discutere le strategie da adottare in futuro si avanza la proposta di prendere in considerazione l esperienza acquisita dai sistemi già in funzione, in particolare la relazione di valutazione sulle attività di cui all articolo 36, prevista per la fine del 2009. Il gruppo esprime inoltre la necessità di riflettere sul proprio ruolo nel processo di pianificazione a medio termine, in occasione della prossima riunione. Bernhard Berger conclude che i risultati delle discussioni saranno sottoposti all attenzione del forum consultivo e del comitato scientifico per essere vagliati e per ricevere ulteriori orientamenti. L argomento sarà quindi esaminato ulteriormente in occasione della prossima riunione dell SGC. 8 VARIE ED EVENTUALI Non vengono sollevate altre questioni. 9 FINE DELLA RIUNIONE Bernhard Berger ringrazia i partecipanti per essere intervenuti e dichiara chiusa la seduta. RIUNIONE SUCCESSIVA La prossima riunione dell SGC si terrà il 10 aprile 2010 a Bratislava, Slovacchia. 5 / 5