I.S.I.S. EDITH STEIN GAVIRATE. YLENIA D ELIA e MIGENA NEZHA IV A Costruzione Ambiente e Territorio



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I.S.I.S. EDITH STEIN GAVIRATE YLENIA D ELIA e MIGENA NEZHA IV A Costruzione Ambiente e Territorio 1

PERCHE BARRIERE..2014 come attraversare senza poter guardare? 2

INDICE Introduzione cosa si intende per barriera architettonica? Norme tecniche Mappe tattili Stato di fatto Progetto idea iniziale relazione tecnica Particolari: bastone elettromagnete sensore ottico Materiali utilizzati Viste assonometriche 3

INTRODUZIONE La nostra scelta di partecipare al concorso è stata condizionata da vari motivi. Innanzitutto perchè i rischi che ogni giorno perseguitano in questo caso, i non vedenti o i portatori di handicap, sono tanti. In secondo luogo, la nostra non capacità di capire, come in un mondo di tecnologia così avanzata, non si è ancora riusciti a progettare una soluzione che duri negli anni, che mette il non vedente a proprio agio in una strada e possa garantirgli una maggiore sicurezza nell attraversamento della stessa. In funzione a quanto premesso, abbiamo voluto provare, cercando di dare il meglio di noi stesse, a proporre un idea innovativa atta a superare questo problema. Iniziamo a spiegare cosa si intende per barriera archittettonica e richiamiamo le parti che a noi sono sembrate più importanti nelle norme tecniche: -legge 9 Gennaio 1989 n.13 -D.M. 14 Giugno 1989 n. 236 -DPR 24 Luglio 1996 N. 503 -LR Lombardia 20 Febbraio 1989 n.6 4

cosa si intende per barriera architettonica? Per barriera architettonica si intende: -ogni ostacolo fisico che crea difficoltà di movimento a chi abbia ridotte capacità motorie; -ogni ostacolo che limita la comoda utilizzazione (fruizione) di parti, attrezzature e componenti degli edifici e dell arredo urbano; -la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che consentono a chiunque, compresi i non vedenti e i non udenti, di orientarsi, riconoscere i luoghi e riconoscere le fonti di pericolo. I TRE LIVELLI DI FRUIZIONE: -accessibilità: consiste nella possibilità di fruire autonomamente e senza pericolo di ogni spazio interno ed esterno all edificio; -visitabilità: consiste nella possibilità di accedere agli spazi di relazione; -adattabilità: consiste nella possibilità di modificare nel tempo lo spazio costruito, a costi limitati. 5

NORME TECNICHE LEGGE 9 GENNAIO 1989 n.13: disposizioni per favorire il superamento e l eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati. 9.1.... sono concessi contributi a fondo perduto con le modalità di cui al comma 2. tali contributi sono cumulabili con quelli concessi a qualsiasi titolo al condominio, al centro o istituto o al portatore di handicap. Hanno diritto ai contributi, con le procedure determinate dagli articoli 10 e 11, i portatori di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti, ivi compresa la cecità, ovvero quelle relative alla deambulazione e alla modalità... DPR 24 LUGLIO 1996 N.503 Art. I. 1. Le norme del presente regolamento sono volte ad eliminare gli impedimenti comunemente definiti «barriere architettoniche». Art. 6. Attraversamenti pedonali 1. Nelle strade ad alto volume di traffico gli attraversamenti pedonali devono essere illuminati nelle ore notturne o di scarsa visibilità. 2. Il fondo stradale, in prossimità dell attraversamento pedonale, potrà essere differenziato mediante rugosità poste su manto stradale al fine di segnalare la necessità di moderare la velocità 3. Le piattaforme salvagente devono essere accessibili alle persone su sedia a ruote. 4. Gli impianti semaforici, di nuova installazione o di sostituzione, devono essere dotati di avvisatori acustici che segnalano il tempo di via libera anche a non vedenti e,ove necessario, di comandi manuali accessibili per consentire tempi sufficienti per l attraversamento da parte di persone che si muovono lentamente. 6

MAPPE TATTILI Nel 1998 la CSSI è stata la prima azienda europea a progettare e realizzare mappe tattili. Con questo termine si indica una rappresentazione in rilievo e visivamente contrastata, studiata per favorire l'orientamento e la riconoscibilità dei luoghi a chiunque e in particolare a persone non vedenti ed ipovedenti. Si tratta pertanto un utile accorgimento per favorire l'accessibilità e la fruibilità di luoghi pubblici o aperti al pubblico, aree urbane e percorsi pedonali. ai sensi del D.P.R. n. 503 del 24 Luglio 1996. La base di una mappa tattile è costituita da una lastra, realizzata in ottone, alluminio, materiale acrilico o altro, sulla quale sono riportate alcune informazioni che aiutano chi non vede o vede poco a muoversi autonomamente nei luoghi che non conosce a fondo. Le dimensioni di una mappa tattile variano a seconda della quantità di informazioni da inserire al suo interno, delle necessità tattili ed esplorative di chi dovrà consultarla, nonché dello spazio disponibile nel luogo in cui verrà collocata. Nelle mappe tattili si trovano diversi tipi di oggetti in Scritte in braille. 7

STATO DI FATTO 8

Nel progetto prenderemo da riferimento la rotonda sulla Strada Provinciale del chistro di voltorre SP1. 9

VISTA DALL ALTO DELLA ROTONDA PRESA COME RIFERMENTO. 10

Attraversamento sulla strada provinciale del chiostro di Voltorre Foto scattata dall attraversamento sulla SP1 11

Foto scattata da Via Cavour Foto scattata dal parcheggio della farmacia 12

13 Viste assonometriche

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PROGETTO 15

IDEA PROGETTUALE l idea iniziale per indicare la fermata alle macchine in arrivo da tutte le entrate della rotonda, era di creare un particolare segnale di stop, sorretto da un palo di altezza pari a 4.50 m illuminato solo ed esclusivamente in occasione dell attraversamento grazie ad un sistema a sensori ottici. Dopo approfondite e mirate ricerche in merito, che hanno evidenziato una sempre più forte tendenza a ripristinare i semafori, abbiamo ritenuto opportuno utilizzare un semaforo intelligente (in funzione solo con apertura del circuito) nonostante ci troviamo in prossimità di una rotonda. 16

RELAZIONE TECNICA Il nostro progetto è un sistema a magneti e sensori ottici. Il non vedente, trovandosi in prossimità dell attraversamento pedonale della rotonda, attiverà con i raggi infrarossi presenti all interno del bastone il sensore di prossimità ottico contenuto nel semaforo. Si metterà in moto il sistema progettato: - Attivazione del semaforo intelligente che segnalerà lo stop per le macchine in arrivo. - Trascorso un intervallo di tempo di 60 secondi, avverrà la magnetizzazione dell elettromagnete posto sotto l asfalto ad una profondità di circa 2.5 cm. Questo attirerà la calamita permanente posta sotto il bastone dando così la direzione al non vedente. - Il tutto sarà accompagnato da un segnale acustico come previsto dall attuale normativa. In prossimità dell attraversamento pedonale il non vedente potrà consultare la mappa tattile, che spiegherà il funzionamento del percorso e la sua posizione. Trascorso il tempo necessario a garantire l attraversamento in sicurezza al non vedente, l elettricità cesserà di attraversare la bobina attorno alla calamità smagnetizzandola, permettendo così lo spegnimento dei semafori nelle altre uscite della rotonda in modo tale da ripristinare il regolare traffico veicolare. 17

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PARTICOLARI 19

Sezione costruttiva 20

BASTONE Un magnete o calamita, è un corpo che genera un campo magnetico. Il nome deriva dal greco, magnètes lìthos, cioè pietra di Magnesia, dal nome di una località dell Asia Minore, nota sin dall antichità per gli ingenti depositi di magnetide. Un campo magnetico è invisibile all occhio umano, ma i suoi effetti sono ben noti:sposta materiali ferromagnetici come il ferro e fa attrarre o respingere due magneti. 21

ELETTROMAGNETE Per non causare danni ad automobili in passaggio sulla calamita, abbiamo ritenuto opportuno usare un elettromagnete, è costituito da una bobina di filo conduttore che agisce come un magnete quando una corrente elettrica passa attraverso di essa, ma che smette di essere una calamita quando la corrente si ferma. Spesso un elettromagnete è avvolto attorno ad un nucleo di materiale ferromagnetico (per esempio l acciaio) per aumentare il campo magnetico prodotto dalla bobina. 22

SENSORI OTTICI I sensori di prossimità ottici (chiamati anche Fotoelettrici) si basano sulla rilevazione della riflessione di un fascio luminoso da parte dell'oggetto rilevato. Normalmente viene usato un fascio di raggi infrarossi, in quanto questa radiazione difficilmente si confonde con i disturbi generati da fonti luminose ambientali. Oggi questi sensori sono economici. Nella modalità d'uso più semplice, il fascio viene riflesso dalla superficie stessa dell'oggetto rilevato, per lo stesso fenomeno per cui la luce visibile può essere riflessa e percepita dai nostri occhi. 23

FOTOCELLULA Fotocellula:il cui funzionamento si basa sulla rifrazione della luce di ciascun oggetto. Le emissione dei fotodiodi sono sia a luce visibile che non visibile come i raggi infrarossi. La fotocellula è contenuta nel bastone del non vedente, che attiverà il sensore ottico. 24

MATERIALI UTILIZZATI 25

Materiale ferromagnetico come l acciaio Filo elettrico Magnete permanente può essere in: ferro,nichel,cobalto e alcune leghe di terre rare. 26

VISTE ASSONOMETRICHE 27

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