PROGETTO DI NORMA CIG E01.08.934.0



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Ente Federato all UNI 20097 San Donato Milanese P.zza Boldrini, 1 Tel 02 55700101 Fax 02 52037621 www.cig.it PROGETTO DI NORMA CIG E01.08.934.0 IMPIANTI A GAS PER USO DOMESTICO IMPIANTI DI ADDUZIONE GAS PER USI DOMESTICI E SIMILARI ALIMENTATI DA RETE DI DISTRIBUZIONE, DA BOMBOLE E SERBATOI FISSI DI GPL, REALIZZATI CON SISTEMI DI GIUNZIONE A RACCORDI A PRESSARE PER TUBI METALLICI - PROGETTAZIONE, INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE Questo e un progetto di norma : non deve essere considerato od usato come norma UNI-CIG

NOTA ILLUSTRATIVA Il progetto di norma CIG E01.08.934.0 IMPIANTI A GAS PER USO DOMESTICO IMPIANTI DI ADDUZIONE GAS PER USI DOMESTICI E SIMILARI ALIMENTATI DA RETE DI DISTRIBUZIONE, DA BOMBOLE E SERBATOI FISSI DI GPL, REALIZZATI CON SISTEMI DI GIUNZIONE A RACCORDI A PRESSARE PER TUBI METALLICI - PROGETTAZIONE, INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE, viene sottoposto ad INCHIESTA PUBBLICA CONGIUNTA SU SITO CIG E SITO UNI (www.uni.com) Gli interessati sono invitati ad inoltrare le loro osservazioni alla Segreteria del CIG P.zza Boldrini, 1 20097 San Donato Milanese (MI) - fax : 02 52037621, entro e non oltre il 24 GENNAIO 2008 Il Relatore della Commissione CIG B5 Ing. Alfredo Castaldi Il Presidente del CIG Dott. Ing. Michele Ronchi

DATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO E01089340 Impianti a gas per uso domestico Impianti di adduzione gas per usi domestici e similiari alimentati da rete di distribuzione, da bombole e serbatoi fissi di GPL, realizzati con sistemi di giunzione a raccordi a pressare per tubi metallici Progettazione, installazione e manutenzione Gas plants for domestic use Gas plants for domestic uses supplied by distribution networks, by LPG cylinders and LPG storage tanks, performed by press-fitting systems Design, installation and maintenance ORGANO COMPETENTE CIG - Comitato Italiano Gas CO-AUTORE SOMMARIO La Specifica Tecnica fornisce i criteri per la progettazione, l'installazione e la manutenzione dell'impianto interno gas realizzato con tubi metallici in cui le giunzioni sono realizzate con sistemi di raccordi a pressare idonei al trasporto di gas combustibile della Ia, IIa, IIIa famiglia. Si applica agli impianti di adduzione gas di VII specie, alimentati da rete, da bombole e serbatoi fissi, in accordo alle norme UNI 7129 e UNI 7131. Questo testo NON è una norma UNI, ma è un progetto di norma sottoposto alla fase di inchiesta pubblica, da utilizzare solo ed esclusivamente per fini informativi e per la formulazione di commenti. Il processo di elaborazione delle norme UNI prevede che i progetti vengano sottoposti all'inchiesta pubblica per raccogliere i commenti degli operatori: la norma UNI definitiva potrebbe quindi presentare differenze -anche sostanziali- rispetto al documento messo in inchiesta. Questo documento perde qualsiasi valore al termine dell'inchiesta pubblica, cioè il: UNI non è responsabile delle conseguenze che possono derivare dall'uso improprio del testo dei progetti in inchiesta pubblica. UNI - Milano. Riproduzione vietata. codice progetto: E01089340 Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto di UNI.

Ente Federato all UNI 20097 San Donato Milanese P.zza Boldrini, 1 Tel 02 55700101 Fax 02 52037621 www.cig.it PROGETTO DI NORMA CIG E01.08.934.0 IMPIANTI A GAS PER USO DOMESTICO IMPIANTI DI ADDUZIONE GAS PER USI DOMESTICI E SIMILARI ALIMENTATI DA RETE DI DISTRIBUZIONE, DA BOMBOLE E SERBATOI FISSI DI GPL, REALIZZATI CON SISTEMI DI GIUNZIONE A RACCORDI A PRESSARE PER TUBI METALLICI - PROGETTAZIONE, INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE Questo e un progetto di norma : non deve essere considerato od usato come norma UNI-CIG

NOTA ILLUSTRATIVA Il progetto di norma CIG E01.08.934.0 IMPIANTI A GAS PER USO DOMESTICO IMPIANTI DI ADDUZIONE GAS PER USI DOMESTICI E SIMILARI ALIMENTATI DA RETE DI DISTRIBUZIONE, DA BOMBOLE E SERBATOI FISSI DI GPL, REALIZZATI CON SISTEMI DI GIUNZIONE A RACCORDI A PRESSARE PER TUBI METALLICI - PROGETTAZIONE, INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE, viene sottoposto ad INCHIESTA PUBBLICA CONGIUNTA SU SITO CIG E SITO UNI (www.uni.com) Gli interessati sono invitati ad inoltrare le loro osservazioni alla Segreteria del CIG P.zza Boldrini, 1 20097 San Donato Milanese (MI) - fax : 02 52037621, entro e non oltre il 24 GENNAIO 2008 Il Relatore della Commissione CIG B5 Ing. Alfredo Castaldi Il Presidente del CIG Dott. Ing. Michele Ronchi

DATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO E01089340 RELAZIONI NAZIONALI La presente specifica tecnica è la revisione della UNI TS 11147:2005. RELAZIONI INTERN.LI PREMESSA VARIANTI NAZIONALI UNI - Milano. Riproduzione vietata. codice progetto: E01089340 Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto di UNI.

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE. La presente Specifica Tecnica fornisce i criteri per la progettazione e l installazione delle tubazioni metalliche per impianti domestici e similari realizzati con sistemi di raccordi a pressare idonei alla distribuzione dei gas combustibili. La presente Specifica Tecnica si applica in accordo con le norme UNI 7129 e UNI 7131, relativamente alla progettazione, costruzione, collaudo, manutenzione ed ai rifacimenti di impianti o parte di essi, realizzati con sistemi di raccordi a pressare posti sia all interno che all esterno degli edifici comprendenti il complesso delle tubazioni e degli accessori per la distribuzione del gas a valle del punto di inizio, come definito al p.to 3.2.4. Sono considerati nello scopo e campo di applicazione della presente Specifica Tecnica gli impianti di adduzione gas di VII a specie, della I a, II a e III a famiglia, per usi domestici e similari alimentati da rete di distribuzione, da bombole e serbatoi fissi di GPL. La progettazione, l installazione ed il collaudo degli impianti oggetto della presente Specifica Tecnica, devono essere eseguite da personale in possesso dei requisiti previsti dalle leggi e normative vigenti e di idonea capacità tecnica. nota 1) nota 2) Per la ventilazione dei locali, l installazione di apparecchi, l evacuazione dei prodotti della combustione, la messa in servizio e la manutenzione vedere UNI 7129 e UNI 7131. Non sono compresi nello scopo e campo di applicazione della presente Specifica Tecnica gli impianti soggetti al DM 12 aprile 1996. 2 RIFERIMENTI NORMATIVI UNI 7129 UNI 7131 UNI 9036 UNI 11065 CEI 64-8 Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione. Progettazione, installazione e manutenzione. Impianti a GPL per uso domestico non alimentati da rete di distribuzione Progettazione, installazione, esercizio e manutenzione. Gruppi di misura con contatori a pareti deformabili Prescrizioni di installazione. Raccorderia idraulica Raccordi a pressare di rame e leghe di rame, per acqua e gas combustibile Requisiti minimi. Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. UNI 11137-1 Impianti a gas per uso domestico e similare Linee guida per la verifica e per il ripristino della tenuta di impianti interni in esercizio Parte 1: prescrizioni generali e requisiti per i gas della Ia e IIa famiglia. UNI 11179 UNI EN 161 UNI EN 331 Raccordi a pressare per tubazioni metalliche Valvole automatiche di sezionamento per bruciatori a gas e apparecchi utilizzatori a gas. Rubinetti a sfera ed a maschio conico con fondo chiuso, a comando manuale, per impianti a gas negli edifici. UNI EN 1057 Rame e leghe di rame - Tubi rotondi di rame senza saldatura per acqua e gas nelle applicazioni sanitarie e di riscaldamento. UNI EN 1775 Trasporto e distribuzione di gas - Tubazioni di gas negli edifici - Pressione massima di esercizio 5 bar - Raccomandazioni funzionali UNI EN 1254-2 Rame e leghe di rame - Raccorderia idraulica Raccordi per tubazioni di rame con terminali a compressione 1

3 TERMINI E DEFINIZIONI. Ai fini della presente norma si applicano le seguenti definizioni. Eventuali termini posti tra parentesi ( ) sono da considerarsi sinonimi. 3.1 Definizioni relative alla pressione. Si rimanda alla UNI EN 1775 3.2 Definizione relative agli impianti gas. 3.2.1 Impianto domestico e similare: impianto a gas in cui gli apparecchi installati hanno tutti singola portata termica non maggiore di 35 kw. Inoltre con il termine impianto similare si intende indicare un impianto destinato ad alimentare apparecchi di utilizzazione per la produzione di calore, acqua calda per uso igenico-sanitario e per per la cottura cibi installato in ambienti ad uso non abitativo e non considerati nel campo di applicazione di specifiche regole tecniche 3.2.2 Impianto Gas: impianto comprendente: - l impianto interno; - i collegamenti all apparecchio utilizzatore; - le predisposizioni edili e/o meccaniche per la ventilazione dei locali di installazione degli apparecchi; - le predisposizioni edili e/o meccaniche per l aerazione dei locali di installazione,le predisposizioni edili e/o meccaniche per lo scarico all esterno dei prodotti della combustione. 3.2.3 Impianto interno: insieme dei tubi ed accessori a valle del punto di inizio fino al collegamento degli apparecchi utilizzatori (questi ultimi esclusi). Nota: l impianto interno comprende le tubazioni installate sia nella parte esterna che interna all edificio. 3.2.4 Punto d inizio: definisce il primo elemento dell impianto interno soggetto all applicazione della norma di installazione. A seconda della tipologia impiantistica questo elemento è costituito rispettivamente dal: a) dispositivo di intercettazione posto immediatamente a valle del gruppo di misura ; b) dispositivo di intercettazione posto immediatamente a valle di una derivazione qualora la tubazione principale del gas, a valle del gruppo di misura, sia asservita anche ad impianti di tipologia diversa da quelli ricadenti nella presente norma, ad esempio: cicli produttivi, centrali termiche, ecc, ; c) dispositivo di intercettazione posto immediatamente a valle del gruppo di riduzione qualora l impianto di cui al punto (b) sia alimentato con pressione maggiore di quella prevista dal campo di applicazione della presente norma. Nota: per impianti alimentati da serbatoi o bombole di GPL il punto di inizio è definito dalla UNI 7131 3.3 Definizioni relative ai dispositivi di intercettazione 3.3.1 Dispositivo di intercettazione (rubinetto): dispositivo per l interruzione del flusso del gas in una tubazione. 2

3.3.2 Dispositivo di intercettazione generale dell impianto interno dell utente (rubinetto): dispositivo per l interruzione del flusso del gas all impianto interno. 3.3.3 Dispositivo di intercettazione di un apparecchio (rubinetto): dispositivo per l interruzione del flusso del gas all apparecchio di utilizzazione. 3.4 Definizioni relative al sistema con giunzioni a pressare 3.4.1 Canaletta: Struttura o nicchia, ubicata (o ricavata) sulla parete di un edificio, per la posa al suo interno delle tubazioni gas. 3.4.2 Catena o corona: attrezzo costruito in modo da avvolgere il raccordo a pressare. Possono essere anche definite come ganasce a catena o ganasce a corona. 3.4.3 Collegamento flessibile: tubo flessibile metallico o non metallico per il collegamento dell apparecchio all impianto interno. Nel caso di collegamento tra contatore e impianto interno il tubo flessibile è esclusivamente metallico. 3.4.4 Diametro nominale del raccordo: diametro della parte terminale del raccordo, espresso quale diametro nominale esterno del tubo da collegare. 3.4.5 Dispositivo per la rilevazione della perdita su raccordi non pressati: accorgimento tecnico opzionale che permette di individuare, durante le prove di tenuta, eventuali raccordi non pressati. 3.4.6 Durata o durabilità: aspettativa di vita del prodotto dichiarata dal produttore (da indicarsi in anni) sul libretto di istruzione. 3.4.7 Ganascia: attrezzo meccanico da applicare sulla pressatrice al fine di realizzare la pressatura del terminale a pressare. 3.4.8 Raccordo: dispositivo utilizzato in un sistema di tubazioni, per congiungere tubi tra loro o con altri componenti facenti parte del sistema. 3.4.9 Raccordo a pressare: dispositivo con uno o più terminali a pressare che incorporano uno o più elementi di tenuta nel quale la giunzione si effettua mediante pressione radiale o assiale sul giunto, tramite uno speciale utensile. Nota: A garanzia della tenuta possono essere incorporati ulteriori dispositivi. 3.4.10 Raccordo adattatore: dispositivo che comprende più di un tipo di terminale. Nota: Per i particolari riguardanti gli altri tipi di terminale vedere le corrispondenti parti della UNI EN 1254 parte 2, 3, 4. Non sono ammessi raccordi adattatori con guarnizione non metallica aventi uno o più terminali a saldare. 3.4.11 Guaina: tubo di protezione in cui passa una tubazione gas. 3.4.12 Marcatura: l apposizione sul prodotto, sull imballaggio, sulle confezioni minime o nelle istruzioni di montaggio di segni distintivi atti ad identificarne il produttore, le dimensioni, la destinazione d uso del prodotto o marchi di conformità. 3.4.13 Nastro protettivo : fasciatura esterna o nastro messo a protezione dall operatore sui tratti di tubazioni scoperte al fine di evitarne la corrosione. 3

3.4.14 Utensile di pressatura (pressatrice, pinza): attrezzo cui si applica la ganascia, la catena o la corona, che sviluppa la forza necessaria alla corretta pressatura dei raccordi. 3.4.15 Rivestimento protettivo: rivestimento atto alla protezione da aggressione di agenti chimici di un tubo gas. 3.4.16 Sbavatura: procedimento con il quale si rimuovono eventuali bave taglienti all estremità del tubo. 3.4.17 Sistema di raccordi a pressare: l insieme dei prodotti elencati dal produttore, che comprende raccordi a pressare, tubi, utensili e tutto quanto necessario per provvedere all installazione degli stessi. 3.4.18 Tubazioni: insieme di tubi, raccordi e componenti. 3.4.19 Libretto di istruzioni ed avvertenze: istruzioni fornite dal fabbricante per il montaggio e l installazione del sistema. 3.5 Definizione relative all edilizia. 3.5.1 Edificio unifamiliare: edificio, singolo o a schiera, corrispondente a un'unica unità immobiliare. 3.5.2 Edificio residenziale (condominiale, multifamiliare): Edificio in cui si trovano uno o più appartamenti ad suo abitativo, escluse le aree destinate principalmente ad attività professionali e locali aperti al pubblico. 3.5.3 Parti comuni di un edificio: sono quelle parti (muri maestri, tetti, lastrici solari, scale, androni, portici, cortili, corridoi, ecc.) che sono poste al servizio comune o che connettono funzionalmente più unità immobiliari. 3.5.4 Unità immobiliare (alloggio, appartamento): locale, o insieme di locali, con accesso indipendente e diretto attraverso spazio pubblico (strada, piazza, ecc.) oppure attraverso spazio privato ad uso comune (androne, cortile, scala, ballatoio, portico, ecc.). 4 IMPIANTO INTERNO 4.1 Punto d inizio. La possibilità di manovra del dispositivo d intercettazione che costituisce il punto d inizio deve essere limitata esclusivamente all utente interessato. A tale scopo, se necessario, si ritengono idonei rubinetti con chiavi, nicchie ed armadietti con chiave ad uso esclusivo, altri dispositivi similari. Il collegamento tra impianto interno e gruppo di misura deve essere realizzato in modo tale da evitare sollecitazioni meccaniche al gruppo stesso come riportato nella UNI 9036. Gli impianti interni devono essere dotati di una presa di pressione facilmente accessibile e ad uso esclusivo dell utente. La presa di pressione deve essere posta a valle del dispositivo d intercettazione che costituisce il punto d inizio (vedi fig.1a-1b-1c) oppure, può essere compresa nel dispositivo di intercettazione stesso. 4

Legenda: 1. Dispositivo di intercettazione ingresso contatore/misuratore (in genere di competenza del distributore). 2. Codolo di ingresso. 3. Contatore/Misuratore. 4. Eventuale presa pressione del contatore/misuratore; potrebbe essere prevista anche nel dispositivo di intercettazione (1), oppure direttamente nella mensola di fissaggio o sul codolo di uscita. 5. Punto d inizio e dispositivo di intercettazione (di competenza del cliente). In assenza della presa di pressione (4) il punto d inizio deve essere collegato al codolo di uscita. 6. Presa di pressione completa di tappo. Potrebbe essere prevista anche direttamente nel dispositivo di intercettazione (5) (di competenza del cliente). 7. Codolo di uscita. 8. Mensola di fissaggio. Fig. 1a - Schema gruppo di misura e collegamento all impianto gas allacciato ad una rete di distribuzione. Legenda: 1 Gruppo di misura 2 Linea principale di alimentazione gas alle utenze. 3 Punto d inizio e rubinetto di intercettazione generale 4 Presa di pressione Fig1.b - Schema di collegamento di un impianto domestico o similare in derivazione da una linea di alimentazione gas asservita ad una tipologia di utenza diversa 5

Legenda: 1 Gruppo di misura 2 Linea principale di alimentazione gas alle utenze. 3 Dispositivo di intercettazione 4 Riduttore di pressione 5 Punto d inizio e rubinetto di intercettazione generale 6 Presa di pressione Fig1.c - Schema di collegamento di un impianto domestico o similare in derivazione da una linea di alimentazione gas asservita ad una tipologia di utenza diversa. 4.2 Dimensionamento impianto interno. 4.2.1 Generalità Le sezioni delle tubazioni costituenti l'impianto gas devono essere tali da garantire una fornitura di gas sufficiente a coprire la massima richiesta, limitando la perdita di pressione fra il contatore e qualsiasi apparecchio di utilizzazione a valori non maggiori di: - 0,5 mbar per i gas della I a famiglia. - 1,0 mbar per i gas della II a famiglia - 2,0 mbar per i gas della III a famiglia Qualora a monte del contatore sia installato un regolatore di pressione, si ammettono perdite di carico doppie di quelle sopra riportate. Per quanto attiene il dimensionamento dell impianto interno realizzato con il sistema a pressare si rimanda a quanto riportato nell allegato A della UNI 7129. Per i tubi di rame, acciaio inossidabile ed acciaio non legato aventi diametri interni non previsti dalla UNI 7129, si rimanda all appendice A allegata al presente documento: 4.3 Materiali Per i materiali utilizzabili e considerati nella presente specifica tecnica ci si deve riferire a quanto segue: 4.3.1 Tubi In relazione alle caratteristiche chimico-fisiche e costruttive del raccordo utilizzato in uno specifico sistema a pressare i tubi che costituiscono la parte fissa dell impianto gas possono essere di: - Acciaio non legato (UNI EN 10255) - Acciaio non legato a parete sottile (UNI EN 10305-3) 6

- Acciaio inossidabile a parete sottile (UNI EN 10312) - Rame (UNI EN 1057) 4.3.1.1 Tubi di acciaio non legato I tubi di acciaio non legato devono avere le caratteristiche prescritte dalla norma UNI EN 10255, per essere impiegati con il relativo raccordo a pressare di ghisa malleabile a cuore bianco o di altro materiale conforme alla norma UNI 11179. In mancanza di indicazioni diverse da parte del fabbricante del sistema vedere quanto riportato nel prospetto 1. Prospetto 1 Tubi di acciaio non legato secondo UNI EN 10255 Diametri e spessori Diametro esterno De mm 17,2 21,3 26,9 33,7 42,4 48,3 60,3 76,1 88,9 Spessore s mm 2 2,3 2,3 2,9 2,9 2,9 3,2 3,2 3,6 Diametro interno Di mm 13,2 16,7 22,3 27,9 36,6 42,5 53,9 69,7 81,7 Per le tubazioni di acciaio non legato con saldatura longitudinale, se interrate, occorre prevedere tubi aventi caratteristiche uguali a quelle dei tubi usati per pressioni massima di esercizio p 5 bar e conformi alla UNI 10208-1 4.3.1.2 Tubi di acciaio non legato a parete sottile I tubi di acciaio non legato devono avere le caratteristiche prescritte dalla norma UNI EN 10305-3, per essere impiegati con il relativo raccordo a pressare conforme alla norma UNI 11179. In mancanza di indicazioni diverse da parte del fabbricante del sistema, le dimensioni dei tubi di acciaio non legato a parete sottile sono riportate nel prospetto 2. Prospetto 2 Tubi di acciaio non legato a parete sottile secondo UNI EN 10 305-3 Spessori minimi Diametro esterno De mm 12 15 18 22 28 35 42 54 Spessore s mm 1 1 1 1 1 1,5 1,5 1,5 Diametro interno Di mm 10 13 16 20 26 32 39 51 4.3.1.3 Tubi di acciaio inossidabile a parete sottile I tubi di acciaio inossidabile a parete sottile devono avere le caratteristiche prescritte dalla norma UNI EN 10312, per essere impiegati con il relativo raccordo a pressare conforme alla norma UNI 11179. In mancanza di indicazioni diverse da parte del fabbricante del sistema, le dimensioni dei tubi di acciaio inossidabile a parete sottile sono riportate nel prospetto 3. 7

Prospetto 3 Tubi di acciaio inossidabile a parete sottile secondo UNI 10312 Diametri e spessori Diametro esterno De mm 12 15 18 22 28 35 42 54 Spessore s mm 1 1 1 1 1 1,5 1,5 1,5 Diametro interno Di mm 10 13 16 20 26 32 39 51 4.3.1.4 Tubi di rame I tubi di rame devono avere le caratteristiche prescritte dalla norma UNI EN 1057, per essere impiegati con il relativo raccordo a pressare di rame o leghe di rame conforme alla norma UNI 11065. In mancanza di indicazioni diverse da parte del fabbricante del sistema, vedere quanto riportato nel prospetto 4. Prospetto 4 Tubi di rame Diametri e spessori Diametro esterno De mm 12,0 (14,0) 15,0 (16,0) 18,0 22,0 28,0 35,0 42,0 54,0 Spessore s mm 1,0 (1,0) 1,0 (1,0) 1,0 1,0 1,0 1,0 1,5 1,5 Diametro interno Di mm 10,0 (12,0) 13,0 (14,0) 16,0 20,0 26,0 33,0 39,0 51,0 Nota : i diametri posti tra parentesi () non sono generalmente utilizzati nel sistema a pressare 4.3.2 Raccordi con terminali a pressare. I raccordi utilizzati nei sistemi a pressare per la giunzione delle tubazioni metalliche possono essere di: - acciaio conformi alla norma UNI 11179, - ghisa malleabile a cuore bianco conformi alla norma UNI 11179, - rame o leghe di rame conformi alla norma UNI 11065. Il processo di giunzione, i materiali e gli utensili impiegati devono essere quelli definiti dal fabbricante del sistema, con le indicazioni e le modalità previste sul libretto di istruzioni ed avvertenze messo specificatamente a corredo dallo stesso. Nota : si ricorda che, in base alle norme di prodotto su indicate, l elemento elastomerico di tenuta idoneo per il gas è contrassegnato in giallo. 4.3.3 Rubinetti I rubinetti di tipo manuale per installazione fuori terra (compresi i casi in pozzetti ed installazioni a vista), possono essere di ottone, di bronzo, di acciaio o di ghisa sferoidale, conformi a UNI EN 331. I rubinetti possono altresì avere terminali a pressare, questi ultimi dovranno essere conformi alle rispettive norme di prodotto. I dispositivi di intercettazione con comando di apertura e chiusura a distanza conformi alla UNI EN 161. 8

5 CRITERI GENERALI DI POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI COSTITUENTI L IMPIANTO DI ADDUZIONE GAS. 5.1 Generalità. Il sistema di tubazioni che prevede l uso dei i raccordi a pressare può essere utilizzato sia all esterno che all interno dell edificio. All interno degli edifici la tubazione deve essere installata in spazi ventilati con tracciati di lunghezza più breve possibile. All esterno degli edifici, deve essere data particolare attenzione alle tecniche d installazione, alle caratteristiche fisiche e meccaniche delle strutture scelte per il contenimento e/o il sostegno della tubazione, alla protezione del tubo ed all eventuale rivestimento ed all ancoraggio dello stesso. In ogni caso deve essere garantita una facile accessibilità per eventuali interventi di ispezione della tubazione. Le tubazioni asservite a sistemi con giunti a pressare possono essere collocate: - in vista, - in apposito alloggiamento/canaletta, - interrate, - sottotraccia. 5.2 Disposizioni generali per la posa in opera 5.2.1 Per i tubi di acciaio non legato conformi alla UNI EN 10255 e per i tubi di rame conformi alla UNI EN 1057 devono essere osservate le condizioni minime di protezione previste dalla UNI 7129. 5.2.2 Per la posa in opera di tubi di acciaio a parete sottile devono essere osservate, in funzione del luogo di installazione, le condizioni minime di protezione riportate nel prospetto 5a. Prospetto 5a: Prescrizioni per la posa dei tubi di acciaio non legato ed inossidabile a parete sottile Acciaio a parete sottile Tipo di posa Acciaio inossidabile (UNI EN 10312) Acciaio non legato (UNI EN 10305-3) Posa interrata Utilizzare tubo con un idoneo rivestimento protettivo di tipo bituminoso o di materiale plastico Utilizzare tubo preverniciato o galvanizzato e comunque protetto con un idoneo rivestimento aderente e continuo (1) di materiale plastico. Posa sottotraccia Posa in vista o in canaletta all esterno dell edificio Nessuna prescrizione particolare di protezione Nessuna prescrizione particolare di protezione Utilizzare tubo preverniciato o galvanizzato e comunque protetto con un idoneo rivestimento aderente e continuo (1) di materiale plastico. Utilizzare tubo preverniciato o galvanizzato e comunque protetto con un idoneo rivestimento aderente e continuo (1) di materiale plastico Posa in vista o in Nessuna prescrizione particolare di protezione Nessuna prescrizione particolare di protezione canaletta all interno dell edificio (1) Non sono ammessi rivestimenti realizzati mediante bendatura o nastratura 9

5.2.3 Per tutti i raccordi a pressare occorre rispettare le prescrizioni riportate nel prospetto 5b. Prospetto 5b: Prescrizioni per la posa dei raccordi. Raccordi acciaio inossidabile, rame e sue leghe, ghisa Posa interrata malleabile devono essere posti all interno di appositi pozzetti non a tenuta. Acciaio non legato devono essere posti all interno di appositi pozzetti non a tenuta e adeguatamente protetti dalla corrosione con bende o nastri protettivi. Posa sottotraccia Posa vista devono essere poste all interno di apposite scatole d ispezione non a tenuta di gas verso l esterno Nessuna prescrizione particolare devono essere posti all interno di apposite scatole di ispezione non a tenuta di gas verso l esterno. 5.2.4 Per tutte le tubazioni oggetto della presente norma, le protezioni e trattamenti, aggiuntivi rispetto a quelle presenti sui prodotti in origine (ed esempio verniciatura, primer liquidi isolanti, nastratura, bendaggio ecc), devono essere applicate dopo la realizzazione delle giunzioni e dopo aver eseguito le prove di tenuta. 5.2.5 Nella posa interrata si devono rispettare le seguenti prescrizioni: - i raccordi a pressare devono essere posti all interno di un pozzetto ispezionabile ed accessibile; - il pozzetto deve avere una dimensione tale da consentire una corretta manovrabilità dell utensile di pressatura (vedi fig. 2). Utensile Pozzetto Raccordo a pressare a b c a-b-c = valori forniti dal fabbricante del sistema a pressare utilizzato fig 2 5.2.6 È ammessa la curvatura a freddo dei tubi purché venga effettuata mediante gli idonei utensili curvatubi. 5.2.7 Nell attraversamento di muri pieni, muri di mattoni forati e pannelli prefabbricati, la tubazione non deve presentare giunzioni (ad esclusione della giunzione d ingresso, e di uscita, fig. 1a e 1b) e deve essere protetta con tubo guaina passante a tenuta. La guaina può essere indifferentemente metallica o di materiale non propagante la fiamma. 10

5.2.8 Nell attraversamento di muri perimetrali esterni provvisti di intercapedine, la guaina deve essere esclusivamente metallica a tenuta fig 3b. 5.2.9 Nell'attraversamento di muri perimetrali esterni, la sezione libera tra tubo guaina e tubazione gas deve essere sigillata con materiali e sistemi idonei (esempio: plastiche espanse, silicone, cemento plastico) in corrispondenza della parte interna del locale (fig.1a e 1). In ogni caso, per le tubazioni non è consentito il contatto con gesso o materiali similari. Figura 1a Attraversamento della parete perimetrale esterna realizzata con mattoni pieni Legenda 1. Ambiente esterno 2. Ambiente interno 3. Tubo guaina non propagante fiamma 4. Sezione libera 5. Sigillatura 6. Tubazione gas 7. Intonaco 8. Raccordo a pressare 1. Ambiente esterno 2. Ambiente interno 7. Intonaco esterno 4. Sezione libera 7. Intonaco interno 3. Tubo guaina in materiale non propagante fiamma 6. Tubazione gas 8. Raccordo a pressare 5. Sigillatura Fig. 3a Figura 1B Attraversamento di una parete perimetrale esterna con intercapedine d aria Legenda 1. Ambiente esterno 2. Ambiente interno 3. Tubo guaina in acciaio 4. Sezione libera 5. Sigillatura 6. Tubazione gas 7. Intonaco 8. Raccordo a pressare 9. Intercapedine d aria 11

1. Ambiente esterno 2. Ambiente interno 9. Intercapedine d'aria 7. Intonaco esterno 4. Sezione libera 7. Intonaco interno 3. Tubo guaina acciaio 6. Tubazione gas 8. Raccordo a pressare 5. Sigillatura Fig.3b 5.2.10 È ammessa la collocazione delle tubazioni gas e relative giunzioni entro apposita canaletta purché realizzata esternamente all edificio e destinata ad uso esclusivo dell impianto gas. Tale canaletta deve essere permanentemente aerata tramite apposite aperture, posizionate in modo tale da impedire eventuali formazioni di sacche di gas. 5.2.11 Il processo di giunzione, i materiali e gli utensili impiegati devono essere quelli definiti dal fabbricante del sistema, con le indicazioni e le modalità previste sul libretto di istruzioni ed avvertenze messo specificatamente a corredo dallo stesso. Prima di introdurre il tubo nel raccordo a pressare deve essere accertata la presenza dell elemento di tenuta nella propria sede. 5.2.12 La distanza minima tra due raccordi a pressare, se prevista, deve essere specificata, nel libretto di istruzioni ed avvertenze, dal fabbricante del sistema utilizzato. 5.2.13 È ammessa la posa dei raccordi a pressare anche all interno dei locali costituenti l edificio a condizione che vengano rispettate le stesse disposizioni previste per le giunzioni filettate contenute nella UNI 7129. 5.2.14 Se il gruppo di misura (contatore) non è alloggiato all interno dell unità abitativa o sul balcone della stessa, deve essere installato un dispositivo di intercettazione generale all interno del perimetro dell unità abitativa (alloggio). In alternativa si può utilizzare un dispositivo di d'intercettazione generale a valle del gruppo di misura asservendolo ad un comando a distanza. In tutti i casi il dispositivo di manovra per l apertura o chiusura del flusso di gas (manopola del rubinetto di arresto o il pulsante del comando a distanza) deve risultare facilmente accessibile all utente anche se persona diversamente abile. Nel caso di impianti particolarmente complessi (cioè caratterizzati da un percorso con più diramazioni) è ammesso sezionare le diverse parti dell impianto utilizzando dispositivi di intercettazione conformi alla UNI EN 331. 5.2.15 A monte di ogni apparecchio di utilizzazione, e cioè a monte di ogni collegamento fra l'apparecchio e l'impianto interno, deve essere sempre inserito un rubinetto di intercettazione conforme alla UNI EN 331 in posizione accessibile. 5.2.16 Le tubazioni metalliche e le eventuali parti metalliche costituenti l impianto gas, quali ad esempio le canalette, devono essere dotate di collegamento equipotenziale nel rispetto della norma CEI 64-8. 12

5.2.17 Sulla linea di adduzione gas, costituita da tubazioni metalliche, derivata da altre tipologie di impianto (fig 1.b e fig. 1.c) deve essere installato un giunto isolante monoblocco (giunto dielettrico) di cui alle norme UNI 10284, UNI 10285 immediatamente prima o dopo il punto di inizio. 5.3 Divieti. 5.3.1 È vietato utilizzare raccordi a pressare non perfettamente integri o raccordi in cui manca l elemento di tenuta. 5.3.2 È vietato manomettere, sostituire o reintegrare l elemento di tenuta. 5.3.3 È vietato usare raccordi a pressare diversi da quelli forniti o dichiarati compatibili dal fabbricante del sistema stesso. 5.3.4 È vietato sottoporre i raccordi con terminali a pressare e in particolare l elemento di tenuta a sollecitazioni termiche dovute ad operazioni di saldatura o brasatura effettuate nelle immediate vicinanze. 5.3.5 È vietato installare raccordi e rubinetti con terminali a pressare all interno di locali non areati o non aerabili. 5.3.6 È vietato installare tubi per adduzione di gas combustibile con densità relativa maggiore di 0,80 in locali con il pavimento al di sotto del piano di campagna. 5.3.7 È vietata la posa sottotraccia della tubazione in diagonale ed obliqua. 5.3.8 È vietato posare le tubazioni direttamente sottotraccia sia nelle pareti esterne dei muri perimetrali dell edificio sia nelle parti comuni di un edificio residenziale. 5.3.9 È vietata la posa a pavimento delle tubazioni nei locali costituenti le parti comuni dell edificio. 5.3.10 E vietata la collocazione delle tubazioni nelle intercapedini delle pareti, nei camini e canne fumarie, asole tecniche utilizzate per l intubamento, nei condotti per lo scarico delle immondizie, nei vani per ascensori, nei condotti e nelle aperture di ventilazione ed altre strutture chiuse destinate a contenere altri servizi acqua, elettrici, telefonici, ecc. 5.3.11 E vietata la posa delle tubazioni nei giunti di dilatazione (sismici) degli edifici 5.3.12 È vietato il sottopasso delle fondamenta degli edifici. 13

6 CRITERI DI POSA NEGLI EDIFICI UNIFAMILIARI. 6.1 Modalità di posa delle tubazioni gas all esterno della singola unità immobiliare. All esterno delle unità immobiliari le tubazioni possono essere installate: - a vista, - in canaletta, - interrate. 6.1.1 Installazione a vista. Le tubazioni installate a vista devono essere adeguatamente ancorate alla parete perimetrale esterna o ad altre idonee strutture per evitare scuotimenti, vibrazioni e ove necessario (es. zone di transito o manovra di veicoli a motore), essere protette da eventuali urti accidentali, fino ad un altezza 1,5 m, mediante guaina di acciaio di spessore non inferiore a 2mm o, elementi/manufatti aventi caratteristiche di resistenza meccanica equivalenti. Nel prospetto 6 che segue sono riportate le distanze massime da utilizzarsi per lo staffaggio dei tubi, sia di rame che di acciaio inossidabile ed acciaio non legato a parete sottile, in mancanza di indicazioni diverse fornite dal fabbricante del sistema. Prospetto 6 Diametro nominale del Distanze massime raccomandate per lo staffaggio (m) tubo (mm) orizzontale verticale 12, 14, 15, 16, 18 1,2 1,8 22, 28 1,8 2,4 35, 42 2,4 3,0 54 2,7 3,0 Per le tubazioni di acciaio non legate di cui alla UNI 10255 aventi spessore maggiore di 2 mm si rimanda alla UNI 7129. 6.1.1.1 Le tubazioni devono essere staffate ponendo particolare attenzione e cura nella scelta della posizione in cui si collocano i punti fissi. Inoltre devono essere previsti, ove necessario, punti di scorrimento al fine di evitare sollecitazione sui giunti. Il punto fisso non deve mai essere posto direttamente sul raccordo. 6.1.1.2 Se necessario, sulla tubazione deve essere predisposto un compensatore di dilatazione termica (es. omega, lira, soffietto, ecc.) opportunamente dimensionato in funzione dei valori di dilatazione ricavati mediante il calcolo indicato in appendice C. fig. 4 (es. soffietto) Nota: I valori di compensazione del giunto di dilatazione a soffietto (fig 4) devono essere indicati dal fabbricante. Per il calcolo delle dilatazioni della tubazione vedi Appendice C. 6.1.1.3 Ove applicabile, le dilatazioni termiche possono essere compensate anche tramite cambi di direzione del tratto di tubazione (es. fig. 5). 14

fig. 5 (Prospetto esemplificativo) 6.1.1.4 Su un tratto diritto di tubazione privo di compensatore della dilatazione termica, può essere posizionato un solo punto fisso. Nel caso di tratti di tubazioni molto lunghi il punto fisso va posizionato quanto più possibile nel mezzo, in modo da dimezzare l allungamento sulle due direzioni. 6.1.2 Installazione in canaletta. È consentita la posa delle tubazioni con raccordi a pressare all interno di una canaletta, ubicata sulla parete perimetrale esterna dell edificio e costituita da materiali non propaganti la fiamma. La superficie di chiusura, se esistente, deve essere non a tenuta (es. griglia fig 6) e rimovibile, al fine di permettere ispezioni e/o manutenzioni. 1. Canaletta 2. Raccordo a pressare fig. 6: (Prospetto esemplificativo di canaletta con tubazione gas al suo interno) 6.1.2.1 La canaletta può essere ancorata (fig. 6a) o ricavata direttamente nell estradosso della parete esterna (nicchia). In quest ultimo caso, le pareti che delimitano l alloggiamento, devono essere rese stagne. Tale operazione può essere realizzata, ad esempio, mediante idonea zaffatura di malta di cemento (fig. 6 b). 15

2. Canaletta 1.Intonaco 3.Tubazione gas 2. Canaletta- nicchia 3.Tubazione gas 4.Griglia o superficie chiusa 4.Griglia o superficie chiusa 5. Ancoraggio tubo gas 5. Ancoraggio tubo gas 1. Malta di cenmento 1. Mattoni forati 1. Intonaco 1. Mattoni forati 2. Canaletta 2. Canaletta- nicchia 3.Tubazione gas 3.Tubazione gas 4.Griglia o superficie chiusa 5. Ancoraggio tubo gas 5. Ancoraggio 5. Ancoraggio tubo gas 4.Griglia o superficie chiusa fig. 6a: (Prospetto esemplificativo) fig. 6b: (Prospetto esemplificativo) 6.1.2.2 Per la posa di tubazioni di particolare lunghezza e soggette a variazioni di temperatura, è necessario porre particolare attenzione agli effetti delle dilatazioni termiche (vedi i p.ti 6.1.1.1, 6.1.1.2, 6.1.1.3, 6.1.1.4). 6.1.2.3 La posa in opera delle canalette può essere realizzata con sviluppo sia verticale che orizzontale. Le canalette possono essere ancorate o ricavate direttamente anche nei soffitti degli androni o corridoi e simili. 6.1.2.4 E ammessa l installazione di una tubazione in canaletta chiusa se dotata alle estremità di opportune aperture di aerazione rivolte verso l esterno e se realizzata in modo da poter consentire eventuali ispezioni e manutenzioni. L apertura di aerazione ubicata nella parte più bassa della canaletta a sviluppo verticale deve essere posizionata in modo tale da impedire ristagno di liquidi. 6.1.2.5 Per i gas con densità relativa superiore a 0,8 la canaletta non può scendere al di sotto del piano di campagna. Inoltre l apertura di aerazione ubicata nella parte più bassa della canaletta non deve trovarsi a un livello più basso del suolo. 6.1.3 Posa delle tubazioni interrate. Per quanto attiene le procedure relative alla posa in opera delle tubazioni interrate si rimanda alle disposizioni generali contenute al punto 5.2. nonché alle disposizioni contenute nella norma UNI 7129. 16

6.2 Modalità di posa delle tubazioni gas all interno alla singola unità immobiliare. All interno dei locali di proprietà e nelle eventuali pertinenze il sistema con raccordi a pressare, può essere utilizzato nel rispetto delle disposizioni e dei limiti definiti nella UNI 7129 per le giunzioni filettate. All interno dei locali è consentita la posa delle tubazioni anche in canaletta, secondo le prescrizioni di cui ai punti 7.1.2. Per la posa sottotraccia, a vista ed in canaletta attenersi alle indicazioni riportate nei prospetti 5a e 5 b. 7 CRITERI DI POSA NEGLI EDIFICI RESIDENZIALI MULTIFAMILIARI. La posa delle tubazioni gas deve essere fatta seguendo opportuni percorsi predisposti allo scopo ed al servizio esclusivo degli impianti gas. La posa in opera delle tubazioni gas nelle parti comuni esterne di un edificio multifamiliare devono essere effettuate nel rispetto delle disposizioni generali di cui ai punti precedenti, ed in ottemperanza alle norme di sicurezza antincendio in vigore per gli edifici di civile abitazione. In aggiunta devono essere rispettate le disposizioni di seguito riportate. 7.1 Modalità di posa delle tubazioni gas nelle parti comuni esterne dell edificio multifamiliare. Le tubazioni possono essere collocate: - a vista, - in canaletta, - interrate. 7.1.1 Installazione a vista. Le tubazioni installate a vista devono essere adeguatamente ancorate alla parete perimetrale esterna o ad altre idonee strutture per evitare scuotimenti, vibrazioni e ove necessario, essere protette da eventuali urti accidentali con elementi o manufatti aventi caratteristiche di resistenza meccanica di cui al p.to 6.1.1. Per la posa di tubazioni di particolare lunghezza e soggette a variazioni di temperatura, è necessario porre particolare attenzione agli effetti delle dilatazioni termiche (vedi punti 6.1.1.1, 6.1.1.2, 6.1.1.3, 6.1.1.4). La distanza di posa tra le tubazioni deve essere tale da permettere gli interventi di manutenzione e/o sostituzione. Ogni singola tubazione deve essere facilmente individuata e correlata alla rispettiva unità abitativa. 7.1.2 Installazione in canaletta. È consentita la posa delle tubazioni all interno di una canaletta, ubicata sulla parete perimetrale esterna dell edificio e costituita da materiali non propaganti la fiamma. La superficie di chiusura, se esistente, deve essere non a tenuta (es. provvista di griglia) e rimovibile, al fine di permettere ispezioni e/o manutenzioni. 17

La canaletta può essere ancorata (fig. 8a) o ricavata direttamente nell estradosso della parete esterna, nicchia (fig. 8b). In quest ultimo caso, le pareti che delimitano l alloggiamento, devono essere rese stagne. Tale operazione può essere realizzata, ad esempio, mediante idonea zaffatura di malta di cemento. La distanza di posa tra le tubazioni deve essere tale da permettere gli interventi di manutenzione e/o sostituzione. Ogni singola tubazione deve essere facilmente individuata e correlata alla rispettiva unità abitativa. 2. Canaletta 3.Tubazione gas 2. Canaletta - nicchia 4.Griglia o superficie chiusa 3.Tubazione gas 5. Ancoraggio tubo gas 5. Ancoraggio tubo gas 6. Mattoni forati 1. Intonaco 2. Canaletta 3.Tubazione gas 4.Griglia o superficie chiusa 7. Mattoni forati 8. Malta di cenmento 1. Intonaco 2. Canaletta- nicchia 3.Tubazione gas 4.Griglia o superficie chiusa 5. Ancoraggio tubo gas 6. Ancoraggio elemento di copertura 5. Ancoraggio tubo gas 6. Ancoraggio elemento di copertura Fig 8a (Prospetto esemplificativo) fig 8b (Prospetto esemplificativo) Per la posa di tubazioni di particolare lunghezza e soggette a variazioni di temperatura, è necessario porre particolare attenzione agli effetti delle dilatazioni termiche (vd. punti 6.1.1.1, 6.1.1.2, 6.1.1.3, 6.1.1.4). 7.1.3 Posa delle tubazioni interrate. Per quanto attiene le procedure relative alla posa in opera delle tubazioni interrate si rimanda alle disposizioni generali contenute a p.to 5.2, nonché alle disposizioni contenute nella norma UNI 7129. E consentito l interramento di più tubazioni gas nello stesso scavo, anche se a quote diverse purché : - tutte le tubazioni risultino posate sotto la profondità di interramento di 600 mm. In caso contrario vedere UNI 7129, - la distanza tra le singole tubazioni deve essere tale da consentire su ciascuna eventuali successivi interventi di sostituzione o manutenzione, - di ogni tubazione deve essere reso possibile l individuazione del percorso. 18

7.2 Installazione delle tubazioni gas nelle parti comuni interne dell edificio residenziale. Le tubazioni devono essere mantenute preferibilmente all esterno dei muri perimetrali e il tracciato all interno dell edificio deve interessare, prevalentemente, i locali da servire. Ove non sia possibile il collegamento diretto dall esterno attraverso i muri perimetrali, è ammesso attraversare i locali ad uso comune (o parti comuni) operando nel rispetto delle disposizioni antincendio ed applicando le cautele e raccomandazioni sotto riportate: - deve essere sempre garantita la possibilità di poter evacuare all esterno eventuali trafilamenti di gas; - devono essere sempre garantiti un corretto ancoraggio ed una adeguata protezione delle tubazioni da danneggiamenti ed urti accidentali e, ove necessario, da eventuali incendi (vedi UNI EN 1775); - le tubazioni del gas non devono interferire con alti servizi. La distanza minima tra tubazioni del gas e ed altri servizi deve essere non inferiore a 20 cm e comunque, ove necessario, deve essere tale da consentire una corretta manovrabilità dell utensile di pressatura. Negli incroci e nei parallelismi, se tale distanza non può essere rispettata, deve essere evitato il contatto diretto interponendo opportuni setti separatori con adeguate caratteristiche chimicofisiche e meccaniche; - deve essere sempre evitata la formazione di sacche dovute a trafilamenti o fughe accidentali di gas; - deve essere sempre evitata la possibilità che eventuali trafilamenti di gas possano diffondersi all interno negli interstizi delle strutture murarie. 7.2.1 Modalità di posa delle tubazioni gas nelle parti comuni interne all edificio. La posa delle tubazioni del gas all interno delle parti comuni degli edifici può essere: - in vista o in canaletta, - in apposito alloggiamento.) Nel caso di posa in vista o in canaletta, deve essere presente una o più aperture di aerazione con sezione minima pari o superiore ad 1/50 della superficie in pianta dei locali attraversati. 7.2.1.1 La posa in apposito alloggiamento prevede l utilizzo di condotto/cavedio/vano aventi le seguenti caratteristiche: - sia ad esclusivo utilizzo delle tubazioni gas; - abbia le pareti impermeabili al gas; - sia permanentemente aerato con aperture alle estremità, di sezione equivalente al condotto/cavedio/vano. L apertura di aerazione alla quota più bassa deve essere provvista di rete tagliafiamma. Nel caso di gas con densità relativa d > 0,8 l apertura di aerazione alla quota più bassa, deve essere ubicata ad una quota non inferiore a quella del piano di campagna. Nel caso di edifici di altezza maggiore di 12 m, occorre tener conto delle limitazioni definite nelle disposizioni antincendio; - abbia una resistenza al fuoco uguale o superiore a quella della struttura nella quale è inserita ed in ogni caso non minore a REI 30; - sia dotato di sportello di ispezione a tenuta di gas ad ogni piano; - sia realizzato in modo da non compromettere l eventuale compartimentazione antincendio; 19

- nel caso di condotto/cavedio/vano in cui sono alloggiate più tubazioni del gas deve essere prevista una distanza minima tra le stesse non inferiore a 20 mm ed in ogni caso deve permettere, se necessario, eventuali interventi di pressatura; - le dimensioni interne dell alloggiamento devono consentire gli interventi di manutenzione. Nel caso di condotto/cavedio/vano a sviluppo orizzontale gli sportelli d ispezione devono essere ubicati in prossimità dell ingresso della tubazione ad ogni singola unità immobiliare. In ogni caso, tra due sportelli della stessa struttura, la distanza non deve essere maggiore di 12 m. 7.3 Posa delle tubazioni gas all interno delle singole unità immobiliari site in edifici residenziali. All interno dei locali di proprietà e nelle eventuali pertinenze il sistema con raccordi a pressare, può essere utilizzato nel rispetto delle disposizioni e dei limiti definiti nella UNI 7129 per le giunzioni filettate. All interno dei locali è consentita la posa delle tubazioni anche in canaletta, secondo le prescrizioni di cui ai punti 7.1.2. Per la posa sottotraccia, a vista ed in canaletta, attenersi alle indicazioni riportate nei prospetti 5a e 5b 20

8 PROVA DI TENUTA DELL'IMPIANTO INTERNO. La prova di tenuta dell impianto interno va effettuata mediante: - ove il sistema a pressare lo richieda, una prima prova ad alta pressione con valori definiti dal fabbricante del sistema ed indicati nel libretto di istruzioni ed avvertenze. In assenza di tali indicazioni, la prova deve essere eseguita ad una pressione minima di 5 bar (vedere UNI 11179 e UNI 11065). - Una seconda prova in conformità alla UNI 7129. Nota: Nel caso che il fabbricante dichiari non necessaria la prova ad alta pressione, ne dovrà specificare le motivazioni tecniche. 9 CONTROLLO E MANUTENZIONE PERIODICA DELL'IMPIANTO. Per le procedure e periodicità dei controlli e delle manutenzioni si rimanda a quanto disposto dalle leggi vigenti. Nota: Si segnala l esistenza della UNI 11137-1. 21

APPENDICE A: Tabelle per il dimensionamento delle tubazioni di rame valide per gas naturale e gas di petrolio liquefatto (gpl) GAS NATURALE - Tubazioni di RAME- (perdita di carico di 1,0 mbar) Prospetto A1 Portate in volume (m 3 /h a 15 C) per gas naturale, densità relativa = 0,6 D est (mm) 12 15 18 22 28 35 42 54 D int (mm) 10 13 16 19 25 32 39 50 Spessore (mm) 1 1 1 1,5 1,5 1,5 1,5 2 lunghezza portata (m 3 /h) virtuale (m) 2 1,56 3,23 5,6 8,95 19,57 38,46 65,97 129,56 4 1,04 2,18 3,78 6,01 13,25 26,09 44,8 88,14 6 0,83 1,73 2,98 4,76 10,54 20,76 35,68 70,26 8 0,7 1,47 2,52 4,03 8,95 17,65 30,34 59,79 10 0,62 1,3 2,22 3,55 7,89 15,55 26,75 52,74 15 0,49 1,02 1,76 2,81 6,26 12,35 21,26 41,95 20 0,41 0,87 1,49 2,38 5,31 10,48 18,05 35,65 25 0,36 0,77 1,31 2,09 4,67 9,23 15,89 31,41 30 0,33 0,69 1,18 1,88 4,21 8,31 14,32 28,31 40 0,28 0,58 1 1,60 3,56 7,05 12,15 24,03 50 0,24 0,51 0,88 1,40 3,13 6,2 10,69 21,16 75 0,19 0,4 0,7 1,11 2,48 4,91 8,47 16,77 100 0,16 0,34 0,59 0,94 2,1 4,15 7,17 14,22 GAS DI PETROLIO LIQUEFATTO (GPL) - Tubazioni di RAME- (perdita di carico di 2,0 mbar) Prospetto A4- Portate in volume (m 3 /h a 15 C) per miscele di GPL densità relativa = 1,69 D est (mm) 12 15 18 22 28 35 42 54 D int (mm) 10 13 16 19 25 32 39 50 Spessore (mm) 1 1 1 1,5 1,5 1,5 1,5 2 lunghezza portata in m 3 /h virtuale (m) 2 1,32 2,67 4,75 7,60 16,15 31,69 54,28 106,39 4 0,89 1,81 3,19 5,10 10,98 21,57 36,99 72,62 6 0,70 1,44 2,53 4,04 8,75 17,2 29,51 58 8 0,59 1,23 2,14 3,42 7,44 14,64 25,13 49,42 10 0,52 1,08 1,88 3,01 6,56 12,91 22,18 43,64 15 0,41 0,86 1,49 2,38 5,22 10,28 17,66 34,78 20 0,35 0,73 1,26 2,02 4,43 8,73 15,01 29,59 25 0,31 0,64 1,11 1,78 3,9 7,69 13,23 26,1 30 0,28 0,58 1,00 1,60 3,52 6,94 11,94 23,55 40 0,24 0,49 0,85 1,35 2,98 5,89 10,14 20,01 50 0,21 0,43 0,75 1,19 2,63 5,18 8,93 17,63 75 0,16 0,34 0,59 0,94 2,08 4,11 7,08 14 100 0,14 0,29 0,50 0,80 1,76 3,49 6,01 11,88 Nota : Queste tabelle possono essere prese come riferimento anche per tubi di acciaio, non legato ed inossidabile, a parete sottile rispettivamente conformi alla UNI EN 10305-3 e UNI EN 10312. 22