MARIA CARAZZI LUISELLA PIZZETTI IL NUOVO. GEO LAB dossier. Cittadinanza, ambiente, questioni del presente. con. Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori



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MARIA CARAZZI LUISELLA PIZZETTI IL NUOVO GEO LAB dossier Cittadinanza, ambiente, questioni del presente con ESERCITAZIONI PER LA QUARTA PROVA NAZIONALE Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori

MARIA CARAZZI LUISELLA PIZZETTI IL NUOVO GEO LAB dossier Cittadinanza, ambiente, questioni del presente con ESERCITAZIONI PER LA QUARTA PROVA NAZIONALE Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori

INDICE I cambiamenti del clima 1 Quali sono le cause 4 Doc 1 Cause naturali o responsabilità umane? 4 2 Le possibili conseguenze 6 Doc 2 Un problema planetario 6 3 A un problema planetario servirebbe una risposta planetaria 8 Doc 3 Dal protocollo di Kyoto alla Conferenza mondiale sul clima di Copenaghen 8 Doc 4 E intanto l Africa chiede i danni ai paesi ricchi 9 Mettiamoci al lavoro... 10 La globalizzazione 1 Un mondo interdipendente 12 Doc 1 L India va all estero 12 Doc 2 Nel mercato globale viaggiano anche i tronchi di latifoglie 13 Doc 3 Caffè italiano in India 13 Doc 4 Quando un monsone indiano fa salire i prezzi del riso a Chicago 14 Doc 5 Se la Cina chiude gli impianti contaminanti 2 sui mercati mondiali sale il prezzo dello zinco 14 Il mercato globale: un opportunità per tutti? 15 Doc 6 Il punto di vista della Banca Mondiale 15 Doc 7 Il punto di vista di Muhammad Yunus, banchiere dei poveri e premio Nobel per la pace 16 3 Globalizzazione e culture 17 Doc 8 La diversità culturale aumenta o diminuisce? 17 Prepariamoci alla quarta prova 18 Mettiamoci al lavoro... 20 Malattie e povertà 1 La malaria, una malattia antica 22 Doc 1 La storia di una malattia antica e delle lotte per debellarla 22 Doc 2 La malaria oggi, un flagello per i paesi poveri 23 Doc 3 La diffusione mondiale della malaria 23 2 L Aids, la nuova peste 24 Doc 4 L Aids nel mondo 24 Doc 5 Un rapporto sull Aids 25 3 L accesso ai farmaci 26 Doc 6 India, smacco a Novartis. Sì ai farmaci dei poveri 26 Doc 7 Il Brasile respinge la richiesta di brevetto per un farmaco essenziale contro l Aids 27 Doc 8 Un farmaco a basso costo 27 Prepariamoci alla quarta prova 28 Mettiamoci al lavoro... 30 1 Il turismo globalizzato Da dove arriva e dove va il turista 32 Doc 1 L Europa e gli europei: i protagonisti del turismo internazionale 32 2 Le diverse facce del turismo 34 Doc 2 I tesori del mondo soffocati dal turismo 34 Doc 3 Turismo verso sud: l impatto ambientale 3 ed economico 35 Il turismo responsabile: una scelta possibile 37 Doc 4 Un modo per conoscersi e non un arma per distruggere 37 Prepariamoci alla quarta prova 38 Mettiamoci al lavoro... 40 La geografia dei luoghi sacri 1 Religioni nel mondo 42 Doc 1 Aree di diffusione delle religioni 42 2 Luoghi sacri in India, Cina e Giappone 43 Doc 2 Luoghi dell induismo 43 Doc 3 Luoghi del buddismo 44 Doc 4 Luoghi dello shintoismo, dei sikh e del taoismo 44 3 Luoghi sacri in Africa e Asia 46 Doc 5 Luoghi dell islam 46 Doc 6 Gerusalemme città sacra 47 Mettiamoci al lavoro... 48 Il lavoro minorile 1 Quanti sono i minori che lavorano? 50 Doc 1 Sono circa 218 milioni, ma stanno diminuendo 50 Doc 2 La distribuzione geografica del lavoro minorile 50 Doc 3 Che lavoro fanno? 51 Doc 4 Il caro-cibo crea nuovi schiavi 51 Doc 5 La mancanza di istruzione 52 Doc 6 Nel mondo lavorano 100 milioni di bambine 52 2 Il lavoro minorile in Italia 53 Doc 7 Minori italiani e stranieri al lavoro 53 3 Le cause del lavoro minorile 54 Doc 8 Povertà, ma non solo 54 4 Come eliminare il lavoro minorile? 55 Doc 9 Quando una legge non basta 55 Mettiamoci al lavoro... 56 I consumi alimentari 1 Mangiare alla mensa scolastica 58 Doc 1 Hot dog, wonton e borscht 58 2 Il mondo in tavola 59 Doc 2 L alimentazione in Ecuador 59 Doc 3 Mangiare cinese: pochi grassi, troppo sale 60 Doc 4 Ciad: un alimentazione povera di sostanze nutritive 61 Quando la tavola è il fast food 62 3 Doc 5 Le conseguenze di un alimentazione ipercalorica 62 Mettiamoci al lavoro... 63

I cambiamenti del clima PER ENTRARE IN ARGOMENTO Gli studi sul clima, condotti su archi di tempi molto lunghi, mettono in luce che la Terra ha sempre attraversato periodi di riscaldamento e di raffreddamento. Eppure negli ultimi anni la questione dei cambiamenti climatici ha assunto una particolare urgenza ed è oggetto di preoccupazione non solo da parte di scienziati ed ecologisti, ma anche del mondo politico e della società. Ciò è accaduto perché gli anni novanta del secolo scorso e i primi anni del XXI secolo sono stati gli anni più caldi e la temperatura media della Terra si è alzata di 0,6 C. Non è nemmeno un grado, ma sufficiente a compromettere la salute del pianeta. 0,8 C 0,6 C 0,4 C 0,2 C 0-0,2 C -0,2 C -0,2 C 1850 1875 1900 1925 1950 1975 2000 Il grafico riporta le variazioni medie della temperatura della Terra dal 1850 al 2000. Le linee sottili azzurre indicano le variazioni annuali, mentre la linea rossa mostra l andamento generale. Quali sono i periodi nei quali annualmente si sono registrati cali di temperatura? A partire da quale anno la temperatura ha cominciato a salire? A quanto arriva l aumento massimo in gradi centigradi? Prerequisiti Sapere Sapere che cos è il clima Sapere Saper leggere grafici e immagini Obiettivi Conoscere gli equilibri tra clima, paesaggio e vita umana Capire le cause del mutamento climatico e le possibili conseguenze Valutare l importanza degli impegni internazionali nella difesa dell ambiente

I cambiamenti del clima 1 Quali sono le cause Oggi è ormai consolidata la convinzione che le principali responsabili del cambiamento climatico siano le attività umane. Ma come si è giunti a tale conclusione? Esistono infatti cause del tutto naturali che potrebbero da sole giustificare il riscaldamento del pianeta. Della questione si sono occupati molti studiosi e in particolare un organismo dell Onu: l Ipcc, il Comitato intergovernativo sul cambiamento climatico. 1 LEGGERE UN TESTO SCIENTIFICO Cause naturali o responsabilità umane? Nel testo seguente, l autore analizza le varie spiegazioni dell aumento di temperatura media del nostro pianeta. Non c è dubbio che nel corso dell esistenza della Terra le variazioni nella quantità di energia fornita dal Sole hanno avuto un enorme influenza sul cambiamento dei sistemi climatici. Se domani l emissione di energia del Sole aumentasse anche in misura minima, ne risulterebbero cambiamenti climatici abbastanza radicali sulla Terra. L Ipcc, il principale organismo mondiale sul cambiamento climatico, ha studiato da vicino l attività solare. È emerso che, nonostante ci fosse stato un aumentato potere radiante del Sole durante la prima metà del XX secolo che ha portato a un piccolo aumento della quantità di energia solare che colpisce la superficie della Terra, questo non era sufficiente per dar conto dell aumento delle temperature. Anche le esplosioni vulcaniche hanno la capacità di modificare la situazione, raffreddando la Terra invece di riscaldarla. Ma nel XX secolo questi fenomeni raramente sono durati più di qualche anno, cosicché non possono essere considerati la causa dei cambiamenti a lungo termine. Tutto rimanda allora a un altro probabile colpevole, l influenza dell uomo. La catastrofe climatica che gli esseri umani stanno provocando si basa paradossalmente su un elemento di cui il pianeta è avvolto, il carbonio. Questo elemento, infatti, si trova in un gas, l anidride carbonica, che dapprima permette all energia solare di raggiungere la superficie terrestre e poi trattiene l energia restituita dalla Terra, impedendo che si disperda nello spazio. In questo modo rende stabile la temperatura del pianeta. È l effetto serra, un fenomeno naturale e benefico senza il quale la temperatura della Terra sarebbe inferiore di circa 15 C. L industrializzazione, che pure è stata una componente vitale del progresso umano, ha portato a uno squilibrio del sistema. Per far funzionare le macchine si bruciano combustibili fossili (carbone, petrolio e gas naturale) che ogni anno riversano nell atmosfera tra i cinque e i sei miliardi di tonnellate di carbonio. Si prevede che entro il 2080 i livelli di carbonio nell atmosfera raddoppieranno rispetto a quelli preindustriali. Accanto a ciò, continua il taglio delle foreste, con la conseguente diminuzione della capacità della Terra di assorbire carbonio. Ecco allora che l eccessivo accumulo di anidride nell atmosfera imbriglia quantità eccessive di calore, provocando così l innalzamento della temperatura del pianeta. Adattato da G. Dynyar, I cambiamenti climatici, Carocci Immagine da satellite di un fiordo delle isole Svalbard, modellato dall azione dei ghiacci. Le immagini satellitari mostrano come nel corso del tempo i ghiacci perenni stiano arretrando, a causa dell aumento della temperatura globale. 4

1. Confronta i grafici Osserva i due grafici. Essi sono in stretto rapporto tra loro. Aiutandoti anche con le informazione fornite dal testo, scrivi un commento che illustri tale rapporto. Concentrazione atmosferica di anidride carbonica (1000-2003) Parti per milione 400 380 360 340 320 300 280 260 240 220 200 1000 1200 1400 1600 1800 2000 Anni Variazioni di temperatura nell emisfero settentrionale dall anno 1000 2.0 1.5 Variazioni di temperatura 1.0 0.5 0.0-0.5-1.0 1000 1200 1400 1600 1800 2000 Anni..................... 5

I cambiamenti del clima 2 Le possibili conseguenze Sono numerose le aree del mondo colpite dalle conseguenze dell aumento della temperatura. Nell Europa settentrionale, per esempio, sono aumentate fortemente le precipitazioni a causa della maggior quantità di vapore acqueo presente in un atmosfera più calda. Per contro, molte aree sono più frequentemente colpite dalla siccità; ciò si è già verificato nell Europa mediterranea e in modo più drammatico in vaste aree del continente africano. Sempre in Africa, negli ultimi 20 anni è scomparso il 33% dei ghiacci del Kilimangiaro e nel continente americano si stanno ritirando velocemente le nevi e i ghiacciai sulle Ande peruviane; nell Artico è diminuito lo spessore del ghiaccio marino. 2 LEGGERE UN TESTO INFORMATIVO Un problema planetario L aumento della temperatura compromette l equilibrio di molti sistemi fisici e biologici. Nel testo che segue ne vengono illustrati alcuni. Acqua. I cambiamenti climatici ridurranno ulteriormente l accesso a un acqua potabile sicura. L acqua proveniente dallo scioglimento dei ghiacci oggi soddisfa il fabbisogno di più di un miliardo di persone. Se a causa dell innalzamento della temperatura molti ghiacciai si scioglieranno sempre più cessando la loro esistenza, quest acqua non sarà più disponibile. Le popolazioni che dipendono da questa risorsa potrebbero quindi essere costrette a migrare verso altre regioni del pianeta, provocando sconvolgimenti e insicurezza a livello locale o mondiale. Aumenteranno probabilmente anche le zone colpite da siccità. Ecosistemi (1) e biodiversità (2). Dal 20 al 30% delle specie animali e vegetali esaminate finora potrebbe vedere aumentare il rischio di estinzione se la temperatura media mondiale aumentasse di più di 1,5-2,5 C. Verrebbe a incrementarsi il fenomeno della desertificazione, cioè dell avanzata delle zone desertiche a danno delle aree coltivabili. Cibo. I cambiamenti climatici dovrebbero far aumentare anche il rischio di carestie. Coste. L innalzamento del livello dei mari, risultato dello scioglimento dei ghiacci polari per l aumento della temperatura, metterà in pericolo il delta del Nilo, del Gange e del Mekong. Entro il 2050 più di un milione di persone in ognuna di queste regioni potrebbe essere costretto ad abbandonare il territorio. I piccoli stati insulari sono già colpiti da questo fenomeno. Salute. Il mutamento del clima avrà effetti diretti e indiretti sulla salute umana e animale. Tra i rischi principali da valutare vi sono gli effetti di fenomeni meteorologici estremi e l aumento delle malattie infettive. Le malattie sensibili al clima sono tra quelle che mietono il maggior numero di vittime in tutto il mondo: la diarrea, la malaria e la malnutrizione da carenza di proteine hanno causato, da sole, più di 3,3 milioni di morti in tutto il mondo nel 2002, di cui il 29% concentrato in Africa. Riduzione e adattamento da Commissione Europea, L adattamento ai cambiamenti climatici - Libro verde (1) L ecosistema è un insieme di elementi che occupano un determinato spazio e si influenzano tra loro. Gli ecosistemi della Terra, di cui si parla qui, sono costituiti di elementi non viventi (gas, rocce...) e viventi (animali, compreso l uomo, piante...). (2) Si intende per biodiversità la grande varietà di forme di vita sulla Terra. 6

2. Leggi le immagini Queste immagini si riferiscono ad alcuni fenomeni di cui parla il testo precedente. Di quali fenomeni si tratta? Spiegalo scrivendo vicino a ognuna di esse una breve didascalia. 7

I cambiamenti del clima 3 A un problema planetario servirebbe una risposta planetaria Davanti all emergenza climatica, l unica risposta possibile deve vedere l azione congiunta di tutti i paesi a livello mondiale. Un rapporto dell Ipcc prevede che, se non si interverrà in modo efficace, da qui al 2100 ci sarà un ulteriore aumento della temperatura e anche la velocità di riscaldamento aumenterà rispetto a quella del XX secolo. 3 LEGGERE ARTICOLI DI GIORNALI Dal protocollo di Kyoto alla Conferenza mondiale sul clima di Copenaghen Nel dicembre 1997 nella città giapponese di Kyoto decine di paesi industrializzati stipulano un accordo (Protocollo di Kyoto) per la riduzione dei gas ad effetto serra. Gli articoli seguenti sono degli aggiornamenti sull azione internazionale a salvaguardia del clima. 15 febbraio 2005: il protocollo di Kyoto diventa legge La rivoluzione è attesa per la mezzanotte di domani. Mercoledì entrerà in vigore il protocollo di Kyoto e, almeno nelle intenzioni, sarà un cambiamento globale. I governi di 141 stati hanno firmato per salvare la Terra. L Unione europea, la Russia, il Giappone, tutti hanno ratificato il protocollo. Meno gli Stati Uniti. L Italia dovrà ridurre le emissioni di gas serra del 6,5% rispetto ai livelli del 1990. Adattato da «la Repubblica», 14 febbraio 2005 Settembre 2009: il vertice Onu sul clima Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki- Moon, ha rimproverato la comunità internazionale per la «lentezza glaciale» dei negoziati verso un nuovo trattato che sostituisca il protocollo di Kyoto nel 2013. Il nuovo trattato deve includere «obiettivi per la riduzione di emissioni di gas serra entro il 2020 e supporto finanziario e tecnologico» ai paesi in via di sviluppo. Il cambiamento climatico colpisce soprattutto i paesi meno sviluppati e in particolare l Africa, dove «minaccia di cancellare anni di sviluppo, destabilizzando stati e rovesciando governi». Il presidente cinese Hu Jintao ha detto che il paese intende ridurre le emissioni di anidride carbonica di un «margine notevole» entro il 2020; ha parlato di un importante aumento della superficie boschiva, di tecnologie ecosostenibili (1) e di un aumento del 15% della quota di energia non fossile nel totale del consumo grazie a uno «sviluppo vigoroso» delle energie rinnovabili e del nucleare. Il primo ministro giapponese Yukio Hatoyama ha ricordato che il suo paese intende ridurre del 25% le emissioni di gas serra entro il 2020. Adattato da «Corriere della Sera», 22 settembre 2009 Ottobre 2009: secondo l Onu sono in rialzo le emissioni di CO 2 L Agenzia delle Nazioni Unite per i cambiamenti climatici ha reso noto che nel 2007 le emissioni di CO 2 nei paesi industrializzati sono cresciute dell 1%. Il 2008 è il settimo anno consecutivo con emissioni in crescita nei 40 Paesi industrializzati e questo nonostante che i paesi dell Unione Europea abbiano tagliato le loro emissioni in media dell 1,6% all anno, con in testa la Danimarca a 6,1%. Ma gli Usa, il Paese che emette più gas serra insieme alla Cina, hanno spinto il dato globale verso l alto con un aumento delle loro emissioni dell 1,4%; emissioni in rialzo anche in Giappone, Canada e Australia. Fonte Onu (1) Tecnologie il cui utilizzo non provochi danni all ambiente. Sono tecnologie ecosostenibili, per esempio, quelle con basso livello di emissioni di gas serra o a emissioni zero. 8

3. Lavora sui testi Indica, accanto a ogni data citata nei testi presentati, l informazione a essa relativa. Alla fine del tuo lavoro, rileggendo tutto di seguito dovresti essere riuscito a ricostruire il quadro sintetico degli accordi e degli obiettivi definiti a livello internazionale a proposito del clima. 1997. 2005. 2007. 2008. Settembre 2009... 2013. 2020. 4 LEGGERE UN ARTICOLO DI GIORNALE E intanto l Africa chiede i danni ai paesi ricchi Nel seguente articolo i leader africani motivano la loro posizione sul tema dell inquinamento. Nel forum annuale di Stoccolma tra Europa e Africa nel quale i delegati di 125 paesi si confrontano sulle politiche di cooperazione, i leader africani stanno cercando una posizione comune. Non vogliono più che il loro continente, storicamente depredato dalle materie prime di cui sono avidi i paesi ricchi, venga ancora considerato una cenerentola, la latrina del mondo. L Africa ha già formulato la sua richiesta di risarcimento per i danni causati dall inquinamento diretto e indiretto causato dai paesi ricchi: 46 miliardi di euro l anno per 10 anni, fino al 2020. Totale: 460 miliardi di euro. «L Africa dice il ministro dell Ambiente del Burkina, Salifou Sawadog è la vittima dell inquinamento causato dai paesi ricchi, anche se contribuisce in misura minima all inquinamento del pianeta ed emette meno del 4% dei gas serra». L Unione africana ha creato una commissione apposita con delegati di dieci paesi per coordinare tutte le richieste. A capo della commissione siede il primo ministro dell Etiopia, Meles Zenawi. E Zenawi ha già minacciato una uscita dei delegati africani dai successivi tavoli delle trattative per un nuovo trattato sul clima se le richieste di risarcimento non verranno tenute in considerazione. 4. Rifletti sul testo 1. Nel testo si parla di inquinamento diretto e inquinamento indiretto; prova, insieme ai tuoi compagni, a spiegare il significato di queste espressioni. 2. Quali sono secondo te i danni ambientali subiti dall Africa a causa dell inquinamento provocato dai paesi ricchi? Per rispondere rileggi i testi presentati anche nelle pagine precedenti. 3. «L Africa contribuisce in misura minima all'inquinamento del pianeta ed emette meno del 4% dei gas serra». Perché? Spiega questa affermazione. Adattato da «Il Sole-24 Ore», 24 ottobre 2009 9

I cambiamenti del clima Mettiamoci al lavoro... 1. Rimetti in ordine le idee Nelle pagine precedenti ti abbiamo fornito informazioni e proposto spunti di riflessione. Ora rimetti in ordine le idee sul tema affrontato. Per farlo costruisci uno schema che riassuma il percorso: riempi le caselle e stabilisci delle relazioni fra esse. SEGNI DEL FENOMENO CAUSE FENOMENO CONSEGUENZE POSSIBILI SOLUZIONI 2. Discuti su un tema Le emissioni di CO 2 sono oggi imputabili anche a paesi emergenti che si affacciano ora all industrializzazione (la Cina soprattutto, ma anche l India). Anche a essi si chiede di dare un contributo alla soluzione del riscaldamento del pianeta, ma non sono stati loro a determinarlo. Prova a vedere che cosa dice in proposito in un intervista B. Lomborg, uno studioso che si è interessato molto alla questione climatica. Discutine poi insieme ai tuoi compagni e all insegnante. Intervistatore: Secondo lei si può lavorare insieme ai paesi in via di sviluppo, facendo, per esempio, il seguente discorso? «Guardate, noi abbiamo commesso un grosso errore non costruendo (per fare un esempio) più ferrovie o migliori sistemi di trasporto pubblico. Progredendo, voi potrete raggiungere il nostro stile di vita, ma non diventate esattamente come noi». E dunque aiutarli a sviluppare uno stile di vita e un sistema di infrastrutture validi e sostenibili? Lomborg: Una cosa che secondo me è molto importante è non dimenticarsi che i combustibili fossili in questo momento stanno aiutando miliardi di persone in particolare in India e in Cina a raggiungere un tenore di vita che era inimmaginabile per i loro genitori. L industria, che fa affidamento prevalentemente sui poco costosi combustibili fossili, sta facendo uscire miliardi di persone dalla povertà. Io ritengo, nell ottica di individuare una risposta sostenibile al riscaldamento globale, che sia necessario riconoscere questo aspetto prima di ragionare sul modo migliore per affrancarci, a livello globale, dalla nostra dipendenza dai combustibili fossili. Non riusciremo mai a convincere queste persone appena uscite dalla povertà a pagare molto di più per rinunciare ai combustibili fossili. Dobbiamo invece fare in modo che le tecnologie verdi diventino tanto economiche che tutti saranno disposti a comprarle. da «Il Sole-24 Ore», 13 agosto 2009 10