Rassegna stampa di giovedì 1 9 agosto 2010



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Transcript:

Rassegna stampa di giovedì 1 9 agosto 2010 ID Data Quotidiani Categorìa Ambito Titolo artìcolo Giornalista 4 19-agc-10 La Nazione Risorse lanche Firenze Vietato sprecare acqua: la multa è di 50 euro 17 4 19 19-ago-1D 19-ago-1D 13-ago-13 La Nazione II Corriere di Siena II Corriere di Maremma Rischio Idraulico Risorse Idnche Ambiente Sesto F. Buonconvenlo Ansedonia Sottopasso non riapre. Ora sì sono rotte le quattro pompe anti-allagamento "Per il sindaco non si può usare I'acqua2 Allarme per l'acqua marrone, ma non è inquinamento 19 16 19-ago-1Q 19-ago-1Q La Nazione Corriere della Sera Ambiente Infrastnitture San Casciano Peretoia "II metanodotto minaccia l'ambiente" Rivoluzione aeroporti, Peretoia c'è Ciappi Andrea Boncianì Mauro 19 19-ago-IO II Tirreno Ambiente Toscana Ambiente e Pd: Rossi-Marson ignorino chi vuole fermarli Meschini Renzo 7 19-ago-IO II Tirreno Istituzioni Firenze Provincia unica, un altro passo avanti 11 19-agtMO La Nazione Politica Toscana I "finianì" a raccolta. Ecco chi lascia il Pdl Fìchera Paola 11 19-ag>10 La Nazione Politica Firenze Spini e l'ingresso in maggioranza Fichera Paola 11 19-ago-10 La Nazione Politica Firenze Festa democratica, in forse la presenza dì malleoli 1 19-ago-tO Internet Dissesto Terremoto: Della Seta e Ranucci (Pd), per isole minori urgente messa in sicurezza 7 11 19-ago-lO 19-ago-1Q Corriere della Sera Corriere della Sera Istituzioni Politica L'omaggio dello Stato al suo servitore Cossiga Governo. Il premier ai "finiani moderati": non tradite il mandato elettorale Salvia Lorenzo Buzzi Emanuele 11 19-ago-10 L'Unità Politica Feltri smentito dai testimoni. Fini lo querela. Bossi: dimettiti Zegarelli Maria Autorità di Bacino Fiume Arno - Pagina 1 19/08/2010

LA NAZIONE FIRENZE VIETATO SPRECARE ACQUA: LA MULTA E' Di 50 EURO 15 settembre è in vigore L'ordinanza del sindaco contro lo spreco dell'acqua. E1 infatti vietato utilizzare L'acqua dell'acquedotto per annaffiare orti, giardini, campi oppure Lavare automezzi. La sanzione prevista è di 50 euro. 15 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riprodlciale.

LA NAZIONE FIRENZE 1-16 VIA VERGA [A STRUTTURA AVREBBE DOVUTO RIAPRIRE IERI Sottopasso, salta la riapertura Guaste tutte e auattro le Domo E SLITTATA a data da definirsi la riapertura al traffico del sottopasso di via Verga, al confine fra il comune di Sesto Fiorentino e quello dì Cadenzano. La riapertura, dopo i lavori che si sono resi necessari a seguito di alcuni cedimenti strutturali del manto stradale, era stata programmata per la giornata di ieri, ma i tecnici hanno dovuto arrendersi di fronte all'evidenza e mantenere le transenne agli imbocchi del sottopasso dopo aver verificato che tutte e quattro le pompe idrauliche installate nel sottopasso per pompare fuori l'acqua ed evitare che si allaghi, sono risultate fuori uso. Non funzionanti. Guaste. Tutte e quattro. Troppo alto il rischio, specie in considerazione della meteorologia di un'estate molto piovosa e caratterizzata da violenti acquazzoni, che il sottopasso si allaghi riempiendosi di acqua, con la possibilità che qualche automobilista vi resti bloccato. Meglio allora mantenere il provvedimento di chiusura. Questa la conclusione a cui sono arrivati Ì tecnici comunali che hanno seguito Ì lavori all'importante infrastnittura viaria. Già nei mesi passati le pompe del sottopasso avevano dato problemi e non avevano funzionato, ma in quel caso per problemi all'impianto elettrico che nei mesi scorsi erano stati affrontati e risolti. Il mancato funzionamento at- ViCENDA INCRESCIOSA La strada era stata chiusa il 2 luglio perché aveva ceduto la massicciata sotto l'asfalto tuale delle pompe è invece dovuto ad un problema meccanico, fanno sapere dall'ufficio strade del Comune di Sesto. La chiusura del sottopasso era scattata il 2 di luglio, a seguito della segnalazione di ampie voragini che si erano aperte nell'asfalto, in corrispondenza di alcuni cedimenti strutturali che avevano portato alla luce fenomeni di erosione sotterranea del manto stradale. L'intervento di consolidamento e messa in sicurezza è stato eseguito dal Consorzio Cavet, che ha realizzato l'opera nell'ambito degli accordi per U passaggio dell'alta Velocità ferroviaria. Se Cavet si è assunto l'onere di eseguire i lavori urgenti al manto stradale, non è chiaro adesso chi dovrà occuparsi di pagare e rimettere sul posto le quattro pompe. Ma questo non è l'aspetto che al momento preoccupa di più gli uffici comunali. Poiché il nuovo guaio al sottopasso è stato scoperto nella settimana centrale di agosto, in questi giorni non è possibile per il Comune contattare nessun fornitore per avere nuove pompe in sostituzione di quelle guaste. Se ne riparlerà con ogni probabilità soltanto la prossima settimana. Nessuno a questo punto si sbilancia ad indicare una nuova data di riapertura del sottopasso. Se tutto andrà bene forse ai primi giorni di settembre. Qui ci vuole una bene O9 Guasto elettrico mette ko pompe e il sottopasso si allaga luglio 2OIO Chiuso per cedi- -mento del sottofondo stradale y agosto 20105i scopre che Le 4"pompe anti-allagamento sona tutte rotte ISagostoZOIOIlsottopassodo- ^ veva riaprire ma resta chiuso fino a data da definire M Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

CORRIERE ENA IPer il sindaco non si può usare l'acqua 55 Buonconvenfo 10 BUONCONVENTO - "La comunicazione a firma del primo cittadino Marco Mariotti del 13 agosto avente come oggetto " Acquedotto Resta Aitesi - verifica qualità dell'acqua " riporta quanto segue; "Con la presente facendo seguito alla note pervenuta in data 9 agosto dagli utenti dell'acquedotto Resta Aitesi, con la quale viene chiesta una verifica urgente della qualità dell'acqua erogata da detto acquedotto, si invita Gronchi, curatore del Consorzio Resta Altesi.ad effettuare con urgenza le dovute verifiche al fine di accertare un eventuale inquinamento. Inoltre si invitano gli utenti in indirizzo a non usare per scopi alimentari l'acqua proveniente dall'acquedotto sopra cftato,fino a che non saranno effettuate le opportune verifiche e di conseguenza non otterranno comunicazione per poterla usare". Questa è stata la risposta del primo cittadino agli utenti, i quali per la maggiore proprietari di strutture ricettive agrituristiche e di ristorazione, potete immaginare lo sbigottimento degli stessi nel ricevere questa missiva, che a mio parere non e altro che un scarica baiile, invece dì preoccuparsi e attivarsi con il potere a lui concesso con il mandato elettorale dei cittadini e risolvere nell'immediato questa ormai annosa problematica che vede i proprietari in una grossa situazione di disagio non solo per affittare le proprie strutture agrituristiche ( vi immaginate un turista che legge nella propria camera o appartamento Papìni Chiede spiegazioni al sindaco acqua non per uso alimentare] pagandola naturalmente per potabile, ma anche per gestire il controllo, ricordo che per la lettura dei contatori devono noleggiare un escavatore chiudere la strada a proprie spese in quanto i contatori si trovano sottoterra e non avendo ancora ad oggi ricevuto il censimento tanto richiesto dai proprietari degli allacci dei contatori (Consorzio e Consorziati J da parte dell'amministrazione comunale, per un equo conteggio delle quote da pagare. Preoccupato di questa vicenda invito ancora una volta il sindaco Marco Mariotti a indire una riunione pubblica con il sottoscritto e l'intero grappo Pdl che rappresento il Curatore Gronchi tutti i proprietari dell'acquedotto Resta Aitesi, il Fiora, il responsabile deu'ufficio tecnico di Buonconvento Daniele Benocci e tutta la giunta Comunale,per trovare un punto di condivisione e risoluzione a questa grave situazione di disagio, che abbia il coraggio una volta tanto di occuparsi in prima persona di iin problema che ne nella passata legislatura e visto l'andazzo nemmeno in questa sembra in grado di risolvere, come sempre sostenuto abile oratore di parole o dibattiti, ma qui servono i tetti signor sindaco, e il tempo sarà giudice imparziale del suo operato". Fabio Papinì Consigliere comunale Pdl Riiaglio sta-npa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

CORRIE%MAREMMA 3 Indagini dell'arma adansedonia In guardia II Noe guidato dal comandante Rosa Allarme per l'acqua marrone Ma non è inquinamento ORBETELLO - Si sospetta che ci siano liquami ad Ansedonia e scatta l'allarme. Durante tutta la giornata di ieri sono stati effettuati numerosi controlli dal Noe, il midco operativo ecologico dei carabinieri guidato dal comandante Florindo Rosa, a causa di alcuni versamenti in mare di liquido marrone. Le prime segnalazioni sono arrivate già dalla mattinata, con la vedetta del nucleo operativo che ha effettuato i necessari prelievi e rilevamenti del caso. E' stato però I rilievi sono stati compiuti dai militari del Noe scongiurato il pericolo che si tratti di una falda di inquinamento. Secondo i rilievi del Noe infatti, andati avanti per tutto il pomeriggio, si è trattato di un versamento di schiuma mista ad alghe Schiuma derivata dal moto ondoso del mare sugli scogli dell'ansedonia, mentre le alghe erano di provenienza della laguna di Qrbetello, arrivate in mare attraverso il vicino canale di sbocco. In pratica un effetto naturale dell'alta marea, che ha portato il liquido marrone al largo, facendo inizialmente pensare proprio all'inquinamento. Nel tardo pomeriggio è stata poi effettuata per sicurezza un'altra verifica, che ha quindi scongiurato definitivamente il pericolo. I militari del Noe rassicurano quindi villeggianti e residenti; nessun problema per la balneazione altansedonia, visto che si tratta semplicemente di un evento naturale derivato dalle condizioni marine presenti nella giornata di ieri sulla costa. a.cap. Affina ima aua demi «ròte Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

LA NAZIONE FIRENZE 21 SAN CASCIANO INTERVENTO DEL CAPOGRUPPO DI LABORATORIO-RC «D metanodotto minaccia l'ambiente» diandreaciappi "IL METANODOTTO per Testi ha tutte le autorizzazioni necessarie. Vigileremo affinchè i lavori siano compiuti correttamente, senza danni per il territorio". Occhi dunque puntati - secondo questa risposta del sindaco di San Cascianò, Massimiliano Pescini, alla capogruppo di 'Laboratorio'-Rc, Lucia Carlesi - sulla condotta del metano in fase di costruzione dal colle di Valigondoli al polo industriale di Testi. Carlesi aveva chiesto, in consiglio, si vi erano tutte le autorizzazioni. Ed aveva domandato lumi sull'abbattimento di alberi "visto che le amministrazioni di San Casciano e di Greve si erano opposte al taglio". Carlesi specifica di "aver ricevuto segnalazioni da parte di alcuni cittadini, preoccupati per i danni ambientali provocati dalle opere del cantiere". "Ho chiesto informazioni e approfondimenti al competente ufficio tecnico del Comune di San Casciano - prosegue - il quale., non avendo notizie in merito, ha interessato gli uffici competenti della Provincia di Firenze ricevendo come risposta che non risulta nulla in merito ad eventuali lavori difformi ed, an- IL SINDACO «Abbiamo ottenuto tutte Le autorizzazioni necessarie» zi, non risulta neppure pervenuta alcuna comunicazione di inizio lavori. Abbiamo effettuato un sopralluogo lungo il cantiere in località "II Mandorlo" e lungo la strada che porta a Luciana ed abbiamo constatato che il cantiere è in iàse avanzata di costruzione. Le opere hanno determinato uno sbancamento impressionante del terreno. Sono state abbattuti un numero estremamente rilevante di piante. L'orchidea Ophrys tyrrhena, rara specie endemica della quale esisteva in sito un popolamento testimoniato da foto e ritrovamenti di appassionati, vede completamente eliminato il suo habitat". Il sindaco Pescìnì ha precisato che l'intervento del metanodotto rientra nel procedimento unificato di competenza provinciale, e che ci sono tutte le autorizzazioni. Da parte sua, il Comune ha segnalato alla Provincia "la necessità che fossero integrate le garanzie per assicurare l'effettiva esecuzione delle opere di ripristino". Ritaglia stampa ad uso esclusivo de cestinatane, non riproducibile.

CORRIERE FIORENTINO 1-5 Scelte le «porte d'ingresso all'italia», potranno potenziare il traffico e anche avere finanziamenti statali. Ora la daisione passa al ministero Rivoluzione aeroporti, Peretola c'è Consegnato all'enac il piano: Vespucci e Galilei fra i 14 scali strategici Cr V* "S**' i- / k Ritaglio stampa ad uso esclusivo dei destinatario, non riproducibile.

CORRIERE FIORENTINO 1-5 Vespucci e Galilei in serie A. Gli altri in C L'Enoc- consegno a! ministero ilpiano aeroporti: strategia Fireme e Pisa. Per Sm, GmA Elba e Iucca «rìschio» feàrdim Torna di attualità ìì futuro degli aeroporti toscani, Firenze in piimi.?. Repubblica, dopo le anticipazione del Sole 24 Ore, ha pubblicato la sintesi del rapporto che Enac (l'ente statale che sovrintende a! settore) ha commissionato a Oneworks, Kpmg e Nomisrna su! futuro della cete aeroportuale e che ha girato al ministero dei Trasporti che dovrà varare il piano nazionale. lina vera rivoluzione con scali dichiarati «strategici», «primarì» e «complementari», e Fireme e Pisa promossi strategici in Toscana e tutti gli altri complementari e quindi da chiudere, o con traffico aereo da trasferire in altri scali e ai quali comunque non arriverà nessun investimento statale. Nella serie A degli aeroporti italiani, secondo lo studio, tra i 14 scali che possono essere basi di voli intercontinentali ci sono Pisa e Firenze: nel 2030 il loro traffico passeggeri potrebbe essere rispettivamente di 6-8 milioni e di 3-4 mìjìoni. Nessun aeroporto toscano figura nella serie E, scali importanti, ma con limiti ambientali e di infrastnittura, che significa poter smaltire solo traffico della propria area. Tutti gli altri sono neirinferno della serie C, scali cioè con limiti insuperabili e che lo Stato vuole cedere agli enti locali che dovranno decìdere la loro sorie. Bocciati, quindi, Ampugnano-Siena, al centro eli polemiche e inchieste, Elba, Grosseto e Lucca-Tasstgnano. Secondo lo studio, in sintesi, metà degli scafi italiani è senza futuro e in Toscana la mannaia ricadrebbe su tutti gli aeroporti, con la sola esclusione del Vespucci e del Galilei, premiati anche dal mercato e al centro di piani di sviluppo ambiziosi Obiettivo dell'analisi dei prossimi venti anni di sviluppo, evitare finanziamenti statali inutili su strutture comunque dalle ridotte possibilità, ma anche risparmiare, delegando a Regioni ed enti locali il compito di sostenere Ì piccoli scali, anche nell'ai - tica de! federalismo. Basta finanziamenti a pioggia, ingomma, e programmazione rigida anche in ottica europea e internazionale. «Lo studio è stato assegnato alle tre società ed è in sitano al ministero dei Trasporti spiegano dah'enac Noi non possiamo fere alcun commento». «B piano è arrivato confermano dal dicastero diretto da Altero Matteoìi ma è appunto un piano. Sarà il ministero a valutare e prendere decisioni Ad oggi non esiste nessuna classificazione in scali strategici e non». Dalla Sat, società che gestisce l'aeroporto Galilei di Pisa, in ferie l'amministratore delegato e direttore generale Gina Giani, nessuno commenta lo studio, «anche perché la società è quotata in Borsa», ma secondo gli esperti consultati da Einac il Galilei potrà arrivare da 6 a S milioni di passeggeri, contro gli attuali 4 milioni e 18.000 (dati 2009). anche se non gli è stata attribuita la L'ftailascegiielesue quattordici porte d'ingresso: i! destino deile altre aerostazioni de!!a Toscana potrebbe essere deciso dai Comuni e dalia Regione «patente?» di gate intercontinentale data invece a Bologna, Palermo e Bari. Nessun commento anche dal manegement di Adf, spa che gestisce Ìì fiorentino Vespued e che nel 2009 ha visto 1,7 milioni di passeggeri, ma l'attuale piano industriale fissa già a 3,2 milioni di passeggeri nel 2015 il possibile traguardo senza la nuova pista, «3 dati delio studio, le sue considerazioni, sono molto positive spiega Vasco Galganì, presidente della Camera dì Commercio di Fireme, ente azionista dì Adf con una quota de314% È una bella notizia anche se non mancheranno le resistenze di pìccoli scali che non sono promossi, e dovremo valutare U quadro nazionale se Io studio non da a Pisa la qualifica di scalo intercontinentale, assegnata invece a Bologna che oggi non lo è». Galgani noo si sbilancia, ina aggiunge: «Tatto conferma che occorre andare nella direziona che indichiamo da tempo, cioè l'integrazione tra Firenze e Pisa ed anzi dobbiamo accelerare, senza aspettare il verdetto sulla nuova pista del Vespucci. E 4 milioni di passeggeri, senza pista più lunga e orientata diversamente sono impossibili e conle strutture attuali potremo realisticamente arrivare a 2,5 milioni Voli intercontinentali? Non prendiamoci in giro, a Firenze non si faranno; ma si devono fare da Pisa». In attesa del verdetto di Matteoli e mentre il mercato penalizza le azioni Adf (-11% dall'inizio dell'anno e addlrittuta -20% in dodici mesi) e Sat (-10% e - ;%) le cose si muovono. Pisa ha appena annunciato che lo scalo diventerà centro nazionale per le forze armate, sìa per la protezione civile che per le missioni internazionali, con lavori che inizieranno nel 2011 per chiudersi nel 2013 (e non sono mancate ìe polemiche di sinistra e pacifitisét). Lacca, varata la ricapitalizzazione della società Aeroporto Lucca-lassignano spa dopo l'arrivo di due soci stranieri, punta sull'attivazione di voli executive da 8 io posti Tutto da rivedere per Ampugnano, che ha comunque ridimensionato le ambizioni, mentre a Grosseto (che non ha l'olì di linea, ma solo charter) sono in corso interventi di adeguamento e l'elba è alle prese con la sospensione dei voli di Slbafly da Firenze. Mauro Bonciani Ritaglio scampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

CORRIEBE FIORENTINO Estratto da Pagina- 1-5 Nella foto grande, una veduta dall'aeroporto Vespucci a Peretola: ia pista oggi perpendicolare al'autostrada Firenze-m are potrebbe diventare parallela. Sopra, l'aerostazione de! Galilei di Pisa. I due scafi hanno una polertziaìità rispettivamente di 3/4 e 6/8 milioni di passeggeri Ritaglio stampa ad uso esclusivo tìe1 destinatario, non riproducibile.

CORRIERE FIORENTINO Estratto da ^agina: 1-5 «Soddisfatto, ora serve la nuova pista» «È la conferma di quello che pensiamo da sempre. Adesso non perdiamo tempo», dice Giovani» Gentile, presidente di Confmdusìria Firenze. A PAGiNA 5 COBBIEBE FIBBEaTlaO Ritaglia stampa ad uso esclusivo de' destinatario, non riproducibile.

CORRIERE FIORENTINO Soddisfatto Gentile, presidente di Confindustria Firenze 1-5 Per il presidente Giovanni Gentile i dati dello studio sul piane aeroportuale non sono una sorpresa, «Conoscevo alcune anticipazioni». La conferma che ta strategìa per ii nuovo aeroporto è giusta? «A3 di là delle nostre piccole diatribe locali, significa che l'idea che gli aeroporti di Toscana, così si dovrebbero chiamare, sono un asset importante per la Regione». Per Firenze, essere «scalo strategico» significa puntare a 3-4 milioni di passeggeri... «Numeri simili a quelli dello studio che avevamo commissionato all'hpet. Circa io mìiionì di passeggeri tra Pisa e Firenze. È la miglior risposta alle critiche dì chi diceva che quello studio era di parte. Ora anche fenac è di parte?». Ma per arrivare a 4 milioni, a Firenze, non basta l'allargamento dello scalo: è necessaria la pista parallela. «Già ora arrivare a tre milioni non è cosi semplice. Intanto, lo scalo venga messo in sicurezza: con il nuovo progetto dell'aerostazione può salire come numero di utenti, ma non è adeguato, lina pista con orientamento diverso, servirà non saio ad usare nuovi e più sicuri mezzi di volo, ma ridurrà anche l'impatto ambientale». Lo studio Eaac apre Firenze anche a voli intercontinentali... «Per quelli c'è Pisa, mai pensato a voli intercontinentali da Peretola. NeH'analisì delhrpet, si chiariva che una nuova pista consentirebbe di raggiungere da Firenze il nord Europa, la Russia, i paesi del Golfo. È una questione strategica, per lar ripartire l'economia di tutto il territorio», Però intanto Adf perde colpì in Borsa: meno 11 per cento- Cosi come Pisa, meno io... Colpa dei ritardi della politica* Delta governance ancora non completa in Adi? «La governance non è ancora completa. Ma l'ingresso dell'ente Cassa in Adf rimane un segnale positivo di attenzione al territorio. Dobbiamo puntare anche ad una integrazione tra Firenze e Pisa, Passi avanti dal punto di vista politico sono stati fatti, ie prese di posizione chiare del presidente toscano Rossi sono un fatto importante e assolutamente nuovo. Ora dobbiamo passare alla fase concreta. Non vogliamo aspettare ancora» M.F. Ritaglio stampa ad use esclusivo del destinatane, non riproaucib e.

IL TIRRENO L'OPINIONE AMBIENTE E PD: ROS9-MARSON IGNORINO Cffl VUOIE FERMARLI II dibattito sui temi ambientali in Toscana è ripreso con rinnovato interesse non solo per l'importanza delle questioni aperte ma anche perché qui si misurano le reali intenzioni del nuovo governo regionale dopo le promesse e gli impegni dì cambiamento assunti rispetto al passato. La giunta Rossi, infatti, era ed è attesa alla prova specialmente su questo fronte. Le prime sortite soprattutto dell'assessore Marson erano state favorevolmente accolte e apprezzate proprio per questo, Ma dopo le sue dichiarazioni sui troppi e troppo invasivi porticcìoli in Toscana è arrivato dal responsabile regionale dell'ambiente del PD Tortolini e dal sindaco di Piombino una risentita e sorprendente replica. Basta dare ordini ai comuni dai giornali, basta con un dirigismo da vecchipaesi dell'est che pretende di decidere anche la lunghezza delle barche da ormeggiare. L'assessore si attenga ai programmi regionali e la smetta di dare ordini da sedi improprie. Si muova nelle sedi preposte dove va ricercata la collaborazione ira i vari soggetti istituzionali. Ma il punto è proprio questo e cioè delle sedi che esistono già e che finora non sono state coinvolte e valorizzate a dovere quando non sono state messe da parte o ignorate. Dove si dovrebbe decidere non solo dei porticcioli ma delle politiche costiere, della gestione delle aree marine e fluviali come dei crinali e del paesaggio? Solo con i piani regolatori? Solo con i piani territoriali di coordinamento o anche con i p iani dei parchi e delle aree protette e dei distretti idrografici dove si deve pianificare l'assetto idrogeologico che va via a fette. E la tanto conclamata green economy per Piombino vuoi dire davvero siderurgia più approdi anche per Briatore e i suoi barconi? È questa la programmazione regionale del PIT che a Boccadarno un punto cruciale e non solo per la nautica riservava questa "cartolina " paesaggistica; bel panorama sulle Apuane? Boccadarno è in un parco e lo è pure Bocca di Magra che ha deciso in questi giorni con il parco regionale, l'autorità di bacino (tosco-ligure) e la regione e gli enti locali interessati un suo progetto sulla nautica che guarda caso tiene conto anche della lunghezza e dimensione delle barche. Siamo all'est? Non scherziamo. Se queste sono le posizioni del PD toscano dopo le promesse e gli impegni elettorali della nuova giunta regionale è bene che Rossi e non solo la Marson si diano una mossa e corrano ai ripari II Tortolini pensiero ed anche il tono ricordano troppo il passato recente che credevamo di essersi lasciati alle spalle. Quello per intenderci che fino all'ultimo ha rivendicato solo per comuni province e regioni il ruolo di pianificazione quando le cose più avanzate e ambientalmente coerenti la Toscana le ha realizzate anche per la nautica dove le decisioni sono state prese con i piani dei parchi e delle autorità di bacino. U tempo delle romanzine è finito ed è bene così. Renzo MoscMni 17 Ritaglio stampa ad LBO esclusivo del destinatario, non riproducibile.

EMPOLI. Anche il Comune di Firenze dice sì all'area Metropolitana Firenze-Prato-Pistoia. n progetto della Provincia unica sostenuto con forza dal presidente Andrea Barducci segna così un altro punto molto importante a sup favore. La firma del protocollo di intesa per l'istituzione della Conferenza dell'area metropolitana si aggiunge a quelle già apposte sul documento nel giugno scorso dalla Regione, dalle amministrazioni provinciali di Firenze, Prato e Pistola, dai comuni di Prato e Pistoia e dal Circondario dell'empolese Valdelsa. L'obiettivo prioritario della Conferenza, recita il protocollo, sarà quello di sviluppare a livello politico una collaborazione e cooperazione tra le istituzioni che vi partecipano e che sono soggetti interessati all'area metropolitana. IL TIRRENO EMPOLI Provincia unica, un altro passo avanti Anche il Comune di Firenze firma ilprotocollo per l'area metropolitana Nel dettaglio la conferenza dell'area metropolitana sarà la sede di confronto per i principali atti di programmazione regionale e locale e di definizione delle politiche; sarà l'attore che identificherà gli strumenti amministrativi e negoziali necessari per armonizzare i diversi interessi e realizzare obiettivi comuni. Inoltre, la conferenza si attiverà per sollecitare azioni di coordinamento delle attività degli enti locali, anche promuovendo forme strutturate di esercizio associato di funzioni dei Comuni e delle Province, e per seguire il processo in corso di riforma della legislazione statale in materia di enti locali. Potrà, quindi, contribuire a questo dibatti- Andrea Barducci to e sulle scelte di semplificazione istituzionale che coinvolgono le amministrazioni comunali e quelle provincali. «È un protocollo - ha commentato l'assessore al bilancio della Regione Riccardo Nencini - che non ha l'obiettivo di dare un contenuto di scelta, ma che invece mira ad aggregare tutti i soggetti interessati per farli discutere sulle strategie per il presente e futuro di un'area che oggi ha il cinquanta per cento del prodotto interno lordo di tutta la Toscana, la metà della popolazione residente, ha un ruolo preminente dal punto di vista turistico, insomma è un'area centrale dell'intera nostra regione. I prossimi passi, dopo la firma del protocollo di quest'oggi sono il reperimento delle risorse utili a creare una sinergia concretissima sui temi che riguardano appunto l'area metropolitana fiorentina», Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Libero.it Cronaca 18/08/2010 ore 10.47» Terremoto: Della Seta e Ranucci (Pd), per isole minori urgente messa in sicurezza Roma, 18 ago. -?(Adnkronos) - "Le isole minori sono un grande, inestimabile patrimonio italiano, anche sul piano turistico. Ma il cedimento del costone di roccia dopo la scossa di terremoto a Lipari conferma che questo tesoro ha bisogno di un'opera urgente di messa in sicurezza per proteggerlo dai troppi rischi e da diverse forme di degrado ambientale che lo minacciano". E' quanto dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Raffaele Ranucci, preannunciando sul tema un'interrogazione urgente al ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo. "Oggi Lipari - affermano i due parlamentari - prima Ischia e Ventotene: casi tra loro diversi ma che hanno in comune grandi problemi di rischio e instabilita' territoriale di molte isole minori. Che i pericoli vengano dal rischio sismico, o dal dissesto idrogeologico, o dall'abusivismo edilizio, c'è* sempre un filo comune fatto di scarsa manutenzione e di abbandono". "Pochi mesi fa - concludono - il Parlamento ha votato una legge che assegna al ministero dell'ambiente fondi, sia pure insufficienti, per combattere il dissesto del territorio: la vicenda, fortunatamente senza gravi conseguenze di Lipari, e1 una ragione di più' per sapere subito quando e come questi soldi verranno spesi, e se una parte verrà1 destinata alle isole minori".

LA NAZIONE FIRENZE I «finiaiii» a raccolta Ecco chi lascia il Peli Sarra e altri consiglieri comunali delvhinterland 7 LA VERA RESA dei conti anche per ì fmiani fiorentini è fissata a settembre. Il 4 e il 5 a Mirabelle, vicino Ferrara, si svolgerà il congresso nazionale dei finiani, quelli dei circoli di «Generazione Italia», ma anche dei gruppi di «Futuro e libertà» già formati alla Camera e al Senato. L'attesa è per la decisione di Fini se far nascere o no un nuovo partito. Nel frattempo i fiorentini, ma anche i comuni dell*hinterland si stanno organizzando. Allora, prima di tutto la nuova sede che Ù coordinatore provinciale di «Generazione Italia», Riccardo Sarra, consigliere comunale a Firenze sta già preparando. Uno spazio di circa 140 metri quadrati in una contrada di viale Duse («Ne avremo la disponibilità entro il mese di settembre spiega Sarra ora è sede di uno studio legale e solo per questo preferisco non dare l'indirizzo preciso»). E poi ci sono le new entry degli eletti nei consigli comunali di Campi Bisenzio, Scandicci, Impruneta e quasi certamente anche Bagno a RÌpoli. Oltre a Firenze naturalmente che si è già apertamente schierata da tempo proprio con Sarra. I passaggi sono chiari: non appena sarà formalizzata la nascita del nuovo partito i finiani usciranno dai rispettivi gruppi del Pdl dove sono stati eletti e chiederanno dì formare un gruppo autonomo. A Campi Bisenzio è pronto a sganciarsi dal Popolo della libertà; Giovanni Brandino, all'impruneta il giovane Gabriele Bagnoli, a Scan- L'INCOGNETA Cosa succederà al gruppo di centrodestra in Palazzo Vecchio? dicci l'altrettanto giovane Giacomo Giacintucci destinato, almeno nelle intenzioni del coordinatore provinciale di Generazione Italia, anche ad assumere un incarico di rilievo all'interno del nuovo partito. Certo in molti casi uscire dal Pdl non consentirà, a norma di regolamento dei vari consigli comunali la nascita di un gruppo che porti il nome del nuovo partito. Solo a Firenze la cosa potrebbe andare diversamente: esiste il precedente di Mario Razzanelli che eletto nella lista «Firenze c'è» è poi riuscito a ottenere la nascita del gruppo della Lega Nord alla quale ha nel frattempo aderito. E poi Sarra non si sbottona, ma continua a sperare di non essere il solo finiano pronto a lasciare un Pdl fiorentino che, non è un mistero per nessuno, vive un momento di grande difficoltà. Anche per le note da tempo stridenti fra il capogruppo Giovanni Galli e gli eletti nella sua lista civica e il resto del gruppo. Sarra non si sbilancia: «Sto solo aspettando l'imput da Roma e potrebbe arrivare anche prima del 5 settembre». Ma dai boatos di Palazzo risultano già i suoi colloqui sia con il nuovo coordinatore del Pdl fiorentino, l'onorevole Gabriele Toccafondi, che con il presidente del consiglio Eugenio Giani. Intanto Sarra tiene la contabilità dei nuovi circoli di Generazione Italia che si sono creati in poche settimane. Ormai se ne contano cinque a Firenze, 2 a Montelupo, 1 a Montespertoli, 1 a Empoli eia Campi. In tutto una decina. Non male per una partenza 'in corsa' in una regione da sempre più vicina al ministro Altero Matteoli (uno degli ex 'colonnelli' di Fini) che all'attuale presidente della Camera. Paola Fichera Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

la Repubblica FIRENZE IV Cinque pullman amirabello per ilnuovo partito difini IFINIANI toscani si mobilitano per Mirabelle. Il Comune del ferrarese dove ci si attende che, il prossimo 5 settembre, il presidente della Camera Gianfranco Finiannuncì la nascitadel nuovo partrto «Futuro e libertà per l'italia». Cinque pullman, per il momento: «Uno dalla Versilia, uno da Livorno e uno da Pisa, gli altri due da Firenze e dalle altre città», la i conti il responsabile regionale digenerazione Italia Massimilìano Simoni. Per il Ssettembre, che segnerà l'awiouffìciatedel nuovo partito, ifiniani toscani contano dì aver reciso anche l'ultimo cordone ombelicale col Pdl e di averdalovrtaagruppi separati intuitele assemblee elettive. Questione di giorni: «Aspettiamo il segnale da Roma entro II mese», dicono i finiani. Che nel frattem pò hanno già pensato ad una sede reg io naie: sarà a Firenze nella zona di viale Duse e, annuncia il responsabile fiorentino di Generazione Italia Riccardo Sarra, verrà Inaugurata a fine settembre. (m.v.) Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

LA NAZIONE FIRENZE 6 Spini e l'ingresso in maggioranza «Ma il gruppo non è in svendita» «Valuteremo la proposta del Pd, ma anche le posizioni di Idv e Sei» di PAOLA RIGHERÀ NESSUN pregiudìzio per entrare in maggioranza. Valdo Spini eletto nella Usta «Spini per Firenze» non fa mistero di aver gradito l'indicazione che Io stesso sindaco Matteo Renzi aveva in qualche modo 'suggerito' alla sua maggioranza. Anche se non si è mai dichiarato disposto a rinunciare per questo a certe sue posizioni. Così, per ora, con il consueto sorriso, ha risposto: «Aspettiamo la proposta che ci verrà fatta, poì ne valuteremo i metodi e Ì contenuti». Insomma se passaggio in maggioranza ci sarà, non sarà gratis. In molti, in realtà, all'interno del gruppo del Pd hanno subito storto la bocca all'idea. Anche perché, l'agguerrito gruppo formato dal navigato Valdo Spini e dal giovanetommaso Grassi in questo anno ha fatto sentire forte e chiara la sua voce di opposizione. E Spini ha da subito messo le mani avanti: «Nessuna intenzione di muovermi da solo, in ogni caso la decisione sarà presa all'interno del gruppo e della coalizione che ci ha eletti». In altre parole: il 'pacchetto* Spini comprende anche Tommaso Grassi. In fondo il gruppo «Spini per Firenze» non ha votato contro il programma del sindaco, ma ha preferito l'astensione e, se provocazioni sono state lanciate, queste non sono mai state spinte fino al punto di mettere in seria difficoltà la maggioranza. E poi Spini allarga lo sguardo: pensa già alle possìbili elezioni che sembrano spuntare all'orizzonte del barcollante Parlamento. E lui dell'unità del centrosinistra ha sem- R1FONDAZIONE «Renzi per ora ci sembra più interessato all'immagine che a Tav e urbanistica» pre fatto una battaglia personale. («Possibile ripete da tempo che il Pd non si renda conto che sta perdendo voti a sinistra?»). Aveva anche proposto un accordo a Renzi in occasione del ballottaggio nel giugno scorso, ma fu rifiutato. D futuro sindaco non aveva intenzione di contrarre 'debiti' per possìbili richieste di assessorati. In efìètti anche in questo momento manca un assessore in giunta e Renzi già formalmente 'invitato1 a sostituire la rappresentante deltidv sta prendendo tempo. A chiarire ancor meglio k posizione è Tommaso Grassi: «Valuteremo la proposta come gruppo consiliare spiega in ogni caso oltre alla richiesta ufficiale del Pd ci aspettiamo anche una presa di posizione delle segreterie dei partiti che sono in maggioranza e cioè Idv e Sei». Insomma se sarà alleanza non sarà un semplice affare di Palazzo, ma un accordo di portata più ampia, sicuramente regionale e, in vista delle possibili prossime elezioni anche nazionale. Infine la precisazione più importante; «Ci rimetteremo alla decisione dì chi ci ha eletto insiste Grassi e cioè Movimento laburista, Verdi, Sinistra per la Costituzione, Pdci e parte del Prc». La conferma arriva immediata con una nota di Andrea Malpezzi, della segreteria provinciale del Prc. «Non siamo pregiudizialmente ostili al confronto, ma questo deve partire dalle diversità politico-programmatiche visto che la coalizione che ha sostenuto Spini si è presentata in alternativa a Renzi. La pura e semplice acccttazione del programma del sindaco, come richiesto dal Pd, non è accettabile per semplici ed evidenti ragioni di rispetto degli elettori». E aggiunge: «In termini politico-programmatici, nonché sulla concreta azione di Renzi e della sua maggioranza al governo del Comune, l'iniziativa del sindaco ci sembra più tesa ad occupare le pagine dei giornali e spazi sulle tv locali e nazionali, che a realizzare una svolta reale rispetto alla precedente gestione (Piano Strutturale e sottoattraversamento Tav in primo luogo)». Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

LA NAZIONE Estratto da» l fil 6 IN BREVE Manifesti contro E' comparso ieri nella zona dì Santa Croce, da S-Ambragia a via Verdi un falso volantino del Pd, con una vig netta, tì presidente del quartiere 1 Marmjgi (nella foto] che esce da un barattolo di Nutella 'accusato'di partecipare insieme a Confindustria, Matte!, Renzi* massoneria a un banchetto sulle grandi opere. Singolare la 'firma': Fìp, fotocopiato in proprio Palagio di Parie Guelfa, 1 La sede del Caldo Storico, Polemica trarnvia «Quali sono Le intenzioni del Comune in merito alle eventuali varianti peri tracciati delle linee 2 e 3 in base ai quali sono stati definiti i relativi stanziamenti?»: lo chiede il capogruppo Pdl Giovanni Galli (nella foto). RJtag ia stampa ad uso esdus-vo dei cestinatane, non riproducibile.

LA NAZIONE FIRENZE 7 L'INVITO Festa democratica In forse la presenza di Malleoli ALLA FESTA democratica dei Pd potrebbe intervenire anche il ministro alle Infrastrutture Altero Matteoli. La notizia per ora è vaga. A quanto pare il ministro sostiene di non aver ricevuto alcuna richiesta specifica, solo una generica richiesta. Posizione che il segretario metropolitano del Pd, Sìmone Naldoni contesta: «Non è vero. Abbiamo fatto richiesta ufficiale alla sua segreteria a luglio. Ma se di incomprensione si tratta, noi confermiamo l'invito pronti a fissare unanuova data per parlare con il ministro della Tav, dell'aeroporto o delk tramvia». Ritaglio stampa ad uso esc'usivo del destinatario, non riproduciate.

CORRIERE DELLA SERA L'omaggio dello Stato al suo «servitore» Cossiga Alla camera ardente le die cariche, più politici che gente comune. La richiesta: al funerale i «miei» Gis e Nocs ROMA Ed ecco che si avvicina alla bara padre James, sudanese che supera il metro e novanta. Prende la stola viola ed il vangelo: «Preghiamo per il nostro presidente. Ripetiamo insieme».». Gli uomini della sicurezza incrociano gli sguardi qui nella camera ardente per Francesco Cossiga: *<E chi è questo?». Sono le tre del pomerìggio, il grosso delle autorità è già andato via, fuori il sole picchia. E adesso nella chiesa madre del Policlinico Gemelli resta solo qualche frammento d'italia in bianco e nero e un po' di varia umanità. Giuseppe Zamberletti prende sottobraccio Vincenzo Scotti méntre entrano tre dottoresse in pausa, un signore con sciarpa di lana e ciabatte di plastica, un ragazzine con la maglietta di Freddy Mercury. Ecco, non si può parlare di grande partecipazione di popolo per l'ultimo saluto a Cossiga, prima dei funerali privati oggi in Sardegna. Sarà che è agosto, sarà che il Gemelli è un po' fuori mano, ma a tratti le autorità sembrano più numerose dei comuni mortali, n primo ad arrivare è il segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone che ricorda come il «Papa e Cossiga discutevano spesso insieme in lunghe serate». Poi Giorgio Napolitano, «ho salutato un grande uomo di Stato e un vecchio amico», con i suoi predecessori Scalfaro e Ciampi. Renato Schifani esce sul sagrato e si avvicina ai giornalisti: «di suo testamento è governare la Repubblica al servizio del popolo, unico sovrano». Gianfranco Fini non sente perché è proprio in Questo momento che sta parlando a quattr'occhi con Gìanni Letta. Non un caso, forse Ad accogliere tutti sono i figli dell'ex presidente, Anna Maria e Giuseppe, sottosegretario alla Difesa. E con loro che parla a lungo Silvio Berlusconi, arrivato dalla Sardegna nel pomeriggio: «Anche io ho perso mio padre e capisco il vostro dolore». Proprio nella lettera rimasta segjreta fino a ieri Cossiga ha scritto di aver «dispensato, salvo loro diversa decisione, i miei familiari dal partecipare aue onoranze e prego lei (...) e qualunque altra Autorità di non voler fare premura alcuna nei loro confronti». Nella stessa lettera l'ex presidente esprime il desiderio che alle «eventuali cerimonie siano invitati il presidente della Sardegna e del consiglio regionale, nonché i sindaci di Sassari, Guaramonti, Bonorva e Sitigo». E che neuajrappresentanza annata siano'presenti «dementi dei Gis e dei Nocs, corpi da me fondati». Nella chiesa del Gemelli c'è anche la Lega, II leader leghista L'avviso di Bossi: «Meglio non indagare sui segreti di Cossiga, ha passato la vita a ficcarsi nelle cose» con Maroni e Calderoli, che arriva in macchina con Tremonti e non fa dichiarazioni. Ma dal Cadore ci pensa Umberto Bossi a uscire dal politicamente corretto: «Meglio non indagare sui segreti di Cossiga, ha passato tutta la vita a ficcarsi nelle cose». Nel Pd, invece, si notano più le assenze che le presenze: d sono Chiti, Marini, Minniti e Parisi Ma dei veri big nemmeno uno. Alle sei di sera si, chiudono le porte, in otto ore saranno passate un migliaio di persone. Compreso quel tipo che ha scritto sul libro delle firme «Caro Francesco, ti onoro come nemico». Lorenzo Salvia 2 R'taglio stampa ad uso esclusivo del destinatane, neri riproducibile.