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Ambulatorio di Chirurgia Oculare Santa Lucia Direttore Sanitario Dott. Giuseppe Eugenio Apuzzo Via Mazzini. 60 58100 Grosseto Tel. 0564-414775 Cell. Emergenze 320-0558171 Fax 0564-413023 e-mail: info@studiosarnicola.it sito web: www.studiosarnicola.it CONSEGNATO IL FIRMA Gentile Sig./Sig.ra Tali informazioni sono state consegnate in visita diverso tempo prima dell atto operatorio dal responsabile del trattamento chirurgico. I difetti visivi, che hanno sino ad oggi trovato soluzioni negli occhiali e nelle lenti a contatto, possono ora avere un alternativa terapeutica attraverso un intervento chirurgico. La chirurgia refrattiva trova le applicazioni più vantaggiose quando, escluso il semplice desiderio estetico di non portare una correzione ottica, vi siano caratteristiche dei parametri oculari e dell ambiente che impediscano al paziente la capacità di utilizzo della vista al meglio. Tale intendimento è più evidente nei forti difetti di vista, che legano indissolubilmente il paziente all occhiale, nelle elevate differenze di refrazione fra un occhio e l altro, specie non vi è tolleranza alle lenti a contatto, ed in alcuni tipi di attività lavorativa in cui i sussidi ottici creano innegabili svantaggi. L accurata selezione delle caratteristiche cliniche e dei motivi che conducono all intervento, nonché del tipo di intervento, è resa necessaria dalla considerazione che l atto chirurgico non è sempre reversibile e dalla possibilità del verificarsi di complicazioni,modificazioni secondarie o residui indesiderati comuni a tutti gli interventi chirurgici. Va inoltre rilevato che ogni atto di chirurgia refrattiva, quale che sia la tecnica adoperata, si rivolge alla risoluzione delle sole caratteristiche ottiche, ma non modifica quelle patologie che possono essere associate al difetto di vista. In altre parole, ad esempio, in miope con alterazioni retiniche che compromettano parte della sua funzionalità visiva non può sperare di vedere risolto questo problema da un intervento chirurgico a scopo refrattivo né questo può costituire una assicurazione verso complicanze successive. L intervento potrà però ragionevolmente mirare ad una riduzione del potere dell occhiale o, nei casi più favorevoli, alla sua completa eliminazione con diminuzione dei fastidi e delle distorsioni che ad esse si accompagnano. Pertanto per non andare incontro ad errori ed incomprensioni sui programmi prefissi e sui risultati raggiunti, è indispensabile che il paziente venga informato in modo esauriente dal medico, cosicché il suo consenso all intervento sia motivato e convinto. Il suo caso, a giudizio del suo medico oculista, può trarre vantaggio dall uso della tecnica di Impianto di IOL-C.A. CACHET. L intervento della durata in media di 15 minuti viene eseguito in sala operatoria in ambiente sterile in modo indolore per l anestesia locale. L impianto di una IOL-C.A. CACHET consiste nel posizionare una lente di opportuno valore all interno dell occhio e più precisamente in camera anteriore, subito anteriormente all iride. Mod.110_C.I. Cachet Pagina 1 di 5 Rev.2 del 01/12/2011 Verif. e App. Dir. San. Dott. G. E. Apuzzo

Questa metodica permette la correzione di difetti di vista miopici di elevata entità (attualmente anche oltre le 16 Diottrie), ma non consente ad oggi di correggere i difetti astigmatici eventualmente associati con la miopia o l ipermetropia. Tale metodica non preclude peraltro la possibilità di correzione chirurgica dell astigmatismo o dell eventuale vizio residuo per possibile imprecisione del calcolo durante gli esami preparatori con altra opportuna metodica (tecnica BIOPTICS). I vantaggi di tale metodica consistono: nel rapido recupero post-operatorio (1-2 settimane), ma già dal giorno dopo una soddisfacente visione; nell elevato numero di diottrie correggibili; nella reversibilità (la IOL-C.A. CACHET può essere rimossa in qualunque momento previa riapertura del bulbo oculare). La riapertura dell incisione è in genere della stessa entità dell impianto; nel mantenere l accomodazione (capacità di mettere a fuoco gli oggetti vicini), qualora questa sia ancora presente (diminuisce normalmente dai 40 anni in poi), poiché alcune metodiche chirurgiche di correzione di difetti visivi elevati comportano l abolizione di tale capacità (asportazione di cristallino trasparente con eventuale impianto di lente intraoculare). Gli svantaggi di tale metodica consistono: nell essere una procedura che richiede l incisione del bulbo oculare ed espone pertanto al rischio, seppure molto infrequente, di infezione. Tale rischio sarà quasi assente se il paziente seguirà la terapia post-operatoria; nella possibile induzione di astigmatismo dovuto all apertura necessaria per l inserzione della IOL-C.A. CACHET; nell incapacità di correggere un astigmatismo preesistente; nella possibilità che anche a distanza di tempo rialzi della pressione intraoculare o decentramenti della lente impiantata possano determinare la necessità di asportare la IOL- C.A. CACHET stessa potendo peraltro essere ripristinate nella maggioranza dei casi le condizioni pre-operatorie; nella possibile comparsa di aloni soprattutto notturni attorno alle fonti luminose, specie se la pupilla del paziente è di largo diametro; nella rarissima ma possibile rottura della capsula anteriore del cristallino durante le manovre di inserzione della lentina (questa eventualità costringe il chirurgo ad asportare completamente il cristallino e a sostituirlo con un più opportuno modello di lente intraoculare). Si converte quindi il previsto intervento di IOL FACHICA in C.A. nell intervento di asportazione del cristallino trasparente ed impianto di IOL in camera posteriore, procedura chirurgica, quest ultima praticata già da diversi anni ed accettata da un ampio numero di chirurghi al mondo, anche nei simposi internazionali. In questo caso viene persa la capacità accomodativa e il più delle volte necessita un occhiale da lettura per vicino. nella possibilità che le complicanze descritte per le precedenti IOL da C.A. dal 1953 (Strampelli) col passare del tempo si possano verificare, la particolare conformazione e materiale della CACHET escludono ed hanno già escluso con un fallow-up di oltre 10 anni le Mod.110_C.I. Cachet Pagina 2 di 5 Rev.2 del 01/12/2011 Verif. e App. Dir. San. Dott. G. E. Apuzzo

stesse: glaucoma cataratta - irite-ovalizzazione pupillare - endoteliopatia corneale ipoema endolfalmite distacco di retina diplopia aloni iridopatia ischemica. nella possibilità che il riflesso sulla lente possa essere visibile dal paziente allo specchio o da chi si avvicinerà molto al suo occhio; talvolta la lente non è tollerata dall organismo e tale condizione (verificata nei controlli postoperatori che il paziente si impegnerà ad effettuare) può richiedere l estrazione, anche se il paziente non avverte alcun sintomo (tempestività nell agire per evitare danni peggiori); il paziente dovrà sottoporsi a controlli post-operatori sempre meno frequenti con il passare del tempo. Difficoltà sono rappresentate dagli abbagliamenti che accompagnano di frequente le primissime fasi post-operatorie e dal senso di corpo estraneo e lacrimazione, che si manifestano subito dopo l intervento con intensità variabile da persona a persona e si protraggono per alcuni giorni. La reattività post-operatoria è influenzabile in senso positivo dal trattamento medico locale ed è pertanto di importanza basilare seguire alla lettera le prescrizioni del chirurgo. La capacità visiva, come è stato spiegato, dipende dalle condizioni globali dell apparato visivo. L intervento consentirà nelle migliori delle ipotesi il mantenimento della stessa acutezza visiva massima pre-operatoria con correzione ottica o nei casi più favorevoli senza alcuna correzione. Il trattamento chirurgico tuttavia non può prevenire eventuali modificazioni o deterioramenti dell acutezza visiva a causa di una successiva modificazione del difetto refrattivo o causato da altra patologia. Il miope elevato spesso è portatore di predisposizioni a patologie retiniche. Durante il primo mese dall intervento è bene evitare intensi sforzi fisici e movimenti bruschi ed ovviamente traumi oculari. Durante la prima settimana è bene evitare di dormire coricati sul lato dell occhio operato. E invece possibile riprendere fin dai primi giorni una normale attività di ufficio comprendente anche brevi passeggiate o spostamenti in auto. Verrà fornita una coppetta protettiva per dormire la notte nei primi giorni post-operatori. Non vi sono controindicazioni all osservazione della televisione né alla lettura. Il paziente è avvisato che per un lungo periodo non dovrà stropicciarsi gli occhi in modo aggressivo per non danneggiare l endotelio corneale. Tale strato, non potendosi rigenerare, nelle precedenti generazioni di IOL Fachiche, in cui la distanza era minore, ha, in rari casi, costretto dopo un trauma, a trapianto di cornea o del suo strato endoteliale. Tecniche alternative Esistono altre metodiche chirurgiche per la correzione dei difetti refrattivi che vengono qui ricordate per brevi tratti. Tecniche incisionali: esse prevedono l esecuzione di tagli sulla superficie della cornea per modificarne la forma. Esse sono : La Cheratotomia Radiale, utilizzata per molti anni prima dell avvento dei laser, conserva secondo alcuni la propria utilità nella correzione di miopie basse. Le cheratotomie curve per la correzione astigmatica, che conservano ancor oggi particolari indicazioni. Queste tecniche hanno rivelato negli anni una tendenza all instabilità del risultato ottenuto. Tecniche intracorneali: esse prevedono l inserzione di lenticoli o segmenti di materiali plastici nello spessore corneale così da modificarne la forma. Tali metodiche sono per lo più sperimentali o con applicazioni particolari. Sono da ricordare gli anelli intrastromali che, pur avendo una limitata capacità correttiva, promettono la reversibilità del trattamento. Tecniche laser corneali, FEMTOLASER, LASIK, LASEK,o PRK: sono tecniche che prevedono di rimodellare la cornea mediante l uso di un laser detto ad eccimeri. Tali metodiche sono molto efficaci e sicure, ma per i difetti sferici (miopia ed ipermetropia) molto elevati è riportata una maggior frequenza di complicazioni. Mod.110_C.I. Cachet Pagina 3 di 5 Rev.2 del 01/12/2011 Verif. e App. Dir. San. Dott. G. E. Apuzzo

Sono inoltre sconsigliati per anomalie di curvatura della cornea (ipercurva, iperpiatta) o malattie della stessa (cheratocono o altre malattie corneali) Il non sottoporsi a procedure chirurgiche per la correzione del Suo difetto visivo non implica alcun peggioramento del Suo stato attuale. L oculista è disposto a rispondere a qualsiasi altro quesito che Lei vorrà porgli. Il Suo visus attale massimo corretto con occhiale è: OD sf cyl.ax.. OS sf cyl.ax.. Sono inoltre rilevanti nel Suo caso le seguenti note:... Il Firma CONSENSO ALL INTERVENTO DI IMPIANTO DI IOL C.A. CACHET Data... Rilasciato dal Signor... Al Dott./Prof... Con la presente dichiarazione da valere come manifestazione piena, libera ed incondizionata della mia volontà io sottoscritto....nato a... il... Residente a... in pieno possesso delle mie facoltà acconsento a sottopormi ad intervento di chirurgia refrattiva mediante impianto di IOL-C.A. CACHET, dopo essere stato edotto delle caratteristiche dell intervento ed avere attentamente valutato sulla base di quanto ampiamente illustrato dalla signoria vostra e riassunto in uno specifico memorandum da me sottoscritto per presa visione (ed allegato al presente consenso informato) i possibili vantaggi così come gli eventuali rischi generici e specifici dell intervento stesso. Dichiaro al riguardo di essere stato posto a conoscenza, tra l altro: A) che l impianto di IOL-C.A. CACHET è una procedura che richiede una incisione millimetrica del bulbo oculare ed espone pertanto al rischio, seppure molto infrequente, di infezione. Mod.110_C.I. Cachet Pagina 4 di 5 Rev.2 del 01/12/2011 Verif. e App. Dir. San. Dott. G. E. Apuzzo

B) che è possibile l induzione di astigmatismo dovuto all apertura necessaria per l inserzione della IOL-C.A. CACHET, ma che tale astigmatismo tende spontaneamente a ridursi o è trattabile chirurgicamente in un secondo tempo. C) che è possibile la comparsa di aloni soprattutto notturni attorno alle fonti luminose. D) che non è possibile ancora escludere con certezza che la IOL-C.A. CACHET possa con il tempo provocare opacità del cristallino tali da indurre una riduzione della capacità visiva risolvibile unicamente con la rimozione della IOL-C.A. CACHET stessa e del cristallino reso opaco (vedi punto precedente). E) che è possibile che anche a distanza di tempo rialzi della pressione intraoculare o decentramenti della lente impiantata possano determinare la necessità di asportare la IOL-C.A. CACHET stessa potendo peraltro essere ripristinate nella maggioranza dei casi le condizioni preoperatorie. F) che i vantaggi saranno connessi con la riduzione del potere delle lenti per occhiale, con la loro utilizzazione solo in condizioni particolari o alla loro possibile eliminazione totale. G) delle conseguenze derivanti da mia eventuale negligenza riguardo i consigli tecnici sulle pratiche postoperatorie quali prescritte all occorrenza dal chirurgo ai controlli postoperatori che saranno programmati ed a cui debbo attenermi. H) dei possibili fastidi e disagi che accompagnano, seppur raramente, le prime fasi post-operatorie I) dell obbligo di sottopormi ai controlli post-operatori indicati dal chirurgo. Dichiaro inoltre e in particolare essendo stato informato del fatto che fattori estranei alla mano del chirurgo possono comunque influenzare la guarigione e quindi il risultato, con la conseguenza dell impossibilità di formulare una previsione assoluta circa la correzione ottica raggiungibile, di sollevare fin d ora l operatore, fermo il suo dovere professionale di diligenza, da responsabilità civili di qualsiasi ordine in relazione ad un mancato conseguimento parziale o totale del risultato. Dichiaro di essere a conoscenza e disponibile ad eventuali reinterventi che fossero necessari, a discrezione del chirurgo, per tentare di ridurre eventuali residui refrattivi e/o a porre rimedio alle eventuali complicazioni insorte. Dichiaro inoltre che il consenso mi è stato consegnato per tempo per poter valutare il rapporto rischio-beneficio è che non mi è stata data la possibilità di porre domande riguardo alle problematiche relative all intervento e di aver avuto risposte precise, chiare ed esaurienti. Nei casi in cui l esigenza dell intervento fosse dettata dalla partecipazione a concorsi (carriere militari, brevetti di volo ecc.), sarà premura dell interessato informarsi circa le caratteristiche visive richieste dal bando nonché della legittimità dell intervento stesso ai fini concorsuali. Nei casi in cui sarà impossibile l impianto della IOL C.A. CACHET per un vizio di vista altamente ipermetropico il chirurgo fornirà spiegazioni su un altro tipo di lente in C.A., la ARTISAN che viene inserita con aggancio sull iride. Il Firma ISO 9001/2008 AUT. COM. N 43 DEL 29/07/2004 Mod.110_C.I. Cachet Pagina 5 di 5 Rev.2 del 01/12/2011 Verif. e App. Dir. San. Dott. G. E. Apuzzo