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novembre 2012 Pubblicazioni Recenti Are universal banks better underwriters? Evidence from the last days of the Glass-Steagall Act Gennaio 2011 Long-term lending vs. cross section insurance Luglio 2010 Il ruolo delle imprese di assicurazione nella crisi finanziaria: Solvency II è una risposta adeguata? Maggio 2010 Protezione dei consumatori e tutela della concorrenza nei mercati finanziari. Il caso delle assicurazioni Maggio 2010 Il risparmio degli Italiani. Le sfide per l industria finanziaria: rischi e opportunità Settembre 2009 The Efficiency of the European Insurance Companies: Do Local Factors Matter? Giugno 2008 Il contributo dell assicurazione allo sviluppo dell Italia e dell Europa Settembre 2007 L assicurazione delle imprese manifatturiere Novembre 2006 Direct reimbursement schemes in compulsory motor liability insurance Maggio 2006 Disponibili sul sito www.ania.it A cura di: Sergio Desantis Dario Focarelli Gianni Giuli Marco Marfoli Galdiero Antonio Nicelli Edoardo Marullo-Reedtz Carlo Savino Stefano Trionfetti research@ania.it tel. +39.06.3268.8606 Executive Summary I tassi d interesse e i mercati finanziari L 8 novembre la BCE ha confermato i tassi ufficiali sulle operazioni di rifinanziamento principale, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale (0,75%, 1,50% e 0%). Secondo la Bank Lending Survey, il numero di banche che nel III trimestre 2012 ha inasprito i criteri di concessione di credito alle imprese dell area dell euro è aumentato. La congiuntura economica Secondo il rapporto autunnale di previsione della Commissione Europea, l economia internazionale, subirebbe un ulteriore indebolimento negli ultimi mesi del 2012. I dati diffusi da Eurostat il 15 novembre scorso indicano un quadro recessivo per l area dell euro (-0,1% nel III trimestre del 2012). Secondo le stime dell ISTAT, nel III trimestre del 2012 il PIL italiano è diminuito dello 0,2% rispetto al II (-2,4% rispetto al III trimestre del 2011). Le assicurazioni nel mondo Nel corso dell ultimo mese i titoli dell area dell euro hanno risentito delle incertezze derivanti dalla non ancora definita richiesta di aiuti spagnola e dalla conclusione delle negoziazioni tra la Grecia e la Troika per l ottenimento della seconda tranche di aiuti. Da valutazioni iniziali effettuate nei giorni successivi al passaggio dell uragano Sandy, risulta che le perdite assicurate ammonterebbero a circa 20 miliardi di dollari. La congiuntura assicurativa in Italia Nel mese di settembre la nuova produzione dei premi vita delle imprese italiane ed extra-ue, comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari a 3,2 miliardi (-14,7% rispetto a settembre 2011). Sulla base di rilevazioni trimestrali ANIA risulta che nei primi nove mesi del 2012 i premi contabilizzati sono stati pari a circa 25,2 miliardi (-1,3% rispetto allo stesso periodo del 2011). In particolare i premi relativi al ramo R.C. auto sono diminuiti dello 0,3%. L effetto dei tassi di interesse sulle imprese assicurative I dati analizzati da Swiss Re mostrano come l evoluzione dei tassi di interesse dei titoli di stato a 10 anni dal 1900 ad oggi sia stata caratterizzata da numerose inversioni di tendenza. Bassi livelli dei tassi di interesse hanno un impatto non trascurabile sulle imprese di assicurazione: calo della domanda, riduzione del valore economico dell impresa, calo dei profitti. Comitato di Coordinamento Direttore Responsabile Area Fisco, Amministrazione, Dario Focarelli Bilanci e Borsa Anno VIII Numero 09 novembre 2012 Chiuso con le informazioni disponibili al 16 novembre 2012

I tassi di interesse e i mercati finanziari La politica monetaria Il credito alle imprese nell area dell euro L 8 novembre scorso la Banca Centrale Europea ha Secondo le rilevazioni relative al III trimestre del confermato i tassi ufficiali sulle operazioni di 2012 della Bank Lending Survey (l indagine condotta rifinanziamento principale, sulle operazioni di dalla BCE sui criteri di concessione del credito rifinanziamento marginale e sui depositi presso la bancario all economia) il numero di banche che ha banca centrale, lasciandoli rispettivamente allo inasprito i criteri di concessione di credito alle 0,75%, all 1,50% e allo 0%. imprese dell area dell euro è aumentato. Il 24 ottobre la Fed ha lasciato invariati i tassi di La percentuale netta delle banche che hanno alzato interesse tra 0% e 0,25%, confermando il progresso gli standard nel terzo trimestre 2012 è pari al 15%, del QE3. Ha specificato che il costo del denaro non a fronte del 10% della rilevazione relativa al dovrebbe subire modifiche fino alla metà del 2015. L andamento del rischio paese trimestre precedente (il valore era risultato pari al 9% per il primo trimestre). Nel corso del III trimestre del 2012, infatti, sia gli standard creditizi relativi alle imprese di grandi dimensioni sia quelli per le piccole e medie imprese hanno registrato un inasprimento (la percentuale netta è stata dell 17% e del 11%, rispettivamente). La seconda metà di ottobre e la prima settimana di novembre sono state caratterizzate principalmente dalle trattative tra il governo greco e la Troika e dall esito delle elezioni presidenziali statunitensi. Il 17 ottobre Moody s ha confermato il rating sovrano spagnolo a Baa3, con outlook negativo. Il 7 novembre la Grecia ha approvato la legge finanziaria per il 2013, dopo aver raggiunto un accordo con la Troika sulle misure di austerità da applicare per ottenere lo sblocco della seconda tranche di aiuti da parte dell ESM, pari a 31,5 miliardi di euro. Nella riunione dell Eurogruppo del 12 novembre, quindi, è stato deciso di concedere alla Grecia due anni supplementari (fino al 2016) per la riduzione del deficit; la decisione sulla concessione degli aiuti è stata rinviata al 20 novembre. Il 13 novembre il governo greco ha emesso titoli di stato a breve termine per 4,1 miliardi di euro, rimborsando così i bond in scadenza necessari per evitare il default. Il 13 novembre il differenziale rispetto al rendimento del Bund a 10 anni (1,34%) era pari a 358 bps per l Italia, a 457 bps per la Spagna e a 74 bps per la Francia. Il tasso di cambio euro/dollaro era 1,27. Spread vs. Bund a 10 anni e cambio /$ bps 700 650 600 550 500 450 400 350 300 250 200 150 100 50 $1,6 $1,5 $1,4 $1,3 $1,2 $1,1 $1,0 0 $0,9 mag-11lug-11 set-11 nov-11gen-12mar-12mag-12lug-12 set-12 nov-12 Italia Francia Belgio Spagna Cambio /$ (scala dx) Fonte: Thomson Reuters, Datastream Si è assistito, inoltre, a un peggioramento delle condizioni d offerta per crediti per tutte le scadenze. Tra le motivazioni addotte dalle banche, la disponibilità di liquidità non ha inciso in modo rilevante negli ultimi tre trimestri. Motivi che limitano il credito bancario alle imprese - area dell euro (*) 50 40 30 20 10 0-10 gen-11 apr-11 lug-11 ott-11 gen-12 apr-12 lug-12 ott-12 gen-11 apr-11 lug-11 ott-11 gen-12 apr-12 lug-12 ott-12 gen-11 apr-11 lug-11 ott-11 gen-12 apr-12 lug-12 ott-12 Disponibilità di liquidità Situazione economica generale Outlook specifico industria o impresa (*) % netta di banche; I dati si riferiscono al trimestre precedente al mese della rilevazione. Fonte: Bank Lending Survey - BCE In Italia, la percentuale netta degli istituti che hanno inasprito i criteri è rimasta stabile al 25% nel primo e nel secondo trimestre 2012, mentre è passata al 37,5% nel terzo. La percentuale netta di banche che a ottobre 2012 (con riferimento al trimestre luglio-settembre) ha indicato nell evoluzione macroeconomica un ostacolo alla concessione del credito è stata pari al 50% (in aumento rispetto al 37,5% registrato a luglio e al 25% di aprile 2012), mentre è aumentata al 62,5% (dal 50% di luglio e dal 37,5% di aprile 2010) quella che considera un problema le prospettive di singoli settori produttivi. 2

La congiuntura economica La congiuntura internazionale Secondo il rapporto autunnale di previsione della Commissione Europea pubblicato il 7 novembre scorso, l economia internazionale, già in rallentamento, subirebbe un ulteriore indebolimento negli ultimi mesi del 2012. Le previsioni globali, in peggioramento rispetto alle stime diffuse nel precedente rapporto pubblicato in primavera dalla Commissione (fatta eccezione per gli Stati Uniti), confermano il deterioramento del quadro macroeconomico internazionale. Secondo le stime, il PIL dei paesi dell Unione Europea, dopo un calo dello 0,3% nel 2012, ritornerebbe a crescere moderatamente nella prima metà del 2013. La contrazione prevista per il 2012 rifletterebbe una riduzione della domanda interna e delle esportazioni nel II e nel III trimestre. L implementazione delle misure politiche annunciate negli scorsi mesi e l attenuarsi delle tensioni della crisi del debito sovrano consentirebbero, invece, l aumento dei consumi privati e degli investimenti e quindi prospettive più positive per il 2013. Le proiezioni sull andamento del mercato del lavoro continuano ad essere negative per tutti i paesi dell UE e dell area dell euro, sia per il 2012 sia per il 2013. Le proiezioni della Commissione Europea (*) L area dell euro PIL ( %) Tasso di disoccupazione 2012 2013 2012 2013 Unione Europea -0,3 0,4 10,5 10,9 Germania 0,8 0,8 5,5 5,6 Francia 0,2 0,4 10,2 10,7 Italia -2,3-0,5 10,6 11,5 Spagna -1,4-1,4 25,1 26,6 Regno Unito -0,3 0,9 7,9 8,0 Area dell euro -0,4 0,1 11,3 11,8 Giappone 2,0 0,8 4,8 4,7 Stati Uniti 2,1 2,3 8,2 7,9 Mondo 3,1 3,3 - - (*) Le variazione % del PIL sono calcolate rispetto all anno precedente. Fonte: Commissione Europea European Economic Forecast Autumn 2012 (nov. 2012) I dati diffusi da Eurostat il 15 novembre scorso indicano un quadro recessivo per l area dell euro, con un calo congiunturale pari allo 0,1% nel III trimestre del 2012 (0% e -0,2% e rispettivamente nel I e nel II trimestre). In termini tendenziali il calo è stato dello 0,6%. I dati sono stati più incoraggianti per l Unione Europea nel complesso (EU27), il cui PIL è risultato in leggera crescita rispetto al trimestre precedente (+0,1%; -0,4% rispetto al corrispondente trimestre del 2011). La congiuntura italiana Secondo le stime preliminari diffuse dall ISTAT lo scorso 15 novembre, nel III trimestre del 2012 il PIL italiano è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente (in valori concatenati con anno di riferimento 2005, corretti per effetti di calendario e destagionalizzati) e del 2,4% rispetto al corrispondente trimestre del 2011. La crescita acquisita per il 2012 è pari a -2,0%. Nonostante ci sia stato, quindi, un lieve miglioramento in termini congiunturali (-0,7% nel II trimestre), in termini tendenziali il dato continua ad essere il peggiore dal IV trimestre del 2009. Il PIL italiano (*) 4,0 2,0 0,0-2,0-4,0-6,0-8,0 1T08 3T08 1T09 3T09 1T10 3T10 1T11 3T11 1T12 3T12 (*) Variazioni % sul corrispondente trimestre dell anno precedente. Fonte: ISTAT. Le previsioni per il prossimo biennio, invece, secondo i dati pubblicati dall ISTAT lo scorso 5 novembre, puntano a un calo per l economia italiana sia nel 2012 sia nel 2013 (rispettivamente, del 2,3% e dello 0,5%). A determinare la contrazione sarebbe la dinamica negativa della domanda interna che però comincerebbe a mostrare segni di miglioramento nel 2013: nel 2012 i consumi privati si ridurrebbero del 3,2%, mentre gli investimenti fissi lordi del 7,2%. Previsioni per l economia italiana ISTAT 2011( * ) Commissione Europea ISTAT 2012 2013 2012 PIL 0,6-2,3-0,5-2,3 Consumi pr. 0,1-3,4-0,9-3,2 Consumi PA -0,8-0,7-0.3-1,2 Investimenti -1,3-8,1-2,1-7,2 Esportazioni 6,7 1,1 3,0 1,3 Importazioni 1,2-7,2 1,4-7,9 Inflazione 2,8 3,3 2,0 2,7 Deficit/PIL -3,9 2,9 2,1 - Fonti: ISTAT, Commissione Europea (nov. 2012). ( * ) Dati destagionalizzati e corretti per effetti di calendario 3

Le assicurazioni nel mondo L industria finanziaria in Borsa Nel corso dell ultimo mese i titoli dell area dell euro hanno risentito delle incertezze derivanti dalla non ancora definita richiesta di aiuti spagnola e dalla conclusione delle negoziazioni tra la Grecia e la Troika per l ottenimento della seconda tranche di aiuti. Le elezioni presidenziali statunitensi, tenutesi il 6 novembre scorso, hanno invece influenzato i corsi azionari dell area per tutto il periodo antecedente, con qualche riflesso anche sui corsi azionari dell eurozona. Al 14 novembre l indice generale rappresentante l intero mercato dell Eurozona, dopo una performance caratterizzata da moderata volatilità, segnava valori in linea con quelli di inizio ottobre (+11,2% rispetto a inizio anno). Alla stessa data le quotazioni del comparto bancario registravano una crescita dell 8,1% rispetto a inizio anno e dell 1,4% rispetto al 1 ottobre. La performance migliore è stata registrata dal settore assicurativo, con un incremento del 21,5% rispetto al 1 gennaio (+2,4% rispetto a inizio ottobre). Indici settoriali dell area dell euro 130 125 120 115 110 105 100 95 90 85 80 75 Totale mercato Banche Assicurazioni 70 gen-12 feb-12 mar-12 apr-12 mag-12 giu-12 lug-12 ago-12 set-12 ott-12 nov-12 Fonte: Thomson Reuters, Datastream (01-gen-2012=100) Relativamente al comparto assicurativo, le assicurazioni europee hanno continuato a mostrare andamenti positivi sia nel ramo vita che sia nel ramo danni (rispettivamente +23,7% e +20,8% da inizio anno). Le imprese europee quotate 130 125 120 115 110 105 100 95 90 85 80 75 70 Assicurazioni Danni Europa Assicurazioni Vita Europa 65 Assicurazioni Danni Italia Assicurazioni Vita Italia 60 gen-12 feb-12 mar-12 apr-12 mag-12 giu-12 lug-12 ago-12 set-12 ott-12 nov-12 Fonte: Thomson Reuters, Datastream (01-gen-2012=100) Per quanto riguarda il comparto assicurativo italiano, i titoli del settore vita hanno registrato un buon recupero rispetto a gennaio (+11,8%), mentre le quotazioni del settore danni hanno mostrato valori ancora lievemente al di sotto di quelli di inizio anno, nonostante i cenni di recupero mostrati dal 1 ottobre (+4%). Le prime stime dei danni dell uragano Sandy Nei giorni successivi al passaggio dell uragano Sandy sono state elaborate le prime stime riguardanti la consistenza dei danni causati e degli oneri a carico dell industria assicurativa. L uragano, sviluppatosi da un onda tropicale nel Mar dei Caraibi occidentale il 22 ottobre, ha raggiunto la terraferma nei giorni successivi, colpendo un ampia area del territorio degli Stati Uniti, dal medio-atlantico alle regioni del Nord-ovest, e parte del Canada. Secondo le prime stime sulle abitazioni e sulle infrastrutture, si stimano gravi danni in Giamaica, Bahamas e Haiti, nonché nello stato del New Jersey e nella città di New York, in cui la forte concentrazione urbanistica ne ha amplificato l entità. La stima accurata dei danni e delle perdite effettive causate dall uragano Sandy al settore assicurativo sono rese più complesse dalla particolare natura del fenomeno (trasformatosi in ciclone post-tropicale prima di raggiungere la terraferma, dopo l incontro con correnti provenienti da nord-est) e dalle diverse assunzioni alla base dei modelli di stima utilizzati. Da valutazioni iniziali effettuate a partire dal 31 ottobre, risulta che le perdite assicurate ammonterebbero in media a 20 miliardi di dollari: tra 7 e 15 per Air Worldwide, tra 10 e 20 per EQECAT. Secondo EQECAT, in particolare, il danno economico complessivo sarebbe tra i 30 e i 50 miliardi di dollari. Va evidenziato che nella valutazione sono esclusi i danni alle infrastrutture e che le stime effettuate tengono conto delle detrazioni per uragano ( hurricane deductibles, tassa a carico dei proprietari di immobili nel caso in cui il fenomeno meteorologico rispetti certi parametri di classificazione), non applicate però a tutti gli stati a causa della complessità del fenomeno. Nonostante ciò, secondo Guy Carpenter, il capitale accumulato dal settore riassicurativo relativo a tale tipo di catastrofi al termine del III trimestre (circa 200 miliardi di dollari) sarebbe sufficiente ad assorbire le perdite causate dall uragano anche nel caso in cui a realizzarsi fossero le proiezione più negative. 4

La congiuntura assicurativa in Italia La nuova produzione vita (settembre 2012) Nel mese di settembre la nuova produzione vita polizze individuali delle imprese italiane ed extra-ue, comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari a 3,2 miliardi, ancora in calo (-14,7%) rispetto allo stesso mese del 2011, anche se con un tasso inferiore rispetto al mese precedente (-18,4%). Da inizio anno i nuovi premi emessi sono ammontati a 35,5 miliardi, il 14,9% in meno rispetto ai volumi registrati nello stesso periodo del 2011. Tenuto conto anche del volume di nuovi premi emessi dal campione delle imprese UE, i nuovi affari vita hanno raggiunto nel mese di settembre un importo pari a 3,7 miliardi (-11,2% rispetto allo stesso mese del 2011). Nuova Produzione Vita Polizze Individuali Italiane ed extra UE UE (L.S. e L.P.S.) Anno Mese Mln % rispetto % rispetto a stesso a stesso periodo Mln periodo anno prec. anno prec. (1 mese) (da inizio anno) (1 mese) 2011* mag. 4.732-22,8-30,2 928 4,0 giu. 4.540-39,5-31,8 383-24,5 lug. 4.183-25,6-31,1 520 19,6 ago. 3.266-15,1-30,0 514 100,6 set. 3.706-12,5-28,7 458 13,0 ott. 3.718-27,5-28,6 183-46,8 nov. 3.818-22,2-28,1 166-58,8 dic. 3.765-22,9-27,8 776 21,3 2012* gen. 3.385-38,1-38,1 166-77,4 feb. 4.062-31,3-34,6 314-54,7 mar. 5.060-10,4-26,5 1.147 37,9 apr. 4.365 3,2-20,6 437-47,2 mag. 4.885 3,2-16,3 851-8,3 giu. 3.925-13,5-15,9 612 59,7 lug. 3.981-4,8-14,5 287-44,8 ago. 2.666-18,4-14,9 1.028 99,9 set. 3.161-14,7-14,9 538 17,5 (*): dall anno 2011 sono inclusi anche i premi unici aggiuntivi; le variazioni annue sono calcolate in termini omogenei. Fonte: ANIA In merito alla sola attività svolta dalle imprese italiane ed extra-ue, nel mese di settembre i premi afferenti a nuove polizze di ramo I sono stati pari a 2,5 miliardi, in diminuzione del 7,8% rispetto allo stesso mese del 2011, riduzione tuttavia inferiore a quella registrata nei tre mesi precedenti. Negativo anche l andamento delle polizze di ramo V che, a fronte di un ammontare di nuovi affari pari a 51 milioni, dimezzano il loro volume rispetto allo stesso mese del 2011, registrando la maggiore contrazione mensile da inizio anno. La restante quota della nuova produzione è rappresentata da prodotti linked (ramo III) che osservano, per il secondo mese consecutivo, una raccolta di nuovi premi (594 milioni) in diminuzione rispetto al mese di settembre 2011 (-30,4%), dovuta alla mancata commercializzazione di polizze index, solo in parte controbilanciata dalla crescita di nuovi premi di polizze unit. I premi/contributi relativi a nuove forme pensionistiche individuali, per lo più legati alla commercializzazione di prodotti PIP, sono cresciuti del 20,3% rispetto allo stesso mese del 2011, per un ammontare di 67 milioni. Le assicurazioni danni al III trim. 2012 Sulla base della rilevazione trimestrale ANIA relativa alla raccolta premi del settore danni, risulta che nei primi nove mesi del 2012 i premi contabilizzati dalle imprese di assicurazione con sede legale in Italia e dalle rappresentanze di imprese extra-ue sono stati pari a circa 25,2 miliardi, in calo dell 1,3% (in valore nominale) rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Premi contabilizzati al terzo trim. 2012 Rami Premi (miliardi) Variazioni %* Al 30 settembre 2012 Al 30 settembre 2012/2011 Al 30 giugno 2012/2011 R.C. Auto e natanti 13,1-0,3 0,3 Corpi veicoli terrestri 1,9-8,1-7,3 TOTALE AUTO 15,0-1,4-0,7 Infortuni e Malattia 3,5-0,1-1,5 Property 4,0-1,1-0,7 R.C. Generale 1,8-0,5 1,3 Credito e Cauzione 0,5-3,5-2,9 Trasporti 0,4-9,9-4,4 TOTALE ALTRI RAMI 10,2-1,1-0,9 TOTALE DANNI 25,2-1,3-0,8 (*) Variazioni a perimetro di imprese omogeneo. Fonte: ANIA In particolare, nei primi nove mesi del 2012 il settore Auto ha raccolto premi per un importo pari a 15 miliardi con una contrazione dell 1,4% rispetto ai primi nove mesi del 2011. Nel dettaglio, il ramo R.C. Auto e natanti con 13,1 miliardi di premi raccolti risulta in contrazione (-0,3% rispetto ai primi tre trimestri del 2011, a fronte di +0,3% nel primo semestre) e continuano a contrarsi in modo significativo i premi del ramo Corpi veicoli terrestri che, con un ammontare pari a 1,9 miliardi, diminuiscono di oltre l 8% rispetto allo stesso periodo del 2011. Per quanto attiene agli altri rami danni, che raccolgono i restanti 10,2 miliardi del totale premi, si registra una contrazione media dell 1,1% rispetto allo stesso periodo del 2011; in particolare la contrazione più evidente (-9,9% rispetto al 2011) è stata registrata dal settore Trasporti (ossia Corpi di veicoli ferroviari, Corpi di veicoli marittimi, Corpi di veicoli aerei, Merci trasportate e Responsabilità civile aeromobili); seguono poi i rami Credito e Cauzione con una decrescita pari a -3,5%; il settore Property (ossia, Incendio, Altri danni ai beni, Perdite pecuniarie, Assistenza e Tutela legale) la cui contrazione è risultata pari all 1,1% e i rami Infortuni e Malattia (-0,1%). Anche il ramo R.C. Generale che alla fine del primo semestre aveva registrato un incremento dell 1,3%, ha registrato a fine settembre una lieve contrazione dello 0,5% con un volume premi pari a 1,8 miliardi di euro. 5

4 L effetto dei tassi di interesse sulle imprese assicurative I dati analizzati da Swiss Re mostrano come l evoluzione dei tassi di interesse dei titoli di stato a 10 anni dal 1900 ad oggi nei principali mercati internazionali sia stata caratterizzata da numerose inversioni di tendenza. Tassi d interesse titoli di stato US a 10 anni ($) 16% 12% 8% 4% 0% -4% -8% I conflitto mondiale Abbandono II conflitto sistema aureo mondiale -12% 1900 1910 1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 Tasso d'interesse nominale Rottura accordi Bretton-Woods Tasso d'interesse reale Fonte: Swiss Re SIGMA Facing the interest rate challenge A partire dal II conflitto mondiale, i tassi di interesse nominali sono rapidamente cresciuti fino a raggiungere, tra la rottura degli accordi di Bretton Woods e l inizio degli anni 80, picchi del 15% per gli Stati Uniti e per il Regno Unito e dell 11% per la Germania, a causa di shock petroliferi e di una politica monetaria accomodante. A partire dagli anni 80 si è osservato invece un rapido calo sia dei tassi nominali sia di quelli reali. Mentre il calo dei rendimenti nominali dei titoli di stato a 10 anni può essere in gran parte attribuito a una riduzione dell inflazione e alle misure di politica monetaria intraprese, le cause del declino dei tassi di interesse reali (differenza tra tasso nominale e inflazione attesa) sono più complesse. Innanzitutto l eccesso di risparmio da parte soprattutto delle economie emergenti, non affiancato da altrettanto floride opportunità di investimento globali; una diversa scuola di pensiero attribuisce invece il calo ai bassi tassi di interesse fissati dalle banche centrali a partire dagli anni 80. Nel 2011 e nella prima metà del 2012, inoltre, la crescente avversione al rischio provocata dalla crisi del debito sovrano, ha acutizzato la contrazione dei tassi di rendimento reali e nominali di titoli di stati considerati sicuri come la Germania e gli Stati Uniti. Bassi livelli dei tassi di interesse hanno un impatto non trascurabile sulle imprese di assicurazione. I principali effetti sono i seguenti: aumento dei premi richiesti agli assicurati e riduzione delle prestazioni, soprattutto per le polizze vita con prestazioni che sono strettamente legate agli investimenti effettuati dalle compagnie; calo della domanda a causa di costi crescenti e della minore appetibilità dei prodotti offerti; riduzione del valore economico dell impresa; riduzione dei profitti derivanti da investimenti. Nonostante quest ultimo effetto sia graduale (solo una frazione degli investimenti totali è investita ai tassi correnti), si stima che una riduzione dell 1% dei tassi di interesse provochi una perdita sul reddito da investimenti pari a circa 250 miliardi di dollari (il 6% circa della raccolta premi totale). Premi per una polizza di $100.000 a 20 anni 5000 4000 3000 2000 1000 0 0% 1% 2% 3% 4% 5% 6% 7% 8% 9% 10% Premio richiesto Interesse composto Fonte: Swiss Re SIGMA Facing the interest rate challenge L andamento del price-to-book ratio (misurato dalla media di un campione di compagnie assicurative internazionali, composite e vita, dal 2000 al 2011) mostra come il valore di mercato di un impresa assicurativa si sia ridotto più di quello di bilancio in corrispondenza del calo dei tassi di interesse. Tassi di interesse a 10 anni e price-to-book ratio 7% 6% 5% 4% 3% 2% 1% 0% 2000 2001 2002 2003 2004 Price-to-book ratio (scala destra) Tassi di interesse a 10 anni - US Tassi di interesse a 10 anni - UK Tassi di interesse a 10 anni - Germania Fonte: Swiss Re SIGMA Facing the interest rate challenge. 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 6

Statistiche congiunturali Premi lordi contabilizzati Anno Trimestre Totale Danni Vita Mln % Mln % Mln % 2007 I 26.347-3,4 9.136 1,6 17.210-5,8 II 53.576-2,6 18.861 1,6 34.714-4,7 III 72.149-5,5 26.336 1,3 45.813-9,0 IV 99.116-7,0 37.676 1,3 61.440-11,4 2008 I 23.630-10,3 9.110-0,3 14.520-15,6 II 47.964-10,5 18.893 0,2 29.072-16,3 III 66.328-8,1 26.250-0,3 40.078-12,5 IV 92.014-7,2 37.450-0,6 54.565-11,2 2009 I 25.554 8,3 8.832-3,1 16.722 15,4 II 55.373 15,4 18.406-2,6 36.967 27,2 III 81.903 23,5 25.678-2,2 56.225 40,3 IV 117.866 28,1 36.746-1,9 81.120 48,7 2010 I 36.715 45,7 8.514 0,5 28.201 68,6 II 69.516 27,3 17.843 1,1 51.674 39,8 III 94.131 16,5 25.007 1,8 69.124 22,9 IV 125.954 8,3 35.852 2,0 90.102 11,1 2011 I 30.576-16,7 8.791 3,2 21.785-22,8 II 58.725-15,5 18.385 3,0 40.340-21,9 III 81.908-13,0 25.713 2,8 56.195-18,7 IV 110.228-12,2 36.359 2,6 73.869-18,0 2012 I 25.897-15,0 8.666 0,3 17.231-21,0 II 53.532-8,2 18.066-0,8 35.466-11,5 III 75.425-7,3 25.173-1,3 50.252-10,1 Fonte: ISVAP. Dati espressi in milioni di euro cumulati da inizio anno; le variazioni percentuali sono rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Stima ANIA per i dati 2012. Le variazioni % dal 2010 sono calcolate a campione di imprese omogenei. Premi lordi contabilizzati Rami danni (1) Anno Trimestre R.c. auto Corpi veicoli terr. Trasporti Property Mln % Mln % Mln % Mln % 2007 I 4.650 0,1 800 1,6 184 3,1 1.310 2,6 II 9.581-0,3 1.685 3,9 359 0,0 2.806 3,4 III 13.534-0,6 2.360 3,8 514-6,2 3.889 3,6 IV 18.240-1,0 3.287 2,6 672-6,3 6.145 3,6 2008 I 4.520-2,8 803 0,4 194 5,1 1.345 2,6 II 9.329-2,6 1.674-0,7 355-1,3 2.946 5,0 III 13.103-3,1 2.312-2,1 507-1,4 4.085 5,0 IV 17.636-3,3 3.208-2,4 687 2,3 6.412 4,3 2009 I 4.285-5,2 746-7,0 174-10,1 1.354 0,7 II 8.893-4,7 1.597-4,6 336-5,3 2.993 1,6 III 12.580-4,0 2.252-2,6 486-4,2 4.123 0,9 IV 17.039-3,4 3.140-2,1 644-6,2 6.413 0,0 2010 I 4.158 1,4 742 4,1 161-6,6 1.307 1,1 II 8.724 2,5 1.536 0,5 330-0,3 2.888 0,7 III 12.443 3,4 2.140-0,8 473-0,6 3.960 1,3 IV 16.996 4,2 2.962-1,5 615-2,6 6.155 1,2 2011 I 4.402 5,9 728-1,9 141-12,6 1.309 0,1 II 9.226 5,8 1.502-2,2 298-9,7 2.938 1,7 III 13.137 5,6 2.094-2,1 433-8,4 4.057 2,5 IV 17.794 5,2 2.890-2,0 606-0,9 6.259 1,8 2012 I 4.441 1,4 673-7,0 139-0,8 1.296 0,2 II 9.236 0,3 1.390-7,3 285-4,4 2.915-0,7 III 13.075-0,3 1.921-8,1 390-9,9 4.012-1,1 Fonte: ISVAP. Dati espressi in milioni di euro cumulati da inizio anno; le variazioni percentuali sono rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Stima ANIA per i dati 2012. Le variazioni % dal 2010 sono calcolate a campione di imprese omogenei. (1) R.c. Auto comprende: R.C. autoveicoli terrestri; R.C. veicoli marittimi. Trasporti comprende: veicoli ferroviari; corpi veicoli aerei; corpi veicoli marittimi; merci trasportate; R.C. aeromobili. Property comprende: incendio ed elementi naturali; altri danni ai beni; perdite pecuniarie; tutela legale; assistenza. A I

Premi lordi contabilizzati Rami danni Anno Trimestre Infortuni e malattia R.C. Generale Credito e cauzione Mln % Mln % Mln % 2007 I 1.244 6,0 730 0,8 219 5,8 II 2.499 6,7 1.505-0,1 426 4,8 III 3.432 5,9 1.996 0,2 611 6,2 IV 5.240 6,3 3.271 1,4 822 8,2 2008 I 1.309 5,2 722-1,1 219 0,1 II 2.613 4,5 1.538 2,2 439 2,9 III 3.583 4,4 2.035 2,0 626 2,4 IV 5.360 2,3 3.314 1,3 833 1,4 2009 I 1.305-0,3 752 4,3 215-1,9 II 2.589-0,9 1.578 2,6 420-4,2 III 3.564-0,5 2.075 1,9 599-4,3 IV 5.378 0,3 3.339 0,7 794-4,7 2010 I 1.264-0,4 665-6,7 217 3,8 II 2.539 0,9 1.425-4,5 400-1,8 III 3.488 1,2 1.918-2,2 587 1,2 IV 5.249 0,8 3.072-2,9 804 4,8 2011 I 1.314 4,0 675 1,4 223 2,9 II 2.560 0,8 1.414-0,7 447 11,6 III 3.456-0,9 1.896-1,1 641 9,2 IV 5.214 0,0 2.933-1,1 667 2,1 2012 I 1.303 0,3 644 0,6 170 0,4 II 2.520-1,5 1.388 1,3 332-2,9 III 3.455-0,1 1.849-0,5 471-3,5 Fonte: ISVAP. Dati espressi in milioni di euro cumulati da inizio anno; le variazioni percentuali sono rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Stima ANIA per i dati 2012. Le variazioni % dal 2010 sono calcolate a campioni di imprese omogenei. Nuova produzione Vita Polizze individuali Imprese italiane ed extra-u.e. Imprese U.E (L.S. e L.P.S.) % rispetto a stesso % rispetto a stesso Anno Mese periodo anno precedente periodo anno precedente Mln Mln da inizio 1 mese 1 mese da inizio anno anno 2010 Luglio 5.003 4,7 35,5 370 15,0 17,6 Agosto 3.470-16,1 29,6 176-51,1 11,2 Settembre 3.644-30,6 22,0 300-59,7-0,3 Ottobre 4.689-23,7 16,1 263-76,3-15,0 Novembre 4.319-22,0 12,1 302-22,2-15,5 Dicembre 4.351-27,7 8,0 551 14,2-13,3 2011* Gennaio 5.466-25,3-25,3 737 80,1 80,1 Febbraio 5.912-32,6-29,3 694 3,1 32,2 Marzo 5.645-36,2-31,8 832-23,1 4,6 Aprile 4.231-31,5-31,7 827 105,9 20,4 Maggio 4.732-22,8-30,2 928 4,0 16,2 Giugno 4.540-39,5-31,8 383-24,5 11,0 Luglio 4.183-25,6-31,1 520 19,6 11,8 Agosto 3.266-15,1-30,0 514 100,6 16,7 Settembre 3.706-12,5-28,7 458 13,0 16,4 Ottobre 3.718-27,5-28,6 183-46,8 12,4 Novembre 3.818-22,2-28,1 166-58,8 7,5 Dicembre 3.765-22,9-27,8 776 21,3 8,8 2012* Gennaio 3.385-38,1-38,1 166-77,4-77,4 Febbraio 4.062-31,3-34,6 314-54,7-66,4 Marzo 5.060-10,4-26,5 1.147 37,9-28,1 Aprile 4.365 3,2-20,6 437-47,1-33,2 Maggio 4.885 3,2-16,3 852-8,3-27,4 Giugno 3.925-13,5-15,9 612 59,7-19,8 Luglio 3.981-4,8-14,5 287-44,8-22,5 Agosto 2.666-18,4-14,9 1.028 99,9-10,9 Settembre 3.161-14,7-14,9 538 17,5-8,7 (*): dall anno 2011 sono inclusi anche i premi unici aggiuntivi; le variazioni annue sono calcolate a termini omogenei. Fonte ANIA. Dati mensili in milioni di euro L.S: Libertà di Stabilimento, L.P.S.: Libera prestazione di Servizio. A II

Nuova produzione Vita Ramo I Polizze individuali (Imprese italiane ed extra-u.e.) Anno Mese Mln % rispetto a stesso periodo anno precedente 1 mese 3 mesi da inizio anno 2010 Luglio 3.809-11,8-0,1 18,1 Agosto 2.893 21,8-4,3 13,5 Settembre 2.937-30,0-21,1 8,4 Ottobre 3.520-32,1-28,5 3,3 Novembre 3.491-28,0-30,1 0,0 Dicembre 3.468-30,8-30,3-3,0 2011* Gennaio 4.509-19,1-21,0-19,1 Febbraio 4.720-33,0-26,2-26,8 Marzo 4.276-36,8-30,3-30,3 Aprile 3.325-27,2-33,0-29,7 Maggio 3.649-18,8-28,9-28,0 Giugno 3.353-44,7-31,7-30,9 Luglio 3.314-22,2-30,4-30,0 Agosto 2.376-25,0-33,0-29,6 Settembre 2.721-18,5-21,9-28,8 Ottobre 3.024-21,7-21,7-28,2 Novembre 3.136-19,5-20,0-27,6 Dicembre 2.825-25,2-22,1-27,4 2012* Gennaio 2.793-38,1-28,2-38,1 Febbraio 2.928-38,0-34,3-38,0 Marzo 3.705-13,3-30,2-30,2 Aprile 3.081-7,3-21,2-25,7 Maggio 3.630-0,5-7,4-21,2 Giugno 2.793-16,7-7,9-20,6 Luglio 2.947-11,1-9,2-19,4 Agosto 1.869-21,3-15,8-19,6 Settembre 2.510-7,8-12,9-18,6 (*): dall anno 2011 sono inclusi anche i premi unici aggiuntivi; le variazioni annue sono calcolate a termini omogenei. Fonte ANIA. Dati mensili in milioni di euro Nuova produzione Vita Ramo V Polizze individuali (Imprese italiane ed extra-u.e.) Anno Mese Mln % rispetto a stesso periodo anno precedente 1 mese 3 mesi da inizio anno 2010 Luglio 309 104,6 55,4 51,5 Agosto 143 43,2 53,5 50,9 Settembre 159-12,7 41,1 43,6 Ottobre 190-13,5-1,9 36,7 Novembre 207-4,9-10,2 32,2 Dicembre 409 30,2 7,2 32,0 2011* Gennaio 225-47,4-9,8-47,4 Febbraio 149-66,6-32,5-57,2 Marzo 155-60,7-58,3-58,3 Aprile 138-48,8-60,2-56,6 Maggio 152-38,1-51,0-54,1 Giugno 123-50,9-46,1-53,7 Luglio 118-65,2-53,0-55,3 Agosto 92-45,7-56,1-54,7 Settembre 124-34,0-52,0-53,3 Ottobre 89-58,2-46,5-53,6 Novembre 98-53,8-49,2-53,6 Dicembre 139-67,6-61,8-55,3 2012* Gennaio 106-53,1-60,4-53,1 Febbraio 75-49,4-60,1-51,6 Marzo 87-43,6-49,3-49,3 Aprile 96-30,4-41,5-45,4 Maggio 141-7,4-27,1-38,3 Giugno 129 4,2-11,6-32,8 Luglio 86-27,1-9,7-32,1 Agosto 89-4,0-9,1-29,9 Settembre 51-58,6-32,4-32,7 (*): dall anno 2011 sono inclusi anche i premi unici aggiuntivi; le variazioni annue sono calcolate a termini omogenei. Fonte ANIA. Dati mensili in milioni di euro A III

Nuova produzione Vita Ramo III Polizze individuali (Imprese italiane ed extra-u.e.) % rispetto a stesso periodo anno precedente Anno Mese Mln 1 mese 3 mesi da inizio anno 2010 Luglio 884 189,3 229,2 221,1 Agosto 430 28,2 159,7 198,5 Settembre 545-37,4 23,0 143,4 Ottobre 974 31,6 0,1 124,9 Novembre 616 32,2 2,8 116,1 Dicembre 456-33,6 8,1 97,8 2011* Gennaio 721-44,7-12,2-44,7 Febbraio 1.038-19,0-26,4-32,0 Marzo 1.207-28,5-30,6-30,6 Aprile 760-42,9-30,1-33,5 Maggio 925-33,3-34,4-33,5 Giugno 1.057-10,6-29,7-30,2 Luglio 746-26,6-23,9-29,8 Agosto 790 55,9-4,2-25,3 Settembre 854 20,9 7,1-22,2 Ottobre 600-42,7-0,7-24,0 Novembre 577-26,7-20,1-24,2 Dicembre 782 20,4-21,1-22,0 2012* Gennaio 478-33,7-14,9-33,7 Febbraio 1.053 1,5-4,0-13,0 Marzo 1.262 4,5-5,9-5,9 Aprile 1.182 55,5 16,4 6,7 Maggio 1.109 19,9 22,8 9,3 Giugno 989-6,4 19,6 6,4 Luglio 944 26,5 11,5 8,7 Agosto 703-11,0 1,6 6,6 Settembre 594-30,4-6,2 2,7 (*): dall anno 2011 sono inclusi anche i premi unici aggiuntivi; le variazioni annue sono calcolate a termini omogenei. Fonte ANIA. Dati mensili in milioni di euro. A IV