APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE N 30 del 23 Maggio 2011. Art. 1 Finalità e ambito di applicazione



Documenti analoghi
LINEE GUIDA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA (SASS) DEL COMUNE DI CARLOFORTE

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA EDUCATIVA SPECIALISTICA E REGOLAMENTO DEL LABORATORIO DEGLI APPRENDIMENTI

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA

IL GRUPPO DI LAVORO SULL HANDICAP DI CIRCOLO/ISTITUTO I.S.I.S. Leonardo Da Vinci di Firenze martedì 5 marzo 2013

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)*

Documenti e riferimenti normativi per gli alunni con disabilità

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO "PROGETTO INTEGRAZIONE SCOLASTICA (PIS)" PER GLI ALUNNI DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO.

ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE. Regolamento. del gruppo di lavoro sull handicap. Regolamento GLHI. Ai sensi dell art. 15 c.

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

REGOLAMENTO GLHI. Gruppo di Lavoro sull'handicap d Istituto

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo che riconoscono alla scuola

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA DIREZIONE REGIONALE

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

REGOLAMENTO DEL GRUPPO DI LAVORO PER L HANDICAP. Art. 1 - Istituzione del Gruppo di Lavoro sull'handicap dell'i.c. di Belvedere M.mo.

CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA

DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione

L istituzione scolastica: l inclusione ed il sostegno

PROCEDURA DEL SISTEMA QUALITA GESTIONE DELL ATTIVITA DI SOSTEGNO (PER STUDENTI IN SITUAZIONE DI HANDICAP)

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO VALTREBBIA Via al Municipio 7, TORRIGLIA (GE)

REGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE SOSTEGNO DELLA GENITORIALITA DISTRETTO CARBONIA PREMESSA

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia

LINEE GUIDA PER L ASSISTENTE SPECIALISTICO ALL INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI.

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA SICILIA DIREZIONE GENERALE Via Fattori, Palermo - Tel. 091/

UNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS

Dalla lettura alla stesura

REGIONE SICILIANA MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA'

Oggetto: Convocazione Collegio dei Docenti Unitario n.1 e n.2 Settembre 2015

Regolamento per i servizi di assistenza scolastica qualificata e di trasporto scolastico a favore degli studenti diversamente abili frequentanti gli

Disposizioni inerenti i certificati di abilitazione per utilizzatori professionali e per distributori di prodotti fitosanitari nonché per consulenti

COMUNE DI PALERMO REGOLAMENTO RECANTE MODALITA E CRITERI PER L ASSISTENZA SPECIALISTICA AGLI ALUNNI DISABILI

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA

LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 3 AGOSTO 2001 REGIONE VENETO

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

Comune di Gradara Provincia di Pesaro e Urbino. Linee guida per il funzionamento del servizio di assistenza educativa domiciliare e scolastica

ACCORDO DI RETE FRA ISTITUZIONI SCOLASTICHE DEL COMUNE DI MAZARA DEL VALLO

Vademecum per il sostegno. Pratiche condivise di integrazione all interno del Consiglio di classe

BUONE PRASSI PER L ACCOGLIENZA PROGETTO ACCOGLIENZA

Regolamento G.L.I. L'azione del G.L.I. può essere riassunta in competenze di tipo organizzativo, progettuale, valutativo e consultivo.

Progetto Comes, sostegno all handicap

1 - QUADRO NORMATIVO: COMPETENZE IN MERITO AL RICONOSCIMENTO DELLA

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;

5. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

Presidenza del Consiglio dei Ministri

COMUNE DI MONTICELLO D ALBA - Provincia di Cuneo- REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA

REGIONE LAZIO ACCORDO REGIONALE PER

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA. PER ALUNNI DISABILI e REGOLAMENTO GLH. dell'i.c.di Belgioioso

Deliberazione Giunta Regionale n. 546 del 13/12/2013

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

ASSESSORADU DE S AGRICOLTURA E REFORMA AGRO-PASTORALE ASSESSORATO DELL AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE

CONVENZIONE PER LO SVILUPPO DI PERCORSI FORMATIVI UNIVERSITARI TRIENNALI PER GLI STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE TRA

QUADRO RIASSUNTIVO-SINTETICO DEL SISTEMA COORDINATO DI DOCUMENTI/INTERVENTI FINALIZZATI ALL INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI H

Liceo Scientifico Statale N. Copernico Viale Borgovalsugana n Prato-tel fax

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE

REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO

COMUNE DI ESCALAPLANO

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA)

COMUNE DI SAN PIERO A SIEVE Provincia di Firenze REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ALBO DEGLI EDUCATORI DOMICILIARI NELLA ZONA EDUCATIVA DEL MUGELLO

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

AVVISO PUBBLICO PER L ISTITUZIONE DELL ELENCO DI ESPERTI DI VALUTAZIONE DEI PROGETTI FORMATIVI FINANZIATI DAL FONDO SOCIALE EUROPEO

Regolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University

Convegno Nazionale settembre 2009 COMUNE DI VIGEVANO LA FAMIGLIA CON PERSONA DISABILE INTERVENTO OLISTICO

ISTITUTO COMPRENSIVO SAN GIOVANNI TRIESTE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI CON DSA. (Anno scolastico 2011/2012)

Istituto Comprensivo Pio Fedi. Grotte S. Stefano-Viterbo PROTOCOLLO D ISTITUTO

(per garantire il coordinamento dei servizi al fine di migliorare la qualità dell integrazione scolastica degli alunni con disabilità)

CARTA DEI SERVIZI CENTRO DIURNO DISABILI IL MELOGRANO

Presiede la riunione: Il Dirigente Scolastico Il Collaboratore Vicario Il Docente Delegato prof.

Servizio Inserimento Mirato Disabili. tra

PROCEDURE PER L INSERIMENTO E L INTEGRAZIONE SCOLASTICA DI ALUNNI CON DISABILITÁ

COMUNE DI QUARTU S. ELENA PROVINCIA DI CAGLIARI

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

Regolamento comunale per la disciplina dei controlli interni

REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE PER IL COLLOCAMENTO MIRATO DEI DIVERSAMENTE ABILI

PROCEDURA DI SISTEMA GESTIONE ATTIVITÀ PER L INCLUSIONE

C.C.V. BS REGOLAMENTO

ISTITUTO COMPRENSIVO «TRENTO 5» Trento (TN) Via San Giovanni Bosco, 8 CF

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA

REGOLAMENTO DELL'ASSOCIAZIONE FONDIMPRESA. Art. 1 (Funzionamento di FONDIMPRESA)

a.s. 2015/ 2016 FUNZIONE STRUMENTALE AREA 3:

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

TRA I. RIFERIMENTI GIURIDICI: EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione

Prot. n. Polignano a Mare,li 14/10/2013. Ai docenti coordinatori SEDE

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

Linee guida per le Scuole 2.0

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI DISABILI

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: QUALI INTERVENTI? Maria Grazia Redaelli 4 novembre 2014

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA SICILIA DIREZIONE GENERALE Via Fattori, Palermo - Tel. 091/

P GESTIONE DELLE ATTIVITA DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUA ZIONE DI HANDICAP

Transcript:

Provincia di Cagliari Provincia de Casteddu Assessorato Pubblica Istruzione e Edilizia Scolastica Settore Pubblica Istruzione Servizio Orientamento e Supporto Pedagogico Piazza Galileo Galilei, 36 09128 Cagliari REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA SPECIALISTICA EDUCATIVA SCOLASTICA PER GLI STUDENTI CON DISABILITA' DEGLI ISTITUTI SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI CAGLIARI (IN ATTUAZIONE DELL'ART. 73, COMMA 1, LETT. B DELLA L.R. N 9/2006) APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE N 30 del 23 Maggio 2011 Art. 1 Finalità e ambito di applicazione 1. La Provincia di Cagliari riconosce e favorisce il diritto alla formazione, allo studio, all'integrazione e all'inclusione degli studenti con disabilità che frequentano gli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore e fornisce loro il servizio di assistenza specialistica educativa. 2. In conformità al principio di autonomia organizzativa e responsabilità ribadito dall'art.7 della L.R. N 9 2006 Conferimento di funzioni e compiti agli enti locali, il presente regolamento disciplina il servizio di assistenza specialistica educativa agli studenti con disabilità frequentanti gli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore della Provincia di Cagliari in attuazione dell'art. 73, comma 1, lettera b) della L.R. N 9/06 che conferisce alla Provincia, sulla base degli atti di programmazione adottati, compiti in materia di servizi di supporto organizzativo agli alunni con disabilità o in situazione di svantaggio e all'accordo di Programma Quadro stipulato tra Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna, Ufficio V ambito territoriale di Cagliari, Provincia di Cagliari, Provincia di Carbonia Iglesias, Provincia del Medio Campidano, ANCI, ASL di Cagliari, ASL di Carbonia e ASL di Sanluri, per garantire il coordinamento dei servizi al fine di migliorare la qualità dell'integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Art. 2 Aventi diritto 1. Il servizio è prestato in favore degli studenti con disabilità certificata ai sensi della L. 104 del 1992 frequentanti gli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore della Provincia di Cagliari che presentano grave compromissione dell'area della comunicazione e/o dell'autonomia per i quali sia stata avanzata richiesta alla scuola da parte della famiglia e predisposto dalla scuola stessa il P.E.I. così come all'art. 4 del presente regolamento. 2. L'assistenza specialistica educativa viene attivata nei casi individuati secondo una scala di priorità, tenendo conto della gravità della patologia e, secondariamente, della completezza della documentazione e del rispetto dei tempi definiti dal presente regolamento all'art. 4.

Art. 3 Definizione e Caratteristiche dell'assistenza Specialistica Educativa 1. Il servizio educativo previsto dall'art. 1 si concretizza attraverso l'assistenza specialistica per affrontare le difficoltà nell'area dell'autonomia, della comunicazione e della socializzazione nell'ambito scolastico. 2. L'assistenza specialistica è prestata da educatori professionali o da altri operatori qualificati con titoli equipollenti diploma di laurea non inferiore ai quattro anni, secondo gli ordinamenti previgenti al D.M. 509/1999 oppure laurea specialistica di durata quinquennale, ora denominata laurea magistrale (LM) - oppure titolo di studio equiparato alle suddette lauree conseguito in uno stato dell'unione Europea, che abbiano almeno due anni di esperienza lavorativa nell'ambito della disabilità. 3. L'assistenza specialistica educativa è funzionalmente distinta, complementare e non sostitutiva dell'attività didattica di sostegno della scuola. 4. Deve essere prevista nel PEI (Piano Educativo Individualizzato) e nel programma di lavoro definito dal GLH (Gruppo di Lavoro sull'handicap) e integrarsi con le attività riabilitative di competenza delle ASL e quelle sociali del Comune di residenza dello studente. Art. 4 Documentazione 1. La famiglia dello studente (sia per le nuove iscrizioni che per le riconferme) richiede l'attivazione del servizio di assistenza specialistica educativa per l'anno scolastico successivo con apposito modulo predisposto dalla Provincia e messo a disposizione nelle scuole - medie e superiori e sul sito web della Provincia di Cagliari e allega la seguente documentazione: a) certificazione rilasciata dal competente Servizio dell'azienda Sanitaria Locale attestante la natura e il grado di disabilità (L. 104/92); b) diagnosi funzionale (DF) contenente l'indicazione per l'assistenza educativa specialistica; c) eventuali altri documenti a completamento della diagnosi e della conoscenza dello studente. 2. Il Dirigente scolastico, entro il 30 aprile, dopo aver accertato il possesso dei requisiti richiesti per il servizio, inoltra le richieste presso l'ufficio Orientamento e Supporto Pedagogico dell'assessorato alla Pubblica Istruzione della Provincia di Cagliari allegando breve relazione contenente l'elenco degli studenti per cui si chiede l'attivazione del servizio e il PEI (Piano Educativo Individualizzato) redatto collegialmente dagli insegnanti dello studente ed eventualmente dall'educatore professionale incaricato per l'assistenza educativa specialistica con la collaborazione dei genitori o degli esercenti la potestà genitoriale. Il PEI e la DF debbono essere redatti in base alla modulistica predisposta con l'accordo di programma di cui all'art.1. In particolare alle pagg. 4 e 5 del PEI sono indicate le aree per le quali devono essere valutate le potenzialità e le competenze dell'alunno, gli obiettivi, gli operatori coinvolti e le modalità di intervento. Alcune delle aree indicate sono di competenza dell'assistenza educativa specialistica come quella affettiva-relazionale, comunicativo-linguistica, sensoriale-percettiva e l'area delle autonomie. A pag. 7 dovrà essere indicato l'ambito di competenza dell'educatore (o assistente qualificato) e nella pagina finale la richiesta di ore per l'assistenza educativa specialistica o qualificata. Il PEI così redatto costituisce lo strumento operativo che permette l'individuazione degli interventi da attuare, la specializzazione dell'educatore, le risorse su cui fare affidamento e gli obiettivi da perseguire. 3. La suddetta documentazione sarà inoltrata alla Commissione Tecnica di cui all'art. 6 del presente regolamento. Art. 5 Esclusioni 1. Non sono ammesse le richieste denominate di assistenza specialistica educativa ma miranti sostanzialmente - alla sola assistenza di base, di competenza esclusiva dell'istituzione scolastica; - ad incrementare le ore di sostegno didattico.

Art. 6 Commissione Tecnica 1. L'Amministrazione Provinciale, per la valutazione delle richieste per l'assistenza specialistica educativa, si avvale di una Commissione Tecnica, nominata con determinazione del Dirigente del Settore Pubblica istruzione, costituita da: - il Dirigente del Settore o suo delegato che la presiede; - due esperti in materia di integrazione inclusione scolastica, interni o esterni all'ente. 2. La Commissione Tecnica: - si riunisce per la prima volta entro il mese di maggio per la valutazione e pianificazione delle richieste pervenute, predispone un quadro di ripartizione del servizio tra le scuole richiedenti e lo comunica ad ogni singolo istituto entro il 15 giugno; - si riunisce inoltre entro il mese di dicembre per la valutazione del quadro complessivo di organizzazione del servizio di ogni Istituto, contenente il progetto educativo di ogni studente disabile, la sintesi delle attività rivolte agli studenti con disabilità in contesti integrati, le risorse attivate interne ed esterne alla scuola, la loro integrazione funzionale e oraria e ogni altro documento ritenuto utile al fine della completezza dell'intervento, che ogni Istituto provvederà entro il 30 novembre a inviare agli Uffici dell'assessorato. 3. Delle riunioni della Commissione viene redatto un sintetico verbale, numerato progressivamente per anno solare, datato e firmato dai partecipanti, contenente l'oggetto della riunione e una sintesi delle decisioni. Il verbale è approvato con determinazione dirigenziale. 4. La Provincia non corrisponde emolumenti o rimborsi spese ai componenti per le sedute della Commissione. Art. 7 Procedure 1. Sulla base degli indirizzi approvati con relazione Previsionale Programmatica insieme al Bilancio di Previsione, ai sensi dell'art. 170, comma 4, D.lgs.267/2000, l'ufficio Orientamento e Supporto Pedagogico provvede ogni anno scolastico alla redazione di un piano annuale operativo. 2. Il piano annuale operativo è predisposto sulla base delle richieste pervenute, dei verbali della Commissione Tecnica e dei progetti pervenuti dai singoli Istituti. 3. Il piano annuale operativo, approvato con determinazione dirigenziale, indica le modalità di erogazione del servizio, le tipologie degli interventi, gli Istituti che ne usufruiscono, il monte ore e le professionalità operanti. Art. 8 Attivazione e revoca del Servizio 1. L'Amministrazione Provinciale attiva il servizio di assistenza specialistica educativa in relazione alla disponibilità di risorse in bilancio e sulla base dei verbali della Commissione Tecnica approvati con determinazione dirigenziale. 2. Per gli studenti che richiedono il servizio per la prima volta può essere previsto, nella fase iniziale, un periodo di osservazione da parte degli insegnanti e/o dell'educatore incaricato al fine di valutare le esigenze, gli obiettivi educativi e la metodologia di intervento. 3. Il servizio viene revocato in caso di assenza prolungata per oltre 10 giorni, ingiustificata, dello studente. In caso di assenze giustificate la scuola può concordare, con la famiglia dello studente e l'educatore, le modalità di recupero delle ore non usufruite dandone immediata informazione alla Provincia.

Art. 9 L'Ufficio Orientamento e Supporto Pedagogico 1. La Provincia si avvale dell'ufficio Orientamento e Supporto Pedagogico del Settore Pubblica Istruzione per la raccolta e la predisposizione della preistruttoria delle richieste di assistenza educativa specialistica pervenute dagli Istituti di Istruzione Secondaria e le trasmette alla Commissione Tecnica fornendo alla stessa ogni informazione e supporto tecnico relativo al servizio. L'Ufficio svolge inoltre funzione di raccordo con le altre agenzie e i servizi territoriali coinvolti nel progetto educativo individualizzato del singolo studente, nonché azioni di supervisione, monitoraggio continuo e censimento del bisogno. 2. La Provincia, attraverso l'ufficio Orientamento e Supporto Pedagogico, offre uno spazio di consulenza alle Istituzioni Scolastiche, alle Famiglie, alle Associazioni e alle persone interessate a vario titolo sulle tematiche relative all'integrazione e alla completa inclusione scolastica degli studenti con disabilità. 3. L'Ufficio Orientamento e Supporto Pedagogico predispone in proprio e si attiva per sostenere progetti innovativi, incrementare esperienze di integrazione interistituzionale e favorire la circolazione di buone prassi in merito all'integrazione e inclusione scolastica degli studenti con disabilità. 4. L'Ufficio provvede al monitoraggio annuale del Servizio di Assistenza Specialistica Educativa rivolto alla scuola e alla famiglia per la valutazione di efficacia dell'intervento. 5. L'Ufficio predispone una breve relazione quadrimestrale sull'andamento del servizio. Art. 10 Le Istituzioni Scolastiche 1. Sulla base delle disposizioni ministeriali le Istituzioni Scolastiche inseriscono nel Piano dell'offerta Formativa (POF) approvato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d'istituto i criteri e le indicazioni per programmare e realizzare i percorsi per l'accoglienza, l'integrazione e l'inclusione degli studenti con disabilità. 2. Gli Istituti scolastici inoltre provvedono a: - entro il 30 aprile inoltrare all'ufficio Orientamento e Supporto Pedagogico le richieste di assistenza specialistica educativa, secondo quanto stabilito nell'art. 4; - nominare e comunicare agli uffici della Provincia un Docente referente per l'integrazione; - inviare entro il 30 novembre il quadro complessivo di organizzazione del servizio del proprio Istituto, contenente il progetto educativo di ogni studente disabile, la sintesi delle attività rivolte agli studenti con disabilità, le risorse attivate interne ed esterne alla scuola (es. personale ATA, operatore socio- sanitario), la loro integrazione funzionale e oraria e ogni altro documento ritenuto utile al fine della completezza dell'intervento. 3. Il Consiglio di classe, sulla base della documentazione acquisita dal Gruppo di Lavoro sull'handicap, con la partecipazione delle A.S.L., degli operatori degli Enti Locali, degli educatori, della famiglia dello studente, elabora il PEI secondo lo schema predisposto dall'accordo di programma di cui all'art.1, con la precisa indicazione per l'assistenza specialistica educativa, e lo invia alla Provincia come documento indispensabile per l'assegnazione del servizio. Art. 11 Tipologia di gestione 1. La Provincia di Cagliari eroga il Servizio di assistenza specialistica educativa agli studenti con disabilità frequentanti gli Istituti di Istruzione secondaria mediante: a) gestione diretta; b) esternalizzazione del Servizio.

2. La scelta di una delle due modalità sopraelencate di erogazione del servizio viene fatta dalla Provincia unitariamente per tutte le scuole ed ha una durata triennale. 3. In ognuna delle modalità di erogazione del servizio sopra menzionate devono essere rispettati: - il possesso dei titolo per gli educatori di cui all'art. 3 comma 2 del presente regolamento; - la predisposizione, da parte degli educatori, di progetti educativi individuali e/o gruppali; - la verifica quadrimestrale delle attività effettivamente svolte con gli studenti con disabilità tramite relazione predisposta dall'educatore, controfirmata dal Dirigente scolastico o suo delegato; - le norme vigenti in materia di sicurezza sul lavoro e di retribuzione dei lavoratori. 4. La Provincia può, in qualsiasi momento, attivare forme di verifica e controllo sull'erogazione del servizio.