DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICO Via Padova n.11 25125 BRESCIA Tel. 030/3838546 - Fax 030/3838696 E-mail dir.dip.prevenzione@aslbrescia.it Brescia, Prot. Gen. n. Alla Regione Lombardia Direzione Generale Territorio ed Urbanistica programmazione integrata e valutazioni di Impatto Ambientale c.a. Ing. Giuseppe Civati p.c. ARPA procedimenti integrati arpa@pec.regione.lombardia.it ARPA Dipartimento di Brescia Dipartimentobrescia.arpa@pec.regione.lombardia.it Provincia di Brescia Settore Ambiente, Attività Estrattive e Rifiuti Sett. Ass. Territoriale, Parchi e VIA protocollo@pec.provincia.bs.it Comune di Mazzano comune.mazzano@pec.it Comune di Calcinato protocollo@pec.comune.calcinato.bs.it Comune di Castenedolo protocollo@pec.comune.castenedolo.bs.it Comune di Rezzato protocollo@pec.comune.rezzato.bs.it Oggetto: Istanza di pronuncia di compatibilità ambientale relativa al progetto di delocalizzazione di impianto esistente di smaltimento, trattamento e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, nel comune di Mazzano. Proponente: Portamb srl Polpenazze Del Garda rif. SILVIA procedura REG. 979. Esame delle osservazioni formulate dal proponente in merito al parere ASL del 29.05.2015 prot.prot.0071177 Come richiesto dalla nota regionale del 10.08.2015 prot.102588, riguardante l oggetto sono state esaminate le osservazioni formulate dal proponente in merito al parere espresso dall ASL scrivente. Il Proponente avanza il dubbio che la documentazione prodotta a corredo della sua istanza non sia stata adeguatamente approfondita e che questo abbia comportato la espressione di un parere di competenza non corretto.
Richiamando i pareri che la scrivente ASL ha espresso in merito alla istanza di VIA della ditta Portamb s.r.l., con la presente si intende rassicurare il proponente sulla attenzione dedicata al suo progetto dando riscontro alle osservazioni formulate. La prima osservazione è quella che ASL non avrebbe visionato l elaborato riguardante l impatto potenziale sulle aree agricole vicine all area di progetto. La valutazione dell impatto sulla catena alimentare, prodotta dal proponente, ha trattato la stima dell apporto aggiuntivo di metalli pesanti e IPA, derivanti dall impianto di progetto, sui prodotti alimentari, utilizzando i risultati della valutazione previsionale dell impatto ambientale atmosferico a corredo del progetto. L estensore dello studio ha preso in esame i seguenti vegetali: vite, cereali, e verdure di cui non specifica la specie. Le specie vegetali hanno comportamenti differenti rispetto all accumulo di metalli, per questo sarebbe stato utile conoscere di quali verdure si sia occupato lo studio. L estensore dello studio giunge alla conclusione che per i metalli pesanti l apporto attribuibile alla ditta rappresenti al massimo 1% della concentrazione normalmente presente nella verdura, lo 0.032% nella vite e lo 0.0027% nei cereali. Aggiunge che per quanto riguarda la deposizione diretta sui prodotti, il lavaggio eseguito prima dell uso alimentare elimina la quasi totalità della polvere depositata. Questi dati confortanti tuttavia avrebbero dovuto essere completati con uno studio sui foraggi presenti nelle aree immediatamente circostanti il futuro insediamento e destinati alla zootecnia. Nell area infatti sono attivi allevamenti di bovine da latte e di suini. Fermo restando che l operazione di lavaggio prima del consumo non è proponibile per i fieni, sarebbe stato importante che venissero riconfermati anche per l alimentazione degli animali allevati nelle aziende zootecniche, anello importante della catena alimentare, gli stessi ridotti impatti. La seconda osservazione riguarda la supposta trascuratezza delle dettagliate analisi di valutazione di impatto sanitario riportate nell elaborato AI06. L incremento delle patologie respiratorie non neoplastiche nella popolazione indagata è stato riportato correttamente nell indagine svolta dal consulente della ditta ed il dato coincide con quanto riportato nei dati pubblicati da ASL: questo risultato conferma che qualsiasi peggioramento della qualità dell aria andrebbe a pregiudicare una situazione sanitaria già critica, ed il fatto che il dato negativo sia rilevabile anche in altre aree della provincia di Brescia, ancor più obbliga alla attenta valutazione di sostenibilità dei progetti proposti, quale misura di prevenzione finalizzata ad impedire il peggioramento della qualità dell aria. Lo studio di impatto sulla salute di confronto, paragonando quello esercitato dall attuale impianto con a quello che dovrebbe sorgere con la delocalizzazione, non è pertinente, dal momento che i titolari della ditta, attualmente operante in via San Rocco a Mazzano, in data 16.01.2014, hanno presentato una istanza di VIA e contestuale domanda di autorizzazione integrata ambientale alla Provincia di Brescia per un nuovo impianto IPPC, relativo al progetto di ottimizzazione della capacità di trattamento e recupero rifiuti e produzione materiali e conseguente incremento quantitativo nel sito produttivo esistente. Inoltre, ammesso che il progetto di ampliamento di via San Rocco rientrasse in previsione della delocalizzazione, la valutazione di impatto sanitario di confronto sarebbe stata utile se il contesto non avesse presentato già pressioni ambientali che possono pregiudicare la sostenibilità di nuovi insediamenti per l impatto cumulativo che ne deriva.
Comunque l obbligo di rispettare i limiti di emissione e di adottare le migliori tecniche disponibili per il contenimento dell inquinamento è vigente per l attuale attività, che in tal senso dovrà adeguare i propri impianti. La terza osservazione riguarda la supposta trascuratezza delle numerose analisi tecniche, documentali e numeriche che hanno evidenziato come la stazione di Rezzato non sia idonea a rappresentare il valore di fondo della qualità dell aria. La stazione di Rezzato è la centralina di controllo dell aria più prossima alla zona di interesse controllata da ARPA e della quale si possiede la serie storica delle misurazioni. E il riferimento ufficiale, così come le altre centraline, per l assunzione di provvedimenti da parte degli Enti deputati a tutela della salute in situazioni di inquinamento manifesto. L indagine svolta dai consulenti del proponente è stata eseguita nelle vicinanze del sito nel quale dovrebbe sorgere l impianto ed ha riguardato il periodo dal 15 al 28 dicembre 2014, che ricomprende le festività natalizie e quindi non può essere considerato rappresentativo del consueto funzionamento delle attività umane presenti e del traffico pesante indotto dalle stesse. Gli esiti dell indagine sono stati analizzati: in particolare è emerso che per il PM 10 le concentrazioni medie del periodo sono risultate di 42 µg/m 3 contro un limite annuo di 40 µg/m 3, con il superamento del limite massimo giornaliero consentito di 50µg/m 3 per due giorni. Più compromessa è apparsa la situazione del PM 2.5: i valori registrati hanno costantemente superato il limite di legge dei 25µg/m 3 con una media di 34.2µg/m3 ed in questo caso neanche i due giorni di pioggia hanno consentito un abbassamento dell inquinamento sotto i limiti di legge. Questo dato emerso dalle indagini del proponente ha riconfermato le criticità dovute all inquinamento dell aria più volte segnalate nei pareri già espressi da ASL. Lo studio di valutazione previsionale dell impatto ambientale atmosferico, relativo all impianto Portamb di progetto, prodotto dal proponente, ha riguardato nello specifico l impatto relativo alle emissioni di odori, NOx, COV e polveri inalabili PM 2.5 PM 10,con particolare riguardo ai recettori sensibili presenti sul territorio circostante il futuro impianto. Lo studio appare esaustivo per gli aspetti che riguardano la componente inquinante attribuibile al nuovo impianto, ma le conclusioni che tutti i recettori risultino esposti ad una concentrazione di PM10 e PM2.5 inferiore al 5% del limite di legge non tengono conto del livello di inquinamento già presente, al quale le emissioni Portamb, anche se contenute, andranno ad aggiungersi, contribuendo ad aggravare la qualità dell aria. Anche in questo caso non è stato indagato l impatto cumulativo. Per informazione sulle ricadute sanitarie dell inquinamento da PM2.5 si rimanda alla lettura dello studio: La Valutazione Integrata dell Impatto dell Inquinamento Atmosferico sull Ambiente e sulla Salute in Italia (VIIAS) presentato lo scorso 4 giugno 2015 nella sede del Ministero della Salute a Roma. All inquinamento da PM2.5 sono stati attribuiti 34.552 decessi nel 2005 (7% della mortalità per cause non accidentali osservata in Italia) e di questi il 65% sono stati stimati tra i residenti al nord. Nel 2010 il numero dei decessi attribuiti all inquinamento da PM2.5 si è ridotto a 21524, mantenendo tuttavia la prevalenza al nord.
Ribadendo che la lettura della documentazione integrativa prodotta dal proponente era stata, come di consueto, attenta, si confermano i pareri già formulati in merito all oggetto. IL RESPONSABILE U.O. IGIENE E MEDICINA DI COMUNITA D.G.D.2 (Dr. Enrico Gorla) IL RESPONSABILE U.O. MEDICINA AMBIENTALE (Dr.ssa Lucia Leonardi) IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICO (Dr. Fabrizio Speziani)
Testo emailmessaggio di posta certificata Il giorno 18/08/2015 alle ore 15:53:31 (+0200) il messaggio "0105975/15: PRONUNCIA INCOMPATIBILITÃ? AMBIENTALE PROGETTO IMPIANTO RIFIUTI COMUNE DI MAZZANO - DITTA PORTAMB SRL." è stato inviato da "servizioprotocollo@pec.aslbrescia.it" indirizzato a: PROTOCOLLO@PEC.COMUNE.CALCINATO.BS.IT PROTOCOLLO@PEC.COMUNE.CASTENEDOLO.BS.IT PROTOCOLLO@PEC.COMUNE.REZZATO.BS.IT COMUNE.MAZZANO@PEC.IT PROTOCOLLO@PEC.PROVINCIA.BS.IT AMBIENTE@PEC.REGIONE.LOMBARDIA.IT ARPA@PEC.REGIONE.LOMBARDIA.IT DIPARTIMENTOBRESCIA.ARPA@PEC.REGIONE.LOMBARDIA.IT Il messaggio originale è incluso in allegato. Identificativo messaggio: 6D4B744F-6876-3EDF-19C6-6E63A7794545@telecompost.it --------------------------- Message --------------------------- Mittente servizioprotocollo@pec.aslbrescia.itto: ARPA BRESCIA <DIPARTIMENTOBRESCIA.ARPA@PEC.REGIONE.LOMBARDIA.IT> ARPA@PEC.REGIONE.LOMBARDIA.IT PROTOCOLLO@PEC.PROVINCIA.BS.IT COMUNE.MAZZANO@PEC.IT PROTOCOLLO@PEC.COMUNE.CALCINATO.BS.IT PROTOCOLLO@PEC.COMUNE.CASTENEDOLO.BS.IT PROTOCOLLO@PEC.COMUNE.REZZATO.BS.IT REGIONE LOMBARDIA AMBIENTE <AMBIENTE@PEC.REGIONE.LOMBARDIA.IT> CC: BCC: Oggetto:0105975/15: PRONUNCIA INCOMPATIBILITÃ AMBIENTALE PROGETTO IMPIANTO RIFIUTI COMUNE DI MAZZANO - DITTA PORTAMB SRL. PRONUNCIA INCOMPATIBILITÃ AMBIENTALE PROGETTO IMPIANTO RIFIUTI COMUNE DI MAZZANO - DITTA PORTAMB SRL.