ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale

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Transcript:

Terni, 23 maggio 2013 L evoluzione della qualità dell aria in Italia Giorgio Cattani, Stefano Crocetti, Alessandro Di Menno di Bucchianico, Alessandra Gaeta, Giuseppe Gandolfo, Gianluca Leone e Anna Maria Caricchia Via Vitaliano Brancati 48, 00144, Roma giorgio.cattani@isprambiente.it

Inquinamento atmosferico evidenze di effetti sulla salute Effetti a breve e lungo termine: Respiratori Cardiaci Mortalità Gruppi di popolazione suscettibile Effetti senza soglia per materiale particolato, microinquinanti cancerogeni Recenti evidenze: Ruolo delle particelle ultrafini (< 0,1 µm) Ruolo della frazione grossolana o coarse (>2,5 µm) Variabilità spaziale nell area urbana per effetti a lungo termine Fonte: e.g. air quality guideline 2000; air quality guideline global update, 2005 www.who.int/phe/health_topics/outdoorair

Dimensione spaziale e sociale dei livelli di inquinamento / Afr: Sub-Saharan Africa; Amr: Americas; Emr: Eastern Mediterranean; Eur: Europe; Sear: South-East Asia; Wpr: Western Pacific; HI: High income; LMI: Low and middle income; Fonte: www.who.int/phe/health_topics/outdoorair/database/en

Italia; variazioni delle emissioni dal 1990 al 2009 NH3 PM10 COVNM NOX Variazione% vs 1990 Variazione% vs 2000 CO BENZENE SO2-100,0% -80,0% -60,0% -40,0% -20,0% 0,0% Fonte:, annuario dei dati ambientali, 2011

piombo Nichel Cadmio Variazione% vs 1990 Variazione% vs 2000 Italia; variazioni delle emissioni dal 1990 al 2009 Arsenico IPA -100,0% -80,0% -60,0% -40,0% -20,0% 0,0% 20,0% 40,0% 60,0% 80,0% 100,0% Fonte:, annuario dei dati ambientali, 2011

Riduzione dei livelli di Benzene, monossido di carbonio e biossido di zolfo in Europa 2001 2010 In Italia permangono (2011) alcuni casi di superamento del VL per benzene e SO 2 Fonte: EEA, http://www.eea.europa.eu/data-and-maps

PM 10, 2011: Il 13% delle stazioni ha un valore medio annuale superiore a 40 µg/m 3 L 87% delle stazioni ha un valore medio annuale superiore alle linee guida OMS (20 µg/m 3 ) 13% 13% [PM10] 20 µg/m³ 20 < [PM10] 30 µg/m³ 34% 40% 30 < [PM10] 40 µg/m³ [PM10]> 40 µg/m³

PM 10, 2011: Il 48,4% delle stazioni supera il valore limite giornaliero Il 92,7% delle stazioni ha registrato più di 3 superamenti in un anno (linee guida OMS)

PM 2,5, 2011: Il 18,5% delle stazioni supera il valore limite annuale aumentato del margine di tolleranza Il 26,6% delle stazioni supera il valore limite annuale Solo 3 stazioni su 124 rispettano le linee guida OMS (10 µg/m³ come media annuale)

NO 2, 2011: Il 20,2% delle stazioni supera il valore limite annuale

NO 2, 2011: Nella grande maggioranza dei casi il valore limite orario è rispettato.

O 3, 2011: Il 91,8% delle stazioni supera l obiettivo a lungo termine Il 59,9% delle stazioni supera anche il valore bersaglio

O 3, 2011: Il 44,4% delle stazioni ha registrato almeno un giorno di superamento della soglia di informazione

O 3, 2012: Il 93,2% delle stazioni supera l obiettivo a lungo termine Il 61,4% delle stazioni supera anche il valore bersaglio

Analisi statistica dei trend Periodo di osservazione ampio (almeno 6 anni) Numero di punti di osservazione elevato e ben distribuito sul territorio copertura annuale superiore al 75% per almeno sei anni consecutivi Componenti di una serie storica: tendenza di fondo o trend non necessariamente statisticamente significativa né monotona componente stagionale una componente residuale o irregolare individuare e rimuovere la componente stagionale (destagionalizzazione) può migliorare la stima delle tendenze di fondo, riducendo l incertezza associata alla stima.

Test di Kendall (Hirsh et al 1982; Helsel and Hirsh 2002) trend statisticamente significativo (p<0,1) FIRENZE, FU PALERMO, TU TORINO, TU ROMA, TU

Test di Kendall corretto per la stagionalità (Hirsh et al 1982; Helsel and Hirsh 2002) trend statisticamente significativo (p<0,1) FIRENZE, FU PALERMO, TU TORINO, TU ROMA, TU

PM 10, trend (2006-2011) su un campione di 144 stazioni: Nel 64,6% dei casi si osserva un trend decrescente statisticamente significativo (p<0,1) Riduzione annuale media stimata: -1,6 µg/m³ (-5,3 µg/m³ -0,4 µg/m³) I risultati confermano quanto evidenziato, su un numero di siti inferiore (70) nel periodo 2003 2011: 47 siti su 70 trend decrescente statisticamente significativo (p<0,1) -1,3 µg/m³ (-2,7 µg/m³ -0,4 µg/m³)

NO 2, trend (2006-2011) su un campione di 225 stazioni: Nel 58,2% dei casi si osserva un trend decrescente statisticamente significativo (p<0,1) Riduzione annuale media stimata: -1,6 µg/m³ (-6,5 µg/m³ -0,3 µg/m³) I risultati confermano quanto evidenziato, su un numero di siti inferiore (108) nel periodo 2003 2011: 64 siti su 108 trend decrescente statisticamente significativo (p<0,1) -1,0 µg/m³ (-3,5 µg/m³ -0,2 µg/m³)

O 3, trend (2003-2011): Nel 23,6% dei casi (17 STAZIONI SU 72) si osserva un trend decrescente statisticamente significativo (p<0,1) Complessivamente prevale una situazione di stazionarietà (assenza di trend statisticamente significativo) SOMO0 = media dei massimi giornalieri delle medie mobili di otto ore

Sorgenti e componenti del PM Quantità relativa Sorgente prevalente Principali (mg/g) Crustale Sale marino Primario Secondario Na, Fe, Mg, Ca, Si, K, Al, Zn K, Na, Cl Carbonio elementare NH 4+, NO 3-, SO 4 2- Carbonio organico Tracce (µg/g) Cu, Mn, Ti, Sb - Pb, Ni, V, Cr, As, Cd, IPA - UltraTracce (ng/g) U - Diossine, Pt, Pd, Rh -

Dalla fine degli anni 90 si sono moltiplicati gli studi di caratterizzazione del particolato e.g. Respiratory Allergy and Inflammation due to ambient particles (RAIAP) Collection and characterisation of particulate matter samples from 5 European sites

Elements: 34 tra metalli alcalini, alcalino terrosi, transizione, semi-metalli (principali: Fe, Mg, Al, Ca, Si, K, Zn); Sec. Inorganics: Ammonio, cloruro, nitrati, solfati; Others: Carbonio organico primario e secondario, carbonio elementare)

La variabilità spaziale e temporale della composizione del particolato in un contesto complesso come quello italiano dal punto di vista orografico e climatico determina la necessità di valutare con attenzione l opportunità di disporre di informazioni da un numero adeguato di punti di misura

Piombo nel PM 10 : classificazione delle zone in base al rispetto delle soglie di valutazione e del valore limite 14 [Pb] SVI nd 115 SVI = soglia di valutazione inferiore (0,25 µg/m³) SVS = Soglia di valutazione superiore (0,35 µg/m³) VL = valore limite (0,5 µg/m³) 70 siti nel 2011; medie annuali: 0,002 0,035 µg/m³ Fonte: processing of the Italian annual reporting on ambient air quality assessment (questionnaire commission decision 2004/461/EC) and Exchange of Information data (Decision 97/101/EC)

Arsenico nel PM 10 : : classificazione delle zone in base al rispetto delle soglie di valutazione e del valore obiettivo 13 1 [As] SVI [As]>VO nd 115 SVI = soglia di valutazione inferiore (2,4 ng/m³) SVS = Soglia di valutazione superiore (3,6 ng/m³) VO = valore obiettivo (6,0 ng/m³) 99 siti nel 2011; medie annuali: 0,2 7,9 ng/m³ Data source: processing of the Italian annual reporting on ambient air quality assessment (questionnaire commission decision 2004/461/EC) and Exchange of Information data (Decision 97/101/EC)

Cadmio nel PM 10 : classificazione delle zone in base al rispetto delle soglie di valutazione e del valore obiettivo 1 13 [Cd] SVI SVS <[Cd] VO nd 115 SVI = soglia di valutazione inferiore (2,0 ng/m³) SVS = Soglia di valutazione superiore (3,0 ng/m³) VO = valore obiettivo (5,0 ng/m³) 100 siti nel 2011; medie annuali: 0.04 3,8 ng/m³ Data source: processing of the Italian annual reporting on ambient air quality assessment (questionnaire commission decision 2004/461/EC) and Exchange of Information data (Decision 97/101/EC)

Nichel nel PM 10 : classificazione delle zone in base al rispetto delle soglie di valutazione e del valore obiettivo 2 5 13 [Ni] SVI SVI <[Ni] SVS SVS <[Ni] VO nd SVI = soglia di valutazione inferiore (10,0 ng/m³) SVS = Soglia di valutazione superiore (14,0 ng/m³) VO = valore obiettivo (20,0 ng/m³) 100 siti nel 2011; medie annuali: 0,1 29,8 ng/m³ 109 Data source: processing of the Italian annual reporting on ambient air quality assessment (questionnaire commission decision 2004/461/EC) and Exchange of Information data (Decision 97/101/EC)

Benzo(a)pirene nel PM 10 : classificazione delle zone in base al rispetto delle soglie di valutazione e del valore obiettivo 13 13 17 64 [BaP] SVI SVI <[BaP] SVS SVS <[BaP] VO [BaP]>VO nd 23 SVI = soglia di valutazione inferiore (0,4 ng/m³) SVS = Soglia di valutazione superiore (0,6 ng/m³) VO = valore obiettivo (1,0 ng/m³) 100 siti nel 2011; medie annuali: 0,04 2,4 ng/m³ Data source: processing of the Italian annual reporting on ambient air quality assessment (questionnaire commission decision 2004/461/EC) and Exchange of Information data (Decision 97/101/EC)

ottenere informazioni sulla qualità dell aria ambiente per contribuire alla lotta contro l inquinamento dell aria e gli effetti nocivi e per monitorare le tendenze a lungo termine e I miglioramenti ottenuti con l applicazione delle misure nazionali e comunitarie (Direttiva 2008/50/CE) La misura come strumento per un approccio integrato e omogeneo sul territorio Valutazione integrata Criteri comuni Approcci comuni Misura Stime obiettive Caratterizzazione chimica PM Modelli di dispersione Micrometeorologia Inventari delle emissioni Uso del territorio Orografia Implementazione e monitoraggio misure di risanamento

Grazie dell attenzione! Fonte: NASA Giorgio Cattani Via Vitaliano Brancati 48, 00144, Roma giorgio.cattani@isprambiente.it

Perché le stazioni speciali Individuare un numero limitato ma rappresentativo di siti per migliorare le conoscenze a livello nazionale ed europeo sui componenti del particolato, sul mercurio, sull ozono: fattori di arricchimento Attribuzione del contributo relativo delle diverse sorgenti dinamiche di formazione del particolato secondario fenomeni di trasporto a lunga distanza Analisi dei trend (efficacia misure di abbattimento) Verifica dell affidabilità nel tempo della scelta del B(a)P come marker dell esposizione a IPA cancerogeni impatto ambientale su altri comparti ambientali (attraverso i dati di deposizione)

Stazioni speciali in aree urbane: almeno sette sul territorio nazionale Concentrazione di massa PM 10 e PM 2,5 Caratterizzazione del particolato (almeno): Componenti inorganici principali (Solfati, Nitrati, Cloruri, Ammonio, Potassio, Calcio, Sodio, Magnesio) Carbonio organico e carbonio elementare Arsenico, Cadmio, Nichel al fine di verificare la costanza dei rapporti nel tempo e nello spazio tra il BaP e gli altri IPA di rilevanza tossicologica: benzo(a)pirene, benzo(a)antracene, benzo(b)fluorantene, benzo(j)fluorantene, benzo(k)fluorantene, indeno(1,2,3- cd)pirene e dibenzo(a,h)antracene

Stazioni speciali di fondo rurale: almeno tre sul territorio nazionale Concentrazione di massa PM 10 e del PM 2,5 Caratterizzazione del particolato (almeno): Componenti inorganici principali (Solfati, Nitrati, Cloruri, Ammonio, Potassio, Calcio, Sodio, Magnesio) Carbonio organico e carbonio elementare (primario e secondario) Arsenico, Cadmio, Nichel benzo(a)pirene, benzo(a)antracene, benzo(b)fluorantene, benzo(j)fluorantene, benzo(k)fluorantene, indeno(1,2,3-cd)pirene e dibenzo(a,h)antracene Mercurio gassoso totale Tassi di deposizione di Arsenico, Cadmio, Nichel, Mercurio e IPA

Stazioni speciali ozono: determinazione dei livelli di fondo Zone o agglomerati dove l OLT (salute e/o vegetazione) è superato nei 5 anni precedenti: 6 12 stazioni di fondo rurale Zone o agglomerati dove l OLT (salute e/o vegetazione) non è superato nei 5 anni precedenti: Almeno 3 stazioni di fondo rurale