Rinnovo del contratto sanità privata, Aiop e Aris: In Conferenza delle Regioni clima costruttivo ma resta il nodo della deroga ai tetti di spesa 13/6/2019 Il Presidente Barbara Cittadini e Virginio Bebber auditi ieri dal coordinatore Venturi. «Confermiamo l obiettivo di arrivare, in maniera condivisa e in tempi ragionevoli, al doveroso aggiornamento contrattuale dei professionisti che operano nella componente di diritto privato del SSN». È quanto affermato da Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata) e Aris (Associazione Religiosa Istituti Socio-sanitari) in occasione dell incontro odierno con l assessore Sergio Venturi, coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni. Aiop e Aris hanno anche accolto con favore l avvio di un confronto congiunto voluto dalla Conferenza delle Regioni. Le strutture sanitarie della componente di diritto privato del SSN operano aafermano Aris e Aiop in un sistema regolato da terzi, con volumi di attività e tariffe che, oltre a variare da regione a regione con differenziali fino al 30%, sono datate e costruite in base a meccanismi che non tengono in considerazione le reali componenti di costo delle prestazioni che le strutture erogano ai cittadini per conto del SSN, mettendo a rischio la sostenibilità dell intero settore. Obiettivo prioritario di Aiop e di Aris, le cui strutture sanitarie associate contribuiscono in maniera determinante all offerta sanitaria del Paese, è quello di garantire il rinnovo del contratto nei confronti degli oltre 100mila lavoratori che ogni giorno, con grande professionalità, consentono agli italiani di avere una risposta alla propria domanda di salute, e alle aziende di garantire al SSN servizi e prestazioni efficaci e di qualità. Aiop e Aris, in pieno spirito di collaborazione, hanno sottolineato di essere pronti al confronto per raggiungere l obiettivo, comune a tutti, di un rinnovo contrattuale che valorizzi le competenze dei professionisti della componente di diritto privato del SSN che hanno pari dignità rispetto ai colleghi del comparto pubblico e salvaguardi le esigenze di efficienza e produttività delle strutture sanitarie. È stato rilevato, tuttavia, che la sostenibilità del settore è garantita proseguono Aris e Aiop dalla congruità di tariffe definite dalle Regioni, per questo motivo Aiop e Aris ritengono che l aggiornamento del contratto, comportando costi aggiuntivi, debba anche esser fondato sulle relative coperture, così come previste per il comparto pubblico. Nel corso dell incontro è stato anche evidenziato come, negli ultimi anni, le strutture della componente di diritto privato del SSN hanno subìto l imposizione di un tetto di spesa regionale (D.L. 95 del 2012), che, nella migliore delle ipotesi, cristallizza i budget al 2011 abbattuti di un ulteriore 2% (in alcuni casi anche al 2007). Considerato tutto questo, Aiop e Aris ritengono indispensabile che la deroga al D.L. 95 del 2012, che era stata prefigurata nella Legge di bilancio 2019, trovi la sua concreta attuazione all interno del Patto per la salute.
Il 18 giugno 50 mila lavoratori della sanità privata incroceranno le braccia Agitazione per il rinnovo del contratto fermo da 12 anni. In provincia di Lecco sono più di mille i lavoratori interessati 13 giugno 2019 Da oltre dodici anni il contratto che interessa i lavoratori della sanità privata è scaduto. E un contratto che interessa una platea di circa 300 mila lavoratrici e lavoratori in Italia. Rinviare ulteriormente la firma di questo contratto non è più rinviabile. Per questo martedì 18 giugno, 50 mila lavoratori lombardi (che soddisfano quasi la metà dei bisogni di assistenza sanitaria e socio assistenziale riabilitativa della regione) incroceranno le braccia con un presidio sindacale unitario dalle 9.30 alle 13.30 davanti alla sede di Assolombarda in via Pantano a Milano. Nella sola provincia di Lecco sono più di 1000 i lavoratori che attendono il rinnovo del contratto da 12 anni. Sono i dipendenti di enti a cui tutti i giorni i cittadini del lecchese si rivolgono per ottenere prestazioni sanitarie e/o riabilitative. Parliamo, tra gli altri, di eccellenze quali l Associazione La Nostra Famiglia di Bosisio Parini, il presidio di Villa Beretta di Costa Masnaga, la Casa di Cura Talamoni e Mangioni Hospital di Lecco, i cui dipendenti offrono le medesime prestazioni dei colleghi della sanità pubblica ma a condizioni economiche/contrattuali decisamente inferiori. "I sindacati - spiega Franca Bodega della Segretaria CILS FP Monza Brianza Lecco - puntano, il dito contro le controparti Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) e Aris (Associazione religiosa istituti socio-sanitari) perché, in tema di risorse economiche, hanno avanzato la richiesta di non mettere un centesimo sul rinnovo contrattuale chiedendo che siano le Regioni a farsi carico dei costi contrattuali del rinnovo. Ci attendiamo un adesione massiccia per poter dare una spallata al muro delle associazioni datoriali. Riteniamo che chi fa lo stesso lavoro meriti lo stesso salario e gli stessi diritti della sanità pubblica".
Salute e politiche sociali: confronto con le strutture private L assessore Stefania Segnana: «Nessuna preclusione, disponibili a collaborare» 13/06/2019 «È un documento aperto e da parte nostra c è la massima disponibilità al confronto.» Così l assessore alla salute e politiche sociali, Stefania Segnana, che stamani, presso l Assessorato, ha incontrato, insieme al dirigente generale, Giancarlo Ruscitti, i rappresentanti delle associazioni delle strutture socio-sanitarie private, ARIS, AIOP e ANISAP, per presentare le linee guida del Programma di Sviluppo provinciale della XVI Legislatura. Ribadendo che il ruolo del settore pubblico resta, evidentemente, centrale, l'assessore ha sottolineato come da parte della Giunta provinciale non vi sia nessuna preclusione a collaborare con il settore privato, avendo come obiettivo prioritario quello di garantire servizi efficienti ed efficaci ai cittadini, tenendo in considerazione la sostenibilità della spesa pubblica. «La programmazione sanitaria e sociale nei prossimi anni ha ricordato il dirigente generale Ruscitti mira a consentire la gestione degli anziani e delle cronicità in tutte le zone del Trentino, garantendo equità di accesso, qualità e sicurezza dei servizi sanitari territoriali ed ospedalieri e valorizzazione delle eccellenze. «Su questo obiettivo ha aggiunto si potrebbe sviluppare una partnership fra pubblico e privato, che possa portare a ridurre la mobilità dei pazienti trentini e capire se sia possibile aumentare il flusso di persone che da altre parti d Italia possano venire in Trentino, puntando quindi ad un miglioramento complessivo della qualità del sistema.» Da parte dei rappresentanti delle strutture socio-sanitarie private è stata ribadita la disponibilità a collaborare, nell'ambito di una programmazione che tenga conto dei reciproci obiettivi.
Mille lavoratori della sanità pubblica lecchese pronti a scioperare per il rinnovo del contratto Martedì 18 giugno presidio sindacale unitario dalle 9.30 alle 13.30 davanti alla sede di Assolombarda in via Pantano a Milano. «Ci attendiamo un'adesione massiccia» 13 giugno 2019 17:48 Nota - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccoToday Da oltre dodici anni il contratto che interessa i lavoratori della sanità privata è scaduto. È un contratto che interessa una platea di circa 300mila lavoratrici e lavoratori in Italia. Rinviare ulteriormente la firma di questo contratto non è più possibile. Per questo martedì 18 giugno, 50mila lavoratori lombardi (che soddisfano quasi la metà dei bisogni di assistenza sanitaria e socioassistenziale riabilitativa della Regione) incroceranno le braccia con un presidio sindacale unitario dalle 9.30 alle 13.30 davanti alla sede di Assolombarda in via Pantano a Milano. Nella sola provincia di Lecco sono più di 1.000 i lavoratori che attendono il rinnovo del contratto da 12 anni. Sono i dipendenti di enti a cui tutti i giorni i cittadini del lecchese si rivolgono per ottenere prestazioni sanitarie e/o riabilitative. Parliamo, tra gli altri, di eccellenze quali l'associazione La Nostra Famiglia di Bosisio Parini, il presidio di Villa Beretta di Costa Masnaga, la Casa di Cura Talamoni e Mangioni Hospital di Lecco, i cui dipendenti offrono le medesime prestazioni dei colleghi della sanità pubblica ma a condizioni economiche/contrattuali decisamente inferiori. I sindacati puntano il dito contro le controparti Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) e Aris (Associazione religiosa istituti socio-sanitari) perché, in tema di risorse economiche, hanno avanzato la richiesta di non mettere un centesimo sul rinnovo contrattuale chiedendo che siano le Regioni a farsi carico dei costi contrattuali del rinnovo. Ci attendiamo un'adesione massiccia per poter dare una spallata al muro delle associazioni datoriali. Riteniamo che chi fa lo stesso lavoro meriti lo stesso salario e gli stessi diritti della sanità pubblica
Dir. Resp.:Carlo Verdelli
Dir. Resp.:Luciano Fontana
Dir. Resp.:Maurizio Molinari
Dir. Resp.:Virman Cusenza
Dir. Resp.:Marco Tarquinio
Dir. Resp.:Maurizio Molinari
Dir. Resp.:Maurizio Molinari
Dir. Resp.:Maurizio Molinari
Dir. Resp.:Marco Tarquinio
Dir. Resp.:Raffaela Vitulano
Dir. Resp.:Franco Bechis STAMPA LOCALE ROMA CAPITALE
Dir. Resp.:Gaetano Pedullà STAMPA LOCALE SUD E ISOLE
STAMPA LOCALE SUD E ISOLE