TITOLO: LABORATORIO ESPRESSIVO Favole giocanti



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TITOLO: LABORATORIO ESPRESSIVO Favole giocanti DESTINATARI: Il laboratorio è rivolto al gruppo omogeneo per età dei bambini di 5 anni (sezione B) della Scuola dell infanzia di Campitello. PERSONE COINVOLTE: Insegnante Alessia Zardi. Dario Moretti per lo spettacolo/installazione interattiva Favole giocanti presso Palazzo Cavriani a Mantova il 25 marzo 2015. SITUAZIONE FORMATIVA: Partendo dalla lettura animata di alcune fiabe della tradizione letteraria europea, il laboratorio promuove nei bambini il confronto tra differenti versioni della stessa fiaba e la riflessione intorno a diverse modalità di raccontarla (lettura, rappresentazione grafico-pittorica, drammatizzazione ). I bambini sono inoltre invitati a rintracciare analogie e differenze tra situazioni e personaggi che animano le fiabe considerate e a mescolare tra di loro gli ingredienti fondamentali di ogni fiaba (protagonisti, antagonisti, luoghi, situazioni, aiutanti magici ) per crearne di nuove. OBIETTIVI FORMATIVI: - Promuovere le capacità di ascolto e comprensione attraverso la lettura e la narrazione di fiabe (più o meno note) della tradizione letteraria europea. - Affrontare temi non sempre accessibili ai bambini (persecuzione, solidarietà, ingenuità, attesa, curiosità, umiliazione, diversità ) attraverso l esempio offerto dai protagonisti delle vicende narrate. - Contribuire all affinamento della sensibilità sia individuale che di gruppo e alla sua libera espressione. - Sviluppare la ricerca di somiglianze e differenze e la capacità di collegare in maniera creativa pensieri e conoscenze. - Favorire il confronto di gruppo e la capacità di esprimere verbalmente, graficamente e attraverso la drammatizzazione i propri pensieri e i propri sentimenti. - Promuovere la curiosità e il piacere di assistere e partecipare attivamente a spettacoli teatrali.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE: Il sé e l altro - Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. - Sviluppa il senso dell identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. - Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. - Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Il corpo e il movimento - Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo; prova piacere nel movimento. - Controlla l esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. Immagini, suoni, colori - Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. - Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative. - Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione ); sviluppa interesse per l ascolto della musica e per la fruizione di opere d arte. I discorsi e le parole - Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. - Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. - Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. - Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole. La conoscenza del mondo - Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.

- Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. ATTIVITA : - Lettura animata di 10 fiabe della tradizione letteraria europea: 1) BIANCANEVE da Le fiabe del focolare di Jacob e Wilhelm Grimm 2) HÄNSEL E GRETEL da Le fiabe del focolare di Jacob e Wilhelm Grimm 3) ROSASPINA da Le fiabe del focolare di Jacob e Wilhelm Grimm 4) CENERENTOLA da Le fiabe del focolare di Jacob e Wilhelm Grimm 5) TREMOTINO da Le fiabe del focolare di Jacob e Wilhelm Grimm 6) GIOVANNIN SENZA PAURA da Fiabe italiane raccolte e trascritte da Italo Calvino 7) POLLICINO da I racconti di Mamma l Oca di Charles Perrault 8) CAPPUCCETTO ROSSO da I racconti di Mamma l Oca di Charles Perrault 9) BARBABLÙ da I racconti di Mamma l Oca di Charles Perrault 10) LA BELLA E LA BESTIA da I racconti delle fate di Madame Le Prince de Beaumont - Lettura animata di 5 storie di Dario Moretti per conoscere meglio l autore: 1) LE DUE REGINE 2) GIGI TROLL 3) STORIA DI TRE 4) LE STAGIONI DI PALLINA 5) L ISOLA DI ARIEL - Conversazioni a tema per favorire la riflessione individuale dei bambini e la condivisione in gruppo delle considerazioni effettuate intorno ai personaggi, alle loro vicende e ai loro sentimenti, ai tempi e alle ambientazioni - Produzioni grafico-pittoriche individuali, di coppia, di piccolo/grande gruppo volte alla ricostruzione di alcune caratteristiche dei personaggi (fisiche o comportamentali) ed aspetti della fiaba (aspetti fantastici, ricostruzioni d ambiente, sequenze temporali ). - Creative drammatizzazioni guidate dall insegnante o spontaneamente organizzate dai bambini divisi in gruppetti (4-5 bambini) che si alternano nel

ruolo di attori e spettatori, anche con l ausilio di materiale psicomotorio o di particolari oggetti di scena. - Partecipazione allo spettacolo/installazione interattiva Favole giocanti presso Palazzo Cavriani a Mantova (sede di Teatro all improvviso) il 25 marzo 2015. - Drammatizzazione della fiaba inventata dai bambini di 5 anni La fortuna di Biancaneve e Cappuccetto Rosso in occasione della Festa dell accoglienza rivolta ai bambini e alle famiglie dei nuovi iscritti (poi replicata per tutti i bambini e i genitori durante la Festa di fine anno ). METODOLOGIA: La metodologia adottata ricalca quella utilizzata dall attore Dario Moretti durante lo spettacolo/installazione interattiva che ha costituito un importante momento del progetto proposto ai bambini. Tale progetto sviluppa un percorso narrativo attraverso l'utilizzo di uno speciale mazzo di 42 carte illustrate con gli elementi fondamentali sui quali sono costruite le favole tradizionali, secondo le teorie suggerite da Vladimir Propp nel suo testo La morfologia della fiaba. Le carte si distinguono in 4 segni diversi: le storie, i personaggi, i luoghi, le situazioni, più 2 aiutanti magici. Il mazzo viene mescolato e ridistribuito casualmente ai bambini, che guidati dall'insegnante a scuola e dall attore a teatro, ricostruiscono le storie, rielaborando gli elementi in maniera originale, mantenendo però i fattori principali delle vicende come punto di riferimento. Le carte utilizzate sono illustrate da Dario Moretti. La metodologia qui esposta si sposa con quella del ciclo didattico, generalmente adottata dall insegnante Alessia Zardi, che prevede utilizzo ricorsivo di conversazioni a tema in circle time, attività laboratoriali, produzioni semiotiche individuali e di gruppo. Dal punto di vista organizzativo il progetto, che ha coinvolto i bambini di 5 anni come gruppo omogeneo, ha previsto nel corso della realizzazione attività individuali, di coppia, di piccolo gruppo (4-5 bambini) e di grande gruppo (14 bambini). TEMPI: Il progetto, partito nel mese di novembre, si è protratto sino al mese di giugno con cadenza settimanale (la cadenza si è intensificata nel mese di marzo in prossimità della data dello spettacolo a Mantova e nel mese di maggio che ha visto i bambini impegnati nella drammatizzazione della fiaba da loro inventata La fortuna di Biancaneve e Cappuccetto rosso ).

DOCUMENTAZIONE E VERIFICA: Le varie attività sono state documentate attraverso la sistematica esposizione dei lavori dei bambini (produzioni grafiche) negli spazi della scuola riservati al gruppo e la raccolta degli scatti fotografici effettuati durante le attività di drammatizzazione; sono state inoltre registrate per iscritto alcune conversazioni a tema sostenute dai bambini e dall insegnante nel corso del progetto. Tale documentazione sarà consegnata ai bambini e ai loro genitori a fine anno sia in formato cartaceo che digitale. L osservazione sistematica del comportamento del bambino e le sue produzioni semiotiche, sia individuali che collettive, hanno costituito il principale strumento di verifica degli apprendimenti. In particolare sono stati osservati: il grado di attenzione e concentrazione durante la lettura delle fiabe e dei racconti proposti; il grado di attenzione e partecipazione alle conversazioni di gruppo; la capacità di ascolto e di decentramento in relazione agli interventi dei compagni e dell insegnante; la comprensione delle consegne e la rielaborazione personale e creativa delle attività svolte; la capacità di individuare analogie e differenze tra le diverse fiabe considerate; il grado di coinvolgimento (e il divertimento!) durante le attività di drammatizzazione.