PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE I.C. DI CARBONERA PREMESSA Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. LA definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persone, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e formazione (Indicazioni per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo dell istruzione, 2012 Centralità della persona) e che per ottenere ciò Lo studente (venga) posto al centro dell azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui ed ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato. (idem) Il bisogno di sentirsi valorizzato, di poter sviluppare il proprio potenziale di vita, di sentirsi ascoltato, amato e riconosciuto è di tutti gli allievi, dotati, anche se in modo diverso, di capacità da promuovere per il loro successo formativo. Il tema dell inclusione non riguarda solo certe categorie di persone, ma riguarda tutti, perché ognuno di noi è diverso dagli altri. Per inclusione scolastica, quindi, si intende la possibilità offerta a ciascuno di lavorare nel contesto del gruppo-classe e della scuola-comunità, secondo le sue possibilità personali. NORMATIVA DI RIFERIMENTO 1. C.M n.8 del 6 marzo 2013 2. nota del 27 giugno 2013 3. nota del 22 novembre 2013 A. SISTEMA DI ACCOGLIENZA Passaggio di informazioni attraverso il lavoro di continuità e di comunicazione: Sito dell I.C. Funzione strumentale per la continuità in verticale e relativa commissione Funzione strumentale per la disabilità e relativa commissione Funzione strumentale per l integrazione alunni stranieri e relativa commissione Attività di accoglienza differenziate per i vari ordini di scuola
Predisposizione dell ambiente in base ai bisogni specifici dell alunno: Aule speciali: bagni, aula d informatica, aula attrezzata di sostegno Accoglienza delle famiglie che entrano in nuovo ordine di scuola: Incontri informativi Open-day Vademecum per le famiglie straniere Modulistica di vario genere Patto di corresponsabilità scuola-famiglia B. PROGRAMMAZIONE DELL OFFERTA CON PERCORSI SPECIFICI PER L INCLUSIONE Analisi della situazione iniziale di sezione/classe Predisposizione di griglie di osservazione per la rilevazione dei diversi disagi PEI PDP Diversificazione dei percorsi didattici per alunni BES, DSA. Corsi di alfabetizzazione Rapporti con USL di competenza, con il CTI, con USP, C. PRATICHE DIDATTICHE E AMBIENTI DI APPRENDIMENTO Periodo di osservazione di almeno 2/3 mesi sulle dinamiche degli alunni Individuare, per quanto possibile, spazi e strumenti che permettano ad ogni alunno di acquisire le conoscenze necessarie a sviluppare le abilità richieste. Attività di tutoraggio Attività a classi aperte Attività di cooperative-learning Attività alternative Attività di recupero in orario scolastico ed extra-scolastico Incontri con i mediatori culturali Incontri con la psicopedagogista Utilizzo di nuove tecnologie D. PROCESSI ORGANIZZATIVI E SVILUPPO PROFESSIONALE Collegio docenti Consiglio di intersezione Consigli di classe ed interclasse Commissione inclusione Ore di programmazione settimanale
Collegi docenti tematici Incontri per dipartimenti Corsi di aggiornamento/formazione Serate a tema rivolte anche ai genitori relative per es. al metodo di studio E. RELAZIONI INTERNE Momenti di incontro e di scambio informali Momenti di incontro e di scambio ufficiali Condivisione e sostegno di interventi educativi tra colleghi in situazioni particolarmente difficili F. RELAZIONI CON LE FAMIGLIE E CON IL TERRITORIO Serate a tema Riunioni collettive Incontri individuali Preparazione di feste o eventi che vedono coinvolte le famiglie Acquisto di testi scolastici da parte delle famiglie per sconti sui testi Iniziativa di comodato d uso dei testi per gli alunni stranieri Progetto QWERT relativo all uso corretto delle tecnologie Incontri programmati con i mediatori culturali Apertura ai consigli di classe ai genitori Incontri con la psicopedagogista Coinvolgimento di genitori esperti in attività della scuola. RAPPORTI CON IL COMUNE: Progetto peer to peer ( centro giovani ) : supporto di ragazzi volontari che seguono alunni con difficoltà scolastiche ( scuola secondaria di primo grado ) Progetti sportivi ( polo scolastico sportivo ) Incontri con la polizia locale Preparazione della serata della memoria Serate-convegno su temi di vario tipo G. SISTEMA DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE Griglie di osservazione Prove specifiche delle discipline con modalità diverse: a risposta aperta, a risposta multipla Prove differenziate Prove invalsi Questionario IPDA per scuola dell infanzia
Prove comuni di passaggio tra scuola dell infanzia e primaria, scuola primaria e secondaria di primo grado Questionari di valutazione rivolti a genitori, alunni ed insegnanti H. SISTEMA DI DOCUMENTAZIONE E DI CONDIVISIONE DI BUONE PRATICHE Coordinamento attività ad alunni diversamente abili certificati e non Consulenza insegnanti di sostegno e curriculari dell Istituto Comprensivo Contatti con le USL di competenza per incontri interprofessionali periodici Nuove segnalazioni Rinnovi certificazioni Richieste addetto all assistenza Screening e potenziamento con il progetto leggo, scrivo bene in collaborazione con l ASL Schede di valutazione condivise Progetto scuola dell infanzia e primaria SOS BAMBINI Progetto scuola secondaria di primo grado STAR BENE A SCUOLA PUNTI DEBOLI / CRITICITA Scarsità di fondi dal punto di vista economico; Mancanza di personale docente; Mancanza di ore di compresenza per poter lavorare con modalità diverse dalla lezione frontale ( sezione/classe divisa in gruppi di livello, sezione/classi aperte,osservazioni sistematiche ); Difficoltà di coinvolgimento delle famiglie straniere principalmente per una difficoltà legata all uso della lingua; Diminuzione di ore relative all assegnazione degli insegnanti di sostegno; Difficoltà di coinvolgimento del personale di segreteria Mancanza di uno spazio- ascolto rivolto a qualsiasi utente ( genitori, alunni, insegnanti ) Mancanza di uno sportello stranieri all interno della scuola ALLEGATI Griglie di osservazione Modelli PDP Modelli PEI
Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità Scuola IC CARBONERA a.s. 2014-2015 A. Rilevazione dei BES presenti: Infanzia Primaria Secondaria 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e3) minorati vista 0 0 0 minorati udito 0 Vascon 2 (1 + 1 non certificato) Mignagola 3 Psicofisici 1 Carbonera 5 6 Vascon 5 Mignagola 4 2. disturbi evolutivi specifici DSA 0 Mignagola 1 2 Carbonera 1 ADHD/DOP 0 0 1 Borderline cognitivo Mignagola 1 Altro (in attesa di valutazione) 1 Vascon 4 3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Carbonera 1 3 Mignagola 7 Linguistico-culturale 3 Carbonera 3 4 Mignagola 5 Disagio comportamentale/relazionale 6 Carbonera 3 Mignagola 4 4. ROM Mignagola 1 Totali 11 su 88 50 su 484 16 su 280 % su popolazione scolastica 11,06%
N PEI redatti dai GLHO 1 Carbonera 5 6 N di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria (in caso di disturbi evolutivi specifici, DSA o ADHD/DOP) Vascon 5 Mignagola 7 Mignagola 2 Carbonera 1 3 N di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria (BES) Carbonera 8 Vascon 6 Mignagola 3 7 B. Risorse professionali specifiche Prevalentamente utilizzate in / Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Addetta all assistenza Attività individualizzate Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti,ecc.) Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo Funzioni strumentali / coordinamento Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Psicopedagogisti e affini esterni/interni Docenti tutor/mentor Mediatori culturali Volontari Recupero pomeridiano individualizzato
C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso / Docenti curricolari Partecipazione a GIO Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva D. Coinvolgimento personale ATA Assistenza alunni disabili Progetti di inclusione / laboratori integrati E. Coinvolgimento famiglie Coinvolgimento in progetti di inclusione Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante
Accordi di programma / protocolli di intesa F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS /CTI formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili (BES, DSA, ADHD ) Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e simili Progetti territoriali integrati Rapporti con CTS / CTI G. Rapporti con privato sociale e volontariato H. Formazione docenti Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano L2 Psicologia e psicopatologia dell età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali ) Livello di criticità riscontrato Sintesi delle criticità rilevate*: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nella didattica inclusiva Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l ingresso nel sistema scolastico,la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Carenza di risorse per la didattica inclusiva *= 0: per niente critico; 1: poco critico; 2: abbastanza critico; 3: molto critico; 4: moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici Parte II Obiettivi di incremento dell inclusività proposti per l anno scolastico in corso: Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
A livello territoriale: Rinforzare rete tra le istituzioni territoriali; Rinforzare rete CTS; Istituire e predisporre rete tra istituzioni scolastiche. A livello della scuola: Segnalazione di alunni in difficoltà (sulla base della modulistica dell Accordo di Programma per l integrazione scolastica e sociale delle persone con disabilità); Individuazione del referente BES nel coordinatore di classe e coordinatore di plesso; Riferimento al Protocollo d intesa per le attività di identificazione precoce dei casi sospetti di DSA ( Quaderno Operativo dell USR); Programmazione del GIO; Programmazione dei GLHO, due incontri: inizio anno e fine anno; Partecipazione agli incontri di rete per l Intercultura. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti: Da definire durante l anno: Condivisione delle buone pratiche (secondo le direttive ministeriali) nel percorso di autoformazione; creazione di una rete di istituto; Formazione nella strategia razionale-emotiva a supporto degli studenti con difficoltà di apprendimento e nella gestione dei conflitti; Corso di formazione sulla comunicazione all interno della scuola. Formazione ICF sui fattori ambientali. Formazione per la Scuola d Infanzia e Primaria sull attenzione. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive: Approfondimento degli strumenti valutativi dei livelli di apprendimento per alunni con disabilità cognitiva (come suggerito da C.M. Ministeriale n 8 2013); La valutazione sarà adeguata al percorso individualizzato (basato su PEI, PDP e griglie di osservazione per la Scuola dell Infanzia); Progetto Inclusione sulle modalità di verifica e valutazione degli esiti della didattica inclusiva. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all interno della scuola: Conferma del modello attuale di organizzazione con mantenimento dell'orario funzionale (indicato nei singoli P.E.I.): aumentare flessibilità e trasversalità nell'organizzazione del sostegno all'interno della classe; aumentare flessibilità e trasversalità nell organizzazione del sostegno all interno della rete d Istituto; favorire la stesura e utilizzo di PDP per alunni BES e DSA. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti: Coinvolgimento dei diversi tipi di sostegno presenti all esterno della scuola: Coinvolgimento del Servizio Educativo Territoriale sugli obiettivi condivisi dei progetti formativi ed educativi; Coinvolgimento servizi sociali; Presenza psicologo e degli assistenti specialistici. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l organizzazione delle attività educative: Dialogo tra scuola e famiglie per la comprensione dei disagi dei ragazzi: incontri periodici (uno ogni quadrimestre) per monitorare e condividere il percorso educativo. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi: Potrà essere necessario attuare dei percorsi di facilitazione dell apprendimento linguistico e disciplinare, sulla base delle risorse disponibili: - ore a disposizione dei docenti per colloqui individuali o interventi di recupero e/o potenziamento; - risorse professionali esterne messe a disposizione dagli Enti Locali e dal Ministero; - risorse professionali volontarie messe a disposizione dal territorio; - risorse economiche dell Istituto; Riorganizzazione del GIO; articolazione di gruppi di lavoro di formazione, approfondimento e progettazione su specifici focus o di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Laboratori teatrali, musicali, mediali, manipolativi, sportivi. Valorizzazione delle risorse esistenti: forma informatica per la raccolta dei materiali didattici facilitati per le varie discipline;
Ricognizione delle competenze dei docenti interni e valorizzazione delle stesse nella progettazione di momenti formativi; Utilizzo di tecnologie per i bes. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di Inclusione Finanziamenti regionali: elaborazione progetti per richiesta finanziamenti e fondi; Operatori per l assistenza specialistica. Approvato dal Gruppo di Lavoro per l Inclusione in data Deliberato dal Collegio dei Docenti in data Allegati: Comunicazione, ecc.)