Il Contratto di Fiume del Marecchia Alberto Rossini - Comune di Rimini

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RICARICA DELLA CONOIDE DEL MARECCHIA Rimini 15 aprile 2016 Alberto Rossini - Comune di Rimini

L esperienza del Contratto di fiume I fondamenti del lavoro sul contratto di fiume derivano da: Direttiva quadro sulle acque 2000/60/CE Direttiva Rischio Alluvioni 2007/60/CE la Convenzione europea sul paesaggio del 2000 e dalla Delibera di Giunta regionale n.1565/2015 adesione alla Carta Nazionale dei Contratti di Fiume La Regione, inoltre, nella Legge n. 28 dicembre 2015 n. 221, (art. 59) ha dato riconoscimento legislativo allo strumento del Contratti di Fiume anche nell ambito degli strumenti per la lotta al Cambiamento climatico. Va citata anche la legge regionale 3/2010 sui processi partecipativi

I presupposti del Contratto di Fiume Il contratto di fiume è un sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale, sostenibilità, intervengono in modo prioritario nella ricerca di soluzioni efficaci per la riqualificazione di un bacino fluviale. (Aja, 2000) Si tratta in concreto di mettere in campo due criteri: amministrazione concertata integrazione orizzontale e verticale La comunicazione, la consultazione e la partecipazione pubblica rivestono un ruolo strategico nella definizione del piano di azioni oggetto del Contratto di fiume.

I presupposti del Contratto di Fiume Uno degli obiettivi principali dello strumento CdF è superare la frammentazione e lo specialismo dei piani settoriali Del resto il fiume è un organismo un po anarchico che non si cura dei confini e dei limiti amministrativi e forse anche per questo finora trascurato e sottovalutato, nell impeto della glorificazione dello sviluppo che non ha badato troppo all uso e al consumo del suolo. Negli ultimi 50 anni per il dissesto idrogeologico sono stati spesi 16 MLD di (dati commissione Camera 2009) interessando il 48% del territorio, 23 milioni di abitanti e 6600 comuni

Il lavoro del CdF per il Marecchia è stato l occasione per confrontarci sui contenuti trasversali che riguardano il fiume e sulle modalità di rapporto con i cittadini Il Marecchia rappresentata l elemento identitario dell intera valle, che dopo il passaggio dei 7 Comuni dalla Marche all Emilia Romagna assume un ruolo ancora più rilevante Per questo il 6 novembre 2013 è stato sottoscritto il protocollo d'intesa per elaborazione del piano strategico e del contratto di fiume della Valmarecchia Promotori:11 COMUNI della Provincia di Rimini, 1 Comune in Provincia di Arezzo, la Provincia di Rimini, la Regione Emilia Romagna.

e il Piano Strategico

Gli elementi della partecipazione 192 partecipanti complessivi 260 presenze totali nei 9 incontri di lavoro 73 organizzazioni rappresentate Sono stati proposte ed esaminate 100 azioni 25 obiettivi Tre macro aree: usi e sicurezza del fiume fruizione culturale turistica e sportiva qualità ambiente e paesaggio

I RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI PUBBLICI DI DIVERSO LIVELLO E COMPETENZA TERRITORIALE REGIONE EMILIA-ROMAGNA - gruppo di lavoro interdirezioni AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE MARECCHIA CONCA Gianfranco Giovagnoli, Mauro Mastellari SERVIZIO TECNICO DI BACINO ROMAGNA Mauro Vannoni, Claudio Miccoli, Fiorenzo Bertozzi, Davide Sormani, Gianluca Paggi CONSORZIO DI BONIFICA DELLA ROMAGNA Andrea Cicchetti ARPA SEZIONE PROV.LE DI RIMINI Alberto Capra PROVINCIA DI RIMINI Massimo Filippini, Alberto Guiducci UNIONE DEI COMUNI VALMARECCHIA Stefania Sabba, Lorenzo Valenti, Cinzia Dori COMUNE DI RIMINI Andrea Gnassi; Sara Visintin (fino a maggio 2015)

Il lavoro dei partecipanti e dei rappresentanti degli enti ha prodotto un piano d'azione, da realizzare nei prossimi anni Il Piano è suddiviso in 3 temi e 18 azioni Usi e sicurezza del fiume : 8 azioni Fruizione culturale-naturalistica e sportiva : 5 azioni Qualità ambiente e paesaggio : 5 azioni Per ciascuna delle azioni sono individuati, in modo preciso: Soggetti di riferimento, Tempi, Obiettivi e risultati attesi

8 Coordinamento gestione reticolo idrografico minore alta Valmarecchia A- Usi e sicurezza del fiume 1 Modello gestione partecipata cura e manutenzione fiume 2 Studio per piano di gestione sostenibile sedimenti 3 Studio sperimentale bacino Rio Maggio e San Leo 4 Programma sperimentale di manutenzione del fiume 5 Progettazione sperimentale nodi idraulici ambito ponte Verucchio - Ponte S. Maria Maddalena 6 Programma sperimentale per gestione vegetazione ripariale 7 Coordinamento gestione reticolo idrografico minore bassa Valmarecchia

B- Fruizione culturale turistica e sportiva 1 Attuazione sperimentale progetto Bike Marecchia 2 Bike Marecchia: piano manutenzione integrata 3 Bike Marecchia: linee guida progettazione e manutenzione 4 Balneazione fiume Marecchia 5 Coordinamento fruizione fiume Marecchia

C - Qualità ambiente e paesaggio 1 Agricoltura di conoide: promozione gestione sostenibile sistemi coltivazione 2 Agricoltura di versante: promozione agricoltura conservativa 3 Valorizzazione integrata sistema zone umide basso Marecchia 4 Progetto paesaggio identitario Valmarecchia 5 Perequazione territoriale: sperimentazioni pagamenti servizi ecosistemici

Due sottolineature... Scheda C3 A partire dal SIC Torriana, Montebello e fiume Marecchia, il progetto intende ridefinire un nuovo assetto fisico, gestionale e organicamente interconnesso dell intero sistema di zone umide del medio- basso corso del Marecchia, per garantire un significativo incremento della biodiversità e una efficace gestione integrata della risorsa idrica e consentire lo svolgimento di una pluralità di importanti funzioni che le zone umide possono svolgere, di cui le più significative sono: ritenzione idrica e stoccaggio di acqua dolce, depurazione e ricarica della falda e funzioni didattico- ricreative.

Due sottolineature... Scheda C5 Messa a punto di un metodo per valutare e riconoscere il valore economico dei Servizi Ecosistemici; b. Realizzazione del supporto conoscitivo di base per applicazioni specifiche dei PSEA nell ambito delle diverse azioni che compongono il presente Piano d Azione del Contratto di fiume; c. Realizzazione di uno strumento per migliorare la gestione della risorse naturali da un punto di vista ecologico-economico; d. Realizzazione di uno strumento per migliorare le valutazioni legate alle compensazioni ambientali (VIA, VAS, VINCA, Danno Ambientale); e. Sviluppo di una governance basata sulla perequazione territoriale; f. Sviluppo di una nuova modalità per integrare la contabilità ambientale e la quantificazione del valore economico del patrimonio naturale e delle sue funzioni all interno degli strumenti di gestione del bilancio delle amministrazioni pubbliche

Gli obiettivi individuati costituiscono il presupposto per lo sviluppo dell area della Valmarecchia (GAL, PSR, progetti EU, strumenti ordinari ) Nel lavoro si sono incrociate visioni (pubbliche e private) e competenze La partecipazione è stato un elemento decisivo La collaborazione tra enti ha prodotto valore aggiunto

Il percorso deve proseguire, come prevede l accordo da approvare I cittadini si attendono risposte concrete e progetti da attuare Occorre individuare STRUMENTI IDONEI Il patrimonio di competenze ed esperienze messe in campo non deve essere disperso, ma valorizzato La novità del metodo e dei contenuti va premiata (nuova legge 20?)