Barriera Antinafta PN3
La barriera antinafta PN3 viene prodotta in tessuto di nylon ad alta tenacità protetto su entrambi i lati con una speciale mescola a base di gomma policloroprenica che assicura elevate caratteristiche di resistenza ed una loro costanza nel tempo. La mancanza di plastificanti nella mescola di gomma, a differenza delle mescole a base di plastomeri, conferisce al manufatto un adattabilità d impiego sia alle basse che alle alte temperature mantenendo immutate le caratteristiche di flessibilità ed inattaccabilità da parte degli agenti chimici inquinanti. Campo di temperatura compreso tra -20 C e + 80 C Elevate prestazioni in presenza di raggi UV ed Ozono Autoestinguenza Resistenza ad acidi, alcali, idrocarburi alifatici ed aromatici ed oli lubrificanti Impiego La barriera PN3 è particolarmente adatta per realizzare sbarramenti di emergenza in mare aperto. Il minimo ingombro ed il limitato peso della barriera sgonfia permette lo stivaggio di lungi tratti su rulli, facilmente trasportabili con supply vessels o a mezzo elicotteri. Il contenuto tempo di gonfiaggio permette gli interventi di emergenza in tempi brevi. L elevata spinta di galleggiamento e la facilità di rimorchio consentono un ottima manovrabilità anche con mare mosso. Limiti delle prestazioni marine Resistenza a trazione: circa 15.000 kg. con sforzo uniformemente distribuito Rimorchiabilità: lo sforzo necessario per il rimorchio alla velocità di 10 nodi è di 2.5 kg/mt ca Forza del vento: 7 Beaufort Velocità del vento: 40 nodi ca (75 km/h) Velocità corrente: 5 nodi ca (9 km/h) Stato del mare: 6 Douglas Altezza d onda: 4 metri ca. Data l elevata spinta di galleggiamento della barriera è possibile, aumentando la zavorra, migliorare ulteriormente le prestazioni marine.
Caratteristiche Tecniche Standard Lunghezza spezzoni: m 20 Altezza totale: m 1,73 sgonfia ca - m 1,50 gonfia ca Diametro tubolare: m 0,5 ca Parte emersa: m 0,5 ca Parte immersa: m 1,0 ca Pressione gonfiaggio: atm. 0,1 ca Peso: 7 kg/m ca Spinta galleggiamento: kg. 165/m ca Galleggiamento: n. 3 galleggianti tubolari da mt. 6 cad. realizzati con tessuto gommato Punti di sollevamento: n. 2 feritoie praticate tra i due distanziali tra i tre galleggianti tubolari Zavorramento: 19 coppie di blocchi in ghisa da gr. 680 cad. con moschettoni per eventuale applicazione di zavorra supplementare (catena) Grembiulatura: realizzata con lo stesso tessuto del tubolare forma un tuttuno col tubolare stesso Irrigidimento: lungo tutto lo spezzone il giusto grado di irrigidimento è dato dalla pressione dei tubolari; alle estremità è invece ottenuto mediante stecche in acciaio inox Ancoraggio: ogni spezzone è dotato di un grillo in acciaio inox per il collegamento della barriera ad eventuali corpi morti sul fondo Giunzione spezzoni: mediante giunto rapido a incastro con serraggio a mezzo asta passante Valvole di gonfiaggio: in materiale plastico Imballo: in cassa di legno da cm. 185x70x30 Peso totale: kg. 140/spezzone senza catena - kg. 224/spezzone con catena.
Montaggio ed approntamento all uso PN3 L allestimento della barriera nella lunghezza desiderata si ottiene unendo i singoli spezzoni da 20 mt cad. sovrapponendo ed accoppiando le stecche terminali mediante giunto ad innesto rapido nei fori superiori, e grillo nel foro inferiore. Giunto e grillo sono dati in dotazione. Si procede poi all avvolgimento sul rullo raccomandando l unione dei vari spezzoni con le valvole posizionate sullo stesso lato. La barriera avvolta su rullo si trasforma in condizioni d uso mediante gonfiaggio dei singoli galleggianti con una pompa ad alta portata e bassa pressione, quale ad esempio il turbosurpressore di nostra fornitura che assicura la corretta pressione di gonfiamento attorno a 0,10 atm.
Esso e dotato tra l altro di un apposito raccordo metallico a baionetta che consente il collegamento del tubo di mandata sulla valvola e la contemporanea apertura della membrana di tenuta nella fase di gonfiamento. A gonfiamento effettuato svitare il bocchettone di gonfiamento dalla valvola e posizionare al suo posto l apposito tappo collegato al corpo della valvola. Per un rapido e corretto approntamento all uso occorre disporre di uno spazio di lavoro pari almeno alla lunghezza di ogni elemento galleggiante (6 metri) onde consentire il suo completo distendimento nella fase di gonfiaggio. Si suggerisce inoltre di avere tubi di mandata possibilmente multipli con sufficiente lunghezza per rendere possibile il rapido gonfiamento di più spezzoni con soluzione di continuità nella fase di svolgimento dal rullo. Contemporaneamente alla fase di gonfiamento di cui sopra verrà affrancata alla barriera la catena (zavorra optional complementare), mediante i moschettoni posizionati sul fondo della grembiulatura. Detta catena, in elementi da 21 mt./spezzone barriera, sarà tenuta in appropriata cassa al fianco della barriera stesa per favorire I operazione di affrancatura sopra esposta. Man mano che la barriera sarà completata nel gonfiamento e nell eventuale affrancatura della zavorra, si procede alla sua posa in mare.
Operando nelle condizioni sopra esposte, con una squadra di 5 operatori, è possibile la posa in mare di 250 mt. di barriera in poco più di 25 minuti. Al termine dell uso recuperare la barriera dal mare riavvolgendola sul rullo, previo sgonfiamento di ogni elemento galleggiante ed eventuale contemporaneo distacco della catena dalla grembiulatura, con suo posizionamento nell apposita cassa/deposito. Lo sgonfiamento può essere effettuato manualmente, svitando il tappo valvola e aprendo la membrana di tenuta con un astina amovibile, oppure con il turbosurpressore ripetendo le operazioni condotte nella fase di gonfiamento previa inversione di posizionamento del tubo sul turbosurpressore, dalla mandata all aspirazione. Manutenzione Data la sua semplicità strutturale e la qualità dei materiali, la barriera può essere impiegata anche per lunghi periodi senza richiedere grossi interventi di manutenzione. Per aumentare nel tempo la durata del manufatto e per ottimizzare le sue prestazioni è comunque consigliabile effettuare periodicamente la pulizia della grembiulatura, del galleggiante e della valvola di carico/scarico La più appropriata tecnica di pulizia è il ricorso ad un lavaggio con acqua sotto pressione. Si può comunque operare anche manualmente con acqua e spazzola e in casi eccezionali, in zone particolarmente imbrattate lontane dalla struttura galleggiante, mediante uno straccio imbevuto di solvente (ad esempio metiletilchetone). Eventuali forature della parte pneumatica o lacerazioni sulla grembiulatura non presentano particolari problemi in quanto è possibile procedere alla riparazione in loco seguendo la normale tecnica del caso (raspatura, soluzionatura, asciugatura, applicazione toppa stesso tessuto, stagionatura). Anche nel caso di accidentali rotture della valvola di carico/scarico è possibile procedere alla riparazione in loco mediante sostituzione dell intera valvola. Per ogni evenienza la nostra organizzazione è a disposizione della clientela per i consigli di opportuna soluzione del caso.
Valvola di carico e scarico Il funzionamento della valvola è determinato da una membrana in gomma (valvola di non ritorno) che, flettendosi, permette il passaggio dell aria nella fase di gonfiamento e, adattandosi contro la sede per effetto della pressione interna, ne impedisce la fuoriuscita. 1 Tappo di chiusura 2 Corpo valvola 3 Ghiera filettata 4 Membrana in gomma 5 Guarnizione in gomma 6 Anello distanziatore 7 Piastrina 8 Viti 9 Fune Per l operazione di gonfiamento si deve ricorrere all uso dell apposito raccordo a baionetta, collegato con il tubo di mandata della soffiante. A gonfiamento effettuato avvitare il tappo a baionetta per assicurare la garanzia di tenuta, annullando le eventuali perdite derivanti da una imperfetta chiusura della membrana sulla sede della valvola, per incrostazioni di salsedine. Per lo sgonfiamento usare sempre l apposito raccordo a baionetta collegato al tubo di aspirazione della soffiante. La sostituzione dell intera valvola si effettua svitando l anello di serraggio, sfilando la base posta all interno, inserendo una nuova base e serrando il relativo anello. >] fine
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