Provincia Autonoma di Trento



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56167 Deliberazioni - Parte 1 - Anno 2009 Provincia Autonoma di Trento DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE del 30 ottobre 2009, n. 2616 Legge provinciale 13 dicembre 1999, n. 6 («legge provinciale sugli incentivi alle imprese»), articolo 6. Legge provinciale 12 settembre 2008, n. 16, art. 27, comma 2 bis. Approvazione dei criteri per la concessione di contributi finalizzati all'abbattimento del costo dei finanziamenti assunti dalle imprese a fronte di processi di incremento dei mezzi propri Il Relatore comunica: la legge provinciale 13 dicembre 1999, n. 6 e s.m., recante «Interventi della Provincia autonoma di Trento per il sostegno dell'economia e della nuova imprenditorialità. Disciplina dei patti territoriali in modifica della legge provinciale 8 luglio 1996, n. 4 e disposizione in materia di commercio», all articolo 6 stabilisce che l adeguata patrimonializzazione delle piccole e medie imprese è perseguita mediante la concessione di contributi in conto capitale finalizzati all'abbattimento del costo dei finanziamenti assunti dall'impresa a fronte di processi di incremento dei mezzi propri, considerando incrementi di mezzi propri anche gli aumenti delle riserve indivisibili. Ai sensi dell art. 35 della succitata L.P. 6/1999 e s.m. la Giunta provinciale, previo confronto con la camera di commercio e con le organizzazioni sindacali dei lavoratori e degli imprenditori stabilisce i criteri e modalità per l applicazione della legge. Con deliberazione della Giunta provinciale n. 2804 di data 22 dicembre 2005, da ultimo modificata con deliberazione n. 1368 di data 5 giugno 2009, ha approvato nuovi criteri e modalità per l applicazione della L.P. 6/1999 disciplinando nelle disposizioni settoriali, di cui agli allagati parti integranti e sostanziali alla deliberazione medesima, anche la concessione di contributi finalizzati all'abbattimento del costo dei finanziamenti assunti dall'impresa (prestiti partecipativi) a fronte di processi di incremento dei mezzi propri. La legge provinciale 12 settembre 2008, n. 16 (legge finanziaria provinciale 2009), all art. 27, comma 2 bis, così come modificato dall art. 6 della legge provinciale 28 marzo 2009, n. 2 (legge finanziaria di assestamento 2009) stabilisce che per promuovere gli investimenti in capitale di rischio nelle imprese, diverse da quelle cooperative, la Provincia può concedere agli enti che svolgono attività di garanzia collettiva dei fidi operanti sul territorio provinciale, con l esclusione di Cooperfidi s.c. di Trento, finanziamenti per agevolare la concessione alle imprese associate di prestiti partecipativi a fronte di processi d'incremento dei mezzi propri delle imprese stesse. Ai sensi del succitato articolo 27, comma 2 bis, la Giunta provinciale, rispettando la normativa comunitaria in materia di aiuti d'importanza minore (de minimis), stabilisce i criteri e le modalità di attuazione di questo intervento. Con deliberazione n. 1517 di data 18 giugno 2009 Giunta provinciale ha stabilito di applicare l'aiuto di «importo limitato e compatibile» disciplinato al punto 4.2 del «Quadro di riferimento temporaneo comunitario per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'accesso al finanziamento nell'attuale situazione di crisi finanziaria ed economica» (2009/C 16/01) alle misure di aiuto previste da leggi provinciali in applicazione del regolamento CE della Commissione del 15 dicembre 2006, relativo agli articoli 87 e 88 del Trattato agli aiuti di importanza minore («de minimis»), con riferimento alle domande presentate dal 1 gennaio 2008 per le quali non sia ancora concluso il procedimento di concessione, con esclusione degli interventi sotto forma di garanzia, nonché al contributo straordinario per progetti di riorganizzazione aziendale di cui all'art. 2, comma 3, della L.P. 28 marzo 2009, n. 2 rispettando le condizioni poste nella decisione comunitaria di data 28 maggio 2009, C (2009) 4277 - aiuto di Stato N 248/2009 e nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 giugno 2009 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana n. 131 del 9 giugno 2009. 1

Applicandosi la nuova misura a tutti gli aiuti previsti dalla normativa provinciale, ai sensi del regolamento CE n. 1998/2006 relativo agli aiuti d'importanza minore («de minimis»), in luogo di questi ultimi, gli aiuti «de minimis» non verranno più concessi fino al 31 dicembre 2010, ad eccezione degli aiuti concessi a titolo «de minimis» in forma di garanzia. Si propone pertanto di approvare i nuovi criteri e modalità per la concessione di contributi in conto capitale finalizzati all'abbattimento del costo dei finanziamenti assunti dall'impresa a fronte di processi di incremento dei mezzi propri di cui all art. 6 della L.P. 6/1999 e s.m. e dell art. 27, comma 2 bis della L.P. 16/2008, come risultanti dall allegato alla presente deliberazione che ne forma parte integrante e sostanziale, che sostituiscono quelli approvati con deliberazione della Giunta provinciale n. 2804 di data 22 dicembre 2005, da ultimo modificata con deliberazione n. 1368 di data 5 giugno 2009. I succitati contributi saranno concessi nel rispetto delle condizioni poste nella decisione comunitaria di data 28 maggio 2009, C (2009) 4277 - aiuto di Stato N 248/2009 e nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 giugno 2009 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana n. 131 del 9 giugno 2009. Si propone inoltre di approvare il modello di domanda di contributo come da allegato parte integrante e sostanziale del presente provvedimento. Al fine di consentire la compatibilità dei processi di incremento dei mezzi propri con il vincolo di patrimonializzazione minima prevista dai criteri e modalità per l applicazione della L.P. 6/1999 e s.m. di cui al punto 8 bis - norme di carattere generale dell allegato a) della sopra richiamata deliberazione della Giunta provinciale n. 2804/2005 e s.m., si propone, infine, di modificare il punto 8 bis medesimo, come da allegato parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, stabilendo che l incremento dei mezzi propri tramite prestito partecipativo agevolato concorre ad attestare l assolvimento dei vincoli di patrimonializzazione minima del 15% per l intero importo del prestito e fin dalla sottoscrizione dello stesso, purché siano rispettati procedure e obblighi previsti dai relativi criteri applicativi. Nel caso in cui l importo del prestito partecipativo non coprisse l intero vincolo fissato o non fossero rispettati le predette procedure e obblighi, il soggetto beneficiario dovrà far fronte alla conseguente carenza di mezzi propri vincolati. Ciò premesso LA GIUNTA PROVINCIALE - udita la relazione; - vista la legge provinciale 13 dicembre 1999, n 6, come da ultimo modificata dalla legge provinciale 28 marzo 2009, n. 2; - tenuto conto dell avvenuto confronto con la Camera di Commercio e con le Organizzazioni sindacali dei lavoratori e degli imprenditori ai sensi del comma 1 dell articolo 35 della legge provinciale n. 6/1999; - visto il parere favorevole della Commissione consiliare competente espresso nella seduta del 28 ottobre 2009, ai sensi dell articolo 35, comma 2 della legge provinciale n. 6/1999; - ad unanimità di voti legalmente espressi, delibera 1) di approvare, per le motivazioni espresse in premessa, i nuovi criteri e modalità per la concessione di contributi in conto capitale finalizzati all'abbattimento del costo dei finanziamenti assunti dall'impresa a fronte di processi di incremento dei mezzi propri di cui all art. 6 della L.P. 6/1999 e s.m. e dell art. 27, comma 2 bis, della L.P. 16/2008, come risultanti dall allegato 1 alla presente deliberazione che ne forma parte integrante e sostanziale; 2

2) di stabilire che i nuovi criteri e modalità per la concessione di contributi di cui all art. 6 della L.P. 6/1999 indicati al precedente punto 1) sostituiscono quelli approvati con deliberazione della Giunta provinciale n. 2804 di data 22 dicembre 2005, da ultimo modificata con deliberazione n. 1368 di data 5 giugno 2009, a partire dalla data di approvazione del presente provvedimento; 3) di approvare, per quanto indicato in premessa, il modello di domanda di contributo, come da allegato 2 parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 4) di approvare, per quanto indicato in premessa, le modifiche, come da allagato 3 parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, al punto 8 bis dei criteri e modalità per l applicazione della L.P. 6/1999 e s.m. - norme di carattere generale - approvati con deliberazione della Giunta provinciale n. 2804 di data 22 dicembre 2005, da ultimo modificata con deliberazione n. 1368 di data 5 giugno 2009; 5) di stabilire che le modifiche di cui al precedente punto 4), inerenti il comma 3, del punto 8 bis dei suddetti criteri, si applicano anche alle domande di agevolazione presentate prima dell approvazione del presente provvedimento, in quanto aventi valore di norme ed indirizzo organizzativo, ai sensi del punto 14 dei suddetti criteri e modalità per l applicazione della L.P. 6/1999 e s.m. - norme di carattere generale; 6) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione T.A.A.. IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA LORENZO DELLAI LA DIRIGENTE DEL SERVIZIO SEGRETERIA DELLA GIUNTA ED ELEZIONI PATRIZIA GENTILE 3

DISPOSIZIONI PER I PRESTITI PARTECIPATIVI Allegato parte integrante ALLEGATO 1) 1. OBIETTIVI E BENEFICIARI 1. I criteri e le modalità che seguono si riferiscono alle iniziative previste dall articolo 6 della legge provinciale 13 dicembre 1999, n. 6 e dall articolo 27, comma 2 bis, della legge provinciale 12 settembre 2008, n. 16. 2. L adeguata patrimonializzazione delle piccole e medie imprese (PMI) è perseguita mediante la concessione di contributi finalizzati all abbattimento dei costi inerenti l assunzione da parte dell impresa di finanziamenti a fronte dell aumento di mezzi propri, considerando tra questi anche gli aumenti delle riserve indivisibili. 3. Possono accedere agli interventi dei presenti criteri le piccole e medie imprese nelle seguenti forme giuridiche: - imprese individuali che presentino un progetto di trasformazione in società anche unipersonali; - società di persone; - società di capitali. 2. OPERAZIONI AMMISSIBILI E MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE DELLE INIZIATIVE 1. L aumento dei mezzi propri deve avvenire, in alternativa o congiuntamente, tramite: a) versamenti infruttiferi in conto futuro aumento capitale sociale; b) utili da destinare a riserva. 2. A fronte dell incremento dei mezzi propri previsto deve essere stipulato un contratto di finanziamento con un istituto bancario di pari importo. 3. Il finanziamento ha la forma di mutuo bancario con le seguenti caratteristiche: a) importo non superiore a euro 500.000,00, nel caso di società con fatturato fino ad euro 3.000.000,00 e di imprese individuali con progetto di trasformazione in società, e non superiore a euro 1.000.000,00, nel caso di società con fatturato superiore ad euro 3.000.000,00; b) durata massima di 5 anni, elevabile fino a 10 nel caso di società con fatturato fino a euro 3.000.000,00, in presenza di aggregazione di imprese o di trasformazione in società di capitali nonché di imprese individuali con progetto di trasformazione in società; entro la durata massima può essere incluso un periodo di preammortamento non superiore a 6 mesi; c) erogazione in un unica soluzione; d) ammortamento a rate costanti o quote capitale costante con periodicità massima annuale. 4. Nel caso di aumento dei mezzi propri tramite versamenti infruttiferi, i soci dell impresa provvedono al versamento alle scadenze e per gli importi previsti nel contratto di finanziamento per il rimborso del capitale mutuato. L aumento dei mezzi propri può essere anche realizzato entro 120 giorni dalla scadenza di ciascuna rata di ammortamento del finanziamento stesso. 5. Se l aumento dei mezzi propri avviene tramite utili da destinare a riserva, annualmente e fino alla scadenza del mutuo è accantonata in apposita riserva la quota di utili risultanti dai bilanci successivi alla data di stipula del contratto di finanziamento corrispondente all importo previsto complessivamente nel contratto di finanziamento per il rimborso del capitale mutuato nell esercizio a cui si riferiscono gli utili. Qualora gli utili non fossero sufficienti alla copertura dell intero capitale del mutuo rimborsato, i soci provvedono al versamento della differenza entro 120 giorni dalla data di approvazione o di chiusura del relativo bilancio. 4

6. Al fine dell accantonamento a riserva degli utili fanno fede le date delle deliberazioni dell assemblea dei soci di destinazione dell utile a riserva. 7. L impresa individuale beneficiaria dell intervento deve trasformarsi in società anche unipersonale entro dodici mesi dalla scadenza dell ultima rata di ammortamento. Con la trasformazione i versamenti infruttiferi o gli utili di cui al comma 1 devono risultare dalla situazione contabile iniziale della nuova società sotto forma, in alternativa o congiuntamente, di capitale sociale o apposita riserva. 8. Ai fini della concessione del contributo le società di capitali devono adottare una delibera dell assemblea dei soci relativa alle operazioni per le quali è richiesta l agevolazione. Nel caso di società di persone o di imprese individuali la suddetta delibera è sostituita dall impegno dei soci o del titolare dell impresa. 9. Prima di dare corso all aumento dei mezzi propri di cui al comma 1, i soggetti richiedenti devono adottare il regime di contabilità ordinario. 3. MISURA DELLE AGEVOLAZIONI 1. Previa presentazione del contratto di finanziamento, il contributo è concesso in rate annuali posticipate per la durata del finanziamento, preammortamento escluso, scadenti il 30 giugno o il 31 dicembre in modo tale che l ultima rata corrisponda, e comunque non sia anteriore, alla scadenza del finanziamento. Il contributo è stabilito nel 15 per cento in ESL del capitale ammesso ad agevolazione ed è interamente concesso a titolo di «aiuti temporanei di importo limitato» di cui alla Comunicazione della Commissione europea 2009/C 16/01, del DPCM 3 giugno 2009 e della deliberazione della Giunta provinciale n. 1517 di data 18 giugno 2009. 2. Il contributo è ridotto al 7,5 per cento in ESL per la quota di capitale necessaria a reintegrare eventuali mezzi propri negativi risultanti dall ultimo bilancio approvato (definitivo, nel caso non ricorresse l obbligo di deposito del bilancio). 3. La rata è determinata applicando la seguente formula: n i( 1+ i) ( 1+ i) 1 R = C n dove: «R» indica la rata annua costante di contributo; «C» indica l entità del contributo in unica soluzione come individuato al presente comma; «i» indica il tasso annuo di capitalizzazione, pari al tasso previsto dall U.E. vigente il primo giorno del mese precedente a quello di concessione; «n» indica la durata del contributo. 4. Sul mutuo bancario può essere accordata la garanzia dei Confidi con una percentuale massima di copertura del rischio del 50 per cento del mutuo stesso. Per la concessione della garanzia si applicano le disposizioni sugli aiuti di importanza minore («de minimis») di cui al Regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione delle Comunità Europee ed in particolare le modalità previste dall articolo 2, paragrafo 4, lettera d) del Regolamento medesimo. 5. Sui costi di istruttoria degli organismi istruttori di cui al punto 4.3 è concesso un contributo del 90 per cento a titolo di «aiuti temporanei di importo limitato» di cui alla Comunicazione della Commissione europea 2009/C 16/01, del DPCM 3 giugno 2009 e della deliberazione della Giunta provinciale n. 1517 di data 18 giugno 2009. 6. I contributi di cui ai commi 1 e 5 sono liquidati dopo l erogazione del prestito. 5

4. PROCEDURE 4.1 TERMINI E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE E DI ISTRUTTORIA DELLE DOMANDE 1. Le imprese di cui al punto 1, comma 3, presentano le domande per ottenere gli interventi di cui al punto 3 entro sei mesi dalla data di pubblicazione del presento atto nel B.U.R.. 2. Può essere presentata soltanto una domanda per prestiti partecipativi per ciascuna impresa. 3. Le domande sono esaminate con procedura valutativa. 4. L avvio dell istruttoria è disposto secondo l ordine cronologico di presentazione delle domande di agevolazione; la concessione delle agevolazioni avviene in ordine cronologico rispetto al termine di istruttoria. 4.2 TERMINI DI AVVIO, COMPLETAMENTO E RENDICONTAZIONE DELL INIZIATIVA 1. La stipula del contratto di mutuo e l erogazione del finanziamento devono avvenire tra il giorno successivo a quello di presentazione della domanda e il 31 dicembre dell anno successivo, prorogabile per un massimo di un anno. 2. Entro 90 giorni dalla scadenza del mutuo, prorogabili per non più di 30 giorni, deve essere effettuato l accantonamento in un apposita riserva dell aumento dei mezzi propri di cui al punto 2, comma 1, lettera a). 3. È stabilito un termine di rendicontazione, entro cui presentare la documentazione di cui al successivo punto 6.3, comma 1, di un anno dal termine di completamento dell iniziativa, indicato al comma 2, pena la revoca totale del contributo concesso. Detto termine è prorogabile per non più di un anno. 4.3 GESTIONE DEGLI INTERVENTI 1. L ente di garanzia provvede a stipulare convenzioni con gli istituti di credito per disciplinare le condizioni degli interventi ammessi ai benefici dei presenti criteri. 2. Le condizioni di tasso e di garanzia possono differenziarsi in funzione di classi di rischio. Le condizioni devono in ogni caso risultare uniformi a parità di classe di rischio e di caratteristiche della garanzia prestata. 3. Le convenzioni stabiliscono in particolare le modalità di presentazione delle domande, di concessione ed estinzione dei finanziamenti, di comunicazione dei mancati pagamenti delle rate dei mutui e di corresponsione dei contributi. 4. Spetta agli enti di garanzia valutare le domande per l accesso all intervento di cui alla presente disciplina. 5. L ente di garanzia può applicare una commissione di istruttoria della domanda non superiore allo 0,25 per cento dell importo del finanziamento e comunque non superiore a 250,00 euro. 6. I rapporti tra Provincia ed enti di garanzia sono regolati nell ambito delle convenzioni attualmente in essere stipulate ai sensi dell articolo 15, comma 1, della legge provinciale 13 dicembre 1999, n. 6. 5. OBBLIGHI E REVOCHE 5.1 OBBLIGHI 1. La concessione delle agevolazioni previste per i prestiti partecipativi comporta i seguenti obblighi: a) non estinguere anticipatamente il finanziamento; b) effettuare interamente l aumento dei mezzi propri di cui al punto 2, comma 1, accantonandoli in apposita riserva entro 90 giorni dalla scadenza del finanziamento, prorogabili per non più di 30 giorni; c) mantenere l attività per almeno cinque anni dalla data di erogazione del finanziamento e comunque per tutta la durata dello stesso. Il fallimento, o la liquidazione per le società cooperative, è considerata cessazione dell attività dalla data della relativa dichiarazione; d) non effettuare riduzioni dei versamenti effettuati o degli utili accantonati attraverso la distribuzione di utili, prestiti ai soci o altre operazioni che influiscano sui mezzi propri prima che siano trascorsi cinque anni dalla data di erogazione del finanziamento e comunque non 6

prima della scadenza dello stesso. Nei casi di riduzione per perdite, non possono essere distribuiti utili fino a che detti mezzi propri non siano stati ricostituiti. È fatta salva la possibilità per l impresa di chiedere una deroga a tale impegno in presenza di operazioni di accertata convenienza per l impresa stessa. 5.2 NON ACCOGLIMENTI, REVOCHE E PROCEDURE 1. Il mancato rispetto delle disposizioni per l ammissione agli interventi previsti dai presenti criteri comporta il non accoglimento delle domande presentate ovvero la revoca dei provvedimenti già assunti. 2. Nel caso di mancato rispetto dell obbligo di non estinguere anticipatamente il finanziamento previsto al punto 5.1, comma 1, lettera a), è disposta: a) la revoca totale dell agevolazione accordata se il soggetto beneficiario non ha provveduto ad effettuare l aumento dei mezzi propri di cui al punto 2, comma 1, accantonandoli in apposita riserva; b) la revoca con decorrenza dalla rata successiva all estinzione se l estinzione anticipata è stata preceduta dal completo aumento dei mezzi propri di cui al punto 2, comma 1, accantonandoli in apposita riserva. 3. Nel caso di mancato rispetto degli obblighi di cui al punto 5.1, comma 1, lettere b), c) e d) è disposta la revoca totale delle agevolazioni accordate. 4. Il mancato pagamento delle rate del mutuo comporta la sospensione dell erogazione del contributo fino alla ripresa del pagamento della rate. Se la sospensione nel pagamento delle rate di mutuo si protrae oltre un anno è disposta: a) la revoca totale dell agevolazione accordata se il soggetto beneficiario non ha provveduto ad effettuare l aumento dei mezzi propri di cui al punto 2, comma 1, accantonandoli in apposita riserva; b) la revoca con decorrenza dalla rata successiva all inizio dei mancati pagamenti se è stato effettuato il completo aumento dei mezzi propri di cui al punto 2, comma 1, accantonandoli in apposita riserva. 5. La revoca delle agevolazioni per qualsiasi motivo comporta la restituzione delle somme erogate in eccedenza, maggiorate degli interessi semplici calcolati al tasso legale. 6. Il controllo sul rispetto degli obblighi viene effettuato dagli enti di garanzia. 7. In presenza della violazione di un obbligo, l Ente ne dà comunicazione all amministrazione provinciale e al soggetto richiedente o beneficiario del contributo che può presentare le proprie controdeduzioni nel termine fissato. 8. Qualora l inadempimento non sia regolarizzato, o non sia regolarizzabile nel rispetto delle presenti disposizioni entro sei mesi dalla contestazione, o le controdeduzioni non siano ritenute accoglibili, sono disposti i provvedimenti di cui ai commi precedenti. 6. DOCUMENTAZIONE 6.1 DOCUMENTAZIONE PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA 1. In allegato alle domande è necessario presentare: a) domanda di contributo per prestiti partecipativi secondo il fac-simile allegato ai presenti criteri; b) relazione tecnico-economico-finanziaria, che dovrà contenere almeno i seguenti elementi: 1. individuazione dell impresa richiedente; 2. attività aziendale svolta o che si intende svolgere; tipologia di prodotto o di servizio offerto; mercato; 3. dati per la verifica dei requisiti dimensionali dell impresa; 4. riclassificazione dello stato patrimoniale e del conto economico riferito all ultimo esercizio disponibile; 5. de minimis ricevuto nel triennio precedente la presentazione della domanda; 7

6. dichiarazione di conoscenza degli obblighi di cui all articolo 16 della legge e ai presenti criteri applicativi; c) qualora non siano già depositati presso l Ente istruttore ovvero non siano acquisibili dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, copia semplice degli ultimi due bilanci approvati e delle relazioni accompagnatorie; per le imprese che non hanno l obbligo di depositare il bilancio, copia semplice del libro inventari relativo agli ultimi due esercizi; per le imprese che nell anno solare precedente a quello di presentazione della domanda hanno adottato un regime diverso da quello ordinario, copia semplice dell ultima dichiarazione dei redditi; d) dichiarazione sostitutiva di certificazione e dell atto di notorietà, resa dal legale rappresentante o dal titolare dell impresa, per l ottenimento degli aiuti temporanei di importo limitato di cui alla Comunicazione CE (2009/C 16/01), al DPCM 3 giugno 2009 e alla deliberazione della Giunta provinciale n. 1517 di data 18 giugno 2009; e) dichiarazione riguardo al rispetto dell impegno Deggendorf di cui al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 giugno 2009, art. 2, comma 4. 6.2 DOCUMENTAZIONE PER L ISTRUTTORIA DELLA DOMANDA 1. Per il completamento dell istruttoria della domanda di agevolazione al fine della concessione dell agevolazione è necessario presentare: a) copia semplice del contratto di finanziamento registrato e del relativo piano di ammortamento; b) copia semplice della deliberazione dell assemblea dei soci, ovvero dell impegno dei soci o del titolare di cui al punto 2, comma 8. 6.3 DOCUMENTAZIONE PER L EROGAZIONE DELL AGEVOLAZIONE 1. Per ottenere l erogazione del contributo di cui al punto 3, commi 1, 2 e 3, deve essere presentata la seguente documentazione: a) copia semplice della documentazione attestante l erogazione del mutuo; b) copia semplice della documentazione attestante il pagamento delle rate del mutuo scadute; c) copia semplice della documentazione attestante l aumento dei mezzi propri. 2. La documentazione di cui al comma 1, lettera b), deve essere presentata prima della scadenza di ciascuna delle rate annuali di contributo. 3. Successivamente alla scadenza del finanziamento è necessario presentare: a) copia semplice della documentazione attestante il completo pagamento delle rate del mutuo scadute e il completo aumento dei mezzi propri; b) copia semplice della documentazione attestante l accantonamento in apposita riserva dell aumento dei mezzi propri. 4. Per l erogazione del contributo di cui al punto 3, comma 5, deve essere presentata regolare fattura 7. ENTITÀ DELL INTERVENTO 1. È stabilito un tetto massimo ai mutui bancari che possono accedere alle agevolazioni di cui ai presenti criteri di euro 100.000.000,00 così suddiviso: - euro 50.000.000,00 destinato alle società con fatturato fino ad euro 3.000.000,00 e alle imprese individuali con progetto di trasformazione in società; - euro 50.000.000,00 destinato alle società con fatturato superiore a euro 3.000.000,00 e non superiore a euro 25.000.000,00. 8

Allegato parte integrante ALLEGATO 2) Alla PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO TRENTO marca da bollo Oggetto: Legge provinciale 13 dicembre 1999, n. 6, articolo 6. contributi finalizzati all'abbattimento del costo dei finanziamenti assunti dall'impresa a fronte di processi di incremento dei mezzi propri (prestiti partecipativi) Il sottoscritto nato a il residente a in qualità di (legale rappresentante/titolare) dell impresa con sede legale in telefono fax codice fiscale o partita IVA dell impresa numero iscrizione albo degli autotrasportatori CHIEDE la concessione del contributo finalizzati all'abbattimento del costo dei finanziamenti assunti dall'impresa a fronte di processi di incremento dei mezzi propri previsto dall articolo 6 della legge provinciale 13 dicembre 1999, n. 6 e dai relativi criteri, nei limiti previsti dall aiuto di importo limitato e compatibile disciplinato al punto 4.2 del «Quadro di riferimento temporaneo comunitario per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell accesso al finanziamento nell attuale situazione di crisi finanziaria ed economica» (2009/C 16/01) nonché dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 giugno 2009 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana n. 131 del 9 giugno 2009; l accredito presso la banca con sede in IBAN L impresa s impegna: - a mantenere l attività di autotrasporto di merci per conto di terzi, la sede legale e amministrativa, per la durata di 5 anni dall inizio dell attività, nella Provincia di Trento, con il numero di veicoli almeno pari n. ; - (per le società in possesso di almeno 5 autoveicoli) a mantenere, per 3 anni dalla data di avvio dell attività, un numero di addetti non inferiore all ottanta per cento degli addetti delle imprese oggetto di aggregazione pari a. 9

Si allega la seguente documentazione indicata nei criteri di concessione: relazione tecnico-economico-finanziaria; dichiarazione sostitutiva di certificazione e dell atto di notorietà per l ottenimento degli aiuti temporanei di importo limitato di cui alla Comunicazione CE (2009/C 16/01), al DPCM 3 giugno 2009 e alla deliberazione della Giunta provinciale n. 1517 di data 18 giugno 2009; dichiarazione sostitutiva di certificazione e dell atto di notorietà riguardo al rispetto dell impegno Deggendorf di cui al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 giugno 2009, art. 2, comma 4; qualora non siano già depositati presso l Ente istruttore ovvero non siano acquisibili dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, copia semplice degli ultimi due bilanci approvati e delle relazioni accompagnatorie; per le imprese che non hanno l obbligo di depositare il bilancio, copia semplice del libro inventari relativo agli ultimi due esercizi; per le imprese che nell anno solare precedente a quello di presentazione della domanda hanno adottato un regime diverso da quello ordinario, copia semplice dell ultima dichiarazione dei redditi. 10

Allegato parte integrante ALLEGATO 3) MODIFICA AL PUNTO 8 BIS DEI CRITERI E MODALITÀ PER L APPLICAZIONE DELLA L.P. 6/1999 E S.M. - NORME DI CARATTERE GENERALE - APPROVATI CON DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE N. 2804 DI DATA 22 DICEMBRE 2005, DA ULTIMO MODIFICATA CON DE- LIBERAZIONE N. 1368 DI DATA 5 GIUGNO 2009 Al punto 8 bis sono apportate le seguenti modificazioni: 1) il comma 3 è sostituito dal seguente: 3. Le domande con spesa ammissibile superiore a euro 300.000 sono valutate positivamente con riferimento alla validità e all idoneità sotto il profilo economico-finanziario attraverso: a) per le domande fino ad euro 1.000.000,00, l apposizione di un vincolo di raggiungimento o mantenimento di un livello di mezzi propri del 15%, arrotondato ai 1.000 euro superiori, del capitale investito presumibile al completamento dell iniziativa; b) per le domande di importo superiore ad euro 1.000.000, l apposizione del vincolo di cui alla lettera a) soltanto in presenza di una delle seguenti condizioni: - un livello di mezzi propri risultante dall ultimo bilancio allegato alla domanda di agevolazione almeno pari al 5% del capitale investito; - una valutazione positiva effettuata da parte di un istituto creditizio o di una società di leasing ai fini dell'erogazione di un finanziamento riferito all investimento oggetto della domanda, di importo almeno pari al 70% della spesa prevista. In mancanza di bilancio, come nel caso di imprese con un regime di contabilità diverso da quello ordinario o di nuove iniziative, è comunque necessaria la valutazione positiva di un istituto creditizio o di una società di leasing di cui alla presente lettera b), secondo alinea. ; 2) dopo il comma 6 è inserito il seguente: 6 bis. L incremento dei mezzi propri tramite prestito partecipativo agevolato ai sensi dell articolo 6 della legge concorre ad attestare l assolvimento dei vincoli di cui al comma 3 per l intero importo del prestito e fin dalla sottoscrizione dello stesso purché siano rispettati procedure e obblighi previsti dai relativi criteri applicativi. Nel caso in cui l importo del prestito partecipativo non copra l intero vincolo fissato o non siano rispettati le predette procedure e obblighi, il soggetto beneficiario dovrà far fronte alla conseguente carenza di mezzi propri vincolati.. 11