Audizione informale sul Pacchetto «Unione dell Energia»

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L Italia delle fonti rinnovabili

Transcript:

10 a e 13 a Commissioni Riunite del Senato Roma, 30 aprile 2015 Audizione informale sul Pacchetto «Unione dell Energia» Stefano Cavriani Consiglio Direttivo assorinnovabili

ASSORINNOVABILI assorinnovabili è la prima associazione italiana e una delle maggiori europee per le energie da fonti rinnovabili; rappresenta oltre 1.000 iscritti, più di 2.400 impianti per oltre 13.000 MW di potenza elettrica installata. Le attività: Rappresentanza istituzionale per lo sviluppo delle attività dei produttori di energia rinnovabile verso i governi locali, nazionali e internazionali. Assistenza agli associati su questioni di carattere tecnico, normativo, regolamentare e di mercato. Analisi e realizzazione di studi sugli strumenti regolativi, normativi e di mercato. Azioni di promozione e diffusione di una cultura della sostenibilità ambientale e delle fonti rinnovabili, mediante la realizzazione di corsi, convegni, conferenze, studi, articoli e interviste. 2

L ENERGIA DEL FUTURO Il pacchetto europeo «Unione dell energia» deve identificare una strategia per l energia del futuro. Ma come sarà l energia elettrica del futuro? Economica Disponibile Efficiente Versatile Democratica Smart RINNOVABILE 3

UNA STRATEGIA QUADRO PER UN'UNIONE DELL'ENERGIA RESILIENTE (COM(2015) 80) (1/5) La Strategia quadro prevede una serie di misure ed iniziative volte a modificare drasticamente il sistema energetico europeo attuale e si basa su cinque dimensioni: 1. Sicurezza energetica L energia rinnovabile è l unica che in modo ambientalmente sostenibile riduce la dipendenza energetica dell Unione Europea; contribuisce in misura determinante alla security of supply, tema particolarmente rilevante in seguito ai recenti sviluppi geopolitici, sia a Est che a Sud dell Unione Europea. L energia rinnovabile consente una rilevante riduzione dei costi di importazione: solo nel 2012 la Commissione Europea ha calcolato che, grazie alle rinnovabili, sono stati risparmiati 30 miliardi di euro in importazioni di energia da fonti fossili (COM(2014) 330 final European Energy Security Strategy). Anche in Italia l impatto è stato particolarmente significativo: le importazioni di gas naturale sono passate (anche a causa della crisi economica) dagli oltre 75 miliardi di smc nel 2010 ai circa 62 del 2013 (fonte Unione Petrolifera). 4

UNA STRATEGIA QUADRO PER UN'UNIONE DELL'ENERGIA RESILIENTE (COM(2015) 80) (2/5) 2. Piena integrazione del mercato europeo dell'energia Il mercato dell'energia è caratterizzato dalla necessità di realizzare investimenti capital intensive che divengono economicamente sostenibili solamente considerando un orizzonte temporale di medio-lungo termine. Pertanto il mercato unico dell energia dovrà in primo luogo salvaguardare il principio base della tutela degli investimenti effettuati, evitando l introduzione di misure con efficacia retroattiva. Al fine di integrare le rinnovabili nei mercati e nelle reti a livello europeo occorrerà: Promuovere logiche di mercato (piena apertura del mercato sia lato offerta che lato domanda); Garantire in tutti i paesi le migliori condizioni per le fonti rinnovabili non programmabili (eolico e fotovoltaico soprattutto) attraverso una riduzione uniforme dei tempi previsti tra programmazione e effettiva immissione e un ripensamento della disciplina degli sbilanciamenti (aggregazione, franchigie); Promuovere la partecipazione delle FRNP ai servizi di rete in base a principi di massimo sfruttamento della risorsa rinnovabile; volontarietà; adeguato ritorno economico. Per continuare a favorire investimenti in impianti a fonti rinnovabili anche in assenza di politiche di incentivazione diretta occorrerà: Promuovere lo sviluppo della contrattazione di lungo termine (cd. PPA - Power Purchase Agreements); Potenziare il mercato delle emissioni al fine di avere valori coerenti con le esternalità negative create dalla CO 2 e dagli altri gas serra (diversi studi individuano in via prudenziale un valore corretto pari a circa 40-45 /t CO 2 contro gli attuali 7 ). Alla luce dell overcapacity attuale sia in Italia sia in altri paesi europei non si ravvisano rischi di mancata adeguatezza nel sistema elettrico; di conseguenza non si ritiene necessario lo sviluppo di un mercato della capacità, almeno nel medio periodo. 5

UNA STRATEGIA QUADRO PER UN'UNIONE DELL'ENERGIA RESILIENTE (COM(2015) 80) (3/5) 3. Efficienza energetica per contenere la domanda Uno dei mezzi per conseguire una maggiore efficienza energetica complessiva (con un minor utilizzo di fonte primaria) è sicuramente la progressiva elettrificazione di alcuni consumi energetici. Nelle previsioni della Commissione Europea riportate nella Energy Roadmap come tendenza per il 2050, l energia elettrica sarà la forma di energia maggiormente diffusa in virtù della sua: grande versatilità d impiego; maggiore efficienza di trasformazione della fonte primaria rispetto agli usi termici e nei trasporti; facilità con cui può essere trasportata sulle reti di distribuzione e trasmissione; minore pericolosità rispetto al trasporto del metano nelle singole abitazioni. Auspicabile e probabile grande diffusione di auto elettriche, pompe di calore, piastre a induzione anche grazie all imminente adozione di tariffe elettriche non più progressive. Alla qualità della vita nei centri urbani possono inoltre contribuire moderni progetti di efficienza energetica elettrico-termica nei fabbricati, in cui combinare impianti di energia rinnovabile e di micro-cogenerazione con interventi di coibentazione e di riqualificazione energetica degli edifici. Sempre di più gli operatori energetici dovranno trasformarsi da «Venditori di Commodity» a «Fornitori di Servizi Energetici intelligenti», attraverso lo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative e proposte commerciali integrate. 6

UNA STRATEGIA QUADRO PER UN'UNIONE DELL'ENERGIA RESILIENTE (COM(2015) 80) (4/5) 4. Decarbonizzazione dell'economia Positivi gli obiettivi definiti dal Consiglio Europeo, sebbene poco ambiziosi. a) Riduzione del 40% delle emissioni b) Incremento del 27% dell efficienza energetica c) Fonti rinnovabili al 27% dei consumi finali di energia 2020 2030 Crescita economica sostenibile 2015 Le industrie italiane ed europee, che hanno compiuto, nel mondo, i maggiori sforzi in termini di sostenibilità ambientale dei loro prodotti, trarrebbero importanti vantaggi competitivi se il sistema ETS (che come noto individua un prezzo per le emissioni di CO 2 ) venisse esteso ai prodotti importati dai paesi extracomunitari. Grazie al recente calo dei prezzi del petrolio i politici hanno il necessario margine di manovra per eliminare i sussidi al consumo di combustibili fossili (nel 2013 sono stati 550 miliardi di dollari), per promuovere e rafforzare meccanismi come prezzi del carbonio e carbon tax al fine di finanziare la ricerca, lo sviluppo e l implementazione dell'energia pulita. 7

UNA STRATEGIA QUADRO PER UN'UNIONE DELL'ENERGIA RESILIENTE (COM(2015) 80) (5/5) 5. Ricerca, innovazione e competitività L Europa deve continuare ad essere leader mondiale della prossima generazione di tecnologie delle energie rinnovabili. Per proseguire nella creazione di nuove eccellenze, i governi europei devono favorire e/o sostenere gli investimenti privati e pubblici in grado di attrarre le eccellenze del mondo scientifico. L'obiettivo dovrà essere quello di assicurare che lo sviluppo di nuove tecnologie avvenga in anticipo rispetto ai principali competitor internazionali. In tutto il mondo si sta assistendo alla diffusione dell Internet delle Cose (Internet of Things IOT) il mondo dell energia converge verso il mondo dell ICT (Information & Communication Technology) - e viceversa. Problemi nuovi e nuove opportunità derivano dalla proliferazione di sistemi di generazione e consumo (prosumer) L energia rinnovabile è il cardine di questo processo. Come già avvenuto in passato per gli impianti idroelettrici, esiste oggi in Italia una filiera in grado di produrre ed esportare innovazione per: il solare fotovoltaico (es. inverter, quadristica, cavi, carpenteria, celle e moduli), il solare a concentrazione (es. tubi e specchi), il solare termodinamico (es. tubi per contenere sale fuso), l eolico (es. torri, componenti meccanici ed elettrici, mini-eolico industriale), le bioenergie (es. teleriscaldamento, turbine ORC), l idroelettrico (es. servizi di ingegneria, turbine e tutta la componentistica elettromeccanica in genere), i sistemi d accumulo (es. batterie elettrochimiche), le smart grid (es. contatori elettronici, sensori intelligenti, gestione dei big-data) e l efficienza energetica (es. micro-cogeneratori, elettrodomestici, piastre a induzione, pompe di calore, motori). 8

IL PROTOCOLLO DI PARIGI PIANO PER LA LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI MONDIALI DOPO IL 2020 (COM(2015) 81) L Unione Europea avrà un ruolo di attore principale nella negoziazione sul clima che si terrà a Parigi nel prossimo mese di dicembre. Le proposte già messe in campo in termini di target al 2030 sono un buon viatico per convincere anche le altre economie (Usa e Cina soprattutto) a fare la loro parte. Un recente studio del New Climate Institute ha stimato in circa 30 miliardi di euro all anno (al cambio attuale) i benefici addizionali che l Unione Europea otterrà per il mancato import di carbone, gas e petrolio sulla base delle proposte che presenterà alla COP21 di Parigi. Se la posizione dell Ue venisse rafforzata ulteriormente, inserendola in una traiettoria volta ad una riduzione del 100% delle emissioni nel 2050 (più compatibile secondo lo studio con l obiettivo del contenimento delle temperature entro i 2 C) il beneficio potrebbe raggiungere i 160 miliardi di euro all anno. Non solo: ci sarebbero grandi benefici su due temi molto importanti la salute e il lavoro. Infatti un impegno maggiore potrebbe portare a 46.000 morti premature in meno all anno e a 420.000 posti di lavoro in più nel solo settore delle energie rinnovabili. Riduzione Import UE di gas, petrolio e carbone (mld /anno di risparmio) Morti premature in meno all anno attribuibili all inquinamento atmosferico Proposta per COP21 Proposta 2 C (100% FER al 2050) 30 157 6.000 46.000 Posti di lavoro addizionali nelle energie rinnovabili 70.000 420.000 Fonte: New Climate Institute 9

RAGGIUNGERE L'OBIETTIVO DEL 10% DI INTERCONNESSIONE ELETTRICA UNA RETE ELETTRICA EUROPEA PRONTA PER IL 2020 (COM(2015) 82) (1/2) L obiettivo del 10% di interconnessione elettrica è fondamentale in quanto, oltre a rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti e garantire prezzi più accessibili nel mercato interno, favorisce un pieno utilizzo della fonte rinnovabile, evitandone gli sprechi. Si veda come esempio l evoluzione della Mancata Produzione Eolica in Italia, il meccanismo tramite cui vengono distaccati gli impianti di energia eolica ogniqualvolta limiti fisici di interconnessione tra diverse zone del paese non permettono il transito dell energia elettrica immessa. Con una serie di importanti investimenti sulle infrastrutture di rete, Terna è riuscita a limitare il fenomeno dal massimo del 10,7% sul totale della produzione eolica raggiunto nel 2009 ad un minimo dello 0,7% nel 2014. Evoluzione Mancata Produzione Eolica (GWh) 2009-2014 700 500 230 150 170 90* 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Produzione Eolica (GWh) 6.542 9.125 9.856 13.407 14.897 14.048 Incidenza MPE 10,7% 5,4% 2,3% 1,1% 1,7% 0,7% * Mancata Produzione Eolica (MPE) 2014- dati provvisori impianti connessi rete AT Fonte: Terna 10

RAGGIUNGERE L'OBIETTIVO DEL 10% DI INTERCONNESSIONE ELETTRICA UNA RETE ELETTRICA EUROPEA PRONTA PER IL 2020 (COM(2015) 82) (2/2) In vista del completamento delle interconnessioni, lo scorso 24 febbraio è partito il progetto di market coupling (cioè il cosiddetto accoppiamento dei mercati") sulle frontiere italiane. Con il termine market coupling si indica un meccanismo di integrazione dei mercati che, nel determinare il valore dell energia elettrica nelle diverse zone europee di mercato coinvolte, contestualmente alloca la capacità di trasporto disponibile tra dette zone, ottimizzandone l utilizzo. Con questa modalità si evita di separare l acquisto della capacità di trasporto dalla compravendita di energia elettrica, riducendo i rischi per gli operatori derivanti da dover stimare il valore della capacità e per il sistema - di non allocarla in modo efficiente. Già nei primi due mesi si è verificato un significativo avvicinamento di prezzo tra Francia e Italia (con effetti molto forti in ore ad alta presenza fotovoltaica). 11

CONSIDERAZIONI FINALI In Europa è necessario un rafforzamento del coordinamento e della coerenza delle singole politiche energetiche nazionali al fine di adattare le regole del mercato al nuovo mix energetico, destinato ad essere basato sulle fonti rinnovabili e su tecnologie flessibili di complemento. Maggiori coordinamento e coerenza delle singole politiche energetiche nazionali creeranno ingenti risparmi che sono importantissimi nell attuale contesto di un bisogno diffuso di enormi investimenti in nuove infrastrutture, nuovi impianti di generazione e smantellamento dei vecchi. Tali azioni richiederanno la condivisione di competenze nazionali con altri Stati Membri e la cessione di parte di tali competenze alla Commissione e alle agenzie Europee. Il progetto dell Unione dell Energia rimarrà solo uno slogan se non verrà tradotto in azioni concrete che diano una chiara direzione al settore energetico Europeo. Per esempio gli investitori si aspettano che gli obiettivi che sono stati fissati al 2030 per CO 2, efficienza energetica e rinnovabili vengano velocemente tradotti in obblighi chiari e vincolanti per ogni Stato Membro. Per ora il processo è ancora assolutamente incompleto. Per le energie rinnovabili occorrono: 1. obiettivi chiari e vincolanti per gli Stati Membri per il raggiungimento dell obiettivo comune del 27% al 2030; 2. strumenti di monitoraggio e reporting per assicurare il progressivo raggiungimento degli obiettivi; 3. una nuova Direttiva Rinnovabili per il periodo post-2020 a. che snellisca le procedure amministrative e di connessione alle reti, b. che faccia chiarezza sul distacco degli impianti rinnovabili nelle congestioni di rete e sul tema dei servizi di rete, c. che promuova l autoconsumo, d. che aumenti la possibilità di ristrutturazione di edifici con produzione di rinnovabili in loco, e. che rafforzi il ruolo di controllo della Commissione Europea per evitare l adozione di misure retroattive. 12

Grazie per l attenzione Ufficio Studi assorinnovabili a.zaghi@assorinnovabili.it stefano.cavriani@elettrogreenpower.it assorinnovabili.it 13