CONVEGNO il nuovo mecenatismo nell arte e nella cultura. Riflessioni e opportunità Sabato 28 febbraio 2015 ore 16.00 Locri Sala Convegni Centro Pastorale Parlare di mecenatismo oggi ci porta a volgere lo sguardo a ciò che è bello, a quel patrimonio di arte, cultura e storia, nel quale si è espresso il genio umano. Dietro ogni opera d arte è sempre presente un sentire umano, un idea, un sentimento religioso, un pensiero, un ispirazione che nasce dal profondo del cuore. Mi piace ricordare quanto diceva papa Paolo VI, riconoscendo il valore altissimo dell arte. Per lui l artista è veicolo, tramite, interprete, ponte tra il mondo religioso e spirituale e la società. Questo mondo nel quale viviamo ha bisogno di bellezza per non sprofondare nella disperazione. La bellezza, come la verità, è ciò che infonde gioia nel cuore degli uomini, è quel frutto prezioso che resiste al logorio del tempo, che unisce le generazioni e le fa comunicare nell ammirazione. In Italia abbazie, monasteri, basiliche, cattedrali testimoniano due millenni di storia del cristianesimo, dove nella gran parte dei casi la Chiesa è stata uno dei massimi committenti di arte e architettura. Per non parlare poi della devozione popolare, anch essa protagonista di una committenza privata che ha portato alla produzione di un ricchissimo patrimonio culturale. Si tratta di opere d arte d ispirazione sacra e non solo, che hanno reso più bello il nostro mondo. Un patrimonio da vivere e custodire gelosamente con lo stesso amore e la stessa passione con cui è stato prodotto. Di fronte a questo patrimonio di arte e civiltà, ma anche di fronte a quanti hanno speso e spendono il proprio tempo nell arte e nella cultura, verso gli artisti che realizzano un opera non possiamo passare distratti e disinteressati. La tutela delle opere d arte e dei beni culturali è un dovere nei confronti di un eredità preziosa, tramandata da secoli e assolutamente 1
inestimabile, fortemente legata al sentimento e all identità religiosa delle comunità. Nella tutela del patrimonio ecclesiastico importantissimo è il ruolo svolto dalla Conferenza Episcopale Italiana, nell azione di coordinamento nella tutela del patrimonio culturale sia per gli aspetti organizzativi che per l efficacia delle iniziative promosse. Operativamente tale impegno si appoggia a livello centrale sull ufficio nazionale per i Beni culturali ecclesiastici (UNBCE) e a livello locale sull Ufficio diocesano per i beni ecclesiastici. All ufficio diocesano BBCC è demandato il compito di coadiuvare in forma stabile il vescovo e gli enti ecclesiastici in tutto ciò che riguarda la conoscenza, la tutela e la valorizzazione, l adeguamento liturgico e l incremento dei beni culturali ecclesiastici. Accanto agli uffici diocesani, opera la Commissione diocesana per l arte sacra e i beni culturali come organiusmo consultivo in materia di arte per la liturgia e i beni culturali. Ogni diocesano ha un incaricato per i BBCC ecclesiastici che coordina il lavoro dedicato ai Beni culturali ecclesiastici. Per quanto riguarda la nostra chiesa devo riconoscere che essa è impegnata e ha dato prova di mecenatismo per la crescita culturale anche in tempi in cui mancava una adeguata attenzione istituzionale a livello civile. Il patrimonio culturale è messo a disposizione di tutti proprio come mezzo di crescita, che avvicina a Dio. Oggi tanto necessaria in un mondo compromesso da tante brutture e violenza. Nel passato benemeriti vescovi che mi hanno preceduto hanno lasciato testimonianze di amore e passione per l arte. Noi oggi siamo chiamati a custodirle con la stessa passione e zelo. Stiamo vivendo un momento di grande interesse storico, artistico e culturale. Il mio pensiero va anzitutto alla cattedrale di Gerace, alle nuove icone donate alla diocesi, e al mosaico della Madre di Dio Platitera (La più grande dei cieli), opera del famoso iconografo ateniese Nikolaos Houtos commissionata dal vescovo Bregantini e da tre famiglie del trentino, due opere del nostro artista sidernese Giuseppe Correale, il grandioso Crocifisso in legno, donato dall Associazione Idelfonso del Tufo e la magnifica opera in bronzo raffigurante il Miracolo dell Immacolata, al 2
bellissimo mosaico in oro dell Odigitria posto nella lunetta del portale di ingresso laterale alla cripta. Solo per citarne alcune. Ma vorrei ricordare al Signore e ringraziare i tanti benefattori mecenati che hanno arricchito il nostro patrimonio artistico, storico e culturale, mettendo a disposizione tante loro opere d arte. Di prossima apertura sarà il Museo Diocesano, che finalmente, dopo tante difficoltà dovremo a breve me lo auguro mettere alla pubblica fruizione. In esso sarà allocato, tra le tante altre opere, vasi sacri e suppellettile, anche l arazzo, capolavoro fiammingo del XVII secolo, opera di Jan Leyniers, di recente restaurato grazie all intervento del FAI regionale, dell amministrazione provinciale, dell assessorato regionale della Calabria, della direzione regionale per i BB CC e paesaggistici della Calabria. La nostra terra è ricca di storia, di arte e cultura. Ma spesso mancano le risorse necessarie sia per la conservazione e tutela delle tante opere ma anche per il restauro di monumenti storici che sono traccia indelebile di un passato da ricordare. Oggi più che mai urge incoraggiare e promuovere forme nuove di mecenatismo capaci di prestare strumenti economici e sostegno alla cultura e all arte quale forma educativa del cittadino. Ci vorrebbero veramente tantissimi fondi a disposizione. Siamo però certi che spendere per l arte e la cultura è un investimento. Un investimento che anche in tempi di ristrettezza economica non può essere lesinato. Come diocesi abbiamo la responsabilità di conservare l enorme patrimonio di edifici sacri, monumenti, oggetti sacri. Sappiamo che non possiamo far perno sull aiuto della povera gente. C è bisogno di mettere assieme enorme risorse, che non sempre il privato possiede. Né vi sono imprese capaci di sponsorizzare e sostenere importanti opere di restauro. Grazie ai fondi dell 8xmille che la CEI mette a disposizione della diocesi in questi ultimi anni si è riusciti a restaurare importanti edifici di culto distribuiti nel territorio diocesano. Mi riferisco alla Chiesa Esaltazione della Croce in Monasterace Superiore, alla Chiesa Santuario S. Maria di Pugliano in Bianco; alla Chiesa S. Maria di Porto Salvo in Siderno, alla Chiesa San Nicola ex Aleph in Roccella Jonica, alla Chiesa SS. Silvestro e Barbara in Caulonia Superiore. Altri edifici, non meno importanti sono 3
in attesa di restauro con gli stessi fondi che però non coprono se non parzialmente la spesa. Tra questi, ricordo, la Chiesa Santuario Madonna delle Grazie in Roccella, la Chiesa S. Maria Assunta in Cirella di Platì, la Chiesa S. Maria della Misericordia in Benestare. Altri edifici di culto sono stati restaurati con fondi Provincia Reggio Calabria e delle stesse parrocchie: la Chiesa di S. Rocco in Gioiosa Jonica, la Chiesa SS. Immacolata in Mirto-Donisi di Siderno, Chiesa S. Maria del Pozzo in Ardore. Altri interventi di restauro su opere d'arte sono stata finanziate dalla Provincia di RC. Tra queste, oltre all Arazzo Di Gerace, la Pala d'altare di Battistello in Stilo, la Statua della Trinità di Bombile. Tra gli interventi di restauro opere d'arte finanziate dalla Regione Calabria su programmazione della Soprintendenza PSAE di Cosenza sono da annoverare almeno venti tra tele, statue lignee, reliquiari. Di fronte al patrimonio d arte di cui dispone la nostra terra occorre un alleanza tra pubblico e privato, perché nulla vada perduto di quanto la storia ci ha consegnato. Solo unendo le forze e operando qualche risparmio in più è possibile conservarlo. Non ci possiamo permettere che chiese storiche, tanta suppellettile sacra, tele conservate nelle sacrestie ed affreschi siano abbandonati. Sono tante le opere, specialmente chiese, tele, affreschi, che attendono di essere restaurate. Ma per essere consegnate alla pubblica fruibilità necessitano di interventi che la diocesi e le piccole parrocchie da sole non riescono a restaurare. Eppure ne conosciamo il valore. Come cristiani sappiamo che la Chiesa ha bisogno dell arte. Ma tutti abbiamo bisogno dell arte. Mi piace concludere con un pensiero di papa Giovanni Paolo II: Attraverso le opere realizzate, l artista parla e comunica con gli altri. La 4
storia dell arte, perciò, non è soltanto storia di opere, ma anche di uomini. Amando e conservando queste opere amiamo e conserviamo la nostra storia... don Franceso 5