84 Margherita Toffolon Più luce dal tetto Nel centro di Bologna un architettura ibrida che racchiude la storia della città. Un grande spazio riscoperto e attualizzato attraverso un intervento rispettoso dell esistente, ma con molti elementi innovativi dal punto di vista funzionale e costruttivo. Identikit Localizzazione: Bologna Superficie costruttiva: 1450 m 2 Committente: Coop Adriatica, Bologna Progetto architettonico: RetailDesign, arch. Paolo Lucchetta con Mauro Cazzaro, Michela Tessari, Filippo Gambarotto, Venezia-Marghera Progetto strutture: Tecnolopolis, Casalecchio di Reno (BO) Restauro: G.R.R.A.S. di Galieri Gianoberto, Ferrara Impresa costruttrice: Coop Costruzioni, Bologna Serramentista: Simap, Rastignano Sistemi in alluminio: Poliedra-Sky 50 I e NC 72 STH Metra Sistemi in acciaio: Palladio Trading Vetri: Eclipse Avantage Artic Blue, Optiwhite extrachiaro e Optiphone Therm S3 Pilkington Italia I numeri Piano terra: 320 m 2 librerie e 100 m 2 caffè Piano primo: 160 m 2 librerie e 170 m 2 trattoria Piano secondo: 250 m 2 librerie e 100 m 2 osteria Piano interrato: 50 m 2 librerie e 100 m 2 magazzini e servizi Superficie totale: 1450 m 2 (780 m 2 per le librerie e 470 per gli spazi di ristoro) su tre piani. Nel quadrilatero fra via Orefici, via Drapperie, via Pescherie Vecchie del capoluogo emiliano sorge l ex Cinema Ambasciatori, le cui mura conservano parte della storia della città. Un luogo dove la facciata trecentesca della chiesa di San Matteo degli Accarisi, la copertura ferro-lignea del Mercato di Mezzo, la facciata tardo-razionalista del Nuovo Cinema Eliseo poi Ambasciatori (1947) si innestano, attraverso le forature dei prospetti interni e le vetrate di copertura, allo skyline del centro storico. RetailDesign ha fatto in modo che questo edificio molteplice, un tempo strada, poi mercato e quindi cinema, assumesse un inedita connotazione spaziale, tale da inglobare relazione fisica e sistema di comportamenti. E quindi diventato luogo di cibo e cultura dove si vendono libri e si offre una degustazione che fa riferimento al patrimonio enogastronomico italiano e locale. Un luogo di commercio quindi, la cui ristrutturazione crea continuamente dispositivi innovativi per abitare lo spazio. Il progetto è stato impostato sulla conservazione delle tracce e delle aggregazioni delle funzioni stratificate nel tempo, presenti sulle facciate in mattone dei prospetti interni, per cui tutte le scelte tecnologiche e di allestimento ne hanno tenuto debitamente conto.
85 I mobili contenitori di libri, le librerie sono prive di schienale proprio perchè le tessiture dei mattoni dell edificio possano essere la scenografia sulla quale leggere i prodotti di cibo e di cultura proposti. Anche il cemento armato dell intervento strutturale per la realizzazione dei tre livelli è lasciato in evidenza e staccato dalle pareti perimetrali, nell intenzione di rendere visibili l adeguamento funzionale dell edificio a funzione commerciale. Le pavimentazioni rivelano proprio il cemento delle strutture, in alcune aree ricoperte da listelli di legno Da cinema a libreria: un progetto RetailDesign. Sezione dell intervento. di acacia ad alta resistenza alla compressione. Le soluzioni tecnologiche tendono a mimetizzarsi ed a integrarsi con l architettura manifestando la loro presenza dialettica all interno dello spazio. Ma è la tipologia commerciale e l articolazione degli spazi che denotano i maggiori caratteri innovativi sia nel panorama distributivo italiano sia europeo. Lo spazio infatti suggerisce tre stili di consumo divisi sui tre piani: al caffè, alla trattoria, all osteria di Eataly corrispondono infatti aree dedicate alla proposta di settori della libreria corrispondenti per associazione quali l attualità, la letteratura, il territorio e le culture locali. Vista dell interno della libreria Coop.
86 Interventi mirati Dall analisi dell esistente sono state formulate una serie di proposte tecniche ed estetiche in grado di garantire la continuità filologica del costruito a partire da quelle per le aperture verticali e orizzontali in copertura (lucernari). La particolare forma dei montanti e dei traversi della lucernari ha richiesto una soluzione adattabile al contesto edilizio e alle eventuali problematiche che potevano sorgere in corso d opera. Il sistema Metra Poliedra-Sky 50 I con i montanti a forma di trave Ipe si è rivelato quello che riusciva meglio ad integrarsi con le capriate in legno e i pilastrini in ghisa della vecchia copertura. Con lo stesso principio è stato scelto il colore ferro micaceo per tutti i dettagli (in ferro, acciaio e ghisa) e le finiture, comprese le lamiere di raccordo con il soffitto in legno. La sezione ad Ipe ha consentito l inserimento di lamiere di grosso spessore tagliate al laser in funzione dell angolazione necessaria in copertura. Lamiere, che hanno quindi svolto la funzione Balaustra vetrata per il primo piano. Sezione capriata. Particolare delle finestre. di squadrette con angolazione variabile, sono state inserite nella tubolarità e fissate con viti a vista per richiamare i fissaggi delle capriate in legno e ferro ripristinate. Il montaggio dell intera struttura è avvenuto posizionando una capriata per volta e innestando i traversi in sequenza, al fine di ottenere una struttura solida e staticamente adeguata. Le aperture dei lucernari sono state realizzate con profilati standard della serie Poliedra-Sky Metra azionate con particolari motori a doppia catena idonei a sopportare le dimensioni e i pesi delle ante in tutta sicurezza. I vetri di copertura presentano caratteristiche termo-acustiche e di controllo solare elevate, oltre a una colorazione che ne costituiscono elemento visivo distintivo. Le due chiusure di testa dei lucernari sono state eseguite Dettaglio del sistema del lucernario.
87 Particolare del lucernario. Sezione lucernario. con profilati a taglio termico perimetrali e vetri sagomati senza montanti intermedi tali da mettere in evidenza la forma del lucernario. Gli infissi verticali, le porte di accesso e i telai fissi sono in acciaio sagomato, calandrato e successivamente verniciato per nascondere tagli e saldature. Tutti ripropongono il colore delle coperture per dare risalto alla forma e al vetro particolare. Su via Pescherie Vecchie gli infissi tondi, ad arco gotico e a tutto sesto, sono stati realizzati sulla base del rilievo della sagoma e di conseguenza calandrati su di essa. Il vetro installato è volutamente extrachiaro per evitare il colore verde tipico delle lastre in vetro trasparente. Gli infissi sono stati murari già verniciati con lo scopo di inglobarli il più possibile nella muratura. Su via Drapperie e via Orefici i serramenti Fase della lavorazione del lucernario. in acciaio di Palladio Trading con vetro extrachiaro presentano telai a vista di spessore ridotto. La sottostruttura è invece in ferro tubolare per consentire di mascherare sia l automatismo a scorrimento con funzione antipanico delle ante apribili sia tutti gli impianti retrostanti le insegne. Sui diversi livelli del fronte principale sono presenti anche telai a scomparsa, per garantire la massima
88 Sezione della scala interna. Sezione degli infissi verticali in acciaio su via Pescherie. luminosità e mettere in evidenza il vetro extrachiaro. I telai sono realizzati con lamiere di spessore 20/10 zincate pressopiegate che fungono da cornice delle lastre di vetro e del rivestimento interno in cartongesso, posto per mimetizzare i fermavetri. La realizzazione della parte serramentistica è opera della Simap di Rastignano (BO). I lucernari apribili motorizzati presentano rispettivamente sei (lucernaio grande) e due specchiature (lucernaio piccolo) costituite da lastre in vetro temperato e stratificato a controllo solare composte da: Pilkington Eclipse Avantage Artic Blue 10 mm temperato, intercapedine da 16 mm con gas argon, 55.2 Optiphone Therm S3 (U g = 1.1 W/m²K e valore di abbattimento acustico R W = 45 db). I serramenti verticali hanno profilati perimetrali in acciaio zincato da 20/10. La calandratura è stata eseguita in base al rilievo delle sagome degli infissi ad arco gotico, arco tutto sesto e tondo di via Pescherie. I telai fissi e le porte automatiche hanno travi di traino, che sono celate dietro le insegne di via Orefici e via Drapperie. In particolare su questo fronte sono stati ripristinati i rosoni a riquadri, previo sabbiatura, zincatura e riverniciatura dei telai originali, con posa di nuovi vetrocamera basso emissivi, e installati nuovi serramenti apribili ad anta/anta ribalta realizzati con il sistema Metra NC 72 STH. Sul fronte principale sono stati installati serramenti fissi senza telaio a vista realizzato con scatolari in lamiera zincata pressopiegata e fermavetro a scomparsa, posto dietro il raccordo con la parete in cartongesso. I serramenti in ferro, con fermavetri sagomati e saldati in angolare, sono stati verniciati a polvere su campionatura. Il loro tamponamento è costituito da lastre in vetro doppio stratificato ad alta trasparenza composto da: Pilkington Optiwhite extrachiaro 66.2, intercapedine da 16 mm in gas argon, 55.2 Optiphone Therm S3 (U g = 1.1 W/m²K e valore di abbattimento acustico R W = 45 db).