Il cammino globale per diventare cristiani : in cosa consiste? Come cercare di attuarlo?! Incontro di febbraio 2014!

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UFFICIO CATECHISTICO DIOCESANO PERCORSO FORMATIVO PER CATECHISTI E PRESBITERI INSIEME ANNO 2013/2014 ARCIDIOCESI COSENZA - BISIGNANO RELAZIONE DI PADRE CELESTE GARRAFA Incontro di febbraio 2014 Il cammino globale per diventare cristiani : in cosa consiste? Come cercare di attuarlo?

IL CAMMINO GLOBALE PER DIVENTARE CRISTIANI : IN COSA CONSISTE? COME CERCARE DI ATTUARLO? " Cristiani si diventa: parrocchia e cammino per diventare cristiani di p. Celeste Garrafa Ieri cristiani per eredità, oggi cristiani per scelta" Dalla fine della pratica del catecumenato antico (V secolo), non si parlava più di iniziazione cristiana perché si nasceva cristiani attraverso i processi di socializzazione di una società omogenea tutta cristiana. L educazione cristiana delle nuove generazioni, che avveniva soprattutto attraverso la famiglia, era rafforzata dalla società tutta cristiana. Questo processo di trasmissione pacifica ed in un certo senso automatica della fede viene chiamato catecumenato sociale. Il passaggio dalla società omogenea tutta cristiana all attuale società pluralista, ha messo in crisi la trasmissione automatica della fede cristiana da una generazione all altra, sicché oggi la proposta cristiana è una delle tante tra le quali scegliere. La cosa più importante ( ma anche più difficile ) oggi è suscitare l interesse religioso Non si può dare per scontata l adesione di fede, ma occorre suscitarla, poiché in una società pluralista nella quale i messaggi educativi riflettono diverse concezioni della vita, e a volte sono persino contraddittori, si diventa cristiani non per eredità, ma per scelta personale, non sostenuta dalla società nel suo insieme. Si ritorna a parlare di iniziazione cristiana" Siamo quindi tornati a parlare di iniziazione cristiana, cioè del processo attraverso il quale vengono fatti i cristiani. L attuale pluralismo socio-culturale (visioni della vita molteplici e spesso contrastanti) ha modificato profondamente la situazione, per cui si richiede un diverso modo di fare pastorale, un diverso modo di fare catechesi Non è più sufficiente la tradizionale preparazione alla prima comunione e alla cresima, ma occorre una ristrutturazione della personalità (un nuovo modo di pensare e di agire: quello cristiano), che si attua attraverso il cammino globale per diventare cristiani, cioè l iniziazione cristiana. Le mutate condizioni culturali e religiose del nostro tempo esigono che si superi la concezione della catechesi intesa come semplice trasmissione della dottrina cristiana, passando alla catechesi di iniziazione cristiana, cioè di apprendistato globale della vita cristiana. L iniziazione cristiana è un cammino di progressiva scoperta e sperimentazione della vita cristiana, con tappe successive, coniugando insieme catechesi, liturgia e carità. La fede nasce dall ascolto-accoglienza delle parola di dio che porta a celebrare l incontro vivo con Gesù Cristo morto e risorto attraverso i sacramenti, per vivere nella carità la vita nuova di figli di Dio (cfr. UCN, Il catechismo per l iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi, 1991, n.5). 2 di 7

La finalità ultima dell iniziazione cristiana è la vita incentrata in Gesù " La vita cristiana è incentrata in Gesù Cristo quando si vive attivamente la vita della Chiesa secondo la propria vocazione. Il centro vivo della fede è Gesù Cristo. Solo per mezzo di lui gli uomini possono salvarsi; da lui ricevono il fondamento e la sintesi di ogni verità; in lui trovano la chiave, il centro e il fine dell uomo nonché di tutta la storia umana. Cristiano è chi ha scelto Cristo e lo segue. In questa decisione fondamentale per Gesù Cristo è contenuta e compiuta ogni altra esigenza di conoscenza e di azione della fede. La Chiesa, quindi, deve predicare a tutti Gesù Cristo e fare in modo che ogni cristiano aderisca alla sua divina persona e al suo insegnamento, sino a conoscere e vivere tutto il suo mistero. Come appare chiaramente dal libro degli atti, dalle tradizioni evangeliche, dalle lettere di San Paolo e di San Giovanni, il lieto annuncio di ogni catechesi è Gesù (RdC, n. 57). Scegliendo Gesù Cristo come centro vivo, la catechesi non intende proporre semplicemente un nucleo essenziale di verità da credere; ma intende soprattutto far accogliere la sua persona vivente, nella pienezza della sua umanità e divinità, come salvatore e capo della chiesa e di tutto il creato (RdC, n. 58). Si diventa cristiani nella e con la comunità" La catechesi la fa la comunità, e va inserita nel contesto più vasto dell intera pastorale, dando priorità alla catechesi degli adulti. È tutta la società che educa, non soltanto i singoli educatori. La catechesi (educazione alla fede) perciò la fa in primo luogo la comunità cristiana con la sua testimonianza. Non è pensabile una buona catechesi senza la partecipazione dell intera comunità (RdC, n. 200). La comunità è soggetto, luogo e meta della catechesi. È sempre dalla comunità cristiana che nasce l annunzio del Vangelo, che invita gli uomini e le donne a convertirsi e a seguire Cristo. Ed è la stessa comunità che accoglie coloro che desiderano conoscere il Signore e impegnarsi in una vita nuova. (DGC, n. 254) «La catechesi deve necessariamente appoggiarsi sulla testimonianza della comunità ecclesiale. Essa infatti parla con più efficacia di quello che esiste ed è vissuto di fatto in modo anche visibile dalla comunità. Il catechista è in qualche modo l interprete della Chiesa presso quelli a cui è rivolta la catechesi. Egli legge e insegna a leggere i segni della fede, di cui il principale è la Chiesa stessa» (DCG, n. 35). Bisogna rivitalizzare le comunità cristiane, poiché c è un legame sostanziale tra la comunità e l autenticità ed efficacia della catechesi. Occorre attuare l ecclesiologia di comunione del Concilio Vaticano II, passando sempre più nella prassi da una concezione piramidale ad una concezione di comunione corresponsabile delle comunità parrocchiali. Dobbiamo dunque rinnovare le comunità cristiane attuando la conversione pastorale, attuando una pastorale missionaria, che miri a rinnovare e ricostituire il tessuto delle comunità parrocchiali. Ciò si può perseguire più facilmente ed efficacemente attraverso l apporto delle piccole comunità ecclesiali, a misura d uomo, che vivono in comunione (cfr EN 58; Chl 26; RM 51; DGC 258. 263; CdA La verità vi farà liberi 458) 3 di 7

Il ripristino del cammino per diventare cristiani secondo il modello del catecumenato: dal Concilio Vaticano II al Rito di Iniziazione Cristiana degli Adulti (RICA)" Il Concilio Vaticano II ha stabilito il ripristino del catecumenato degli adulti ( SC, n. 64), indicando il quadro complessivo dell iniziazione cristiana e del catecumenato (AG, n. 13-14). Ispirandosi al modello del catecumenato antico, occorre attualizzarlo in modi diversificati in risposta ai problemi dell uomo e della Chiesa di oggi (cfr. Nota 1 sull iniziazione cristiana, nn. 17-21). Il Rito per l Iniziazione Cristiana degli Adulti (RICA) traduce in orientamenti liturgico-pastorali l istanza di ripristino del catecumenato promossa dal Vaticano II, indicando le tappe del cammino scandite dai riti di passaggio. (cfr anche: Nota 1, 22-39). Tra il 1997 e il 2003 il Consiglio Episcopale Permanente della CEI, riprendendo le indicazioni del RICA, ha emanato tre note pastorali sull iniziazione cristiana ispirata al modello del catecumenato: 1. L iniziazione cristiana 1. ORIENTAMENTI PER IL CATECUMENATO DEGLI ADULTI (1997) oltre ad indicare le coordinate del catecumenato alla luce del RICA, traccia il percorso del catecumenato degli adulti non battezzati che chiedono di diventare cristiani. 2. L iniziazione cristiana 2. ORIENTAMENTI PER L INIZIAZIONE DEI FANCIULLI E DEI RAGAZZI DAI 7 AI 14 ANNI (1999) propone l iniziazione cristiana secondo il modello del catecumenato ai fanciulle e ragazzi non battezzati, ma auspica lo stesso percorso anche per i fanciulli-ragazzi già battezzati e che devono ricevere ancora la Cresima e l Eucaristia (cfr. n. 54). indica come essenziale l impegno della comunità e della famiglia con l attivo coinvolgimento dei genitori e la mediazione del gruppo catecumenale (cfr. nn. 7; 26-29) 3. L iniziazione cristiana 3. ORIENTAMENTI PER IL RISVEGLIO DELLA FEDE E IL COMPLETAMENTO DELL INIZIAZIONE CRISTIANA IN ETA ADULTA (2003) I suoi orientamenti, oltre ad interessare gli adulti e giovani che, già battezzati, non hanno ancora ricevuto gli altri sacramenti dell iniziazione cristiana (completamento dell iniziazione cristiana), sono importanti per il risveglio della fede, come ad esempio i «cristiani ricomincianti» (tra questi, anche i genitori che chiedono per i loro figli i sacramenti dell Iniziazione Cristiana, a partire dalla richiesta del battesimo). Anche per questi cristiani è previsto un cammino che si ispira al modello del catecumenato. Le tre note hanno in comune l attuazione del percorso di vita cristiana secondo il modello del catecumenato, sia per coloro che ancora non hanno ricevuto i sacramenti (iniziazione) che per il risveglio della fede (re-iniziazione). 4 di 7

Il cammino complessivo dell iniziazione cristiana secondo il modello del catecumenato " Nel catecumenato battesimale, la formazione si sviluppa in quattro tappe: il pre-catecumenato, caratterizzato dal fatto che in esso ha luogo la prima evangelizzazione in ordine alla conversione e si esplicita il kerigma del primo annuncio; il catecumenato, propriamente detto, destinato alla catechesi integrale e al cui inizio ha luogo la «consegna dei Vangeli»; il tempo della purificazione e illuminazione, che fornisce una preparazione più intensa ai sacramenti d'iniziazione, e nel quale ha luogo la «consegna del Simbolo» e la «consegna della Preghiera del Signore»; il tempo della mistagogia, caratterizzato dall'esperienza dei sacramenti e dall'ingresso nella comunità (cfr. DGC,n. 88). Senza l iniziale conversione suscitata dalla prima evangelizzazione, la catechesi non ha senso né è efficace. La prima tappa del processo di iniziazione cristiana è il primo annuncio del Vangelo, che ha lo scopo di favorire la conversione iniziale. TAPPE DELL ITINERARIO CATECUNENALE 1.PRIMO ANNUNCIO DI GESU CRISTO Conversione «iniziale» Tempo dell accoglienza e decisione 2. CATECUMENATO TIROCINIO DI VITACRISTIANA (Parola, preghiera e celebrazioni, vita di carità). E il tempo della conversione e della sequela 3. PREPARAZIONE IMMEDIATA AI SACRAMENTI DELL INIZIAZIONE CRISTIANA Durante l ultima quaresima prima della ricezione dei sacramenti RITI DI PASSAGGIO RITO DI AMMISSIONE O INGRESSO NEL CAMMINO RITO DELLA ELEZIONE O DELLA SCELTA DEFINITIVA (all inizio dell ultima quaresima prima della celebrazione dei sacramenti) CELEBRAZIONE DEI SACRAMENTI DELL INIZIAZIONE CRISTIANA (durante la veglia pasquale) 4. MISTAGOGIA: VIVERE I SACRAMENTI NELLA COMUNITÀ CONCRETA Aggregazione alla comunità parrocchiale e testimonianza nel mondo. E il tempo della presenza nella comunità e della testimonianza. 5 di 7

La catechesi propriamente detta suppone il primo annuncio (cfr. RdC 25; Nota 1, 28-30. 42. 46. 56. 59. 61; Nota 2, 38-40; Nota 3, la Premessa e i nn.19-24; cfr. inoltre: CEI, Questa è la nostra fede [Nota pastorale della CEI dedicata al primo annuncio]). Occorre dunque un azione evangelizzatrice che porti a trasformare la domanda del sacramento in domanda di fede. Il processo di preparazione del terreno perché la proposta di fede risulti significativa si chiama pre-evangelizzazione, che si attua soprattutto attraverso il dialogo, la testimonianza cristiana e l azione educativa che mira a suscitare ed approfondire le domande sul senso della vita, che trovano una risposta adeguata in Gesù Cristo morto e risorto (cfr. RdC 26). A questo proposito c è un aneddoto significativo: qualcuno ha scritto su un muro che costeggia la strada la frase: «Gesù Cristo è la risposta»; passando di lì, un altro ha scritto in aggiunta: «e quale è la domanda?» Se manca la domanda, non si capisce la risposta A partire dalla tappa del «primo annuncio», occorre percorrere le tappe successive del cammino catecumenale, compresa la tappa della mistagogia con l inserimento attivo nella comunità parrocchiale. La tappa del catecumenato: - è il tempo di tirocinio di fede e di vita cristiana, che inizia ai misteri della salvezza e a una coerente vita evangelica attraverso il cammino della fede, della liturgia e della carità (Nota 1, 65). Sono quattro le «vie» fondamentali per promuovere la maturazione della vita cristiana dei catecumeni: la catechesi, l esercizio della vita cristiana, l esperienza liturgica e la testimonianza apostolico-missionaria (cfr RICA 19; cfr anche Nota 1,31.32.33.65; Nota 2,20.31.32.33.41). La tappa del catecumenato è tempo della conversione e della sequela di Gesù. Occorre conoscere meglio Gesù attraverso una catechesi organica e sistematica fondata sulla conoscenza vitale delle tappe fondamentali della storia della salvezza. A tale scopo è importante anche l uso diretto della bibbia da parte dei catecumeni. La tappa della preparazione immediata ai sacramenti (tappa della elezione o chiamata al battesimo): - Coincide possibilmente con l ultima quaresima prima della celebrazione dei sacramenti dell iniziazone cristiana. E il tempo della purificazione e dell illuminazione. E un cammino comunitario, nel quale, attraverso la liturgia e la catechesi liturgica, i catecumeni insieme alla comunità locale, si preparano alle feste pasquali e alla iniziazione sacramentale (Nota 1,35), (cfr. RICA 152; Nota 1, 34-37. 73-78; Nota 2, 42-45). La celebrazione unitaria del battesimo-cresima-eucaristia possibilmente durante la veglia pasquale o in altra domenica durante il tempo pasquale (RICA 343): - Anche quando, come è nella tradizione, i sacramenti dell iniziazione si celebrano distanti l uno dall altro, è importante far cogliere lo stretto legame che c è tra battesimo, cresima ed eucaristia. Attraverso la celebrazione dei sacramenti dell iniziazione i catecumeni sono assimilati al mistero pasquale di Cristo nella Chiesa. (cfr UCN, Il catechismo per l iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi, 1991, n.7; Nota 1, 38.79; Nota 2, 46-47). La tappa della mistagogia: esperienza della vita sacramentale (appropriazione vitale dei sacramenti celebrati) e dell attivo inserimento nella comunità: 6 di 7

- Il processo di iniziazione cristiana non termina con la celebrazione dei sacramenti, come purtroppo spesso succede, ma continua con la tappa della mistagogia al fine di familiarizzare alla vita cristiana ed ai suoi impegni di testimonianza, favorendo un pieno inserimento nella comunità cristiana (RICA, 235. 369). (cfr anche: Nota 1,39. 80-83; Nota 2, 48-49; Nota 3, 49-50) Con la tappa della mistagogia termina l iniziazione cristiana ed inizia il cammino di conversione permanente verso la santità sostenuto dalla catechesi permanente «per la vita cristiana». Occorre far cogliere lo stretto rapporto che c è tra fede e vita, bibbia e vita. A tale scopo bisogna integrare la catechesi kerigmatica (che parte dalla bibbia) con la catechesi esperienziale (che parte dalla vita) e favorire, nel modo di fare catechesi, l integrazione fede-vita non solo in senso morale (coerenza tra fede e comportamenti), ma anche in senso pedagogico (correlazione significativa tra proposta di fede e situazioni vitali dei destinatari della catechesi). (cfr. RdC 52) Altro materiale formativo e comunicazioni dell Ufficio Catechistico della diocesi di Cosenza- Bisignano si possono trovare sul sito: www.ufficiocatechisticodiocesicosenza.it 7 di 7