GUIDA OPERATIVA. Personale dei comparti



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GUIDA OPERATIVA Personale dei comparti Amministrazioni soggette a processi di riordino: modalità di calcolo del monte ore dei permessi sindacali nei luoghi di lavoro Marzo 2016

INDICE PREMESSA... 2 1. Dati utilizzati per l illustrazione dei casi... 2 2. Ipotesi 1 Incorporazione di parte dell Ente B nell Ente A... 3 2.1 Incorporazione/scorporo alla data del 1 gennaio... 3 2.1.1. Individuazione del numero di dipendenti da prendere in considerazione... 3 2.1.2. Individuazione del dato associativo ed elettorale... 4 2.2. Ipotesi di accorpamento/scorporo alla data del 1 maggio... 5 2.2.1. Individuazione del numero di dipendenti da prendere in considerazione... 5 2.2.2. Individuazione del dato associativo ed elettorale... 7 3. Ipotesi 2 Fusione con creazione di un nuovo ente... 7 3.1. Creazione di un nuovo ente alla data del 1 gennaio... 7 3.1.1. Individuazione del numero di dipendenti... 7 3.1.2. Individuazione del dato associativo ed elettorale... 8 3.2. Creazione di un nuovo ente alla data del 1 maggio... 9 3.2.1. Individuazione del numero di dipendenti da prendere in considerazione... 9 3.2.2. Individuazione del dato associativo ed elettorale... 10 Pag. 1

PREMESSA Tutte le amministrazioni, all inizio di ogni anno, devono procedere a determinare e ripartire le ore di permesso sindacale di posto di lavoro. Si sottolinea l importanza di rispettare tale cadenza temporale, atteso che solo conoscendo a priori la consistenza del contingente attribuito ad ogni singolo soggetto sindacale è possibile monitorare costantemente la quantità di permessi residua e, conseguentemente, ai sensi dell art. 7 del CCNQ 17 ottobre 2013 e dell art. 7 del CCNQ 5 maggio 2014, da un lato, informare tempestivamente il sindacato in caso di esaurimento del contingente a propria disposizione, dall altro, bloccare la fruizione di ulteriori ore di permesso sindacale retribuito. Il presente documento costituisce una guida operativa per le amministrazioni e gli enti, diversi dalle Istituzioni scolastiche, soggetti a processi di riordino che comportino l accorpamento e/o lo scorporo di amministrazioni, al fine di consentire agli stessi di procedere correttamente alla quantificazione del numero di dipendenti, del dato associativo e del dato elettorale da prendere in considerazione per la corretta quantificazione e ripartizione dei permessi sindacali di posto di lavoro, da attribuire alla RSU ed alle OO.SS. rappresentative. In merito va ricordato che sia i contingenti massimi che le modalità di attribuzione dei permessi sindacali si differenziano a seconda dei comparti di contrattazione. Conseguentemente, per le ulteriori modalità di quantificazione e ripartizione dei contingenti dei permessi sindacali si rinvia alla Guida operativa Modalità di calcolo del monte ore dei permessi sindacali di spettanza delle organizzazioni sindacali rappresentative e della RSU nei luoghi di lavoro per il personale di comparti scaricabile dal sito dell Aran. 1. Dati utilizzati per l illustrazione dei casi I seguenti enti nel corso dell anno X sono soggetti a processi di riordino. ENTE A Personale del comparto al 31 dicembre: 600 dipendenti di ruolo a tempo indeterminato; 20 dipendenti con rapporto di lavoro a tempo determinato. Dato elettorale: risultati ultime Elezioni RSU Aventi diritto al voto 620, votanti 520, voti validi 500 Sindacato Alfa: 240 voti Sindacato Beta: 160 voti Sindacato Gamma: 100 voti Pag. 2

Ente B Personale del comparto al 31 dicembre 200 dipendenti di ruolo a tempo indeterminato; 10 dipendenti di altri enti in posizione di comando; 10 dipendenti di altri enti in posizione di fuori ruolo; 2 dipendenti con rapporto di lavoro a tempo determinato. Risultati ultime elezioni RSU Aventi diritto al voto 222, votanti 201, voti validi 200 Sindacato Alfa: 10 voti Sindacato Delta: 140 voti Sindacato Gamma: 50 voti ******* Ipotizziamo i seguenti casi: 1. ENTE A incorpora parte delle funzioni e del personale dell ENTE B. Lo scorporo di alcune funzioni dall ENTE B non implica la soppressione dell ente stesso, che continua ad operare. 2. ENTE A e parte dell ENTE B si fondono dando vita ad un nuovo ENTE C. L ENTE A viene quindi soppresso. L ENTE B, invece, mantiene alcune competenze e, pertanto, continua ad operare. 2. Ipotesi 1 Incorporazione di parte dell ENTE B nell ENTE A Nel presente paragrafo viene sviluppata l ipotesi di fusione per incorporazione. In particolare, l ENTE A incorpora parte dell ENTE B senza che quest ultimo cessi la propria attività. 2.1 Incorporazione/scorporo alla data del 1 gennaio 2.1.1. Individuazione del numero di dipendenti da prendere in considerazione Poiché il monte ore complessivo è proporzionale al numero di dipendenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, è necessario che ogni lavoratore venga considerato una volta sola. Ne consegue che tutte le amministrazioni coinvolte nel processo di riordino dovranno utilizzare la medesima metodologia di calcolo. Ipotizziamo che a seguito del processo di riorganizzazione, alla data del 1 gennaio 111 dipendenti dell ENTE B vengano traferiti nell ENTE A. I suddetti Enti, pertanto, avranno il seguente personale: Pag. 3

ENTE A 711 dipendenti di ruolo a tempo indeterminato; 20 dipendenti con rapporto di lavoro a tempo determinato. ENTE B 89 dipendenti di ruolo a tempo indeterminato; 10 dipendenti di altri enti in posizione di comando; 10 dipendenti di altri enti in posizione di fuori ruolo; 2 dipendenti con rapporto di lavoro a tempo determinato. Ai fini della determinazione del monte ore dei permessi sindacali, l ENTE A dovrà considerare n. 711 dipendenti (si considerano solo i dipendenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato), e moltiplicarli per il numero di minuti pro-capite previsto dal CCNQ di riferimento (cfr. Guida operativa indicata nella Premessa). L ENTE B, invece, prenderà a riferimento n. 109 dipendenti (89+10+10). Si ricorda che nel comparto occorre determinare sia il monte ore di pertinenza della RSU che quello da attribuire alle organizzazioni sindacali rappresentative a livello nazionale. 2.1.2. Individuazione del dato associativo ed elettorale Il monte ore dei permessi sindacali di spettanza delle organizzazioni sindacali rappresentative a livello nazionale, una volta determinato, va ripartito sulla base del grado di rappresentatività che le stesse hanno in sede locale. A tal fine, sono necessari i seguenti elementi: 1) Dato associativo, ovvero la percentuale delle deleghe in favore del singolo sindacato rispetto al totale delle deleghe rilasciate nell ente. Il dato da prendere in considerazione è quello al 31 gennaio di ogni anno (ovvero le deleghe rilasciate entro il 31 dicembre dell anno precedente che, ai sensi delle vigenti disposizioni contrattuali, devono essere attivate nella busta paga del mese successivo). In merito va rilevato che le deleghe relative al dipendente in posizione di comando o altro analogo provvedimento a carattere temporaneo devono essere censite dall amministrazione in cui lo stesso è in ruolo. Poiché nel nostro esempio i processi di riorganizzazione hanno effetto dal 1 gennaio, nel mese di gennaio l ENTE A emetterà la busta paga per i propri dipendenti nonché per i lavoratori dell ENTE B in esso confluiti, mentre l ENTE B continuerà ad amministrare i dipendenti non soggetti a trasferimento. Pertanto, il dato associativo sarà quello rilevato sulla busta paga di gennaio, riferito al personale in servizio al 1 gennaio in ciascun ente. Pag. 4

2) Dato elettorale, ovvero la percentuale di voti ottenuti dalla singola O.S. nelle ultime elezioni della RSU rispetto al totale dei voti espressi. Nell ente incorporante si terrà conto dell ultimo dato elettorale ad esso afferente (ovvero dato elettorale ENTE A). Analogamente nell ente scorporato si continuerà a tenere conto del dato elettorale relativo all ultima elezione RSU in esso svoltesi (ovvero voti ENTE B). Per le ulteriori modalità di ripartizione dei permessi sindacali si rinvia alla Guida operativa Modalità di calcolo del monte ore dei permessi sindacali di spettanza delle organizzazioni sindacali rappresentative e della RSU nei luoghi di lavoro per il personale di comparti. 2.2. Ipotesi di accorpamento/scorporo alla data del 1 maggio Qualora nel corso dell anno intervengano processi di riordino che comportino l accorpamento e/o lo scorporo di amministrazioni, tutti gli enti coinvolti dovranno procedere ad una nuova determinazione e attribuzione delle ore di permesso sindacale, utilizzando il metodo del pro-rata. In particolare, nell ipotesi in cui, ad esempio, l ENTE A incorpori una parte dell ENTE B con decorrenza 1 maggio, entrambi gli Enti dovranno: per il periodo 1 gennaio 30 aprile, riproporzionare il monte ore annuo già calcolato ad inizio anno, individuando l equivalente di 4 mesi, ovvero 4/12. per il periodo 1 maggio 31 dicembre, invece, definire un nuovo monte ore, riferito a 8 mesi, ovvero 8/12, con le modalità di seguito indicate. Tale operazione deve essere effettuata per tutti i contingenti di permessi sindacali di posto di lavoro, sia quelli relativi alle organizzazioni sindacali, sia quello relativo alla RSU. 2.2.1. Individuazione del numero di dipendenti da prendere in considerazione Ipotizziamo che, a seguito del processo di riorganizzazione, alla data del 1 maggio, 111 dipendenti dell ENTE B vengano trasferiti nell ENTE A. I suddetti Enti, pertanto, al 1 maggio avranno il seguente personale: ENTE A ENTE B 711 dipendenti di ruolo a tempo indeterminato; 20 dipendenti con rapporto di lavoro a tempo determinato. 89 dipendenti di ruolo a tempo indeterminato; 10 dipendenti di altri enti in posizione di comando; Pag. 5

10 dipendenti di altri enti in posizione di fuori ruolo; 2 dipendenti con rapporto di lavoro a tempo determinato. Ai fini della determinazione del monte ore dei permessi sindacali per il periodo 1 maggio 31 dicembre, l ENTE A dovrà considerare n. 711 dipendenti (si considerano solo i dipendenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato), e moltiplicarli per il numero di minuti pro-capite previsti dal CCNQ di riferimento (cfr. Guida operativa indicata nella Premessa). L ENTE B, invece, prenderà a riferimento n. 109 dipendenti (89+10+10). Si ricorda che la regola generale per la determinazione del contingente di permessi sindacali (minuti moltiplicato per n. dipendenti) porta alla quantificazione di un monte ore annuo. Il risultato così ottenuto dovrà, pertanto, essere riproporzionato per calcolare la quota maturata nel suindicato periodo 1 maggio 31 dicembre, ovvero 8/12 di anno. Ad esempio, se volessimo calcolare il monte ore a disposizione delle Organizzazioni sindacali rappresentative nel comparto Regioni Autonomie locali, dove il contingente complessivo è pari a 20 minuti e 30 secondi per dipendente, si avrebbe: ENTE A: Periodo 1 maggio 31 dicembre 711 dipendenti X 20 minuti e 30 secondi = 14.575 minuti e 30 secondi (ovvero, arrotondato, 14.576 minuti per anno) 14.576 minuti :12 mesi = 1.214 minuti e 40 secondi al mese (ovvero, arrotondato, 1.215 minuti) 1.215 minuti X 8 mesi = 9.720 minuti (pro-rata 1 maggio/31 dicembre) ENTE B: Periodo 1 maggio 31 dicembre 109 dipendenti X 20 minuti e 30 secondi = 2.234 minuti e 30 secondi (ovvero, arrotondato, 2.235 minuti per anno) 2.235 minuti :12 mesi = 186 minuti e 15 secondi al mese (ovvero, arrotondato, 186 minuti) 186 minuti X 8 mesi = 1.488 minuti (pro-rata 1 maggio/31 dicembre) Pag. 6

2.2.2. Individuazione del dato associativo ed elettorale Il monte ore dei permessi sindacali di spettanza delle organizzazioni sindacali rappresentative a livello nazionale, una volta determinato, va ripartito sulla base del grado di rappresentatività che le stesse hanno in sede locale. A tal fine, sono necessari i seguenti elementi: 1) Dato associativo: le deleghe che devono essere prese a riferimento in entrambi gli enti interessati all incorporazione/scorporo rimangono quelle rilevate nella busta paga di gennaio nei rispettivi enti A e B. 2) Dato elettorale: per entrambi gli enti si terrà conto dei rispettivi ultimi dati elettorali di pertinenza. Per le ulteriori modalità di ripartizione dei permessi sindacali si rinvia alla Guida operativa Modalità di calcolo del monte ore dei permessi sindacali di spettanza delle organizzazioni sindacali rappresentative e della RSU nei luoghi di lavoro per il personale di comparti. 3. Ipotesi 2 Fusione con creazione di un nuovo ente Ipotizziamo che a seguito di fusione tra l ENTE A e una parte dell ENTE B, si determini la creazione del nuovo ENTE C. Tale riorganizzazione comporta che l ENTE A viene soppresso mentre l ENTE B rimane comunque attivo, seppure con minori competenze e dipendenti. Nel presente paragrafo viene chiarita la modalità di determinazione e ripartizione del contingente dei permessi sindacali dell ENTE C, mentre per la quantificazione ed attribuzione dei premessi sindacali relativi all ENTE B si rimanda a quanto illustrato nel paragrafo 2. 3.1. Creazione di un nuovo ente alla data del 1 gennaio Il nuovo ente, ad inizio anno, deve procedere a calcolare il monte ore permessi sindacali. Il primo elemento necessario per tale adempimento è l esatta quantificazione del numero dei dipendenti dell ente. 3.1.1. Individuazione del numero di dipendenti Ipotizziamo che a seguito del processo di riorganizzazione, alla data del 1 gennaio 111 dipendenti dell ENTE B e tutti i dipendenti dell ENTE A vengano trasferiti nel nuovo ENTE C. Quest ultimo, per la determinazione del monte ore dei permessi sindacali, Pag. 7

dovrà prendere a riferimento i dipendenti a tempo indeterminato in servizio alla data del 1 gennaio. L ENTE C risulterà composto come segue: 600 (ex ENTE A) + 111 (provenienti da ENTE B) = 711 dipendenti di ruolo a tempo indeterminato; 20 dipendenti con rapporto di lavoro a tempo determinato (ex ENTE A). Pertanto, ai fini della determinazione del monte ore dei permessi sindacali, l ENTE C dovrà considerare n. 711 dipendenti (si considerano solo i dipendenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato) e moltiplicarli per il numero di minuti pro-capite previsti dal CCNQ di riferimento (cfr. Guida operativa indicata nella Premessa). 3.1.2. Individuazione del dato associativo ed elettorale Il monte ore dei permessi sindacali di spettanza delle organizzazioni sindacali rappresentative a livello nazionale, una volta determinato, va ripartito sulla base del grado di rappresentatività che le stesse hanno in sede locale. 1) Dato associativo: le deleghe da prendere a riferimento sono quelle risultanti nella busta paga di gennaio emessa dal nuovo ENTE C. 2) Dato elettorale: l ENTE C è un nuovo soggetto giuridico sprovvisto di un proprio dato elettorale ma, sulla base dell art. 2 del CCNQ 9 febbraio 2015, dotato di una RSU. Conseguentemente, come evidenziato nella circolare n 1/2016, in via eccezionale l ENTE C terrà conto, in proporzione alla percentuale di dipendenti trasferiti, dei voti ottenuti dalle singole organizzazioni sindacali nelle ultime elezioni RSU tenutesi nelle amministrazioni in esso confluite. Nel nostro esempio, l ENTE C considererà per intero il dato elettorale dell ENTE A (tutti i dipendenti di A sono confluiti in C), ed il 50% del dato elettorale dell ENTE B (solo 111 dipendenti su 222 vengono trasferiti da B a C). In altre parole, per individuare un dato elettorale di riferimento per l ENTE C, ai voti ottenuti nell ENTE A dalle liste Alfa, Beta e Gamma, si dovranno aggiungere il 50% dei voti ottenuti nell ENTE B dalle liste Alfa, Delta e Gamma (cfr paragrafo 1 contenente i dati utilizzati per l illustrazione dei casi). OO.SS. VOTI ENTE A VOTI ENTE B TOTALE VOTI ENTE C % VOTI lista Alfa 240 5 245 40,83% lista Beta 160 160 26,67% lista Delta 70 70 11,67% lista Gamma 100 25 125 20,83% TOTALE 500 100 600 100,00% Pag. 8

La media tra dato associativo e dato elettorale consente di individuare le percentuali di rappresentatività a livello locale necessarie per la normale ripartizione dei permessi sindacali. Per le ulteriori modalità di ripartizione dei permessi sindacali si rinvia alla Guida operativa Modalità di calcolo del monte ore dei permessi sindacali di spettanza delle organizzazioni sindacali rappresentative e della RSU nei luoghi di lavoro per il personale di comparti. 3.2. Creazione di un nuovo ente alla data del 1 maggio Fermo restando quanto precisato al paragrafo 3.1, l Ente di nuova costituzione e tutti gli enti coinvolti nel processo di riordino dovranno determinare il monte ore alla data del riordino, utilizzando il metodo del pro-rata. 3.2.1. Individuazione del numero di dipendenti da prendere in considerazione Nell ipotesi in cui il neo ENTE C sia costituito, con decorrenza 1 maggio, dall intero l ENTE A e da una parte dell ENTE B, a tale data esso avrà i seguenti dipendenti: 600 (EX ENTE A) + 111 (ENTE B) = 711 dipendenti di ruolo a tempo indeterminato; 20 dipendenti con rapporto di lavoro a tempo determinato (EX ENTE A). Pertanto, ai fini della determinazione del monte ore dei permessi sindacali per il periodo 1 maggio 31 dicembre, l ENTE C dovrà considerare n. 711 dipendenti (si considerano solo i dipendenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato), e moltiplicarli per il numero di minuti pro-capite previsti dal CCNQ di riferimento (cfr. Guida operativa indicata nella Premessa). I risultati così ottenuti sono riferiti ad un intero anno e, pertanto, gli stessi dovranno essere riproporzionati per calcolare la quota maturata nel suindicato periodo 1 maggio 31 dicembre, ovvero 8/12 di anno. Ad esempio, se volessimo calcolare il monte ore a disposizione delle Organizzazioni sindacali rappresentative nel comparto Regioni Autonomie locali, dove il numero di minuti per dipendente è pari a 20 minuti e 30 secondi, si avrebbe: ENTE C: Periodo 1 maggio 31 dicembre 711 dipendenti X 20 minuti e 30 secondi = 14.575 minuti e 30 secondi (ovvero, arrotondato, 14.576 minuti per anno) 14.576 minuti :12 mesi = 1.214 minuti e 40 secondi al mese (ovvero, arrotondato, 1.215 minuti) Pag. 9

1.215 minuti X 8 mesi = 9.720 minuti (pro-rata 1 maggio/31 dicembre) 3.2.2. Individuazione del dato associativo ed elettorale Il monte ore dei permessi sindacali di spettanza delle organizzazioni sindacali rappresentative a livello nazionale, una volta determinato, va ripartito sulla base del grado di rappresentatività che le stesse hanno in sede locale. A tal fine, sono necessari i seguenti elementi: 1) Dato associativo, ovvero la percentuale delle deleghe rilasciate al singolo sindacato rispetto al totale delle deleghe rilasciate nell ente. A tal fine occorre individuare il dato associativo alla data della riorganizzazione. L ENTE C, quindi, per il periodo 1 maggio 31 dicembre, prenderà in considerazione le deleghe attive nella prima busta paga utile (ovvero maggio) riferite al personale in servizio nell ente stesso. 2) Dato elettorale, ovvero la percentuale di voti ottenuti dalla singola O.S. nelle ultime elezioni della RSU rispetto al totale dei voti espressi. Anche in questo caso il nuovo soggetto giuridico sarà sprovvisto di un proprio dato elettorale. Conseguentemente, in via eccezionale l ENTE C terrà conto, in proporzione alla percentuale di dipendenti trasferiti, dei voti ottenuti dalle singole organizzazioni sindacali nelle ultime elezioni RSU tenutesi nelle amministrazioni in esso confluite. Nel nostro esempio, l ENTE C considererà per intero il dato elettorale dell ENTE A (tutti i dipendenti di A sono confluiti in C), ed il 50% del dato elettorale dell ENTE B (solo 111 dipendenti su 222 vengono trasferiti da B a C). In altre parole, per individuare un dato elettorale di riferimento per l ENTE C, ai voti ottenuti nell ENTE A dalle liste Alfa, Beta e Gamma, si dovranno aggiungere il 50% dei voti ottenuti nell ENTE B dalle liste Alfa, Delta e Gamma (cfr. paragrafo 1 contenente i dati utilizzati per l illustrazione dei casi). OO.SS. VOTI ENTE A VOTI ENTE B TOTALE VOTI % VOTI lista Alfa 240 5 245 40,83% lista Beta 160 160 26,67% lista Delta 70 70 11,67% lista Gamma 100 25 125 20,83% TOTALE 500 100 600 100,00% Pag. 10

La media tra dato associativo e dato elettorale consente di individuare le percentuali di rappresentatività a livello locale necessarie per la normale ripartizione dei permessi sindacali. Per le ulteriori modalità di ripartizione dei permessi sindacali si rinvia alla Guida operativa Modalità di calcolo del monte ore dei permessi sindacali di spettanza delle organizzazioni sindacali rappresentative e della RSU nei luoghi di lavoro per il personale di comparti. Pag. 11