MEDICINA DELLE CATASTROFI



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MEDICINA DELLE CATASTROFI 2 1 AMBULANZA autoveicolo attrezzato per il trasporto e le cure più immediate di malati o feriti e per il trasporto infermi Ambulanze di trasporto: utilizzate ed attrezzate per il trasporto del paziente non deambulante. Sono generalmente presenti, in questi mezzi, esclusivamente presidi per il trasporto del paziente. Rientrano in questa categoria anche i pulmini per trasporto disabili. Ambulanze di soccorso: utilizzate ed attrezzate per il trasporto assistito del paziente che necessiti di interventi di primo soccorso. Sono generalmente presenti, in questi mezzi, presidi per l immobilizzazione, la medicazione e il trasporto del paziente. 2 1

STORIA Nel IX secolo, si ha notizia di una speciale organizzazione militare, dedicata al trasporto e alla cura dei feriti, nell'esercito dell'impero romano d'oriente. Nel 1124, l esercito francese nella guerra contro le truppe germaniche, predispose un reparto pensato per il soccorso ai feriti che comprendeva carri per il trasporto dal campo di battaglia ed una serie di carriaggi attrezzati. Questi ultimi erano dotati di materiale per le medicazioni, acqua, vino e altri generi di conforto e venivano posizionati in cerchio, allo scopo di delimitare e proteggere un'area entro la quale si potessero apportare le cure del caso, in relativa tranquillità. Da quel sistema nacque il duplice significato di "ambulanza" per definire sia il carro da trasporto feriti, sia l'ospedale da campo, rimasto in uso fino all'inizio del XX secolo 3 Carriaggi francesi nel 1800 4 2

La storia dell'ambulanza risale al XIII secolo, quando si diffusero le prime lettighe, trasportate a mano. Fu però il barone Dominique Jean Larrey, chirurgo francese al seguito dell'armata napoleonica, ad introdurre il moderno concetto di ambulanza come mezzo adibito al trasporto dei feriti sui campi di battaglia. 5 L'evoluzione di questo tipo di veicoli procedette di pari passo con il perfezionamento del soccorso sanitario sui campi di battaglia della guerra di Crimea (1854-1856) Florence Nightingale lo mise a punto per l'esercito inglese poichè "un trasporto soddisfacente di ammalati e feriti è il primo requisito per salvare loro la vita". Tale fu la portata di questa innovazione che persino gli eserciti russo e il neonato statunitense lo presero a modello. Lo sviluppo dei metodi di soccorso e dei veicoli continuarono fino ad una nuova "rivoluzione": durante la guerra del Vietnam, l'esercito statunitense contribuì ad un ulteriore sviluppo dei mezzi di soccorso, utilizzando in particolare l'elicottero di soccorso per evacuare i feriti da zone impervie e difficilmente raggiungibili. Con lo sviluppo dei mezzi di soccorso, quindi, si è evoluta la nozione di veicolo adibito al trasporto feriti, fino a comprendere elicotteri, autobus e navi, come per esempio a Venezia, dove le ambulanze, di norma, sono imbarcazioni dette idroambulanze. 6 3

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Caratteristiche l colore delle ambulanze deve essere fondamentalmente bianco, anche se ultimamente vengono autorizzati inserti gialli per aumentarne la visibilità; i mezzi devono avere lungo tutto il perimetro una fascia retroriflettente di colore arancione e il simbolo internazionale del soccorso Stella della vita sui tre lati e possibilmente anche sul cofano, dove deve essere inoltre presente la scritta speculare AMBULANZA. Le ambulanze della Croce Rossa Italiana, con targa ministeriale CRI, hanno invece la banda laterale riflettente rossa e la croce rossa sui tre lati, al posto della stella della vita. Le ambulanze devono essere dotate infine di un dispositivo supplementare di segnalazione visiva a luce lampeggiante blu e di quello di allarme previsti dall'articolo 177 del codice della strada: si tratta dei lampeggianti blu omologati presenti su tutti i mezzi di emergenza e di una sirena bitonale, con "melodia" uguale a quella dei vigili del fuoco, ma diversa rispetto a quella delle forze dell'ordine. 9 Norme italiane D.Lgs 285/1992 DPR 495/1992 DM 553/1987 norma UNI EN 1789:2010 (EN 1789:2007) DM Min Trasporti 5/11/1996 DM 553/1987 In relazione alla funzione da assolvere, vengono definiti i seguenti tipi due tipi di autoambulanze: tipo A: con carrozzeria definita autoambulanza di soccorso, attrezzate per il trasporto di infermi o infortunati e per il servizio di pronto soccorso, dotate di specifiche attrezzature di assistenza; tipo B: con carrozzeria definita autoambulanza di trasporto, attrezzate essenzialmente per il trasporto di infermi o infortunati, con eventuale dotazione di semplici attrezzature di assistenza 10 5

La normativa europea (EN) prevede tipo A, autoambulanza per il trasporto di pazienti attrezzata per il trasporto di pazienti non gravi, divisa in tipo A1 o A2, a seconda che possa trasportare solo una o più persone; tipo B, autoambulanza per il pronto soccorso, per il servizio di emergenza e per il trasporto, il trattamento di base ed il monitoraggio dei pazienti gravi; tipo C, unità mobile di terapia intensiva, per il trasporto, il trattamento avanzato ed il monitoraggio dei pazienti gravi. Questo mezzo di trasporto viene anche chiamato centro mobile di rianimazione. 11 Ambulanze di soccorso tipo B (ita): Presidi di trasporto: (barella autocaricante, seggiolina cardiologia, telo porta feriti). Attrezzature: (aspiratore fisso, impianti di ossigeno fisso) Presidi d assistenza: (pallone ambu, cannule di guedel, siringhe, forbici, laccio emostatico, guanti sterili e non sterili, porta aghi, zaino di primo soccorso, sfigmomanometro, fonendoscopio, padella, pappagallo). Materiale per immobilizzazioni: (barella atraumatica, cinghia di sicurezza, asse spinale, fermacapo, cinghi per asse, set collari cervicali, set bendostecche). Materiali per le medicazioni : (cerotto per disagio, cerotti pronti, bendaggio elastico, forbici, rasoi, acqua ossigenata, disinfettane monouso, garze, ghiaccio). 12 6

Ambulanze di soccorso tipo A (ita): chiamata anche ambulanza medicalizzata o centro mobile di rianimazione, è utilizzata per portare sul luogo dell evento un team sanitario, con tutta l attrezzatura, la strumentazione ed i farmaci necessari per effettuare sul posto il ripristino delle funzioni vitali e la stabilizzazione del paziente. 13 Allestimento delle ambulanze di soccorso di tipo A: l ambulanza di tipo A è allestita con tutto il materiale presente nell ambulanza di tipo B; inoltre nella tipo A troviamo particolari attrezzature e presidi il cui utilizzo è esclusivamente riservato al personale sanitario. 14 7

Distinzione delle ambulanze di soccorso di tipo A: Centro Mobile: studiata ed allestita perché presidi e attrezzature possano essere asportati e portati fino al paziente. E da considerare come una vera e propria propaggine del pronto soccorso. Unità Mobile: studiata ed allestita per il trasferimento del paziente critico da un ospedale ad un altro. Presidi e attrezzature non sono asportabili. E da considerare come un reparto di terapia intensiva mobile. 15 Presidi aggiuntivi nelle ambulanze di soccorso di tipo A: Set operativi e farmaci (set intubazione endotracheale, set per drenaggio toracico, set per incannulamento vene centrali, set pediatrico, set infusione, completa dotazione farmacologia in urgenza). Attrezzature ed elettromedicali (saturimetro portatile, glucosimetro, aspiratore portatile, tubi per aspirazione, bombole di ossigeno portatile, maschera, ventilatore automatico fisso e portatile, defibrillatore portatile e fisso). Immobilizzazioni aggiuntive (estricatore, asse spinale pediatrico, materasso a depressione). 16 8

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23 EQUIPAGGIO Ogni ambulanza è divisa tra il compartimento guida, occupato dall'autista e da un eventuale passeggero, e il vano sanitario posteriore, che viene occupato dai soccorritori e dai pazienti trasportati. Il vano sanitario deve essere separato dalla cabina di guida mediante un divisorio, in cui possono essere inseriti vetri di sicurezza e una porta o uno sportello a chiusura scorrevole a perfetta tenuta Ambulanza tipo A: (autista, medico, infermiere, ev. soccorritore) Ambulanza tipo B: (autista, soccorritore, ev. aiuto soccorritore) 24 12

Servizio emergenza 118 25 13