INFANZIA E VITA PUBBLICA DI GESÙ



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Transcript:

GIUSEPPE SUMMA 3 INFANZIA E VITA PUBBLICA DI GESÙ Esegesi e teologia

4 Proprietà letteraria riservata. I diritti di traduzione in qualsiasi forma, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento, totale o parziale, con qualsiasi mezzo, della presente opera sono riservati alla Editrice Domenicana Italiana s.r.l., come per legge per tutti i paesi. 2015 Editrice Domenicana Italiana srl Via Giuseppe Marotta, 12-80133 Napoli tel. +39 081 5526670 - fax +39 081 4109563 www.edi.na.it - info@edi.na.it www.facebook.com/editricedomenicana.italiana @EdiDomenicana Il catalogo EDI è scaricabile gratuitamente dal sito ISBN 978-88-98264-58-2 Progetto grafico e redazione di Giuseppe Piccinno.

7 PREFAZIONE Come tutti gli uomini, i cristiani si pongono le domande fondamentali circa l essenza e l esistenza dell uomo. Il porsi tali domande è molto importante per tutti, in particolar modo per coloro che sono stati consacrati nella Verità a motivo della loro inserzione nella Verità per mezzo del battesimo, che li ha innestati in Cristo Verità. Tali domande, infatti, permettono di indagare e conoscere la verità sull uomo e le cose create; permettono di ricercare e trovare ciò che è degno dell uomo e di perseguirlo. Nell indagare e nel ricercare, però, non sempre si arriva a risposte consone all uomo, o adeguate sia alla sua corporeità, sia alla sua spiritualità, tuttavia, il mancato perseguimento del vero non deve indurre a desistere dal domandare ulteriormente e dal cercare ancora, poiché «l assenza di domanda e di ricerca è più pericolosa delle risposte sbagliate» 1. Oggi, però, forse più che mai, proprio coloro che sono stati innestati nella storia della salvezza per mezzo dei sacramenti dell iniziazione cristiana si adagiano facilmente nell indifferenza e tralasciano di interrogarsi sul senso della vita e di approfondire le ragioni della propria fede; tralasciano di conoscere colui dal quale si è stati creati e sono indifferenti alla sua proposta d amore, che ci invita alla comunione con lui e a partecipare alla vita eterna, la quale consiste essenzialmente nella conoscenza del nostro Dio, secondo le parole di Gesù: «Questa è la vita eterna: che conoscano te, l unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo» (Gv 17,3). Si comprende, dunque, la grande importanza di impegnarsi 1 Conferenza Episcopale Italiana, La verità vi farà liberi. Catechismo degli adulti, p. 32.

10 altri della sua vita pubblica, tutto in un uno stile molto lineare, semplice, accattivante; in questo modo il suo lavoro può aver per destinatari tutti coloro che, mossi da buona volontà, sono desiderosi di cominciare a conoscere il Signore Gesù Cristo; oppure coloro che desiderano approfondire la conoscenza della propria fede e di progredire nella conoscenza di colui che è venuto per portarci la Verità e in essa stabilirci, in modo che conoscendolo sempre più, sempre più lo si ami. Questa conoscenza e quest approfondimento, però, non sono fini a se stessi, poiché devono generare nei battezzati il desiderio di andare per annunciare a loro volta quanto hanno ottenuto, mossi dallo spirito di Dio, col loro sudore e con il loro lavoro. Quest annuncio segue in modo naturale la conoscenza e l esperienza della Verità, come ad esempio ce lo mostra con il suo andare la Samaritana (Gv 4,28). In definitiva si tratta di attuare il compito che è affidato a ciascun battezzato, il compito dell annuncio della salvezza. Il battezzato, infatti, è costituito profeta del Dio altissimo, a somiglianza di Cristo, e come Cristo deve dire le parole di Dio dopo averle ascoltate, deve annunciare Dio a quanti incontra nella sua esistenza. Anche questo compito è nello stesso tempo un dono e una responsabilità per tutti i battezzati, perciò essi sono chiamati ad attuarlo, ciascuno lì dove il Signore lo stabilisce e secondo la vocazione specifica di ognuno. Naturalmente quest andare per annunciare con la testimonianza delle parole presuppone la testimonianza della vita, cioè una vita personale che sia coerente con la fede professata. L autore di queste pagine è convito di tutto ciò, perciò egli per la sua parte, come l evangelico scriba (cf Mt 13,52), trae dal tesoro della Parola di Dio «cose nuove e cose antiche» e, anche attraverso queste pagine, le affida a coloro che, innestati in Cristo, sono diventati il sale e la luce della terra (cf Mt 5,13-16), affinché condiscano e illuminino la terra con quanto vi è su di essa, in particolar modo gli uomini, e non privino «l umanità di quella conoscenza indispensabile perché faccia scelte che conducano veramente alla felicità, e perché dia il senso giusto che valorizzi la vita e le attività umane» (p. 119). p. Giuseppe Piccinno, op

11 INTRODUZIONE Chi si accinge a leggere i vangeli, quale atteggiamento psicologico deve assumere? Si trova di fronte a libri storici in senso rigoroso, oppure di fronte a romanzi? Oggi non mancano correnti denigratorie della religione in genere e del cristianesimo in particolare, basta pensare ai lavori di fantasia che fanno di Gesù il protagonista di storie romanzate, come il capobanda di un insurrezione ebraica, l amante della Maddalena, il protagonista di un intreccio esoterico basato sull ipotetico Codice da Vinci, ed altro. I Vangeli non sono né l una né l altra cosa e neppure la biografia di Gesù; essi vogliono semplicemente tramandare la fede dei primi cristiani. Tale fede però, a cui appartiene anche lo scrittore sacro, non è libera invenzione, ma si basa su fatti realmente accaduti, e su discorsi realmente pronunziati da Gesù. Sia i discorsi, sia le opere, però, non sono stati trasmessi fedelmente come se fossero registrati sul DVD- ROM. Bisogna quindi concludere che i singoli evangelisti, trovandosi di fronte a materiale o a fonti piuttosto numerose, come potrebbero essere i racconti dell infanzia, i discorsi, i miracoli e la passione di Gesù, non ci tramandano quei dati da freddi ripetitori, ma si comportano da veri redattori, elaborando quel materiale, e selezionandolo in relazione: I. agli scopi teologici che si prefiggevano raggiungere; II. ai problemi delle chiese o comunità alle quali indirizzavano i loro scritti; III. alle capacità della fede personale. Possiamo allora affermare che il Cristo storico ha subìto la prima interpretazione dopo la Pasqua, alla luce della sua

12 risurrezione, e la seconda interpretazione quando quei ricordi del Cristo storico sono passati attraverso il lavoro dell evangelista, per destinarli a una comunità. Tentare di porre la linea di demarcazione netta tra fatti e detti propriamente di Gesù, da una parte, e aggiunte della Chiesa delle origini, dall altra, è molto difficile, quindi anche rischioso. Tutto ciò però non ci impedisce di cogliere la sostanza del messaggio di Cristo, il quale con l aiuto dello Spirito Santo, non ha abbandonato la Chiesa di ogni epoca, e non abbandonerà nemmeno quella delle future generazioni, affinché essa sappia discernere la parola di Dio dalle possibili incrostazioni storiche. Ogni volta che la parola di Cristo s incarna nella parola umana questo pericolo è sempre possibile, ma Cristo ha promesso che le forze del male non prevarranno contro la Chiesa, quindi nemmeno contro l interpretazione autentica della sua parola, perché una comunità cristiana che si mantenesse in vita senza raggiungere lo scopo per cui l ha voluta nostro Signore, non avrebbe senso. Quanto abbiamo detto, allora, deve aiutarci a evitare: da una parte, d interpretare troppo storicamente i dati evangelici, dimenticando modifiche o adattamenti personali degli evangelisti; dall altra, d interpretarli troppo spiritualmente, dimenticando il fondamento storico. Il papa Ratzinger afferma che il metodo storico è vincolante e nello stesso tempo insufficiente 1. La semplice ricerca storica non conduce al Gesù reale, senza che la dogmatica sviluppi quel dato storico; ma è vero pure il contrario, lo sviluppo dogmatico senza il dato storico, rischia di fondarsi su miti. Sarà lo studio critico che ci aiuterà a scoprire il senso che ha voluto dare Cristo e quello che ha voluto dare la Chiesa delle origini ai singoli testi. 1 J. Ratzinger, Gesù di Nazaret, Rizzoli, Milano 2007, pp. 9-10.

125 INDICE PREFAZIONE... 7 INTRODUZIONE... 11 Parte prima L infanzia di Gesù CAPITOLO PRIMO: Visione d insieme... 15 1.1. Impostazione del problema... 15 1.2. L origine... 16 1.3. Le divergenze... 19 1.4. La storicità... 21 1.5. Significato teologico... 24 CAPITOLO SECONDO: Esegesi di alcuni passi particolari... 27 2.1. Vangelo secondo Matteo... 27 2.1.1. Genealogia di Gesù (1,1-17)... 27 2.1.2. La nascita di Gesù (1,18-25)... 29 2.1.3. La venuta dei Magi (2,1-12)... 32 2.1.4. Fuga e ritorno dall Egitto (2,13-15. 19-23)... 35 2.1.5. La strage degli innocenti (2,16-18)... 37 2.2. Vangelo secondo Luca... 39 2.2.1. Annunzio a Zaccaria e a Maria (1,5-13)... 39 2.2.2. La concezione verginale di Gesù (1,26-38)... 40 2.2.2.1. Valore teologico... 43 2.2.3. Gesù dodicenne al tempio (2,41-50)... 45 Parte seconda La vita pubblica di Gesù CAPITOLO TERZO: Analisi di alcuni avvenimenti... 51

126 3.1. Il battesimo di Gesù... 51 3.1.1. Note esegetiche... 51 3.1.2. Valore teologico... 54 3.2. Le tentazioni (Mt 4,1-11)... 55 3.2.1. Note critiche... 55 3.2.2. Storicità delle tentazioni... 59 3.3. La trasfigurazione di Gesù (Mt 17,1-8)... 60 3.3.1. Note critiche... 61 3.3.2. Valore teologico... 62 3.4. La morte di Gesù... 64 3.4.1. La realtà storica... 64 3.4.2. Motivi della condanna a morte di Gesù... 67 3.4.2.1. Motivo politico... 67 3.4.2.2. Motivo religioso... 69 3.4.2.3. Motivo teologico... 70 3.5. La Risurrezione di Gesù... 73 3.5.1. Genesi del termine risurrezione... 73 3.5.2. La risurrezione come principio ermeneutico dell evento Cristo... 75 3.5.3. Le fonti bibliche più antiche... 76 3.5.3.1. I discorsi di Pietro... 77 3.5.3.2. Il Credo antiocheno... 78 3.5.4. Fonti bibliche più recenti... 80 3.5.4.1. Mc 16,1-11... 81 3.5.4.2. Mt 27,62-66; 28,11-15... 82 3.5.4.3. Lc 24,1-19... 83 3.5.4.4. L evangelista Giovanni... 84 3.5.5. Le divergenze... 84 3.5.6. Punti in comune... 86 3.5.7. La storicità della risurrezione... 87 3.5.7.1. Teoria della frode... 87 3.5.7.2. Teoria mitica... 88 3.5.7.3. Teoria psicologica... 88 3.5.8. La personalità degli Apostoli... 93 3.5.9. La natura del corpo risorto... 94 3.5.10. Alcuni modelli rappresentativi del corpo risorto... 97 3.5.11. Immortalità dell anima o risurrezione dei corpi?... 100 3.5.12. Risurrezione e reincarnazione... 105

127 3.6. L Ascensione... 110 3.6.1. I dati biblici... 110 3.6.2. Note critiche... 112 3.6.3. Significato teologico... 114 3.7. La Pentecoste... 114 3.7.1. Profilo storico... 114 3.7.2. I dati biblici... 115 3.7.3. La questione cronologica... 116 3.7.4. Note critiche... 117 3.7.5. Significato teologico... 118 CONCLUSIONE... 121 INDICE... 125