MAPPATURA DELLE AREE DI RISCHIO EX D. LGS. 231/01



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LAURO CANTIERI VALSESIA S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO MAPPATURA DELLE AREE DI RISCHIO EX D. LGS. 231/01

Premessa Ai fini dell efficace predisposizione di un Modello Organizzativo, come ricordato nella parte generale, le linee guida di Confindustria, le linee guida UNI Inail, le Linee guida dell ANCE (approvate dal Ministero della Giustizia con nota del 6 luglio 2008), le linee guida OHSAS 18001 2007, esplicitano i passi operativi che la Società dovrà compiere per implementare un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo idoneo e coerente con i requisiti imposti dal D. Lgs. 231/2001, tra i quali è prevista la mappatura delle aree aziendali a rischio: una volta individuate le tipologie dei reati che interessano la Società, si procede ad identificare le attività nel cui ambito possono essere commessi tali reati, anche in considerazione delle possibili modalità attuative dei comportamenti illeciti nell ambito delle specifiche attività aziendali. In ottemperanza a simili indicazione è stata realizzata l attività di mappatura, così come di seguito riassunta. Reati contemplati dal D.Lgs. 231/01 La Società ha operato verifica in ordine al rischio di commissione dei reati contemplati dal D. Lgs. 231/01 meglio riportati nell elenco che segue, secondo le previsioni contente al Capo I, articoli da 24 a 25 novies: Artt. 24 e 25: 1. Reati contro la pubblica Amministrazione ed il patrimonio malversazione a danno dello stato (art. 316-bis c.p.); indebita percezione di erogazioni a danno dello stato (art. 316-ter c.p.); concussione (art. 317 c.p.); corruzione per un atto d ufficio (art. 318 c.p.); corruzione per un atto contrario ai doveri d ufficio (art. 319 c.p.) e circostanze aggravanti (art. 319 - bis c.p.); corruzione in atti giudiziari (art. 319-ter c.p.); corruzione di un incaricato di pubblico servizio (art. 320 c.p.); istigazione alla corruzione (art. 322 c.p.); peculato, concussione, corruzione e istigazione alla corruzione di membri degli organi delle Comunità Europee e di funzionari delle Comunità Europee e di stati esteri (art. 322-bis c.p.). truffa a danno dello Stato o di altro ente pubblico (art. 640, comma 2 n. 1, c.p.); truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640-bis c.p.); frode informatica in danno dello stato o di altro ente pubblico (art. 640-ter c.p.). Art. 24-bis: 2. Delitti informatici e trattamento illecito di dati falsità relativamente a documenti informatici (art. 491-bis c.p.); accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico (art. 615-ter c.p.); 2

detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici o telematici (art. 615-quater c.p.); diffusione di apparecchiature, dispositivi o programmi informatici diretti a danneggiare o interrompere un sistema informatico o telematico (art. 615-quinquies c.p.); intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche (art. 617-quater c.p.); installazione d'apparecchiature per intercettare, impedire od interrompere comunicazioni informatiche o telematiche (art. 617-quinquies c.p.); danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici (art. 635-bis c.p.); danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici utilizzati dallo stato o da altro ente pubblico o comunque di pubblica utilità (art. 635-ter c.p.); danneggiamento dì sistemi informatici o telematici (art. 635-quater c.p.); danneggiamento di sistemi informatici o telematici di pubblica utilità (art. 635-quinquies c.p.); frode informatica del soggetto che presta servizi di certificazione di firma elettronica (art. 640-quinquies c.p.). Art. 24-ter: 3. Delitti di criminalità organizzata e traffico di stupefacenti Associazione per delinquere (art. 416 C.p.); Associazioni di tipo mafioso anche straniere. (art. 416-bis C.p.); Scambio elettorale politico-mafioso (art. 416-ter C.p.); Sequestro di persona a scopo di rapina o di estorsione (art. 630 C.p.); Associazione per traffico di sostanze stupefacenti o psicotrope (art. 74 del Testo unico di cui al D.P.R. 309/90). 4. Reati contro la fede pubblica Art. 25-bis: falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato, previo concerto, di monete falsificate (art. 453 c.p.); alterazione di monete (454 c.p.); spendita e introduzione nello Stato, senza concerto, di monete falsificate (art. 455 c.p.); spendita di monete falsificate ricevute in buona fede (art. 457 c.p.); contraffazione di carta filigranata in uso per la fabbricazione di carte di pubblico credito o di valori di bollo (art. 460 c.p.); uso di valori di bollo contraffatti o alterati (art. 464 c.p.); falsificazione dei valori di bollo, introduzione nello Stato, acquisto, detenzione o messa in circolazione di valori di bollo falsificati (art. 459 c.p.); fabbricazione o detenzione di filigrane o di strumenti destinati alla falsificazione di monete, di valori di bollo o di carta filigranata (art. 461 c.p.); 3

Contraffazione, alterazione o uso di marchio segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni (art. 473 c.p.) Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi (art. 474 c.p.) Art. 25-bis.1: 5. Delitti contro l industria ed il commercio Turbata libertà dell'industria o del commercio (art. 513 C.p.); Illecita concorrenza con minaccia o violenza (art. 513-bis) Frodi contro le industrie nazionali (art. 514) Frode nell'esercizio del commercio (art. 515 C.p.): Vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine (art. 516 C.p.); Vendita di prodotti industriali con segni mendaci (art. 517 C.p.); Circostanza aggravante (art. 517-bis C.p.); Fabbricazione e commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà industriale (art. 517-ter C.p.); Contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari (art. 517-quater C.p.) 6. Reati societari Art. 25-ter: false comunicazioni sociali (art. 2621 c.c.); false comunicazioni sociali in danno della società, dei soci o dei creditori (art. 2622 c.c.); falsità nelle relazioni o nelle comunicazioni delle società di revisione (art. 2624 c.c.); impedito controllo (2625 c.c.); indebita restituzione dei conferimenti (2626 c.c.); illegale ripartizione degli utili e delle riserve (2627 c.c.); formazione fittizia del capitale (2632 c.c.); indebita ripartizione dei beni sociali da parte dei liquidatori (2633 c.c.); illecite operazioni sulle azioni o quote sociali o della società controllante (art. 2628 c.c.); operazioni in pregiudizio dei creditori (art. 2629 c.c.); illecita influenza sull assemblea (art. 2636 c.c.); aggiotaggio (art. 2637 c.c.); ostacolo all esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza (art. 2638 c.c.); omessa comunicazione del conflitto di interessi (2629-bis c.c.). Art. 25-quater: 7. Delitti con finalità di terrorismo o di eversione dell ordine democratico 4

tutti i delitti commessi con finalità di terrorismo o di eversione dell ordine democratico. Art. 25-quater.1 e 25-quinquies: 8. Pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili e delitti contro la personalità individuale riduzione o mantenimento in schiavitù o servitù (art. 600 c.p.); prostituzione minorile (art. 600-bis c.p.); pornografia minorile (art. 600-ter c.p.); pornografia virtuale (art. 600-quater n.1 c.p.); tratta di persone (art. 601 c.p.); acquisto e alienazione di schiavi (art. 602 c.p.); detenzione di materiale pornografico (art. 600-quater c.p.); iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile (art. 600- quinquies c.p.); pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili ( art. 583- bis co. 1-2, c.p.). 9. Reati finanziari (abusi di mercato) Art. 25-sexies: abuso di informazioni privilegiate (art. 184 Tuf e art. 187-bis Tuf); manipolazione del mercato (art. 185 Tuf e art. 187-ter Tuf). Art. 25-septies: 10. Reati commessi in violazione delle norme sull igiene, salute e sicurezza sul lavoro omicidio colposo; lesioni personali colpose. Art. 25-octies: 11. Reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita ricettazione; riciclaggio; impiego di denaro, beni o altra utilità di provenienza illecita. Art. 25-novies: 5

12. Delitti in materia di violazione del diritto d autore Protezione del diritto d autore e di altri diritti connessi al suo esercizio - Illecita immissione in reti telematiche di opera dell ingegno protetta e relativa aggravante (art. 171, 1 comma, lett. a-bis) e 3 comma, L. 633/1941); Protezione del diritto d autore e di altri diritti connessi al suo esercizio - Abusiva duplicazione o utilizzazione di programmi informatici senza contrassegno SIAE e di banche dati (art. 171-bis, L. 633/1941): Protezione del diritto d autore e di altri diritti connessi al suo esercizio - Abusiva duplicazione e diffusione di opera dell ingegno televisiva, cinematografico, musicale e video (art. 171-ter. L. 633/1941); Protezione del diritto d autore e di altri diritti connessi al suo esercizio - Vendita, importazione ed utilizzazione di apparati e parti essi destinati alla decodificazione di trasmissioni audiovisive (art. 171-octies, L. 633/1941); Protezione del diritto d autore e di altri diritti connessi al suo esercizio - Pene per produttori ed importatori di supporti soggetti a contrassegno SIAE (art. 171-septies, L. 633/1941); Protezione del diritto d autore e di altri diritti connessi al suo esercizio - Concessione in noleggio e vendita (art. 171-quinquies,, L. 633/1941); Art. 25-novies ( 1 ) 13. Reati contro l amministrazione della giustizia induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all autorità giudiziaria (art. 377-bis c.p.); favoreggiamento personale (art. 378 c.p.). Metodo di analisi ********** Raccolta e analisi della documentazione Nel corso di tale fase, la Società si è concentrata sulla raccolta e sull analisi di una serie di documenti propedeutici all espletamento della successiva attività, vale a dire l atto costitutivo e lo statuto, l organigramma ed il funzionigramma, le deleghe e le procure vigenti, i regolamenti operativi, le procedure formalizzate e le prassi aziendali, al fine di comprendere l ambito di attività della Società ed i potenziali profili di rischio rispetto alla commissione di uno o più reati rilevanti ai sensi del Decreto. Interviste ed identificazione delle attività a rischio e dei presidi esistenti Successivamente, al fine di poter identificare le aree ed i processi aziendali a rischio di commissione dei reati rilevanti ai sensi del D. Lgs. 231/01, sono state condotte interviste 1 Il presente articolo è stato aggiunto dall'art. 4, comma 1, L. 3 agosto 2009, n. 116 come articolo 25-novies non tenendo conto dell'inserimento di un articolo con identica numerazione disposto dall'art. 15, comma 7, lettera c), L. 23 luglio 2009, n. 99. 6

dirette ai responsabili di ciascuna singola area aziendale, i cui risultati, a seguito della condivisione dei contenuti con gli intervistati, sono stati appositamente formalizzati. Nel corso di tale analisi, per ciascuna area o processo sensibile, sono state altresì individuate le possibili modalità di realizzazione delle stesse, nonché le Funzioni ed i soggetti coinvolti. A conclusione di tale fase, dall analisi delle risposte fornite in sede di intervista, è emersa la sussistenza di taluni profili di rischio di commissione di ipotesi di reato individuate dalla legge. In particolare, il livello di rischio potenziale associabile a ciascuna area/processo sensibile è stato valutato sulla base di criteri di tipo qualitativo che tengono conto di fattori quali: la frequenza di accadimento/svolgimento dell'attività descritta, unitamente ad ulteriori indicatori economico-quantitativi (es.: valore economico delle operazioni o atti posti in essere, numero e tipologia di soggetti coinvolti, ecc.); la gravità delle sanzioni irrogate in caso di commissione di uno dei reati previsti dal Decreto 231/2001 nello svolgimento dell'attività; la probabilità di accadimento, nel contesto operativo, del reato ipotizzato; il potenziale beneficio derivante alla Società dalla commissione del comportamento illecito ipotizzato; gli eventuali precedenti di commissione dei reati da parte della Società o più in generale nel settore in cui essa opera. Analisi delle procedure esistenti e definizione dei protocolli Al contempo, sono state indagate le procedure operative e i controlli idonei a presidiare il rischio individuato, ponendo particolare attenzione al confronto tra i presidi esistenti e le esigenze e i requisiti imposti dal D. Lgs. 231/01. Aree a rischio commissione reati Dall analisi condotta dalla Società è emerso che le aree di attività nelle quali, allo stato attuale, potrebbero in ipotesi - essere commessi i reati previsti dal Decreto e che i processi aziendali, nel cui ambito, potrebbero crearsi le condizioni per la commissione di alcune tipologie di reati riguardano: i rapporti con la Pubblica Amministrazione; i delitti informatici (in essi ricompresi, per quanto di competenza, alcuni reati in materia di violazione del diritto d autore); i reati societari; i reati commessi in violazione delle norme sull igiene, salute e sicurezza sul lavoro; i reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita; i reati contro l amministrazione della giustizia In particolare, anche sulla base dell attività esercitata dalla Società e del contesto nel quale la stessa opera, le aree ed i processi aziendali maggiormente esposti al rischio di commissione di uno o più reati rilevanti ai fini del decreto risultano i seguenti: # nei rapporti con la P.A.: richiesta di autorizzazioni, licenze e concessioni da parte di enti pubblici; gestione delle attività di interlocuzione di natura tecnica con gli enti pubblici; richiesta di contributi, sovvenzioni e finanziamenti da parte dello Stato, di enti pubblici e delle Comunità europee (Ministero dell ambiente e Regione, ATO, Comuni, etc.); gestione delle interferenze; 7

gestione delle tematiche ambientali ed archeologiche; gestione delle visite ispettive da parte di enti pubblici o incaricati di pubblico servizio; gestione di tutte le attività connesse alle gare d'appalto; acquisto di beni e servizi, anche in economia; gestione o coordinamento delle attività relative a contenzioso e controversie stragiudiziali; selezione e gestione delle risorse umane; svolgimento delle attività connesse alle tematiche di igiene, salute e sicurezza sul lavoro; gestione delle spese di rappresentanza, omaggi, sponsorizzazioni e altre erogazioni liberali svolgimento di gare di qualsiasi genere. # per quanto concerne i delitti informatici: attività connesse all utilizzo ed alla gestione dei sistemi informativi aziendali. # per quanto concerne i reati societari: predisposizione del bilancio di esercizio; adempimenti in materia societaria; gestione dei rapporti con i soci, il collegio sindacale e la società di revisione. # per quanto concerne i reati commessi in violazione delle norme sull igiene, salute e sicurezza sul lavoro: - gestione degli adempimenti previsti dal D. Lgs. 81/08 e da ulteriore legislazione vigente in materia. # per quanto concerne i reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita: - acquisto di beni e servizi, anche in economia. # per quanto concerne i reati contro l amministrazione della giustizia: possibile influenza degli organi apicali sulle dichiarazioni all A.G. Dopo un attenta valutazione preliminare, supportata dalle interviste svolte e dall analisi della documentazione presente in azienda, sono stati esclusi dall analisi di dettaglio i reati contro la fede pubblica, i reati aventi finalità di terrorismo o eversione dell ordine democratico, i reati contro la personalità individuale, i reati finanziari, i delitti di criminalità organizzata, i delitti in materia di violazione del diritto di autore (fatte salve le previsioni in materia di delitti informatici). 8