Convegno ENERGIA DA BIOMASSE IL FUTURO COMINCIA DALLE AZIENDE AGRICOLE Conclusioni e proposte



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Transcript:

Convegno ENERGIA DA BIOMASSE IL FUTURO COMINCIA DALLE AZIENDE AGRICOLE Conclusioni e proposte Giovanni Riva CTI Comitato Termotecnico Italiano www.cti2000.it Milano, 19 giugno 2006 1

FILIERE AGRO-ENERGETICHE: IL PROBIO HA CONSENTITO LA DEFINIZIONE DELLE TIPOLOGIE Filiere centrate sull azienda agricola o sue aggregazioni (maggiore interesse del PROBIO) - Produzione di energia elettrica, termica o combustibili da parte dell agricoltore - Si va quindi oltre le tradizionali produzioni agroforestali (esempi: servizio calore, produzione di energia elettrica in proprio ecc.- concetto di energificio ) Filiere centrate su sistemi agricolo-industriali - L agricoltura rimane un produttore di materia prima (sostanzialmente materiale ligneo-cellulosico, semi oleaginosi e coltivazioni zuccherine o amidacee) - E comunque possibile pensare a un maggiore coinvolgimento dell agricoltura nella trasformazione 2

FILIERE PER L AZIENDA AGRICOLA O SUE AGGREGAZIONI - Esempi (1): Filiera legno-energia Da un ettaro si ottengono: - 6.000 kwh elettrici - Energia per il riscaldamento 3 di 200-300 m 2 di edifici

FILIERE PER L AZIENDA AGRICOLA O SUE AGGREGAZIONI - Esempi (2): Filiera olio-energia OLIO PER BIODIESEL ~ 0,7-1,2 t/ha Da un ettaro si ottengono: - 3.000/5.000 kwh elettrici - Energia per il riscaldamento di 30 m 2 di edifici - 1/1,5 t di mangime zootecnico 4

FILIERE PER L AZIENDA AGRICOLA O SUE AGGREGAZIONI - Esempi (3): Filiera del pellet Da un ettaro si ottengono: - 10 t/ha di pellet - Energia per il riscaldamento di 300 m 2 di edifici 5

FILIERE PER L AZIENDA AGRICOLA O SUE AGGREGAZIONI - Esempi (4): Filiera del biogas LIQUAMI PER USO AGRONOMICO Da un ettaro si ottengono: - 8.000/15.000 kwh elettrici (mais) - Energia per il riscaldamento di 60/100 m 2 di edifici 6

FILIERE PER SISTEMI AGRICOLO-INDUSTRIALI Esempi (1): Filiera colture ligneo-cellulosiche - energia A B Da un ettaro si ottengono: A 10.000/12.000 kwh (centrali dedicate) B 20.000/25.000 kwh (co-combustione) 7

FILIERE PER SISTEMI AGRICOLO-INDUSTRIALI Esempi (2): Filiere biodiesel / olio-energia A: Biodiesel B: Olio Da un ettaro si ottengono: A - 1 t di biodiesel (1.050 litri di gasolio) B - 5.000 kwh elettrici 8

FILIERE PER SISTEMI AGRICOLO-INDUSTRIALI Esempi (3): Filiera etanolo e derivati A: Trazione B: Utenze fisse Da un ettaro si ottengono: A - max 5/6 m 3 di etanolo (3.400/4.000 litri di benzina) B - 8.000/10.000 kwh elettrici 9

QUALE É LA FILIERA PIÙ VANTAGGIOSA? Difficile rispondere a livello generale. La scelta può essere operata solo a livello locale in considerazione delle sito-specificità e risorse disponibili Le specificità sono infatti numerose: - tutte le variabili che incidono sulla produzione agricola (orografia, clima, suolo, disponibilità di acqua, dimensione media degli appezzamenti...) - costi del trasporto e dello stoccaggio - esistenza di utenze termiche e loro carico annuale - tutti i fattori che incidono sulla conversione energetica (rendimenti, taglie di impianto...) - tutti i fattori che incidono sul controllo e gestione delle emissioni gassose e non (climatologia, disponibilità di terreni...) 10

ASPETTI ECONOMICI (1) Filiere centrate sull azienda agricola o sue aggregazioni Si presentano oggi le più fattibili quando l Azienda agricola: - fornisce servizi aggiuntivi (es.: servizio calore; vendita di pellet all utente finale) - beneficia dei Certificati Verdi (CV) - accede a capitali e dispone di spirito imprenditoriale Nei diversi casi le Produzioni Lorde Vendibili (PLV) possono variare tra 600 e oltre 1.500 /ha (senza considerare i diritti) In queste condizioni le possibilità di sviluppo rimangono tuttavia ridotte soprattutto per problematiche di carattere normativo e quindi occorre intervenire con azioni specifiche a livello nazionale e proseguire il lavoro intrapreso a livello regionale 11

ASPETTI ECONOMICI (2) Filiere centrate su sistemi agricolo-industriali Sono oggi le meno attraenti per l azienda agricola: le PLV variano allo stato attuale delle cose tra 400 e 600 /ha (diritti esclusi) In queste condizioni non si intravedono possibilità di decollo Per lo sviluppo delle filiere analizzate è quindi necessaria una politica nazionale mirata e organica che parta dal concetto che le filiere agro-energetiche nazionali siano meritevoli di promozione e di ulteriore lavoro da svolgere a livello regionale per il rafforzamento delle conoscenze tecniche soprattutto da parte degli operatori locali 12

COSA OCCORRE PER LO SVILUPPO DELLE FILIERE (1) Filiere centrate sull azienda agricola o sue aggregazioni Operare a tre livelli: - Nazionale per l adeguamento delle normative - Interregionale per pianificare le azioni sul territorio e per informare - Regionale per dare l avvio a esperienze più integrate 13

COSA OCCORRE PER LO SVILUPPO DELLE FILIERE (2) Esempi di attività nazionali per l adeguamento delle normative: - Rimodulazione della normativa dei CV in modo da rendere più stabile il loro valore, premiare le piccole taglie di impianto e la cogenerazione svolta a livello di azienda - Rimodulazione della normativa dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE) anche in relazione ai CV al fine di premiare le piccole reti di teleriscaldamento a biomassa - Semplificazione e adeguamento della normativa esistente 14

COSA OCCORRE PER LO SVILUPPO DELLE FILIERE (3) Esempi di attività interregionali - Pianificazione dei progetti integrati e attività di informazione Esempi di attività regionali per finalizzate all avvio di progetti integrati: - Attraverso l aggregazione di più aziende - Prendendo in esame più fonti energetiche di origine agricola 15

COSA OCCORRE PER LO SVILUPPO DELLE FILIERE (4) Filiere centrate su sistemi agro-industriali (biocombustibili) Anche in questi caso occorre operare a tre livelli: - Nazionale per mettere a punto nuove politiche - Interregionale per pianificare e informare - Regionale per preparare la strada alle filiere nazionali dei biocombustibili 16

COSA OCCORRE PER LO SVILUPPO DELLE FILIERE (5) Esempi di attività nazionali per la messa a punto delle politiche sui biocombustibili: - Necessità del ricorso a incentivazioni specifiche o a meccanismi obbligatori (Legge 81/2006) - Volendo promuovere le filiere nazionali il punto è quello di mettere a fuoco un complesso di norme che da un lato lascino libertà di mercato al prodotto nazionale e dall altro riduca al minimo necessario l utilizzo di materie prime provenienti dall estero 17

COSA OCCORRE PER LO SVILUPPO DELLE FILIERE (6) Esempi di attività interregionali - Scelta dei comprensori più idonei allo sviluppo delle colture per biocombustibili e informazione di carattere generale Esempi di attività regionali finalizzate a aprire la strada alle filiere dei biocombustibili: - Sviluppo di coltivazioni di più elevato rendimento e di minore impatto e della relativa logistica di raccolta e stoccaggio - Sviluppo di progetti pilota comprensoriali 18

COSA OCCORRE PER LO SVILUPPO DELLE FILIERE (7) Forme incentivanti (CV e TEE) e meccanismi obbligatori (incorporazione di biocombustibili) fanno lievitare i costi dei vettori energetici e alla fine chi paga è sempre l Utente finale Occorre quindi condividere le scelte di base attraverso una corretta informazione D altronde le motivazioni di fondo non mancano: - L energia verde è di regola più cara ma il suo costo rimarrà più stabile nel tempo - I vantaggi ambientali ed energetici sono evidenti, così come quelli di natura sociale e strategica - L energia verde è anche di stimolo per la diffusione della cultura del risparmio energetico 19