PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE VENETO BANDI DI FINANZIAMENTO APERTI CHE RIGUARDANO IL SETTORE LEGNO ENERGIA
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1 PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE VENETO BANDI DI FINANZIAMENTO APERTI CHE RIGUARDANO IL SETTORE LEGNO ENERGIA
2 ASSE 1 MISURA 121 MISURA 121 M Ammodernamento delle Aziende Agricole in montagna A-Interventi ammissibili (estratto) : introduzione di tecnologie ad alta efficienza per la produzione di energia a partire da fonti agroforestali rinnovabili con bassi livelli di emissioni in atmosfera. La produzione di energia dovrà essere effettuata con criteri che assicurino la connessione con l attività agricola. L energia complessivamente prodotta (elettrica, termica) dovrà essere utilizzata in azienda per più del 50% (valore espresso in kw). Per la misurazione della quota di energia reimpiegata in azienda è fatto obbligo dell installazione di un contatore dell energia prodotta dall impianto. Non viene considerata fra i reimpieghi in azienda la quota parte di energia eventualmente dissipata (Direttiva 2006/32/CE). B-AMBITO zone montane, come definite nell all. G C-BENEFICIARI : Imprenditori agricoli professionali, comprese: società di persone che prevedano esercizio esclusivo attività agricole, cooperative agricole, società di capitali con oggetto esercizio esclusivo attività agricola D-AIUTI:
3 ASSE 1 MISURA 121 MISURA 121 M Ammodernamento delle Aziende Agricole in montagna E-Limiti: Impianti di combustione diretta: se producono solo energia termica: efficienza >/= 85%. Impianti di combustione diretta: se producono energia elettrica ed energia termica (cogenerazione), il rendimento complessivo deve essere non inferiore all 85% e il rendimento elettrico deve essere >/= 20%. Impianti di pirogassificazione: se producono energia elettrica ed energia termica (cogenerazione), il rendimento elettrico deve essere >/= 20%. Tutti gli impianti non devono superare la potenza di 1 MW Limite massimo di spesa nell arco di 5 anni per impresa, per coop. agricole di conduzione Limite minimo di spesa per domanda per aziende di montagna F: Scadenza presentazione domande 15 giugno 2008
4 MISURA 122 Azione 3 ASSE 1 MISURA 122 Accrescimento del valore economico delle foreste Azione 3 Investimenti per la prima lavorazione del legname A-Interventi ammissibili (estratto) : Gli interventi riguardano l acquisto di macchinari connessi alla realizzazione di iniziative realizzate a carico delle superfici boscate e alla realizzazione delle opere di cui al successivo punto b) realizzate all interno dei boschi. a) Acquisto di attrezzature specialistiche per il taglio, l allestimento e l esbosco del legname (trattori forestali, autocarri attrezzati, rimorchi forestali, verricelli, harvester, forwarder, cippatrici, caricatori di biomasse, altri macchinari connessi alla raccolta di biomasse legnose in impianti di arboricoltura da legno, ecc.); b) Creazione di piazzali di deposito del legname per l accumulo temporaneo all imposto e creazione di teleferiche fisse ; c) Costi generali connessi alla realizzazione di tali opere di cui al punto b). B-AMBITO: solo zone montane C-BENEFICIARI : a) Proprietari e detentori di boschi singoli o associati. b) Imprese forestali, collegate ai proprietari da contratti significativi di utilizzazione e/o gestione boschiva. D-AIUTI: Il contributo viene concesso nella misura del 40%, elevabile al 50% nel caso di acquisto di apparecchiature innovative.
5 MISURA 122 Azione 3 ASSE 1 MISURA 122 Accrescimento del valore economico delle foreste Azione 3 Investimenti per la prima lavorazione del legname E-Limiti: Non sono ammesse operazioni di semplice sostituzione dotazionale con riferimento prioritario alle funzioni svolte dai vari mezzi, fatta eccezione nei casi in cui la sostituzione dotazionale comporti un aumento della produttività almeno del 25%. I progetti relativi alla creazione di piazzali di deposito e di teleferiche fisse devono essere cantierabili e le autorizzazioni necessarie alla realizzazione dell intervento devono essere presentate non oltre i 60 giorni dopo la scadenza dei termini per la presentazione della domanda. L acquisto di harvester è consentito solo attraverso l attivazione di Progetti Integrati di Filiera Forestale (PIFF), La domanda può essere presentata come impresa singola o nell ambito di un P.I.F. F-Scadenza della presentazione domande: 15 giugno 2008
6 ASSE 3 MISURA 311 MISURA 311 Diversificazione in attività non agricole Azione 3 Incentivazione della produzione di energia e biocarburanti da fonti rinnovabili A Interventi: Investimenti fissi (strutturali) per la produzione e vendita di energia elettrica e/o termica; Investimenti mobili (impianti e attrezzature) per la produzione e vendita energia elettrica e/o termica; Investimenti mobili (attrezzature) per la lavorazione e trasformazione della biomassa destinata produzione di energia; Investimenti mobili (impianti e attrezzature) per la produzione e vendita di biocarburanti. B- Ambito Intero territorio regionale con esclusione poli urbani, precedenza alle aree C-D C Soggetti richiedenti Agricoltori, così come definiti dal regolamento (CE) n. 1782/2003: persone fisiche o giuridiche o associazioni di persone fisiche o giuridiche, indipendentemente dalla personalità giuridica, la cui azienda si trova nel territorio della Regione del Veneto e che esercitano un attività agricola, così come definita alla lettera c) dell articolo 2 del regolamento (CE) n. 1782/2003.
7 ASSE 3 MISURA 311 MISURA 311 Diversificazione in attività non agricole Azione 3 Incentivazione della produzione di energia e biocarburanti da fonti rinnovabili D Aiuti: E Limiti Regime di de Minimis contributi non superiori a in tre anni Impianti non superiori a 1 MW Connessione dell impianto con l attività agricola, prevalente uso della biomassa degli associati, per i beneficiari in forma associata V.A.N. positivo tra il 4 e il 15 anno, senza contributo Indicatori di saostenibilità F Scadenza presentazione domande: 15 giugno 2008
8 PIF Progetti Integrati di Filiera E UN INSIEME DI AZIONI COORDINATE (MISURE) ATTUATE DA UN GRUPPO DI SOGGETTI CHE RAPPRESENTANO I DIVERSI SEGMENTI E INTERESSI DI UNA FILIERA, ALLO SCOPO DI: coinvolgere intorno ad uno stesso progetto concordato l insieme dei soggetti, delle esigenze e degli interessi della filiera sviluppare una strategia comune e condivisa per individuare e risolvere i punti critici del sistema filiera oltre che i problemi dei singoli soggetti raggiungere insieme risultati complessivi superiori rispetto a quelli che possono essere ottenuti singolarmente mettere insieme ed utilizzare più Misure per centrare meglio i risultati, concentrando gli interventi e le risorse Azioni di sistema: ricadono su più beneficiari e/o hanno una ricaduta sull intera filiera (111, 114, 124, 132, 133) Azioni individuali:interessano singoli destinatari degli interventi (121, 123)
9 PROGETTI INTEGRATI PIF Progetto integrato di filiera forestale (PIFF) Per esempio lo scopo finale del progetto è di realizzare un impianto di teleriscaldamento alimentato a cippato. In questo caso il soggetto proponente è interessato al finanziamento, realizzazione dell impianto e alla sua gestione. Il soggetto proponente dovrà coinvolgere nel progetto gli altri soggetti della filiera tra cui: - Uno o più possessori di boschi che si impegnano ad una azione di miglioramento boschivo per il quale chiederanno un finanziamento; - Una o più imprese boschive ( con patentino) che si impegnano a svolgere i lavori di miglioramento boschivo e sono interessate ad chiedere un finanziamento delle macchine forestali e cippatrici, da utilizzare (non esclusivamente) nei boschi di cui sopra.
10 PROGETTI INTEGRATI PIF Progetto integrato di filiera forestale (PIFF) Quindi gli interessi in gioco nel progetto sono: - Il soggetto proponente che ha interesse a realizzare l impianto di teleriscaldamento e per questo scopo presenterà una domanda di finanziamento: - Il proprietario/i di boschi che presenterà una domanda di finanziamento per realizzare il miglioramento boschivo: - L impresa/e boschiva che è interessato a presentare una domanda di finanziamento delle attrezzature forestali
11 PROGETTI INTEGRATI PIF Progetto integrato di filiera forestale (PIFF) Fasi: 1) Un soggetto proponente presenta una manifestazione di interesse a creare un P.I.F entro il 29 marzo 2) La proposta viene pubblicata su internet per dare pubblicità e trovare aderenti 3) Entro il 15 giugno, dopo aver raccolto le adesioni, si presenta un progetto vero e proprio 4) Entro 90 gg. viene comunicata al soggetto proponente la finanziabilità del progetto 5) Entro i successivi 90 gg si possono presentare le domande di finanziamento degli specifici interventi 6) Entro i successivi 90 gg viene accolta la domanda
12 PROGETTI INTEGRATI PIF Progetto integrato di filiera forestale (PIFF) Tipologia degli interventi ammissibili sulla misura 123 f Entità dell aiuto : 40% spesa ritenuta ammissibile
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