Sostegno alla pioppicoltura
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- Arrigo Bruni
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1 La pioppicoltura lombarda nel programma di sviluppo rurale Cremona, martedì 14 ottobre 2008 Roberto Tonetti Sostegno alla pioppicoltura Grazie ai fondi europei, negli ultimi quindici anni la Regione Lombardia ha finanziato l impianto di migliaia di ettari di pioppeti Anche attualmente e nei prossimi anni la Regione intende continuare la sua politica di sostegno a questo importante settore agricolo La coltivazione e la lavorazione del pioppo rappresenta infatti un'importante filiera da preservare e valorizzare.
2 Regolamento CEE 2080/1992 In particolare, fra il 1993 e il 2000, con l'applicazione del Regolamento CE 2080/1992, in Lombardia sono stati finanziati ben ,79 ettari di impianti di pioppicoltura I pioppeti hanno rappresentato il 65,55% delle superfici finanziate ad arboricultura. Col reg. CEE 2080/1992 non era possibile il reimpianto di pioppo su terreni già utilizzati da questa coltura (così detto pioppo su pioppo ). Il regolamento CE 1257/1999 art misura h (2.8) Fra il 2001 e il 2006 la misura h del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Lombardia ha finanziato 6.938,01 ettari di pioppeti Il contributo regionale erogato è stato pari a ,06 Le domande interessate da pioppicoltura sono state 845 I beneficiari sono stati solo agricoltori
3 Reg. CE 1257/ Regione Lombardia - PSR Misura h (2.8) - "Imboschimento delle superfici agricole" Superfici collaudate suddivise fra le quattro tipologie Tipologia D "arboricoltura da legno a rapido accrescimento (pioppeti)" 51,96% Tipologia A "bosco (naturale, con vincolo ambientale)" 3,99% Tipologia B "arboricoltura da legno a ciclo lungo (latifoglie di pregio)" 20,21% Tipologia C "arboricoltura da legno per biomassa (cedui a turno breve)" 23,83% Reg. CE 1257/ Regione Lombardia - PSR Misura h (2.8) - "Imboschimento delle superfici agricole" Contributi per il solo collaudo suddivisi fra le quattro tipologie Tipologia A "bosco (naturale, con vincolo ambientale)" 7,69% Tipologia D "arboricoltura da legno a rapido accrescimento (pioppeti)" 35,68% Tipologia B "arboricoltura da legno a ciclo lungo (latifoglie di pregio)" 24,99% Tipologia C "arboricoltura da legno per biomassa (cedui a turno breve)" 31,65%
4 Reg. CE 1257/1999: altri dati sulla pioppicoltura 8,21 ettari la superficie media (aritmetica) delle domande di pioppicoltura finanziate 1.535,45 il contributo medio erogato ad ettaro 7 le province interessate dalla pioppicoltura: Cremona, Lodi, Mantova e Pavia, ove è stata finanziata il 96,57% della superficie a pioppo; Bergamo, Brescia e Milano, ove è stato finanziato il restante 3,43% della superficie Reg. CE 1257/ Regione Lombardia - PSR Misura h (2.8) - "Imboschimento delle superfici agricole" Suddivisione superfici collaudate di tipologia D "arboricoltura da legno a rapido accrescimento - pioppeti" Bergamo 0,03% Brescia 0,13% Cremona 15,57% Lodi 6,84% Pavia 50,83% Milano 3,28% Mantova 23,32%
5 Confronto fra i risultati dei reg. 2080/1992 e 1257/1999 Le superfici a pioppeto finanziate in Lombardia sono sensibilmente calate, dai ,79 ettari del periodo 1993/1999 ai 6.938,01 ettari del periodo 2000/2006 Pertanto, la superficie finanziata si è ridotta di 9.923,78 ettari (- 58,85%) Parallelamente, col PSR 2000/2006 sono stati collaudati 3.182,19 ettari di cedui per biomasse, che talvolta sono stati realizzati su ex pioppeti. Ma anche se assimilassimo tali impianti a pioppeti, la variazione delle superfici fra i due periodi sarebbe del - 39,98% Reg. CE 1698/2005 Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 La Regione Lombardia ha predisposto il nuovo PSR per il periodo in base al Reg CE 1698/2005. All interno del nuovo PSR ha voluto dare ampio spazio alla misura 221, ossia alla misura che finanzia l'imboschimento dei terreni agricoli e in particolare la pioppicoltura.
6 Caratteristiche principali della pioppicoltura nella misura 221 La 221 imboschimento dei terreni agricoli prevede, misura strutturale, per quanto riguarda la pioppicoltura ( tipologia D ): la possibilità di presentare domanda di aiuto ininterrottamente fino al 4 febbraio 2013; questo arco di tempo è suddiviso in sei periodi al fine di definire le graduatorie delle domande finanziabili; per ogni periodo in cui è suddiviso il bando è possibile presentare una sola domanda di aiuto; una spesa ammissibile massima di 3.000,00 /ha il contributo massimo per domanda di punteggio extra di priorità per chi, dopo aver presentato la domanda, realizza l impianto entro il 31 marzo alla domanda deve essere allegata una semplice relazione tecnica, anziché un progetto come in passato una percentuale di contributo aumentata al 60%, ma che può ulteriormente aumentare al: 70% per i pioppeti con certificazione forestale FSC o PEFC oppure in siti natura 2000; 80% per i pioppeti con certificazione forestale FSC o PEFC che siano anche in siti natura possibilità di ricorrere, per determinare la spesa ammissibile a contributo, a una delle otto voci di costo a corpo, variabili in funzione della densità di impianto e dell'età delle pioppelle;
7 superficie minima per realizzare l'intervento di mq (ogni singolo appezzamento deve essere di almeno mq); non è possibile il reimpianto pioppo su pioppo, ma bisogna intervallare i due cicli di pioppo con colture a seminativo; l'abbinabilità delle superfici a pioppeto ai titoli da ritiro; la misura 221 prevede anche la possibilità di uso di cloni di pioppo nell'arboricoltura a ciclo medio-lungo (tipologia B), mettendo a dimora fino a 90 piante per ettaro, col rispetto di alcune regole tecniche. Primi risultati della misura 221 Il primo periodo del bando (dal 22 febbraio al 14 aprile 2008) ha visto un sensibile calo delle domande di aiuto relative alla pioppicoltura. La differenza è stata ancora più marcata ragionando in termini di spesa richiesta. Bando anno N domande presentate Superficie richiesta Investimento richiesto Differenza investimenti sul bando precedente N domande finanziate Superficie liquidata Contributo liquidato % contributo 2001 n.d. n.d. n.d. n.d , ,38 80% , ,96 n.d , ,36 50% , ,97-15,24% , ,93 50% , ,02-16,88% , ,53 50% , ,01-80,14% 60-80%
8 Quali i motivi del continuo calo? la stagnazione del prezzo del legname di pioppo? l aumento dei costi di produzione? approvvigionamento di materia prima proveniente da altri Stati membri o da Paesi extra comunitari? la frammentazione dell offerta nel mercato del pioppo? il divieto di pioppo su pioppo? altri motivi?
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