Prevenire l usura e sostenerne le vittime: le misure della Legge 108/1996



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IDEE Report IInformazioni e Dati per l Esame Ex ante n. 4 marzo 2011 Prevenire l usura e sostenerne le vittime: le misure della Legge 108/1996 La II Commissione consiliare Affari istituzionali ha avviato la trattazione di alcuni progetti di legge abbinati in tema di contrasto alla criminalità e all usura: pdl n. 49 Norme per la prevenzione della criminalità organizzata e della promozione dell educazione alla legalità pdl n. 47 Prevenzione del sovra indebitamento e contrasto dell usura pdl n. 50 Iniziative volte all affermazione della legalità e del contrasto del fenomeno delle truffe ai danni della popolazione anziana e pdl n. 3 Norme per la tutela della sicurezza dei cantieri e la trasparenza degli appalti delle opere per EXPO 2015. I progetti di legge in discussione prevedono la costituzione di un apposito fondo (Fondo regionale di prevenzione del fenomeno dell usura e di solidarietà alle vittime del reato di usura) per prevenire il ricorso all usura e supportare coloro che ne sono rimasti vittime. Una quota di questo fondo è destinata ad incrementare le misure previste a livello nazionale dalla Legge 108/1996 (Disposizioni in materia di usura) destinando ai beneficiari un aiuto supplementare. Per supportare l esame in corso presso la II Commissione, questa nota fornisce alcune sintetiche informazioni sul funzionamento delle misure statali per la prevenzione e il contrasto all usura, con un riferimento finale all intervento regionale in progettazione, secondo quanto previsto dal testo unificato dei progetti di legge sopra indicati, elaborato dal Comitato ristretto della II Commissione in data 8 marzo 2011. INDICE 1. COME FUNZIONANO LE MISURE DELLA LEGGE 108/96 SUL CONTRASTO DELL USURA? 1.1 MUTUI PER GLI IMPRENDITORI 1.2 GARANZIE A IMPRESE E FAMIGLIE 2. COME SUPERARE I LIMITI DELLE MISURE STATALI? Servizio Valutazione Processo Legislativo e Politiche regionali Ufficio Analisi Leggi e Politiche regionali

1. COME FUNZIONANO LE MISURE DELLA LEGGE 108/96 SUL CONTRASTO DELL USURA? Le misure previste dalla Legge 108/1996 agiscono su due fronti: da un lato puntano a sostenere economicamente imprenditori che denunciano il proprio usuraio, attraverso la concessione di prestiti per poter proseguire l attività; dall altro a facilitare l accesso al credito di famiglie con difficoltà finanziarie o imprese che si sono viste negare finanziamenti dagli istituti di credito. A questo fine la legge 108/1996 prevede l erogazione di mutui, senza oneri, a carico dello Stato e garanzie tramite consorzi fidi e associazioni antiusura per accedere a finanziamenti bancari. Di seguito descriviamo più in dettaglio questi interventi. 1.1 MUTUI PER GLI IMPRENDITORI Si tratta di prestiti senza oneri rimborsabili in 10 anni che possono essere erogati soltanto a imprese o soggetti che esercitano un attività economica 1. La richiesta può essere fatta solo dopo aver denunciato il proprio usuraio o dopo aver avuto notizia dell avvio delle indagini, e deve essere accompagnata da un progetto di utilizzo e di restituzione del prestito, che dimostri la volontà di rientrare nel circuito legale del credito. L importo del mutuo accordabile dipende dall entità degli interessi usurai pagati dall imprenditore fino al momento della denuncia. L iter previsto per la concessione dei mutui prevede diversi passaggi e accertamenti complessi: 1. occorre presentare un apposita domanda presso la Prefettura, che svolgerà una prima verifica di idoneità 2. la domanda verrà poi inoltrata al Commissario per il coordinamento delle iniziative anti racket e anti usura presso il Ministero dell Interno che, avvalendosi di un apposito Comitato 2 per l istruttoria delle domande, decreterà l eventuale erogazione del mutuo. Il mutuo può essere concesso 3 non prima che nel procedimento penale il richiedente risulti parte offesa, dilatando i tempi fra la richiesta e l effettiva concessione. La Consulta Nazionale Antiusura, che riunisce fondazioni antiusura, ha calcolato che dal momento della denuncia alla stipula del mutuo passano da 2 a 4 anni. 4 I tempi dell iter amministrativo si sommano inoltre a quelli delle indagini e dell iter processuale. Per attenuare la lunga attesa è prevista la possibilità di richiedere un anticipazione del mutuo, pari al 50% dell importo richiesto, che deve però essere autorizzata dal Pubblico Ministero incaricato del caso, che ne rilevi eventualmente la necessità. I mutui sono erogati a valere sul Fondo di solidarietà per le vittime del racket e dell usura 5 (da qui Fondo di solidarietà) a cui è destinato un apposito capitolo del bilancio del Ministero dell Interno 6. L ammontare del fondo a fine 2007 era pari a 274 milioni di euro. 1 Riferimento art. 14 Legge 108/1996. 2 Comitato di solidarietà per le vittime dell'estorsione e dell'usura. 3 Il mutuo può essere anche revocato, ad esempio se il procedimento penale per il delitto di usura si conclude con provvedimento di archiviazione, o in caso di assoluzione dell imputato; oppure se le somme erogate a titolo di mutuo non sono utilizzate secondo quanto previsto nel piano di investimento presentato con la domanda di mutuo. 4 Consulta Nazionale Antiusura, 2006. 5 Il Fondo di solidarietà per le vittime dell usura, previsto dall art. 14 della Legge 108/1996 è stato unificato a quello per le vittime di estorsione, ed è ora disciplinato dalla Legge 44/1999 e relativi regolamenti, in particolare dal DPR 455/7999. 6 Il Fondo è alimentato con un contributo annuo dello Stato e con i contributi provenienti dall aliquota d imposta sui premi assicurativi, nonché con i proventi ricavati dalla confisca di somme di denaro o vendita di beni ai sensi della Legge n. 575/1965 (Disposizioni contro la mafia). Fonte Banca d Italia. 2

I dati in tabella danno conto del numero delle domande e degli importi complessivamente erogati a fronte dei mutui richiesti negli ultimi anni, sia a livello nazionale che in Lombardia. Tav. 1 Fondo di Solidarietà per le vittime del racket e dell usura: numero e importi dei mutui concessi anno Domande accolte Importo complessivo Italia Domande accolte Importo complessivo Lombardia 2005 2006 7 90 8.414.433 nd 479.435 2007 143 9.513.863 9 457.789 2008 127 9.375.252 6 272.861 2009 165 14.812.276 14 1.583.706 Fonte: Comitato di Solidarietà per le vittime dell estorsione e dell usura 1.2 GARANZIE A IMPRESE E FAMIGLIE Si tratta di garanzie che consorzi fidi o associazioni che operano per la tutela delle vittime dell usura8 possono prestare ad imprese e famiglie. Mediante le risorse del Fondo per la prevenzione del fenomeno dell usura 9 (da qui in poi Fondo per la prevenzione) presso il Ministero dell Economia e delle Finanze, vengono trasferite somme a confidi e associazioni o fondazioni riconosciute, iscritti in un apposito registro, presso il Ministero nel caso dei confidi e le Prefetture per gli altri organismi. Imprese e famiglie, rivolgendosi a confidi o associazioni possono chiedere garanzie per ottenere finanziamenti da istituti di credito. L iscrizione nel registro attesta che: le associazioni o fondazioni iscritte hanno tra gli scopi sociali l assistenza alle vittime di usura ed hanno effettivamente svolto attività in tal senso in seguito alla loro costituzione, i confidi iscritti si sono dotati di un apposito fondo rischi 10 per costituire garanzie su finanziamenti e linee di credito per conto di piccole e medie imprese, alle quali precedentemente sia stato rifiutato un credito da parte di una banca, anche se assistito da una garanzia. Il Fondo per la prevenzione viene ripartito per il 70% tra i Confidi e il restante 30% tra le associazioni che per ricevere i contributi devono presentare domanda annualmente e dimostrare di avere convenzioni aperte con istituti bancari disposti ad erogare finanziamenti ai soggetti assistiti. 7 I dati si riferiscono al periodo 2005 febbraio 2006. Le attività del Comitato e del Commissario sono state sospese per fine mandato e in attesa della nomina dei nuovi membri. 8 Riferimento art. 15 Legge 108/1996. 9 Per l alimentazione del fondo la Legge n. 49/2006 ha disposto che somme del Fondo vittime di usura potevano essere annualmente destinate, con decreto ministeriale, al finanziamento del Fondo di prevenzione dell usura, come è accaduto nel 2006 con la destinazione di 70 milioni di euro al Fondo di prevenzione dell usura. 10 Il fondo speciale antiusura deve avere una gestione separata dal fondo rischi ordinario e destinato esclusivamente alle garanzie previste dalla Legge 108/1996. Tuttavia per il rilascio di queste garanzie deve essere previsto contestualmente anche l impegno del confidi tramite il proprio fondo ordinario. 3

La quota del fondo nazionale che viene assegnata 11 varia in relazione a diversi parametri: a) la consistenza del fondo rischi che i confidi destinano per le imprese a rischio usura (per le associazioni si tiene conto della quota patrimoniale destinata a prestare garanzie), b) l ambito territoriale e, per i confidi, il settore produttivo di riferimento, c) l attività effettivamente svolta dalle associazioni, e il volume delle garanzie concesse dai confidi, nel periodo precedente. La somma massima che le associazioni possono ricevere è pari a circa 1 miliardo e mezzo, mentre per quanto riguarda i confidi non può essere superiore a dieci volte l ammontare del fondo rischi e comunque entro 2,5 miliardi circa 12. La tavola 2 indica i contributi concessi ai confidi negli ultimi anni in Lombardia. Come è possibile osservare, il totale dei contributi che i confidi lombardi hanno ricevuto negli ultimi anni è calato notevolmente dal 2006. Confrontando gli anni 1996 2009 il numero dei confidi che hanno ricevuto contributi è passato da 40 a 7. Anche la media dei contributi assegnati a ogni confidi è passata da 190.000 a 70.000 euro. Questa diminuzione può essere letta come diminuzione del monte risorse disponibile sul Fondo nazionale per la prevenzione del fenomeno dell'usura: la sua alimentazione infatti non è regolare, rendendo incerta la disponibilità di risorse che confidi e associazioni possono richiedere. Ma può essere interpretata anche in relazione all attività dei confidi, ovvero delle garanzie erogate che potrebbero essere diminuite: se infatti l assegnazione delle somme derivanti dal fondo dipende anche dall attività svolta, è possibile che i confidi abbiano erogato sempre meno garanzie col passare degli anni e che per questo motivo non abbiano avuto accesso alle risorse del fondo per i periodi successivi. Allo stesso modo è possibile che siano diminuiti i Confidi che rimangono iscritti nei registro ministeriale 13, perdendo i requisiti che danno titolo a ricevere somme del Fondo per la prevenzione del fenomeno dell usura. Tutte queste ipotesi richiederebbero un approfondimento. 11 L assegnazione dei contributi a confidi e associazioni è stabilita da un apposita Commissione interministeriale. 12 D.P.R. 315/1997. 13 I Confidi per la Lombardia iscritti nell elenco del ministero nel 2006 erano 40. 4

Tav. 2 Fondo per la prevenzione del fenomeno dell usura. Contributi ai Confidi 1996 2009 CONFIDI Prov. 1996 2006 2006* 2007 2008 2009 1 ARTIGIANFIDI Bergamo scrl BG 481.467 2 CONFIAB BG 1.133.470 258.228 3 CONFIDART scrl BG 686.140 103.291 103.291 4 COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA Bergamo scrl BG 445.893 5 FOGALCO scrl BG 168.556 6 AGRIFIDI Bergamo e Varese soc.coop BG 125.001 125.001 7 ASCOMFIDI Brescia BS 291.302 8 CONFIDI LOMBARDIA soc. coop BS 1.489.584 292.098 135.249 9 CONFIDAPI scrl BS 216.912 10 COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA Brescia scrl BS 291.302 11 ARTIFIDIBRIXIA scrl BS 694.120 103.291 103.291 12 CREDIT COM scrl BS 309.874 13 FIDIIMPRESA scrl BS 708.217 126.887 83.767 15 A.SVIFIDI soc. coop BS 110.000 16 ARTIGIANFIDI Como scrl CO 618.080 154.937 17 CONFIA CO 445.893 18 EUROFIDI scrl CO 206.195 19 ASSOFIDI LOMBARDIA CO 81.861 20 UNIONFIDI LECCO CONFARTIGIANATO scrl LC 291.302 21 FONDO DI GARANZIA PER IL CREDITO AL COMMERCIO E AL TURISMO LECCHESE SCRL 22 ARTIGIANCREDITO DEL LODIGIANO scrl LO 309.874 LC 184.327 100.000 90.389 23 ARTIGIANFIDI Legnano scrl MI 686.140 103.291 82.233 24 CONFIDI MILANO MI 1.853.258 240.902 25 COOPERATIVA ARTIGIANA LOMBARDA DI GARANZIA scrl MI 1.561.654 331.195 153.352 26 CREDICOOP LOMBARDIA scrl MI 1.062.086 210.619 27 FIDICOMET scrl MI 585.192 28 FIDIIMPRESA Milano scrl MI 459.272 130.000 130.000 86.832 29 EUROCONFIDI IMPRESA MI 153.352 96.050 31 CO.FIDI scrl MN 428.664 32 CONFIDART Mantova MN 291.302 33 FIDITER scrl MN 1.027.647 250.653 25.823 25.823 34 ARTIGIANFIDI scrl MN 104.639 35 ASCOM FIDI arl PV 551.834 175.595 36 LIBERA COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA PROV. PAVIA scrl PV 1.282.800 211.747 38 COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA DI PAVIA srl PV 124.952 40 SOFIDI soc. coop SO 104.639 51.264 60.830 35.834 40 AR.CO.FIDI. soc. coop SO 58.362 40 ARTIANFIDI VARESE soc. coop VA 1.119.921 149.255 40 ASCOMFIDI Varese scrl VA 804.163 91.487 40 FIDIMPRESA Varese scrl VA 909.313 340.405 40 FIDIALTAITALIA scrl VA 91.335 Fonte: ns. elaborazione su dati Ministero dell Economia e delle Finanze 22.286.543 2.920.634 365.174 1.238.428 502.026 5

Per quanto riguarda associazioni e fondazioni che hanno ricevuto contributi, nel periodo 1996 2009 in Lombardia sono state due: una fino al 2006 e un altra dal 2006 in avanti. TAV. 3 Associazioni/fondazioni che hanno ricevuto contributi dal Fondo per la prevenzione in Lombardia ASSOCIAZIONI FONDAZIONI Prov. 1996 02 2003 2004 2006 2007 2008 2009 tot. Fondazione San Bernardino MI 554.386 212.408 134.672 901.466 Fondazione lombarda per la prevenzione del fenomeno MI 3.455.279 nd nd 3.455.279 6.910.558 dell'usura Fonte: ns. elaborazione dati Ministero dell Economia e delle Finanze A fine 2007 un decreto ministeriale 14 ha rinnovato le regole per l iscrizione al registro delle associazioni e fondazioni, incaricando le Prefetture sia della tenuta dei registri per la provincia di competenza sia del controllo della permanenza dei requisiti dei soggetti iscritti. Tali requisiti riguardano principalmente l effettiva operatività dell associazione (ad esempio la costituzione di parte civile in almeno un procedimento riguardante un proprio assistito o l aver svolto effettivamente attività di sensibilizzazione alla denuncia dell usura ed educazione alla legalità, la collaborazione con le forze dell ordine) con la possibilità per il Prefetto di revocare eventualmente l iscrizione. A tale proposito il Commissario per le iniziative antiracket ed antiusura in passato ha segnalato che a livello nazionale alcuni dei soggetti titolari dei contributi hanno mostrato una ridotta o inesistente operatività 15. Probabilmente per questo motivo è stata introdotta la previsione secondo la quale i contributi concessi, nel caso non vengano utilizzati per due anni consecutivi, debbano essere restituiti allo Stato 16. Un altro possibile esito indesiderato, che dovrebbe essere maggiormente indagato, riguarda l eventualità che le garanzie prestate a soggetti finanziariamente deboli potrebbero non essere comunque sufficienti per la concessione di finanziamenti e aperture di linee di credito da parte di istituti di credito o intermediari finanziari. A tale proposito nel luglio 2007 l ABI, la Banca d Italia, le principali associazioni imprenditoriali, i confidi, le fondazioni e le associazioni antiusura hanno sottoscritto un accordo che impegna in particolare le banche a favorire l applicazione della legge, ad esempio velocizzando le erogazioni dei finanziamenti richiesti, il finanziamento dei soggetti protestati e il coordinamento e collaborazione con associazioni antiusura e confidi. Sulla stessa linea nel 2009 è stato istituito un Tavolo permanente di Dialogo per la circolazione delle informazioni e per migliorare l operatività del Fondo di prevenzione. Tuttavia, nel maggio 2009 una comunicazione ufficiale della Banca d Italia denuncia ancora casi in cui le banche hanno rifiutato richieste di finanziamento, senza dare immediato riscontro al richiedente. Attualmente è in discussione in Parlamento un disegno di legge 17 che, tra le altre proposte, intende apportare correttivi alla legge 108/1996, per accelerare i tempi di concessione dei mutui, dare maggiore tutela alla vittima, facilitare il coordinamento con le norme del codice penale. 14 D.M. 220/2007. 15 Relazione del Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura, 2005. 16 Previsione introdotta con la finanziaria 2006 (Legge 266/2005). 17 PDL 2364 e pdl congiunti, approvato al Senato e assegnato all esame della Commissione Giustizia della Camera. 6

2. COME SUPERARE ALCUNI LIMITI DELLE MISURE STATALI? Come già accennato, attraverso il lavoro di un Comitato ristretto, la II Commissione sta procedendo ad elaborare un testo unificato dei progetti di legge presentati in materia di contrasto della criminalità organizzata e del fenomeno dell usura. Il testo fin qui elaborato 18 prevede, tra l altro, quattro misure dirette ad integrare quelle previste dalla Legge 108/96 19 : 1. integrazione delle anticipazioni sui mutui richiesti al Fondo di solidarietà, fino al 100% dell importo del mutuo 2. anticipazioni (fino al 50%) dei finanziamenti richiesti a istituti di credito e assistiti dalle garanzie del Fondo di prevenzione 3. garanzie aggiuntive a quelle del Fondo di prevenzione concesse dai confidi alle imprese, per la parte di finanziamento non coperta 4. garanzie aggiuntive a quelle del Fondo di prevenzione concesse da associazioni o fondazioni alle famiglie, per la parte di finanziamento non coperta Obiettivo di queste misure è intervenire su alcuni aspetti critici dell attuazione della legge 108/1996. I tempi I tempi lunghi per l erogazione dei mutui sono considerati una criticità del funzionamento di questo intervento, che dovrebbe aiutare tempestivamente coloro che intendono emanciparsi dalla condizione di vittime di usurai. In alcuni casi è però possibile ricevere un anticipazione, che il pdl prevede di incrementare fino al 100% dell importo del mutuo. L accesso al credito Un altro aspetto è rilevato da un rapporto dell associazione SOS Usura, presentato in Parlamento a febbraio 2010, secondo il quale la concessione dei prestiti assistiti dalle garanzie pubbliche rimane ancora fortemente soggetta alle valutazioni delle singole banche, convenzionate con confidi e associazioni, che si dimostrano talvolta poco inclini a concederli. A riguardo il pdl prevede l erogazione di garanzie supplementari, per facilitare il rapporto con gli istituti di credito. Prevede anche la possibilità di un anticipazione sul finanziamento richiesto, in modo da fornire quanto prima liquidità in situazioni di necessità. Occorre però tener conto del fatto che, poiché le misure regionali sono integrative di quelle nazionali, alcuni aspetti della loro attuazione ne risultano vincolati. Ad esempio, non potrà essere la Regione a stabilire quali confidi, associazioni e fondazioni, potranno erogare le garanzie integrative. Infatti la legge 108/1996 richiede determinati requisiti e l iscrizione negli appositi registri per poter ricevere contributi del Fondo di prevenzione e quindi l intervento regionale integrativo sarà attuato solo dai soggetti che agiscono per il livello statale. Ciò vincola anche l attività di assistenza e consulenza (previste all art. 15 della bozza di testo) che il pdl mette in capo a questi stessi soggetti. Un altro aspetto è l ampiezza dei beneficiari dell intervento regionale. Infatti il numero di imprese e famiglie che questi confidi e associazioni riusciranno effettivamente ad assistere in Lombardia dipenderà più dalla consistenza delle risorse stanziate dallo Stato per il Fondo di prevenzione che dall entità dell intervento regionale. In base al disegno dell intervento regionale infatti i beneficiari delle garanzie e delle anticipazioni regionali dovrebbero coincidere con i beneficiari di quelle concesse secondo la legge 108/1996. 18 Art. 14, bozza del comitato ristretto 8 marzo 2011. 19 La legge della Regione Lazio 24 agosto 2001 n. 23 prevede lo stesso genere di misure (art 4). 7

Questa analisi è stata realizzata dall Ufficio Analisi Leggi e Politiche regionali del Consiglio regionale della Lombardia: Elvira Carola (dirigente), Michela Rocca (analista), Daniela Carnelli (editing e segreteria). Le informazioni riportate nelle tabelle e nei grafici sono state attinte alle diverse fonti indicate in calce e sono state oggetto di elaborazione da parte del gruppo di lavoro. Stampa a cura dell U.O.O. Centro Stampa e Fotocomposizione del Consiglio Regionale della Lombardia. E possibile chiedere copia del report IDEE presso la segreteria dell Ufficio Analisi Leggi e Politiche regionali tel. 0267482437 e mail: ufficio.analisileggi@consiglio.regione.lombardia.it Pubblicazione non periodica. Distribuzione gratuita. Nessuna riproduzione, traduzione o adattamento può essere pubblicato senza citarne la fonte. 8