Numero 44 /2014 Le mansioni a rischio per patologie muscoloscheletriche nei dati INAIL Nei giorni scorsi è stato pubblicato dall INAIL il II volume delle Schede di rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nei comparti della piccola industria, dell artigianato e dell agricoltura 1. Nella parte introduttiva del volume sono analizzati i dati delle denunce e dei riconoscimenti di queste patologie a partire dall entrata in vigore delle nuove tabelle di legge, Si tratta di dati molto interessanti ed utili alla nostra attività di emersione delle malattie professionali e di loro riconoscimento da parte delle diverse sedi dell Istituto. ****** I dati in possesso dell INAIL e relativi agli anni compresi fra il 2008 e il 2012 mostrano, a livello nazionale, un incremento nel numero complessivo di denunce di Malattia Professionale (M.P.) pervenute all Istituto in tutte e tre le Gestioni ( Agricoltura, Industria e Servizi e Dipendenti Conto Stato ). Difatti, a fronte di un aumento complessivo di circa il 53% nel numero di M.P. denunciate, passate da circa 30.000 nel 2008 ad oltre 46.000 nel 2012, le M.P. denunciate nella Gestione Agricoltura risultano essere più che quadruplicate (da 1.832 a 7.748), nella Gestione Industria e Servizi sono incrementate del 35% (da 27.932 a 37.801), mentre nella Gestione Dipendenti Conto Stato risultano essere aumentate di circa il 30% (da 356 a 456). L Istituto in media ha riconosciuto circa il 47% delle M.P. denunciate in Agricoltura, il 41% di quelle denunciate nell Industria e Servizi ed infine il 20% di quelle denunciate nei Dipendenti Conto Stato 1 Per il primo volume delle schede vedi newsletter INCA 1/2013; 4/2013, 8/2013 e 10/2013-
Il significativo incremento nel numero di denunce di M.P. degli ultimi anni risulta essere giustificato da una serie di motivazioni ed in parrticolare da un aumento di denunce delle M.P. osteo-articolari e muscolo-tendinee (dovute prevalentemente a sovraccarico biomeccanico), per l entrata in vigore del Decreto Ministeriale del 9 aprile 2008 ( Nuove tabelle delle malattie professionali nell Industria e nell Agricoltura ) che ha inserito tali patologie nell elenco delle tecnopatie che godono della presunzione legale d origine. Le malattie professionali del sistema osteo-articolare da sovraccarico biomeccanico comprendono, oltre a quelle proprie degli arti superiori, anche le patologie di altri distretti corporei, come il rachide e gli arti inferiori. Fra le M.P. del sistema osteo-articolare denunciate con maggiore frequenza sono comprese le tendiniti, le degenerazioni artrosiche e le sindromi del tunnel carpale, riconducibili in parte o in toto all arto superiore. Nel quinquennio considerato (2008-2012), le malattie professionali del sistema osteoarticolare da sovraccarico biomeccanico denunciate presentano un andamento crescente rispetto al numero complessivo di M.P. denunciate, passando dal 41% nel 2008 (oltre 12.400), al 65% nel 2012 (circa 30.000). Le M.P. in esame hanno manifestato un incremento anche nel 2012, a fronte nel suddetto anno, di una flessione nel numero complessivo delle denunce rispetto al 2011. Il fenomeno è particolarmente evidente nella Gestione Agricoltura dove le denunce aumentano di circa 6 volte (da 1.041 a 6.277); nella Gestione Industria e Servizi si passa da 11.284 a 23.547 M.P., mentre nella Gestione Dipendenti Conto Stato, da 101 a 234. Nella Gestione Agricoltura l INAIL ha riconosciuto in media circa il 53% delle M.P. osteoarticolari da sovraccarico biomeccanico denunciate, nella Gestione Industria e Servizi circa il 44% e per la Gestione Dipendenti Conto Stato circa il 15%.
Si sottolinea come il numero di denunce di M.P. osteo-articolari da sovraccarico biomeccanico assuma per tutte le Gestioni, un andamento crescente nel periodo considerato, rappresentando nel 2012, per la Gestione Agricoltura oltre l 80% di tutte le denunce pervenute all Istituto, per la Gestione Industria e Servizi circa il 60% e per i Dipendenti Conto Stato intorno al 50% Analizzando i dati in base al genere, si evidenzia che nel 2012 le M.P. osteo-articolari da sovraccarico biomeccanico riconosciute nella Gestione Agricoltura sono per il 38% a carico di lavoratrici, a fronte di un occupazione femminile pari al 30% del totale degli addetti, con una incidenza maggiore per le donne di questo tipo di patologie professionali. Il tasso di riconoscimento più elevato per gli uomini nella Gestione Industria e Servizi, con il 66% dei riconoscimenti del totale delle patologie osteo-articolari, è da mettersi in relazione con il maggiore tasso di occupazione dei maschi in lavorazioni industriali a rischio per il sistema muscoloscheletrico (l 80% degli occupati nell industria sono uomini, mentre nel ramo Servizi l occupazione maschile e femminile è equamente distribuita al 50%.
In merito alla Gestione Industria e Servizi, i settori di attività economica cui sono riconducibili le M.P. del sistema osteo-articolare da sovraccarico biomeccanico denunciate nel 2012 e riconosciute dall INAIL, sono rappresentati essenzialmente da quello delle Costruzioni e del Commercio, oltre che, seppure in misura minore, dal settore della Sanità e assistenza sociale, dalle Industrie alimentari, dai Trasporti, dagli Altri servizi pubblici, sociali, personali, dal Settore metallurgico, da quello Tessile ed altri
Dalla Tabella sovra riportata si evince, specificatamente nell ambito della Gestione Industria e Servizi, come i settori con il maggior numero di M.P. riconosciute dall INAIL per l anno 2012, siano quelli delle Costruzioni e del Commercio a cui sono riconducibili nel complesso circa il 47% delle M.P. riconosciute.
I suddetti settori sono caratterizzati da cicli di lavoro scarsamente standardizzabili ed anzi significativamente eterogenei nelle modalità e tempistiche di attuazione. I settori prettamente industriali quali quello delle Industrie alimentari, Fabbricazione articoli in pelle, Industrie tessili e dell abbigliamento, Metallurgia, fabbricazione prodotti in metallo e Fabbricazione autoveicoli, rimorchi e semirimorchi, totalizzano complessivamente circa il 16% delle M.P. riconosciute. I suddetti dati evidenziano come a tutt oggi proprio le attività a carattere non industriale, oltre che quelle del comparto agricolo, dell artigianato e dei servizi in genere, rappresentino gli ambiti produttivi ove è maggiormente rilevante la problematica del sovraccarico biomeccanico, costituendo quindi il target principale per la messa in campo di azioni, iniziative e progetti finalizzati all analisi e alla gestione del rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori. Tutta la documentazione citata può essere richiesta alla Consulenza Medico- Legale Nazionale via e-mail all indirizzo m.bottazzi@inca.it, r.bottini@inca.it