Per i giornalisti / Dossier e speciali / Donne, lavorare in sicurezza

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1 TAVOLA : DONNE E LAVORO Dati Istat/Inail Maschi Femmine Totale % Femmine sul Totale Popolazione Popolazione di 15 anni e oltre ,9 Occupati (Media 2012) ,3 Infortuni sul lavoro - Agricoltura, Industria e servizi, Dip. Conto Stato Infortuni denunciati in complesso ,3 di cui casi mortali ,8 - Settore navigazione Infortuni denunciati in complesso ,0 di cui casi mortali In complesso Infortuni denunciati in complesso ,3 di cui casi mortali ,8 Fonti: popolazione e occupazione: ISTAT; infortuni sul lavoro: INAIL, archivi Banca Dati Statistica aggiornata al In Italia le donne rappresentano il 51,9% della popolazione in età lavorativa (oltre i 15 anni) e il 41,3% del totale occupati, e sono concentrate prevalentemente nel Centro-Nord. Nel 2012 le lavoratrici sono aumentate di 110mila unità rispetto al 2011 (+1,2%), sfiorando i 9,5 milioni. Oltre alle occupate, aumenta il numero delle donne disposte a lavorare che cresce dal 16,5% a circa il 24%. Il segno più si deve a tre componenti: l aumento delle lavoratrici straniere, cresciute di 76mila unità (+7,9%); le 148mila ultracinquantenni che per effetto della riforma delle pensioni sono rimaste nel loro posto di lavoro (+ 6,8%) e la crescita delle donne indotte dal periodo 1

2 di ristrettezza economica ad entrare sul mercato del lavoro per compensare la perdita delle entrate maschili. Nonostante l'aumento dell'occupazione femminile dovuto all'insieme di questi fenomeni, in Italia la quota di donne occupate sul totale della popolazione rimane di gran lunga inferiore a quella dell Ue (tasso di occupazione pari al 47,1% contro 58,6%). Nel settore navigazione, nel 2012 si sono registrate denunce di infortuni, con un calo del 2,9% rispetto al 2011 (1.003 casi), di cui solo il 5% ha interessato le donne (52 casi). Solo uno il caso mortale verificatosi nel 2012 (contro i 6 del 2011) che ha coinvolto, al pari dell anno precedente, esclusivamente il genere maschile. TAVOLA : UOMINI E DONNE, INFORTUNI PER RAMO DI ATTIVITA' Rami di attività Maschi Femmine Totale % Femmine infortuni occupati infortuni occupati infortuni occupati su totale infortuni % Femmine su totale occupati Agricoltura ,2 29,0 Industria ,6 20,6 Servizi (compresi i Dipendenti conto Stato) ,9 49,6 In complesso ,3 41,3 indice di incidenza (x occupati) 32,6 23,1 28,7 Fonti: popolazione e occupazione: ISTAT; infortuni sul lavoro: INAIL, archivi Banca Dati Statistica aggiornata al

3 TAVOLA : DONNE E INFORTUNI PER MODALITA' DI EVENTO Gestioni: Agricoltura, Industria e servizi e Dipendenti conto Stato Infortuni in complesso Modalità di evento Maschi Femmine Totale % Femmine sul Totale In occasione di lavoro ,8 In itinere ,2 In complesso ,3 % Infortuni In itinere 8,4 18,3 11,7 di cui casi mortali Modalità di evento Maschi Femmine Totale % Femmine sul Totale In occasione di lavoro ,7 In itinere ,4 In complesso ,8 % Infortuni In itinere 22,0 54,5 24,5 Nota 1: i casi mortali riportati nelle tavole si riferiscono ai decessi denunciati all'istituto e avvenuti entro 180 giorni dalla data in cui si è verificato l'infortunio, con esclusione di quelli per i quali è stata accertata la causa non professionale o non tutelata. Per le tre gestioni principali (Agricoltura, Industria e servizi, Dipendenti conto Stato) sono gli infortuni sul lavoro che nel 2012 in Italia hanno coinvolto le donne, pari esattamente a un terzo del totale ( ) e sono 66 i casi mortali denunciati all Inail e avvenuti nel 2012 in ambito professionale e di tutela assicurativa, pari al 7,8% del totale (844). Si segnala, inoltre, come per le donne la quota degli infortuni in itinere (durante il percorso casalavoro e viceversa) sia decisamente più elevata di quella degli uomini: 18,3% contro 8,4% per gli infortuni in complesso, arrivando addirittura al 54,5% contro 22,0% per gli infortuni mortali. 3

4 Questo probabilmente perché le donne sono principalmente occupate (per oltre il 50%) nel ramo Servizi, e in particolare in attività come personale domestico, sanità e servizi sociali, di per sé meno pericolose ma più soggette a spostamenti casa-lavoro. Altre differenze possono essere colte in merito agli infortuni in itinere (76.751), che nonostante si dividano in termini assoluti quasi equamente tra i sessi (52% per le donne), vengono ad assumere però rilevanza particolarmente diversa se considerati in senso relativo: per le lavoratrici ogni sei denunce, una riguarda il tragitto casa-lavoro o viceversa, mentre per gli uomini tale rapporto si dilata ad una ogni dodici e si allontana ulteriormente per le denunce mortali (rispettivamente una su due contro una su cinque). TAVOLA : DONNE E INFORTUNI PER CLASSE DI ETA' Gestioni: Agricoltura, Industria e servizi e Dipendenti conto Stato Infortuni in complesso Classe di età Maschi Femmine Totale % Femmine sul Totale Fino a 17 anni ,2 da 18 a 34 anni ,6 da 35 a 49 anni ,6 da 50 a 64 anni ,9 65 anni e oltre ,5 In complesso ,3 di cui casi mortali Classe di età Maschi Femmine Totale % Femmine sul Totale Fino a 17 anni da 18 a 34 anni ,6 da 35 a 49 anni ,0 da 50 a 64 anni ,3 65 anni e oltre ,6 In complesso ,8 Nota 1: i casi mortali riportati nelle tavole si riferiscono ai decessi denunciati all'istituto e avvenuti entro 180 giorni dalla data in cui si è verificato l'infortunio, con esclusione di quelli per i quali è stata accertata la causa non professionale o non tutelata. 4

5 Relativamente all età delle infortunate, tutte le fasce hanno registrato nel 2012 un decremento infortunistico. La fascia d età ( casi) risulta la più colpita in valore assoluto rappresentando il 44% di tutti gli infortuni rosa ; all interno di questa classe gli infortuni delle donne costituiscono il 33,6% del totale (uomini più donne), anche se è quella da 50 a 64 anni (64.703) ad avere la quota percentuale rosa più elevata (38,9%). Anche per gli infortuni mortali il maggior numero di casi riguarda la classe (24 decessi). TAVOLA : DONNE E INFORTUNI PER SETTORE DI ATTIVITA' (*) INCIDENZA INFORTUNISTICA FEMMINILE SUL TOTALE Gestione: Industria e Servizi Settori di attività economica % infortuni Femmine su totale infortuni per Settore Personale domestico 88,9 Sanità e servizi sociali 73,6 Confezione articoli abbigliamento 71,9 Istruzione privata 52,5 Amministrazione pubblica 52,3 Alloggio e ristorazione 51,8 Attività finanziarie e assicurative 51,6 Fabbricazione di coke e prodotti del petrolio 6,2 Fabbricazione di prodotti in metallo 5,7 Industria del legno 5,6 Estrazione minerali da cave e miniere 5,3 Manutenzione macchine/apparecchiature 4,7 Metallurgia 2,9 Costruzioni 2,4 (*) codifica Ateco-Istat versione 2007 La graduatoria dei settori di attività economica con maggiore incidenza infortunistica femminile vede al primo posto il personale domestico (88,9%), a seguire la sanità e i servizi sociali (73,6%) e il confezionamento di articoli di abbigliamento (71,9%). Nei settori più rischiosi dell'industria, si scende addirittura al 2,4% di incidenza infortunistica femminile nelle costruzioni e al 2,9% nella metallurgia. Per gli infortuni dei dipendenti statali si registra una prevalente incidenza infortunistica femminile (73,6%) sicuramente per la maggiore presenza delle donne nelle Amministrazione Pubbliche (Ministeri, Università). 5

6 TAVOLA : DONNE E INFORTUNI INDENNIZZATI IN OCCASIONE DI LAVORO - SEDE DELLA LESIONE Sede della lesione Agricoltura Industria e servizi Dipendenti conto Stato Totale % sul Totale casi codificati Mano ,6 Colonna vertebrale ,7 Caviglia ,8 Ginocchio ,9 Cingolo toracico ,8 Polso ,6 Piede ,7 Cranio ,0 Parete toracica ,8 Faccia ,0 Braccio,avambraccio ,7 Gomito ,4 Gamba ,2 Occhi ,7 Collo ,4 Altre dita ,4 Cingolo pelvico ,1 Alluce ,1 Coscia ,9 Organi interni ,2 Non determinato Nel complesso ,0 La sede della lesione maggiormente interessata dagli infortuni indennizzati e occorsi in occasione di lavoro resta la mano, anche se per le donne presenta un incidenza inferiore rispetto agli uomini (20% contro 28%) dovuta al maggior peso assunto dalle altre sedi principali, quali la colonna vertebrale (13% contro 10%), la caviglia (11% e 7%) e il ginocchio (10% e 8%).. 6

7 TAVOLA : DONNE E INFORTUNI INDENNIZZATI IN OCCASIONE DI LAVORO - NATURA DELLA LESIONE Natura lesione Agricoltura Industria e servizi Dipendenti conto Stato In complesso % sul Totale casi codificati Contusione ,8 Lussazione, distorsione, distrazione ,4 Frattura ,1 Ferita ,9 Lesioni da altri agenti ,6 Lesioni da sforzo ,4 Corpi estranei ,6 Perdita anatomica ,2 Lesioni da agenti infettivi e parassitari ,1 Non determinato Nel complesso ,0 Nell ambito della natura delle lesioni, più rilevanti risultano, come per gli uomini, contusione e lussazione, ma questa volta con pesi relativi maggiori per le donne (rispettivamente 36% contro 28% e 30% contro 24%). Da segnalare, infine, che la caduta è la prima causa d infortunio per le donne (32% sul totale dei soli casi codificati) e la seconda per gli uomini (22%); segue la perdita di controllo di macchine e utensili (rispettivamente 20% e 29%). 7

8 TAVOLA : LAVORATORI STRANIERI E INFORTUNI Gestioni: Agricoltura, Industria e servizi e Dipendenti conto Stato Maschi Paese di nascita Infortuni in complesso % ROMANIA ,9 MAROCCO ,6 ALBANIA ,0 TUNISIA ,9 INDIA ,5 SENEGAL ,0 EGITTO ,8 SVIZZERA ,6 PAKISTAN ,6 GERMANIA ,5 TOTALE ,0 di cui Infortuni mortali 112 Femmine Paese di nascita Infortuni in complesso % ROMANIA ,5 MAROCCO ,6 ALBANIA ,7 PERU' ,2 UCRAINA ,3 MOLDOVA ,0 SVIZZERA ,9 POLONIA ,9 GERMANIA ,5 ECUADOR 934 3,2 TOTALE ,0 % femmine su totale infortuni stranieri 27,6 di cui: Infortuni mortali 11 % femmine su totale casi mortali stranieri 8,9 TOTALE (M+F) di cui: Infortuni mortali 123 Nota 1: i casi mortali riportati nelle tavole si riferiscono ai decessi denunciati all'istituto e 8

9 avvenuti entro 180 giorni dalla data in cui si è verificato l'infortunio, con esclusione di quelli per i quali è stata accertata la causa non professionale o non tutelata. Nel 2012, sono stati gli infortuni sul lavoro che hanno interessato le lavoratrici straniere (pari al 13,1%) del totale delle donne infortunate: le più colpite sono state le romene con casi, le marocchine con e le albanesi con casi. I casi mortali sono stati 11 sui 66 complessivi (17%). Romania, Marocco, Albania sono ancora i Paesi di nascita col maggior numero di decessi. TAVOLA : DONNE E INFORTUNI PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Gestioni: Agricoltura, Industria e servizi e Dipendenti conto Stato Infortuni in complesso Ripartizione geografica Maschi Femmine Totale % Femmine sul Totale Nord-ovest ,4 Nord-est ,2 Centro ,5 Sud ,4 Isole ,6 ITALIA ,3 Nota: il totale ITALIA comprende eventuali valori indeterminati comunque residuali di cui casi mortali Ripartizione geografica Maschi Femmine Totale % Femmine sul Totale Nord-ovest ,4 Nord-est ,1 Centro ,1 Sud ,5 Isole ,5 ITALIA ,8 Nota 1: i casi mortali riportati nelle tavole si riferiscono ai decessi denunciati all'istituto e avvenuti entro 180 giorni dalla data in cui si è verificato l'infortunio, con esclusione di quelli per i quali è stata accertata la causa non professionale o non tutelata 9

10 Dall analisi territoriale risulta che gli infortuni femminili sono percentualmente più elevati al Nord (60%), seguito dal Centro (22%) e dal Mezzogiorno (18%); percentuale analoga per il Nord per i casi mortali, mentre Centro e Mezzogiorno si attestano al 20%. Il 2012 ha segnato rispetto al 2011 un calo infortunistico femminile in tutta Italia (-5,7% da del 2011 a del 2012); in particolare -7,6% nel Mezzogiorno, -7,4% al Centro, -5,3% nel Nord-est, -3,7% nel Nord-ovest. I casi mortali femminili hanno registrato un decremento di 25 casi (da 91 del 2011 ai 66 decessi del 2012) così ripartiti: da 30 a 21 nel Nord-est, da 21 a 13 nel Centro, da 22 a 13 nel Mezzogiorno. Nel Nord-ovest si registra, invece, l aumento di un caso mortale (da 18 a 19). TAVOLA : DONNE E INFORTUNI Infortuni in complesso - Femmine Gestioni Var. % 2012/2008 Agricoltura ,9 Industria e servizi ,9 Dipendenti conto Stato ,5 Totale Femmine ,8 In complesso (Femmine+Maschi) ,0 % Femmine / (Femmine+Maschi) 28,6 30,9 31,6 32,0 33,3 di cui casi mortali - Femmine Gestioni Var. % 2012/2008 Agricoltura ,3 Industria e servizi ,2 Dipendenti conto Stato ,1 Totale Femmine ,3 In complesso (Femmine+Maschi) ,6 % Femmine / (Femmine+Maschi) 7,7 6,8 8,0 10,1 7,8 Nota 1: i casi mortali riportati nelle tavole si riferiscono ai decessi denunciati all'istituto e avvenuti entro 180 giorni dalla data in cui si è verificato l'infortunio, con esclusione di quelli per i quali è stata accertata la causa non professionale o non tutelata 10

11 Gli infortuni in rosa sono calati dai del 2008 ai del 2012 (-12,8%), pur facendo registrare nel quinquennio un incremento di quasi 5 punti percentuali dell incidenza femminile sul totale degli infortuni (da 28,6% a 33,3%), a fronte di un aumento dell occupazione femminile solo dell 1,3% nello stesso periodo. Ciò per effetto di un calo infortunistico (-12,8% si ripete) molto più contenuto rispetto a quello dei colleghi uomini (-29,9% sempre tra il 2008 e il 2012) più concentrati delle donne in settori colpiti dalla crisi economica e occupazionale. La diminuzione degli infortuni per entrambi i sessi è stata per lo stesso quinquennio pari al 25,0% (da del 2008 a casi del 2012). I casi mortali femminili sono passati da 86 nel 2008 a 66 nel 2012 (-23,3%) con un calo di poco inferiore rispetto a quello complessivo (-24,6%). La riduzione degli incidenti femminili, nel quinquennio , è stata più rilevante in Agricoltura (-26,9%) che nell Industria e servizi (-12,9%) e tra i Dipendenti conto Stato (-4,5%). Sul piano territoriale, oltre il 60% degli infortuni femminili avvenuti nel 2012 si è verificato nel Nord del Paese, analogamente alla componente maschile. TAVOLA : DONNE E MALATTIE PROFESSIONALI PER GESTIONE Gestioni Maschi Femmine Totale % Femmine sul Totale Agricoltura ,1 Industria e servizi ,7 Dipendenti Conto Stato ,9 In complesso ,9 di cui stranieri ,7 Le quasi 14mila denunce femminili di malattia professionale del 2012, pur concentrandosi, come per gli uomini, nell Industria e servizi (in misura del 76,0% del loro totale, contro l 84,9% dei maschi), registrano una maggiore incidenza dell Agricoltura (il 22,0% delle malattie femminili è agricola contro il 14,6% per i maschi). 11

12 TAVOLA : DONNE, TIPO DI MALATTIE PROFESSIONALI A CONFRONTO Gestioni: Agricoltura, Industria e servizi e Dipendenti conto Stato Tipo di malattia professionale Maschi Femmine Totale % Femmine sul Totale In complesso ,9 principalmente: Malattie osteo-articolari e muscolo-tendinee ,6 di cui: Affezioni dei dischi intervertebrali ,9 Tendiniti ,0 Sindrome del tunnel carpale ,4 Malattie del sistema nervoso e degli organi di senso ,7 di cui: Ipoacusia e sordità da rumore ,2 Malattie respiratorie ,1 Tumori ,6 Malattie cutanee ,7 Disturbi psichici ,6 di cui: Disturbi dell'adattamento cronico e posttraumatico da stress cronico ,2 Il confronto di genere sul tipo di malattia rivela che anche nel 2012, per entrambi i sessi, a colpire i lavoratori sono soprattutto le malattie osteo-articolari e muscolo tendinee (in particolare affezioni dei dischi intervertebrali, tendiniti e sindromi del tunnel carpale) ma con una differenza ben marcata tra uomini e donne: se tali patologie rappresentano il 61% delle denunce maschili, questa percentuale sfiora addirittura l 87% per le donne, ben 12mila delle loro 14mila denunce. In particolare, la sindrome del tunnel carpale viene denunciata più dalle donne che dagli uomini (2.965 contro 2.484). Per le donne risultano molto contenute (numericamente casi per ogni tipologia) le segnalazioni di ipoacusie, patologie respiratorie, tumori e malattie cutanee. 12

13 TAVOLA : DONNE E MALATTIE PROFESSIONALI PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Gestioni: Agricoltura, Industria e servizi e Dipendenti conto Stato Ripartizione geografica Maschi Femmine Totale % Femmine sul Totale Nord-ovest ,1 Nord-est ,5 Centro ,7 Sud ,9 Isole ,1 ITALIA ,9 Nel 2012 sono state quasi 14mila le denunce di malattia professionale da parte di lavoratrici donne. La quota femminile sul totale delle denunce è stata nel 2012 pari al 29,9%, un valore che non si discosta significativamente dall incidenza femminile sul fenomeno infortunistico (33,3%) e che, come per gli infortuni, è risultato costantemente in crescita nell ultimo quinquennio osservato (nel 2008 le denunce femminili erano il 25,9% del totale). 13

14 TAVOLA : DONNE E MALATTIE PROFESSIONALI A CONFRONTO Gestioni: Agricoltura, Industria e servizi e Dipendenti conto Stato Sesso Maschi var. % su anno precedente -- 13,4 17,9 9,4-1,1 var. % su ,4 33,7 46,3 44,7 Femmine var. % su anno precedente -- 23,6 31,7 11,3-2,3 var. % su ,6 62,8 81,2 77,0 Totale var. % su anno precedente -- 16,0 21,7 10,0-1,5 var. % su ,0 41,2 55,3 53,0 % Femmine su Totale 25,9 27,6 29,8 30,2 29,9 A differenza degli infortuni che sono numericamente diminuiti anche nel 2012, confermando il trend decrescente degli ultimi anni, le malattie professionali hanno continuato a crescere fino al 2011 e solo nel 2012 si è registrata una battuta d arresto (-1,5% passando da del 2011 a del 2012 per entrambi i sessi). Analogo andamento per le denunce femminili, aumentate del 77% nel quinquennio (da a casi) ma calate del 2,3% rispetto al 2011 ( denunce). 14

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