FAMIGLIA totale
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- Alina Miele
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1 FAMIGLIA Numero di famiglie. Il numero di famiglie abitualmente dimoranti sul territorio nazionale è aumentato da 21.8 a 24.6 milioni nel Durante il periodo intercensuario le famiglie unipersonali sono passate da 5.4 milioni (24.9 per cento del totale) a 7.5 milioni (30.2 per cento) nel Il notevole aumento è dovuto al progressivo invecchiamento della popolazione e ai mutamenti demografici e sociali. Di contro, le famiglie più numerose (cinque componenti, sei e più componenti) rappresentano rispettivamente il 4,3 e l'1,4 per cento del totale, in diminuzione rispetto al censimento del Famiglie per numero di componenti serie storica: valori in migliaia totale Famiglie per numero di componenti serie storica: valori percentuali totale Famiglie. Coppie con figli per numero di figli serie storica: valori in migliaia Famiglie. Coppie con figli per numero di figli serie storica: valori percentuali
2 Famiglie. monogenitori per numero di figli- serie storica: valori in migliaia Famiglie: monogenitori per numero di figli- serie storica: valori percentuali Matrimoni. Nel 2013 diminuiscono le celebrazioni di matrimoni (3,2 ogni mille abitanti). Nel Mezzogiorno ci si sposa di più che nel Centro-Nord (3,8 a fronte del 2,9 per mille); il Nord-ovest presenta la quota maggiore di unioni celebrate con rito civile (55,3 per cento). Nel 2013, dopo la lieve crescita verificatasi nel 2012, riprende il calo dei matrimoni, in atto dal 2008: rispetto al 2012 sono state celebrate nozze in meno e questo calo ha interessato soprattutto i primi matrimoni di sposi entrambi italiani che risultano (quasi in meno rispetto al 2012 e circa in meno negli ultimi 5 anni). Anche i matrimoni con almeno uno sposo straniero, la cui crescita nel 2012 aveva contrastato il costante calo dei matrimoni con sposi italiani, sono in diminuzione: scendono di oltre unità rispetto all'anno precedente e rappresentano il 13,4 per cento del totale dei matrimoni (erano il 14,8 nel 2012). Si confermano in aumento i matrimoni con rito civile, che raggiungono il 42,5 per cento del totale dei matrimoni celebrati in Italia (41,0 per cento nel 2012). Matrimoni Italia Divorzi. In Italia, nel 2012, le separazioni sono state e i divorzi Il numero di separazioni è aumentato dal 2000 del 22,7 per cento e quello dei divorzi del 36,6 per cento. Nell'ultimo decennio il trend delle separazioni si presenta per lo più crescente, con alcune leggere oscillazioni; i divorzi hanno raggiunto il loro massimo nel 2009 per poi registrare una battuta d'arresto. Le separazioni concesse sono 14,8 ogni 10 mila abitanti nel 2012; nel 2000 erano 12,6. I divorzi, invece, ammontano a 8,6 ogni 10 mila abitanti (6,6 nel 2000). Famiglie con almeno un cittadino straniero. Le variazioni della struttura familiare intercorse nell'ultimo decennio sono evidenti anche in relazione alla presenza straniera in famiglia. Al Censimento del 2011, le famiglie con almeno un cittadino straniero ammontano a 1.8 milioni, pari al 7,4 per cento del totale delle famiglie, quasi il triplo rispetto alla rilevazione del 2001.
3 Reddito netto familiare. Nel 2012 circa il 62 per cento delle famiglie residenti in Italia ha conseguito un reddito netto inferiore all importo medio annuo ( euro, pari a circa euro al mese). La Sicilia presenta il reddito medio annuo più basso ( euro, il 29 per cento in meno del dato medio italiano); inoltre, in tale regione, in base al reddito mediano il 50 per cento delle famiglie si colloca al di sotto di euro annui (circa euro al mese). All'opposto, la provincia autonoma di Bolzano presenta il più alto reddito familiare medio annuo ( euro), seguita dalla Lombardia ( euro) e dalla provincia autonoma di Trento ( euro). Reddito netto familiare anno 2012 Lavoro dipendente Lavoro autonomo Pensioni e trasferimenti pubblici Altro Totale Italia Nord-ovest Nord-est Centro Sud Isole
4 Famiglie in povertà relativa e assoluta. Nel 2013, secondo l'istat, si trovano in condizione di povertà relativa 3.2 milioni famiglie residenti nel territorio italiano, pari al 12.6 % del totale. Si registra un peggioramento rispetto al 2008 anno in cui le famiglie in condizione di povertà relativa erano 2.7 milioni. Le famiglie in povertà assoluta sono 2 milioni pari al 7.9% della popolazione residente. Famiglie in povertà relativa Tasso povertà relativa famiglie Famiglie in povertà assoluta milioni 12.6% 2.0 milioni 7.9% milioni 12.7% 1.7 milioni 6.8% milioni 11.3% 1.1 milioni 4.6% Tasso povertà assoluta famiglie Famiglie in povertà relativa per territorio, tra parentesi il dato percentuale Nord 572mila (4.9%) 760mila (6.2%) 733mila (6%) Centro 317mila (6.7%) 358mila (7.1%) 393mila (7.5%) Sud 1.8 milioni (23.8%) 2.1 milioni (26.2%) 2.1 milioni (26%) Famiglie in povertà assoluta per territorio, tra parentesi il dato percentuale Nord 378mila (3.02%) 677mila (5.5%) 699mila (7.9%) Centro 139mila (2.9%) 256mila (5.1%) 315mila (5.7%) Sud 610mila (7.8%) 792mila (9.8%) 1 milione (12.6%) Potere d'acquisto delle famiglie. Tenuto conto dell andamento dell inflazione, il potere di acquisto delle famiglie consumatrici nel 2014 è rimasto invariato. Nel quarto trimestre del 2014 è sceso dello 0,5% rispetto al trimestre precedente ed è aumentato dello 0,8% rispetto al quarto trimestre del 2013.
5 Propensione al risparmio. Nel 2014 la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari all 8,6%, con una diminuzione di 0,3 punti percentuali rispetto all anno precedente. Anche nel quarto trimestre del 2014 la propensione al risparmio è stata pari all 8,6%, in diminuzione di 0,5 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del 2013.
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