Criteri redazionali per gli autori



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Criteri redazionali per gli autori 1. Organizzazione e dimensioni dei contributi Le dimensioni dei contributi devono rientrare nei limiti indicati di seguito per ogni Sezione: Saggi I contributi con carattere di proposta teorico-metodologica non devono superare i 30.000 caratteri, spazi e bibliografia inclusi, mentre i saggi di ricerca non devono superare i 45.000 caratteri, spazi e bibliografia inclusi. A partire da... La sezione raccoglie interviste con esperti di spicco del mondo culturale e scientifico, nazionale e internazionale, le cui voci maestre e i cui contributi consentono di aprire finestre sui grandi temi culturali e sociali, ampliando, arricchendo e articolando le riflessioni sul ruolo attuale dell educazione. Per le interviste il numero dei caratteri è compreso tra 20.000 e 40.000. Note e Punti di vista I contributi non devono superare i 10.000 caratteri. I testi di commento possono variare dai 10.000 ai 15.000 caratteri. Pratiche e Teorie Ciascun contributo, che potrà riguardare la narrazione di specifiche pratiche di apprendimento o l elaborazione di studi di uno o più casi dovrà avere la dimensione massima di 16.000 caratteri. Storie di apprendimento In questa sezione parlano le storie e i racconti dei romanzieri e degli insegnanti-scrittori che narrano vicende ed esperienze, anche autobiografiche, ambientate e vissute nel mondo della

scuola, della formazione e del lavoro. Il breve racconto, inedito, potrà variare dagli 8.000 ai 12.000 caratteri. Rassegne e Recensioni La sezione seleziona testi, nazionali ed internazionali, che aprono orizzonti nel campo dell education e del learning nei contesti scolastici, nell Università, nei luoghi di lavoro e della formazione. Le rassegne analizzano, criticano e mettono a confronto su di uno stesso tema o su temi affini più testi di autori diversi o vari testi di uno stesso autore. Le rassegne non devono superare i 13.000 caratteri. Per le recensioni su libri recenti il numero dei caratteri va da un minimo di 8.000 ad un massimo di 10.000, spazi inclusi. Per i contributi di tutte le sezioni, il testo deve essere accompagnato da: - un Abstract di massimo 200 parole (in italiano e in inglese) e titolo in inglese del contributo proposto - 5 parole chiave - Keywords - in italiano e in inglese - notizie sull autore (bio) di 3-4 righe max (v. oltre) La bibliografia deve comprendere riferimenti alla letteratura internazionale e va limitata alle sole citazioni utilizzate nel testo, riducendo al minimo le autocitazioni. 2. Impaginazione e modalità di invio Margini di pagina Superiore 1,5 Inferiore 1,5 Interno (sinistro) 1,5 Esterno (destro) 4,5 Rilegatura 0 Piè di pagina 1,5 Intestazione di pagina 1,5 2

Tabelle, grafici e figure Nell invio alla redazione di SD devono essere accluse, su file Excel separato, le eventuali tabelle da riportare nel documento Word (sia proprie che estratte da altre pubblicazioni). Nel documento Word va segnalato il punto in cui inserire le tabelle presenti su Excel, attraverso una semplice numerazione - Tabella 1, Tabella 2, Tabella 3 - corrispondente alla numerazione riportata nel file Excel. I grafici devono essere inviati in un file Excel in cui siano presenti le relative tabelle in modo da consentire l accesso ai valori del grafico. Anche in questo caso vige il criterio della numerazione nel file Word Grafico 1, Grafico 2, Grafico 3 - onde poter localizzare la posizione in cui inserirli. Anche figure, schemi e rappresentazioni grafiche devono essere inviate separatamente su file ad ottima definizione grafica (Jpeg), prive di sgranature e rigorosamente nella scala dei colori bianco, grigio e nero. Al primo invio, le figure possono anche essere lasciate direttamente nel testo, per facilitare il lavoro dei revisori. Tuttavia, successivamente, dopo l eventuale accettazione, l autore dovrà inviare separatamente i file relativi a tabelle, grafici e figure. Tabelle, grafici e figure devono essere precedute da un Titolo e seguite dalla Fonte, come da esempio: Tabella 1 - Evoluzione della numerosità dei corsi attivati (Times New Roman 11) Anno accademico Tipologia di corsi di studio attivi in base all ordinamento Corsi aperti alle immatricolazioni pure Corsi di Laurea Specialistica Magistrale 1999 2000 Attivi prima del DM 509/99 2007 2008 Attivi in base al DM 509/99 2008 2009 2009 2010 2.444 3.103 2.873 2.651 2010 2011 2011 2012 Attivi in base ai DM 509 e DM 270 2.532 di cui 454 sanitarie 2401 di cui 454 sanitarie 2.416 2.353 2.205 2.089 1980 Fonte: Almalaurea (2011). Times New Roman 10, allineato con l oggetto (tabella, grafico o figura)

La fonte dei dati deve poi essere riportata per esteso in bibliografia. Si sottolinea che la non adesione a tali criteri comporta l automatica esclusione di tabelle, grafici e figure dal testo da pubblicare. 3. Formati e indicazioni per la stesura Formato, carattere e paragrafo Carattere: Times New Roman 12, allineamento giustificato, interlinea singola Rientri: a destra 0; a sinistra 0; speciale 0,5 Spaziatura: prima 0; dopo 0 La prima frase di inizio contributo e la prima frase successiva a Tabelle, Grafici e citazioni estese ha le seguenti caratteristiche: Carattere: Times New Roman 12, allineamento giustificato, interlinea singola Rientri: a destra 0; a sinistra 0; speciale 0 Spaziatura: prima 0; dopo 0 Abstract in italiano Va posto ad apertura del contributo, dopo il titolo e nome e cognome dell autore, introdotto da: Abstract: poi tutto in Times New Roman 11, corsivo, senza punti a capo. (Max. 200 parole) Keywords in italiano Stesse caratteristiche di cui sopra, introdotto da: Keywords: poi tutto in Times New Roman 11, corsivo, senza punti a capo. Punto e virgola tra una parola chiave e l altra. Ogni prima parola deve essere con l iniziale in maiuscolo. (Max. 5 keywords) Keywords: Mercato del lavoro; Apprendimento sul lavoro; Stage; Competenze. 2

Paragrafi Il contributo può essere suddiviso in paragrafi con titoli e sottotitoli. La strutturazione dei sottotitoli è fino ad un massimo di 3 livelli, come da esempio: Livello 1: 1. Polisemia della valutazione (Times New Roman, 12, grassetto, interlinea singola) Livello 2: 1.1. Valutare o giudicare? (Times New Roman, 12, corsivo, interlinea singola) Livello 3: Il caso dell Italia (Times New Roman, 12, corsivo, interlinea singola, senza punti numerati) Premesse, Premessa, Conclusione, Conclusioni, Alcune conclusioni, etc non vanno numerati. Stesura dei testi Nel testo si indicano in corsivo i titoli di libri, articoli, saggi, opere e le espressioni in lingua straniera (ad eccezione dei termini entrati a far parte del lessico italiano: come ad esempio test, politically correct, computer). Si incoraggia l utilizzo dell italiano quando la traduzione esistente mantiene il senso originario del termine. Le congiunzioni eufoniche ed e ad si usano solo nel caso di incontro di vocali identiche, a meno che la seconda parola non contenga una d nella prima sillaba (cacofonia). Non viene mai usata la congiunzione od. Le d eufoniche possono essere lasciate nei testi di narrativa quando facenti parte dello stile dell autore. Esempi: ed ecco, ad altri, a Adamo, o oggi Nel testo è assolutamente da evitare il virgolettato. Per indicare accezioni particolari di un termine è opportuno utilizzare le virgolette singole. Ad esempio: Il modello strutturalista di analisi dei processi di apprendimento è stato considerato pesante

Le citazioni dirette di frasi di altri autori, estrapolate a partire dai loro testi, devono essere chiuse fra virgolette doppie, (attenzione! Non utilizzare << e >> del tasto situato in basso a sinistra della tastiera). a) Nel caso di citazioni brevissime, relative ad espressioni o categorie è possibile omettere la pagina di riferimento. Esempio: L idea una «società liquida» (Baumann, 2003) è al centro di questa ricostruzione. b) Se le citazioni superano le 10 parole devono essere seguite da: apertura parentesi, cognome dell autore, virgola, anno di pubblicazione, due punti, spazio, numero di pagina, chiusura della parentesi, come nell esempio di seguito: Del resto questa conclusione è stata sottolineata con forza nell ambito della visione dominante nel contesto inglese, quando si specifica che «la valutazione dei sistemi scolastici deve procedere senza instillare nei docenti la pratica di preparare gli studenti solo e soltanto ad una buona riuscita dei test» (Aldridge, 2007: 56) c) Se le citazioni sono lunghe e superano le 5 righe, devono essere scorporate dal testo, digitate in Times New Roman 11, precedute e seguite da una riga in bianco (tasto Invio ). Esempio: Il filosofo francese aggiunge inoltre che a suo parere: «Il mondo è così capovolto nei discorsi che lo incassano. Ne deriva che il formalismo russo pretende di trovare le relazioni nomotetiche nella poetica della letteratura, come se questa fosse ogni volta sorta a partire da una strategia architettonica che l autore ha deciso a tavolino, prima ancora di intraprendere la scrittura. Le pretese di questa visione strutturale della scrittura valgono anche per il modo in cui i formalisti russi hanno concepito l apprendimento del linguaggio» (Derrida, 1983: 221). 2

I riferimenti bibliografici vanno posti nel testo, riportando tra parentesi tonde il cognome dell autore, la virgola e l anno di pubblicazione (Baumann, 2009). Nel caso di un testo ad opera di due autori vanno indicati i cognomi di entrambi, legati da congiunzione (Zucchermaglio e Alby, 2006). Nel caso di un testo con più di due autori va indicato soltanto il cognome del primo autore seguito da et al. in corsivo: (Dubet et al., 2003); tutti gli altri autori vanno citati nella bibliografia completa, a fine testo. Quando si fa riferimento a testi di un medesimo autore, pubblicati nello stesso anno, si usi l indicazione a, b, c, Esempio: (Baudrillard, 1995a, 1995b) I riferimenti a siti web e ad altri materiali rinvenuti sul web possono essere inseriti nel testo, ma sarebbe meglio indicare i link in nota, in particolare quando sono lunghi. Note Le note vanno poste al termine del contributo, prima della Bibliografia. Il numero delle note va il più possibile limitato. Soprattutto le note non devono essere utilizzate per i riferimenti bibliografici. Le note riguardano solo e soltanto informazioni, specificazioni, rimandi che non possono trovare spazio nel testo, pena la scorrevolezza dello stesso. Si prega di non utilizzare il sistema automatico di note. È preferibile inserire un numero progressivo nella posizione scelta e riportare il contenuto della nota in fondo alla pagina, seguendo la stessa numerazione. Le caratteristiche della sezione riservata alle Note, al termine del contributo, sono le seguenti: Note (grassetto, Times New Roman 11). Numero indicatore di nota : (in apice 3, Times New Roman 9).

Testo delle note: (Times New Roman 11, interlinea singola, paragrafo con rientri: a destra 0, a sinistra 0, prima riga speciale 0,5). Esempio. Note 1 L INVALSI ha in questi anni creato una propria compagine stabile, selezionata tramite concorsi pubblici aperti a tutti 2 Naturalmente vi sono, e inevitabilmente sempre vi saranno, possibili criticità nella costruzione Bibliografia La bibliografia completa va inserita alla fine dell articolo, dopo le Note, utilizzando Times New Roman 11, interlinea singola, con paragrafo rientri: a destra 0, a sinistra 0, speciale sporgente 0,7, come di seguito: Cognome autore, iniziale del nome dell autore in maiuscolo. (anno), titolo opera, Città, Casa Editrice. Abbott, A.D. (1988), The System of Profession. An Essay on the Division of the Expert Labor, Chicago, University of Chicago Press. Butera, F., Bagnara, S., Cesaria, R. e Di Guardo, S. (2008), Knowledge Working. Lavoro, lavoratori, società della conoscenza, Milano, Mondadori Università. I riferimenti vanno elencati nell ordine alfabetico dei cognomi degli autori e in ordine cronologico nel caso di opere citate dallo stesso autore (dalle più recenti alle meno recenti). Se le opere di uno stesso autore sono state pubblicate nello stesso anno, si menzioni a, b, c. (vedi sopra). I libri e gli articoli di più autori devono essere riportati con i cognomi di tutti gli autori. Nel caso si tratti di un opera curata da un solo autore, contenente testi di autori diversi, va riportato il cognome del curatore accompagnato dalla dizione (a cura di) oppure (ed) nel caso di opere in lingua inglese. Si ricorda che per i curatori delle opere in cui si trova l articolo o il saggio citato, il nome puntato precede il cognome. 2 I titoli dei libri, vanno riportati in corsivo. I titoli di articoli, saggi e contributi contenuti in riviste o in testi di più autori vanno riportati in tondo, preceduti e seguiti dalle virgolette.

Il titolo della rivista o del volume in cui tali articoli o saggi sono inseriti, deve essere riportato in corsivo. Se si tratta di un saggio o di un articolo all interno di un volume o di una rivista, al termine del riferimento bibliografico vanno indicate le pagine di inizio e di fine del contributo. Nel caso delle riviste, devono essere riportati anche il numero della rivista e l eventuale numero del volume. A scopo esemplificativo: Benadusi, L. (2009), Scuola, riproduzione e mutamento, Milano, Franco Angeli. Gherardi, S. e Nicolini, D. (2004), Apprendimento e conoscenza nelle organizzazioni, Roma, Carocci. Gherardi, S. (a cura di) (2008), Apprendimento tecnologico e tecnologie di apprendimento, Bologna, Il Mulino. Giancola, O. e Fornari, R. (2009), «La scuola e l università: sorpasso e ricomposizione», in L. Benadusi, S. Piccone Stella e A. Viteritti (a cura di), Dispari parità: Genere tra educazione e lavoro, Milano, Guerini e Associati, 45-97. Zimmer, R.W. e Toma, F. (1999), «Peer effects in private and public schools across countries», Journal of Policy Analysis and Management, 19(1), 75-92. Nel caso di opere straniere tradotte in italiano, il riferimento nel testo segue le norme già menzionate (autore. anno, pag.) indicando l anno di pubblicazione e il numero di pagina citata della traduzione italiana. Bourdieu, P. e Passeron, J.C. (1964), Les Héritiers. Les étudiants et la culture, Paris, Minuit; trad. it. I delfini. Gli studenti e la cultura, Rimini, Guaraldi, 1976. Abstract in inglese Va posto a chiusura del contributo, dopo l eventuale bibliografia, introdotto da: Abstract: poi tutto in Times New Roman 11, normale, senza punti a capo. Keywords in inglese Stesse caratteristiche di cui sopra, introdotto da:

Keywords: poi tutto in Times New Roman 11, corsivo, senza punti a capo. Punto e virgola tra una parola chiave e l altra. Ogni prima parola deve essere con l iniziale in maiuscolo Notizie sull autore (bio) Devono limitarsi alle informazioni relative al ruolo, alla struttura di afferenza e ai principali interessi di ricerca, puntando ad evitare celebrazioni e squilibri stilistici tra i diversi profili. Si ricorda inoltre che devono riportare al termine l indirizzo e-mail dell autore. Di seguito diamo un esempio: Anne-Nelly Perret-Clermont, professore ordinario di Psicologia all Università di Neuchâtel. Le sue ricerche riguardano i processi sociali e culturali nello sviluppo cognitivo, i modi della trasmissione della conoscenza, la formazione professionale, l impatto psico-sociale delle nuove tecnologie, anche in situazioni pluriculturali e nella formazione degli adulti. anne-nelly.perret-clermont@unire.ch Si riporta un breve riepilogo del materiale da inviare alla redazione di SD. o o o o o o o o o Il testo del contributo corredato dal Titolo Il Titolo tradotto in inglese Abstract (in italiano e in inglese) Keywords (in italiano e in inglese) Bio (notizie sull autore) Bibliografia Note File excel con tabelle e grafici (file a parte) File(s) jpeg per figure (file a parte) 2

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Asian tigers: uno sguardo alle scuole della Corea del Sud e di Singapore. di Mario G. Dutto Abstract: Le indagini valutative internazionali hanno aperto uno scenario globale mettendo in evidenza sistemi scolastici prima sconosciuti. In questo contesto le asian tigers hanno interessato esperti e analisti per la persistenza di elevati livelli di performance dei loro studenti. Le politiche educative della Repubblica di Corea e di Singapore, paesi diversi per dimensioni e per storia, ma entrambi al vertice nelle indagini TIMSS e PISA per oltre un decennio, sono un terreno da indagare per capire le ragioni dei risultati ottenuti nelle valutazioni standardizzate. In questa prospettiva, nel presente contributo si affrontano, con un approccio descrittivo, le due diverse strade seguite dalla Corea e da Singapore nella costruzione e nello sviluppo dei propri sistemi scolastici. Motivi di interesse sono il rapporto tra scelte scolastiche e piani di crescita economica e sviluppo tecnologico, la saldatura tra le tradizioni culturali e il pragmatismo imposto dai programmi di sviluppo, le scelte strategiche di base quali le politiche per gli insegnanti e le strategie curricolari. Keywords: Cultura della scuola; Sistemi scolastici asiatici; Tradizioni educative; Crescita economica; Innovazione; Sviluppo tecnologico. Premessa In un momento in cui si rileggono criticamente anni di tentativi di innovazione (Ravitch, 2010), si esprimono dubbi sulla praticabilità di riforme sistemiche (OECD, 2010) e si riformulano obiettivi troppo ambiziosi (European Commission, 2011), è di stimolo guardare ai sistemi scolastici capaci di miglioramento. Le Asian tigers (Hong Kong, Singapore, Taiwan, Corea del Sud) si sono imposte all attenzione di esperti per i traguardi raggiunti dalle proprie scuole e documentati dalle iniziative di testing internazionale 1, anche se l Asian way al cambiamento non è un modello omogeneo (Hallinger, 2010).

1. Educational Zeal: la scuola coreana Il sistema scolastico coreano serve oltre 7 milioni di studenti distribuiti in diecimila scuole con quasi 400 mila docenti (MEST, 2009a). L ordinamento prevede la scuola dell infanzia (3-6), la scuola primaria (6-12) della durata di sei anni, obbligatoria e gratuita, la scuola secondaria distinta in scuola media (12-15) di 3 anni, obbligatoria e gratuita e l high school (15-18) di tre anni con percorsi generali (circa il 70% degli studenti), di specializzazione (ad esempio science high school) e di formazione professionale (circa il 25%). A livello post-secondario si colloca il college e l università. Con la nascita nel 1972 del Korean Educational Development Institute iniziano i primi sforzi per la qualità del sistema scolastico. Anche l istruzione post-secondaria conosce un espansione significativa: nel 2008 (OECD, 2010a) la Corea con il Giappone, il Canada e la Federazione Russa, è al vertice per la percentuale di popolazione compresa tra 24-35 anni con istruzione post-secondaria (Corea: oltre il 60%; in Italia: 20%; media OCSE: 35%). 1.1. Istruzione e innovazione: una sinergia Morbi ut diam quis mi aliquet egestas ut vel turpis. Nunc molestie, elit vel sollicitudin hendrerit, magna nulla pharetra nulla, sit amet viverra ipsum quam eu nibh. Mauris nec nunc quis purus semper placerat. Vari osservatori hanno legato la scuola coreana al background culturale, cui vanno ricondotti alcuni punti di forza e il suo carattere di ossessione nazionale. 1.2. Il curriculum Morbi ut diam quis mi aliquet egestas ut vel turpis. Nunc molestie, elit vel sollicitudin hendrerit, magna nulla pharetra nulla, sit amet viverra ipsum quam eu nibh. Mauris nec nunc quis purus semper placerat. La scuola ha un proprio curriculo che viene definito e aggiornato con periodiche revisioni. La cultura curricolare risente dell influenza della pedagogia progressista statunitense del secondo dopoguerra (di John Dewey e di Jerome Bruner): c è nel

curriculum un attenzione alla ricerca e alla scoperta con una sintesi tra lo sviluppo integrale del bambino, esteticamente, spiritualmente, moralmente, intellettualmente e fisicamente, e l insegnamento completo delle discipline. 1.3. L agenda per il futuro alla prova della realtà La definizione di visioni rivolte al futuro è ricorrente, dalla Charter of National Education nel 1968 al Cultivating Koreans to Lead the 21 st -Century nel 1985: più che dalle leggi riguardanti la scuola, l evoluzione è scandita da manifesti contenenti le priorità politiche. Questi documenti testimoniano i passaggi dalle preoccupazioni quantitative iniziali alla ricerca di qualità dei decenni successivi. Questi nuovi orientamenti trovano chiara espressione: «across all levels of education from primary school to university, the focus of education will be on helping students selfidentify their potential and release creativity. Rather than simply delivering knowledge and information, education will essentially aim at drawing forth the vast ability that lies within each student» (MEST, 2009b: 2). Educazione e formazione in Korea del Sud Morbi ut diam quis mi aliquet egestas ut vel turpis. Nunc molestie, elit vel sollicitudin hendrerit, magna nulla pharetra nulla, sit amet viverra ipsum quam eu nibh. Mauris nec nunc quis purus semper placerat. Quisque ornare sollicitudin lorem eget lacinia. Nunc vitae tellus vitae metus iaculis faucibus. Pellentesque hendrerit, mi ut aliquet tempor, ipsum turpis pulvinar quam, venenatis adipiscing ligula turpis non lorem. Il caso Singapore Aliquam venenatis consectetur vulputate. Donec consequat suscipit posuere. Quisque in rhoncus orci. Pellentesque venenatis porttitor orci, nec pretium ligula tincidunt ut. Cras euismod orci ac tellus lobortis vitae porttitor dui consequat. Mauris sit amet eros nisi. Nulla placerat, libero nec pretium congue, nulla arcu porttitor magna, sit amet fringilla enim orci et urna. Nam laoreet dolor quis eros malesuada rhoncus molestie turpis ullamcorper.

Conclusioni Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Aenean posuere tincidunt dapibus. Nulla elementum, elit at egestas porttitor, erat eros venenatis urna, ut molestie tellus ante et dui. Praesent eu iaculis est. Aliquam erat volutpat. Proin rutrum elit lacus, eu ultrices ante. Mauris molestie dapibus dui eu elementum. Cum sociis natoque penatibus et magnis dis parturient montes, nascetur ridiculus mus. Cras sodales molestie turpis, in pharetra mauris ornare in. Aliquam erat volutpat. Note 1 Va precisato che i punteggi conseguiti nei testi dei sistemi internazionali di valutazione in alcune discipline non sono necessariamente misure valide e accurate della qualità dell educazione con elevato valore predittivo sullo sviluppo del paese. 2 La Corea del Sud e Singapore sono due realtà molto diverse tra di loro. Paese di dimensioni medie.. Bibliografia American Institutes for Research, (2005), What the United States Can Learn From Singapore s World-Class Mathematics System, Washington, DC. Bray, M. (2009), Confronting the shadow education system. What government policies for what private tutoring? Paris, Unesco, IIEP. Brown, B. (2009), «Perceptions of student misconduct, perceived respect for teachers, and support for corporal punishment among school teachers in South Korea: an exploratory case study», Educational Research for Policy and Practice, 8: 3-22. Cheng, Tun-jen (1992-93), «Dilemmas and Choices in Educational Policies: The Case of South Korea and Taiwan», Studies in Comparative International Development, 27(4): 54-79. Choi, M.Y. (2007), «The history of Korean school music education», International Journal of Music Education, 25(2):137-149. Darling-Hammond, L. (2010), The Flat World and Education. How America s Commitment to Equity Will Determine Our Future, New York, Teachers College, Columbia University.

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Singapore), different for dimension and history but with a common high standing in the international leagues tables. It provides an overview of the cultural, social and economic roots of their school systems and deals with the main internal factors that seem to be influential, i.e. an efficient teacher policy and a well-designed and implemented curriculum. Weaknesses and critical aspects (school stress, rote learning) are pointed out while recent policy agendas, calling in both countries for flexibility and creativity, are mentioned. The paper identifies similarities and dissimilarities among Singapore and the Republic of Korea and by discussing the educational zeal of Korean students and the ability-driven approach of decision-makers in Singapore, it offers a starting point for further research and analysis that are in great need. The Asian way still remains under scrutiny. Keywords: Educational Cultures; Teacher Policy; Asian school systems; Economic growth; Innovation and technological development.