Quando la Donna è imprenditore C E I UFFICIO NAZIONALE PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E PARI OPPORTUNITÀ SEMINARIO DI STUDIO ROMA, 15 MAGGIO 2007
Programma ore 9.30-17.00 Saluto iniziale ed introduzione lavori Coordina Riflessione Mons. PAOLO TARCHI, Direttore Ufficio nazionale della Conferenza Episcopale Italiana per i Problemi sociali e il Lavoro Dott.ssa MARIA PIA CAMUSI, Direttore di ricerca Censis UOMO E DONNA NELL INSEGNAMENTO DELLA CHIESA CATTOLICA Prof.ssa MARINELLA PERRONI, Docente di Filosofia e Teologia presso Pontificio Ateneo S. Anselmo, Roma ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E PARI OPPORTUNITÀ PROSPETTIVA EUROPEA Dott.ssa LUISELLA PAVAN WOOLFE, Consigliere principale della Direzione Occupazione, Affari Sociali e Pari Opportunità della Commissione europea PROSPETTIVA ITALIANA Prof.ssa CRISTINA BOMBELLI, Docente Senior dell Area Organizzazione e Personale della SDA-Bocconi e Professore a contratto presso l Università di Milano Bicocca
Programma Interventi programmati Prof.ssa MELINA DECARO, Capo del Dipartimento per il coordinamento delle Politiche comunitarie Dott.ssa VERA MARINCIONI, Direttore generale per le Politiche per l Orientamento e la Formazione Dott.ssa RAFFAELLA LORENZUT, Responsabile Attività sociali della Bracco, gruppo integrato farmaceutico e biomedicale Dott.ssa CRISTINA BONETTI, Membro Giunta di Confindustria Dott.ssa RENATA POLVERINI, Segretario generale Ugl Dott.ssa ANNAMARIA PARENTE, Responsabile nazionale coordinamento femminile Cisl Dibattito Conclusioni Mons. PAOLO TARCHI
Considerazioni per il dibattito In un precedente Seminario, così si esprimeva la prof. Vera Negri Zamagni: «Con l affermarsi del capitalismo industriale si è profilato un antagonismo profondo tra tempi di lavoro e tempi di vita, questi ultimi da identificarsi prevalentemente con i tempi dedicati alla famiglia. Tale antagonismo si è manifestato inizialmente con lo spostamento del lavoro fuori dalla casa, a volte in luoghi distanti. Un primo adattamento sociale che si è prodotto di fronte a questa nuova situazione è stata una divisione dei compiti in famiglia molto più drastica di quanto non si fosse mai verificato in passato, quando il laboratorio era interno alla casa di abitazione: l uomo come breadwinner nel mondo del lavoro e la donna angelo della casa. Questa soluzione ha avuto effetti contraddittori: ha infatti peggiorato la storica inferiorità delle donne nei confronti degli uomini, proprio nel momento in cui i prodotti dell industria sollevavano le fatiche della generazione dei figli e della conduzione della casa e il generale miglioramento dei redditi permetteva una migliore istruzione per tutti. La divisione dei compiti tra uomo e donna era destinata, dunque, ad essere un equilibrio instabile»...
Considerazioni per il dibattito Il rapporto fra le donne e il lavoro è ancora oggi attraversato da diverse criticità, nonostante gli innumerevoli progressi registrati sia sul piano della loro partecipazione al lavoro, sia della crescita dei volumi di impiego femminile. Tuttavia, nonostante questi segnali positivi, il binomio donne e carriera continua a declinarsi un modo molto problematico, soprattutto perché si continua ancora a discutere e a parlare dei limiti sociali esterni al luogo di lavoro che bloccano lo sviluppo professionale delle donne, ma non si da abbastanza attenzione alle cause più profonde sottese alla questione, che si concentrano soprattutto nelle relazioni di impresa. Il Gruppo di lavoro della Cei Quando la donna è imprenditore intende affrontare in questo Seminario il cuore del problema, ossia la relazione fra l organizzazione del lavoro e le pari opportunità, da cui passa, oggi più che mai, la possibilità di sostenere o, viceversa, di depotenziare la proiezione femminile nel mercato del lavoro. Gli interrogativi che le donne imprenditrici cat-
Considerazioni per il dibattito toliche intendono porsi insieme a studiose ed esperti del tema sono diversi: capire come le culture organizzative, da quelle più chiuse ad innovarsi a quelle in cambiamento continuo, possono valorizzare i soggetti portatori di qualunque differenza, con particolare riferimento a quella di genere; definire quanto è conveniente per le imprese gestire la diversità come valore intrinseco e come elemento competitivo, attraverso non solo la valorizzazione astratta delle sue minoranze competenti, ma l adozione di strumenti e di metodi che misurino il reale impatto di questa scelta sui suoi livelli di successo. In sostanza, è importante capire quanto le organizzazioni siano in ascolto delle proprie risorse interne femminili, al punto di far sentire le donne come parte integrante e qualificante dell impresa cui appartengono, poiché in essa si sentono valorizzate per la loro competenza ed anche per la comprensione dei loro bisogni.
Associazioni che hanno dato la disponibilità CENSIS CENTRO MODA Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano CISL CNEL COLDIRETTI COMPAGNIA DELLE OPERE CONFARTIGIANATO CONFCOOPERATIVE CONFINDUSTRIA CONFCOMMERCIO ECONOMIA DI COMUNIONE FEDERMANAGER ILO - GLOBAL COMPACT ITALIA ISTUD OPUS DEI SCUOLA DI DIREZIONE AZIENDALE Università Bocconi UNIONCAMERE UCID UGL
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