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MF venerdì fashion 14 novembre il primo 2014 quotidiano della moda e del lusso Direttore ed editore Paolo Panerai MF fashion 14.11.14 I SUL SITO MFFASHION.COM LE GALLERY FOTOGRAFICHE E GLI APPROFONDIMENTI DAGLI SHOW PRIMAVERA-ESTATE 2015 DI NEW YORK, LONDRA, MILANO E PARIGI Gucci,, via UN LOOK DELLA COLLEZIONE GUCCI CREATA AD HOC PER IL MERCATO RUSSO alla campagna di Russia La maison ammiraglia di Kering rilancia su Mosca con un nuovo store da Gum, un flagship gigante sulla Petrovka, una collezione ad hoc e la mostra «Forever now-the icons». «Gucci è uno dei marchi del lusso più desiderati in Russia. Assumere il controllo diretto della nostra rete retail e del business punta a regalare ai clienti locali un esperienza unica», ha detto il numero uno Patrizio di Marco Due store, una collezione ad hoc, una mostra iconografica e un dinner esclusivo per cento persone, con performance live di John Legend. Gucci parte alla conquista della Russia, dopo aver annunciato la scorsa primavera la volontà di riportare in house la distribuzione di un mercato tanto importante per il mercato del lusso. Così ieri a Mosca è stato un vero e proprio GG day. In mattinata Frida Giannini, anima creativa, e Patrizio di Marco, presidente e ceo, hanno tagliato il nastro alla boutique del Gum: 700 metri quadrati su due piani, con un affaccio di 250 metri quadrati sul lato est della Piazza Rossa, con vista sul Cremlino. Nel pomeriggio, battesimo per il flagship di mille continua a pag. II Giorgio Armani conferma, chiuderà Milano moda donna a febbraio 2015 Come anticipato ieri da MFF (vedere numero del 13 novembre) Giorgio Armani dalla prossima edizione di Milano moda donna tornerà a sfilare il lunedì di chiusura effettiva. Così facendo lo stilista italiano realizzerà l idea di una settimana della moda donna spalmata su sei giorni forti (dal 23 febbraio al 3 marzo 2015) evitando, di fatto, il restringimento della kermesse a quattro giorni e mezzo come è accaduto lo scorso settembre. La decisione sarebbe stata presa autonomamente dallo stilista per il bene dell intero sistema milanese degli show, che per l edizione della primavera/ estate 2015 aveva sofferto di un ristretto schedule, penalizzando la presenza in città di buyer e stampa internazionale. Lo stesso Armani, in occasione delle discussioni circa lo schedule della passata edizione, aveva proposto agli associati della Cnmi-Camera nazionale della moda italiana di occupare a rotazione lo slot di lunedì da lui in prima persona difeso per ben quattro anni in nome di fare sistema. Nella nota ufficiale diramata ieri da Cnmi si legge che «La Camera nazionale della moda italiana nell esprimere una grande soddisfazione per questo fatto che consente di riportare il calendario di Milano moda donna a sei giorni effettivi, ringrazia il signor Giorgio Armani per questa dimostrazione di attenzione e generosità verso il sistema moda italiano».

II MF fashion venerdì 14 novembre 2014 segue da pag. I Dall alto in senso orario, Patrizio di Marco, Frida Giannini e Mikhail Kusnirovich, presidente di Bosco di Ciliegi, al taglio del nastro della boutique ai grandi magazzini Gum; l interno della boutique; il flagship sulla Petrovka; un immagine della mostra «Forever now - The icons» metri sulla Petrovka, diviso su tre livelli. E in serata, dopo il lancio della capsule pensata per il mercato russo e il vernissage della tappa moscovita della mostra «Forever now-the icons» all ultimo piano dello store (l exhibition sarà aperta fino all 11 gennaio), dinner gala blindato per celebrare la maison ammiraglia del gruppo Kering. Il tutto per sottolineare l importanza di un area pronta a regalare nuove soddisfazioni alla griffe toscana: «Gucci è uno dei marchi del lusso più desiderati in Russia. Assumere il controllo diretto della nostra rete retail e del business punta a regalare ai clienti locali un esperienza unica», ha spiegato in questa intervista a MFF Patrizio di Marco. Quanto è importante per voi la Russia oggi e quali progetti avete per questo mercato? Abbiamo grandi progetti per questo mercato. Quando ad aprile abbiamo deciso di dare vita a questo percorso, riprendendo in mano questo mercato, eravamo consci della delicatezza del momento macro-economico ma eravamo sicuri di poter fare bene. Abbiamo scelto di fare di Gucci una parte integrante del mercato e l approdo da Gum sulla Piazza Rossa o il flagship sulla Petrovka vanno proprio in questa direzione. Compresa la collezione creata ad hoc per questo mercato: oggi per essere competitivi bisogna fare meglio dei competitor, cercando di essere allineati con quello che chiede il cliente locale. E poi era vitale essere qui con il concept architettonico di Frida Giannini, regalando un uniformità di visione del marchio. A fine anno avremo sette negozi in quest area, che, in sei mesi o un anno, saranno ripensati secondo la visione di Frida. Quanto pesa sui conti del gruppo e a che percentuale volete portarlo? Non posso rivelare percentuali precise ma posso dire che il cliente russo è multisfaccettato, con grande gusto e ottime capacità di spesa. Che possiamo conquistare sempre di più attuando un intelligente segmentazione di prodotto. Siamo qui dal 97 (lo sbarco era avvenuto in tandem con Mercury, ndr) e abbiamo una base solidissima. Quello che vogliamo fare è che la Russia (a Mosca è stata creata una piccola newco dedicata, ndr) diventi l hub di tutto l Est europeo, il motore per l affermazione sempre più forte di Gucci in questa area. La Russia è solo l ultimo mercato che avete scelto di riportare in house... Abbiamo iniziato questo cammino qualche anno fa, portando in casa tutto il Nord America dei department store. Abbiamo lavorato per riprendere il Medio oriente ma lì c è ancora qualche tassello da sistemare. E poi abbiamo lavorato sull India e sull America Latina, Brasile in primis. Devo dire che è stato difficile ma abbiamo fatto tutto al meglio. E dall Estremo Oriente cosa vi aspettate in termini di business? Liaison News a cura di Giulia Sciola Hermès, bijoux deluxe con Pierre Hardy La liaison tra Hermès e Pierre Hardy si rafforza, assumendo una sua identità sempre più definita anche per il segmento dell haute bijouterie, quello abbracciato in ultima battuta dallo stilista francese. Già dal 1990 direttore creativo delle calzature della maison e, dal 2001, della collezione fine jewelry, nel 2010 lo stilista francese è infatti diventato autore di una collezione di bigiotteria di alta gamma che, nella sua ultima proposta, attinge al mondo equestre e quello delle stampe su seta, due elementi chiave del dna di Hermès. Tre le parure: Brides de galag (nella foto), Della cavalleria e Grand apparat. (riproduzione riservata) Chiara Bottoni Lam in Giappone con Itochu Derek Lam international ha siglato un accordo di distribuzione con l azienda giapponese Itochu, che dall autunnoinverno 2015 avrà i diritti esclusivi per le collezioni Derek Lam (nella foto un look) e Derek Lam 10 crosby in Giappone, il secondo mercato più importante per il marchio dopo gli Stati Uniti. Itochu distribuisce più di 150 marchi, tra cui Paul Smith, Lanvin, Nina Ricci e Vivienne Westwood. Tombolini a tutto retail Tombolini, gruppo italiano da 28 milioni di euro di fatturato nel 2013, festeggia il 50 anno di attività con la conquista del mercato strategico dell Est Europa. È infatti prevista per questo mese l inaugurazione delle boutique di Poznan in Polonia e di Sofia in Bulgaria, che porteranno il brand a quota 30 punti vendita nel mondo. In calendario per il 2015 le aperture di Varsavia in Polonia, di Almaty in Kazakistan, di Amman in Giordania, di Kiev in Ucraina e di Dubai negli Emirati, anticamera del il mercato asiatico. Il programma di sviluppo multibrand prevede inoltre una forte crescita retail in Giappone e negli Stati Uniti. Première vision fa centro in Turchia Un successo oltre le aspettative quello della prima edizione di Première Vision Istanbul, la fiera del settore tessile conclusasi il 31 ottobre. La manifestazione ha coinvolto 153 espositori e 8.294 visitatori, provenienti sia dalla Turchia che da Russia, Ucraina, Bulgaria, Romania, Polonia, Grecia, Iran ed Egitto. Première Vision Istanbul fa capo a una newco, controllata al 51% dai francesi di Première Vision e al 49% da Cnr holding, gestore del centro Cnr expo di Istanbul. Tra le aziende italiane partecipanti Marzotto group, Miroglio, Clerici, Seterie Argenti e Bottonificio Bap. Nuove muse per il web di Buccellati È online il nuovo sito di Buccellati, rinnovato nella veste grafica, ottimizzato nella navigazione e arricchito dalla sezione «Muse», un canale che Buccellati ha voluto dedicare a tutte le icone femminili che rispecchiano l eleganza del marchio. Le Muse prescelte parleranno del loro stile e della loro storia in cortometraggi d autore, interpretando i gioielli della Maison.Prime protagoniste dei movie portraits sono Marta Ferri, designer italiana, e Indre Rockefeller, presidente del marchio di lusso Delpozo negli Stati Uniti. Lefties, (Inditex) arriva in Messico L insegna low cost del gruppo Inditex Lefties, aprirà la prima boutique messicana il 18 novembre a Città del Messico. Partito da una base di un centinaio di vetrice in Spagna (nella foto uno store di Madrid) e Portogallo, il primo agosto scorso Lefties, ha avviato la propria internazionalizzazione partendo dalla Russia, con la contemporanea apertura di due store a Mosca e uno a San Pietroburgo. App con Tim per Saldiprivati Saldiprivati, club di vendite private del gruppo Banzai con oltre 2 milioni di utenti registrati e 1.500 vendite di 750 marche nel 2013, ha siglato un accordo con Telecom Italia che prevede la pre-installazione su smartphone e tablet Tim della app Saldiprivati. A tutti i clienti Tim verrà attivata la vip card del club che dà diritto ad anteprime sulle vendite, promozioni e consegne gratis. Secondo l osservatorio e-commerce del Politecnico di Milano, la quota delle vendite online via smartphone e tablet è arrivata, per l intero mercato e-commerce, al 20%. Per Saldiprivati il dato è ancora più significativo, con più del 40% di acquisti fatti da mobile. Givenchy parfums debutta a Firenze Debutterà il 28 novembre a Firenze, all interno de La Rinascente, il nuovo shop-in-shop di Givenchy parfums. Lo spazio espositivo (nella foto) di circa 20 metri quadrati inaugura un nuovo concept retail basato sull eccellenza del servizio e, in esclusiva per il mercato italiano, propone l Atelier de Givenchy, collezione di alta profumeria disponibile solo in 40 punti vendita nel mondo. He by Mango diventa Mango man Cambia nome il menswear di Mango che da He by Mango diventa Mango man, secondo il processo di graduale raccolta di tutte le linee del brand, eccetto Violeta by Mango, sotto una denominazione uniforme: Mango, Mango man, Mango kids, Mango sport & intimates e, fra non molto, Mango baby. Ad oggi il gruppo spagnolo possiede oltre 207 punti vendita in 42 paesi e prevede di chiudere il 2014 a quota 240. Altre 100 aperture sono inoltre in calendario per il 2015 (riproduzione riservata).

venerdì 14 novembre 2014 Abbiamo grandi aspettative. Nel corso degli ultimi mesi c è stato un refresh generale dei manager e ora la squadra dell area asiatica è corretta. In Giappone, dove abbiamo appena celebrato il nostro 50esimo, abbiamo investito tanto (la griffe conta 66 store, ndr) e visto che è considerato un mercato saturo stiamo crescendo cercando di rubare quote ai nostri competitor. In Cina le cose negli ultimi sedici mesi sono cambiate molto (la griffe vanta una rete di circa 60 negozi, ndr). Ma ci crediamo ancora tanto. Sono due mercati da cui sono attese grandi soddisfazioni, in cui stiamo lavorando per rinforzare le fondamenta. Su quali altri mercati puntate l attenzione? L Africa: è un progetto ancora embrionale ma è un territorio che guardiamo. E dove ci muoveremo per riportare in casa la distribuzione. Abbiamo due franchisee a Johannesburg e Cape Town. Ma ci sono sviluppi interessanti, anche nel real estate, in Angola o in Nigeria. Siamo pionieri a livello di distribuzione ma, comportando investimenti importanti, operiamo in modo cauto (a fine anno la rete retail della maison sarà composta da 485 monomarca, ndr). Negli ultimi nove mesi avete registrato un fatturato di 2,57 miliardi di euro in flessione del 3,5%. Secondo lei a cosa è dovuta? Credo che in tutti questi anno abbiamo dimostrato quanto vale il marchio portandolo a dei traguardi inaspettati, sia a livello di top che di bottom line. Quando cinque anni fa, in tandem con Frida Giannini, abbiamo scelto di intraprendere questo percorso sapevamo che era una strada difficile e piena di ostacoli, che ha portato Gucci a fatturare 3,5 miliardi, raddoppiandone la profittabilità e raggiungendo risultati inattesi a livello di percezione del mercato. Sapevamo che avremmo incontrato qualche ostacolo, ma siamo fiduciosi: non ci si possono dimenticare i successi del passato... E di certo non ho paura del futuro. Arrivati a questo punto, quale sarà la sfida 2015 di Gucci? Il prossimo anno lanceremo un grande progetto living, a prescindere da quello che faremo con Richard Ginori. Non abbiamo ancora deciso come si chiamerà, ma sarà la visione di Frida Giannini legata all abitare. Stiamo studiando come sviluppare questo progetto d arredo (il battesimo potrebbe essere durante i giorni del Salone del Mobile di aprile 2015, ndr). E poi il beauty con P&G prestige: siamo partiti dai profumi, ora abbiamo aggiunto il make-up e nell arco di due anni saremo pronti per sviluppare lo skin-care. (riproduzione riservata) Giampietro Baudo (Mosca) MF fashion Trimestrali Ferragamo corre senza sosta (+5%) Nei nove mesi dell anno, chiusi lo scorso 30 settembre, la maison fiorentina registra 957 milioni di ricavi e prevede di chiudere l anno con una crescita in linea. Fabio Maria Damato Continuare a crescere per i marchi del lusso è ancora possibile. A dimostrarlo sono i risultati dei nove mesi di Salvatore Ferragamo, diramati ieri sera a borsa chiusa. La maison fiorentina infatti chiude il periodo allo scorso 30 settembre con ricavi in salita del 5% a quota 957 milioni di euro, con un terzo trimestre cresciuto meno poderosamente a +3% per 298 milioni di euro. Fa bene anche l utile netto inclusivo del risultato di terzi per 4 milioni di euro, e che ammonta a 114 milioni di euro, segnando un decremento del 5%, ma di fatto in aumento del 6% in capo all attività caratteristica, escludendo la plusvalenza di 13 milioni di euro per la cessione della quota nella società Zefer dal risultato 2013. A fare la parte del leone è stata l Europa in corsa del +7% a 264 milioni di euro, e il relativamente giovane mercato del centro e del Sud America a 42,5 milioni (+7,8) e l area Asia pacific in crescita del 4,6% a 352 milioni di euro che da sola pesa circa il 36,9% Sopra, una campagna Ferragamo sull interno turnover dell azienda. Bene anche il Nord America a 213 milioni di euro (+4,4%), mentre il Giappone scende del 3,6% a 83 milioni di euro. Fatta eccezione di Giappone e Centro e Sud America in decrescita nel III terzo trimestre dell anno, tutte le altre aree geografiche hanno registrato un incremento dei ricavi se pur più lieve rispetto ai nove mesi. Per quanto riguarda le merceologie di prodotto invece, si consolidano le calzature (+3%) a 411 milioni di euro, i profumi (+1,1%) a 64 milioni e gli accessori stabili a 62 milioni. E se la pelletteria fa il boom a 335 milioni di euro (+11%), continua l inesorabile caduta dell abbigliamento a 66,9 milioni (-8,1%). Nella nota diramata dalla società, si conclude che: «Seppur in presenza di un quadro di riferimento che mostra elementi di incertezza, si ritiene, sulla base di ragionevoli aspettative, che la crescita del quarto trimestre 2014 sarà almeno in linea con quella dei primi nove mesi». (riproduzione riservata) Formazione Istituto Marangoni raddoppia in Cina La scuola di moda e design, che nel 2015 compirà 80 anni, si prepara ad aprire nel 2016 un campus a Shenzhen che andrà ad affiancarsi a quello già presente a Shanghai. Alice Merli Istituto Marangoni vuole crescere per essere sempre più internazionale. La scuola di moda e design fondata nel 1935 e oggi presente a Milano, Parigi, Londra e Shanghai, si appresta a chiudere l anno con un turnover di 43 milioni di euro (+5%) e a celebrare 80 anni di vita, studiando anche l apertura di un nuovo campus in Cina, a Shenzhen, nel 2016. Come ha spiegato a MFF Roberto Riccio, managing director del gruppo. Nel 2015 Marangoni compirà 80 anni. Quanto è cresciuto il gruppo e come celebrerete questo evento? Nel 2009 il fatturato di Marangoni si aggirava attorno ai 22 milioni di euro. Oggi è quasi raddoppiato: chiuderemo il 2014 a 43 milioni di euro (+5%). Per il nostro anniversario invece lanceremo un libro edito da Rizzoli dedicato alla nostra storia. Inoltre stiamo studiando un doppio evento, uno dedicato a partner e aziende del settore e uno per gli studenti. Quali sono state le tappe più importanti di questo percorso? Per quasi 60 anni la scuola è rimasta solo a Milano. Poi nel 2003 siamo sbarcati a Londra e tre anni dopo a Parigi. Nel 2011 siamo stati acquistati dal fondo statunitense Providence equity partners che ne ha rilevato il controllo dalla Career education corporation di Chicago, mentre lo scorso febbraio abbiamo inaugurato a Milano il primo campus dedicato al design, in via Cerva, che è andato ad affiancare la nostra storica struttura di via Verri. State progettando l apertura di altri campus nel mondo? In Cina sta crescendo sempre di più la domanda di specializzazioni in fashion design, per questo stiamo progettando per il 2016 l apertura di un nuovo campus a Shenzhen. Questo rappresenterà la nostra seconda struttura sul territorio, dopo quella di Shanghai, il Marangoni fashion training centre, situato all interno dell area del Padiglione Italia dell Expo. Il modello di questi campus è formato da corsi brevi e moduli progressivi legati alla moda, diversamente da quello italiano. Nei nostri piani ci saranno anche altri opening in Turchia, a Istanbul, in Brasile e in Messico e in Medio Oriente, a Dubai. Quanto all India, nel luglio 2013 l Istituto ha aperto un ufficio di rappresentanza. Ci sono novità per quanto riguarda l offerta formativa? Ogni anno mettiamo a disposizione 1 milione di euro di borse di studio per i giovani talenti. Da ottobre abbiamo introdotto un nuovo corso di Fashion corporate finance and management control for the luxury business e di Fashion communication & new media. Nel 2015 invece a Milano partirà un master in Digital image creation for luxury brands e in Fashion & low, inizialmente con focus sulla Cina. (riproduzione riservata) Fashion week Moschino sceglie ancora Londra per il menswear Mistero su Dsquared2, mentre Milano moda uomo accoglie Brioni, County of Milan e Au jour le jour Un look Moschino London collections: men continua ad attirare le stelle della moda maschile di Milano. Se Moschino ha scelto anche per la stagione autunno-inverno 2015/16 di salire sulle passerelle londinesi dopo la sfilata che lo scorso giugno ha tenuto a battesimo il debutto di Jeremy Scott, anche Dsquared2 sembra propendere per la capitale britannica per lo show maschile di gennaio. Come anticipato da MFF (vedere MFF dell 11 novembre), il marchio fondato da Dean e Dan Caten non avrebbe ancora sciolto le riserve sulla propria partecipazione alla prossima edizione di Milano moda uomo, che potrebbe abbandonare per una stagione in vista dell opening in Savile Row. Il debutto del brand dei fratelli canadesi non sarà comunque il solo per la rassegna maschile brit, in calendario dal 9 al 12 gennaio e per la prima volta non in sovrapposizione con Pitti immagine uomo: il calendario infatti accoglie Manolo Blahnik, Barbour e Belstaff e il ritorno di Aquascutum, tra i marchi che in passato erano stati tra i protagonisti della fase embrionale di London collections: men, ossia l ultimo giorno della London fashion week femminile che ospitava tradizionalmente alcuni marchi maschili brit. Per il momento, invece, nessuna notizia della sfilata di Hackett London così come delle presentazioni di Jimmy Choo, Dkny, Jonathan Saunders e Christopher Kane, che secondo i rumours potrebbe rappresentare il primo passo da parte di Kering di trasferire il designer scozzese a Parigi. Per un Dsquared2 in forse è invece certo per la fashion week milanese l arrivo di County of Milan e Au jour le jour, ultimi Pitti italics all edizione di giugno, e di Brioni, pronto a salire per la prima volta in passerella dopo l arrivo del nuovo ceo Gianluca Flore. A uscire dal calendario di Milano moda uomo, in partenza il 17 gennaio fino al 20, saranno invece Andrea Incontri, in partenza per Pitti, e Iceberg, che per la prossima stagione ha optato per una presentazione. (riproduzione riservata) Alessia Lucchese

VI MF fashion venerdì 14 novembre 2014 Dati in dollari STATI UNITI Prezzo ieri Var.% % 12m Abercrombie & Fitch 29,06-1,0-17,5 Avon Products 10,44-1,4-40,0 Coach 34,83-0,9-34,7 Coty 19,54 1,0 26,6 Estee Lauder 72,22-0,6-1,1 Fossil 110,30-1,9-14,6 Gap Inc 39,05-0,4-5,6 Guess 21,66-1,9-35,9 Kate Spade & Co. 29,14-0,1-5,1 Lululemon Athletica 45,48-0,4-34,1 Men`s Wearhouse 46,72-0,6 0,8 Michael Kors 71,08 0,1-13,5 Nike Inc 96,22 0,4 23,6 Phillips-Van Heusen 118,39-0,6-10,9 Polo Ralph Lauren 172,52-0,2-2,0 COSÌ I LUXURY STOCKS NELLE PIAZZE MONDIALI Quiksilver 2,05-1,7-77,7 Revlon Inc 33,81 0,7 39,4 Tiffany & Co 102,63-0,3 24,2 Tumi Holdings 20,96 0,2-7,5 V.F. Corp 71,20-0,4-68,1 Vince Hldg 34,62-0,8 - ITALIA Prezzo ieri Var.% % 12m Aeffe 2,10-0,1 213,2 Basicnet 2,30-1,3 10,4 Brunello Cucinelli 16,48-1,9-29,8 Caleffi 1,40-1,4-1,3 Csp Int. Ind. Calze 1,45 0,4-1,1 Damiani 1,13 2,0-11,5 Geox 2,34 4,0 14,1 Italia Independent 33,80 - -14,0 Geox raccoglie i frutti del business plan biennale e si prepara a chiudere il 2014 confermando le sue aspettative. Il gruppo di Montebelluna (Treviso) ha archiviato i nove mesi con un fatturato a quota 668,4 milioni di euro, in crescita dell 8,1% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente grazie a un terzo trimestre chiuso lo scorso 30 settembre in corsa del 16%. E intanto accoglie nel board come consigliere indipendente, l ex ceo del Nyse (dal 2007 al settembre scorso) Duncan Niederauer, già partner di Goldman Sachs e ora a capo di un fondo e di una società di consulenza, oltreche membro di alcuni board di corporation Usa come Colgate. Luxottica 41,11 2,0 5,6 Moncler 11,22 1,9 - Piquadro 1,55-0,1-13,9 Safilo Group 9,16 0,3-34,8 Salvatore Ferragamo 19,72 0,7-19,1 Stefanel 0,27 2,3-25,3 Tod s 66,90-5,2-44,9 Yoox 15,64-0,3-43,1 Zucchi 0,05 - -32,0 GERMANIA Prezzo ieri Var.% % 12m Adidas-Salomon 61,60 2,9-28,6 Hugo Boss 103,85 0,0 6,9 Puma 181,95 1,3-16,3 Wolford 18,96 0,5-2,1 Zalando 18,30-0,1 - Tornando ai conti dei nove mesi, continua anche il recupero della redditività, con l ebitda a quota 46,3 milioni di euro (+48%) e l ebit passato dal rosso per 4,3 milioni di euro agli attuali 15,6 milioni. «Tali risultati, ottenuti nonostante l incertezza nei consumi di alcuni mercati, ci consentono di confermare i target di crescita indicati per il 2014 per raggiungere gli 800 milioni di fatturato e di conseguire gli obiettivi di redditività attesi» ha dichiarato il patron Mario Moretti Polegato. «Inoltre, il positivo andamento degli ordini raccolti nel canale multimarca per la p/e 2015, ci dà un ulteriore importante segnale di conferma che siamo sulla strada giusta, verso una crescita profittevole e duratura nel SPAGNA Prezzo ieri Var.% % 12m Inditex 22,23 0,6-4,1 FRANCIA Prezzo ieri Var.% % 12m Christian Dior 145,05 0,9 1,5 Hermes Intl 259,15 1,0 5,0 Kering 159,80 0,6-2,1 Lvmh 137,75 1,2-0,4 Oreal 131,80 2,2 7,3 Dati in pence REGNO UNITO Prezzo ieri Var.% % 12m Asos 2.445,00-3,2-56,9 Burberry Grp 1.532,00 1,8 4,8 Mulberry 730,00 0,8-29,1 Dati in corone svedesi SVEZIA Prezzo ieri Var.% % 12m Hennes & Mauritz 301,00 0,9 13,3 Dati in franchi svizzeri SVIZZERA Prezzo ieri Var.% % 12m Richemont 83,15 0,2-6,7 Swatch I 457,70 0,3-18,4 Dati in dollari Hong Kong HONG KONG Prezzo ieri Var.% % 12m Esprit Holdings 10,14-2,3-37,4 Global Brands 1,68-1,2 - L Occitane 17,88-0,7 8,0 Prada 48,10-0,3-39,1 Samsonite 26,85-1,1 29,1 Borsa Geox ritorna a correre (+8,1%) Nei nove mesi l Italia vola (+13,6%) Il gruppo veneto archivia il periodo con ricavi per 668,4 milioni di euro grazie al exploit del terzo trimestre (+16%). Il retail like for like a + 9,4%. Nel board entra l ex ceo del Nyse. Alessia Lucchese medio periodo, incentrata sull innovazione di prodotto, su un solido sviluppo e specializzazione della nostra rete distributiva e della supply chain». Il segmento multibrand, pari al 43,4% del turnover, chiude i nove mesi in stabilità grazie a un terzo quarter in crescita del 13,1%, mentre continua a fare bene la rete retail, in salita del 24,1% grazie alle nuove aperture ma in positivo anche a parità di perimetro (+9,4%). A livello geografico, l Italia conferma il buon momentum derivante dall operazione di pulizia della distribuzione multimarca e franchising, mettendo a segno un incremento del 13,6%, seguita dall Europa a +8,5%. In positivo anche l abbigliamento (+4,6%). (riproduzione riservata) Convegni Le pmi strizzano l occhio al fenomeno del back to Italy Sempre più aziende stanno iniziando ad attuare un piano di rientro della produzione. Per Diego Della Valle, numero uno del gruppo Tod s: «Servirebbe uno sconto fiscale a chi realizza il 100% del prodotto in Italia». Milena Bello Riportare le produzioni in Italia per innalzare l asticella della qualità a favore di un lusso ancora più coerente dal punto di vista dell eccellenza manifatturiera. Per i grandi poli della moda, da Kering a Lvmh, è già realtà. Sono loro i testimonial ufficiosi di questa tendenza che però, pur lentamente, si sta estendendo a macchia di leopardo tra le aziende italiane di media grandezza. Secondo un indagine condotta da Pambianco strategie di impresa tra 45 aziende dal fatturato medio di 100 milioni di euro (che rappresentano un giro d affari complessivo di 4,5 miliardi di euro) e presentato ieri in apertura del convegno Back to Italy promosso da Pambianco in partnership con Deutsche Bank, i marchi che rientrano in questa categoria realizzano un terzo dei loro prodotti in Italia e due terzi all estero. «In termini di trend», ha aggiunto David Pambianco, vicepresidente della società organizzatrice dell incontro, «negli ultimi tre anni queste aziende hanno aumentato la quota di produzione italiana, ma solo leggermente, passando dal 52 al 53%. E per il prossimo triennio le imprese di fascia alta che producono già l 83% nel Belpaese hanno dichiarato che manterranno stabile la loro quota nel 76% dei casi e solo una minoranza, il 24%, ha anticipato che la aumenterà. Per le aziende di fascia media resterà stabile nel 39% dei casi, crescerà nel 35% e calerà nel 26%». Di certo, sbandierare una produzione italiana è però non solo un motivo di vanto per le aziende ma anche una maggior sicurezza di ritorno economico. Lo sostiene Mario Boselli, presidente della Camera nazionale della moda italiana secondo il quale durante la crisi del 2008 le aziende che hanno retto meglio sono state quelle full made in Italy. Lo confermano anche due ricerche condotte da Deutsche Bank e da PwC. E allora perché le imprese del segmento medio sono in ritardo su questo trend? Il motivo è principalmente legato ai costi di produzione, che rimangono molto più alti rispetto ad altri paesi anche dell area Paneuropea (oltre alla Cina le principali aree produttive sono Romania, Turchia e Tunisia). Proprio su questo fronte Diego Della Valle, patron del gruppo Tod s, ha lanciato la sua proposta: «uno sconto fiscale a tutti quelli che producono il 100% made in Italy. Questo, insieme alla formazione delle giovani leve manifatturiere e a investitori impegnati a restare nel capitale delle imprese almeno tre anni, stimolerebbe sicuramente il back reshoring». (riproduzione riservata) Il presidente di Tod s Diego Della Valle Trimestrali DESIGUAL (+19%) MARCIA VERSO IL MILIARDO Il marchio spagnolo, partecipato da Eurazeo, chiude i nove mesi a 740,6 milioni di euro di ricavi Un advertising Desigual Il fenomeno Desigual continua a far parlare di sé. Il marchio di abbigliamento spagnolo ha chiuso i nove mesi a quota 740,6 milioni di euro di ricavi (+19,3%), come evidenziato dai dati diffusi da Eurazeo, che ne controlla una quota pari al 10%. Un passo ulteriore verso il raggiungimento del miliardo di ricavi previsto per il 2014, a fronte degli 828 milioni con cui è stato archiviato il 2013, il che equivarrebbe a un incremento di oltre il 20%. «L evoluzione del periodo è robusta e consolida la crescita e la solidità acquisite nel 2013», hanno sottolineato nel comunicato ufficiale del fondo di investimento. Per linee di prodotto, l abbigliamento donna si conferma il più performante, anche se altre categorie di merceologiche lanciate recentemente come le calzature, lo sport, la casa e i profumi hanno evidenziato una progressione che, «ne conferma il potenziale». Presente in 109 paesi, il marchio è distribuito attraverso 475 monomarca (erano 405 nel 2013), 11 mila multimarca e più di 2.500 corner oltre ai suoi punti vendita online attivi su 21 nazioni. Il sostegno di Eurazeo è arrivato in un momento particolarmente favorevole per il marchio che in quattro anni ha quasi triplicato il proprio volume d affari passando dai 300 milioni del 2009 all ormai quasi certo miliardo. (riproduzione riservata) Chiara Bottoni