Pratiche e progetti sostenibili nella gestione degli scarti dell industria alimentare

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Pratiche e progetti sostenibili nella gestione degli scarti dell industria alimentare Sostenibilità, tradizione e innovazione nel futuro della nutrizione Autogrill.10 17 Settembre 2015

INDICE Pratiche e progetti sostenibili nella gestione degli scarti dell industria alimentare 1. Waste Italia, la sostenibilità come valore 2. Lo spreco alimentare e le soluzioni realizzabili con il modello Waste End 3. Il Modello Waste End in pratica: Waste Italia e Autogrill, obiettivo sostenibilità 4. Il Modello Waste End in pratica: il progetto WastEnd a Chivasso

1. Waste Italia, la sostenibilità come valore

Waste Italia, la sostenibilità come valore Waste Italia è a servizio del mondo produttivo per assistere le imprese nella gestione degli scarti industriali, dalla raccolta al loro smaltimento. Waste Italia fa parte del Gruppo Waste Italia, una holding di partecipazione attiva nel settore ambientale. L obiettivo del Gruppo è quello di riuscire a declinare le attività ambientali in maniera integrata ispirandosi al concetto di sostenibilità ambientale e sociale. La creazione del valore è a favore degli stakeholders con una ricaduta positiva sul territorio in cui il Gruppo opera e con il quale si confronta, assicurando ai propri clienti un elevato livello di attenzione alla qualità dei servizi. 4

Waste Italia, la sostenibilità come valore Il valore che crea l eccellenza A testimonianza dell operato sostenibile di Waste Italia, oltre alle certificazioni del settore ambientale, la capogruppo ha ricevuto la certificazione SR10 di Certiquality relativa alla responsabilità sociale d impresa. Prima azienda quotata in Italia a ricevere il riconoscimento. Waste Italia pone le tematiche inerenti alla sostenibilità al centro della propria visione, in modo tale da fornire la garanzia di una gestione aziendale particolarmente attenta a una politica di sviluppo sostenibile ed eco-compatibile. Per questo è l'azienda leader nella gestione integrata degli scarti industriali: grandi competenze e un lavoro di squadra organico garantiscono i migliori risultati in ogni step operativo nell ambito della gestione dei rifiuti. Valore anche per i clienti, una società sostenibile è più solida e affidabile 5

2. Lo spreco alimentare e le soluzioni realizzabili con il modello Waste End

Lo spreco alimentare e le soluzioni realizzabili con il modello Waste End OBIETTIVI INTERNAZIONALI La base di tutte le attuali norme europee sui rifiuti è la Direttiva 2008/98 - Direttiva Quadro sui Rifiuti: il rifiuto deve essere gestito senza compromettere la salute umana e senza danneggiare l ambiente, in particolare senza rischi per le acque, l aria, il suolo, le piante o gli animali, senza causare fastidio creando rumori o odori, e senza compromettere il territorio e luoghi di particolare interesse. Gerarchia dei Rifiuti 1. Prevenzione dei rifiuti 2. Preparazione per il riutilizzo 3. Riciclo 4. Recupero 5. Conferimento controllato in discarica 7

Lo spreco alimentare e le soluzioni realizzabili con il modello Waste End SITUAZIONE ATTUALE L industria agroalimentare ha scarti di 1,7-1,9 mil di tonnellate (2,5% della produzione). Direttiva europea luglio 2014: obiettivo di ridurre del 30% i rifiuti alimentari. Spreco inevitabile (23% del totale e 28% sulla parte avviata nei rifiuti urbani*), componenti non edibili dei prodotti alimentari; Spreco potenzialmente evitabile (17% del totale e della quota nei rifiuti urbani*), componenti non consumate per scelte di gusto (croste di pane o gambi del carciofo, ad esempio) o tecnica di preparazione; Spreco evitabile (60% del totale e 55% della quota nei rifiuti urbani*), prodotti che potevano essere consumati attraverso una migliore pianificazione delle quantità, della preparazione, dello stoccaggio, o grazie a imballaggi più performanti. Spreco alimentare domestico in kg/ab e % sul consumo e in kg/ab sul conferito nei rifiuti urbani (UK 2011) *I dati si riferiscono al 2012 8

Lo spreco alimentare e le soluzioni realizzabili con il modello Waste End DAL PUNTO DI VISTA DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI Le pellicole e le vaschette a contatto con gli alimenti (polietilene, polipropilene, polistirene) à Uno dei segmenti più problematici del riciclo delle materie plastiche. 9

Lo spreco alimentare e le soluzioni realizzabili con il modello Waste End SOLUZIONI Utilizzo materiali e polimeri compostabili (cellulosa, PLA, derivati di amido) da avviare a riciclo assieme alla frazione organica. La produzione globale di bio-plastiche del 2012 ha raggiunto 1,4 milioni di tonnellate, delle quali il 40% destinate al mercato dell imballaggio. VANTAGGI Consentire una facile comunicazione sull avvio a compostaggio dei residui organici freschi e del loro imballaggio; Eliminare la presenza, tra le plastiche avviate a riciclo, di film e contenitori di minore separabilità e riciclabilità e contaminati. 10

Lo spreco alimentare e le soluzioni realizzabili con il modello Waste End QUANTO SI PUÒ RIDURRE? Potenzialedi riduzione: tra 2,7 e 4,9 milioniditonnellate: Compostaggio domestico e compostaggio di comunità Riduzione dello spreco alimentare domestico e riuso di eccedenze alimentari da grande distribuzione, ristorazione, panetterie, ortofrutta per un valore calcolatocome il 25% 40% della sola frazione evitabile (pari al 60% dello spreco alimentare domestico) per un totale di 1-1,7 milioni di tonnellate, equivalenti a 18-28 kg/ab annui; Misure di riduzione degli imballaggi per liquidi, attraverso refill, spina, sponsorizzazione consumi acqua pubblica e misure spontanee di mercato (dispositivi domestici per bevande gassate), per un impatto pari al 5-10% dei consumi di imballaggi, stimati equivalenti a 45 kg/ab annui (imballi plastici, di vetro e lattine); Misure di efficientamento tecnico degli imballi, da minimizzazione dei pesi, riduzione overpackaging e maggiore penetrazione di imballi terziari riutilizzabili, pari al 4-8% del totale degli imballaggi (stimati nei rifiuti urbani per un totale di ca. 171 kg /ab); equivalente a una riduzione di 6,5-13 kg/ab. 11

3. Il Modello Waste End in pratica: Waste Italia e Autogrill, obiettivo sostenibilità

Waste Italia e Autogrill, obiettivo sostenibilità Con Autogrill dal 2009 sono in corso diversi progetti che vedono la sostenibilità come aspetto centrale del servizio di gestione dei rifiuti. 1 DESTINAZIONE AMBIENTE - Promuovere la raccolta differenziata nelle aree di ristoro da parte dei viaggiatori e dei dipendenti Autogrill. 5 stazioni coinvolte nella fase pilota (ora sono diventate 13 stazioni lungo l A4 Torino-Venezia) Installazione di mini isole ecologiche per sensibilizzare i passanti e per concretizzare la separazione dei diversi materiali. RISULTATI 20-25.000 tonnellate di rifiuti sottratte ogni anno dalla discarica e avviate a riciclo. 100% recupero: la frazione organica è destinata al compostaggio, lattine, vetro e plastica al recupero, cartone (quest ultimo non solo per ciò che concerne le stazioni di Destinazione Ambiente, ma anche per tutti gli Autogrill) al recupero. 13

Waste Italia e Autogrill, obiettivo sostenibilità 2 Autogrill e WWF Waste Italiacon l organico raccolto da Autogrill crea valore: 1. Organico raccolto presso Autogrill Villoresi Est è portato presso un impianto terzo specializzato in cui è trasformato in compost. 2. Waste Italia loporta all oasi WWF per orto biologico. 3. I prodotti dell orto sono utilizzati dallo stesso Autogrill per produrre i propri piatti. 3 Produzione carburante Waste Italia raccoglie l olio esausto di friggitoria (circa 200 ton/anno) e lo trasforma in biodiesel, carburante ecologico. 14

Waste Italia e Autogrill, obiettivo sostenibilità 4 Riduzione impatti derivantidalla raccolta La capillarità delle stazioni Autogrill e le dimensioni ridotte delle aree di stoccaggio rifiuti creano una situazione di polverizzazione della raccolta: Alta frequenza di utilizzo di mezzi su strada per raccogliere piccole quantità di rifiuti Maggiorerischiodi incidenti su strada Maggiore emissione CO2 in atmosfera Maggiori costi SOLUZIONI Utilizzo da parte di Autogrill di pressette per compattare gli scarti plastici e di cartone per permettere la raccolta di maggiori quantità di materiale Introduzione di rompivetro (creato appositamente) presso gli Autogrill in grado di frantumare le bottiglie per ridurre il loro ingombro Ottimizzazione dei percorsi di raccolta in modo da servire con un viaggio il maggior numero di stazioni Programmazione della raccolta inbase allestatistiche raccolte negli anni RISULTATI Riduzione del 30% del numero di trasporti 15

4. Il Modello Waste End in pratica: il progetto WastEnd a Chivasso

Il progetto WastEnd a Chivasso WASTE ITALIA a Chivasso (TO) sta per realizzare un distretto del riciclo mettendo in pratica l approccio circolareall economia. 1. Ridurre e riusare. Un centro del riuso come embrione di una filiera di re-design e riuso creativo, al servizio dei cittadini: ingombranti e Raee ancora in buone condizioni, consegnati dai cittadini potranno essere riparatie anchesottoposti adun re-design, allungandone la vita. 2. Raccolta intelligente. Raccolta differenziata spinta al 75% dei RU. Lo sono le raccolte che superano l attuale dicotomia (fittizia) tra imballaggi e oggetti, e che accolgono le plastiche eterogenee, gli ingombranti, i materassi e i pannolini, le terredi spazzamento. 3. Rafforzare la preparazione al riciclo e l industria manifatturiera di riciclo. Nuove tecnologie, impianti più efficienti per ricavare il massimo dai rifiuti raccolti. Per rendere più vigoroso il beneficio che ne ricavail sistema industriale italiano. 4. Impianto di trattamento meccanico-biologico. Rifiuti urbani residui, frazione secca non recuperabile e frazione inorganica da cui ottenere frazione organica per compostaggio. 5. Centro di ricerca. Grazie ad accordi con industrie e con istituti, saranno possibili innovazione e sperimentazione. 17

Il progetto WastEnd a Chivasso La riduzione dello spreco e l ottimizzazione dei processi di gestione del rifiuto inizia dal singolo: l educazione alla sostenibilità per sensibilizzare le nuove generazioni. PROGETTO SCUOLE CON 00WASTE Obiettivo: Sensibilizzare i bambini sulle tematiche ambientali per diffondere la cultura Waste End Destinatari: Scuoleelementari di Chivasso (TO) Modalità: Lezioni in classe sulla raccolta differenziata; Spettacolo teatrale con il protagonista 00Waste, un agente speciale al servizio della raccolta differenziata, nonché mascotte di WasteEnd; Distribuzione sul territorio del fumetto sulle avventure di 00Waste; Laboratori creativiinclassesul riutilizzo dei materialidi scarto; Concorso con premio finale (visita impianto e materiali didattici). 18

Fonte dati di scenario: Waste End, Economia circolare, nuova frontiera del Made in Italy, I quaderni di Symbola, Symbola e Kinexia, 2015