LO SHINTOISMO
ORIGINI & STORIA Lo Shintoismo è una religione nativa del Giappone ma non ha né un fondatore né delle persone sacre. La parola Shinto ha origine nel VI secolo quando divenne necessario distinguere la religione nativa del Giappone da quella buddhista di recente importazione. Shinto è formato dall'unione di shin che significa "divinità", "spirito" e tō "via", "sentiero". Quindi, Shinto significa letteralmente "via del divino" Prevede l'adorazione dei Kami un termine che si può tradurre come divinità, spiriti naturali o semplicemente presenze spirituali. Alcuni kami possono essere considerati come gli spiriti guardiani di un luogo particolare, mentre altri possono rappresentare uno specifico oggetto o un evento naturale.
Shintoismo e Buddhismo Con l'introduzione del Buddhismo in Giappone, si sentì il bisogno di distinguere la religione originaria del Giappone (Shintoismo) dal Buddhismo che era stato da poco importato. Lo Shintoismo restava comunque combinato con il Buddhismo.
Lo Shintoismo di stato e la riforma moderna Quando lo Shintoismo acquisì un nome che lo distingueva dal Buddhismo, divenne religione ufficiale del Giappone e nel 1868 la sua combinazione con il Buddhismo venne resa inlegale. L imperatore veniva visto come discendente degli dei, ma nell'agosto 1945, avvenne la separazione tra Stato e Chiesa shintoista e l'imperatore smentì la sua discendenza dagli dei.
LE DIVINITÁ Lo Shintoismo è una religione cosmica. Con questa definizione si intende affermare che si tratta di una religione che vede tutto ciò che esiste (cosmo), come pura manifestazione del divino. Nella religione shintoista ogni cosa è sacra poiché la materia stessa che costituisce tutte le cose che esistono, ha un fondamento divino. In primo luogo, dunque, la principale forma di entità divina è l esistenza stessa, la natura, qualunque essa sia. Lo shintoismo è una religione animista, infatti insegna che ogni cosa detentrice di una forza divina, una divinità o uno spirito che la presiede e ne forgia l esistenza.
Energia cosmica Nella cosmologia shintoista tutto l esistente è pervaso da un energia che alimenta e compone tutta la materia e tutte le sue manifestazioni: il MATSUBI. Questa forza mistica è paragonabile al tao (del Taoismo), un energia cosmica che da origine a tutto e causa l evoluzione e l eterno ciclo dell esistenza. È, inoltre, la forza armonica che lega il mondo umano a quello spirituale degli dei. Lo Shintoismo è una religione ciclica, l esistenza si origina da due forze opposte: il principio negativo in e il principio positivo yo. I kami, come gli uomini, hanno origine dallo scontro eterno tra queste due forze.
Trinità shintoista La trinità shintoista non è altro che il frutto del rapporto cosmico tra i due poli primordiali dell energia. Di questa triade fanno parte lo in lo yo ed una terza parte lo yuan. Questa parte rappresenta ciò che nasce dall interazione dei due principi primordiali in e yo. Rappresenta più sinteticamente la manifestazione dell energia cosmica, ovvero l esistenza dell universo.
LE CREDENZE FONDAMENTALI Lo Shintoismo è una religione animista e politeista. Lo shintoismo crede principalmente nei KAMI. I kami sono entità spiritiche che popolano tutto l universo, sono gli spiriti della natura, e si esprimono attraverso essa. Essi, secondo lo shintoismo, sono impercettibili perché si trovano ad un livello esistenziale superiore rispetto a quello dell uomo. I kami sono molto numerosi e nella classificazione dei kami possono essere inclusi anche altri tipi di spiriti, ed entità come gli spiriti dei bambini morti in età infantile o le anime dei defunti.
IL CULTO La venerazione, nello Shintoismo, è considerata un atto puro e sincero. Il rito shintoista tende ad armonizzare e pacificare la mente. Ciò è favorito dalla forte estetica del rito stesso, caratterizzata da immagini, suoni e profumi. Le cerimonie sono volte a manifestare riverenza e ammirazione nei confronti dei kami, ma anche, a rendere l'uomo cosciente della verità che lo circonda. Il culto può essere templare o domestico. I templi sono visti come oasi di pace all'interno delle città. L'estetica del tempio, è un elemento fondamentale per la preghiera. Lo specchio è l'oggetto che meglio rappresenta i kami. Un luogo considerato sacro è la natura stessa perché è considerata la massima espressione dei kami.
LUOGHI DI CULTO E LUOGHI SACRI Ci sono degli antichi santuari shintoisti dove i fedeli si raccoglievano per semplici riti eseguiti in prossimità di oggetti sacri come alberi di sakaki. Nei santuari si possono trovare: gli haiden, un luogo di culto dove si prega; gli honden, dove si ritiene risieda il kami del santuario; un padiglione a campana per la purificazione dei fedeli.
I TESTI SACRI I testi sacri dello Shintoismo sono: Sam-bu-han-sho, i tre libri principali, ku-ji-ki, storia degli eventi antichissimi, ko-ji-ki, storia dell antichità e nihon-gi, animali giapponesi. Lo Shintoismo non ha un corpus di testi sacri comparabile dove vengono spiegati gli insegnamenti fondamentali: con le espressioni Shintō koten (classici shintoisti) eshinten (testi sacri), si indicano vari libri contenenti i concetti fondamentali di questa religione. Nel ko-ji-ki e nel nihon shoki, viene spiegato il rapporto tra gli umani e le divinità e viene tracciata la genealogia di quel popolo di cui si parla nei testi, similarmente a quanto avviene nel Vecchio Testamento.
LE FESTIVITÁ RELIGIOSE 3 febbraio: setsunbun-sai Secondo l antico calendario giapponese, questo giorno rappresentava la fine dell inverno. In questo giorno si si utilizza come cerimonia il lancio del fagiolo per attirere la buona sorte. Si usa mettere dei fagioli in ogni stanza della casa e poi farli uscire con l urlo «oggi escano i demoni dalla nostra fortuna». Nelle cerimonie pubbliche le celebrità buttano fagioli fuori dai balconi dei santuari per colpire i demoni. 3 marzo: hina-masturi Questa festa è dedicata alle figlie in famiglia. In ogni casa si mettono delle bambole su un panno rosso che rappresentano l imperatore, l imperatrice, accompagnatori e musicisti. Un tempo si credeva che le bambole potessero contenere gli spiriti cattivi perciò, bambole di carta, venivano messe in una barca e fatte arrivare fino al mare portando con se gli spiriti cattivi. La bevanda tipica è l amazake. Una superstizione dice che se la festa non viene allestita prima della notte del 4 marzo, la ragazza di casa non si sposerà prima dell anno successivo.
21 marzo: higan o shubun-sai In questo giorno si allestiscono altari in casa per venerare gli antenati come kami. Si fa visita alle tombe e si svolgono riti a favore degli antenati. Si festeggia anche la rinascita della natura. 15/21 settembre: reitai-sai La festa d autunno, si festeggia da 800 anni e si compone di molti eventi, come musica eseguita per la dea Tsurukaoga Hachiman, si prosegue con l fferta del tè e d infine uno spettacolo di danza classica giapponese. Ma più grande attrazione è il rituale yabusame, nel quale si uniscono le competenze e il tiro all arco. Il festival si svolge in tre giorni. Molti fedeli si riuniscono per la buona riuscita della festa ed i sacerdoti trascinano templi portatili per le strade.
L IDEA DELLA VITA, DELLA MORTE E DELL ALDILÁ Secondo la fede Shintoista, lo spirito umano è eterno, proprio come i kami. L'aldilà è concepito dallo Shintoismo come una sorta di livello esistenziale superiore. Quando si muore per lo Shintoismo, si cambia semplicemente forma di esistenza. Nello Shintoismo antico si credeva in una serie di paradisi, tra questi c erano: l'aldilà del cielo, l'aldilà Yomi, l'aldilà Tokoyo, l'aldilà delle montagne. Questi luoghi non sono descritti né come paradisi né con caratteristiche infernali, ma come luoghi molto simili al mondo terrestre.
I SIMBOLI Torii Il torii è universalmente riconosciuto dallo shintoismo. Rappresenta i portali che danno accesso ai templi o ad una qualsiasi zona naturale considerata sacra. Il torii è un simbolo di misticismo, rappresenta l eterna interazione del mondo umano con il mondo divino. Tomoe il tomoe, detto yin-yang-yuan, è il simbolo della triplicità dell energia cosmica shintoista. Due delle tre parti rappresentano i due principi-polari la terza parte rappresenta l universo.
Corda sacra La corda sacra è una composizione che appare molto spesso nei templi shintoisti e nei luoghi sacri. Maneki neko La figura del maneki neko risalirebbe al XIV o XVIII secolo e avrebbe avuto origine ad ojaka, anche se tradizioni precedenti potrebbero risalire addirittura a millenni fa, quando i primi gatti furono importati dal giappone.
PREGHIERE Il kamidana è l altare shintoista domestico. Ha la forma di una santuario in miniatura con tutte le componenti che ne fanno parte come lo specchio (per rappresentare i kami) e i piatti per le offerte. Il rituale si svolge offrendo agli dei cibo, acqua o sale, prima di celebrare offerte i fedeli devono purificarsi lavandosi le mani. Il concetto di purificazione e fondamentale per lo Shintoismo. La purezza è indispensabile per il contatto divino, infatti i riti di purificazione hanno un ruolo fondamentale. I fedeli devono praticare azioni sacre chiamate misogi. Queste pratiche possono variare della meditazione al digiuno e altre pratiche. I luoghi di culto vengono tenuti perennemente puliti, il sale è un elemento primario nei riti di purificazione.