MANUALE DELLE BUONE PRASSI PER LA SICUREZZA STRADALE



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MANUALE DELLE BUONE PRASSI PER LA SICUREZZA STRADALE

CAMBIARE STRADA: INSIEME PER SALVARE UNA VITA Progetto realizzato da COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA COMUNE DI LEGNAGO COMUNE DI SAN BONIFACIO

Indice Premessa Sintesi del progetto IN STRADA SIAMO TUTTI PEDONI...1 ATTRAVERSARE...1 CAMMINARE...2 È BUONA PRASSI...4 PEDALARE IN BICICLETTA...5 DISPOSITIVI OBBLIGATORI...6 DISPOSITIVI CONSIGLIATI...7 COMPORTAMENTI CORRETTI...8 IN BICI...9 È BUONA PRASSI...10 IL CICLOMOTORE...11 COSA SUCCEDE SE SI MODIFICA IL CICLOMOTORE?...11 CARATTERISTICHE DI COSTRUZIONE...12 DISPOSITIVI DI EQUIPAGGIAMENTO OBBLIGATORI...12 DOCUMENTI PER LA GUIDA DEL CICLOMOTORE...13 COMPORTAMENTI CORRETTI...13 REQUISITI DEL CASCO OMOLOGATO... 14 RESPONSABILITÀ...14 È BUONA PRASSI...15 L INCIDENTE STRADALE...16 GUIDA IN STATO DI EBBREZZA...17 Effetti dell alcol sulla condotta di guida...17 Quanto tempo aspettare prima di guidare...18 GUIDA SOTTO L EFFETTO DI STUPEFACENTI...19 Le diverse tipologie di stupefacenti e gli effetti sulla guida...19 COSA FARE IN CASO DI INCIDENTE STRADALE...21 Incidenti con danni lievi...21 Incidenti con danni a persone...21

GUIDARE CON RESPONSABILITÀ. Le Buone Prassi...23 USO E ABUSO DI ALCOL E DROGHE...23 ATTENZIONE...23 INCIDENTI...23 EFFETTO ALCOL...24 È BUONA PRASSI...24 EFFETTO DROGHE...25 È BUONA PRASSI...25 ECCESSO DI VELOCITÀ...26 DISTANZA DI SICUREZZA...26 È BUONA PRASSI...27 CELLULARE ALLA GUIDA...28 È BUONA PRASSI...28 APPROFONDIMENTO. L Unione Europea per la Sicurezza Stradale...29 IL PROGRAMMA EUROPEO 2011-2020 SULLA SICUREZZA STRADALE...29 Principi e obiettivo del Programma...29 Obiettivi strategici...30 Attuazione degli orientamenti europei 2011-2020 per la sicurezza stradale...31 CICLOMOTORI PIÙ ECOLOGICI E PIÙ SICURI...32 Sicurezza...32 Ciclomotori più verdi...32 LA CARTA EUROPEA DELLA SICUREZZA STRADALE...33 PER SAPERNE DI PIÙ...34

Premessa Secondo le statistiche pubblicate dall Organizzazione Mondiale della Sanità, gli incidenti stradali sono la prima causa di morte nel mondo fra i giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni e la seconda per i ragazzi dai 10 ai 14 e dai 20 ai 24 anni. Si stima, inoltre, che senza adeguate contromisure, entro il 2020 gli incidenti stradali rappresenteranno la terza causa globale di morte e disabilità. Ogni anno in Italia circa 4mila persone perdono la vita a causa di incidenti stradali. Statistiche che fanno riflettere: l insicurezza stradale negli ultimi trent anni nel nostro Paese ha visto perdere la vita a 300mila persone, oltre 700mila sono rimaste invalide gravi e più di 6 milioni di italiani sono stati coinvolti emotivamente a causa della scomparsa o dell invalidità grave di un parente o di un amico. La maggior parte degli incidenti stradali deriva da comportamenti scorretti o imprudenti che possono essere modificati. Tra le cause principali degli incidenti stradali: la distrazione, la velocità eccessiva, la guida in stato di ebbrezza o sotto l effetto di droghe o farmaci, l uso del cellulare durante la guida, la guida con sonnolenza e stanchezza. E un fenomeno sociale che assorbe quasi il 10 per cento della spesa sanitaria. Questo fa comprendere come le Nazioni Unite (ONU) abbiano promosso la settimana mondiale della sicurezza stradale. L uomo e i suoi comportamenti rappresentano la causa primaria degli incidenti stradali. Allo stesso tempo la persona può essere considerato come il migliore dispositivo di sicurezza di se stesso soprattutto se bene informato e formato. La sicurezza stradale è materia multidisciplinare e va affrontata da più parti per fare diminuire il numero dei morti e generare un approccio culturale di rispetto verso se stessi e degli altri. Il progetto si è rivolto ai giovani di età compresa fra i 14 e i 19 anni, in possesso del patentino della moto o della patente, o che comunque sono trasportati dai propri amici. Peculiarità del progetto è stato integrare la formazione per lo sviluppo della persona insieme all apprendimento delle tecniche di guida. Fra le attività del progetto la realizzazione del Manuale delle Buone Prassi per la Sicurezza Stradale, volto a incoraggiare i giovani verso un comportamento corretto attraverso il rispetto delle norme fondamentali della sicurezza stradale e della convivenza civile.

Le Polizie municipali dei Comuni partner del progetto hanno collaborato attivamente alla stesura del Manuale mettendo a disposizione la loro esperienza e il loro bagaglio culturale in termini di sicurezza.

Sintesi del Progetto Il Progetto Cambiare Strada: Insieme per salvare una vita si rivolge ai giovani dai 14 ai 19 anni della Provincia di Verona e dei Comuni di Villafranca di Verona, Legnago e San Bonifacio. Si svolge nell ambito della sicurezza stradale e si pone l obiettivo di introdurre e sviluppare un nuovo approccio culturale rappresentato dall integrazione fra la formazione per i giovani e l applicazione consapevole delle tecniche di guida. Le tre principali dell iniziativa sono: 1. la formazione dei giovani per promuovere e incentivare lo sviluppo della persona; 2. la realizzazione del Manuale delle Buone Prassi per la sicurezza stradale; 3. l istituzione dell Osservatorio Provinciale per la Sicurezza Stradale per creare una rete condivisa di promozione delle iniziative di sicurezza intese come buone prassi. L attività formativa si pone l obiettivo di indirizzare i giovani verso il concetto di prevenzione per affinare e potenziare le qualità personali, imparare a affrontare le criticità con energia positiva e porre le basi per generare un clima positivo aperto alle relazioni. La formazione si suddivide in una parte psicologica e in una parte pratica in cui i giovani vivono esperienze dirette di tecniche di guida. La comunicazione integrata del progetto si caratterizza nell utilizzo dei social network più diffusi e visitati (Facebook, Myspace e Twitter) per diffondere le azioni e i risultati ottenuti.

IN STRADA SIAMO TUTTI PEDONI Sulla strada siamo tutti siamo pedoni. Una semplice considerazione per rispettare sempre chi circola a piedi. I pedoni sono gli utenti più vulnerabili fra i quali anziani e bambini. Nel tentativo di migliorare la sicurezza, a chi cammina sono stati dedicati soprattutto nelle città, itinerari specifici esclusivi e protetti, comprendenti marciapiedi, attraversamenti a strisce evidenziate o rialzati, piste ciclo-pedonali, sottopassi e sovrappassi. Il pedone si trova a interagire con tutta la massa dei veicoli circolanti. La prudenza, l istinto di conservazione e il senso di prevenzione convincono il pedone a rispettare doveri e esercitare diritti per evitare incidenti. Le norme per i pedoni sono semplici ma spesso sono sottovalutate. Come migliorare la sicurezza dei pedoni? Ecco alcune risposte. ATTRAVERSARE La situazione di maggior rischio per i pedoni si configura durante l attraversamento. QUATTRO SGUARDI. Per questa ragione serve un comportamento attento e prudente. E indispensabile utilizzare la regola dei quattro sguardi: guardando la strada a destra e a sinistra, sia prima che durante l attraversamento. NEL TRAFFICO. Va oltrepassata la carreggiata servendosi dei sottopassaggi, dei sovra-passaggi e degli attraversamenti pedonali. In assenza di agenti o semafori per regolare il traffico, ai conducenti il compito di ral- 1

lentare e se necessario fermarsi dando la precedenza ai pedoni che si accingono a impegnare la strada sulle strisce. GUARDARE BENE. Particolare attenzione va prestata quando, in presenza di un incrocio regolato da semafori, i conducenti di autoveicoli svoltano a destra in una strada al cui ingresso si trova un attraversamento pedonale: spesso si trovano di fronte i pedoni che iniziano l attraversamento nello stesso senso direzionale. Soprattutto in fase di svolta a destra il montante anteriore destro interno della vettura ostruisce di molto la visuale a corto raggio e una persona che si trova proprio in quel lato è spesso occultata. In questo caso per i pedoni il comportamento più sicuro da adottare è tenere sempre sotto controllo anche i veicoli che svoltano verso la loro stessa direzione mentre stanno iniziando a oltrepassare la strada. SENZA STRISCE. Viceversa, quando non esistono le strisce sono i veicoli, biciclette incluse, a avere la precedenza. In questo caso è buona norma attraversare la strada solo in senso perpendicolare con l attenzione necessaria a evitare situazioni di pericolo per tutti, evitando gli attraversamenti diagonali soprattutto degli incroci e delle piazze. CAMMINARE MARCIAPIEDI. I pedoni sono tenuti a circolare sui marciapiedi e sui percorsi pedonali. Nel caso di assenza di marciapiedi o siano ingombri, interrotti o insufficienti, bisogna circolare sul margine della carreggiata opposto al senso di marcia dei veicoli in modo da causare il minimo intralcio possibile alla circolazione e avere una visuale frontale dei mezzi transitanti. SENSO UNICO. Quando si tratta di carreggiata a senso unico di circolazione è consigliato circolare sul margine destro rispetto alla direzione obbligatoria. 2

BAMBINI. Se si tiene un bambino per mano o un cane al guinzaglio, bisogna condurlo in modo che sia protetto e tenuto sotto controllo (generalmente sul lato dove non transitano i veicoli). FARSI VEDERE. Da mezz ora dopo il tramonto del sole a mezz ora prima del suo sorgere (quindi con scarsa visibilità e con il buio), per i pedoni che circolano sulla carreggiata di strade esterne ai centri abitati prive di illuminazione pubblica, è obbligatorio marciare su unica fila (in tal caso, per essere visibili e camminare in sicurezza, è consigliabile munirsi di una pila e indossare un giubbino con elementi rinfrangenti: si può utilizzare lo stesso previsto per i ciclisti e gli automobilisti). Identico atteggiamento è consigliabile nelle gallerie poco o non illuminate. 3

È BUONA PRASSI: 1. Agli attraversamenti regolati dal semaforo attendere la luce verde; 2. Evitare di passare davanti a autobus, filoveicoli, tram in sosta alle fermate e veicoli di grosse dimensioni che occultano la visuale dalla strada: potremmo essere investiti; 3. Evitare di sostare o indugiare sulla carreggiata, salvo i casi di necessità; 4. Se si arriva a un attraversamento pedonale in bicicletta scendere dalla bici e utilizzare le strisce per portarsi dalla parte opposta: per i ciclisti è vietato circolare sulle strisce, ma scendendo dal veicolo, esso diventa assimilabile a un pedone (pur trainando a mano una bicicletta) e quindi adotta il comportamento corretto; 5. Se si sta utilizzando il telefono cellulare, è consigliabile interrompere la telefonata oe evitare di inviare messaggi, utilizzando attenzione per attraversare in sicurezza la strada; 6. Se si tiene un cane al guinzaglio, nel procinto di attraversare bisogna accorciare il guinzaglio e tenere il cane sotto controllo per evitare che sia investito; 7. In caso di pioggia, per evitare di essere bagnati dalle auto in transito, evitare di camminare troppo vicini alla carreggiata. Tenere sotto controllo le auto in transito per evitare docce laterali a causa delle pozzanghere; 8. Sui percorsi riservati ai pedoni è vietato usare tavole skateboard, pattini o altri acceleratori di andatura (monopattini) e giochi che possono creare situazioni di pericolo per gli altri utenti. 4

PEDALARE IN BICICLETTA CODICE DELLA STRADA. La bicicletta viene definita dal Codice della Strada velocipede cioè veicolo a due o più ruote in grado di essere mosso a propulsione muscolare per mezzo di pedali o analoghi dispositivi. Sono considerati velocipedi anche i tandem cioè i velocipedi a due posti, i risciò ossia le biciclette a quattro ruote in uso specialmente nelle località turistiche marine e i velocipedi a pedalata assistita dotati di un piccolo motore elettrico in ausilio alla forza muscolare. LA STORIA. L origine di questo mezzo di trasporto pare risalire alla fine del 1796, per invenzione di un conte francese che la chiamò celerifero. Era un mezzo ancora privo di pedali e di un sistema di controllo e di manovra. Dopo pochi anni, nel 1818 un nobile tedesco di nome Karl Friedrich Drais von Sauerbrounn inventò la draisina dotata di sella e di un manubrio per governare la ruota anteriore. Con gli anni subì profonde trasformazioni passando dal pre-velocipede funzionante tramite l azione delle braccia sulla ruota anteriore, al primo velocipede a pedali, presentato nel 1855, caratterizzato dalla ruota anteriore più grande. Il mezzo è ancor oggi esposto nei Musei della Storia specializzati. RISPETTARE L AMBIENTE. La bicicletta è il veicolo più ecologico del mondo e il più ambito dai bambini fin dalla scuola dell infanzia. In città, in presenza di traffico, è il mezzo più pratico e più veloce e ha pochissimi problemi di parcheggio. SENZA PATENTE. Per condurla non serve la patente di guida o una specifica età ma quando si circola sulla strada è obbligatorio rispettare il Codice della Strada, proprio come con qualsiasi altro veicolo. 5

CONTROLLARE. Prima di montare in sella è utile effettuare una piccola verifica dello stato del veicolo. DISPOSITIVI OBBLIGATORI 1. ILLUMINAZIONE Sono i fari o fanali di cui vanno dotate anche le più moderne mountain-bike. Sono importanti: posteriormente, una luce di colore rosso e un catarifrangente (detto anche catadiottro) di colore rosso a luce riflessa; anteriormente la luce di colore bianco o giallo. I fari vanno accesi entro la mezz ora dopo il tramonto del sole e nelle condizioni climatiche e ambientali di scarsa visibilità (ad esempio in caso di pioggia, nebbia, gallerie); sui pedali vanno applicati i dispositivi (due per pedale) catarifrangenti di colore giallo o arancione. 2. ACUSTICA Il campanello è importante sia udibile a 30 metri di distanza. L eccessivo o il non giustificato uso del campanello rappresenta un comportamento scorretto! Va utilizzato secondo una regola non scritta del codice della strada che è il buon senso. 6

3. FRENATURA I freni devono essere indipendenti l uno dall altro e agire autonomamente, uno sul pneumatico anteriore e l altro su quello posteriore. Va controllata la funzionalità dei tasselli di gomma che agiscono sul cerchio delle ruote. Se sono consumati devono essere sostituiti. 4. PNEUMATICI Devono essere in perfetta efficienza: un pneumatico consumato rende difficile o vana l operazione di arresto della bicicletta. DISPOSITIVI CONSIGLIATI CASCO Comunemente chiamato caschetto non è obbligatorio ma è consigliato alla guida della bicicletta. Infatti, anche se si transita con andatura tranquilla, nel caso di caduta c è il rischio di battere la testa su un ostacolo pericoloso e imprevisto. SPECCHIETTO RETROVISORE Si monta sulla parte sinistra del manubrio e permette, in ogni situazione, di controllare chi proviene da dietro e di tenere sempre lo sguardo sulla circolazione frontale. E utile quando si sta per iniziare la svolta a sinistra. PALETTA D INGOMBRO Si monta sulla parte sinistra del telaio e indica, a chi proviene da dietro, lo spazio totale occupato lateralmente dal ciclista. 7

COMPORTAMENTI CORRETTI Attenersi alle regole del Codice della Strada; Circolare sulla parte destra della carreggiata il più vicino possibile al margine destro della stessa; A ogni cambio di direzione di marcia segnalare la svolta sporgendo il braccio destro o sinistro, a seconda della manovra che il ciclista vuole compiere. Prima di svoltare a sinistra spostarsi al centro della corsia di marcia che si sta percorrendo (verso il centro della carreggiata) e dare la precedenza a tutti i veicoli che provengono frontalmente e alla propria destra; Procedere sempre in fila unica in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due. Quando si circola fuori dai centri abitati, procedere sempre su unica fila, salvo che un ciclista abbia meno di dieci anni e proceda sulla destra dell altro; Transitare sulle piste ciclabili, quando esistono, lasciando la carreggiata libera agli autoveicoli; Dal tramonto all alba in strade extraurbane e in tutte le gallerie (obbligatorio dal 2010) indossare il giubbino o gilet rifrangente che va utilizzato anche quando piove, quando c è nebbia e in tutti i casi in cui la visibilità diminuisce molto. 8

IN BICI SI trasportare oggetti solidamente assicurati che non sporgano lateralmente e posteriormente più di 50 cm, che consentano di vedere davanti e di lato e permettano di compiere le diverse manovre; trasportare animali purché custoditi in apposite gabbiette; trasportare un bambino di età inferiore agli otto anni purché la bicicletta sia attrezzata con appositi seggiolini omologati. Il seggiolino va installato anteriormente (tra il manubrio e il conducente) se il bimbo pesa meno di 15 kg; posteriormente se il bimbo pesa più di 15 kg. NO trasportare altre persone a meno che il velocipede non sia omologato per tale trasporto; trainare veicoli o farsi trainare da altro veicolo; condurre animali (esempio un cane al guinzaglio); procedere a zig-zag o effettuare manovre brusche: sono situazioni inaspettate che creano pericolo. 9

È BUONA PRASSI: 1. Nelle strade a intenso traffico, a traffico veloce e in presenza di pericoli o ostacoli sulla carreggiata è utile scendere dalla bicicletta e attraversare la strada come pedoni (portando la bici a mano); 2. Pur essendo consentito trasportare oggetti, è bene valutarne prima di partire anche il peso in quanto potrebbe risultare pericoloso per il bilanciamento della bicicletta; 3. E importante avere libero uso delle braccia e delle gambe e reggere il manubrio almeno con una mano, per compiere con la massima libertà, facilità e prontezza le manovre opportune e necessarie; 4. Quando si crea intralcio o pericolo per i pedoni - ad esempio al mercato - è opportuno scendere e condurre la bicicletta a mano; 5. Soprattutto d inverno o in condizioni di assenza di visibilità è utile indossare sempre il giubbino. 10

IL CICLOMOTORE Il ciclomotore è un veicolo a motore a due, a tre o a quattro ruote (minicar). Secondo il Codice della Strada un veicolo è un ciclomotore se ha: un motore di cilindrata non superiore ai 50 cc (volume interno del cilindro); una capacità di sviluppare su strada orizzontale una velocità fino a 45 Km/h; una massa a vuoto inferiore o pari a 350 Kg (accensione comandata) o una potenza massima di 4 Kw (motori a combustione interna o elettrici) se è un quadriciclo leggero o una minicar. COSA SUCCEDE SE SI MODIFICA IL CICLOMOTORE? Se si eleva la cilindrata o si sviluppa una velocità superiore si trasforma il ciclomotore in motociclo. La manomissione del ciclomotore per avere più potenza, oltre a rappresentare un rischio per la sicurezza del conducente, determina pericolose conseguenze tecniche come l alterazione del rapporto tra la massa del veicolo e le sue prestazioni, la maggiore usura di tutte le parti meccaniche, l insufficienza dei freni alle maggiori velocità, la maggiore rumorosità del mezzo. Variano inoltre i requisiti per la guida: REQUISITI PER LA GUIDA DEL CICLOMOTORE Avere 14 anni di età; Avere conseguito la patente di categoria A1. REQUISITI PER LA GUIDA DEL MOTOCICLO Avere compiuto 16 anni (per moto fino a 250 cc); Avere conseguito il Certificato di idoneità alla guida - C.I.G. - detto Patentino. 11

CARATTERISTICHE DI COSTRUZIONE I veicoli quando escono dalla fabbrica hanno un loro numero di omologazione che viene rilasciato in base a determinate caratteristiche costruttive di ogni veicolo quali telaio, ruote (dimensione dei cerchi), illuminazione (numero, posizione, colore dei fari), prestazioni (velocità massima, potenza), specchi retrovisori (caratteristiche, numero, posizione) e organi di aggancio. Ogni modifica, aggiunta o sostituzione che renda il mezzo differente dall originale va annotata sulla carta di circolazione con approvazione della Motorizzazione. DISPOSITIVI DI EQUIPAGGIAMENTO OBBLIGATORI Dispositivo di segnalazione visiva e illuminazione; Dispositivo silenziatore e di scarico (marmitta); Dispositivi di segnalazione acustica; Dispositivi retrovisori (specchietto sinistro); Pneumatici o sistemi equivalenti. 12

DOCUMENTI PER LA GUIDA DEL CICLOMOTORE 1. Documento di riconoscimento o documento di identità; 2. Certificato di idoneità alla guida. Per il conseguimento del Patentino i minorenni devono obbligatoriamente frequentare un corso presso Istituti Scolastici o Autoscuole e sostenere l esame; 3. Certificato di circolazione (o certificato di idoneità tecnica per i modelli immatricolati prima del 14.07.2006). Sul certificato di circolazione è annotato il numero di targa e, come per gli autoveicoli, viene riportato l eventuale cambio di residenza del proprietario del ciclomotore. In caso di smarrimento, sottrazione o distruzione della carta di circolazione l intestatario bisogna fare denuncia entro 48 ore e richiedere il rilascio del duplicato entro tre giorni. Il ciclomotore può continuare a circolare portando al seguito una copia della denuncia; 4. Contrassegno di assicurazione (tutto il certificato, compreso il talloncino colorato); 5. Ricevuta dell avvenuto pagamento del bollo, tassa automobilistica - tassa di proprietà (non è più necessario averla con sé). COMPORTAMENTI CORRETTI Attenersi alle regole del Codice della Strada; Condurre il ciclomotore in modo corretto, mantenendo una postura stabile e maneggiando il manubrio con entrambe le mani, evitando di circolare con la ruota alzata o di condurre il mezzo senza mani; Indossare e allacciare il casco protettivo omologato; Mantenere la distanza di sicurezza; Evitare di trainare o farsi trainare; Dotare il ciclomotore di assicurazione per la responsabilità civile in caso di incidente; Trasportare un passeggero (sempre dotato di casco omologato): il conducente deve essere maggiorenne e il ciclomotore omologato per due persone; Trasportare animali nella apposita gabbietta. 13

REQUISITI DEL CASCO OMOLOGATO Il casco, per essere omologato, deve rispondere alle seguenti caratteristiche: il materiale deve essere indeformabile, resistente, leggero e traspirante; i guanciali devono essere aderenti e morbidi; evitare che si appanni la visiera. Sul casco omologato sono presenti le seguenti informazioni: il numero distintivo dello Stato che ha rilasciato l omologazione; il numero di serie; il numero di omologazione; il numero di produzione progressivo. RESPONSABILITÀ Responsabilità amministrativa per il conducente o genitori del minorenne e per il proprietario: commettere un infrazione del Codice della Strada per cui è prevista una sanzione in denaro e/o latro (sequestro, confisca, sospensione patente). Responsabilità civile per il conducente o genitori del minorenne e per il proprietario: risarcire i danni provocati a terze persone. Responsabilità penale del conducente: nel caso in cui si commette un reato come lesioni colpose, omissione di soccorso, omicidio colposo. 14

È BUONA PRASSI: 1. Rispettare i limiti di velocità; 2. Mantenere la distanza di sicurezza; 3. Indossare sempre il casco; 4. Evitare di tagliare la strada a altri utenti; 5. Evitare di sorpassare altri utenti della strada a destra; 6. Evitare manovre brusche e impennate; 7. Mantenere la corretta postura, afferrando il manubrio con entrambe le mani; 8. Segnalare sempre le manovre con i dispositivi di segnalazione visiva. 15

L INCIDENTE STRADALE L incidente stradale accade a causa di comportamenti umani scorretti o di condizioni tecniche. Comportamenti umani scorretti Imprudenza: sopravvalutazione delle proprie capacità; Imperizia: inesperienza e incapacità di prevedere errori altrui; Negligenza: sbadataggine, distrazione; Ignoranza e inosservanza delle leggi fisiche: per esempio nell affrontare una curva; Scarsa educazione sociale o indisciplina: rifiuto delle norme e intolleranza dei comportamenti degli altri; Assunzione di alcol o droghe prima di mettersi alla guida. Condizioni tecniche Condizioni del veicolo: luci, battistrada, manubrio, freni; Condizioni della strada: asfalto, buche, fanghiglia, olio, fogliame; Condizioni metereologiche: neve, nebbia, sole abbagliante; 16

GUIDA IN STATO DI EBBREZZA L assunzione di sostanze alcoliche provoca effetti gravi sull organismo umano, che risultano pericolosi per le persone che si mettono alla guida di un veicolo, perché sono compromesse le capacità di concentrazione e di prontezza di riflessi. La guida di veicoli in stato di ebbrezza costituisce reato, è punita penalmente. È quindi previsto il seguente iter: denuncia all autorità giudiziaria; sequestro amministrativo per la confisca del veicolo; sospensione della patente o del CIG e perdita di 10 punti. Per i conducenti di ciclomotore di età inferiore ai 21 anni c è il divieto assoluto di assumere sostanze alcoliche. Effetti dell alcol sulla condotta di guida 0,3 g/l = capacità ridotta nell eseguire semplici manovre; reazioni leggermente ridotte; sottovalutazione dei rischi; tendenza a aumentare la velocità. 0,4 g/l = reazioni psico-fisiche sostanzialmente ridotte. 0,5 g/l = attenuazione della visione laterale e difficoltà a distinguere i segnali. 0,6 g/l = possibilità di gravi errori nella guida. 0,8 g/l = reattività fortemente ridotta; diminuisce la capacità di adattamento al buio. 1,5 g/l = difficoltà notevole nella coordinazione di velocità, misure e posizioni; capacità di attenzione quasi nulla e incapacità di adattamento all oscurità; visione ridotta e guida estremamente pericolosa. 17

Quanto tempo aspettare prima di guidare: 1 ORA 2 ORE 3 ORE 4 ORE 18

GUIDA SOTTO L EFFETTO DI STUPEFACENTI L assunzione di stupefacenti influisce sulla guida perché: Altera le percezioni; Altera i riflessi e la coordinazione dei movimenti; Può causare sonnolenza o eccitazione; Può causare imprudenza nella guida; Può determinare uno stato confusionale per molte ore; Può modificare temporaneamente la percezione della realtà; Può causare disturbi dell attenzione e della concentrazione. Per la guida di ciclomotori sotto l effetto di stupefacenti, è previsto il seguente iter: denuncia all autorità giudiziaria; sospensione del certificato di idoneità alla guida oppure perdita di 10 punti della patente di guida; sequestro del veicolo per confisca. Le diverse tipologie di stupefacenti e gli effetti sulla guida Oppiacei (oppio e suoi derivati: morfina e eroina) Effetti sulla guida: diminuzione dei riflessi, deficit sensoriale generalizzato. Fino a 6 ore dall assunzione della droga, la sensibilità alla luce è ridotta e il riconoscimento degli oggetti scuri risulta difficile. Esempio: difficoltà nel distinguere una pedone vestito di scuro che attraversa sul passaggio pedonale. Cocaina (polvere bianca estratta dalla foglie della coca) e Crack (ottenuto da un impasto delle foglie della coca) Effetti sulla guida: eccitazione, resistenza alla fatica, spavalderia. Dalle 3 alle 6 ore dopo l assunzione della droga, il riconoscimento degli oggetti chiari risulta difficile. Esempio: difficoltà nell individuare le strisce pedonali oppure nel distinguere la scritta STOP sull asfalto. Allucinogeni di origine naturale (mescalina) o di origine artificiale (LSD) Effetti sulla guida: allucinazioni visive e uditive. Canapa indiana (da cui deriva la marijuana, estratta dalla foglie e dai fiori della pianta essicata, e l hashish ottenuto dalla resina del fiore femmina della pianta). 19

Effetti sulla guida: difficoltà di messa a fuoco, alterazioni spazio-temporali e ipersensibilità generalizzata. Anfetamine (eccitanti o stimolanti che permettono di rafforzare lo stato di veglia e sopprimere sensazioni di fame e stanchezza). Effetti sulla guida: stato di eccitazione, perdita del controllo dei propri limiti. Ecstasy (anfetamina con spiccato effetto allucinogeno) Effetti sulla guida: allucinazioni e aggressività. Quando gli effetti sono esauriti, si avvertono improvvisamente stanchezza e sonnolenza. 20

COSA FARE IN CASO DI INCIDENTE STRADALE Incidente con danni lievi Fermarsi per constatare i danni; Spostare il ciclomotore dalla carreggiata; Segnalare la presenza di mezzi sulla carreggiata, nel caso in cui il mezzo non possa essere spostato; Segnalare la presenza di olio o altri elementi pericolosi sulla strada; Compilare il CID (Modulo da richiedere alla propria Assicurazione) con la firma di tutte le persone coinvolte nell incidente. Per i minorenni, far firmare il modulo anche dai genitori. Incidente con danni a persone NON spostare i veicoli; Avvisare un Organo di Polizia Stradale, chiamando il 112 o il 113; Chiamare il Pronto soccorso 118, cercando di fornire tutti i dati utili - luogo, numero feriti, incendi, persone imprigionate nei veicoli, veicoli con merci pericolose; Segnalare i veicoli fermi sulla carreggiata; Proteggere l infortunato finché non arrivano i soccorsi; Evitare ogni intervento inadeguato e improvvisato sui feriti. Secondo il Codice della Strada, tutti gli utenti: hanno l obbligo di fermarsi sia in caso di incidenti con danni alle cose (pena sanzione amministrativa comprensiva di multa, decurtazione e sospensione della patente o CIG), sia in caso di incidente con danni alle persone (la fuga è un reato punito penalmente con la reclusione da 3 mesi a 3 anni, decurtazione dei punti e sospensione patente o CIG); hanno l obbligo di prestare soccorso. L omissione di soccorso è un reato punito penalmente con la reclusione da 6 mesi a 3 anni, insieme alla decurtazione dei punti e la sospensione della patente fino a 5 anni; 21

hanno il dovere di fornire indicazioni e notizie utili (pena sanzione amministrativa comprensiva di multa e decurtazione di 2 punti della patente); hanno il dovere di porre in atto misure idonee a salvaguardare la sicurezza della circolazione stradale (pena sanzione amministrativa comprensiva di multa e decurtazione di 2 punti della patente); hanno il dovere di non modificare lo stato dei luoghi e di non disperdere le tracce, indispensabili per l accertamento delle responsabilità (pena sanzione amministrativa comprensiva di multa e decurtazione di 2 punti della patente); hanno il dovere di non creare intralcio (pena sanzione amministrativa comprensiva di multa e decurtazione di 2 punti della patente); Per i reati commessi dai minori di 18 anni, la competenza è del Tribunale dei Minori. 22

GUIDARE CON RESPONSABILITÀ Le Buone Prassi Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte dei giovani. La maggior parte degli incidenti con il più alto rischio di mortalità avviene in città, su strade urbane e durante le ore notturne del week end. USO E ABUSO DI ALCOL E DROGHE Troppi giovani muoiono il fine settimana a causa dell eccesso di alcol e droghe. Il momento più critico riguarda l uscita dai luoghi di svago. ATTENZIONE Alcol e sostanze stupefacenti causano sensazioni euforiche che: inibiscono la percezione di pericoli e di suoni alti e continui; provocano ripercussioni nervose ai timpani impedendo reazioni rapide e immediate. La lunga veglia può provocare improvvisamente colpi di sonno. CI SONO CONDIZIONI CHE METTONO IN PERICOLO LA NOSTRA VITA E QUELLA DEGLI ALTRI. MA OGNUNO DI NOI PUÒ FARE QUALCOSA. INCIDENTI Si rileva il maggior numero di incidenti e l indice di mortalità più elevato durante il fine settimana (venerdì - domenica), soprattutto durante le prime ore del giorno. 23

EFFETTO ALCOL La guida sotto l effetto di sostanze alcoliche è tra le principali cause degli incidenti stradali gravi e mortali, in particolare fra i giovani. Buona parte degli incidenti stradali è causato da guida in stato di ebbrezza. Recenti studi nazionali hanno dimostrato che sempre più giovani fanno uso di bevande alcoliche. L assorbimento dell alcol dipende da diversi fattori: quantità ingerita, concentrazione alcolica della bevanda, modalità di assunzione, stato di digiuno. Il picco alcolemico, a stomaco pieno, si raggiunge 40-45 minuti dopo l assunzione e il tasso alcolemico si riduce progressivamente a zero in 8-10 ore. A digiuno, l assorbimento di alcol raggiunge il livello massimo (circa il 90 per cento) un ora dopo l assunzione. A parità di concentrazione di alcol nel sangue, il rischio aumenta molto rapidamente quanto minore è l età del conducente e quanto è più rara la frequenza con cui si consumano usualmente bevande alcoliche. L assunzione di alcol, anche a livelli molto bassi, riduce la performance dei guidatori e il rischio cresce in modo esponenziale con l aumentare della concentrazione di alcol nel sangue del conducente (tasso alcolemico). IL GUIDATORE DESIGNATO È BUONA PRASSI Una buona prassi è mettersi d accordo fra amici e prevedere chi sarà il guidatore designato della serata, ovvero l unica persona che berrà ANALCOLICO, in modo da garantire la guida in sicurezza al rientro e riportare a casa la comitiva. TASSO ALCOLEMICO CONSENTITO PER LA GUIDA è pari a 0,5 mg/l. La probabilità di avere un incidente grave cresce in maniera esponenziale all'aumento del tasso alcolemico. Per chiarezza: ponendo uguale a 1 il rischio di incidente in stato di sobrietà, tale rischio cresce a 380 quando il tasso alcolemico è pari o superiore a 1,5 g/l. L'incidente diventa certo. Con valori compresi tra 0,5 e 0,9 g/l il rischio è 11 volte superiore a quello in stato di sobrietà. 24

EFFETTO DROGHE L uso di sostanze stupefacenti è fattore che influenza negativamente la capacità di guida del conducente, generando situazioni di pericolo per sé e per gli altri. L assunzione di sostanze stupefacenti, modifica il comportamento del cervello e dell intero organismo, provoca alterazione delle funzioni del sistema nervoso centrale e dello stato di coscienza. Gli stupefacenti, anche se differiscono molto tra di loro per composizione, effetti, tossicità e capacità di provocare dipendenza, hanno una caratteristica in comune: sono psicoattive. Oppiacei, anfetamine, cocaina, derivati dalla cannabis e allucinogeni influenzano il comportamento di un individuo al volante, agendo in varia misura sul grado di attenzione, concentrazione e risposta agli stimoli, riducendolo e esasperandolo per eccessiva fiducia nelle proprie capacità o aumento dell aggressività e sottostima dei pericoli. L assunzione di droghe comporta: Alterazione dei sensi e del comportamento; Assuefazione e quindi necessità di aumentare progressivamente la dose; Dipendenza psichica, incapacità di limitarne l uso; Dipendenza fisica e disturbi organici anche gravi in caso di sospensione dell assunzione. È BUONA PRASSI EVITARE QUALUNQUE DROGA PER DIFENDERE LA PROPRIA VITA E QUELLA DEGLI ALTRI. 25

ECCESSO DI VELOCITÀ La causa degli incidenti stradali più gravi e con il più alto numero di morti è la velocità. Gli incidenti provocati dall eccesso di velocità sono in continuo aumento: le maggiori prestazioni delle auto moderne hanno le loro responsabilità, ma è il COMPORTAMENTO DEL CONDUCENTE che provoca gli incidenti. L inesperienza riguardo ai comportamenti del veicolo a velocità eccessiva (trasferimento dei carichi, sovra e sottosterzo, aderenza degli pneumatici), insieme alla difficoltà a valutare le variazioni dello spazio conseguenti alla velocità, sono fra i comportamenti del conducente che determinano gli incidenti per eccesso di velocità. CAMPO VISIVO. I nostri occhi vedono bene gli oggetti che si trovano all interno del campo visivo: al di fuori di questo gli oggetti non sono immediatamente percepiti e è necessario spostare lo sguardo per vederli bene. Più aumenta la velocità più si riduce l ampiezza del campo visivo. RIDURRE LA VELOCITA. La velocità va proporzionalmente ridotta anche in presenza di particolari condizioni sfavorevoli alla guida, quali ad esempio: le condizioni atmosferiche (neve, gelo, pioggia), scarsa luminosità, strada sconnessa, condizione del manto stradale, visibilità ridotta, traffico. La velocità deve essere proporzionata anche in relazione allo stato del veicolo (usura dei freni e dei pneumatici, presenza di ABS, ecc.) e alle condizioni di chi sta guidando (stanchezza, età). DISTANZA DI SICUREZZA La distanza di sicurezza è la distanza che ogni veicolo deve mantenere rispetto al mezzo che lo precede per potersi arrestare, quando necessario, senza tamponarlo. LEGGI DELLA FISICA. La distanza di sicurezza è proporzionale alla velocità del veicolo. Considerando che raddoppiando la velocità, lo spazio di frenata quadruplica, è prudente non scendere mai (neanche nella fase iniziale di un sorpasso) al di sotto delle seguenti distanze dal veicolo che precede: VELOCITÀ 50 KM/H, 40 METRI DI DISTANZA VELOCITÀ 70 KM/H, 70 METRI DI DISTANZA VELOCITÀ 100 KM/H, 110 METRI DI DISTANZA VELOCITÀ 130 KM/H, 150 METRI DI DISTANZA 26

SPAZIO DI FRENATA. In caso di particolari condizioni (pioggia o neve, fondo stradale dissestato, veicolocon molto carico, veicolo con pneumatici o sistema frenante usurati, stanchezza o riflessi appannati del conducente), lo spazio di frenata necessario per arrestarsi aumenta e le distanze da rispettare dovranno essere maggiori di quelle indicate. PIOGGIA. Un altro fattore esterno che va adeguatamente valutato è la prima pioggia. È provato che frenare su una strada appena bagnata dalla pioggia richiede uno spazio di arresto maggiore rispetto ad una strada completamente bagnata. Tale differenza riguarda il fatto che normalmente la strada è ricoperta di polvere, che a contatto con le prime gocce di pioggia, si trasforma in un sottile e insidioso strato di fango scivoloso. GUARDARE BENE. Un altra situazione pericolosa è quando si marcia in coda a un veicolo pesante, che coprendo la visuale, riduce notevolmente, in caso di improvvisa frenata, lo spazio di reazione dell automobilista. È BUONA PRASSI 1. Rispettare sempre la distanza di sicurezza e i limiti di velocità per garantire una guida corretta, capace di rispettare se stessi e gli altri. 2. Rispettare le seguenti distanze di sicurezza: Velocità 50 km/h = 40 metri di distanza di sicurezza; Velocità 70 km/h = 70 metri di distanza di sicurezza. 27

CELLULARE ALLA GUIDA La vertiginosa crescita della telefonia cellulare ha visto di recente in Italia il sorpasso sulla telefonia fissa. Questa capillare diffusione pone l accento su nuove criticità connesse all uso del telefono cellulare durante la guida come possibile rischio di incidente stradale. DISTRAZIONE. Nonostante le regole del Codice, è facile trovare persone che telefonano guidando in modo ditratto. L uso del cellulare, come sintonizzare una stazione radio, cambiare un CD o accendersi una sigaretta, impegna l attenzione del conducente e distoglie l attenzione dalla strada. RISCHIO DI INCIDENTE. Durante la conversazione telefonica, si valutano in modo approssimativo le distanze e si reagisce in ritardo ai cambiamenti di velocità dell eventuale veicolo che precede: il rischio d avere un incidente si quadruplica. È BUONA PRASSI Durante la guida, disporre di un dispositivo in viva voce o auricolare per garantire la sicurezza anche durante una conversazione telefonica. 28

APPROFONDIMENTO L Unione Europea per la Sicurezza Stradale IL PROGRAMMA EUROPEO 2011-2020 SULLA SICUREZZA STRADALE Gli orientamenti europei 2011-2020 sulla politica di sicurezza stradale definiscono un quadro generale e obiettivi ambiziosi per orientare le strategie nazionali e locali, nel rispetto del principio di sussidiarietà. La Commissione sottolinea la necessità di: creare un quadro di cooperazione basato sullo scambio delle migliori pratiche in tutta l Unione Europea; adottare una strategia per gli interventi di primo soccorso per rispondere alla necessità di ridurre il numero di feriti sule strade; migliorare la sicurezza degli utenti vulnerabili della strada. Principi e obiettivo del Programma La Commissione fissa tre principi fondamentali: favorire l adozione dei più severi standard di sicurezza stradale in tutta Europa incoraggiando i cittadini comunitari a farsi carico della sicurezza propria e altrui sulle strade e focalizzando le azioni al miglioramento della sicurezza degli utenti più vulnerabili; generare un approccio integrato alla sicurezza stradale attraverso la cooperazione con altre politiche comunitarie, come quella dell energia, dell ambiente, dell istruzione, dell innovazione e della tecnologia, e della giustizia. promuovere sussidiarietà, proporzionalità e responsabilità condivise attraverso il concetto di responsabilità condivisa, impegno e azioni concrete a tutti i livelli, dai paesi dell UE e le autorità europee agli enti regionali e locali. In seguito al programma d azione 2003-2010, la Commissione propone di mantenere l obiettivo del dimezzare il numero totale di vittime della strada nell Unione tra il 2010 e il 2020. 29

CITTADINANZA ATTIVA. L obiettivo ambizioso dimostra il chiaro impegno dell Unione Europea nella sicurezza stradale: con la definizione di uno scopo comune, i cittadini europei beneficeranno di un livello più uniforme di sicurezza stradale nel territorio comunitario. STRATEGIA. La Commissione invita i singoli Paesi membri a contribuire al conseguimento di questo obiettivo attraverso l attuazione di strategie nazionali per la sicurezza stradale. Nel corso della consultazione pubblica tenutasi tra luglio e dicembre 2009, finalizzata alla stesura dei presenti orientamenti, è stato proposto l obiettivo di ridurre i feriti della strada con lesioni gravi. RIDURRE I FERITI. Non appena sarà definito il significato di feriti gravi, la Commissione proporrà di aggiungere un obiettivo comune di riduzione dei feriti agli orientamenti per la sicurezza stradale nell orizzonte temporale fino al 2020. Obiettivi strategici La Commissione ha individuato sette obiettivi strategici. Per ciascuno saranno proposte azioni a livello nazionale e comunitario: EDUCAZIONE. Perfezionamento dell educazione stradale e della preparazione degli utenti della strada. È necessario migliorare la qualità del sistema di rilascio delle patenti e di formazione, in particolare per i principianti. In cooperazione con i Paesi Membri, la Commissione lavorerà per l elaborazione di una strategia comune di formazione e educazione alla sicurezza stradale che includa la preparazione pre-esame, l esame per il rilascio della patente di guida e la formazione post-patente; NORMATIVA. Potenziamento nell applicazione della normativa stradale. La Commissione, il Parlamento europeo e il Consiglio intendono collaborare per organizzare uno scambio transfrontaliero di informazioni in materia di sicurezza stradale. La Commissione si impegnerà anche nell elaborazione di una strategia comune per l applicazione della normativa sulla sicurezza stradale che preveda campagne per l applicazione della normativa, obiettivi nazionali in materia di applicazione delle norme e di installazione di tecnologia sui veicoli, fra cui la possibilità di introdurre sui veicoli commerciali leggeri i limitatori di velocità; INFRASTRUTTURE. Ottimizzazione della sicurezza delle infrastrutture stradali. La Commissione si accerterà che i fondi europei siano erogati soltanto alle infrastrutture conformi ai requisiti di sicurezza comunitari. Essa intende promuovere l applicazione dei 30

principi pertinenti in materia di gestione della sicurezza delle infrastrutture alla rete viaria secondaria dei paesi membri, in particolare attraverso lo scambio di buone pratiche; VEICOLI. Progresso della sicurezza dei veicoli. Oltre alle attività di promozione della sicurezza dei veicoli, la Commissione intende valutare e proporre azioni volte ad assicurare un'armonizzazione e un rafforzamento progressivi delle norme comunitarie sul controllo tecnico dei veicoli e sui controlli tecnici su strada; promozione dell uso delle moderne tecnologie per migliorare la sicurezza stradale. La Commissione intende continuare a promuovere l uso di sistemi di trasporto intelligenti per supportare la sicurezza stradale. L efficacia e la tempestività dei soccorsi saranno migliorate con l adozione del sistema paneuropeo di chiamata di emergenza montato sui veicoli «ecall»; GESTIONE EMERGENZE. Consolidamento dei servizi di emergenza e assistenza post-incidente. La Commissione proporrà l istituzione di una strategia di azione globale riguardante i feriti della strada e il primo soccorso. Essa esaminerà in particolare come migliorare l efficienza degli interventi di primo soccorso e dell assistenza post-incidente per ridurre l impatto degli incidenti stradali; UTENTI DEBOLI. Protezione degli utenti vulnerabili della strada. La Commissione si adopererà per migliorare la sicurezza dei motociclisti, occupandosi del comportamento nonché della sicurezza dei veicoli e delle infrastrutture. Incoraggerà inoltre la creazione di infrastrutture adeguate per migliorare la sicurezza dei ciclisti e di altri utenti vulnerabili della strada. Attuazione degli orientamenti europei 2011-2020 per la sicurezza stradale È prevista la creazione di un quadro di cooperazione aperta tra i paesi membri e la Commissione per agevolare l attuazione della politica comunitaria in materia di sicurezza stradale. Parallelamente, i paesi membri dovrebbero elaborare piani nazionali per la sicurezza stradale, comprendenti particolari obiettivi nazionali che riflettano la particolare situazione del paese. ANALISI DEI DATI. La Commissione migliorerà gli strumenti esistenti di acquisizione e analisi dei dati, la banca dati comunitaria sugli incidenti stradali, istituita dalla decisione del Consiglio 93/704/CE, nonché l Osservatorio europeo della sicurezza stradale, che pubblica su Internet i dati e le conoscenze disponibili sulla sicurezza stradale in Europa. 31

CICLOMOTORI PIÙ ECOLOGICI E PIÙ SICURI L'Unione europea intende realizzare una nuova norma per incrementare la sicurezza di motorini, scooter e motociclette, renderli più ecologici e agevolarne la distribuzione nel mercato unico europeo. AMBIENTE. Produrre moto e scooter più sicuri e ecologici contribuirà a ridurre il traffico e l'inquinamento atmosferico in città. Una nuova proposta legislativa mira a: accelerare l'adozione di tecnologie per la sicurezza stradale; accelerare l adozione di tecnologie anti-inquinamento; facilitare l'immissione sul mercato di nuovi veicoli a due ruote. Esperti delle associazioni dei costruttori europei di motocicli hanno contribuito con i loro suggerimenti all'elaborazione del progetto di normativa in un confronto aperto con la Commissione sul Mercato Interno. Sicurezza Statisticamente, molti più motociclisti restano feriti o uccisi in incidenti stradali rispetto ai conducenti di autoveicoli. Il ruolo delle tecnologie non è certo quello di sostituire la guida prudente, ma il loro contributo può essere di grande aiuto. Tramite l'installazione di sistemi frenanti antibloccaggio ruote (ABS) su tutti i ciclomotori, il numero di incidenti mortali potrebbe essere ridotto del 20% in 10 anni. Attualmente i sistemi ABS sono ancora molto costosi, ma i fornitori sostengono che i prezzi calerebbero notevolmente qualora aumentassero le quantità vendute. Inoltre, le luci diurne automatiche, come quelle di alcune automobile, renderebbero i motociclisti più visibili agli altri utenti della strada. Stanno spingendo per inasprire le sanzioni in caso di modifiche illegali al motore, poiché sono molti i giovani che rimangono coinvolti in incidenti a cuasa delle alte velocità raggiunte dagli scooter modificati. Ciclomotori più verdi Secondo l Unione europea è necessario intervenire per ridurre l'inquinamento, perché le emissioni delle due ruote sono sproporzionatamente alte. In aggiunta, produrre moto e ciclomotori più ecologici non significa renderle necessariamente più costose. La 32

maggior parte delle moto e degli scooter hanno, attualmente, un prezzo accessibile. Inoltre l installazione di sistemi di diagnosi a bordo non solo faciliterebbero le riparazioni, ma renderebbero possibile la registrazione delle emissioni e potrebbero segnalare al conducenti eventuali guasti tecnici. La realizzazione di un sistema di etichettatura ecologica offrirebbe ai consumatori la possibilità di scegliere il ciclomotore più ecologico. LA CARTA EUROPEA DELLA SICUREZZA STRADALE La Carta europea della sicurezza stradale è una piattaforma di partecipazione attiva costituita da aziende, associazioni, istituti di ricerca e enti pubblici che intraprendono azioni concrete e condividono le buone pratiche per risolvere i problemi relativi alla sicurezza stradale che constatano quotidianamente nel proprio territorio. L'obiettivo della Carta consiste nel contribuire a limitare il numero delle vittime della strada. La Carta conta oggi oltre 2mila firmatari. La Carta Europea della Sicurezza Stradale è un invito a intraprendere azioni concrete, a valutarne i risultati e a difendere, costantemente, l importanza di ridurre il numero di vittime degli incidenti stradali. Firmando la Carta Europea della Sicurezza Stradale si contribuisce a migliorare la competenza globale dell'europa verso tale criticità e si contribuisce a conferire una dimensione europea delle azioni. È possibile partecipare al progetto della Carta Europea della Sicurezza Stradale presentando un programma di impegno che può includere: Applicazione di misure per contribuire a ridurre il numero di vittime mortali sulla strada. Impegno in azioni di sicurezza stradale relativi ai principali criteri di decisione dell istituto richiedente. Condividere informazioni per favorire l'efficacia delle misure preventive e palliative. Intraprendere azioni concrete per prevenire gli incidenti stradali negli ambiti di formazione e di informazione dei conducenti, dell'equipaggiamento e dell'ergonomia dei veicoli su ruote e delle infrastrutture. 33

Perfezionamento e applicazione di tecnologie volte a ridurre il numero degli incidenti stradali. Contribuire a sviluppare misure che rendano possibile un controllo uniforme, continuo e adeguato del rispetto del codice della strada. Favorire le attività educative permanenti. Contribuire a una maggiore conoscenza delle cause, delle circostanze e delle conseguenze degli incidenti. Assicurarsi che, alle vittime degli incidenti stradali, venga prestata assistenza medica, psicologica e giuridica, efficiente e di qualità. PER SAPERNE DI PIÙ CARTA EUROPEA DELLA SICUREZZA STRADALE www.erscharter.eu MINISTERO DELLA GIOVENTÙ www.gioventu.gov.it UNIONE PROVINCE D ITALIA www.upinet.it AZIONI PROVINCEGIOVANI www.azioneprovincegiovani.it PROVINCIA DI VERONA www.provincia.vr.it COMUNE DI VILLAFRANCA DI VERONA www.comune.villafranca.vr.it COMUNE DI LEGNAGO www.comune.legnago.vr.it COMUNE DI SAN BONIFACIO www.comune.sanbonifacio.vr.it OSSERVATORIO ANCI www.anci.it 34